Gestione dell apiario: aspetti tecnici e sanitari. Montepulciano, 25/11/ 2011 Luciano Ricchiuti

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1 Gestione dell apiario: aspetti tecnici e sanitari Montepulciano, 25/11/ 2011 Luciano Ricchiuti

2 Introduzione Anche per gli apiari, come per tutte le aziende zootecniche, la corretta gestione dell allevamento è condizione imprescindibile oltre che per la redditività dell azienda stessa, anche per la prevenzione ed il controllo delle malattie infettive e infestive delle api nonché per la tutela della qualità e salubrità dei prodotti dell alveare.

3 L apicoltura tradizionale Il bugno villico era un contenitore dalle forme più disparate nel quale veniva collocato lo sciame raccolto in primavera e dal quale venivano estratti in autunno i favi contenenti il miele, dopo aver ucciso le api che esso conteneva. L uomo non condizionava le attività dell alveare.

4 L apicoltura razionale Il Rev. Lorenzo Lorraine Langstroth nel 1851 scoprì lo spazio d ape, mettendo a punto un arnia a favi mobili e permettendo così la nascita dell apicoltura razionale. In questo tipo di attività l uomo, attraverso le tecniche apistiche, condiziona fortemente la vita e lo sviluppo delle colonie

5 L alveare è un superorganismo Una comunità di forme di vita che costituisce una unità sociale si comporta come se fosse un unico organismo di ordine superiore. Costituiscono parte essenziale del superorganismo oltre agli individui che ne fanno parte, anche le strutture che servono a permetterne la sopravvivenza. (William Morton Wheeler). Come le cellule di un organismo, i singoli insetti attraverso l assolvimento di diversi ruoli e funzioni, contribuiscono a mantenere le omeostasi dell alveare.

6 Termoregolazione: Pur non essendo degli animali omeotermi le api riescono a mantenere la temperatura all interno della covata tra i 33 e 36. Abbassano la temperatura ambientale creando correnti d aria attraverso l agitazione delle ali e la vaporizzazione di acqua introdotta dall esterno. L innalzamento della temperatura è provocato dalla formazione del glomere e dalla contemporanea vibrazione della muscolatura delle ali.

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8 Riproduzione Attraverso la deposizione di uova fecondate vengono generati individui di sesso femminile (operaie, regine). Uova non fecondate (aploidi) generano individui di sesso maschile. Questo meccanismo riproduttivo garantisce la sopravvivenza della colonia nel tempo e può essere assimilato al ricambio cellulare di un organismo. L atto riproduttivo vero e proprio, attraverso cui si ha la perpetuazione della specie è rappresentato dal fenomeno della sciamatura.

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10 Comportamento Igienico Le api riescono a contenere la diffusione delle malattie della covata attraverso l attività di individuazione e rimozione delle larve danneggiate. Tale attività prende il nome di Comportamento Igienico (hygienic behavior), ed è geneticamente predeterminato.

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12 Spulciamento E l attività attraverso la quale un ape adulta si libera da sola dei parassiti che la infestano (autogrooming), oppure stimola le altre api a farlo al posto proprio (allogrooming). Anche questo comportamento è geneticamente predeterminato, ed è uno dei meccanismi attraverso cui Apis cerana si difende da Varroa destructor.

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14 Collocazione di un apiario Disposizione degli alveari Sollevare le arnie da terra di cm, poggiandole su supporti singoli (per evitare il propagarsi delle vibrazioni), che permettano il passaggio di aria sotto il fondo per facilitare la dispersione dell umidità. Distanziare nella stessa fila gli alveari tra loro di almeno 80 cm 1 metro (errore da parte della regina al ritorno dal volo di fecondazione). Evitare file di alveari troppo lunghe (max 10), disporre le file tra loro ad una distanza non inferiore a 5 6 metri (riduzione del fenomeno di deriva).

15 Collocazione di un apiario Valutazione degli aspetti microclimatici Esposizione ottimale a sud-est Riparato dai venti Presenza di alberi a foglia caduca (ombreggiamento estivo, soleggiamento invernale, raccolta degli sciami) Lontano da fonti di disturbo acustico, elettromagnetico, vibrazioni

16 Collocazione di un apiario Valutazione delle risorse nettarifere Vicinanza (1 max 3 km) Scalarità nel tempo e nello spazio (stanziali) Variabilità (stanziali) Presenza di possibili fonti contaminanti (arterie stradali, centri urbani, industrie inquinanti, discariche o inceneritori, agricoltura intensiva) Disponibilità di acqua e polline

17 Attività in apiario (primavera) Verificare le eventuali mortalità sopravvenute durante l inverno ed accertarne le cause Rimuovere le arnie ed i favi e disinfettare/distruggere il materiale potenzialmente patologico Verificare lo stato di salute delle colonie con particolare attenzione alla covata Rinnovare ove necessario le regine Sostituire i favi più vecchi

18 Attività in apiario (estate) Effettuare il trattamento estivo antivarroa appena dopo l ultimazione delle operazioni di smielatura, evitando che si arrivi a livelli di infestazione parassitaria insostenibili per la colonia Verificare l efficacia degli stessi attraverso il monitoraggio della caduta degli acari Verificare che tutti gli apicoltori della zona effettuino i trattamenti (possibile reinfestazione)

19 Attività in apiario (autunno) Effettuare il trattamento autunnale antivarroa nel momento di blocco della covata o comunque nel momento di minima deposizione (prima metà di novembre) Prestare attenzione ad eventuali segni di saccheggio (reinfestazione) Attenzione agli avvelenamenti Valutare la consistenza, lo stato di salute e le scorte disponibili delle colonie prima dell invernamento

20 Attività in apiario (inverno) Valutazione dell attività di volo degli alveari (nelle ore centrali delle giornate tiepide e soleggiate) Verifica della presenza di api o larve morte in prossimità dell apertura di volo dell alveare

21 Conclusioni La stato di salute di un alveare è il risultato di un delicato equilibrio che si instaura tra gli ospiti (api adulte, covata), agenti patogeni e ambiente Il farmaco, anche se usato correttamente, da solo non basta a garantire la conservazione di questo equilibrio Le buone prassi apistiche rappresentano uno strumento indispensabile, per la prevenzione delle malattie delle api, per la salvaguardia delle produzioni e per la tutela dei consumatori

22 Grazie per l attenzione

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