Esercizio Il panorama internazionale

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "Esercizio 2011. Il panorama internazionale"

Transcript

1 CREDITO COOPERATIVO FRIULI S.C. BILANCIO DI ESERCIZIO AL 31/12/ Rellaziione dell Conssiiglliio dii Ammiiniissttraziione ssulllla gessttiione;; -- Rellaziione dell Collllegiio Siindacalle aii ssenssii dellll artt dell Cod..Ciiv;; -- Rellaziione delllla Sociiettà dii Reviissiione aii ssenssii dell D..Lgss..39//2010;; - Schemii dii biillanciio dii esserciiziio all e Notta IInttegrattiiva..

2 Esercizio 2011 RELAZIONE DEL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE SULLA GESTIONE Signori Soci, benvenuti all Assemblea annuale, convocata per l esame, la discussione e l approvazione del Bilancio relativo all esercizio 2011 La presente relazione è redatta, nel rispetto delle vigenti normative, al fine di illustrare, relativamente al trascorso anno, la situazione dell impresa ed i lineamenti generali di gestione, con riguardo ai criteri seguiti per il conseguimento degli scopi statutari, in particolare di quelli previsti dall art. 2 della Legge n. 59/92, fornendo notizie sui principali fatti accaduti nell esercizio in esame, su quelli intervenuti nei primi mesi dell anno in corso, nonché sui programmi futuri e sulle prospettive per la nostra Banca. Si reputa opportuno esporre, in premessa, le linee evolutive delle più importanti variabili d'ambiente e di mercato, nonché la situazione economica generale e quella del territorio di riferimento. Lo scenariio economiico e crediitiiziio Il panorama internazionale Nel 2011, e più precisamente nella seconda metà dell anno, l economia mondiale ha rallentato (+3,8 per cento su base annua). Nel terzo e nel quarto trimestre l attività economica ha avuto un recupero negli Stati Uniti, in Giappone e nel Regno Unito a fronte di una moderata decelerazione nei Paesi emergenti, il cui ritmo di crescita rimane relativamente elevato. Il 2011 è stato caratterizzato, da un lato, dalle tensioni sul debito sovrano nell'area dell'euro e, dall altro, dalle difficoltà incontrate nel processo di consolidamento delle finanze pubbliche negli Stati Uniti. Inoltre, nell'ultima parte del 2011, l'attività economica nell area euro si è fortemente indebolita, e nel 2012 si prospetta una recessione sia per l Europa che per il nostro Paese. Beneficiando di un allentamento delle tensioni sui costi degli input, le pressioni inflazionistiche si sono attenuate. La crisi del debito sovrano nell'area dell'euro ha assunto un rilievo sistemico, spingendo i rendimenti dei titoli di Stato di molti Paesi su valori storicamente (a partire dall avvio della moneta unica) elevati. In particolare ha pesato l'incertezza nella modalità di gestione della crisi a livello comunitario ed in sede di coordinamento intergovernativo, nonchè il peggioramento delle prospettive di crescita. È aumentata l'avversione al rischio degli investitori, così come la preferenza per strumenti ritenuti sicuri, quali i titoli di Stato statunitensi e tedeschi, anche a causa dei declassamenti del rating del debito sovrano di diversi Paesi dell'area, tra cui la Francia, l'italia e la Spagna. Tuttavia, in chiusura d anno il differenziale di rendimento tra i titoli di Stato decennali italiani e quelli tedeschi, che aveva raggiunto in novembre il valore massimo dall'introduzione dell'euro 2

3 Esercizio 2011 (550 punti base), si è significativamente ridotto grazie all'annuncio di nuove, incisive misure correttive del bilancio pubblico. Sulle scadenze più brevi i premi per il rischio sui titoli di Stato sono invece fortemente diminuiti soprattutto grazie all'avvio delle operazioni di rifinanziamento a tre anni da parte della BCE. L economia americana, nel 2011 ha recuperato un ritmo di crescita relativamente sostenuto. L anno si è chiuso con una variazione del Pil di +2,8 per cento su base annua nel quarto trimestre, mentre l indice di produzione industriale è a sua volta salito del 3,0 per cento. La fiducia dei consumatori e delle imprese è migliorata negli ultimi mesi del 2011, segnalando delle prospettive di espansione nella prima metà del L inflazione è salita al 3,0 per cento a dicembre, principalmente per via dell aumento dei prezzi petroliferi e degli alimentari. L inflazione core (cioè al netto di queste due componenti) si è infatti fermata al 2,2 per cento. I prezzi alla produzione sono invece saliti del 4,8 per cento. La situazione del mercato del lavoro è migliorata sensibilmente, per quanto resti tuttora molto delicata. Il tasso di disoccupazione a dicembre è arrivato all 8,3 per cento, di circa un punto percentuale al di sotto di quello del 2010 e soprattutto al di sotto della soglia critica del 9 per cento. L andamento delle richieste continue di sussidi, delle nuove richieste di disoccupazione e dei nuovi impieghi nei settori non agricolo, lascia prevedere un ulteriore miglioramento nel 2012, anche se a ritmo ritenuto troppo lento dalla Federal Reserve, che potrebbe intervenire con un'ulteriore espansione della politica monetaria. L economia nei Paesi dell Unione Europea Nell area Euro, l economia è avviata verso una nuova recessione, dopo quella del 2009 e la successiva flebile ripresa del Nel quarto trimestre del 2011, il Pil è salito dell 1,3 per cento su base annua, a fronte di una riduzione dell indice di produzione industriale dello 0,2 per cento, ma per il 2012 le principali previsioni internazionali vanno in direzione di una crescita negativa del prodotto interno lordo. L economia dell area euro è stata rallentata dagli effetti della crisi dei debiti sovrani e dei consolidamenti di finanza pubblica che questa ha richiesto in molti Paesi, oltreché del rallentamento della congiuntura mondiale. L indice di fiducia delle imprese e dei consumatori si colloca in territorio negativo a dicembre 2011, a conferma di una contrazione nella prima metà del L inflazione al consumo è salita in su base annua (+1,6 per cento di dicembre). L economia italiana In Italia l'attività economica ha risentito del quadro interno ed internazionale. Il Pil italiano è aumentato dello 0,4 per cento nel 2011, (+0,3 per cento nel terzo trimestre e -0,5 per cento nel quarto). La dinamica del prodotto ha risentito del rialzo dei costi di finanziamento, a seguito degli effetti sui tassi degli impieghi bancari dovuti alla crisi del debito sovrano, e del rallentamento del commercio mondiale, che resta il principale sostegno dell'attività economica. A comprimere la domanda interna contribuiscono anche le già citate manovre correttive di finanza pubblica. La competitività delle imprese è marginalmente migliorata in chiusura d anno grazie al temporaneo deprezzamento dell'euro. Nel 2012 è prevista una recessione (Pil -1,5 per cento secondo il Fondo Monetario Internazionale, -2,2 per cento secondo Confindustria, -0,7 per cento secondo l ABI, -1,7 per cento secondo Prometeia, -1,4 per cento secondo lo scenario previsivo del Servizio Studi, Ricerche e Statistiche di Federcasse). Il recupero dell'occupazione iniziato nell'ultimo trimestre del 2010 si è arrestato negli ultimi mesi del 2011: il tasso di disoccupazione è arrivato all 8,7 per cento, superando tra i più 3

4 Esercizio 2011 giovani il 30 per cento. Le pressioni inflazionistiche si sono attenuate, anche se i prezzi hanno risentito dell'imposizione indiretta. Gli aumenti delle imposte indirette hanno causato un rialzo del livello dei prezzi al consumo negli ultimi mesi del 2011 (+2,91 per cento nel 2011; + 3,73 per cento nell ultimo trimestre dell anno). Nel 2011 il fabbisogno del settore statale è sceso, portandosi al 3,9 per cento del PIL, dal 4,3 per cento del 2010, mentre l'indebitamento netto stimato dal Governo all'inizio di dicembre si colloca al 3,8 per cento del PIL, con una significativa flessione rispetto al livello del 2010 (4,6 per cento del PIL). Il rapporto tra debito pubblico e PIL ha superato il 120 per cento. Nel complesso, le tre manovre correttive disposte dai Governi tra luglio e dicembre del 2011 hanno effetti strutturali valutati in circa 80 miliardi e dovrebbero assicurare nel 2013 un avanzo primario nell'ordine del 5 per cento del PIL. L andamento dellll economiia regiionalle e llocalle L economia regionale e quella locale Gli indicatori demografici in Friuli Venezia Giulia al 31 dicembre 2011 riportano una popolazione di unità (+0,16 per cento rispetto al 31 dicembre 2010) di cui stranieri (8,9 per cento). Il Friuli Venezia Giulia è tra le regioni con l età media più alta d Italia, 46 anni, contro una media nazionale di 43,7 anni. La popolazione residente con età fra 0 e 14 anni è il 12,6 per cento, quella fra 15 e 64 anni è il 64 per cento, quella con più di 65 anni è il 23,4 per cento. Per quanto invece riguarda il PIL del Friuli Venezia Giulia, esso nel 2011 registra una crescita dello 1,5 per cento (stimato nel secondo semestre dello stesso anno), superiore al trend rilevato nel Nord Est (+1,1 per cento). Il valore aggiunto procapite si attesta a euro, superiore alla media nazionale ( euro). I prezzi al consumo sono aumentati del 3,6 per cento, in linea rispetto alla situazione nazionale (+3,3 per cento). Relativamente alla voce consumi, ricordiamo che nel 2011, in Friuli Venezia Giulia, sono stati spesi 1,40 miliardi di euro per l acquisto di beni durevoli, il 4,8 per cento in meno rispetto agli 1,48 miliardi del La riduzione della spesa per i consumi, pur significativa, risulta comunque inferiore rispetto alla contrazione percentuale media registrata a livello nazionale (- 6,1 per cento). Nel dettaglio, il comparto auto e moto rappresenta la più importante voce di spesa delle famiglie della Regione, con 703 euro spesi in media per le autovetture nuove, 685 euro per quelle usate e 57 euro per i motoveicoli. Complessivamente in Friuli Venezia Giulia nel 2011 sono stati spesi 398 milioni di euro per l acquisto di auto nuove (-9,5 per cento rispetto al 2010) e 32 milioni per l acquisto di motoveicoli (-17,7 per cento). Molto più reattivo il mercato delle auto usate, con una spesa che si attesta a 387 milioni di euro, in crescita del 5 per cento rispetto al 2010 (+2,5 per cento la media nazionale). In calo il comparto dei mobili per la casa che nel 2011, come voce di spesa delle famiglie, registra una flessione del 2,3 per cento rispetto all anno precedente, per una spesa complessiva che si attesta a 370 milioni di euro. Mediamente, le famiglie della Regione hanno destinato agli acquisti per questa categoria di beni durevoli 654 euro, una cifra superiore rispetto alla media nazionale, che si attesta a 622 euro. Il 2011 si chiude negativamente anche per il comparto degli elettrodomestici, che registra segno negativo in tutti gli indicatori. Le vendite di elettrodomestici bianchi e piccoli segnano un calo del 7,5 per cento, per una spesa complessiva di 93 milioni di euro, ed una media a nucleo familiare di 164 euro. Ancor più significativo il calo registrato dal comparto degli 4

5 Esercizio 2011 elettrodomestici bruni, che registra un -18,3 per cento rispetto al 2010, anno segnato dal passaggio alla tecnologia digitale, con consumi per 86 milioni di euro. In flessione, a ritmo superiore rispetto al calo registrato nel resto del Paese (-8,2 per cento), la spesa per i prodotti informatici, che nel 2011 si attesta a 38 milioni di euro, segnando un -10,4 per cento rispetto all anno precedente. Le famiglie della Regione hanno destinato, in media nel 2011, 68 euro pro nucleo all acquisto dei beni della categoria. Nell esaminare i dati relativi alla produzione ed alle vendite del sistema regionale, emerge una marcata presenza di segni negativi sia nel confronto congiunturale (trimestre precedente) che nel confronto tendenziale (stesso periodo dell anno precedente). La prevalente negatività dei dati congiunturali evidenzia un significativo peggioramento dello stato di salute dell industria regionale, tenuto conto che il quarto trimestre, successivo alle pause estive, comporta, di norma, una naturale ripresa delle produzioni e delle vendite (ripresa che questa volta, invece, non si è verificata). La percezione è quella di un ingresso in una nuova fase di recessione senza che il trend di miglioramento, lento ed incerto, iniziato verso la fine del 2009, sia riuscito a risanare completamente le ferite prodotte nel tessuto produttivo dalla precedente fase di crisi. Dall esame dettagliato dei valori assunti dai principali indicatori congiunturali del quarto trimestre 2011 è possibile rilevare quanto segue: la produzione rimane negativa assestandosi a -0,8 per cento; le vendite totali segnano una ripresa passando dal precedente -1,4 per cento a +1,3 per cento, grazie soltanto al recupero delle vendite Italia che passano da -7,4 per cento a +4,1 per cento, mentre le vendite Estero calano dal precedente valore positivo (+2,4 per cento) a -0,5 per cento. l occupazione si mantiene leggermente negativa, ormai per il terzo trimestre consecutivo, segnando -0,4 per cento. Per quanto riguarda il dettaglio dei principali indicatori tendenziali si evidenzia che nel quarto trimestre 2011: la produzione rallenta di quasi quattro punti percentuali, scendendo dal precedente valore di +0,5 per cento al -3,9 per cento. le vendite subiscono un significativo rallentamento portandosi su valori negativi sia nel mercato interno, che nelle esportazioni; in particolare le vendite totali scendono da +5,5 per cento a -5,8 per cento, per effetto delle vendite Italia che segnano -7,5 per cento e delle vendite Estero che calano a -4,8 per cento (nel terzo trimestre si erano assestate rispettivamente a +2,9 per cento e +7,4 per cento). Negativo il risultato anche per i nuovi ordini, sia nel confronto congiunturale (-3,2 per cento), che in quello tendenziale (-6,9 per cento). Il settore immobiliare nel primo semestre 2011, con complessive transazioni, rappresenta il 2,14 per cento del mercato immobiliare residenziale nazionale (nel secondo semestre 2010 era stata registrata una percentuale pari al 2,45 per cento). Rispetto al primo semestre 2010 la Regione ha riportato un calo delle transazioni pari al - 8,9 per cento. Un segno negativo più marcato si è registrato per le Province di Gorizia (-19,1 per cento) e Trieste (-13,5 per cento) mentre le Province di Pordenone e Udine hanno evidenziato, rispettivamente, una variazione percentuale del -6,4 per cento e del -4,9 per cento, un rallentamento più contenuto e prossimo al risultato nazionale (-5,3 per cento). La media delle quotazioni regionali rilevate dall Osservatorio Immobiliare, nel primo semestre 2011, è pari a /m² con un leggero incremento (0,1 per cento) rispetto al secondo semestre 2010 (1.273 /m²). La quotazione media più elevata a livello provinciale si registra a Trieste (2.071 /m²) seguita da Gorizia (1.298 /m²), Udine (1.084 /m²) e Pordenone (943 /m²). 5

6 Esercizio 2011 Dal confronto fra le quotazioni medie residenziali provinciali relative al primo semestre 2011 ed al secondo semestre 2010, si è constatata la staticità dei valori su base provinciale per Udine, mentre per le restanti Province si denota un leggero rialzo (0,3 per cento Gorizia, 0,2 per cento Trieste e 0,1 per cento Pordenone). Relativamente al mercato del lavoro, nel mese di febbraio 2012 le ore di cassa integrazione autorizzate in Friuli Venezia Giulia sono state 1,5 milioni, con una crescita del 58,4 per cento rispetto allo stesso mese del 2011, quando le ore autorizzate erano state 948 mila. Il confronto tra il mese di febbraio del 2012 ed il mese precedente, quando le ore autorizzate erano state 1,9 milioni, registra invece un andamento di segno contrario con una diminuzione del 20,3 per cento. Esaminando i dati relativi alla nati-mortalità delle imprese, nel 2011 si è verificata una lieve flessione del numero delle realtà che costituiscono il tessuto imprenditoriale regionale, con un bilancio anagrafico inferiore al pareggio (-0,16 per cento). Il dato risulta in controtendenza rispetto alla dinamica nazionale, dove si è registrato un tasso di crescita dello 0,82 per cento. I flussi turistici registrati in Friuli Venezia Giulia nel corso del 2011 si attestano ad oltre 2 milioni di arrivi e quasi 9 milioni di presenze. Dopo una stagione problematica nel 2010, il movimento turistico ha fatto registrare incrementi pari a +4,5 per cento negli arrivi e +3,3 per cento nelle presenze, superiori queste ultime sia alla media italiana (+1,7 per cento), sia a quella dell Unione europea (+2,7 per cento). Gli andamenti positivi si sono registrati senza soluzione di continuità in tutti i trimestri dell anno. I turisti italiani hanno fatto registrare -0,9 per cento di arrivi e -2,1 per cento di presenze; un dato, quest ultimo, comunque migliore di quello nazionale che ha riscontrato un calo del 5,1 per cento delle presenze sul mercato interno. Gli italiani più presenti nella stagione turistica 2011 sono nell ordine i corregionali (28,6 per cento), i veneti (20,3 per cento) e i lombardi (20,2 per cento). I Paesi esteri più rappresentati in termini assoluti nei flussi turistici sono l Austria e la Germania che nel periodo monitorato crescono ulteriormente, segnando rispettivamente +9 per cento e +14 per cento negli arrivi e + 8 per cento e +11 per cento nelle presenze. Le buone performance di crescita nel primo semestre dell anno vengono confermate anche nei successivi 2 mesi e vedono crescere significativamente, pur nei numeri complessivi molto più contenuti rispetto ai Paesi storici, gli Stati Uniti (+33 per cento arrivi e +60 per cento nelle presenze), la Russia (+51 per cento arrivi, +43 per cento presenze), la Polonia (+45 per cento arrivi, +24 per cento presenze), la Slovenia (+10 per cento arrivi, +45 per cento presenze), la Romania (+20 per cento arrivi, +34 per cento presenze), la Slovacchia (+14 per cento arrivi, + 16 per cento presenze). Il settore balneare, il più significativo in termini di numeri assoluti, fino al mese di agosto cresce sia negli arrivi (+1,4 per cento) sia nelle presenze (+2,7 per cento), riportando numeri in rialzo anche a due cifre nel mese di giugno, in concomitanza con le festività dei Paesi di lingua tedesca (arrivi +19 per cento; presenze +13,4 per cento). Da gennaio ad agosto Lignano Sabbiadoro rimane sostanzialmente stabile negli arrivi (+0,5 per cento) e registra un incremento nelle presenze del +1,6 per cento. Segna una stagione 2011 positiva Grado, che fino ad agosto cresce del +5,2 per cento negli arrivi e del +3,8 per cento nelle presenze. A fronte di un dato regionale che segna un +9,7 per cento negli arrivi e un +10,5 per cento nelle presenze, nei primi 8 mesi dell anno tutte le città del Friuli Venezia Giulia esprimono dati in miglioramento. Udine continua il trend di crescita raggiungendo, da gennaio ad agosto, un +7,8 per cento negli arrivi e un +9,9 per cento nelle presenze. Sempre sul fronte degli itinerari culturali, da gennaio ad agosto le perle d arte della Regione (Cividale del Friuli, Codroipo, Gemona del Friuli, Sacile, San Daniele del Friuli, Spilimbergo e Venzone) segnano una crescita del +7,5 per cento negli arrivi e del +9,8 per cento 6

7 Esercizio 2011 nelle presenze: Codroipo è in testa con un incremento del +34,9 per cento negli arrivi e +42,7 per cento nelle presenze; anche Gemona e Venzone segnano numeri in rialzo con il +3,8 per cento negli arrivi e il +7,3 per cento nelle presenze. Le località montane risalgono la china a partire dal mese di aprile e registrano nei primi 8 mesi dell anno +1,9 per cento negli arrivi e -0,7 per cento nelle presenze. Piancavallo restituisce dall inizio dell anno un +2,6 per cento negli arrivi e un +8 per cento nelle presenze; Tarvisio, la località di punta delle Alpi Giulie, mantiene una stabile crescita negli arrivi, che si attestano a +6,7 per cento, mentre le presenze mantengono una dinamica negativa (- 2 per cento). La Carnia continua ad esprimere difficoltà sia negli arrivi (-3,1 per cento), sia nelle presenze (-3,3 per cento). Gli alberghi crescono del +4,5 per cento nelle presenze, e non si arresta l incremento, anche a doppia cifra, di alloggi agrituristici (+18 per cento nelle presenze) e bed & breakfast (+19,1 per cento presenze). Continuano a crescere anche le strutture delle aree montane come gli alberghi diffusi (+10,3 per cento presenze) ed i rifugi alpini (+24 per cento presenze). I campeggi invertono la tendenza registrata nella scorsa stagione turistica, tornando a segnare variazioni positive con +7,9 per cento nelle presenze, così come i villaggi turistici (+2 per cento) e gli affittacamere (+4,2 per cento). I residence turistico-alberghieri incrementano del +3,1 per cento le presenze; per quanto riguarda le case e gli appartamenti privati gestiti da imprese turistiche, si registrano presenze in crescita del +7,4 per cento, mentre per quelli gestiti dai proprietari si evidenzia una sostanziale stabilità (-0,1 per cento). Le strutture a carattere sociale mostrano per contro segnali di affanno e chiudono i primi 8 mesi dell anno con 17,9 per cento sulle presenze. Per quanto riguarda specificatamente la Provincia di Udine, i residenti, al 31 agosto 2011, si attestano a unità, con una crescita del 4,35 per cento rispetto al censimento effettuato nel Gli stranieri residenti, al 31 agosto 2011, risultano essere e costituiscono il 7,26 per cento della popolazione. Il PIL della Provincia di Udine registra una crescita dello 0,9 per cento, leggermente inferiore al dato rilevato nel Nord Est. I prezzi al consumo sono aumentati del 3,4 per cento, in linea rispetto alla situazione nazionale (+3,3 per cento). Il traffico autostradale ha registrato un aumento del 2 per cento: il traffico leggero (autoveicoli e motocicli) è aumentato del 1,7 per cento, mentre quello pesante (veicoli commerciali, industriali, autobus, ecc) è risultato in crescita del 2,9 per cento. Nel 2011 il saldo tra le aziende iscritte e cancellate, in Provincia di Udine, è negativo di 111 unità. Al 31 dicembre 2011 le imprese registrate in Provincia sono , di cui sono attive. Rispetto al 2010 si è verificata una riduzione del numero di imprese nei settori produttivi relativi all agricoltura ed alla pesca (-2,82 per cento; già in calo tra il 2009 e il 2010 del 2,99 per cento) e dell industria (-0,86 per cento; già in calo tra il 2009 e il 2010 dell 1,12 per cento). Riduzioni marginali si sono verificate anche per i settori delle costruzioni e del commercio. Unico settore in controtendenza risulta essere quello dei servizi, che registra un aumento dell 1,32 per cento, consolidando la crescita verificatasi tra il 2009 e il 2010 (1,94 per cento). Il settore vitivinicolo ha registrato un andamento positivo del fatturato tendenziale (+8,7 per cento), imputabile per lo più alla domanda estera. La produzione è rimasta praticamente invariata rispetto ad un anno fa. L occupazione del settore è calata rispetto al 2010 (-4,5 per cento), mentre i costi di produzione e i prezzi di vendita a livello tendenziale sono cresciuti rispettivamente del +8,1 per cento e del +2,4 per cento. La politica dei prezzi aziendali nel quarto trimestre del 2011 non si è adeguata alla dinamica dei costi di produzione, che è cresciuta in modo più intenso andando ad erodere i margini. Nel breve periodo, per le imprese del settore, il 7

8 Esercizio 2011 sostegno alla domanda perverrà verosimilmente dalla componente estera (variazione tendenziale del +12,9 per cento). Dal comparto del mobile provengono segnali che indicano un generalizzato peggioramento. La produzione tendenziale varia rispetto al 2011 del -0,2 per cento mentre il fatturato del -2,3 per cento. La componente estera del fatturato registra una variazione negativa del -4,2 per cento. In contrazione anche l occupazione del settore, che registra una riduzione tendenziale pari al -3,4 per cento. Il settore della meccanica ha manifestato un progressivo rallentamento fino a registrare le prime variazioni tendenziali negative nel quarto trimestre del La produzione è diminuita del -0,6 per cento mentre il fatturato ha registrato una contrazione del -1,8 per cento. I dati sugli ordini forniscono indicazioni contrastanti sulla tenuta della domanda nel breve termine, in quanto la variazione tendenziale della componente estera è pari al -4 per cento, mentre la componente interna aumenta del +2,8 per cento. L occupazione del settore registra una variazione positiva tendenziale pari al +2,8 per cento. Il settore del commercio al dettaglio chiude il 2011 con una riduzione delle vendite, che registrano una variazione tendenziale pari a -1,6 per cento, legata alla contrazione dei consumi. Sul fronte dei prezzi di vendita, la variazione tendenziale è positiva (+1,4 per cento), ma inferiore a quella dei prezzi di approvvigionamento (+2,6 per cento). In tale contesto l occupazione cala del 2,5 per cento rispetto al quarto trimestre del Il settore turistico-alberghiero ha conseguito una riduzione del fatturato del 3,2 per cento rispetto al quarto trimestre del Sul fronte dei prezzi finali la variazione tendenziale è leggermente positiva (+0,7 per cento), inferiore alla variazione dei prezzi di approvvigionamento pari a +3,8 per cento. La necessità di sostenere la debole domanda impedisce alle imprese del settore di scaricare i maggiori costi sui prezzi. L occupazione registra una contrazione dell 1,8 per cento rispetto al Relativamente al mercato del lavoro, la variazione percentuale delle assunzioni tra il quarto trimestre del 2011 ed il quarto trimestre del 2010 è pari a +4,9 per cento (-0,8 per cento per i maschi e +5,7 per cento per le femmine). Il saldo totale delle assunzioni tra il 2011 ed il 2010 risulta positivo, pari ad un +6,3 per cento (+2 per cento per i maschi e +4,3 per cento per le femmine). Dalla disaggregazione del dato delle assunzioni per macrosettore si evidenzia che: il settore primario registra una variazione negativa (-0,4 per cento); il settore industriale/manifatturiero evidenzia una certa stabilità (+0,2 per cento) al cui interno però le costruzioni registrano una marcata variazione negativa (-14 per cento); il settore terziario esprime un saldo positivo con una variazione del +8,7 per cento. La variazione percentuale delle cessazioni tra il quarto trimestre del 2011 ed il quarto trimestre del 2010 è pari a +3,7 per cento (-0,6 per cento per i maschi e +4,3 per cento per le femmine). Il saldo totale delle cessazioni tra il 2011 ed il 2010 risulta pari ad un +5,9 per cento (+1,4 per cento per i maschi e +4,5 per cento per le femmine). Disaggregando il dato delle cessazioni per macro settore si evidenzia che: il settore primario registra una variazione del +3,3 per cento; il settore industriale/manifatturiero evidenzia una variazione del +0,6 per cento al cui interno però le costruzioni registrano una variazione del -5,5 per cento; il settore terziario esprime un aumento dell 8 per cento. Il saldo tra assunzioni e cessazioni registrato nel quarto trimestre 2011 risulta in linea con il saldo del corrispondente periodo del 2010 (-14 unità) ma peggiore rispetto a quello del 2009 (- 822 unità). 8

9 Esercizio 2011 Migliora invece il saldo totale del 2011, comunque negativo (-952), rispetto al 2010 ( unità). Nel 2011 lo scalo di Porto Nogaro ha leggermente incrementato i suoi traffici (+1,15 per cento) movimentando tonnellate di merci ( imbarcate e sbarcate), a fronte di un 2010 in cui i movimenti erano stati pari a tonnellate. Risultato positivo, reso possibile da una lenta e costante ripresa verificatasi nel secondo semestre dell anno. Per quanto riguarda più strettamente la nostra zona di competenza, che quasi si sovrappone alla realtà provinciale sopra descritta, abbiamo conferma della tendenza generale osservata per la Provincia di Udine. Politica monetaria della BCE Il Consiglio direttivo della BCE ha ridotto i tassi ufficiali in due occasioni, portandoli allo 0,25, all 1,0 e all 1,75 per cento (rispettivamente: per i depositi presso la banca centrale, per le operazioni di rifinanziamento principali e per le operazioni di rifinanziamento marginale). Inoltre, sono state introdotte nuove misure di sostegno all'attività di prestito delle banche a favore di famiglie ed imprese, con le operazioni di rifinanziamento a 36 mesi effettuate a fine 2011 ed il 29 febbraio L evoluzione del sistema bancario italiano. Nel corso del 2011 le tensioni sul mercato dei titoli sovrani hanno inciso negativamente sulla capacità di raccolta delle banche italiane. Tali difficoltà si sono ripercosse sulle condizioni di offerta di credito all economia, che hanno risentito negativamente anche del deterioramento della qualità del credito. La flessione della raccolta è stata particolarmente accentuata per le banche di grandi dimensioni, principalmente per effetto della diminuzione dei depositi da non residenti, a fronte di una modesta espansione registrata per le altre banche. In un contesto caratterizzato da forti tensioni sui mercati finanziari, e da crescenti difficoltà di raccolta, la legge 214/2011 ( legge SalvaItalia ) ha introdotto alcune misure per la stabilità del sistema creditizio italiano. Il decreto prevede, infatti, che il Ministero dell Economia e delle Finanze possa concedere la garanzia dello Stato su passività di nuova emissione delle banche italiane; l obiettivo del provvedimento è di contenere le difficoltà di raccolta delle banche e sostenere, così, la loro stabilità e capacità di finanziamento dell economia. Anche grazie a questo provvedimento, che ha reso disponibile nuovo collaterale stanziabile, il ricorso delle banche italiane al rifinanziamento presso l Eurosistema è notevolmente aumentato, raggiungendo circa 210 miliardi di euro alla fine di dicembre 2011 (da 85 miliardi alla fine di agosto dello stesso anno). Complice la crisi economica, nel corso del 2011 la dinamica del credito bancario è stata significativamente inferiore rispetto all andamento dell anno precedente. Sul dato influiscono anche le ripetute moratorie concesse dall industria bancaria. La variazione annua degli impieghi lordi a clientela si è attestata a dicembre 2011 al +1,5 per cento. Permane elevato il differenziale di crescita dei prestiti concessi dalle diverse categorie di banche. In particolare, il credito erogato dai primi cinque gruppi bancari italiani al totale dell economia ha fatto registrare una sostanziale stazionarietà, a fronte di una crescita significativa dei finanziamenti erogati dagli altri intermediari (banche di minori dimensioni e filiali di banche estere). È proseguita la ricomposizione dei prestiti alle imprese in favore di quelli a breve termine; su tali andamenti hanno influito sia fattori di domanda minore capacità di autofinanziamento, 9

10 Esercizio 2011 sfavorevoli prospettive di crescita degli investimenti fissi sia fattori di offerta. Riguardo a questi ultimi, si è osservato un significativo aumento del grado di utilizzo delle linee di credito, verosimilmente connesso con le tensioni dal lato della liquidità. Le indagini qualitative periodicamente effettuate presso le banche e le imprese da centri di ricerca ed istituzioni, segnalano crescenti difficoltà di accesso al credito: sia l indagine mensile dell Istat sia quella trimestrale condotta in dicembre dalla Banca d Italia in collaborazione con Il Sole 24 Ore indicano un forte aumento della quota di imprese che segnala un peggioramento delle condizioni di accesso al credito. Secondo l indagine trimestrale, tale quota ha raggiunto il 49,7 per cento in dicembre, dal 28,6 in settembre; un valore superiore a quello registrato alla fine del 2008 nella fase più acuta della crisi finanziaria. Le condizioni del credito potrebbero tuttavia, in prospettiva, risentire favorevolmente del sostegno alla liquidità fornito dalle nuove operazioni dell Eurosistema. Nel corso dell anno sono aumentati i tassi medi attivi bancari, riflettendo il rialzo del costo della provvista e l intensificarsi delle tensioni sul mercato dei titoli pubblici italiani. Gli aumenti sono stati più marcati di quelli osservati nello stesso periodo nell area dell euro e sono in larga parte correlati all andamento dei rendimenti sui titoli di stato italiani. Con riferimento alla qualità del credito erogato, si è verificato nel corso dell anno un progressivo peggioramento: la diminuzione delle nuove sofferenze rettificate nei confronti delle imprese residenti nel Mezzogiorno è stata più che compensata dal deterioramento dei finanziamenti erogati alle imprese del Centro Nord e alle famiglie consumatrici. L evoluzione della qualità del credito presenta, inoltre, significativi rischi di ulteriore peggioramento, legati alla contrazione dell attività economica in atto ed all aumento dei tassi di interesse praticati dalle banche. Nell ultimo scorcio dell anno, l esposizione delle banche nei confronti dei debitori segnalati per la prima volta in sofferenza è aumentata significativamente, raggiungendo livelli sensibilmente superiori a quelli registrati nello stesso periodo del L incremento ha interessato sia le famiglie sia le imprese. Con riguardo agli aspetti reddituali, le informazioni sull andamento di conto economico alla fine del III trimestre del 2011 evidenziano uno sviluppo modesto del margine di interesse (+1,7 per cento) ed una contrazione significativa del margine di intermediazione (-8,9 per cento). Le spese amministrative risultano di ammontare pressoché invariato rispetto a settembre 2010 (- 0,3 per cento). Il risultato di gestione è, infine, in calo del 21,2 per cento su base d anno. Con riferimento, infine, al patrimonio, alla fine del terzo trimestre del 2011 la dotazione dei cinque maggiori gruppi si è ulteriormente rafforzata, grazie al completamento di alcune operazioni di aumento del capitale varate nella prima metà dell anno. Alla fine di settembre il coefficiente relativo al patrimonio di base (tier 1 ratio) ed al complesso delle risorse patrimoniali (total capital ratio) risulta pari, rispettivamente, al 10,2 e al 13,6 per cento (dal 9,0 e 12,6 per cento della fine del 2010). L andamento delle BCC nel contesto del sistema bancario italiano Le BCC, proprio nella crisi, che ha messo in discussione molti paradigmi dominanti nel campo dell economia e della finanza, hanno riaffermato il proprio modello differente di fare banca, mantenendo un profilo coerente con la connotazione di banche vicine alle esigenze delle famiglie e delle imprese. Anche nel corso del 2011 le BCC hanno continuato ad erogare il credito laddove le altre banche lo restringevano ed hanno proseguito, pur nella difficoltà del momento, a promuovere una serie di iniziative a favore dell economia del territorio, per venire incontro ai loro soci e clienti. 10

11 Esercizio 2011 Il sistema del Credito Cooperativo è tra le realtà bancarie dotate di una più capillare presenza territoriale nell ambito dell industria bancaria italiana. Tale caratteristica è conforme al principio di vicinanza e prossimità che fa parte del modello di servizio alla clientela proprio di una banca cooperativa a radicamento locale. Ciò ha alimentato una strategia di sviluppo di tipo estensivo, indirizzata ad ampliare la copertura territoriale al fine di raggiungere un maggior numero di soci e clienti. A dicembre 2011 si registrano 412 BCC (pari al 54,4 per cento del totale delle banche operanti in Italia), con sportelli (pari al 13,1 per cento del sistema bancario). Anche nel corso del 2011, le dipendenze delle BCC sono aumentate (+36 unità nel corso degli ultimi dodici mesi), a fronte di una leggera contrazione registrata nel sistema bancario complessivo (-0,4 per cento). A settembre 2011, le BCC rappresentavano ancora l unica presenza bancaria in 554 comuni italiani, mentre in altri 546 comuni avevano un solo concorrente. Alla stessa data, le BCC operavano in 101 Province. Il numero complessivo dei clienti delle BCC superava a dicembre 2011 i 6 milioni. I dipendenti delle BCC erano a fine 2011 circa unità (+1,2 per cento annuo contro il -0,4 per cento registrato in media dal totale delle banche); ad essi vanno aggiunti gli oltre dipendenti di Federazioni Locali, società del Gruppo Bancario Iccrea, Casse Centrali e organismi consortili, per un totale di oltre unità. Il numero dei soci era pari alla fine del 2011 a poco meno di un milione e duecentomila ( unità), con un incremento del 10 per cento negli ultimi dodici mesi. In un quadro macroeconomico sfavorevole, che ha ridotto il credito all economia, le BCC hanno continuato a sostenere i soci e la clientela, soprattutto le piccole imprese e le famiglie, target elettivo di riferimento delle nostre banche. Sul fronte della raccolta, nel corso dell anno sono emerse anche per la categoria le criticità comuni a tutto il sistema bancario. Gli impieghi lordi a clientela delle BCC ammontavano a dicembre 2011 a 139,9 miliardi di euro. Considerando anche i finanziamenti erogati dalle banche di secondo livello, gli impieghi della categoria approssimavano i 151,8 miliardi di euro, per una quota di mercato del 7,7 per cento. I mutui delle Bcc approssimavano, a dicembre 2011, i 92 miliardi di euro, con una crescita annua del 5,5 per cento. Il credito concesso è stato adeguatamente accompagnato da una congrua richiesta di garanzie che risultano coprire un ampia porzione del portafoglio di impieghi. In particolare appare elevata la quota di impieghi sostenuta da garanzia reale (54,6 per cento a metà 2011). La crescita complessiva degli impieghi a clientela delle Bcc è stata più sostenuta rispetto alla media dell industria bancaria (3,2 per cento rispetto, come detto, all 1,5 per cento del totale delle banche) ed ha anche mostrato un profilo di crescita temporale più stabile e sempre positivo in tutti i trimestri. Nell ultimo trimestre dell anno gli impieghi delle Bcc hanno continuato a crescere (+1 per cento nel periodo settembre-dicembre 2011) a fronte di una significativa contrazione rilevata per l insieme delle banche (- 0,7 per cento). In relazione ai settori di destinazione del credito, le Bcc risultano storicamente caratterizzate, com è noto, da un incidenza percentuale degli impieghi a famiglie produttrici e consumatrici significativamente superiore al sistema bancario. A dicembre 2011 l incidenza percentuale dei finanziamenti ai suddetti comparti, sul totale degli impieghi, era rispettivamente per le famiglie produttrici del 12,8 per cento per le BCC e del 5,1 per cento per il sistema complessivo, ed ancora del 30,8 per cento e 25,7 per cento a favore delle famiglie consumatrici. 11

12 Esercizio 2011 Con riguardo alla dinamica di crescita negli ultimi dodici mesi, si è registrato un significativo sviluppo dei finanziamenti erogati alle famiglie consumatrici (+4,9 per cento, in linea con il +4,8 per cento medio di sistema). La quota di mercato delle BCC nel comparto era pari a dicembre all 8,5 per cento. Lo sviluppo degli impieghi alle famiglie produttrici, in progressiva attenuazione nel corso dell anno, è pari a dicembre al 2 per cento (+1,9 per cento nella media dell industria). La quota di mercato delle BCC nel comparto, è pari al 17,4 per cento. Gli impieghi a società non finanziarie presentano un incremento su base d anno del 2,6 per cento, contro il +3,1 per cento del sistema. La quota di mercato delle BCC nel comparto è pari all 8,5 per cento. Il divario a favore della categoria in termini di sviluppo dei finanziamenti si è accentuato nell ultimo trimestre dell anno, nel quale le BCC hanno fatto registrare uno sviluppo degli impieghi significativamente superiore a quello medio delle banche in tutti i comparti rilevanti. I finanziamenti alle imprese erano pari, a dicembre 2011, a 93,4 miliardi di euro, con un tasso di incremento su base annua del 2,5 per cento, leggermente inferiore a quello registrato a livello di industria bancaria complessiva (+3 per cento). Anche con riguardo ai finanziamenti al settore produttivo, il trend di crescita registrato dalle BCC nell ultimo scorcio dell anno è stato particolarmente rilevante (+0,6 per cento nel periodo settembre-dicembre 2011) se paragonato con la sensibile contrazione rilevata nella media di sistema (-1,5 per cento su base trimestrale). Dall analisi del credito al settore produttivo per branca di destinazione, emerge il permanere di una concentrazione nel comparto costruzioni ed attività immobiliari" superiore per le BCC rispetto alla media delle banche (rispettivamente 35,1 per cento e 30 per cento). La concentrazione nel comparto ha presentato per la categoria nel corso degli ultimi dodici mesi un lieve contenimento (quasi un punto percentuale). Si rileva, inoltre, il permanere di una significativa incidenza dei finanziamenti all agricoltura (8,8 per cento per le BCC contro il 4,4 per cento del sistema bancario complessivo). Con riguardo alla dinamica di crescita annua, si è riscontrato uno sviluppo significativo dei finanziamenti al comparto attività manifatturiere (+4,6 per cento contro il +0,7 per cento della media delle banche). A fronte di una sempre intensa attività di finanziamento, la qualità del credito erogato dalle banche della categoria ha subito con maggiore incisività, nel corso dell anno, gli effetti della perdurante crisi economica. I crediti in sofferenza delle BCC sono cresciuti a ritmi elevati, superiori a quelli degli impieghi (+24,5 per cento). Il rapporto sofferenze/impieghi è conseguentemente cresciuto e ha raggiunto il 5,2 per cento a dicembre 2011 dal 4,2 per cento dell anno precedente. Ciononostante, il tasso di incremento dei crediti in sofferenza delle banche della categoria si è mantenuto nel corso dell anno costantemente inferiore a quello registrato nella media dell industria bancaria. La crescita dei crediti in sofferenza delle Bcc è stata notevolmente più contenuta rispetto al totale delle banche nei comparti d elezione della categoria: famiglie produttrici (+18,3 per cento, contro il +24,6 per cento) e famiglie consumatrici (+21,3 per cento e +43,5 per cento). Nei comparti suddetti si è mantenuto notevolmente inferiore alla media anche il rapporto sofferenze/impieghi: rispettivamente 6,1 per cento e 3,3 per cento per le banche della categoria contro il 10,3 per cento e il 5 per cento delle altre banche. Con specifico riguardo alla clientela imprese il rapporto sofferenze lorde/impieghi era pari a fine 2011 al 6,3 per cento per le Bcc, in progressiva crescita negli ultimi mesi (5,1 per cento a dicembre 2010), ma inferiore di quasi due punti percentuali a quanto rilevato per il totale delle banche (8,1 per cento). A dicembre 2011 il rapporto sofferenze lorde/impieghi era inferiore per le BCC in tutte le 12

13 Esercizio 2011 branche di attività economica maggiormente rilevanti. In particolare, nel comparto costruzioni e attività immobiliari il rapporto sofferenze/impieghi era pari per le Bcc al 7,2 per cento, contro l 8,4 per cento del sistema bancario complessivo, nel comparto attività manifatturiere era pari al 7 per cento contro il 9,8 per cento medio di sistema, nel commercio era pari al 6,6 per cento contro il 9,9 per cento, nel comparto agricoltura, silvicoltura e pesca, infine, il rapporto sofferenze/impieghi era del 3,8 per cento per le Bcc e dell 8,3 per cento per il sistema bancario complessivo. A fine 2011 le partite incagliate delle Bcc risultavano in crescita del 16,5 per cento. Il rapporto incagli/impieghi era pari, nella media della categoria, al 4,9 per cento a dicembre 2011 (4,4 per cento a fine 2010). Nel corso dell anno si è progressivamente palesata anche nelle Bcc una relativa vischiosità sul fronte della provvista. La raccolta bancaria complessiva delle Bcc ammontava a dicembre 2011 a 152,2 miliardi di euro, in crescita dello 0,9 per cento rispetto allo stesso periodo del 2010 (+3,0 per cento nella media delle banche). Considerando anche le banche di secondo livello, la raccolta diretta della categoria approssimava complessivamente i 161 miliardi di euro, per una quota di mercato del 7,2 per cento. Le obbligazioni emesse dalle Bcc ammontavano, a dicembre, a 57,9 miliardi di euro, con una variazione annua pari al -1 per cento, contro il +13 per cento rilevato per il totale delle banche. Con riferimento alla dinamica di crescita delle diverse componenti della raccolta, si è riscontrato uno sviluppo significativo dei depositi con durata prestabilita (+26,3 per cento) e dei certificati di deposito (+36,9 per cento). La raccolta maggiormente liquida (c/c passivi e dei depositi a vista e overnight) si è incrementata ad un tasso del 2,7 per cento, mentre depositi rimborsabili con preavviso e PCT sono risultati in calo rispetto allo stesso periodo del 2010 (rispettivamente -5,1 per cento e -54,6 per cento). Per quanto concerne la dotazione patrimoniale, a dicembre 2011 l aggregato capitale e riserve ammontava per le BCC a 19,7 miliardi di euro, con un incremento del 3 per cento su base d anno (+8,9 per cento nella media delle banche). Il tier 1 ratio ed il total capital ratio delle BCC erano pari a settembre 2011, ultima data disponibile, rispettivamente al 14,2 per cento ed al 15,2 per cento (stazionari rispetto allo stesso periodo dell anno precedente). Il confronto con il totale delle banche evidenzia il permanere di un significativo divario a favore delle Bcc: nel terzo trimestre del 2011 i coefficienti patrimoniali dei primi cinque gruppi relativi al patrimonio di base (tier 1 ratio) e al complesso delle risorse patrimoniali (total capital ratio) si collocavano, rispettivamente, al 10,2 e al 13,6 per cento. Con riguardo, infine, agli aspetti reddituali, le informazioni preliminari desumibili dall analisi dell andamento di conto economico a dicembre 2011 segnalano un positivo sviluppo dei margini reddituali ed il perdurare di una significativa dinamica di crescita delle spese amministrative, specialmente nella componente delle spese per il personale. In particolare, il margine di interesse si è incrementato del 10,4 per cento ed il margine di intermediazione è cresciuto del 6,7 per cento, grazie anche all apporto delle commissioni nette (+5,3 per cento). Le spese amministrative presentano complessivamente un incremento del 2,7 per cento rispetto a fine 2010; la componente delle spese per il personale risulta in crescita del 4,5 per cento. Il risultato di gestione, pari a 1,7 miliardi di euro, presenta un incremento del 17,5 per cento rispetto a dicembre

14 Esercizio 2011 Sulla base delle evidenze ricavabili dalle informazioni sull andamento di conto economico, si stima che l utile netto delle Bcc potrebbe attestarsi a fine 2011 tra 350 e 400 milioni di euro. L evoluzione del sistema bancario in Friuli Venezia Giulia. Il totale dei finanziamenti bancari in Regione (ultimi dati disponibili riferiti a novembre 2011) risulta pari a circa 34,3 miliardi di euro, segnando un incremento annuo del +2,1 per cento. Tale dinamica risulta più contenuta di quella registrata dalla media nazionale (+2,6 per cento) e rispetto all Area Nord Orientale del Paese (+2,7 per cento). Nel 2011 sono stati erogati mutui per 1,112 miliardi di euro, un dato che colloca la Regione al 13 posto in Italia per volumi erogati, pari al 2,12 per cento del totale. Le richieste di mutuo per l acquisto della prima casa in Friuli Venezia Giulia sono calate del -24,57 per cento nel terzo trimestre del 2011, rispetto allo stesso trimestre dell anno precedente. Per la Regione si tratta della seconda rilevazione trimestrale negativa consecutiva, peraltro in peggioramento (il dato del secondo trimestre registrava un -4 per cento). La Provincia meno dinamica è Pordenone, dove nel terzo trimestre 2011 sono stati erogati volumi per 56,31 milioni di euro (-31,39 per cento rispetto allo stesso periodo dell anno precedente). La Provincia di Gorizia ha erogato volumi per 29,61 milioni di euro, facendo registrare una variazione pari a -17,9 per cento. Infine, la Provincia di Trieste ha erogato volumi per 50,59 milioni di euro (la variazione sul trimestre è pari a -21,41 per cento) mentre in Provincia di Udine i volumi erogati sono stati 102,35 milioni di euro, per una variazione pari a - 23,93 per cento. Nei dodici mesi terminati a giugno del 2011 i prestiti bancari a clientela residente in Friuli Venezia Giulia, al netto delle sofferenze e dei pronti contro termine, sono aumentati dell 1,4 per cento. L aumento del credito bancario alle famiglie è stato determinato dai prestiti per l acquisto di abitazioni, in crescita del 5,2 per cento. Tenendo conto non solo dei prestiti bancari, ma anche di quelli delle società finanziarie, il tasso di crescita del credito alle famiglie consumatrici è rimasto sostanzialmente invariato rispetto a quello del 2010 (4 per cento). Il credito al consumo è rimasto stabile rispetto al livello dell anno precedente: la flessione della componente erogata dalle società finanziarie è stata bilanciata dalla modesta crescita del credito di origine bancaria. Nello stesso periodo di riferimento, il credito alle imprese erogato da banche e società finanziarie è aumentato dell 1 per cento, trainato dai finanziamenti concessi al settore primario e alle attività industriali non manifatturiere, in crescita rispettivamente dell 8,4 e del 18 per cento. I prestiti accordati alle attività manifatturiere ed alle costruzioni hanno continuato a ridursi, quelli ai servizi sono rimasti stabili. Tra le diverse tipologie di finanziamento si è rafforzata la dinamica delle forme tecniche legate alla gestione del portafoglio commerciale ed alla cessione di crediti: le anticipazioni su effetti o altri titoli di credito ed il factoring hanno accelerato rispettivamente al 7 ed al 21,1 per cento; il calo delle aperture di linee di credito in conto corrente è proseguito (-8 per cento). Nei primi sei mesi del 2011 il ricorso a forme tecniche a medio e lungo termine ha continuato a rallentare: in questo senso ha influito l ulteriore riduzione del leasing finanziario, penalizzato dalla scarsa propensione all investimento da parte delle imprese. Nei dodici mesi terminati a giugno 2011, il flusso di nuove sofferenze rettificate in rapporto ai prestiti vivi è salito all 1,9 per cento (1,7 a dicembre 2010). Il deterioramento della qualità del credito è stato determinato dalle imprese; il cui tasso di decadimento è salito dal 2,3 per cento di dicembre 2010 al 2,7 di giugno Il peggioramento ha interessato il comparto manifatturiero e, con maggiore intensità, il settore edilizio.gli ingressi a sofferenza relativi alle famiglie consumatrici sono rimasti su livelli contenuti (0,9 per cento). 14

15 Esercizio 2011 Tra dicembre 2010 e giugno 2011, l incidenza dei prestiti incagliati e ristrutturati sul totale regionale è leggermente diminuita (dal 2,9 al 2,8 per cento) per effetto della riduzione registrata dalle imprese manifatturiere e dei servizi; nel settore edilizio, invece, i finanziamenti nei confronti di clientela in temporanea difficoltà hanno registrato un aumento marcato (dal 5 al 5,7 per cento). L andamento delle BCC in Friuli Venezia Giulia L aggregato delle 15 Bcc del Friuli Venezia Giulia conta 226 sportelli in Regione e 4 in Veneto, per un totale di 230 sportelli; la quota di mercato negli sportelli in Friuli Venezia Giulia è pari al 23 per cento. L area operativa delle Bcc ha competenza in 212 comuni su 218. In 29 comuni della Regione, tutti con meno di abitanti, le Bcc rappresentano l unica presenza bancaria. Nelle 15 Bcc regionali operano complessivamente collaboratori (929 maschi e 556 femmine), con una crescita nell ultimo anno del 2 per cento, a fronte di un costante ridimensionamento del personale nel restante sistema bancario. L età media dei collaboratori si attesta sui 42,4 anni (43,9 per i maschi e 39,8 per le femmine). I Soci del Credito Cooperativo regionale risultano essere, a dicembre 2011, oltre 54 mila, in crescita del 5,2 per cento rispetto a dicembre La massa operativa delle Bcc del Friuli Venezia Giulia ha quasi raggiunto, a fine 2011, i 13 miliardi di euro; gli impieghi ammontano a 5 miliardi di euro, in crescita rispetto a dicembre 2010 del 2,4 per cento e pesano il 93,6 per cento sulla raccolta diretta, in aumento rispetto al 91,7 per cento registrato a dicembre L incidenza del totale delle partite deteriorate sugli impieghi si presenta in crescita, arrivando al 6,6 per cento, contro il 5,9 per cento di dicembre 2010; risultano in crescita sia l incidenza delle sofferenze, pari al 3,6 per cento (contro un valore del 3,3 per cento a dicembre 2010) sia quella degli incagli, pari al 2,5 per cento (2,2 per cento a dicembre 2010). La quota di mercato delle Bcc sugli impieghi (giugno 2011) è pari al 14,6 per cento, sostanzialmente stabile rispetto a dicembre Dal lato della raccolta si evidenzia, invece, una lieve crescita passando da una quota di mercato del 17,3 per cento a dicembre 2010 ad una quota del 17,4 per cento a giugno La percentuale degli impieghi concessi dalle Bcc è ripartita come segue: imprese (43,1 per cento), famiglie consumatrici (39,8 per cento), famiglie produttrici (13,7 per cento); le dinamiche degli impieghi ai diversi settori di attività evidenziano, rispetto alla fine del 2010, crescite degli impieghi alle imprese (+2,8 per cento), alle famiglie consumatrici (+3,3 per cento), alle famiglie produttrici (+1,8 per cento). La raccolta complessiva del 2011 ha superato i 7,9 miliardi di euro, in lieve contrazione rispetto alla fine dell anno precedente (-1,1 per cento); la raccolta diretta, pari a 5,6 miliardi di euro, risulta in lieve aumento rispetto ai valori di dicembre 2010 (+0,6 per cento), risultato imputabile in via prevalente alle dinamiche della componente obbligazionaria (-2,08 per cento) che si attesta a 1,9 miliardi di euro. La raccolta indiretta, pari a 2,3 miliardi di euro, risulta in calo del 5,1 per cento rispetto a dicembre 2010, con una contrazione trasversale a tutte le forme tecniche con la sola eccezione dei titoli (+5,1 per cento). Liineamentii generallii dii gestiione e siituaziione dellll iimpresa Le attività che hanno contraddistinto la gestione nel

16 Esercizio 2011 Anche l esercizio 2011 è stato caratterizzato da una situazione di sempre maggior difficoltà del tessuto economico produttivo, con pesanti e generalizzate ripercussioni sulle aziende e, di riflesso, sulle famiglie. Pur di fronte a tale situazione, abbiamo contribuito con convinzione, a contenere ed attenuare i sintomi e gli effetti di detta fase critica. Abbiamo realizzato numerose iniziative a favore delle famiglie, delle micro, piccole e medie imprese. Alcune di loro sono frutto di alleanze con enti locali, organizzazioni imprenditoriali e sindacali, diocesi e soggetti pubblici. Abbiamo così ideato e proposto convenzioni a condizioni oltremodo agevolate a sostegno delle PMI, del settore dell agricoltura, di quello turistico-alberghiero, dello sviluppo di energie rinnovabili, del territorio montano, ed abbiamo proposto numerose iniziative a condizioni estremamente favorevoli alle famiglie, soprattutto a quelle dei nostri Soci. Tali iniziative sono il frutto di una logica cooperativa diffusa, e di un approccio che punta a fare coalizione nei territori, modalità moderna e tipica della sussidiarietà. Questo sforzo non è stato e non sarà senza prezzo. Ma si è tratta per noi di una scelta consapevole e coerente con la nostra precisa e ferma identità d impresa. Abbiamo proseguito una politica di offerta di prodotti bancari sempre moderni ed all avanguardia, in modo da poter soddisfare qualsiasi richiesta ci provenisse dalla compagine sociale e dalla clientela, anche quella più sofisticata. Il tutto puntando sull approccio storicamente solidale verso i segmenti economicamente e culturalmente più bisognosi di supporto, sulla cura e qualità professionale del servizio erogato, sulla relazione con Soci e clienti, sempre improntata alla cortesia, alla disponibilità, alla ricerca della loro soddisfazione. E proseguita, con i nostri abituali partner, l attività di collocamento di prodotti finanziari (Aureo Gestioni, Cassa Centrale Banca, Raiffeisen Capital Management, Nord Est Fund, Union Investment e Morgan Stanley) ed assicurativi (Assimoco, BCC Vita ed Itas Assicurazioni). Abbiamo puntato ancora sull offerta dei servizi telematici di tipo home banking e corporate banking, nonché sulla diffusione di apparecchiature POS ed ATM Bancomat. Sempre nel 2011 abbiamo ulteriormente incrementato la collaborazione con i locali Confidi, con Mediocredito del Friuli Venezia Giulia, con Iccrea Banca ed Iccrea BancaImpresa, con Cassa Centrale Banca, con i maggiori fornitori nazionali ed internazionali di macchinari, impianti e prodotti per l agricoltura, con Confartigianato, CNA, Associazione Industriali, Finreco, Unione Regionale della Cooperazione, Lega delle Cooperative, Associazione Generale delle Cooperative Italiane. Per favorire la diffusione della cultura previdenziale è stato istituito un protocollo di intesa con l Inpdap, prevedendo percorsi di formazione e sensibilizzazione sulla materia previdenziale per i dipendenti pubblici. Nel corso del 2011 abbiamo vinto le gare per l assegnazione delle Tesorerie Comunali di Cervignano del Friuli, Villa Vicentina, Torreano, Carlino, Reana del Rojale, dell ASP Chiabà di San Giorgio di Nogaro e di quella del Parco naturale delle Prealpi. Nel corso del 2011 è andato a regime il nuovo assetto organizzativo che introduce una profonda riorganizzazione aziendale; essa ha come obiettivo quello di realizzare strutture di governo, organizzative, operative e di controllo più efficienti ed efficaci, garantendo un adeguato presidio dei ruoli e delle responsabilità, favorendo nel contempo una diffusa e più profonda consapevolezza organizzativa, il tutto anche in un ottica di razionalizzazione dei costi. Sono decollate nel 2011 numerose iniziative, tra le quali ricordiamo il Progetto Soci, quello della Consulenza Avanzata, il Progetto Gestione Imprese, il Progetto Montagna, quello relativo alla nuova campagna di comunicazione istituzionale. 16

17 Esercizio 2011 Nel corso del 2011 abbiamo esternalizzato, ad una società del movimento cooperativo trentino, la gestione accentrata degli applicativi informatici, della custodia e protezione dati, con evidenti benefici in termini di efficienza e di fornitura completa di servizi. Abbiamo, come da tradizione, riservato ampio spazio alla formazione del personale, certi che tali investimenti sono il più importante strumento per garantirci quella crescita competitiva necessaria per affrontare con dinamismo e serenità il futuro. A questo proposito ricordiamo che i nostri dipendenti, che a fine esercizio ammontavano a 161 unità, hanno effettuato, nel corso dell esercizio, oltre 5700 ore di formazione. Processi di aggiornamento e di formazione hanno impegnato in modo significativo anche gli stessi vertici amministrativi e di controllo dell azienda. Tali organi sono stati inoltre dotati di strumenti informatici, per meglio svolgere la loro funzione. Dopo una fase di consolidamento, abbiamo deciso di riprendere la politica di sviluppo territoriale puntando su una nuova succursale nel Comune di Udine. Per la nostra 34^ Filiale, abbiamo acquistato un immobile funzionale, comodo e razionale, che abbiamo inaugurato nel mese di dicembre all interno del comprensorio denominato Parco Nord. Sempre nello stesso comprensorio, abbiamo iniziato ad edificare la nuova sede centrale, che raccoglierà, in un unico edificio, tutti gli uffici ora dislocati in immobili diversi. Essa, che potrebbe essere pronta a cavallo tra il 2012 ed il 2013 riserverà livelli di fruibilità decisamente migliori, permettendo a tutta la struttura di lavorare in modo più efficiente, produttivo ed organico, con le conseguenti economie organizzative dovute al maggior livello di funzionalità. Essa fornirà inoltre tutti quegli spazi operativi e logistici necessari anche in un ottica di ulteriori futuri sviluppi aziendali. A fronte di tale investimento ci sarà la cessione di tutta una serie di immobili non ritenuti più strategici, o resisi liberi in seguito alla diversa strutturazione operativa. Si sono realizzate nel corso del 2011 due nuove iniziative per il risparmio energetico ed il consumo consapevole e rispettoso dell ambiente, con la realizzazione di due importanti impianti fotovoltaici sulle strutture delle nostre Filiali di Reana del Rojale e di Cavalicco Dobbiamo invece purtroppo evidenziare che, nel corso del 2011, nell arco di pochissimi giorni, tra luglio e settembre, Governo e Parlamento hanno varato due manovre di stabilizzazione, che si sono riflesse pesantemente sulle Banche di Credito Cooperativo, penalizzate due volte: come sistema di banche e come sistema di imprese cooperative. Una prima disposizione ha infatti previsto l innalzamento dell aliquota dell Irap al 4,65% (+0,75%), stabilendo, inoltre, che tali disposizioni si applichino dal A questa norma se n è aggiunta una seconda che in anticipazione della riforma del sistema fiscale, ha aumentato per tutte le cooperative (e dunque anche per le Bcc) il prelievo impositivo ai fini Ires, limitando al 63% (riduzione del 10% sulla percentuale destinata a riserva obbligatoria, ovvero il 70% per le nostre banche) la quota degli utili non rilevante ai fini impositivi. I due interventi hanno dunque prodotto un impatto pesante e fortemente iniquo, attuandosi senza alcuna considerazione per la tutela costituzionale accordata alla cooperazione mutualistica, e colpendo una realtà che ha svolto con coerenza e responsabilità il proprio ruolo anticiclico di sostegno a centinaia di migliaia di famiglie ed imprese nella crisi. Queste misure, inoltre, privano le Bcc di una fonte di capitalizzazione importante, proprio in un momento in cui, nell esigenza di rispettare le nuove regole di Basilea, tutte le banche ne hanno maggiormente bisogno. Tutto ciò rischia di riflettersi sulla capacità delle Bcc di erogare prestiti a famiglie ed imprese. Abbiamo calcolato che per ogni milione in meno di capitalizzazione, le Bcc rischiano di poter erogare circa 20 milioni in meno di impieghi alle nostre comunità. 17

18 Esercizio 2011 Nonostante ciò la nostra banca, per venire incontro alle esigenze dei Soci e dei clienti, in un momento di difficoltà generalizzata, ha continuato ad erogare credito anche quando le altre banche lo restringevano, ed i dati che Vi verranno illustrati tra breve sono la dimostrazione della nostra costante ed unica funzione di vera banca locale al servizio delle comunità. Le priinciipallii componentii patriimoniiallii ed economiiche Anche nel corso del 2011 la nostra azienda ha consolidato la propria presenza sui territori storici, cercando di migliorare ulteriormente la capacità di penetrazione sulle nuove piazze. I risultati raggiunti confermano la bontà delle scelte compiute, e sono la prova che gli sforzi e gli investimenti effettuati hanno dato i loro frutti, pur in presenza di una situazione generale di mercato certamente non facile. Vi riportiamo di seguito i risultati ottenuti, insieme con alcune considerazioni sugli stessi. La raccolta fiduciaria A dicembre 2011 la raccolta diretta è passata da 624,4 a 645,6 milioni di euro, con un aumento di oltre 21 milioni di euro, pari al 3,40 per cento, quasi sei volte di più rispetto al sistema bancario cooperativo regionale. In un contesto di minor produzione di risparmio delle famiglie, di erosione della liquidità delle imprese e, soprattutto, caratterizzato da importanti problemi di liquidità del sistema bancario, la raccolta è diventata un bene prezioso, e la sua ricerca ha visto una forte ed agguerrita concorrenza. La provvista in conto corrente si è incrementata di oltre 20 milioni (+6,5 per cento), mentre la cosiddetta raccolta di mercato (obbligazioni e passività finanziarie valutate al fair value), cresce di oltre 5 milioni (+2,2 per cento). Quest ultima rappresenta il 38 per cento del totale della raccolta diretta, con evidenti benefici sia sulla stabilità della provvista, sia sull allungamento della durata media del passivo, così importante per gli equilibri che devono sussistere nei confronti della parte dell attivo. La raccolta di mercato è seconda solo a quella in conto corrente, che rappresenta il 51,5 per cento del totale della provvista. Le incertezze dei mercati, nonché le dinamiche dei tassi di interesse, hanno spinto la clientela a privilegiare gli strumenti di risparmio più liquidi, anche per essere pronti ad approfittare di eventuali ripartenze dei mercati finanziari. Tale situazione ha contribuito anche al forte disinvestimento dai pronti contro termine, che si ridimensionano di ulteriori 3 milioni (-37 per cento). Nel prospetto che Vi sottoponiamo vengono confrontati i dati relativi agli ultimi 5 esercizi: Raccolta diretta Diff.za % Peso % Conti correnti ,45% 51,5% Depositi liberi ,78% 7,9% Pct passivi ,02% 0,8% Debiti verso clientela: altri ,01% 0,7% Titoli obbligazionari ,07% 18,8% Certificati di deposito ,91% 1,1% Passività finanz. valutate al fair value ,56% 19,2% TOTALE (dati in migliaia di euro) 3,40% 100% 18

19 Esercizio 2011 Raccolta diretta La raccolta indiretta, calcolata al valore corrente, composta da tutti gli investimenti in attività finanziarie da parte della clientela, compresi i prodotti assicurativi, è cresciuta di 5,3 milioni, fermandosi a circa 203 milioni di euro, pari al +2,7 per cento, contro un dato negativo per oltre il 5 per cento del sistema cooperativo regionale. A fine esercizio il cosiddetto risparmio gestito rappresentava il 37 per cento dell intera raccolta indiretta (41,7 per cento nel 2010). Il comparto azionario rappresentava l 8,5 per cento (10,5 per cento nel 2010), e quello assicurativo il 13,3 per cento (13,7 per cento nel 2010). Per effetto di questi risultati, la raccolta complessiva è passata da 822 a 849 milioni di euro, con un miglioramento di quasi 27 milioni, pari al +3,2 per cento, contro un dato negativo del sistema cooperativo regionale (-1,1 per cento). Nel prospetto che segue vengono confrontati i dati relativi agli ultimi 5 esercizi: Raccolta globale Peso % Diff.za Var.% Totale raccolta diretta ,1% ,40% Totale raccolta indiretta ,9% ,70% Totale % ,23% (dati in migliaia di euro) Raccolta globale La provvista risulta discretamente frazionata, ed è caratterizzata dalla sempre maggiore tendenza dei risparmiatori a diversificare i propri investimenti utilizzando le varie forme tecniche offerte. Il costo medio della raccolta diretta si è mantenuto, durante tutto l esercizio, su livelli di mercato. 19

20 Esercizio 2011 Gli impieghi economici I risultati ottenuti nel comparto dei crediti verso la clientela vedono tali impieghi passare da 513 a 542 milioni di euro, con un incremento vicino ai 29 milioni, pari al 5,6 per cento, valore quasi doppio a quello delle consorelle regionali e quasi quattro volte il dato nazionale di sistema. I comparti che hanno concorso maggiormente a far incrementare gli impieghi sono quelli dei conti correnti che si incrementano di 17 milioni di euro (+ 15,5 per cento) e dei mutui che crescono di circa 9 milioni (+2,5 per cento). Questi tassi di crescita appaiono simili a quelli di fasi espansive, non già recessive del ciclo economico, e testimoniano la forte propensione della nostra azienda a continuare ad erogare credito anche nelle fasi congiunturali avverse, svolgendo, in questo modo, una funzione anticiclica. In un periodo in cui la crisi economica ed il blocco del mercato interbancario hanno determinato un forte rallentamento dei finanziamenti al tessuto economico del Paese, la nostra azienda, interpretando appieno il peculiare modello differente di fare banca, è stata vicina alle esigenze delle famiglie e delle imprese. Abbiamo continuato a sostenerle anche quando le altre banche si ritraevano, e per star loro ancora più vicini abbiamo promosso una serie di interventi, a condizioni di tasso vantaggiose, a favore di tutta l economia del territorio. Per venire incontro alle esigenze dei Soci e dei clienti, in un momento di difficoltà generalizzata, abbiamo altresì favorito operazioni di sospensione dei pagamenti dei finanziamenti in essere. La composizione degli impieghi vede i mutui mettersi in evidenza con 357 milioni di euro, che corrispondono al 66 per cento dell ammontare totale, seguiti dai conti correnti con 126 milioni (23,2 per cento) e dalle altre forme tecniche di utilizzo che rappresentano quote più contenute. Il credito erogato alla clientela risultava, a fine esercizio, così distribuito: Impieghi economici verso clientela Diff.za % Peso % Conti correnti ,46% 23,2% Mutui ,48% 65,9% Carte credito, pr.pers., cess. stip ,18% 0,8% Altre operazioni ,18% 6,1% Attività deteriorate ,00% 3,9% Totale (dati in migliaia di euro) ,63% 100,0% Impieghi a clientela Il rapporto impieghi/raccolta diretta cresce dall 82,2 all 83,9 per cento, e ciò per effetto di una maggior dinamicità degli impieghi rispetto alla raccolta. 20

Manifatturiero Provincia di Udine

Manifatturiero Provincia di Udine Manifatturiero in Provincia di Udine Gennaio 2019 PRODUZIONE INDUSTRIALE Dopo un 2017 e un primo semestre 2018 di crescita robusta e generalizzata, nel terzo trimestre dell anno in corso l indice della

Dettagli

Economie regionali. L'economia delle regioni italiane. Aggiornamento congiunturale

Economie regionali. L'economia delle regioni italiane. Aggiornamento congiunturale Economie regionali L'economia delle regioni italiane Aggiornamento congiunturale Roma novembre 2010 2 0 1 0 106 La serie Economie regionali ha la finalità di presentare studi e documentazione sugli aspetti

Dettagli

CONGIUNTURA FRIULI VENEZIA GIULIA Consuntivo 2 trimestre 2015 e previsioni 3 trimestre 2015

CONGIUNTURA FRIULI VENEZIA GIULIA Consuntivo 2 trimestre 2015 e previsioni 3 trimestre 2015 CONGIUNTURA FRIULI VENEZIA GIULIA Consuntivo 2 trimestre 2015 e previsioni 3 trimestre 2015 San Floriano del Collio (Gorizia), 14 settembre 2015 Corso Vittorio Emanuele II, 47-33170 Pordenone - Tel. +39

Dettagli

RAPPORTO CER Aggiornamenti

RAPPORTO CER Aggiornamenti RAPPORTO CER Aggiornamenti 12 ottobre 2015 Festina lente I dati di agosto 2015 del sistema bancario italiano 1 confermano la lenta ripresa del settore creditizio. La variazione del credito netto alle famiglie

Dettagli

COMUNICATO STAMPA 2017 (+2,5% (+2,4%). ( ( ) ( ) ,5%, (+6,1%). 2,7% (+19,9%). A

COMUNICATO STAMPA 2017 (+2,5% (+2,4%). ( ( ) ( ) ,5%, (+6,1%). 2,7% (+19,9%). A Padova, 01 febbraio 2018 COMUNICATO STAMPA Nel 2017 il reddito medio pro capite in Veneto (+2,5% in valore) si è attestato a 20.500 euro, con una media nazionale che è stata pari a 19.086 euro (+2,4%).

Dettagli

Servizio studi. Situazione e prospettive dell economia italiana. III quadrimestre febbraio 2019

Servizio studi. Situazione e prospettive dell economia italiana. III quadrimestre febbraio 2019 Servizio studi Situazione e prospettive dell economia italiana III quadrimestre 2018 14 febbraio 2019 Premessa Il Rapporto ha due obiettivi: i) fornire ai Consorzi materiali utili per costruire un pacchetto

Dettagli

RAPPORTO CER Aggiornamenti

RAPPORTO CER Aggiornamenti RAPPORTO CER Aggiornamenti 10 settembre 2015 Segnali di risveglio I dati di luglio 2015 del sistema bancario italiano 1 mostrano i primi concreti segnali di inversione. La variazione del credito netto

Dettagli

L economia della Liguria

L economia della Liguria L economia della Liguria Genova, 8 giugno 2016 Le Note regionali sul 2015 L ECONOMIA REALE Le attività produttive I prezzi delle case e le differenze centro-periferia Le imprese del terziario non finanziario

Dettagli

ECONOMIA E MERCATI FINANZIARI SECONDO TRIMESTRE 2013

ECONOMIA E MERCATI FINANZIARI SECONDO TRIMESTRE 2013 ECONOMIA E MERCATI FINANZIARI SECONDO TRIMESTRE 2013 1. IL QUADRO MACROECONOMICO Gli indicatori congiunturali più recenti evidenziano una ripresa economica moderata e difforme tra le diverse aree nel secondo

Dettagli

RAPPORTO CER Aggiornamenti

RAPPORTO CER Aggiornamenti RAPPORTO CER Aggiornamenti 12 febbraio 2019 Sofferenze: -100 miliardi! I dati del sistema bancario italiano relativi al mese di dicembre 2018 1 hanno confermato l espansione su base annua dello stock di

Dettagli

RAPPORTO CER Aggiornamenti

RAPPORTO CER Aggiornamenti RAPPORTO CER Aggiornamenti 11 marzo 2016 A passo di gambero I dati di gennaio 2016 del sistema bancario italiano 1 mostrano ancora una volta una situazione incerta. È indubbio che lo scenario sia migliorato

Dettagli

con la collaborazione dell Istituto Guglielmo Tagliacarne

con la collaborazione dell Istituto Guglielmo Tagliacarne DOCUMENTAZIONE E STATISTICA QUADERNO DI DOCUMENTAZIONE N. 6/2009 ECONOMIA ED OCCUPAZIONE LO STATO DELLE IN ITALIA DICEMBRE 2009 REPORT TERRITORIALE TOSCANA con la collaborazione dell Istituto Guglielmo

Dettagli

LA CONGIUNTURA IN PROVINCIA DI UDINE

LA CONGIUNTURA IN PROVINCIA DI UDINE I 07 II 07 III 07 IV 07 I 08 II 08 III 08 IV 08 I 09 II 09 III 09 IV 09 I 10 II 10 III 10 IV 10 I 11 II 11 III 11 IV 11 I 12 II 12 III 12 IV 12 I 13 II 13 III 13 IV 13 I 14 II 14 III 14 IV 14 I 15 II 15

Dettagli

RAPPORTO CER Aggiornamenti

RAPPORTO CER Aggiornamenti RAPPORTO CER Aggiornamenti 9 luglio 2015 Manca poco all inversione I dati di maggio 2015 1 confermano gli andamenti evidenziati nel corso degli ultimi mesi. La variazione del credito netto alle famiglie

Dettagli

RAPPORTO CER Aggiornamenti

RAPPORTO CER Aggiornamenti RAPPORTO CER Aggiornamenti 13 luglio 2018 Fondi aperti: raccolta in calo I dati del sistema bancario italiano 1 relativi al mese di maggio 2018 hanno confermato il lieve aumento su base annua dei crediti

Dettagli

RAPPORTO CER Aggiornamenti

RAPPORTO CER Aggiornamenti RAPPORTO CER Aggiornamenti 13 dicembre 2018 Raccolta in calo da 22 mesi I dati del sistema bancario italiano 1 relativi al mese di ottobre 2018 hanno confermato l espansione su base annua dello stock di

Dettagli

L economia del Piemonte

L economia del Piemonte L economia del Piemonte Nel 2014 l attività economica in Piemonte si è stabilizzata Il PIL in Piemonte si è stabilizzato (stime preliminari) Lieve recupero nell industria trainato dall export (per il secondo

Dettagli

RAPPORTO CER Aggiornamenti

RAPPORTO CER Aggiornamenti RAPPORTO CER Aggiornamenti 11 aprile 2019 Credito: niente di nuovo I dati del sistema bancario italiano relativi al mese di febbraio 2019 1 hanno confermato le dinamiche in atto da diverso tempo nel sistema

Dettagli

Confindustria Udine. Dal 1945 al fianco delle imprese

Confindustria Udine. Dal 1945 al fianco delle imprese Confindustria Udine. Dal 1945 al fianco delle imprese Confindustria Udine è il punto di riferimento per l industria e le attività a essa integrate. L Associazione assume un ruolo di interlocuzione e proposta

Dettagli

Numeri e tendenze. Sarah Bovini Responsabile Ufficio Studi e Statistica Unioncamere Piemonte

Numeri e tendenze. Sarah Bovini Responsabile Ufficio Studi e Statistica Unioncamere Piemonte Economia biellese 2014: Numeri e tendenze Sarah Bovini Responsabile Ufficio Studi e Statistica Unioncamere Piemonte Il 2014: il mondo Il ciclo economico internazionale ha mantenuto un ritmo di espansione

Dettagli

RAPPORTO CER Aggiornamenti

RAPPORTO CER Aggiornamenti RAPPORTO CER Aggiornamenti 13 aprile 2016 Un mese positivo I dati di febbraio 2016 del sistema bancario italiano 1 mostrano finalmente una generalizzata intonazione positiva. La maggior parte dei dati

Dettagli

RAPPORTO CER Aggiornamenti

RAPPORTO CER Aggiornamenti RAPPORTO CER Aggiornamenti 12 aprile 2018 Fondi obbligazionari in calo I dati del sistema bancario italiano 1 relativi al mese di febbraio 2018 hanno mostrato un peggioramento del credito erogato alle

Dettagli

Cattedra di Mercati e investimenti finanziari

Cattedra di Mercati e investimenti finanziari Cattedra di Mercati e investimenti finanziari I mercati obbligazionari: un analisi dei trend più recenti Prof. Domenico Curcio I mercati obbligazionari internazionali I rendimenti dei titoli di Stato decennali

Dettagli

Cattedra di Mercati e investimenti finanziari

Cattedra di Mercati e investimenti finanziari Cattedra di Mercati e investimenti finanziari I mercati obbligazionari: un analisi dei trend più recenti Prof. Domenico Curcio I mercati obbligazionari: offerta e domanda di titoli Nel 2015 le emissioni

Dettagli

RAPPORTO CER Aggiornamenti

RAPPORTO CER Aggiornamenti RAPPORTO CER Aggiornamenti 13 settembre 2017 Imprese: calano sofferenze e prestiti I dati del sistema bancario italiano 1 relativi al mese di luglio hanno confermato i miglioramenti sul fronte della rischiosità.

Dettagli

Le condizioni di credito alle famiglie consumatrici e alle imprese

Le condizioni di credito alle famiglie consumatrici e alle imprese Le condizioni di credito alle famiglie consumatrici e alle imprese Analisi periodo 2012-2016 per Emilia-Romagna, Italia, Nord-est Nel corso del 2016 la ripresa della domanda per l acquisto di abitazioni

Dettagli

RAPPORTO CER Aggiornamenti

RAPPORTO CER Aggiornamenti RAPPORTO CER Aggiornamenti 19 luglio 2017 Lievi miglioramenti I dati del sistema bancario italiano 1 relativi al mese di maggio hanno mostrato lievi miglioramenti nei principali indicatori. Per quel che

Dettagli

con la collaborazione dell Istituto Guglielmo Tagliacarne

con la collaborazione dell Istituto Guglielmo Tagliacarne DOCUMENTAZIONE E STATISTICA QUADERNO DI DOCUMENTAZIONE N. 6/2009 ECONOMIA ED OCCUPAZIONE LO STATO DELLE IN ITALIA DICEMBRE 2009 REPORT TERRITORIALE LIGURIA con la collaborazione dell Istituto Guglielmo

Dettagli

Circolare statistica trimestrale

Circolare statistica trimestrale Circolare statistica trimestrale Short version Settembre 2015 A cura del Servizio Studi, Ricerche e Statistiche Referente del prodotto: Carmen Mazzilis (CMazzilis@federcasse.bcc.it) Sommario 1. Gli assetti

Dettagli

Dati strutturali, andamento dell economia locale e previsioni

Dati strutturali, andamento dell economia locale e previsioni OSSERVATORIO ECONOMICO ISOLA DEL GIGLIO e MONTE ARGENTARIO Dati strutturali, andamento e previsioni 28 maggio 2013 Il contesto internazionale 2 Il 2012 ha rappresentato un anno di ulteriore rallentamento

Dettagli

Economie regionali. L'andamento del credito nelle regioni italiane nel terzo trimestre del 2009

Economie regionali. L'andamento del credito nelle regioni italiane nel terzo trimestre del 2009 Economie regionali L'andamento del credito nelle regioni italiane nel terzo trimestre del 2009 Roma gennaio 2010 2 0 1 0 21 La serie Economie regionali ha la finalità di presentare studi e documentazione

Dettagli

RAPPORTO CER Aggiornamenti

RAPPORTO CER Aggiornamenti RAPPORTO CER Aggiornamenti 12 Novembre 2013 Stabilizzazione al ribasso STABILIZZAZIONE AL RIBASSO Frena la contrazione del credito, ma i dati restano ancorati ai valori di minimo. Nel complesso, gli impieghi

Dettagli

CONGIUNTURA INDUSTRIA

CONGIUNTURA INDUSTRIA CONGIUNTURA INDUSTRIA Indagine sull industria manifatturiera della provincia di Biella 1 trimestre 2008 A cura dell Ufficio Studi CONGIUNTURA INDUSTRIA 1 TRIMESTRE 2008 L INDUSTRIA BIELLESE SEGNA ANCORA

Dettagli

RAPPORTO CER Aggiornamenti

RAPPORTO CER Aggiornamenti RAPPORTO CER Aggiornamenti 11 febbraio 2016 Rischio sotto controllo I dati di dicembre 2015 del sistema bancario italiano 1 mostrano un rallentamento delle sofferenze. Questo dato è confortante visto che

Dettagli

t g l m i i o n e al 5,6 per cento. 0,7 4, ,3 0, , ,8 -4,0 100 Italia 100,1 -8,0

t g l m i i o n e al 5,6 per cento. 0,7 4, ,3 0, , ,8 -4,0 100 Italia 100,1 -8,0 s i c o n d e l in e t g l m i u a i u n z i o n e t u r a l e e c o n o m i a l i a r o m a g n a 26 febbraio 2019 Lo scenario regionale Sulla base degli Scenari per le economie locali elaborati da Prometeia,

Dettagli

Il credito alle imprese durante la crisi

Il credito alle imprese durante la crisi Il credito alle imprese durante la crisi Silvia Del Prete Banca d Italia - Sede di Firenze Unioncamere Toscana 31 gennaio 2013 Sintesi 1 Il credito alle imprese regionali 2 Mutamento dei fattori di domanda

Dettagli

Economie regionali. L'andamento del credito in Puglia nel terzo trimestre del 2009

Economie regionali. L'andamento del credito in Puglia nel terzo trimestre del 2009 Economie regionali L'andamento del credito in Puglia nel terzo trimestre del 29 Bari gennaio 21 2 1 16 La serie Economie regionali ha la finalità di presentare studi e documentazione sugli aspetti territoriali

Dettagli

Economie regionali. L'andamento del credito in Piemonte nel terzo trimestre del 2009

Economie regionali. L'andamento del credito in Piemonte nel terzo trimestre del 2009 Economie regionali L'andamento del credito in Piemonte nel terzo trimestre del 29 Torino gennaio 21 2 1 1 La serie Economie regionali ha la finalità di presentare studi e documentazione sugli aspetti territoriali

Dettagli

L economia della Valle d Aosta

L economia della Valle d Aosta L economia della Valle d Aosta L economia della Valle d Aosta è in graduale recupero L economia della Valle d Aosta è in graduale recupero Il miglioramento però ha interessato solo parte dell economia

Dettagli

RAPPORTO CER Aggiornamenti

RAPPORTO CER Aggiornamenti RAPPORTO CER Aggiornamenti 14 gennaio 2016 Una rondine farà primavera? I dati di novembre 2015 del sistema bancario italiano 1 mostrano un miglioramento nell andamento congiunturale del credito alle imprese.

Dettagli

Crisi economica e manovra di stabilizzazione Quali effetti per l agroalimentare?

Crisi economica e manovra di stabilizzazione Quali effetti per l agroalimentare? Crisi economica e manovra di stabilizzazione Quali effetti per l agroalimentare? Roma, Palazzo Rospigliosi, 11 giugno 2012 Il quadro macroeconomico Alberto Franco Pozzolo (Università degli Studi del Molise

Dettagli

IL MERCATO IMMOBILIARE

IL MERCATO IMMOBILIARE IL MERCATO IMMOBILIARE Osservatorio congiunturale 17 giugno 2009 1. IL MERCATO IMMOBILIARE INTERNAZIONALE Distribuzione degli investimenti immobiliari Volume degli investimenti immobiliari in Europa 2.

Dettagli

MEDIOLANUM AMERIGO VESPUCCI

MEDIOLANUM AMERIGO VESPUCCI MEDIOLANUM AMERIGO VESPUCCI RELAZIONE SEMESTRALE AL 29/06/2007 92 MEDIOLANUM AMERIGO VESPUCCI NOTA ILLUSTRATIVA SULLA RELAZIONE SEMESTRALE DEL FONDO AL 29 GIUGNO 2007 Signori Partecipanti, il semestre

Dettagli

IL QUADRO MACROECONOMICO

IL QUADRO MACROECONOMICO Macro-Micro: la congiuntura economica. Mercati e Digital Transformation IL QUADRO MACROECONOMICO ALBERTO BALESTRERI 19 Settembre 2018 Cripta Aula Magna Università Cattolica 1. Il contesto esterno all area

Dettagli

NOTA CONGIUNTURALE INDUSTRIA METALMECCANICA (marzo 2018)

NOTA CONGIUNTURALE INDUSTRIA METALMECCANICA (marzo 2018) NOTA CONGIUNTURALE INDUSTRIA METALMECCANICA (marzo 2018) Nell ultimo trimestre dell anno appena trascorso, l industria metalmeccanica in Italia, rileva Federmeccanica, ha registrato un consolidamento della

Dettagli

La congiuntura. internazionale

La congiuntura. internazionale La congiuntura internazionale N. 0 MAGGIO 2015 Nei primi mesi del 2015 il ritmo di espansione dell economia mondiale rimane, nel complesso, moderato e molto eterogeneo confermando soprattutto le asimmetrie

Dettagli

RAPPORTO CER Aggiornamenti

RAPPORTO CER Aggiornamenti RAPPORTO CER Aggiornamenti 12 ottobre 2017 Tassi bassi, sofferenze in calo, poco credito I dati del sistema bancario italiano 1 relativi al mese di agosto mostrano una continuità con quanto analizzato

Dettagli

RAPPORTO CER Aggiornamenti

RAPPORTO CER Aggiornamenti RAPPORTO CER Aggiornamenti 13 ottobre 2016 Addio obbligazioni I dati di agosto 2016 del sistema bancario italiano 1 confermano la netta contrazione dello stock di obbligazioni in circolazione. La raccolta

Dettagli

RAPPORTO CER Aggiornamenti

RAPPORTO CER Aggiornamenti RAPPORTO CER Aggiornamenti 13 gennaio 2014 Credito senza ripresa Continua la flessione degli impieghi, in presenza di un forte deterioramento del credito. Il settore bancario sembra ancora lontano dall

Dettagli

La congiuntura. internazionale

La congiuntura. internazionale La congiuntura internazionale N. 10 NOVEMBRE 2018 Il Commercio mondiale rallenta anche a settembre Cresce la produzione negli USA, è quasi ferma nell AE Inflazione oltre il 2% in Cina, USA e Area euro

Dettagli

Occupati e disoccupati in FVG nel 2015

Occupati e disoccupati in FVG nel 2015 15 marzo #lavoro Rassegna stampa TG3 RAI FVG 10mar2016 Messaggero Veneto 11mar2016 Il Piccolo 11mar2016 Il Gazzettino 11mar2016 Occupati e disoccupati in FVG nel 2015 In Friuli Venezia Giulia nell ultimo

Dettagli

RAPPORTO CER Aggiornamenti

RAPPORTO CER Aggiornamenti RAPPORTO CER Aggiornamenti 10 febbraio 2017 Emorragia continua I dati di dicembre 2016 del sistema bancario italiano 1 confermano, ancora una volta, la contrazione del credito erogato alle imprese. Nel

Dettagli

TORINO CONGIUNTURA 1 Nr. 70 marzo 2018

TORINO CONGIUNTURA 1 Nr. 70 marzo 2018 TORINO CONGIUNTURA 1 Nr. 70 marzo 2018 SOMMARIO LA CONGIUNTURA INDUSTRIALE...pag. 2 Produzione industriale IV trimestre 2017: + 3,7% IL COMMERCIO ESTERO...pag. 3 Incremento delle esportazioni torinesi

Dettagli

La congiuntura. internazionale

La congiuntura. internazionale La congiuntura internazionale N. 2 FEBBRAIO 2019 Contrazione del commercio mondiale a dicembre Cala la produzione industriale nei principali paesi europei Si riduce l inflazione in tutti i principali paesi

Dettagli

La congiuntura. internazionale

La congiuntura. internazionale La congiuntura internazionale N. 7 LUGLIO 2017 Commercio mondiale in crescita del 5,9% annuo Crescita produzione industriale in rafforzamento Tasso di disoccupazione in aumento in USA e Giappone L inflazione

Dettagli

ECONOMIA E MERCATI FINANZIARI QUARTO TRIMESTRE 2013

ECONOMIA E MERCATI FINANZIARI QUARTO TRIMESTRE 2013 ECONOMIA E MERCATI FINANZIARI QUARTO TRIMESTRE 2013 1. IL QUADRO MACROECONOMICO Gli ultimi indicatori delle indagini congiunturali segnalano una ripresa graduale dell economia mondiale nel quarto trimestre

Dettagli

Il credito in Toscana. II trimestre 2014

Il credito in Toscana. II trimestre 2014 Il credito in Toscana II trimestre 2014 Firenze, Ottobre 2014 Il contesto di riferimento Continuano a rallentare i prestiti concessi dalle banche al settore privato italiano (-2,6% il dato di luglio rispetto

Dettagli

Economie regionali. L'andamento del credito in Abruzzo nel terzo trimestre del 2009

Economie regionali. L'andamento del credito in Abruzzo nel terzo trimestre del 2009 Economie regionali L'andamento del credito in Abruzzo nel terzo trimestre del 29 L'Aquila gennaio 21 2 1 13 La serie Economie regionali ha la finalità di presentare studi e documentazione sugli aspetti

Dettagli

IL CONTESTO DEMOGRAFICO

IL CONTESTO DEMOGRAFICO IL CONTESTO DEMOGRAFICO La popolazione residente in Emilia-Romagna alla data del 31 dicembre 2016 ammonta a 4.457.318 persone registrando un incremento dello 0,6% dal 2010 (pari a 24.879 persone). In Italia,

Dettagli

ECONOMIA E MERCATI FINANZIARI TERZO TRIMESTRE 2011

ECONOMIA E MERCATI FINANZIARI TERZO TRIMESTRE 2011 ECONOMIA E MERCATI FINANZIARI TERZO TRIMESTRE 2011 1. RASSEGNA INDICATORI MACROECONOMICI INTERNAZIONALI Il terzo trimestre è stato caratterizzato dal protrarsi della crisi economica internazionale che

Dettagli

La congiuntura. internazionale

La congiuntura. internazionale La congiuntura internazionale N. 2 FEBBRAIO 2016 Il commercio mondiale risente del rallentamento dei paesi emergenti, ma continua ad essere sui valori massimi della serie. Pil e produzione industriale

Dettagli

RAPPORTO CER Aggiornamenti

RAPPORTO CER Aggiornamenti RAPPORTO CER Aggiornamenti 12 dicembre 2014 Andamento lento I più recenti dati sul sistema bancario 1 confermano il lento miglioramento del credito, con variazione che si avvicina lentamente alla soglia

Dettagli

RAPPORTO CER Aggiornamenti

RAPPORTO CER Aggiornamenti RAPPORTO CER Aggiornamenti 10 febbraio 2015 Qualcuno salvi il credito alle imprese I dati di dicembre 2014 del sistema bancario 1 mostrano ulteriori generalizzati miglioramenti nella dinamica delle più

Dettagli

Il credito in Toscana. IV trimestre 2016

Il credito in Toscana. IV trimestre 2016 Il credito in Toscana IV trimestre 21 Firenze, aprile 217 8.4 9.4 1.4 11.4 L andamento dei prestiti 1 L andamento generale La conclusione del 21 segna una battuta d arresto nella fase espansiva che ha

Dettagli

RAPPORTO CER Aggiornamenti

RAPPORTO CER Aggiornamenti RAPPORTO CER Aggiornamenti 14 Gennaio 2013 Tenui segnali di ripresa TENUI SEGNALI DI RIPRESA Alla fine del 2012 sono emersi primi segnali di interruzione della fase di contrazione degli impieghi. Su base

Dettagli

CONTESTO ECONOMICO-SOCIALE DEL TRENTINO

CONTESTO ECONOMICO-SOCIALE DEL TRENTINO CONTESTO ECONOMICO-SOCIALE DEL TRENTINO 1. PIL-Prodotto Interno Lordo L'economia del Trentino ha registrato una crescita del PIL superiore a quella dell Italia sia nel 2016 (rispettivamente +1,1% e +0,9%)

Dettagli

RAPPORTO CER Aggiornamenti

RAPPORTO CER Aggiornamenti RAPPORTO CER Aggiornamenti 12 giugno 2015 Credito in folle I dati di aprile 2015 del sistema bancario italiano 1 confermano la lentezza del settore creditizio nel reagire agli stimoli monetari. Dopo il

Dettagli

Emilia Romagna Il punto sulla congiuntura del credito Luca Severini Direttore Regionale INTESA SANPAOLO

Emilia Romagna Il punto sulla congiuntura del credito Luca Severini Direttore Regionale INTESA SANPAOLO Emilia Romagna Il punto sulla congiuntura del credito Luca Severini Direttore Regionale INTESA SANPAOLO Direzione Studi e Ricerche 21 marzo 216 1 Resta leggermente negativo il trend dei prestiti alle imprese,

Dettagli

Economie regionali. L'andamento del credito in Lombardia nel primo trimestre del Milano

Economie regionali. L'andamento del credito in Lombardia nel primo trimestre del Milano Economie regionali L'andamento del credito in Lombardia nel primo trimestre del 29 29 Milano 2 9 43 La serie Economie regionali ha la finalità di presentare studi e documentazione sugli aspetti territoriali

Dettagli

Abruzzo. Cresa traccia il bilancio del 2014: Pil in flessione ma ci sono timidi segnali di ripresa

Abruzzo. Cresa traccia il bilancio del 2014: Pil in flessione ma ci sono timidi segnali di ripresa Abruzzo. Cresa traccia il bilancio del 2014: Pil in flessione ma ci sono timidi segnali di ripresa - 16 giugno 2015 In un contesto nazionale ancora negativo, per il 2014 le stime disponibili ed elaborate

Dettagli

Entrate Tributarie Internazionali

Entrate Tributarie Internazionali Entrate Tributarie Internazionali Marzo 2012 Ufficio 3 - Consuntivazione, previsione ed analisi delle entrate Numero 39 Maggio 2012 SOMMARIO Premessa... 3... 3 Imposta sul valore aggiunto... 4 Analisi

Dettagli

RAPPORTO CER Aggiornamenti

RAPPORTO CER Aggiornamenti RAPPORTO CER Aggiornamenti 13 Settembre 2013 Ancora poco credito ANCORA POCO CREDITO Continua il razionamento del credito alle imprese, mentre sembrano allentarsi le condizioni creditizie per le famiglie.

Dettagli

Economie regionali. L'andamento del credito in Sardegna nel primo trimestre del Cagliari

Economie regionali. L'andamento del credito in Sardegna nel primo trimestre del Cagliari Economie regionali L'andamento del credito in Sardegna nel primo trimestre del 29 29 Cagliari 2 9 6 La serie Economie regionali ha la finalità di presentare studi e documentazione sugli aspetti territoriali

Dettagli

Il lavoro interinale nel 2008: un primo bilancio e un confronto con il 2007

Il lavoro interinale nel 2008: un primo bilancio e un confronto con il 2007 Il lavoro interinale nel 2008: un primo bilancio e un confronto con il 2007 Ricorso al lavoro interinale e andamento del PIL nel 2008 Il lavoro interinale nel contesto dell occupazione nazionale Le nuove

Dettagli

La congiuntura. internazionale

La congiuntura. internazionale La congiuntura internazionale N. 8 SETTEMBRE 2017 Commercio mondiale in crescita del 5,1% annuo Pil in rafforzamento in USA, Area euro e Giappone Brasile e Russia tornano a crescere Prezzo petrolio in

Dettagli

Report trimestrale sull andamento dell economia reale e della finanza

Report trimestrale sull andamento dell economia reale e della finanza l andamento dell economia reale e della finanza PL e Credito Bancario Perché un report trimestrale? A partire dal mese di dicembre 2014 SE Consulting ha avviato un analisi che mette a disposizione delle

Dettagli

Economie regionali. L'andamento del credito in Molise nel quarto trimestre del Campobasso

Economie regionali. L'andamento del credito in Molise nel quarto trimestre del Campobasso Economie regionali L'andamento del credito in Molise nel quarto trimestre del 2008 2009 Campobasso 2 0 0 9 14 La nuova serie Economie regionali ha la finalità di presentare studi e documentazione sugli

Dettagli

L economia dell Umbria Aggiornamento congiunturale. Perugia, 20 novembre 2018

L economia dell Umbria Aggiornamento congiunturale. Perugia, 20 novembre 2018 L economia dell Umbria Aggiornamento congiunturale Perugia, novembre 18 Ordini e fatturato industriali aumentano ancora Ordini 1 semestre: +3,% (1-9 addetti: +1,5%) La crescita è proseguita nel III trimestre

Dettagli

L economia dell Umbria

L economia dell Umbria Presentazione del Rapporto L economia dell Umbria Banca d Italiad Perugia, 11 giugno 213 L economia reale Il PIL dell area euro è tornato a calare Dopo un biennio di ripresa, il PIL dell area euro è diminuito

Dettagli

La congiuntura. internazionale

La congiuntura. internazionale La congiuntura internazionale N. 9 OTTOBRE 2017 Commercio mondiale in crescita del 4,7% annuo L economia cinese conferma una crescita prossima al 7% Produzione industriale in crescita nei Paesi europei

Dettagli

Fonte: Ufficio Studi Gruppo Tecnocasa

Fonte: Ufficio Studi Gruppo Tecnocasa SI CONFERMA IL CALO DELL EROGATO MUTUI Complici diminuzione di surroghe e aumento delle compravendite Abruzzo e Lombardia le uniche regioni con segno positivo EROGAZIONI ITALIA Le famiglie italiane hanno

Dettagli

RAPPORTO MENSILE ABI Giugno 2013 (principali evidenze)

RAPPORTO MENSILE ABI Giugno 2013 (principali evidenze) RAPPORTO MENSILE ABI Giugno 2013 (principali evidenze) 1. A maggio 2013 l'ammontare dei prestiti alla clientela erogati dalle banche operanti in Italia, 1.893,5 miliardi di euro (cfr. Tabella 1) è nettamente

Dettagli

CHECK UP 2012 La competitività dell agroalimentare italiano

CHECK UP 2012 La competitività dell agroalimentare italiano Rapporto annuale ISMEA Rapporto annuale 2012 1. Il contesto internazionale e il quadro macroeconomico italiano IN SINTESI Nel 2011 l economia mondiale ha mostrato un netto rallentamento, registrando una

Dettagli

RAPPORTO CER Aggiornamenti

RAPPORTO CER Aggiornamenti RAPPORTO CER Aggiornamenti 14 luglio 2016 Espansione a metà I dati di maggio 2016 del sistema bancario italiano 1 mostrano una espansione del credito netto totale erogato al settore produttivo, dopo 50

Dettagli

Economie regionali. L'andamento del credito nelle regioni italiane nel secondo trimestre del Roma

Economie regionali. L'andamento del credito nelle regioni italiane nel secondo trimestre del Roma Economie regionali L'andamento del credito nelle regioni italiane nel secondo trimestre del 2009 2009 Roma 2 0 0 9 82 La serie Economie regionali ha la finalità di presentare studi e documentazione sugli

Dettagli

L OCCUPAZIONE NEL SETTORE DELLE COSTRUZIONI

L OCCUPAZIONE NEL SETTORE DELLE COSTRUZIONI L OCCUPAZIONE NEL SETTORE DELLE COSTRUZIONI Estratto dall Osservatorio Congiunturale sull Industria delle Costruzioni Luglio a cura della Direzione Affari Economici e Centro Studi ESTRATTO DALL'OSSERVATORIO

Dettagli

L Economia del Friuli Venezia Giulia a) Il credito; b) La finanza pubblica decentrata.

L Economia del Friuli Venezia Giulia a) Il credito; b) La finanza pubblica decentrata. L Economia del Friuli Venezia Giulia a) Il credito; b) La finanza pubblica decentrata. Andrea Furgeri Banca d Italia (Sede di Trieste) Divisione Analisi e ricerca economica territoriale Presentazione del

Dettagli

Profilo di crescita del Pil nelle maggiori economie Ue (numeri indice media 2000=100) Italia Francia Germania Regno Unito Spagna

Profilo di crescita del Pil nelle maggiori economie Ue (numeri indice media 2000=100) Italia Francia Germania Regno Unito Spagna La caduta del Pil Tra le maggiori economie europee, l'italia ha registrato, nel periodo 2008-2009, la flessione del Pil (Prodotto interno lordo, che è dato dalla somma di tutti i beni e servizi prodotti

Dettagli

Economie regionali. L'andamento del credito in Sicilia nel primo trimestre del Palermo

Economie regionali. L'andamento del credito in Sicilia nel primo trimestre del Palermo Economie regionali L'andamento del credito in Sicilia nel primo trimestre del 29 29 Palermo 2 9 59 La serie Economie regionali ha la finalità di presentare studi e documentazione sugli aspetti territoriali

Dettagli

Cruscotto congiunturale

Cruscotto congiunturale La dinamica dell economia italiana a cura della Segreteria Tecnica n. 3 23 dicembre 2015 Cruscotto congiunturale Pil e occupazione Nel terzo trimestre l attività produttiva conferma i risultati positivi

Dettagli

Provincia di Rimini. Giovedì 22 marzo Antonio Nannini Segretario Generale

Provincia di Rimini. Giovedì 22 marzo Antonio Nannini Segretario Generale Provincia di Rimini Giovedì 22 marzo 2018 Antonio Nannini Segretario Generale STRUTTURA IMPRENDITORIALE al 31/12/2017 2.524 IMPRESE ATTIVE Rimini -1,8% Emilia-Romagna -1,8% Italia -0,3% AGRICOLTURA E PESCA

Dettagli

La congiuntura. internazionale

La congiuntura. internazionale La congiuntura internazionale N. 4 APRILE 2017 L indice del volume del commercio mondiale è rimasto stabile a gennaio 2017. Nel quarto trimestre 2016 la variazione del Pil ha mostrato un accelerazione

Dettagli

La congiuntura. internazionale

La congiuntura. internazionale La congiuntura internazionale N. 1 GENNAIO 2017 L indice del commercio mondiale è calato a ottobre 2016 a seguito della leggera riduzione dell export dei paesi sviluppati e del calo più marcato dell export

Dettagli

ECONOMIA E MERCATI FINANZIARI PRIMO TRIMESTRE 2014

ECONOMIA E MERCATI FINANZIARI PRIMO TRIMESTRE 2014 ECONOMIA E MERCATI FINANZIARI PRIMO TRIMESTRE 2014 1. IL QUADRO MACROECONOMICO L attività economica mondiale nel primo trimestre del 2014 è cresciuta ad un ritmo graduale, subendo un lieve indebolimento

Dettagli

Il sistema creditizio in provincia di Pisa

Il sistema creditizio in provincia di Pisa Il sistema creditizio in provincia di Pisa Anno 2018 primo trimestre 2019 26 luglio 2019. Il mondo bancario continua nel processo di riorganizzazione partito oltre un decennio fa. La crisi finanziaria

Dettagli

CONGIUNTURA COMMERCIO

CONGIUNTURA COMMERCIO CONGIUNTURA COMMERCIO A CURA DELL UFFICIO STUDI INDAGINE SUL SETTORE COMMERCIALE DELLA PROVINCIA DI BIELLA 4 trimestre 2005 in collaborazione con 4 Trimestre 2005 Le festività di fine anno aiutano il commercio

Dettagli

La congiuntura. internazionale

La congiuntura. internazionale La congiuntura internazionale N. 3 MARZO 2016 Il commercio mondiale è rimasto stabile a dicembre 2015 a seguito del leggero incremento dell export dei paesi sviluppati e della stazionarietà di quello dei

Dettagli

La congiuntura. internazionale

La congiuntura. internazionale La congiuntura internazionale N. 3 MARZO 2019 Export in crescita in Sud America, crolla in Giappone e Asia Produzione industriale ancora in calo in Italia e Germania Inflazione all 1,5% nell Area euro

Dettagli

La congiuntura. internazionale

La congiuntura. internazionale La congiuntura internazionale N. 4 APRILE 2016 L indice del commercio mondiale è leggermente calato a gennaio 2016 a seguito della contrazione dell export dei paesi sviluppati e dei paesi emergenti. La

Dettagli