Relazione Convegno Corato 9 novembre 2012 Linda Di Marino

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1 Relazione Convegno Corato 9 novembre 2012 Linda Di Marino L Omeopatia propone una visione globale dell uomo nel suo dinamismo unitario psico- fisico- evolutivo. Per curare e guarire i malati non bisogna cercare tanto la causa quanto invece comprendere l organizzazione energetica all interno dell uomo in contatto con il mondo fenomenico. Le cause sono interdipendenti con l universo circostante, dove tutti i fenomeni accadono. Bisogna comprendere le leggi, l organizzazione e l interdipendenza con l uomo integrale, unico ed irripetibile. ( Rodriguez- relazione Forum 97). Occorre aiutare la forza vitale (ossia l energia che ci muove ) a riportare l'armonia e l'equilibrio all'interno del nostro organismo. Così medico e malato possono diventare un unità empatica in cui nessuno è spettatore, ma entrambi si è protagonisti: il medico della cura, il malato della guarigione. Ci troviamo di fronte ad un modo completamente nuovo di esercitare l arte medica, in cui non c è nessuno che delega, ma entrambe le parti assumono consapevolmente la propria responsabilità. Cosa significa omeopatia? Omeopatia è una parola composta derivata dal greco μοιος, hómoios, simile e πάθος,páthos, sofferenza: simile alla sofferenza Qual è il principio della Medicina Omeopatica? La Medicina Omeopatica è una metodologia medica sperimentale e clinica fondata sulla legge dei simili: "similia similibus curentur" "Curare secondo la legge di similitudine" significa utilizzare per la cura unicamente quei rimedi che hanno rivelato, durante la sperimentazione in soggetti sani, sintomi transitori simili a quelli mostrati da un determinato soggetto malato che viene alla nostra osservazione. ( per semplificare fare esempio di Apis ). Chi ha scoperto la Medicina Omeopatica? La nascita ufficiale dell Omeopatia risale al 1796 data in cui Christian Friedrich Samuel Hahnemann (Meissen, Germania, 10 o 11 aprile Parigi, 2 luglio 1843) medico e chimico tedesco pubblica un saggio in cui enuncia, in seguito a sperimentazioni di corteccia di china su soggetti sani (se stesso ed altri medici volontari), il Similia Similibus Curentur o Legge dei Simili, già preconizzata da Paracelso due secoli prima e poi accantonata. Dopo i primi esperimenti condotti con la China estese ben presto la sperimentazione anche a molte altre sostanze presenti in natura sia vegetali che animali e minerali. Viene contraddetta così la convinzione errata che l Omeopatia curi con le erbe. Cosa cura la Medicina Omeopatica?

2 Seguendo la legge dei simili la Medicina Omeopatica cura tutti quegli stati in cui è possibile individuare sintomi caratteristici sul malato, che sono stati identificati nella sperimentazione sul sano. L'attenzione del Medico Omeopata, non è rivolta quindi ad identificare una determinata malattia, ma ad osservare l'insieme dei sintomi del malato, sintomi emozionali, psichici, fisici, generali assieme ad una accurata anamnesi familiare e visita clinica ( colloquio omeopatico ), per caratterizzare quelli maggiormente rappresentativi dello stato del malato ed identificare il rimedio appropriato. La Medicina Omeopatica non limita l'analisi ad un organo o un sistema, guarda piuttosto tutta la persona. Ogni parte del corpo è considerata non prescindendo mai dalla totalità e dal contesto in cui la persona vive. In questo senso la Medicina Omeopatica può affrontare ogni tipo di patologia. Ma sempre nel quadro della persona. Per tale ragione la Medicina Omeopatica è una medicina individualizzata: ad ogni persona il rimedio più adatto. Presso la LUIMO è stato fatto un lavoro di ricerca per verificare quali sono i disturbi per i quali viene maggiormente richiesta una visita omeopatica. Sono riassunti in questa tabella: MOTIVI DI RICHIESTA DI VISITA OMEOPATICA Disturbi psichici Sintomi, segni e stati morbosi mal definiti (indefiniti) Malattie dell'apparato respiratorio Malattie della cute e del tessuto sottocutaneo Malattie dell'apparato digerente Malattie dell'apparato genitourinario % 14,523 11,516 11,350 9,756 9,548 7,719 Malattie endocrine, nutrizionali, metaboliche e disturbi immunitari 6,001 Prevenzione Malattie del sistema osteomuscolare e del tessuto connettivo Malattie del sistema nervoso e degli organi dei sensi Malattie del sistema circolatorio Traumatismi e avvelenamenti Malattie infettive e parassitarie Tumori Malattie del sangue e degli organi ematopoietici Malformazioni congenite Post chirurgico Complicazioni della gravidanza, del parto e del puerperio Familiarità Condizioni morbose di origine perinatale Classificazione supplementare dei fattori che influenzano lo stato di salute e il ricorso ai servizi sanitari 7,248 5,917 4,171 4,033 3,645 1,386 1,330 0,707 0,402 0,291 0,249 0,125 0,042 0,042

3 Per ognuna delle persone che soffre di questi disturbi, l'approccio è quello di identificare, per ogni singola persona il suo specifico rimedio. Esiste una sperimentazione in Medicina Omeopatica? I rimedi omeopatici sono sperimentati da oramai più di 200 anni solo sul soggetto sano. Prima di essere sperimentate le sostanze naturali, sostanze complesse, come parti di piante, animali o minerali che si ipotizza possano avere un effetto curativo, sono trasformate attraverso un metodo di preparazione caratteristico ( diluizioni e dinamizzazioni successive ) che ne elimina la tossicità e riduce la concentrazione della sostanza all'ultramolecolare ( assenza totale di molecole chimiche, superato il numero di Avogadro= piano puramente energetico ) : si ottiene così il RIMEDIO omeopatico. I rimedi così ottenuti vengono somministrati a individui sani. Dalla sperimentazione sul sano si ottengono serie (quadri) di sintomi caratteristici propri della sostanza assunta, sintomi del tutto transitori, viene cioè indotta ''artificialmente'' la malattia(la sperimentazione sul sano non provoca danni, anzi rinforza l'organismo). I sintomi vengono quindi catalogati in una banca dati, chiamata ''materia medica'', che costituisce la base per la prescrizione dei rimedi. Questi stessi rimedi verranno poi utilizzati nel malato quando questi presenterà sintomi simili a quelli prodotti sul sano dal rimedio stesso. Ribadisco che l'azione curativa di un certo rimedio omeopatico è riconoscibile solo sperimentalmente sull uomo sano e non sul malato. Purtroppo è difficile comprendere tutto ciò abituati come siamo ad una medicina specialistica che ha perso la capacità di osservare il malato unitariamente. Se, ad esempio, una persona ha l'influenza, non basta riconoscere i sintomi generali della malattia. L'omeopata analizza i sintomi particolari di quel caso e va a ricercare nella raccolta dei sintomi quelli che più somigliano a quelli del paziente, sulla base della legge dei simili. Quindi l omeopatia non utilizza un farmaco per una malattia ma un rimedio per quel malato particolare, unico e irripetibile nella sua modalità di ammalare, che lotta per il proprio adattamento alla vita nell ambito di una stretta relazione simbiotica con l ambiente che lo circonda. In O. è importantissima l INDIVIDUALITA morbosa, cioè la modalità di essere e manifestarsi tipica di quella persona nel momento della sofferenza. E improprio definire il medicinale omeopatico alla stregua di un "farmaco", non essendo esso diretto verso una patologia, ma verso l'insieme dei sintomi della persona. Pertanto il medicinale omeopatico è un "non- farmaco" = RIMEDIO. Ma poiché non e' un farmaco, non è tossico né provoca effetti collaterali e il suo effetto non è di tipo psicologico, il cosiddetto EFFETTO PLACEBO. Questo effetto, come si sa, è legato ad un condizionamento psicologico prodotto in soggetti in genere adulti, dotati di intelligenza razionale. E su questi possiamo convenire che spesso, sia in corso di trattamenti "farmacologici"che"omeopatici", l'effetto placebo si determina. Ma come spiegare l'effetto placebo su organismi viventi come neonati, bambini, animali e piante che, è risaputo, non sono dotati di intelligenza razionale, né suscettibili di condizionamenti psicologici? ( Esiste l O. veterinaria e il trattamento delle colture agricole con rimedi omeopatici. ) La grande differenza rispetto alla medicina convenzionale è che questa cura le malattie. ''L'omeopatia cura invece i malati.''

4 Perché si dice che i rimedi omeopatici sono ultramolecolari, cosa significa? Il rimedio omeopatico viene definito ultramolecolare, perché, attraverso la sua particolare procedura di preparazione, attraverso diluizioni ( in acqua e alcool ) e dinamizzazioni successive (la dinamizzazione corrisponde ad una serie di movimenti di agitazione della soluzione seguita da impatto finale) delle sostanze drogali, perde la sua componente quantitativa ed acquista una componente energetica ( ultramolecolare ) indispensabile alla sua azione terapeutica sull'individuo intero. L acqua funge da veicolo per conservare la memoria energetica della sostanza di partenza. Il Rimedio ultramolecolare quindi non agisce chimicamente, poiché non contiene più molecole, ma solo energeticamente. Da qui deriva la totale assenza di tossicità e di effetti collaterali sull organismo umano. Medicina Omeopatica e Psichiatria. Poiché la medicina Omeopatica, come ho detto, cura i malati e non le malattie ne viene di conseguenza, per venire anche al tema della giornata di oggi in cui trattiamo soprattutto dell aspetto mentale dell uomo, che per il medico omeopata non esistono malattie mentali ma persone che presentano disturbi mentali. I sintomi mentali in omeopatia sono quelli più importanti, che orientano maggiormente verso la scelta del rimedio più appropriato. Nella mia piccola- personale esperienza clinica ho avuto modo di trattare molte persone che presentavano stati d ansia e relative somatizzazioni, crisi di panico, ipocondria, depressioni. Ma la casistica omeopatica internazionale è molto ricca: sono state curate persone con vari disturbi mentali : psicosi, paranoia, schizofrenia. Il procedimento è sempre lo stesso: sia di fronte ad un ansia che ad un disturbo più grave individuare, in base alla legge di similitudine, il rimedio più simile per quel paziente. L'utilizzo della Medicina Omeopatica ha dei limiti e quali? Anche la Medicina Omeopatica ha i suoi limiti: poiché è una medicina che si basa sulla capacità di stimolare l'organismo a dare una risposta nel senso di un ritorno alla salute, nel momento in cui questa capacità è seriamente compromessa, non è più in grado di esercitare la propria azione. Un caso limite può essere quando la chirurgia è assolutamente necessaria e la Medicina Omeopatica funge da complemento durante gli interventi. Inoltre i medici omeopati hanno determinato attraverso l'esperienza una serie di regole per stabilire quando la prognosi non è positiva. Purtroppo oggi esistono anche dei limiti che non dipendono dalla Medicina Omeopatica ma che sono strettamente correlati al contesto economico- sociale e legislativo attuale. Questi sono: a) L'insegnamento. Oggi molti medici sono formati alla Medicina Omeopatica attraverso corsi di poche ore e con indicazioni molto approssimative sull'uso del rimedio omeopatico. Un corso serio deve avere una durata almeno triennale. Inoltre spesso terapie cosiddette naturali sono mescolate alla

5 Medicina Omeopatica e di tante terapeutiche si fa un solo fascio, con la conseguenza di difettare di chiarezza sull'uso e le potenzialità della Medicina Omeopatica. b) La ricerca. In ragione della specificità di approccio della Medicina Omeopatica orientato verso la persona e non verso la malattia, il modo in cui si deve realizzare la ricerca è particolare e caratteristico. L'ideologia scientifica dominante non è ancora in grado di comprendere le immense possibilità curative della Medicina Omeopatica, e per tali ragioni soltanto recentemente ed in forma limitata sono stati aperti bandi pubblici di ricerca a livello europeo. Noi operiamo perché nel futuro siano sempre più grandi le possibilità offerte alla comunità medica omeopatica per affrontare ed approfondire questa meravigliosa opportunità che la natura ci ha offerto di curare e di guarire.