BIO-EN-AREA Working together with new energies
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- Amanda Pucci
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1 Panoramica di Progetti europei -Condivisione di soluzioni innovative tra regioni europee in materia di bioenergie BIO-EN-AREA Working together with new energies Giacomo Carlino Agenzia per le Risorse idriche e l energia Provincia autonoma di TrentoEnte Intelligenze e innovazione: passi concreti verso il futuro Padova, gennaio 2014
2 Il Programma INTERREG IVC Il Programma Operativo INTERREG IVC fa parte dell Obiettivo 3 Cooperazione territoriale europea della programmazione Gli obiettivi operativi specifici sono: scambio di esperienze tra Paesi europei; confronto fra le Regioni con diversi livelli di esperienza; trasferimento di buone pratiche ad altri attori locali e all interno dei Programmi Convergenza e Competitività 2
3 Il progetto BIO-EN-AREA Target principali (coerenti con obiettivi del Programma INTERREG IV C): Scambio e trasferimento di esperienze fra partners; Miglioramento delle politiche locali in materia di bio-energie Redazione di Piani d Azione Regionali per lo sfruttamento delle Biomasse (BAPs); Specifico BIOENAREA: Finanziamento di Sottoprogetti: Il MINI PROGRAMMA.
4 BIO-EN-AREA ed il territorio Esistenza di un forte legame fra lo sviluppo delle bio-energie e le aree interessate da tale sviluppo Utilizzo di bio-energie basate su risorse locali; Opportunità di sviluppo per le aree rurali; Promozione di aree pioniere: sostenibilità e competitività; Dimensione locale adeguata allo sviluppo delle bioenergie
5 I PARTNERS di BIO-EN- AREA Autorità regionale per l energia di Castilla & Leon Spagna(capofila); Regione di Western Macedonia Grecia; Provincia Autonoma di Trento - Italia; Autorità regionale del Sud-est Irlanda; Agenzia per l energia del Sud-est della Svezia; Agenzia per l energia regionale di Tartu Estonia
6 Le componenti di BIO-EN-AREA DURATA complessiva: 42 mesi (1/1/ /6/2013) BUDGET complessivo DEL PROGETTO: BUDGET per la PAT: Componente 1:Gestione e coordinamento Componente 2: Comunicazione e disseminazione Componente 3: Scambio di esperienze Componente 4: Sotto-progetti Implementazione di 7 sotto-progetti, che forniranno strumenti e metodologie per l'implementazione dei BAPs a livello regionale Responsabile di tale componente è stata la PAT
7 Il gruppo di coordinamento PAT per BIO-EN-AREA Dipartimento risorse forestali e montane Agenzia Provinciale Protezione ambiente BIO-EN- AREA Dipartimento agricoltura e alimentazione Servizio Pianificazione Energetica e Incentivi
8 BIO-EN-AREA: Attività 1) Scambio di esperienze: seminari tematici, visite tecniche 2) Identificazione e pubblicazione di Buone Praticheper lo sviluppo locale della biomassa 3) Realizzazione di specifici strumenti di comunicazione: brochure, video e tutorials 4) Creazione di una rete locale: collaborazione tra centri di ricerca e università, amministrazioni pubbliche, stakeholders locali; 5) Redazione del piano d azione per le Biomasse BAP; 6) Implementazione di Sotto-progetti.
9 Piano di Azione per le Biomasse Il metodo di lavoro per la definizione delle misure Quantificazione della biomassa disponibile (e identificazione delle destinazioni effettive) Definizione del contenuto energetico della biomassa Ipotesi di scenari per lo sfruttamento dell'energia
10 Il BAP della Provincia autonoma di Trento Quattro obiettivi per ottimizzare lo sfruttamento del potenziale energetico provinciale di biomassa agendo sia sull offerta, sia sulla domanda: Obiettivo 1: valorizzare le biomasse residuali agricole; Obiettivo 2: sostituire i vecchi impianti a legna di piccolamedia taglia ad uso civile/terziario; Obiettivo 3: ridurre la quota di esportazione di biomassa per indirizzarla verso le centrali di nuova realizzazione; Obiettivo 4: valorizzare i reflui zootecnici per la produzione di biogas.
11 Obiettivo 1: Valorizzare le biomasse residuali agricole Un importante quota di biomassa è ricavabile incrementando la valorizzazione dei residui di potatura. Nello specifico il BAP identifica due possibili scenari di sviluppo uno basso ed uno intenso per un complessivo aumento dell offerta rispettivamente di 7,9 ktep e 10,7 ktep
12 Obiettivo 2: Sostituire i vecchi impianti di piccola-media taglia ad uso civile/terziario Ad oggi gli impianti di piccola dimensione impiegati nel riscaldamento domestico difficilmente superano rendimenti del 60%. Le moderne caldaie a pellet invece consentono di arrivare al 90%, mentre i nuovi termo camini o stufe superano l 80%. Ipotizzando di sostituire tutti i vecchi impianti con nuovi a maggiore efficienza si otterrebbe un risparmio sulla domanda di circa 24 ktep.
13 Obiettivo 3: Ridurre la quota di esportazione di biomassa per indirizzarla verso le centrali di nuova realizzazione Si rileva un importante importo-export di biomassa pari a circa 17 ktep. In particolare, una quota consistente di cippato forestale(circa 8 ktep) viene oggi venduta fuori provincia. In previsione dell incremento di raccolta di cippato forestale (da mst a mst), risulta essere interessante favorire l impiego di biomassa locale per nuove centrali in teleriscaldamento.
14 Obiettivo 4: Valorizzare la produzione di biogas Relativamente alla filiera biogas, il comparto della FORSU e dei bovini sono quelli di maggiore interesse. La FORSU sarà tutta processata in impianti di digestione; per i liquami bovini, secondo quanto previsto dal BAP, è possibile ipotizzare due scenari: Scenario basso : si ipotizza di poter realizzare 4 impianti consortili a soli reflui zootecnici dalla potenza di circa 100 kwe cadauno per un totale di circa 0,7 ktep; Scenario intenso: si ipotizza di poter realizzare in linea con quanto previsto dallal.p.2/20124impiantida190kwecadaunoincodigestioneal30%con biomasse vegetali, per un totale di circa 1,2 ktep.
15 I sotto-progetti Implementazione a livello locale di 7 sotto-progetti, che hanno fornito strumenti e metodologie per l'implementazione dei BAP s a livello regionale I sotto-progetti: Coinvolgono almeno treautorità pubbliche o enti di diritto pubblico di tre diverse regioni partners; Sono stati individuati attraverso l espletamento di procedure concorsuali aperte (bandi) a livello locale; Scopo di trasferire e scambiare buone pratiche, know-how specifico e casi di successo nell utilizzo delle biomasse fra i partecipanti.
16 I cinque sotto-progetti locali realizzati sul territorio della Provincia Autonoma di Trento BaN Comunità della Valle di Non Ambito biogas da allevamenti EBIMUN Comunità di Valle del Primiero Utilizzo biomasse forestali BISYPLAN CNR/IVALSA Manuale sulle biomasse per decisori non tecnici RBBD Magnifica Comunità Valle di Fiemme Logistica per teleriscaldamento BIOPATH Fondazione Bruno Kessler Tracciabilità e certificazione combustibili solidi
17 I sotto -progetti I sotto progetti: importanti risultati, concreti, tangibili, ottenuti nell ambito di questo progetto europeo, risultati inseriti all interno del BAP! I sotto progetti hanno dato ai territori la possibilità di esprimere i propri specifici bisogni e di studiare le proprie potenzialità, avviando contatti ed instaurando relazioni La struttura del Miniprogramma, anche se complessa, ha permesso di moltiplicare i risultati di BIOENAREA (circa 30 gli Enti e Istituzioni interessate)
18 STRUMENTI DI SENSIBILIZZAZIONE Come ottimizzare la filiera locale nella produzione di biomassa legnosa? Come effettuare la manutenzione delle caldaie? Esiste un legane tra energia da biomassa e turismo sostenibile? Quali sono i possibili sviluppi per la produzione di biogas in Provincia di Trento? Il progetto BIO-EN-AREA ha anche finanziato la produzione di vari strumenti di sensibilizzazione, che aiuteranno cittadini ed utenti a rispondere a queste domande. In particolare, sono stati sviluppati, video e tutorials, puntando su una comunicazione, semplice e diretta ma al contempo coinvolgente. vimeo.com/bioenarea
19 BIO-EN-AREA: Risultati principali 1) Redazione del piano d azione per le Biomasse BAP, i cui risultati sono confluiti nel nuovo Piano Energetico Ambientale Provinciale ; 2) Realizzazione di 7 sotto-progetti, di cui 5 compartecipati da organismi in provincia di TN; 3) Identificazione di 36 Buone Pratiche, di cui 10 in provincia di TN, per lo sviluppo locale della biomassa; 4) Realizzazione di specifici strumenti di comunicazione: brochure, video e tutorials 5) Creazione di una rete locale: collaborazione tra centri di ricerca e università, amministrazioni pubbliche, imprese forestali, stakeholders locali vari
20 Il network locale Grazie progetto BIO-EN-AREA, si è rafforzata la consapevolezza rispetto all utilità di agire in maniera sistemica, ossia tutti insieme a livello di gruppo e con un obiettivo condiviso, anziché in maniera settoriale.
21 Contact: Giacomo Carlino
22 GRAZIE - arrivederci a greenordest Intelligenze e innovazione: passi concreti verso il futuro Padova, gennaio 2014
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