Si fa seguito alla circolare n. 16 del 27 gennaio 2003 e si forniscono ulteriori precisazioni in merito a particolari problematiche.

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1 Direzione Centrale delle Prestazioni Direzione Centrale Sviluppo e Gestione risorse umane Direzione Centrale Sistemi Informativi e Telecomunicazioni Roma, 6 marzo 2003 Messaggio n. 76 OGGETTO: Articolo 44 della legge 27 dicembre 2002, n Cumulo tra trattamenti pensionistici e reddito da lavoro. Ulteriori chiarimenti. Si fa seguito alla circolare n. 16 del 27 gennaio 2003 e si forniscono ulteriori precisazioni in merito a particolari problematiche. 1 - Applicazione della maggiorazione del 20 per cento Al punto 3.2 della citata circolare n. 16 del 27 gennaio 2003 è precisato che per i pensionati non in attività lavorativa alla data del 30 novembre 2002, il versamento può avvenire anche successivamente al 17 marzo 2003, purché entro tre mesi dall inizio dell attività lavorativa, su una base di calcolo costituita dall ultima mensilità di pensione lorda erogata nel mese precedente l inizio della attività lavorativa, con la maggiorazione del 20 per cento. Resta inteso che i predetti pensionati possono effettuare il versamento anche entro il 17 marzo 2003 con le modalità previste con riferimento a tale scadenza. 2 - Pensioni con decorrenza anteriore al 1 gennaio 2003 non ancora liquidate Come precisato al punto 3.3 della citata circolare n. 16, per le pensioni di anzianità con decorrenza anteriore al 1 gennaio 2003 non ancora liquidate dalle Sedi si potrà far luogo al versamento di quanto

2 dovuto per l accesso al regime di totale cumulabilità, anche oltre il 17 marzo 2003, ma comunque entro 60 giorni dalla corresponsione della prima rata di pensione senza maggiorazione del 20 per cento, per i titolari in attività lavorativa alla data del 30 novembre I pensionati non in attività alla data del 30 novembre 2002 potranno effettuare il versamento entro tre mesi dall inizio dell attività lavorativa con la maggiorazione del 20 per cento. Resta inteso che questi ultimi pensionati potranno effettuare il versamento anche oltre il 17 marzo 2003, ma comunque entro 60 giorni dalla corresponsione della prima rata di pensione senza maggiorazione del 20 per cento. Le Sedi provvederanno alla liquidazione delle pensioni in argomento con le consuete modalità. Al fine di fornire un adeguata informazione al pensionato le Sedi invieranno, unitamente al Mod. TE08 di liquidazione, apposita comunicazione e un bollettino di conto corrente n Autorizzazione cumulo tra pensione e reddito da lavoro. Con successivo messaggio saranno fornite le istruzioni per la memorizzazione dei dati relativi al versamento. Come per le altre pensioni di anzianità per le quali verrà effettuato il versamento, le procedure centrali, dopo la memorizzazione dei dati relativi al versamento stesso, provvederanno alla ricostituzione della pensione e alla determinazione dell importo da restituire ai pensionati, relativo all annullamento delle quote di incumulabilità. 3 - Pensioni provvisorie Il comma 3 dell articolo 44 prevede che, se la pensione di gennaio 2003 è provvisoria, si effettua un versamento provvisorio, e si procede al ricalcolo entro due mesi dall erogazione della pensione definitiva. In tutti i casi in cui l importo della pensione di gennaio 2003 non sia definitivo (in quanto la pensione deve essere ricalcolata per variazione del numero dei contributi, per variazione delle retribuzioni o dei redditi, ecc.) si dovrà far luogo, entro due mesi dall erogazione della pensione ricalcolata, ad un ricalcolo di quanto versato per ottenere la totale cumulabilità. A tal fine dovranno essere considerate provvisorie le pensioni per le quali le informazioni determinanti per il calcolo dell importo da versare memorizzate sugli archivi siano incomplete o da modificare. Si precisa che l importo riportato sulla comunicazione inviata ai pensionati è stato determinato sulla base dei dati memorizzati sugli archivi a gennaio Qualora gli interessati segnalino eventuali discordanze di dati, le Sedi, previa verifica, potranno comunicare agli interessati gli importi aggiornati. 4 - Dichiarazioni a preventivo per il lavoro autonomo svolto nell anno 2002 I pensionati che hanno svolto lavoro autonomo nel corso dell anno 2002 e che hanno provveduto ad inviare la comunicazione a preventivo non possono accedere alla sanatoria prevista dal comma 3 dell articolo 44, nella considerazione che hanno ottemperato agli adempimenti previsti dalla normativa (comma 4-bis aggiunto all articolo 10 del decreto legislativo n. 503 del 1992 dall articolo 1 comma 210 della legge n. 662 del 1996).

3 Si fa comunque presente che la questione è stata sottoposta alle valutazioni dei competenti Ministeri. I pensionati che hanno svolto lavoro autonomo nel corso dell anno 2002 e che non hanno provveduto ad inviare la comunicazione a preventivo possono accedere alla sanatoria prevista dal comma 3 dell articolo 44 in quanto nei loro confronti si configura una mancata ottemperanza agli obblighi previsti dalle disposizioni sopra menzionate. 5 - Pensionati per i quali è in corso di recupero un indebito per quote incumulabili Si ritiene che i pensionati che hanno svolto lavoro autonomo negli anni scorsi e per i quali è in corso di recupero l indebito per quote incumulabili, possono accedere alla sanatoria prevista dal comma 3 dell articolo 44, in assenza di diversa indicazione normativa. Anche tale questione, peraltro, è stata sottoposta alle valutazioni dei competenti Ministeri. 6 - Modalità di arrotondamento dell anzianità contributiva e dell età ai fini del versamento per ottenere la totale cumulabilità Si ribadisce in merito quanto indicato al punto 3.1 della citata circolare n. 16 e negli esempi riportati nell allegato 5 alla circolare. Per la determinazione dell importo che i pensionati devono versare per accedere al regime di totale cumulabilità, le annualità di anzianità contributiva e di età sono arrotondate al primo decimale e la loro somma è arrotondata all intero più vicino. 7 - Modalità di calcolo dell importo da versare per la regolarizzazione di situazione pregresse Come già precisato con il messaggio n. 68 del 28 febbraio 2003, per la regolarizzazione di situazione pregresse, in applicazione del comma 3, dell articolo 44, il numero di anni da considerare per il calcolo dell importo da versare ai fini della regolarizzazione, deve essere determinato rapportando ad anno la somma dei mesi per i quali gli interessati non hanno ottemperato agli adempimenti di legge; le frazioni di anno sono arrotondate all unità superiore. In ogni caso l importo da versare non può essere superiore a quattro volte la pensione lorda relativa al mese di gennaio Disponibilità dei bollettini di conto corrente Le Poste Italiane Spa hanno confermato che sono stati distribuiti, entro il giorno 20 febbraio, a tutti gli uffici postali, i bollettini relativi al c/c n Autorizzazione cumulo tra pensione e reddito da lavoro e al c/c Regolarizzazione cumulo tra pensione e reddito da lavoro. E prevista a breve una ulteriore fornitura di bollettini. Le Sedi avranno cura di ritirare dagli uffici postali un piccolo quantitativo di bollettini da consegnare ai soggetti che ne facciano richiesta

4 9 - Rendicontazione dei dati relativi ai pagamenti e conseguente ricalcolo e comunicazione agli interessati Le Poste Italiane Spa forniranno, alla Direzione Generale, i supporti informatici contenenti tutte le informazioni relative ai versamenti ricevuti. Tali dati saranno utilizzati per la memorizzazione sulle pensioni e le conseguenti ricostituzioni con procedura centrale, nonché per la gestione dei recuperi rateali, per i pensionati che hanno versato il 30 per cento. Qualora sia memorizzato un reddito da lavoro autonomo, la pensione sarà ricostituita dal gennaio 2003 e quanto trattenuto da tale data sarà restituito al pensionato. Per quanto riguarda i lavoratori dipendenti sarà inviata apposita comunicazione che l interessato dovrà trasmettere al proprio datore di lavoro che dovrà provvedere al rimborso di quanto trattenuto da gennaio 2003 in poi Applicazione delle disposizioni dell articolo 44 della legge 27 dicembre 2002 alle pensioni PI e PL. Si fa seguito a quanto disposto dalla circolare n. 16 del 27 gennaio 2003 per l applicazione delle disposizioni dell articolo 44 della legge 27 dicembre 2002, n. 289 in tema di nuovi criteri di cumulabilità delle pensioni di anzianità con reddito da lavoro, con particolare riguardo alla possibilità di sanatoria concessa ai titolari di pensione di anzianità con decorrenza anteriore al 1 gennaio Per le pensioni di categoria PI e PL, i casi e la disciplina di incumulabilità della quota integrativa con redditi da lavoro dipendente (non vi era incumulabilità con redditi da lavoro autonomo) furono richiamati con messaggio n del 1 aprile La norma che disciplinava la materia era la disposizione introdotta dall articolo10, ultimo comma, del decreto legislativo 29 gennaio 1983, n. 17, come risultante dalla legge di conversione 23 marzo 1983, n. 79, che aveva esteso ai pensionamenti anticipati dei pubblici dipendenti il divieto di cumulo previsto dall articolo 22 della legge n. 153/69. Successivamente l argomento è stato trattato con circolare n. 235 dell 11 novembre 1998 a seguito della disposizione dell articolo 59, 4 comma, 2 capoverso, della legge 27 dicembre 1997, n. 449 che, per i nuovi trattamenti pensionistici con decorrenza dal 1 gennaio 1998 in poi, ha fatto un generale rinvio alla disciplina in materia vigente per le prestazioni pensionistiche a carico dell assicurazione generale obbligatoria. A seguito della soppressione dei fondi integrativi disposta dall articolo 64 della legge 17 maggio 1999, n. 144 le pensioni, comprese quelle già in essere, hanno assunto carattere aggiuntivo della pensione del regime obbligatorio di base. Per le pensioni in essere erogate nella forma anticipata rispetto alla data di maturazione del diritto al trattamento obbligatorio è stato garantito il pagamento fino alla maturazione di tale diritto. Il venir meno, con la soppressione dei fondi, delle stesse norme regolamentari che disciplinavano tali pensioni, non ha però portato modifiche alla disciplina della cumulabilità sopra illustrata in quanto dettata da norme di legge ancora vigenti. In entrambi i casi, quindi, il rinvio a norme dell assicurazione generale obbligatoria rende applicabile alle pensioni PI e PL le disposizioni dell articolo 44 della legge 27 dicembre 2002, n La procedura automatizzata delle pensioni PI /PL, peraltro, non è stata ancora aggiornata in ordine all evidenziazione dei codici e delle quote non cumulabili riguardanti la pensione integrativa.

5 Ai pensionati interessati è stata sempre data comunicazione individuale della situazione di incumulabilità della pensione liquidata, con l avvertenza che, in caso di rioccupazione presso terzi o di conseguimento di reddito da lavoro autonomo, erano tenuti a segnalare la circostanza alle Sedi INPS competenti ai fini del reincasso delle quote non dovute Individuazione delle pensioni PI e PL interessate all applicazione dell articolo 44 Le pensioni PI e PL con decorrenza anteriore al 1 dicembre 2002 interessate dalla disposizione dell articolo 44 citato possono essere così individuate : 1. Pensioni PI e PL i cui titolari non risultino ancora titolari di pensione a carico dell AGO (o eventualmente, a carico di gestione esclusiva o sostitutiva) sia che abbiano decorrenza anteriore che successiva al 1 gennaio Nel caso di decorrenza anteriore al 1 gennaio 1998 l incumulabilità si pone solo nei riguardi del reddito da lavoro dipendente. Per le pensioni con decorrenza successiva al 1 ottobre 1999 occorre ricordare che la pensione AGO è corrisposta con certificato a parte; 2. nei restanti casi di pensioni di categoria PI e PL, per i quali risulti accertata la titolarità di pensione AGO corrisposta o con lo stesso certificato PI/PL oppure con distinto certificato avendo la quota integrativa carattere aggiuntivo, le condizioni poste per la incumulabilità vanno accertate sulla base degli stessi criteri previsti ed applicati per le rispettive pensioni del regime di base. Ove la pensione integrativa abbia decorrenza anteriore al 1 gennaio 1998, l incumulabilità può essere riferita al solo reddito da lavoro dipendente. L importo della quota integrativa, ove la pensione dell AGO risulti corrisposta con lo stesso certificato PI, può essere desunto dai dati dell archivio automatizzato (GAPNE, GP5/GP6) per sottrazione, dall importo complessivo, dell ammontare della pensione AGO riportato al primo rigo e di quanto eventualmente erogato a titolo di indennità integrativa speciale. Per le pensioni integrative PI con decorrenza successiva al 1 ottobre 1999, la quota integrativa è pari all intero importo della pensione. Per le pensioni PI e PL, per le quali non risulta memorizzata sul data base delle pensioni l importo della quota incumulabile, non è stato possibile trasmettere ai pensionati la comunicazione prevista nella circolare n. 16 del 28 gennaio 2003 per la generalità dei pensionati. E quindi necessario che le Direzioni periferiche per gli adempimenti di propria competenza previsti dalla circolare n. 16, per quanto riguarda i pensionati PI e PL, si attengano ai seguenti criteri: 1. in caso di titolarità di pensione AGO - i dati di età, anzianità contributiva e decorrenza sono gli stessi della pensione AGO; - l importo di pensione da tenere in considerazione è quello comprensivo dell AGO e della quota integrativa, con l esclusione dell importo eventualmente erogato a titolo di indennità integrativa speciale. I pensionati ai quali è stato inviato il bollettino con l indicazione dell importo da versare relativamente alla pensione AGO, qualora siano interessati alla totale cumulabilità, devono effettuare un ulteriore versamento, calcolato sull importo complessivo di pensione e ridotto di quanto dovuto sulla pensione AGO.

6 2. in caso di mancanza di pensione AGO - la pensione di categoria PI e PL va considerata alla stregua di una pensione a carico di Gestioni sostitutive. - dall importo della pensione PI e PL va escluso l importo della indennità integrativa speciale. 3. riparto delle somme versate - le somme versate andranno ripartite in proporzione all importo della pensione AGO e della quota integrativa e accreditate alla gestione di riferimento (Fondo dipendenti INPS, Gestione Speciale ex articolo 75 DPR n.761/79, ecc ). IL DIRETTORE GENERALE f.f. Prauscello