L OSSERVATORIO DELLE COMPETENZE DELLA DIRIGENZA: REVISIONE DEGLI STRUMENTI. Documento di sintesi

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "L OSSERVATORIO DELLE COMPETENZE DELLA DIRIGENZA: REVISIONE DEGLI STRUMENTI. Documento di sintesi"

Transcript

1 Giunta Regionale Direzione Generale Centrale "Organizzazione, Personale, Sistemi Informativi e Telematica" L OSSERVATORIO DELLE COMPETENZE DELLA DIRIGENZA: REVISIONE DEGLI STRUMENTI Documento di sintesi 1. Apprendere dall esperienza: motivazioni, finalità e principi di riferimento della nuova proposta Dopo un adeguato periodo di sperimentazione dell osservatorio delle competenze dei dirigenti, l Amministrazione regionale ha deciso, a seguito di una approfondita analisi degli esiti della stessa, di sottoporre a revisione i diversi strumenti presenti in tale ambito. La verifica ha consentito di analizzare i risultati positivi e gli elementi di problematicità dell esperienza, e per questa via di pervenire alla elaborazione di alcune proposte di innovazione del sistema, nonchè di definire alcuni nuovi dispositivi e strumenti, che vengono presentati in questo documento. 2. I principi di riferimento I principi ispiratori assunti a riferimento per tale rielaborazione sono stati i seguenti: Semplificazione: la gestione del sistema di competenze dirigenziali attualmente in uso, molto articolato e dettagliato (comprende un totale di 120 capacità), si è dimostrata eccessivamente complessa; si è ritenuto pertanto di semplificarlo intervenendo anche sulla quantità Funzionalità e usabilità: alcuni degli strumenti a suo tempo adottati hanno mostrato nell applicazione concreta una minore funzionalità di quanto ci si fosse atteso; si è ritenuto opportuno quindi operare una loro revisione che ne favorisca l effettivo utilizzo nelle pratiche di gestione e sviluppo delle risorse umane Inter-operabilità: è necessario che anche attraverso l utilizzo del linguaggio e degli strumenti siano massimizzate la capacità di dialogo tra le diverse funzioni ed aree organizzative che si occupano di gestione e sviluppo delle risorse umane e che sia reso visibile il rapporto tra competenze attribuite alle posizioni dirigenziali e competenze prese in considerazione nell ambito dei diversi dispositivi di gestione (ad esempio il sistema di valutazione delle prestazioni, ma anche la selezione, la formazione, i processi di mobilità, etc.) 1

2 Comprensibilità: il linguaggio e la struttura della nuova proposta sono stati rivisti al fine di ottimizzarne la comprensibilità poiché si ritiene che senza comprensione non vi può essere condivisione e senza condivisione si corre il rischio di una applicazione essenzialmente burocratica dei dispositivi e delle procedure. Completezza: nel sistema attuale, le competenze identificate per le posizioni dirigenziali sono essenzialmente quelle correlate alla funzione di management della posizione stessa, e non invece quelle relative ai contenuti specifici del ruolo (le attività/prestazioni svolte in uno specifico contesto settoriale); tale aspecificità è incoerente con la dimensione anche settoriale delle competenze che sono necessarie per il presidio efficace di qualsiasi posizione dirigenziale. Per questo motivo, è necessario integrare le posizioni dirigenziali anche sotto il profilo delle competenze settoriali Continuità e integrazione: nel sistema attuale, le competenze dirigenziali sono descritte con modalità diverse da quelle adottate per descrivere le competenze del personale del comparto; ciò avviene anche in relazione alla descrizione delle posizioni. Per agevolare la comprensione del livello di prossimità e/o di affinità tra le diverse posizioni e le diverse categorie e della relazione tra posizioni lavorative della categoria D e posizioni lavorative dirigenziali si è cercato di armonizzare ed integrare sia il formato di descrizione delle posizioni (dirigenza e comparto), sia la relativa tipologia di competenze. Capitalizzabilità: per rispettare un principio di continuità è necessario che la consistente mole di lavoro svolta in questi anni per implementare il sistema (analisi delle posizioni, descrizione delle competenze per ciascuna posizione, etc.) possa essere capitalizzata, ed i suoi risultati possano essere tradotti nel nuovo linguaggio e nel nuovo sistema. Per questo motivo si è operato in modo tale che la terminologia sulle competenze attualmente in uso possa essere automaticamente tradotta nella nuova terminologia proposta. 3. Gli ambiti e gli strumenti oggetto di revisione La verifica dell esperienza è stata effettuata con riferimento ai seguenti ambiti: - le competenze dei dirigenti (e del personale del comparto) - la descrizione delle posizioni dirigenziali (e del personale del comparto) - le aree settoriali cui le posizioni fanno riferimento - le famiglie professionali - il curriculum

3 3.1 Le competenze dei dirigenti Le competenze dei dirigenti sono state analizzate e riarticolate come di seguito precisato: a) -competenze relative alla funzione dirigenziale b) -competenze relative all area settoriale c) -competenze relative alla posizione lavorativa specifica d) competenze di base per l accesso alla posizione e) -competenze di base per l esercizio della posizione a) Competenze relative alla funzione dirigenziale regionale L impianto attuale dell Osservatorio prevede 40 competenze dirigenziali (28 competenze caratterizzanti equamente distribuite per ciascuna delle 4 famiglie professionali; cui si aggiungono 12 competenze trasversali); ciascuna competenza è articolata in 3 capacità, per un totale di 120 capacità dirigenziali. Nella nuova proposta, le 120 capacità sono state ricondotte, mediante una matrice di coorispondenza, a 10 competenze (5 competenze organizzative; 5 competenze relazionali) e 5 risorse personali, così articolate: Competenze organizzative: Pianificazione, programmazione, controllo Gestione e sviluppo delle risorse umane Innovazione e management del cambiamento Presidio della qualità e del rapporto con i clienti interni/esterni Integrazione (intra e inter-organizzativa) Competenze relazionali: Comunicazione Relazione interpersonale Cooperazione e lavoro di gruppo Negoziazione e gestione dei conflitti Esercizio della leadership Risorse personali: Autosviluppo Coinvolgimento e impegno Flessibilità Senso di appartenenza, identificazione Assunzione di responsabilità e decisione Ciascuna di tali competenze e risorse è descritta in termini di comportamenti indicativi, (la presenza dei quali consente di riconoscere l effettiva espressione della competenza da parte del dirigente), mediante un apposito glossario che sarà disponibile on-line.

4 A titolo esemplificativo si propone di seguito l elenco dei comportamenti indicativi con i quali viene definita la competenza organizzativa gestione e sviluppo delle risorse umane (n.b.: i comportamenti indicativi non sono esaustivi della competenza alla quale si riferiscono) Denominazione della competenza: Gestione e sviluppo delle risorse umane Descrizione dei comportamenti indicativi : -Creare condizioni favorevoli per l espressione delle qualità dei collaboratori, in relazione al ruolo loro assegnato -Supportare i collaboratori nell esercizio del loro ruolo durante l intero arco della loro appartenenza alla struttura -Definire i fabbisogni di aggiornamento e sviluppo professionale dei collaboratori in relazione agli obiettivi della struttura, e favorire il loro accesso alle opportunità di formazione programmate -Valutare le prestazioni dei collaboratori in modo coerente con il sistema di valutazione proposto dall Ente -Fornire feedback e sostegno ai collaboratori in relazione alle prestazioni svolte, e più in generale rispetto all esercizio del ruolo -Contribuire alla creazione e al mantenimento di un clima positivo nell ambito della propria struttura -Valorizzare l esperienza e le competenze dei collaboratori anche in funzione dei percorsi di progressione e di mobilità professionale -Evitare situazioni di discriminazione o di scarsa equità nel trattamento dei collaboratori b) Competenze relative alla specifica area settoriale di riferimento L introduzione delle aree settoriali ha consentito di individuare anche competenze correlate alla specifica area alla quale la posizione fa riferimento (ad esempio: sviluppo economico; lavoro e sistemi formativi; ambiente; sanità e politiche sociali; etc.; per il dettaglio completo delle aree cfr. più oltre), secondo un criterio di specificità di contesto/contenuto professionale. Per ciascuna di tale aree, le conoscenze sono riferite ai seguenti ambiti: normativa di riferimento politiche e programmi di intervento sistema dei soggetti istituzionali e sociali e stakeholders tipi di intervento e/o servizi risorse finanziarie disponibili e/o mobilitabili c) Competenze relative alla specifica posizione dirigenziale concretamente ricoperta Sono state inoltre individuate delle competenze di tipo tecnico-professionale correlate specificamente alle singole posizioni dirigenziali, ed ai loro ambiti operativi (aree di attività) per come questi sono descritti nelle singole declaratorie. Nella nuova proposta, le posizioni dirigenziali non sono più descritte soltanto in termini di attività svolte, ma anche di competenze tecnico-professionali ad esse correlate.

5 Oltre ai tre tipi di competenze finora richiamate, l esercizio della funzione dirigenziale prevede che siano acquisiti anche altri due tipi di competenze: d) Competenze di base per l accesso alla posizione (definite in termini di esperienze e conoscenze/titoli) e) Competenze di base per l esercizio della posizione (definite anche esse in termini di esperienze e conoscenze/titoli, e che potranno, a seconda della specifica posizione, essere riferite ad una o più delle seguenti 5 aree: - contabilità - amministrazione - organizzazione - informatica/telematica - lingue straniere Tali due ultimi tipi di competenze sono presenti, con minime modificazioni di linguaggio, anche nel sistema attualmente in uso. 3.2 Le posizioni dirigenziali Coerentemente con quanto finora richiamato a proposito delle competenze, il nuovo format per la descrizione delle posizioni dirigenziali è quello rappresentato nella tabella seguente. NUOVO FORMATO PER LA DESCRIZIONE DELLE POSIZIONI DIRIGENZIALI Competenze di base per l accesso alla posizione Competenze di base per l esercizio della posizione Competenze relative alla funzione dirigenziale in quanto tale Conoscenze e capacità in specifici ambiti disciplinari Conoscenze e capacità in specifiche aree disciplinari (5) Competenze organizzative (5) Competenze relazionali (5) Risorse personali (5) Competenze relative all area settoriale di appartenenza Competenze relative alla posizione dirigenziale specifica Conoscenze relative all area settoriale di appartenenza Competenze tecnico-professionali relative alla posizione dirigenziale specifica

6 Il nuovo formato è del tutto omogeneo al formato che viene proposto (anche qui in termini innovativi) per la descrizione delle posizioni lavorative standard e delle posizioni lavorative concrete del comparto. 3.3 Le aree settoriali Si tratta di un innovazione che viene introdotta rispetto al sistema in uso nell Osservatorio della dirigenza, nel quale sono attualmente sottolineate essenzialmente le competenze caratterizzanti e trasversali, che sono quelle connesse alla organizzazione della propria struttura e/o del lavoro dei gruppi e delle persone, agli aspetti di innovazione e di presidio della qualità, agli aspetti motivazionali e di commitment, etc., dato che l Amministrazione regionale ritiene sempre più necessario caratterizzare il ruolo del dirigente (e quindi le sue competenze) anche in relazione allo specifico ambito/contesto di intervento nel quale egli è professionalmente collocato. Per questo motivo ciascuna posizione dirigenziale viene, nella nuova proposta, riferita ad una specifica area settoriale che definisce il suo contesto di esercizio. Sono state individuate complessivamente 15 aree settoriali. La individuazione delle aree settoriali consente che per ciascuna posizione dirigenziale vengano definite anche le specifiche conoscenze che la collocazione di una determinata area rende necessarie per l efficace presidio della posizione. Il criterio utilizzato per la individuazione delle aree settoriali è quello della omogeneità di contenuto professionale delle attività (interventi; servizi) che in esse vengono realizzate, correlato a quello della omogeneità delle conoscenze necessarie per operare con efficacia nel loro ambito. Le posizioni dirigenziali sono state collocate nelle aree sulla base di una analisi puntuale delle singole declaratorie, utilizzando, ove necessario, un criterio di prevalenza delle attività (e quindi del tipo di conoscenze) concretamente assegnate. Nella tabella seguente è riportato l elenco delle 15 aree settoriali individuate; per ciascuna area viene inoltre indicato il numero dei dirigenti responsabili di servizio (RS) e dei dirigenti professional (P) che sono stati collocati in essa, sulla base della analisi svolta. AREE SETTORIALI RS P tot Sanità e politiche sociali Sviluppo economico Lavoro e sistemi formativi Ambiente Difesa del suolo della costa e protezione civile Agricoltura Tecnologie dell informazione e della comunicazione Cooperazione interistituzionale e internazionale Affari legislativi, legali e supporto giuridico Organizzazione, qualità dei processi amministrativi e sviluppo delle competenze

7 Analisi e gestione finanziaria, controllo contabile Pianificazione territoriale e infrastrutture Analisi e rappresentazione dei dati territoriali Controllo e valutazione di politiche e programmi di intervento Gestione e valorizzazione beni culturali tot Le famiglie professionali La popolazione dirigenziale regionale è attualmente articolata su 4 famiglie professionali: - regolatori di attività - influenzatori di attività - regolatori di relazioni - attivatori di relazioni innovative Ciascuna posizione dirigenziale viene attualmente collocata in una delle 4 famiglie, sulla base di una analisi delle finalità prevalente assegnata ad essa, e della natura del ruolo che essa svolge. Dal momento che a tale articolazione corrisponde una aggregazione delle attuali 40 competenze dirigenziali, la definizione di una nuova proposta relativamente alle competenze dirigenziali (cfr. quanto illustrato in precedenza) con il passaggio a 10 competenze e 5 risorse personali ha reso necessario sottoporre a verifica il rapporto tra competenze e famiglie professionali. Ciò è stato fatto traducendo tutte le precedenti descrizioni di competenze caratterizzanti e trasversali nella nuova tipologia. La verifica ha sostanzialmente confermato la tenuta dell articolazione delle posizioni nelle 4 famiglie professionali. Nella nuova proposta, quindi, ciascuna posizione dirigenziale è individuata tramite l incrocio di due diverse coordinate: a) da un lato la sua appartenenza ad una delle 15 aree settoriali individuate (area che ne definisce l ambito/contesto d intervento) b) dall altro la sua appartenenza ad una delle 4 famiglie professionali (famiglia che definisce la finalità/funzione prevalente e la natura del ruolo attribuito a tale posizione) 5.5 Il curriculum Prima di procedere ad un aggiornamento dei dati contenuti nei curricula presenti nell Osservatorio, l Amministrazione intende procedere alla sistematizzazione delle informazioni finora raccolte, che saranno rielaborate, con modalità coerenti rispetto a quanto riportato nel presente documento, in uno specifico report nel quale verranno evidenziate in particolare: 7

8 a) proposte relative al repertorio delle competenze dirigenziali per come emergono dalla autovalutazione delle stesse e dalla analisi delle esperienze professionali significative riportate dai dirigenti b) proposte relative alla struttura ed al formato stesso del curriculum, con l intento di migliorarne ulteriormente la funzionalità e l utilizzo per la gestione e lo sviluppo professionale della dirigenza 6. La armonizzazione tra dirigenza e comparto Nell elaborare la nuova proposta, uno degli aspetti cui si è prestata attenzione è stato anche quello di costruire e rendere visibile la linea di continuità tra comparto e dirigenza. Tale finalità è stata perseguita attraverso una pluralità di modalità e strumenti: - è stata adottata una modalità di descrizione delle posizioni del comparto e della dirigenza sostanzialmente omogenea, mediante l utilizzo di un format di descrizione che contiene lo stesso tipo di descrittori per dirigenza e comparto - è stata adottata una matrice di corrispondenza tra le competenze organizzative e relazionali della categoria D e le competenze e le risorse personali della dirigenza per come ridefinite nella nuova proposta, in modo che sia esplicito a quali competenze proprie delle posizioni dirigenziali corrispondano le competenze proprie della categoria D - utilizzando gli stessi criteri adottati per le posizioni dirigenziali, e in continuità con l'esperienza delle propedeuticità definite per il comparto, per ciascuna posizione lavorativa standard (PLS) è stata inoltre definita la corrispondenza con una specifica area settoriale (o in qualche caso con più aree, a seconda delle caratteristiche della PLS, dei suoi ambiti operativi e delle sue competenze), così da rendere più evidente la affinità tra PLS e posizioni dirigenziali appartenenti alla stessa area settoriale; 7. L impatto della nuova proposta sul sistema di gestione e sviluppo della dirigenza Il nuovo sistema proposto a seguito della revisione, così come sopra sinteticamente descritto si ritiene che possa più agevolmente essere utilizzato nei diversi ambiti e strumenti di gestione e sviluppo della dirigenza: selezione, mobilità, valutazione delle prestazioni, formazione/sviluppo professionale. 8

9 a) La selezione per la copertura di una posizione dirigenziale Il nuovo format di descrizione delle posizioni e delle competenze fornisce informazioni significative e complete (si pensi, ad es., al contributo costituito in tal senso dalle competenze settoriali) ai fini della identificazione dei prerequisiti necessari per ricoprire le posizioni e delle conoscenze richieste per l accesso e per lo svolgimento della funzione dirigenziale. La sostanziale condivisione di alcuni dispositivi e strumenti tra dirigenza e comparto (il format di descrizione delle posizioni; la tipologia di competenze; il riferimento alle aree settoriali e la collocazione in esse) costituisce in prospettiva una risorsa cruciale per la definizione di percorsi coerenti di sviluppo e di evoluzione professionale. b) La mobilità ed il conferimento di incarichi La nuova proposta, nel suo complesso, fornisce tutti gli elementi utili per lo svolgimento di un istruttoria completa che costituisca valido supporto alle decisioni in merito a mobilità interna, conferimento di nuovi incarichi e definizione dei fabbisogni professionali. c) La valutazione delle prestazioni Dal momento che il nuovo sistema di valutazione delle prestazioni prevede la verifica del raggiungimento di risultati insieme alla verifica dell effettivo esercizio di alcune competenze organizzative, la nuova tipologia di competenze dirigenziali proposta nell Osservatorio (in particolare per ciò che riguarda le 5 competenze organizzative e le 5 competenze relazionali) consente un immediata e coerente armonizzazione degli strumenti utilizzati. d) La formazione e lo sviluppo professionale La revisione del sistema di analisi delle posizioni dirigenziali (più analitica e articolata), e la revisione del sistema di competenze della dirigenza (tipologia più completa; individuazione delle competenze settoriali e di quelle tecnico-professionali; riduzione e ridefinizione delle competenze trasversali ) consentono di analizzare e descrivere meglio ed in modo più preciso il lavoro dei dirigenti, e quindi costituiscono una risorsa preziosa per la programmazione dei percorsi di formazione e di sviluppo professionale a supporto della gestione del ruolo. Molto rilevante a questi fini anche la coerenza delle competenze dirigenziali dell'osservatorio con quelle verificate nel nuovo sistema di valutazione delle prestazioni,che, insieme ai relativi esiti di valutazione di risultato e di esercizio, consente di procedere con una analisi del fabbisogno formativo dirigenziale più mirata ed efficace. Sulla base della elaborazione delle informazioni contenute nei curricola (es. la autovalutazione dei fabbisogni di competenze, la descrizione delle esperienze significative, etc.) sarà possibile identificare con più precisione ed in modo condiviso i dirigenti da coinvolgere negli interventi di formazione/sviluppo. 9

SP COMPETENZE DI CONTESTO (Capacità)

SP COMPETENZE DI CONTESTO (Capacità) DENOMINAZIONE POSIZIONE: CODICE POSIZIONE: TIPO DI POSIZIONE: STRUTTURA ORGANIZZATIVA DI APPARTENENZA: SPECIALISTA ASSETTO IDROGEOLOGICO E RISCHIO IDRAULICO AMBITO DI PIACENZA SP000345 DIRIGENTE PROFESSIONAL

Dettagli

Dirigente :nuovi criteri e strumenti per la valutazione delle prestazioni ai fini dell indennità di risultato

Dirigente :nuovi criteri e strumenti per la valutazione delle prestazioni ai fini dell indennità di risultato Estratto verbale n. 234 Commissione Amministratrice del 23/09/2011 Dirigente :nuovi criteri e strumenti per la valutazione delle prestazioni ai fini dell indennità di risultato La Commissione Amministrativa

Dettagli

ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE Scuola dell Infanzia, Primaria e Secondaria di 1 grado RAGAZZI D EUROPA

ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE Scuola dell Infanzia, Primaria e Secondaria di 1 grado RAGAZZI D EUROPA Prot. n. Casalnuovo di Napoli, / / ATTO D INDIRIZZO AL COLLEGIO DEI DOCENTI PER LA PREDISPOSIZIONE DEL POF TRIENNALE IL DIRIGENTE SCOLASTICO VISTO il D.P.R. n.297/94 ; VISTO il D.P.R. n. 275/99; VISTO

Dettagli

COMPETENZE DI CONTESTO (Capacità)

COMPETENZE DI CONTESTO (Capacità) DENOMINAZIONE POSIZIONE: CODICE POSIZIONE: TIPO DI POSIZIONE: STRUTTURA ORGANIZZATIVA DI APPARTENENZA: AREA SETTORIALE DI APPARTENENZA: FAMIGLIA PROFESSIONALE DI APPARTENENZA: GRADUAZIONE POSIZIONE: FINALITÀ

Dettagli

SERVIZIO TERRITORIALE AGRICOLTURA, CACCIA E PESCA DI RIMINI CODICE POSIZIONE: POSIZIONE N.G. (FR2P) COMPETENZE DI CONTESTO (Capacità)

SERVIZIO TERRITORIALE AGRICOLTURA, CACCIA E PESCA DI RIMINI CODICE POSIZIONE: POSIZIONE N.G. (FR2P) COMPETENZE DI CONTESTO (Capacità) DENOMINAZIONE POSIZIONE: SERVIZIO TERRITORIALE AGRICOLTURA, CACCIA E PESCA DI RIMINI CODICE POSIZIONE: 00000480 TIPO DI POSIZIONE: STRUTTURA ORGANIZZATIVA DI APPARTENENZA: AREA SETTORIALE DI APPARTENENZA:

Dettagli

LA VALUTAZIONE DEI QUADRI AZIENDALI

LA VALUTAZIONE DEI QUADRI AZIENDALI LA VALUTAZIONE DEI QUADRI AZIENDALI Il personale incaricato delle posizioni di quadro aziendale fruisce di un trattamento economico accessorio composto di due sole voci: la retribuzione di posizione e

Dettagli

RIF. CORSO: 2015-GG-39. Scheda progetto

RIF. CORSO: 2015-GG-39. Scheda progetto RIF. CORSO: 2015-GG-39 Scheda progetto FIGURA PROFESSIONALE Denominazione corso: TECNICO AMMINISTRAZIONE, FINANZA E CONTROLLO DI GESTIONE Durata: 200 Descrizione della figura professionale: Il Tecnico

Dettagli

DELIBERAZIONE N. 64/8 DEL

DELIBERAZIONE N. 64/8 DEL Oggetto: Modifiche al sistema di valutazione dei dirigenti del sistema Regione e criteri attuativi dell art. 8-bis L.R. n. 31/1998. Il Presidente, di concerto con l Assessore degli Affari Generali Personale

Dettagli

Atto di Indirizzo al Collegio dei Docenti per la predisposizione del POF Triennale aa.ss. 2019/2022

Atto di Indirizzo al Collegio dei Docenti per la predisposizione del POF Triennale aa.ss. 2019/2022 Prot. n. 4959 1.1.d Como, 19.09.2018 Alla cortese attenzione Personale docente IC Como Borgovico Commissione PTOF e progettazione Funzione Strumentale Atto di Indirizzo al Collegio dei Docenti per la predisposizione

Dettagli

COMITATO DI AUTOVALUTAZIONE

COMITATO DI AUTOVALUTAZIONE IL PIANO DI MIGLIORAMENTO RESPONSABILE DEL PIANO: IL D.S. PROF.SSA FAUSTA GRASSI REFERENTE DEL PIANO: PROF.SSA FRANCESCA DE GAETANO COMITATO DI AUTOVALUTAZIONE Prof.ssa Daniela D'Alia, Prof.ssa Monica

Dettagli

Metodologia per la programmazione, il monitoraggio e la valutazione della formazione nelle PPAA

Metodologia per la programmazione, il monitoraggio e la valutazione della formazione nelle PPAA Metodologia per la programmazione, il monitoraggio e la valutazione della formazione nelle PPAA Prof. Guido CAPALDO Roma, 21 maggio 2013 Sala Polifunzionale PCM Come è stata costruita la metodologia Messa

Dettagli

Provincia di Foggia PROFILO PROFESSIONALE: Specialista in servizi amministrativi e contabili. CATEGORIA: D ATTI finanziari, assegnato e tutti gli aspe

Provincia di Foggia PROFILO PROFESSIONALE: Specialista in servizi amministrativi e contabili. CATEGORIA: D ATTI finanziari, assegnato e tutti gli aspe Provincia di Foggia PROFILO PROFESSIONALE: Specialista in servizi amministrativi e contabili. CATEGORIA: D ATTI finanziari, assegnato e tutti gli aspetti amministrativi e giuridici, garantendo livelli

Dettagli

1. POLITICA, OBIETTIVI E ATTIVITA

1. POLITICA, OBIETTIVI E ATTIVITA 1 1. POLITICA, OBIETTIVI E ATTIVITA 1.1 2 Questa sezione del D.A. 890/2002 comprende 21 requisiti identificati dalla sigla SPOA1.1, i cui contenuti essenzialmente rappresentati dalla richiesta di definire:

Dettagli

Delibera di Giunta - N.ro 2006/ approvati il 31/7/2006

Delibera di Giunta - N.ro 2006/ approvati il 31/7/2006 Delibera di Giunta - N.ro 2006/1113 1134 approvati il 31/7/2006 Oggetto: ; APPROVAZIONE DELLE LINEE GENERALI DI INDIRIZZO SULLA CONTRATTAZIONE INTEGRATIVA DELLA DIRIGENZA MEDICA E VETERINARIA IN APPLICAZIONE

Dettagli

Vito Nicola Gaudiano DG ASM Matera

Vito Nicola Gaudiano DG ASM Matera VALUTARE SALUTE I RISULTATI DELLA SPERIMENTAZIONE DELLA VALUTAZIONE DEI DIRIGENTI E DEL PERSONALE NELLE AZIENDE SANITARIE Roma 20 GENNAIO 2011 Sala polifunzionale, via S. Maria in Via, 37 Vito Nicola Gaudiano

Dettagli

s c u o l a d i i m p r e s a s o c i a l e Costruire dirigenza nell impresa sociale corso di formazione per dirigenti di impresa sociale liv.

s c u o l a d i i m p r e s a s o c i a l e Costruire dirigenza nell impresa sociale corso di formazione per dirigenti di impresa sociale liv. 2 0 1 5 Costruire dirigenza nell impresa sociale corso di formazione per dirigenti di impresa sociale liv. base percorsi di alta formazione COSTRUIRE DIRIGENZA NELL IMPRESA SOCIALE E risaputo che le specificità

Dettagli

Valutazione Performance. SERVIZI DELLA DIREZIONE GENERALE : Piano della Direzione Generale

Valutazione Performance. SERVIZI DELLA DIREZIONE GENERALE : Piano della Direzione Generale Pagina di 0 Premessa Il presente piano annuale (documento di terzo livello) rappresenta lo strumento di valutazione della performance dei Servizi in Staff alla Direzione Generale per il 20. Esso fa riferimento,

Dettagli

Costruire un sistema delle competenze Il percorso avviato in Istat

Costruire un sistema delle competenze Il percorso avviato in Istat Costruire un sistema delle competenze Il percorso avviato in Istat Pietro Scalisi e Antonio Ottaiano FORUM PA 24 maggio 2017 Verso un sistema delle competenze L Istat intende dotarsi di un Sistema di sviluppo

Dettagli

SISTEMA DI VALUTAZIONE E VERIFICA DEI RISULTATI DEI DIRIGENTI

SISTEMA DI VALUTAZIONE E VERIFICA DEI RISULTATI DEI DIRIGENTI SISTEMA DI VALUTAZIONE E VERIFICA DEI RISULTATI DEI DIRIGENTI IN RIFERIMENTO ALL ART. 14 DEL C.C.N.L. DEL 23 DICEMBRE 1999 ANNO 2003 1 PRINCIPI GENERALI Il sistema di valutazione si pone come obiettivo

Dettagli

CRITERI DI VALUTAZIONE DELLE PRESTAZIONI DEI DIRIGENTI

CRITERI DI VALUTAZIONE DELLE PRESTAZIONI DEI DIRIGENTI CRITERI DI VALUTAZIONE DELLE PRESTAZIONI DEI DIRIGENTI (articolo 29 del Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro del 23 dicembre 1999 Area della Dirigenza) ARTICOLO 1 IL SISTEMA Dl VALUTAZIONE: FINALITA

Dettagli

METODOLOGIA PER LA VALUTAZIONE DEL PERSONALE DIPENDENTE

METODOLOGIA PER LA VALUTAZIONE DEL PERSONALE DIPENDENTE METODOLOGIA PER LA VALUTAZIONE DEL PERSONALE DIPENDENTE In sede di adeguamento del Regolamento sull ordinamento degli uffici e dei servizi al D.lgs. n. 150/2009, avvenuto con deliberazione G.C. n. 86/2010,

Dettagli

POG. Manuale per la valutazione e verifica degli incarichi dirigenziali

POG. Manuale per la valutazione e verifica degli incarichi dirigenziali Istituto GIANNINA GASLINI Genova POG Manuale per la valutazione e verifica degli incarichi dirigenziali Ospedale accreditato Joint Commission International Certificato ISO 9001 : 2000 Standard di riferimento

Dettagli

Comune di CORATO SISTEMA DI MISURAZIONE E DI VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE DIRIGENTI

Comune di CORATO SISTEMA DI MISURAZIONE E DI VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE DIRIGENTI Comune di CORATO SISTEMA DI MISURAZIONE E DI VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE DIRIGENTI 1. OGGETTO... 1 2. SOGGETTI DELLA VALUTAZIONE DELLE PERFORMANCE... 1 3. VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE ORGANIZZATIVA

Dettagli

ASSESSORATO DEL LAVORO, FORMAZIONE PROFESSIONALE, COOPERAZIONE E SICUREZZA SOCIALE

ASSESSORATO DEL LAVORO, FORMAZIONE PROFESSIONALE, COOPERAZIONE E SICUREZZA SOCIALE ASSESSORATO DEL LAVORO, FORMAZIONE PROFESSIONALE, COOPERAZIONE E SICUREZZA SOCIALE Sistema del Lifelong Learning della Regione Autonoma della Sardegna Linee guida per la registrazione e trascrizione dei

Dettagli

ATTO D INDIRIZZO AL COLLEGIO DEI DOCENTI PER L AGGIORNAMENTO E/O INTEGRAZIONE AL PTOF

ATTO D INDIRIZZO AL COLLEGIO DEI DOCENTI PER L AGGIORNAMENTO E/O INTEGRAZIONE AL PTOF ISTITUTO COMPRENSIVO ALBANO LOC.CECCHINA - C.F. 90049380588 C.M. RMIC8AY002 - rm_ic8ay002 - UFFICIO PROTOCOLLO Prot. 0003166/U del 12/10/2017 13:20:00II.3 - Collegio dei docenti MINISTERO DELL ISTRUZIONE

Dettagli

Il Piano Strategico di Sviluppo del Turismo in Italia

Il Piano Strategico di Sviluppo del Turismo in Italia Il Piano Strategico di Sviluppo del Turismo in Italia Primi Orientamenti Comitato permanente di promozione del turismo in Italia Riunione del 13 gennaio 2016, Roma Il Piano Strategico di Sviluppo del Turismo

Dettagli

Tutor in un contesto in evoluzione

Tutor in un contesto in evoluzione Università di Bologna - Facoltà di Medicina e Chirurgia Corso di Alta Formazione IL TUTOR CLINICO NELL ORGANIZZAZIONE SANITARIA Dossier 174-2009 I Tutor per la formazione nel servizio sanitario regionale

Dettagli

QUESTIONARIO 2: PIANIFICAZIONE DEL MIGLIORAMENTO

QUESTIONARIO 2: PIANIFICAZIONE DEL MIGLIORAMENTO QUESTIONARIO 2: PIANIFICAZIONE DEL MIGLIORAMENTO Step 7 Elaborare un piano di miglioramento, basato sull autovalutazione report Attività 1 2 3 4 5 7.1. Raccogliere tutte le proposte relative alle azioni

Dettagli

Azione di sistema per lo sviluppo degli Standard Professionali, Formativi e di Certificazione delle Competenze - Progetto SPFC -

Azione di sistema per lo sviluppo degli Standard Professionali, Formativi e di Certificazione delle Competenze - Progetto SPFC - PRESENTAZIONE PROGETTO Azione di sistema per lo sviluppo degli Standard Professionali, Formativi e di Certificazione delle Competenze - Progetto SPFC - POR Calabria FSE 2007-2013, Asse I Adattabilità,

Dettagli

Tecnico specializzato in organizzazione e sviluppo delle risorse umane

Tecnico specializzato in organizzazione e sviluppo delle risorse umane Denominazione Figura / Profilo / Obiettivo Professioni NUP/ISTAT correlate Tecnico specializzato in organizzazione e sviluppo delle risorse umane 2.5.1.3.1 - Specialisti in risorse umane 2.5.1.3.2 - Specialisti

Dettagli

CURRICULUM VITAE Ultimo aggiornamento CV in data

CURRICULUM VITAE Ultimo aggiornamento CV in data CURRICULUM VITAE Ultimo aggiornamento CV in data 2016-03-25 DATI GENERALI Cognome e nome BARONI MARCELLO Data di nascita 06/07/1964 E-mail marcello.baroni@regione.toscana.it Matricola 0016213 Anzianità

Dettagli

Manuale di valutazione delle prestazioni dirigenziali

Manuale di valutazione delle prestazioni dirigenziali COMUNE DI PERGINE VALSUGANA Manuale di valutazione delle prestazioni dirigenziali Nota metodologica Allegato alla deliberazione giuntale n 25 dd. 07.03.2017 IL SEGRETARIO GENERALE - F.to Giuseppe Dolzani

Dettagli

VALORE P.A. Corsi di formazione I livello: formazione di base. Corsi di formazione II livello: alta formazione

VALORE P.A. Corsi di formazione I livello: formazione di base. Corsi di formazione II livello: alta formazione VALORE P.A. Corsi di formazione I livello: formazione di base Corsi di formazione II livello: alta formazione I CORSI DI II LIVELLO TIPO A: Lezioni in presenza TIPO B: Metodologia Learning by doing VALORE

Dettagli

4 Modulo 4: PROGETTAZIONE

4 Modulo 4: PROGETTAZIONE 4 Modulo 4: PROGETTAZIONE MODULO 4: PROGETTAZIONE CONTENUTI OBIETTIVI STRUMENTI La pianificazione e costruzione del percorso formativo aziendale Profili professionali Piano formativo individuale Piano

Dettagli

SCHEMA DI DECRETO MINISTERIALE SULLO SVOLGIMENTO DEGLI ESAMI DI STATO CONCLUSIVI DEL PRIMO CICLO, IN ATTUAZIONE DELL ART

SCHEMA DI DECRETO MINISTERIALE SULLO SVOLGIMENTO DEGLI ESAMI DI STATO CONCLUSIVI DEL PRIMO CICLO, IN ATTUAZIONE DELL ART Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca Dipartimento sistema educativo di istruzione e formazione Direzione generale ordinamenti scolastici e valutazione sistema nazionale di istruzione

Dettagli

Sistema di budgetizzazione delle risorse destinate all incentivazione delle posizioni di specifica responsabilità

Sistema di budgetizzazione delle risorse destinate all incentivazione delle posizioni di specifica responsabilità Allegato C alla DGC Allegato K al Regolamento per l ordinamento degli uffici e dei servizi Sistema di budgetizzazione delle risorse destinate all incentivazione delle posizioni di specifica responsabilità

Dettagli

utilizzare un modello di presa in carico comune, al fine di ottimizzare la sperimentazione;

utilizzare un modello di presa in carico comune, al fine di ottimizzare la sperimentazione; La Scheda per la Progettazione della Presa in Carico La scelta di proporre una Scheda per la Progettazione della Presa in Carico (da ora SPPC) applicata in tutti i Comuni protagonisti della sperimentazione

Dettagli

Diversity management

Diversity management Diversity management Diversity management Diversity wheel Stato Familiare Provenienza Geografica Razza Genere Religione Esperienza Militare Età Bilancio Lavoro Vita Secondarie Primarie Residenza Reddito

Dettagli

REGOLAMENTO SUL SISTEMA DI PESATURA DELLE POSIZIONI ORGANIZZATIVE

REGOLAMENTO SUL SISTEMA DI PESATURA DELLE POSIZIONI ORGANIZZATIVE COMUNE DI GREZZANA PROVINCIA DI VERONA REGOLAMENTO SUL SISTEMA DI PESATURA DELLE POSIZIONI ORGANIZZATIVE 1 INDICE 1. Identificazione delle posizioni organizzative. 3 2. La metodologia per la graduazione

Dettagli

Sistema di assegnazione delle risorse destinate all incentivazione delle posizioni titolari dell indennità di funzione

Sistema di assegnazione delle risorse destinate all incentivazione delle posizioni titolari dell indennità di funzione Allegato D alla DGC Allegato L al Regolamento per l ordinamento degli uffici e dei servizi Sistema di assegnazione delle risorse destinate all incentivazione delle posizioni titolari dell indennità di

Dettagli

PIANO TRIENNALE PER L ATTUAZIONE DEL PIANO NAZIONALE SCUOLA DIGITALE ANIMATORE DIGITALE INS. RITA FERRETTI TRIENNIO 2016-2019

PIANO TRIENNALE PER L ATTUAZIONE DEL PIANO NAZIONALE SCUOLA DIGITALE ANIMATORE DIGITALE INS. RITA FERRETTI TRIENNIO 2016-2019 PIANO TRIENNALE PER L ATTUAZIONE DEL PIANO NAZIONALE SCUOLA DIGITALE ANIMATORE DIGITALE INS. RITA FERRETTI TRIENNIO 2016-2019 PREMESSA Il nostro istituto al fine di sviluppare e di migliorare le competenze

Dettagli

FORMAZIONE DOCENTI NEOASSUNTI 2018/2019

FORMAZIONE DOCENTI NEOASSUNTI 2018/2019 Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca Ufficio Scolastico Regionale per la Campania DIREZIONE GENERALE Ufficio III FORMAZIONE DOCENTI NEOASSUNTI 2018/2019 DISPOSITIVI DIGITALI E STRUMENTI

Dettagli

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI di MESSINA SCHEDA di VALUTAZIONE DEL COMPORTAMENTO ORGANIZZATIVO dei DIRIGENTI Rev. 2016

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI di MESSINA SCHEDA di VALUTAZIONE DEL COMPORTAMENTO ORGANIZZATIVO dei DIRIGENTI Rev. 2016 SCHEDA di VALUTAZIONE DEL COMPORTAMENTO ORGANIZZATIVO dei DIRIGENTI Insieme al fattore sono indicati, a titolo di esempio, elementi che possono contribuire alla valutazione dello stesso. Capacità di pianificazione

Dettagli

UDA ALTERNANZA SCUOLA LAVORO ANNO SCOLASTICO 2017/18. AREA CLASSE: III Accoglienza turistica. Durata: 200 di cui tirocinio 120 e manifestazioni 30

UDA ALTERNANZA SCUOLA LAVORO ANNO SCOLASTICO 2017/18. AREA CLASSE: III Accoglienza turistica. Durata: 200 di cui tirocinio 120 e manifestazioni 30 UDA ALTERNANZA SCUOLA LAVORO ANNO SCOLASTICO 2017/18 AREA CLASSE: III Accoglienza turistica Durata: 200 di cui tirocinio 120 e manifestazioni 30 Denominazione Indirizzo di studi Competenza/e da sviluppare

Dettagli

PIANO PER LA FORMAZIONE DEI DOCENTI

PIANO PER LA FORMAZIONE DEI DOCENTI PIANO PER LA FORMAZIONE DEI DOCENTI 2016-2019 Premessa La crescita del Paese e del suo capitale umano richiede un sistema educativo di qualità che guardi allo sviluppo professionale del personale della

Dettagli

PERCORSO FORMATIVO RELATIVO ALLA DISCIPLINA ECONOMIA AZIENDALE A.S. 2018/2019 INDIRIZZO ECONOMICO RIM CLASSE QUARTA

PERCORSO FORMATIVO RELATIVO ALLA DISCIPLINA ECONOMIA AZIENDALE A.S. 2018/2019 INDIRIZZO ECONOMICO RIM CLASSE QUARTA PERCORSO FORMATIVO RELATIVO ALLA DISCIPLINA ECONOMIA AZIENDALE A.S. 2018/2019 INDIRIZZO ECONOMICO RIM CLASSE QUARTA PROGRAMMAZIONE BLOCCO TEMATICO: I BILANCI AZIENDALI ORE 45 a) Caratteristiche delle imprese

Dettagli

11 B1) ASSEGNAZIONE OBIETTIVI E RELATIVI INDICATORI AL SEGRETARIO GENERALE ANNO 2017.

11 B1) ASSEGNAZIONE OBIETTIVI E RELATIVI INDICATORI AL SEGRETARIO GENERALE ANNO 2017. Deliberazione di Giunta n. 11 / 20.2.2017 11 B1) ASSEGNAZIONE OBIETTIVI E RELATIVI INDICATORI AL SEGRETARIO GENERALE ANNO 2017. Il Presidente, riferisce - Con deliberazione nr. 3 dello scorso 23 gennaio

Dettagli

Processi: Aree e indicatori

Processi: Aree e indicatori Seminario L Autovalutazione delle scuole nell ottica del miglioramento Istituto Professionale Statale Federico II Enna, 9 giugno 2015 Processi: Aree e indicatori Michela Freddano PhD in Valutazione dei

Dettagli

Dr.ssa Gilda Rota Responsabile Servizio Stage e Career Service Roma 16 Dicembre 2014 Dr.ssa Gilda Rota Responsabile Servizio Stage e Career Servic

Dr.ssa Gilda Rota Responsabile Servizio Stage e Career Service Roma 16 Dicembre 2014 Dr.ssa Gilda Rota Responsabile Servizio Stage e Career Servic Giovani al lavoro La qualità dei servizi di placement universitari come leva per lo sviluppo territoriale Dagli standard agli indicatori: proposta di un set di indicatori per la valutazione dei placement

Dettagli

REGOLAMENTO - DPS 1. - DPS

REGOLAMENTO - DPS 1. - DPS ALLEGATI REGOLAMENTO Direzioni Professioni Sanitarie - DPS 1. La Direzione Professioni Sanitarie - DPS La Direzione delle Professioni Sanitarie (DPS), di cui alla Legge 251/2000, è una struttura complessa

Dettagli

IL RUOLO DEL CAPO IN FABBRICA. Genova, 20 Ottobre "Una giornata in Fabbrica"

IL RUOLO DEL CAPO IN FABBRICA. Genova, 20 Ottobre Una giornata in Fabbrica IL RUOLO DEL CAPO IN FABBRICA Genova, 20 Ottobre 2012 XXIII Incontro di gemellaggio AIDP - ANDRH "Una giornata in Fabbrica" SE VUOI ARRIVARE PRIMO, CORRI DA SOLO SE VUOI ARRIVARE LONTANO CORRI INSIEME

Dettagli

CRITERI E MODALITA PER IL RECLUTAMENTO DEL PERSONALE IN AU S.p.A.

CRITERI E MODALITA PER IL RECLUTAMENTO DEL PERSONALE IN AU S.p.A. CRITERI E MODALITA PER IL RECLUTAMENTO DEL PERSONALE IN AU S.p.A. Il processo di selezione del personale applicato da Acquirente Unico S.P.A., ai sensi di quanto previsto dall articolo 19 del decreto legislativo

Dettagli

ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE DI POGGIO RUSCO SCUOLA DELL INFANZIA, SCUOLA PRIMARIA, SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO

ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE DI POGGIO RUSCO SCUOLA DELL INFANZIA, SCUOLA PRIMARIA, SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE DI POGGIO RUSCO SCUOLA DELL INFANZIA, SCUOLA PRIMARIA, SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO ATTO D INDIRIZZO AL COLLEGIO DEI DOCENTI PER LA PREDISPOSIZIONE DEL POF TRIENNALE 2019-2022

Dettagli

CURRICULUM VITAE Ultimo aggiornamento CV in data

CURRICULUM VITAE Ultimo aggiornamento CV in data CURRICULUM VITAE Ultimo aggiornamento CV in data 2016-03-25 DATI GENERALI Cognome e nome ROLLINO MASSIMO Data di nascita 28/11/1961 E-mail massimo.rollino@regione.toscana.it Matricola 0013327 Anzianità

Dettagli

ANALISI DELLE POSIZIONI

ANALISI DELLE POSIZIONI ANALISI DELLE POSIZIONI L analisi delle posizioni rappresenta un focus strategico per la funzione RU; tutte le attività di GRU poggiano sull analisi delle posizioni in quanto rappresentano uno strumento

Dettagli

Relazione sulla Performance 2016

Relazione sulla Performance 2016 Relazione sulla Performance 2016 PREMESSA La presente relazione sulle Performance relativa all anno 2016, viene predisposto in attuazione delle disposizioni di cui all art. 10 del Decreto Legislativo 150/2009

Dettagli

SCHEMA UNITA DIDATTICA

SCHEMA UNITA DIDATTICA Titolo modulo: Differential calculus SCHEMA UNITA DIDATTICA Unità didattica n. dal titolo: Vocabulary, geometric interpretation and definition of the derivative. Ore previste per questa unità didattica:

Dettagli

REGOLAMENTO PER LA VALUTAZIONE PERMANENTE DEL PERSONALE DEL COMPARTO ART. 35 DEL CCNL E SUCCESSIVE MODIFICHE ED INTEGRAZIONI

REGOLAMENTO PER LA VALUTAZIONE PERMANENTE DEL PERSONALE DEL COMPARTO ART. 35 DEL CCNL E SUCCESSIVE MODIFICHE ED INTEGRAZIONI REGOLAMENTO PER LA VALUTAZIONE PERMANENTE DEL PERSONALE DEL COMPARTO ART. 35 DEL CCNL 07.04.1999 E SUCCESSIVE MODIFICHE ED INTEGRAZIONI ART. La qualità delle prestazioni erogate, le capacità e le attitudini

Dettagli

Relazione sulla Performance 2017

Relazione sulla Performance 2017 Relazione sulla Performance 2017 PREMESSA La presente relazione sulle Performance relativa all anno 2017, viene predisposto in attuazione delle disposizioni di cui all art. 10 del Decreto Legislativo 150/2009

Dettagli

La formazione permanente - L esperienza del Comune di Padova. Altavilla Vicentina - 11 ottobre 2013

La formazione permanente - L esperienza del Comune di Padova. Altavilla Vicentina - 11 ottobre 2013 La formazione permanente - L esperienza del Comune di Padova Altavilla Vicentina - 11 ottobre 2013 Il Comune di Padova- qualche numero Eroga servizi a una popolazione residente di 214.000 abitanti (censimento

Dettagli

ATTO D INDIRIZZO AL COLLEGIO DEI DOCENTI PER LA PREDISPOSIZIONE DEL POF TRIENNALE IL DIRIGENTE SCOLASTICO TENUTO CONTO

ATTO D INDIRIZZO AL COLLEGIO DEI DOCENTI PER LA PREDISPOSIZIONE DEL POF TRIENNALE IL DIRIGENTE SCOLASTICO TENUTO CONTO Al Personale Docente Al Personale ATA Al D.S.G.A. ATTI ALBO ATTO D INDIRIZZO AL COLLEGIO DEI DOCENTI PER LA PREDISPOSIZIONE DEL POF TRIENNALE IL DIRIGENTE SCOLASTICO VISTO il D.P.R. n.297/94 ; VISTO il

Dettagli

CURRICULUM VITAE Ultimo aggiornamento CV in data

CURRICULUM VITAE Ultimo aggiornamento CV in data CURRICULUM VITAE Ultimo aggiornamento CV in data 2016-03-25 DATI GENERALI Cognome e nome PUTIGNANO DONATA MARIA Data di nascita 12/08/1960 E-mail donatamaria.putignano@regione.toscana.it Matricola 0011026

Dettagli

TABELLA 1 Istituto Comprensivo di Pisogne

TABELLA 1 Istituto Comprensivo di Pisogne TABELLA 1 Istituto Comprensivo di Pisogne Are a A Indicatori di competenza A1 Qualità dell insegnamento Descrittori Ai quali attribuire un peso in rapporto alla loro attinenza con RAV, PdM, PTOF 1. Innova

Dettagli

IL DIRIGENTE SCOLASTICO

IL DIRIGENTE SCOLASTICO I.I.S. Mattei- Pitagora-Calvosa Castrovillari 87012 Castrovillari (CS) tel. 0981 1989913 - fax 0981 491864 www.liceomattei.gov.it-csis079003@pec.istruzione.it-csis079003@istruzione.it prot. 7458 /C44 del

Dettagli

Dott.ssa Marzia Raffaelli Genova, 12 Giugno 2019

Dott.ssa Marzia Raffaelli Genova, 12 Giugno 2019 Il Dossier Formativo Dott.ssa Marzia Raffaelli Genova, 12 Giugno 2019 Il Dossier Formativo individuale e di gruppo 1 Il Dossier Formativo Individuale Il Dossier Formativo Individuale Il Dossier Formativo

Dettagli

Indicazioni operative per l elaborazione di un curricolo verticale per competenze

Indicazioni operative per l elaborazione di un curricolo verticale per competenze Indicazioni operative per l elaborazione di un curricolo verticale per competenze Da L organizzazione del curricolo A partire del curricolo d istituto verticale i docenti individuano le esperienze di apprendimento

Dettagli

ISTITUTO COMPRENSIVO DI LENO PROTOCOLLO D ACCOGLIENZA PER ALUNNI STRANIERI Approvato nell anno scolastico 2013/2014

ISTITUTO COMPRENSIVO DI LENO PROTOCOLLO D ACCOGLIENZA PER ALUNNI STRANIERI Approvato nell anno scolastico 2013/2014 ISTITUTO COMPRENSIVO DI LENO PROTOCOLLO D ACCOGLIENZA PER ALUNNI STRANIERI Approvato nell anno scolastico 2013/2014 Il protocollo d accoglienza è un documento che viene deliberato dal Collegio dei Docenti.

Dettagli

Corso di laurea triennale/magistrale classe anno

Corso di laurea triennale/magistrale classe anno ALLEGATO 2 Check list per la verifica dei rapporti di riesame Check list per la verifica dei Rapporti di Riesame Annuale Corso di laurea triennale/magistrale classe anno VERIFICA DELLE INFORMAZIONI DEL

Dettagli

1. la programmazione regionale di innovazione e qualificazione del SSR è orientata verso la

1. la programmazione regionale di innovazione e qualificazione del SSR è orientata verso la Integrazione al protocollo regionale di definizione degli obiettivi e delle prime indicazioni in merito all applicazione delle disposizioni in tema di stabilizzazione del personale precario di cui al D.Lgs.

Dettagli

PARTE PRIMA. Sezione II ATTI DELLA REGIONE

PARTE PRIMA. Sezione II ATTI DELLA REGIONE 2 Supplemento ordinario n. 3 al «Bollettino Ufficiale» - Serie Generale - n. 9 del 18 febbraio 2015 PARTE PRIMA Sezione II ATTI DELLA REGIONE DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE 29 dicembre 2014, n. 1791.

Dettagli

PIANO ESECUTIVO DI GESTIONE 2015 PIANO DELLA PERFORMANCE 2015/2017

PIANO ESECUTIVO DI GESTIONE 2015 PIANO DELLA PERFORMANCE 2015/2017 PIANO ESECUTIVO DI GESTIONE 2015 PIANO DELLA PERFORMANCE 2015/2017 2 Sommario 1. Il Piano esecutivo di gestione 2015 ed il Piano della performance 2015/2017 1.1 Introduzione pag. 4 1.2 Le linee guida della

Dettagli

COMUNE DI GAVIRATE Provincia di Varese SISTEMA PER LA PESATURA DELLE POSIZIONI ORGANIZZATIVE

COMUNE DI GAVIRATE Provincia di Varese SISTEMA PER LA PESATURA DELLE POSIZIONI ORGANIZZATIVE COMUNE DI GAVIRATE Provincia di Varese SISTEMA PER LA PESATURA DELLE POSIZIONI ORGANIZZATIVE Approvato con atto della Giunta Comunale n. 19 in data 09.4.2015 INDICE 1. Identificazione delle posizioni organizzative

Dettagli

per il controllo di gestione in ambito pubblico, spesso incentrata sull analisi economica dei

per il controllo di gestione in ambito pubblico, spesso incentrata sull analisi economica dei 2. INTRODUZIONE Nel corso degli anni 90 si è prodotta in Italia una articolata sperimentazione di tecniche e metodi per il controllo di gestione in ambito pubblico, spesso incentrata sull analisi economica

Dettagli

Valutazione Performance PIANO ANNUALE DEL DIPARTIMENTO DIAGNOSTICO TERRITORIALE DI ORISTANO ANNO 2011

Valutazione Performance PIANO ANNUALE DEL DIPARTIMENTO DIAGNOSTICO TERRITORIALE DI ORISTANO ANNO 2011 Pagina 1 di 17 Premessa Il presente documento (documento di 3 livello) preparato dal Capo Dipartimento e illustrato a tutto il personale del Dipartimento è la revisione n. 01 del Piano annuale di Performance

Dettagli

Piano triennale ( ) per la prevenzione della corruzione e trasparenza (Adempimenti di sensi del Dlgs 33/2013, della Legge n. 190/12 e Det.

Piano triennale ( ) per la prevenzione della corruzione e trasparenza (Adempimenti di sensi del Dlgs 33/2013, della Legge n. 190/12 e Det. Piano triennale (2016-2018) per la prevenzione della corruzione e trasparenza (Adempimenti di sensi del Dlgs 33/2013, della Legge n. 190/12 e Det. ANAC 8/2015 e 12/2015) 1. Premessa 2. Contesto organizzativo

Dettagli

CURRICULUM VITAE Ultimo aggiornamento CV in data

CURRICULUM VITAE Ultimo aggiornamento CV in data CURRICULUM VITAE Ultimo aggiornamento CV in data 2016-03-25 DATI GENERALI Cognome e nome BUGIANELLI MASSIMO Data di nascita 04/08/1962 E-mail massimo.bugianelli@regione.toscana.it Matricola 0013598 Anzianità

Dettagli

Premessa e obiettivi. dell individuo nella loro pienezza e totalità. ORGANIZZAZIONE STRATEGICA. Risorse Umane POTENZIALE

Premessa e obiettivi. dell individuo nella loro pienezza e totalità. ORGANIZZAZIONE STRATEGICA. Risorse Umane POTENZIALE Premessa e obiettivi La valutazione del potenziale rappresenta una metodologia ben precisa che genera diversi strumenti, schematizzati e di facile lettura, per la gestione del potenziale delle persone

Dettagli

CRITERI PER LA VALORIZZAZIONE DEI DOCENTI E L ACCESSO AL FONDO DI CUI ALL ART. 1, COMMI 126, 127, 128 DELLA L. 107/2015

CRITERI PER LA VALORIZZAZIONE DEI DOCENTI E L ACCESSO AL FONDO DI CUI ALL ART. 1, COMMI 126, 127, 128 DELLA L. 107/2015 ALLEGATO N.1 AL VERBALE DEL 2 marzo 2019 CRITERI PER LA VALORIZZAZIONE DEI DOCENTI E L ACCESSO AL FONDO DI CUI ALL ART. 1, COMMI 126, 127, 128 DELLA L. 7/201 Fonti giuridiche di riferimento Comma 129 dell

Dettagli

RAPPORTO INDIVIDUALE SULL AVVIO DEL CICLO DI GESTIONE DELLA PERFORMANCE PER L ANNUALITÀ 2012

RAPPORTO INDIVIDUALE SULL AVVIO DEL CICLO DI GESTIONE DELLA PERFORMANCE PER L ANNUALITÀ 2012 Dicembre 2012 RAPPORTO INDIVIDUALE SULL AVVIO DEL CICLO DI GESTIONE DELLA PERFORMANCE PER L ANNUALITÀ 2012 ENTE PARCO NAZIONALE DEL POLLINO Il Rapporto individuale sull avvio del ciclo di gestione della

Dettagli

REGOLAMENTO COMUNALE PER LA DISCIPLINA :

REGOLAMENTO COMUNALE PER LA DISCIPLINA : REGOLAMENTO COMUNALE PER LA DISCIPLINA : - DELLE POSIZIONI ORGANIZZATIVE INTERNE AI SETTORI - DELLE UNITA ORGANIZZATIVE AUTONOME - DELLE UNITA DI PROGETTO Approvato con deliberazione di Giunta Comunale

Dettagli

Strategia unitaria per la mitigazione e l adattamento ai cambiamenti climatici in Emilia Romagna. Patrizia Bianconi, Regione Emilia Romagna/ERVET

Strategia unitaria per la mitigazione e l adattamento ai cambiamenti climatici in Emilia Romagna. Patrizia Bianconi, Regione Emilia Romagna/ERVET Strategia unitaria per la mitigazione e l adattamento ai cambiamenti climatici in Emilia Romagna Patrizia Bianconi, Regione Emilia Romagna/ERVET Delibera di Giunta n. 1256/2018 Strategia regionale di mitigazione

Dettagli

CURRICULUM VITAE Ultimo aggiornamento CV in data

CURRICULUM VITAE Ultimo aggiornamento CV in data CURRICULUM VITAE Ultimo aggiornamento CV in data 2018-03-19 DATI GENERALI Cognome e nome BERENGO CECILIA Data di nascita 31/01/1975 E-mail cecilia.berengo@regione.toscana.it Matricola 0016383 Anzianità

Dettagli

PROVINCIA AUTONOMA DI TRENTO

PROVINCIA AUTONOMA DI TRENTO PROVINCIA AUTONOMA DI TRENTO Reg.delib.n. 1509 Prot. n. VERBALE DI DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA PROVINCIALE O G G E T T O: Atto organizzativo della Provincia - art. 12 bis della legge provinciale sul personale

Dettagli

DIRETTIVA DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI

DIRETTIVA DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI DIRETTIVA DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 8 novembre 2002 Indirizzi per la programmazione strategica e la predisposizione delle direttive generali dei Ministri per l'attivita' amministrativa

Dettagli

Parere sul Codice di comportamento per il personale della Provincia autonoma di Bolzano

Parere sul Codice di comportamento per il personale della Provincia autonoma di Bolzano PRÜFSTELLE ORGANISMO DI VALUTAZIONE Parere sul Codice di comportamento per il personale della Provincia autonoma di Bolzano ai sensi dell articolo 54, comma 5, del decreto legislativo n. 165/2001 Wolfgang

Dettagli

PROPOSTA DI LEGGE. N. 414 del 10 gennaio 2018

PROPOSTA DI LEGGE. N. 414 del 10 gennaio 2018 Atti Consiliari Consiglio Regionale del Lazio X LEGISLATURA PROPOSTA DI LEGGE N. 414 del 10 gennaio 2018 DI INIZIATIVA DELLA GIUNTA REGIONALE DELIBERAZIONE N. 924 DEL 28 DICEMBRE 2017 MODIFICHE ALLA LEGGE

Dettagli

Allegato n. 11: set indicatori definiti per la valutazione della performance individuale

Allegato n. 11: set indicatori definiti per la valutazione della performance individuale Si riportano gli elementi descrittivi essenziali dei distinti set di indicatori definiti ai fini della valutazione della delle diverse categorie di personale. SET di indicatori per la valutazione dei comportamenti

Dettagli

PIANO DI MIGLIORAMENTO 2016/2019 ESTRATTO DAL PTOF 2016/2019

PIANO DI MIGLIORAMENTO 2016/2019 ESTRATTO DAL PTOF 2016/2019 PIANO DI MIGLIORAMENTO 2016/2019 ESTRATTO DAL PTOF 2016/2019 Nucleo Autovalutazione Nominativo Laura Cusinato Maria Antonietta Cuomo Antonella Boselli Patrizia Venturini Vaghi Sampietro Maria Maurizio

Dettagli

CURRICULUM VITAE Ultimo aggiornamento CV in data

CURRICULUM VITAE Ultimo aggiornamento CV in data CURRICULUM VITAE Ultimo aggiornamento CV in data 2015-04-29 DATI GENERALI Cognome e nome FALSINI SILVIA Data di nascita 25/09/1967 E-mail silvia.falsini@regione.toscana.it Matricola 0014527 Anzianità aziendale

Dettagli

PERIODO di PROVA PERSONALE DOCENTE NEO-ASSUNTO IL DIRIGENTE INFORMA

PERIODO di PROVA PERSONALE DOCENTE NEO-ASSUNTO IL DIRIGENTE INFORMA PERIODO di PROVA PERSONALE DOCENTE NEO-ASSUNTO IL DIRIGENTE INFORMA Come da CM MIUR 36167/2015, punto 3, il Dirigente scolastico informa i docenti neo-assunti tenuti all effettuazione del periodo di prova

Dettagli

Locali scolastici Laboratorio di informatica e di simulazione aziendale Azienda di stage

Locali scolastici Laboratorio di informatica e di simulazione aziendale Azienda di stage PROGETTO P.O.F. A. S. 2014/2015 Titolo del progetto: Una finestra sul futuro Docente referente: Prof. Ssa Maria Aurora Marino Destinatari: classe III S, classe IV S Individuazione dei bisogni (modalità):

Dettagli

La programmazione annuale IL SISTEMA DI BUDGETING

La programmazione annuale IL SISTEMA DI BUDGETING La programmazione annuale IL SISTEMA DI BUDGETING 1 Sommario Budget nel sistema di programmazione e controllo Finalità e obiettivi di budget Processo di budgeting 2 Sistema di programmazione e controllo

Dettagli

La gestione delle risorse umane

La gestione delle risorse umane Corso di Economia e gestione delle imprese e Marketing A.A. 2015-2016 Lezione 7 La gestione delle risorse umane La collocazione della funzione «Direzione del Personale» Funzione aziendale (allo stesso

Dettagli

RELAZIONE SUL FUNZIONAMENTO COMPLESSIVO DEL SISTEMA DI VALUTAZIONE, TRASPARENZA E INTEGRITA DEI CONTROLLI INTERNI. anno Comune di Pennabilli

RELAZIONE SUL FUNZIONAMENTO COMPLESSIVO DEL SISTEMA DI VALUTAZIONE, TRASPARENZA E INTEGRITA DEI CONTROLLI INTERNI. anno Comune di Pennabilli RELAZIONE SUL FUNZIONAMENTO COMPLESSIVO DEL SISTEMA DI VALUTAZIONE, TRASPARENZA E INTEGRITA DEI CONTROLLI INTERNI (art.14, comma 4, lett. a, D.Lgs.150/2009) anno 2016 Comune di Pennabilli 1 1. Sistema

Dettagli

RELAZIONE SULLA PERFORMANCE 2015

RELAZIONE SULLA PERFORMANCE 2015 COMUNE DI CIVIDATE AL PIANO (Provincia di Bergamo) RELAZIONE SULLA PERFORMANCE 2015 Il Segretario Comunale - Dott.ssa Luisa Facchi Nell ambito del processo di riforma della Pubblica Amministrazione, con

Dettagli

Destinatari. Docenti della scuola secondaria di I GRADO (italiano e lingue moderne) e II GRADO (italiano, lingue moderne e lingue classiche)

Destinatari. Docenti della scuola secondaria di I GRADO (italiano e lingue moderne) e II GRADO (italiano, lingue moderne e lingue classiche) Il progetto Destinatari Docenti della scuola secondaria di I GRADO (italiano e lingue moderne) e II GRADO (italiano, lingue moderne e lingue classiche) 2013 Il corso di formazione Il corso si svolge in

Dettagli

LA RENDICONTAZIONE SOCIALE

LA RENDICONTAZIONE SOCIALE LA RENDICONTAZIONE SOCIALE Damiano Previtali MIUR, Dirigente SNV Premessa 1: Scuola in chiaro La struttura del PTOF Rendicontazione sociale Premessa 2: cosa rendicontare? Il framework Input output Input

Dettagli