John Dewey ( ) La rivoluzione copernicana in pedagogia

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1 John Dewey ( ) La rivoluzione copernicana in pedagogia

2 Brevi cenni biografici John Dewey nacque il 20 ottobre 1859 a Baltimora, nel Vermont (USA), da una famiglia puritana di modeste condizioni originaria dell Inghilterra.

3 La formazione iniziale Nel 1880, Dewey si iscrisse al corso di laurea in Filosofia presso la Johns Hopkins University di Baltimora, dove venne avviato dal professor George Silvester Morris allo studio della filosofia di Hegel, che per lui rappresentò sempre un deposito permanente nello spirito. Superato l interesse per Hegel ed elaborato un concetto biologico della mente umana, Dewey iniziò ad approfondire la psicologia, da lui intesa come introduzione ai principi e alla pratica dell educazione. Fu tra i primi studiosi del pragmatismo di Charles Sanders Pierce e di William James. Nel 1884 si laureò in Filosofia con una tesi su La psicologia di Kant. Intraprese subito la carriera di docente universitario, prima all Università di Chicago e dal 1905 al 1929 alla Columbia University di New York. I primi scritti di Dewey riguardarono sia la psicologia, studiata in funzione dell etica e della pedagogia, sia la ricerca delle relazioni fra la scienza (positiva) e la morale, alla luce di principi empiristici ed evoluzionistici. Con i primi studi nel campo della pedagogia, Dewey affrontò questioni filosofiche legate alla logica e ad una concezione strumentalistica del pensiero (pragmatismo).

4 La natura umana si presenta come una continua esperienza di forme nuove L interazione fra uomo e ambiente è all insegna dello strumentalismo Gli influssi del pragmatismo La conoscenza umana è frutto di un indagine (= inquiry) dell uomo nell interazione con l ambiente Esperienza e conoscenza non si identificano, poiché il pensiero è uno strumento per costruire piani futuri (costruttivismo)

5 La scuola-laboratorio di Chicago: quando? Nel 1896, Dewey aprì una scuola sperimentale annessa alla Facoltà di Filosofia, Psicologia e Pedagogia dell Università di Chicago. Con questa sua iniziativa, egli si inserì nel cosiddetto movimento delle scuole nuove, ovvero in quella serie di esperienze innovative in ambito scolastico che furono la diretta conseguenza dell applicazione delle concezione dell attivismo pedagogico.

6 La scuola-laboratorio di Chicago: come? La scuola ospitava 100 allievi fra i 4 e i 13 anni La scuola offriva 3 tipologie di attività: pratiche, sociali e formali La scuola si inseriva in un ambiente culturale e religioso protestante, ove essa rappresentava il nucleo sociale fondamentale per la trasformazione del costume di un popolo

7 La scuola-laboratorio di Chicago: perché? Introdurre l allievo nella società civile attraverso la trasmissione di apprendimenti formali Riconoscere la centralità dell allievo nel processo educativo per conoscere le sue risorse psicologiche e guidarle verso risultati soddisfacenti La scuola non è una solitaria isola del futuro nel mondo del presente che trasmette ai giovani una cultura pre-confezionata, ma è uno strumento (= organo) che trasmette cultura e nel contempo promuove una continua ricostruzione della vita sociale

8 L educazione allo stato empirico si presenta come un arte TRADIZIONE E RIPRODUZIONE IMITATIVA RISPOSTA ALLE VARIE PRESSIONI ESTERNE (CONDIZIONAMENTI) QUALITÁ INNATE O ACQUISITE DAGLI INSEGNANTI

9 Il processo di inquiry rispecchia le modalità del come pensiamo PROBLEMA ASTRAZIONE VALIDAZIONE PRATICA IPOTESI CONSISTENZA TEORICA

10 Il bambino per Dewey Il bambino non è un adulto incompleto o in miniatura (= adultismo), la sua vita non è una mera preparazione alla vita adulta, ma egli ha un valore intrinseco in sé in quanto essere in sviluppo progressivo. Dewey riprende, a tal proposito, le tappe di sviluppo psicologico nell età evolutiva elaborate da Stanley Hall e le applica in campo educativo. Dai 4 agli 8 anni il bambino vive immerso nell immediatezza degli interessi e dell azione. Dagli 8 ai 12 anni ricerca oggetti che richiedono lo sviluppo di abilità tecniche e l uso di strumenti. Dai 12 anni in avanti il ragazzo inizia a possedere metodi (= vie) e strumenti intellettuali

11 La pedagogia di John Dewey La teoria pedagogica elaborata da John Dewey si caratterizza per la sua matrice funzionalistica e strumentalistica, poiché l educazione coincide con i processi di socializzazione e, in quanto tale, è uno strumento fondamentale per la costruzione di una società democratica. Per questo motivo, secondo Dewey, nell educazione coesistono un fine individuale e un fine sociale

12 Il metodo educativo Il metodo educativo elaborato da Dewey nel corso delle sue ricerche presso la scuola-laboratorio di Chicago si caratterizza per due elementi: l interesse e lo sforzo (inteso come disciplina), ove il primo giustifica il secondo. Il gioco e il lavoro rappresentano due strumenti per il raggiungimento della finalità principale della scuola, cioè la promozione dell educazione alla socialità. Non vi è opposizione fra cultura umanistica e lavoro, poiché entrambi concorrono allo sviluppo del fanciullo nella vita attuale in cui vive a contatto con la famiglia e con la società

13 l apprendere facendo (learning by doing) il puerocentrismo (l allievo è al centro del processo educativo) I caratteri principali dell educazione secondo Dewey sono: la circolarità fra scuola e vita il pensiero come strumento (strumentalismo)

14 Nella nostra educazione si sta verificando lo spostamento del centro di gravità. E un cambiamento, una rivoluzione, non diversa da quella provocata da Copernico, quando spostò il centro dell astronomia dalla terra al sole. Nel nostro caso il fanciullo diventa il sole intorno al quale girano gli strumenti dell educazione. Esso è il centro intorno al quale essi sono organizzati. (J. Dewey, Scuola e società, [1899], tr. it., II ediz., La Nuova Italia, Firenze 1950, p. 27) Nella scuola la vita del fanciullo diventa lo scopo che sovrasta ogni altro. Tutti i mezzi necessari a promuovere lo sviluppo del fanciullo si incontrano qui. Deve imparare? Certamente, ma prima deve vivere, e imparare mediante e in relazione con questa vita. Quando noi facciamo della vita del fanciullo il centro in questo senso, non troviamo affatto che sia soprattutto un essere che ascolta; tutto il contrario. (J. Dewey, Scuola e società, [1899], tr. it., II ediz., La Nuova Italia, Firenze 1950, p. 28)

15 Le principali opere di John Dewey Il mio credo pedagogico (1897) Scuola e società (1899) Come pensiamo (1910) La scuola e il fanciullo (1913) Democrazia e educazione (1916) Le fonti di una scienza dell educazione (1929) Logica: teoria dell indagine (1938)

16 Hanno scritto di lui Lamberto Borghi Sergej Hessen Aldo Visalberghi Giuseppe Spadafora