OGGETTO: Resoconto del progetto di consulenza psicologica all interno dell Istituto Comprensivo di Martinengo (Elementari e Medie)

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1 Dott.ssa Zaira Angela FASOLI Psicologa psicoterapeuta Via Crema, Mozzanica (Bg) Cell P.I C.F. FSLZNG77C61H509G Alla cortese attenzione del RESPONSABILE AREA sig. Ilvano Fornesi DIRIGENTE SCOLASTICO Dott. Angelo Luppi Martinengo, 23 maggio 2012 OGGETTO: Resoconto del progetto di consulenza psicologica all interno dell Istituto Comprensivo di Martinengo (Elementari e Medie) SCUOLA PRIMARIA Inizialmente con il dirigente scolastico e la referente di plesso ho concordato le attività da svolgere durante l anno scolastico, che sono rispettivamente: consulenza alle insegnanti; sportello d ascolto ai genitori; percorsi psico-educativi nelle classi II affiancati da incontri con i rispettivi genitori; incontri con il territorio. Schema riepilogativo d intervento per la scuola primaria. INTERVENTO ITALIANI STRANIERI TOTALE NUMERO Classi prime Classi seconde Classi terze Classi quarte Classi quinte Genitori alunni Invio ai servizi territoriali 5 1 6

2 La mia figura professionale si è ormai consolidata all interno dell istituzione scolastica, si è creato un buon rapporto di fiducia e collaborazione sia con gli insegnanti che con i genitori e questo ha comportato una buona riuscita dello Sportello d Ascolto. Le richieste sono aumentate anche da parte dei genitori, oltre che dagli insegnanti, e questo sottolinea come lo psicologo a scuola sia diventato una figura di riferimento. In conseguenza al successo dello sportello e alle numerose richieste è stato necessario ridurre i percorsi psico-educativi ad un'unica fascia d età, in modo da offrire la possibilità a tutti gli alunni e genitori di venire in contatto con l espressione delle emozioni e con la mia figura professionale nel corso del ciclo scolastico della scuola primaria. Vorrei segnalare che i percorsi psico-educativi svolti in classe per quest anno scolastico sono stati strutturati come lo scorso anno, richiedendo alle insegnanti una collaborazione sia durante l intervento stesso, sia in seguito, proseguendo il lavoro anche in mia assenza per poter integrare i contenuti attinenti l educazione emotiva all interno di alcune discipline. Ho fornito loro suggerimenti e materiale utile da spendere direttamente con i gruppi classe e la mia disponibilità ad accogliere dubbi e perplessità durante il loro lavoro. Con un po creatività e di disponibilità molte tematiche relative al benessere emotivo possono essere riprese all interno di varie discipline, anche al di fuori del tempo riservato espressamente all attuazione del percorso di educazione emotiva, garantendo così un maggior consolidamento di alcuni apprendimenti. Inoltre è stato stabilito ad inizio anno scolastico un calendario con la mia presenza a turno nei vari team di insegnanti durante le ore di programmazione; in questi incontri ci siamo confrontati circa le problematiche presenti. A seconda delle differenze dei casi, successivamente, si è deciso di invitare i genitori ad un colloquio presso lo Sportello d Ascolto, in modo da instaurare un alleanza e da poter inviare, se necessario, i genitori, al servizio più idoneo al caso. In alcune situazioni più faticose, si è deciso di incontrare, insieme alle insegnanti, i genitori, in modo da avere maggiori elementi da rimandare a questi ultimi circa la preoccupazione per il momento di difficoltà presentato dall alunno. Inoltre, nelle situazioni multiproblematiche, oltre ai genitori, è stato necessario allargare il raggio d azione alla rete di servizi presenti nel territorio (Servizi Sociali Comunali, Consultorio Familiare, Specialisti Privati, Neuropsichiatria Infantile). Vista la conoscenza e la continuità della mia figura professionale, alcuni genitori, sin dall inizio dell anno scolastico, mi hanno contattato per aggiornarmi circa l evoluzione della loro situazione, in modo che la loro comunicazione con gli insegnanti fosse più efficace e positiva. Anche alcuni referenti dei servizi del territorio mi hanno contattato per aggiornarmi circa l andamento del caso e per attivare in collaborazione gli eventuali interventi. Nelle situazioni difficili, in cui si è cercato di coinvolgere i genitori affinché si potesse costruire un percorso d aiuto più idoneo, frequentemente gli stessi necessitano di un accompagnamento nella

3 presa di consapevolezza delle problematiche. Per fare ciò un colloquio con i genitori non è quasi mai sufficiente, perché questi, dapprima, si devono sentire accolti e solo successivamente riescono ad affidarsi e fidarsi in modo da poter utilizzare l esperto scolastico come risorsa nei confronti del loro figlio, degli insegnanti e dei servizi del territorio. Inoltre, anche le insegnanti, nel contatto con gli operatori dei servizi specialistici, spesso richiedono un supporto, in quanto la comunicazione con questi ultimi, a volte, è poco chiara o troppo tecnica; in questi casi il sostegno per loro risulta efficace perché dapprima viene condivisa la problematica e talvolta le indicazioni sono trasformate in termini più concreti ed applicativi. La risorsa dello psicologo scolastico ha anche questo obiettivo, di accompagnare gli insegnanti nella costruzione di una rete efficace preventiva e terapeutica quando risulta necessaria. I contatti con i servizi devono diventare fluidi e costanti, così da permettere un intervento più armonico e, in secondo luogo, da poter avanzare richieste in merito ai bisogni di ciascuna situazione specifica. In particolare anche quest anno scolastico sono stati organizzati alcuni momenti con l assistente sociale proprio per raggiungete tale obiettivo. Credo che l esperienza sia stata positiva ed utile, anche per aiutare le insegnanti a distinguere le situazioni sociali da quelle psicologiche e che tale esperienza sia da riproporre il prossimo anno scolastico. SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO Anche per quanto riguarda la scuola secondaria, la mia figura professionale si è ormai consolidata all interno della scuola; nonostante ciò il cambiamento di diversi docenti implica iniziare percorsi nuovi di collaborazione e fiducia. Inizialmente con il dirigente scolastico e la referente di plesso ho concordato le attività da svolgere durante l anno scolastico, che sono rispettivamente: sportello d ascolto per alunni; sportello d ascolto per i genitori; consulenza ai docenti con eventuale presenza nei consigli di classe; incontri con il territorio. Schema riepilogativo d intervento per la scuola secondaria di primo grado. INTERVENTO ITALIANI STRANIERI TOTALE NUMERO Classi prime medie Classi seconde medie Classi terze medie Genitori alunni Invio ai servizi territoriali

4 Per quanto riguarda gli alunni, la libera modalità di accesso allo Sportello d Ascolto da parte degli stessi permette di avvicinarsi allo psicologo non come colui che si occupa esclusivamente del disagio ma come colui che accompagna l individuo nel percorso di crescita, quando questo è per natura complesso. Gli alunni hanno compreso l utilità del servizio e numerosi hanno usufruito di tale possibilità, in modo particolare gli alunni delle classi prime, proprio ad indicare come il passaggio alla scuola media sia un momento di vita impegnativo e faticoso che implica un grande cambiamento e il desiderio di essere sostenuto in una fase tanto delicata. Nuovamente, sottolineo quanto un colloquio singolo con l alunno non sia sufficiente ma sarebbe opportuno che i ragazzi in carico potessero avvalersi di quattro-cinque colloqui, necessari a fare un quadro della situazione e un accompagnamento-restituzione circa il percorso evolutivo dello studente; a questi colloqui, nei casi più difficili, è necessario il confronto continuo con i genitori e i docenti. Un intervento psicologico scolastico poco aperto al lavoro di rete con i docenti, la famiglia ed, eventualmente, i servizi territoriali spesso non permette risultati ottimali, perché le disarmonie evolutive presentate dall alunno sono inscindibili dal contesto in cui vive. Ogni singolo colloquio psicologico, inoltre, non può durare meno di trenta minuti, per lasciare il tempo all alunno di instaurare una relazione con lo psicologo e per poter costruire un rapporto di fiducia. Quest anno scolastico ho ricevuto un aumento sostanzioso di richieste ed ho faticato a gestire lo sportello d ascolto con lo stesso tempo a disposizione degli scorsi anni. Per questa ragione propongo per il prossimo anno di utilizzare alcune ore destinate alla scuola elementare, in particolare mi riferisco al tempo utilizzato agli interventi nei gruppi classe. Durante l anno sono stata consultata per una situazione particolarmente difficile rispetto ad uno specifico gruppo classe e, in itinere, ho progettato e proposto un intervento in classe con la mia iniziale partecipazione con l accordo di proseguire l attività da parte dei docenti. Le problematicità manifestate dai ragazzi riguardano le difficoltà relazionali e comportamentali all interno del gruppo classe. L obiettivo del progetto da me proposto è quello di aiutare gli alunni a sviluppare le capacità sociali di cooperazione, a imparare i diritti collettivi e individuali con la consapevolezza delle responsabilità che implicano e vivere la classe come un luogo di risoluzione dei problemi in cui si vive nel rispetto reciproco. Nonostante le difficoltà incontrate da parte di alcuni docenti, sia per la difficile gestione del gruppo classe stesso, sia per le difficoltà incontrate da parte degli insegnanti a modificare la relazione insegnante alunno ed assumere un ruolo meno direttivo nei confronti del gruppo classe, l esperienza è stata vissuta in modo positivo dagli alunni che hanno trovato uno spazio per poter esprimere le loro difficoltà scolastiche. Per quanto riguarda il rapporto con i docenti, nel corso del tempo, si è creato un buon rapporto di fiducia e collaborazione, anche con la mia presenza nei consigli di classe, e questo ha comportato

5 una buona riuscita dello Sportello d Ascolto. Nonostante ciò il cambiamento di diversi docenti implica iniziare percorsi nuovi di cooperazione. In data 24 febbraio è stato effettuato un incontro con tutti i docenti della scuola media ed il Dirigente Scolastico per affrontare insieme alcune questioni; in particolare mi sono soffermata sul ruolo educativo, non solo didattico, dei docenti ed ho rimarcato il bisogno da parte degli studenti di essere ascoltati e di instaurare un dialogo con i loro professori; inoltre è stata rimarcata la difficoltà di comunicazione con i servizi che hanno in carico i ragazzi. I docenti, infatti, tendono a focalizzare sulla mia figura professionale tutte le difficoltà manifestate dagli alunni, anche per i ragazzi che sono già seguiti nei servizi territoriali; per questa ragione credo sia utile ad inizio anno scolastico proporre un incontro insieme alla figura dell assistente sociale e stabilire il protocollo di lavoro. Credo, infatti, che i contatti con i servizi debbano diventare fluidi e costanti, così da permettere un intervento più armonico. Quest anno scolastico sono stati organizzati alcuni momenti con l assistente sociale proprio per raggiungete tale obiettivo. Credo che l esperienza sia stata positiva ed utile, anche per aiutare i docenti a distinguere le situazioni sociali da quelle psicologiche, e che tale esperienza sia da riproporre il prossimo anno scolastico. Qui di seguito riporto il numero di ore impiegate per la realizzazione della consulenza sino a giugno 2012 in ciascuna scuola. ATTIVITA DI CONSULENZA PSICOLOGICA SCUOLA ELEMENTARE Dott.ssa Zaira Fasoli DATA ATTIVITA Nr. ORE 11/01/2012 Sportello + Consulenza Insegnanti 5 ore 18/01/2012 Sportello + Consulenza Insegnanti 3 ore 25/01/2012 Sportello + Consulenza Insegnanti + Incontro 5 ore Dirigente Scolastico 01/02/2012 Incontro Assistente Sociale + Consulenza Insegnanti + Sportello 5 ore 08/02/2012 Sportello + Consulenza Insegnanti 5 ore 15/02/2012 Incontro Assistente Sociale + Consulenza Insegnanti + Sportello 5 ½ ore 22/02/2012 Incontro Assistente Sociale + Consulenza Insegnanti + Sportello 5 ore 23/02/2012 Incontro Neuropsichiatria Infantile 2 ore 29/02/2012 Sportello + Consulenza Insegnanti 5 ore 07/03/2012 Incontro Assistente Sociale + Sportello + 5 ore Consulenza Insegnanti 14/03/2012 Incontro Assistente Sociale + Sportello + 5 ore Consulenza Insegnanti 21/03/2012 Sportello + Consulenza Insegnanti 5 ore

6 28/03/2012 Sportello + Consulenza Insegnanti 5 ore 04/04/2012 Consulenza Insegnanti 3ore 11/04/2012 Consulenza Insegnanti + Incontro Dirigente Scolastico 3ore 18/04/2012 Incontro Assistente Sociale + Consulenza Insegnanti + Sportello 5 ore 09/05/2012 Incontro Assistente Sociale + Consulenza Insegnanti + Sportello 3 ore TOTALE 74 ½ ORE ATTIVITA DI CONSULENZA PSICOLOGICA SCUOLA MEDIA Dott.ssa Zaira Fasoli DATA ATTIVITA Nr. ORE 11/01/2012 Sportello Ascolto 4 ½ ore 18/01/2012 Sportello Ascolto 4 ½ ore 24/01/2012 Consigli di Classe 2 ore 25/01/2012 Sportello Ascolto 5 ore 26/01/2012 Consigli di Classe 3 ½ ore 27/01/2012 Consigli di Classe 4 ½ ore 08/02/2012 Sportello Ascolto 5 ore 15/02/2012 Sportello Ascolto 5 ½ ore 22/02/2012 Sportello Ascolto 5 ore 24/02/2012 Collegio Docenti 2 ore 29/02/2012 Sportello Ascolto 5 ore 07/03/2012 Sportello Ascolto 5 ore 15/03/2012 Sportello Ascolto 5 ore 21/03/2012 Sportello Ascolto 5 ½ ore 27/03/2012 Consigli di Classe 3 ore 28/03/2012 Sportello Ascolto + Incontro Assistente Sociale + Servizio Tutela 5 ore Minori 04/04/2012 Sportello Ascolto 5 ore 11/04/2012 Sportello Ascolto 5 ore 18/04/2012 Sportello Ascolto 5 ore 20/04/2012 Sportello Ascolto 3 ½ ore 09/05/2012 Sportello Ascolto 5 ore TOTALE 93 ½ ORE Rimanendo a disposizione per ulteriori chiarimenti ed informazioni porgo cordiali saluti. Dott.ssa Zaira Fasoli

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