INDICE 1.0 PREMESSA FINALITÀ DELL INTERVENTO...4
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1 ASTI Servizi Pubblici S.p.A. RAZIONALIZZAZIONE DELLA RETE FOGNARIA DEL COMUNE DI ASTI Intervento in Via delle Corse LOTTO II PROGETTO ESECUTIVO Responsabile del Procedimento: Ing. Roberto Tamburini RELAZIONE GENERALE Elaborato: 01 LOTTO II Progettazione: DESA srl Direttore Tecnico - Ing. N.Valerio Lamanna Responsabile di progetto Ing. A. Schiavone C2 Maggio 2015 EMESSO per Progetto Esecutivo B1 Marzo 2015 EMESSO per Progetto Definitivo Rev. Data Descrizione Approvazione Nome file 6309RT001001_C2 Asti Servizi Pubblici S.p.A. C.so Don Minzoni, Asti (AT) Tel 0141/434611
2 Pagina 2 di 18 INDICE 1.0 PREMESSA FINALITÀ DELL INTERVENTO STATO DI FATTO DELLA RETE FOGNARIA CRITERI SEGUITI PER LE SCELTE PROGETTUALI ESECUTIVE INDIRIZZO PER LA SOLUZIONE DELLE CRITICITA SULLA RETE FOGNARIA IN ZONA VIA DELLE CORSE DESCRIZIONE DELLE OPERE DESCRIZIONE DELLE SOLUZIONI PROGETTUALI ESECUTIVE RETE FOGNARIA IN VIA DELLE CORSE MANUFATTO DI INTERCETTAZIONE FOGNATURE ESISTENTI REALIZZAZIONE DELLA CONDOTTA IN VIA DELLE CORSE RISANAMENTO DELLA FOGNATURA ESISTENTE PORTATE DEI COLLETTORI PARTICOLARI COSTRUTTIVI CONNESSIONE ALLE OPERE ESISTENTI CRITERI SEGUITI PER IL CONSEGUIMENTO DEI PRESCRITTI LIVELLI DI SICUREZZA SCAVI PER LA POSA DELLE CONDOTTE FASE DI ESERCIZIO DISPONIBILITA DELLE AREE INDAGINI E RILIEVI EFFETTUATI E INTERFERENZE STUDIO GEOLOGICO E GEOTECNICO INDAGINI ARCHEOLOGICHE STUDIO DELLE INTERFERENZE CON ALTRI IMPIANTI ED OPERE INTERFERENZE PUBBLICI SERVIZI INTERFERENZE AMBIENTALI ANALISI DELLA CONNESSIONE DELLE OPERE GESTIONE DEI MATERIALI DI SCAVO E DI RISULTA VARIAZIONI APPORTATE RISPETTO AL PROGETTO DEFINITIVO QUADRO ECONOMICO RIASSUNTIVO... 18
3 Pagina 3 di PREMESSA L Asti Servizi Pubblici SpA, soggetto gestore dell impianto di depurazione e della rete fognaria della città di Asti, ha attuato un programma per la realizzazione delle opere necessarie alla razionalizzazione dell intero sistema fognario-depurativo della città di Asti. Il progetto preliminare-definitivo è stato approvato, dall A.S.P. S.p.A con determina dirigenziale n.2/2015 del 24/03/2015, lo stesso progetto è inserito nel Programma Investimenti Nominativo dell ASP con n. 37/2013 ed è stato approvato con Deliberazione n. 9 del 01/04/2015. In data 13/04/2015 si è tenuta la Conferenza dei Servizi per l approvazione congiunta dei pareri autorizzativi a capo dei vari enti di competenza, con Determina prot. n. 69 del 14/04/2015, il procedimento si è concluso con esito positivo. La copertura finanziaria è assicurata per il 50% dal Piano di investimenti del Ente Gestore e per il restante 50% dai fondi regionali PAR FSC. All interno del progetto generale la società di gestione ASP SpA, ha predisposto progetti separati in vari lotti funzionali al fine di selezionare le categorie di lavoro, in grado di assicurare il massimo beneficio con riferimento ai tempi di esecuzione e alla qualità delle opere. La presente, relazione allegata alla documentazione progettuale, riguarda la realizzazione delle opere di collettamento fognario in Via delle Corse. La progettazione delle opere è stata affidata alla Desa srl, con determina ASP prot. n del , per la progettazione preliminare, definitiva ed esecutiva oltre al coordinamento per la sicurezza in fase di progettazione; il progetto è stato sviluppato dall ing. Angelo Schiavone, il coordinamento per la sicurezza in fase di progettazione è stato sviluppato dall arch. Emanuela Quartuccio.
4 Pagina 4 di FINALITÀ DELL INTERVENTO 2.1 STATO DI FATTO DELLA RETE FOGNARIA Lo studio di fattibilità redatto da ASP ha evidenziato diversi punti critici sulla rete fognaria di smaltimento delle acque provenienti dalla città di Asti. In accordo con l Amministrazione lo studio si è concentrato sul nodo critico che si trova in corrispondenza di via delle Corse, nel tratto compreso fra la ferrovia e viale Pilone. In viale Pilone è presente un pozzetto nel quale confluiscono tre condotte: un Dn 100 cm a quota di , un ovoidale 100x150 cm a quota di e un ulteriore Dn 100 cm a quota m slm. Dal pozzetto esce in direzione di via Delle Corse una tubazione diametro 100 cm a quota Nel pozzetto, e nelle zone a monte si rilevano, forti criticità durante gli eventi meteorici intensi con innalzamento dei livelli a piano campagna e fuoriuscita delle acque dai chiusini. La condotta di diametro 100 cm lungo via delle Corse assume più a valle, dimensioni ovoidali 80x120 cm. (rappresentata in giallo sullo stralcio sotto riportato). In corrispondenza di via Antico Ippodromo è stata realizzata dall amministrazione comunale, una nuova condotta di alleggerimento di diametro 150 cm che doveva intercettare l ovoidale in via Delle Corse, per fare defluire le acque di pioggia direttamente al fiume Tanaro. (rappresentata in blu sullo stralcio sotto riportato). La condotta non è stata completata, e risulta interrotta a monte dell attraversamento ferroviario, a causa dell interferenza con l ovoidale stesso. (rappresentata in rosso sullo stralcio sotto riportato). La condotta comunale di diametro 150 cm, presenta in corrispondenza dell interferenza una quota di fondo di cm contro quella dell ovoidale di 110,12.
5 Pagina 5 di 18 Di seguito si riporta uno stralcio planimetrico con l indicazione dei tratti fognari esistenti. Per un maggior dettaglio dello stato di fatto si rimanda alla planimetria di rilievo delle opere. 3.0 CRITERI SEGUITI PER LE SCELTE PROGETTUALI ESECUTIVE Sulla base dei dati disponibili e delle valutazioni modellistiche effettuate, le opere incluse in questa fase progettuale sono destinate a raggiungere un duplice obiettivo: risolvere alcune criticità idrauliche nel sistema di raccolta delle acque meteoriche, ottimizzare la gestione delle acque presso l impianto di trattamento di via Delle Quaglie. Il criterio seguito nella definizione delle scelte progettuali è stato quello di salvaguardare le opere già realizzate e di garantirne la fruibilità mediante la continuità idraulica. In particolare si è prevista la messa in funzione della condotta comunale di diametro 150 cm precedentemente realizzata in Via Antico Ippodromo e il potenziamento della stazione di sollevamento realizzata presso l impianto di trattamento, oltre alla fornitura di un gruppo elettrogeno per consentire l utilizzo delle apparecchiature, in caso di mancanza di alimentazione elettrica dalla rete. Va comunque precisato che il progetto di sistemazione della rete di raccolta delle acque è estremamente ampio e nel suo insieme prevedere la realizzazione di tutte le opere necessarie
6 Pagina 6 di 18 per garantire lo scarico delle acque al fiume Tanaro, mediante la realizzazione e il potenziamento degli impianti di sollevamento, in caso di piena, onde evitare di incorrere in pesanti rigurgiti del fiume Tanaro all interno dei collettori stessi. 3.1 INDIRIZZO PER LA SOLUZIONE DELLE CRITICITA SULLA RETE FOGNARIA IN ZONA VIA DELLE CORSE Le scelte progettuali hanno tenuto conto della primaria necessità di assicurare al nuovo tratto fognario, e più in generale di contribuire a migliorare lo schema di sistemazione della rete fognaria, con un corretto deflusso delle acque verso l impianto di depurazione, evitando le sovra portate, nelle tubazioni, responsabili degli allagamenti delle aeree in concomitanza di forti ed intense piogge. Gli interventi sono stati studiati in modo da ottimizzare il sistema fognario, nell ottica di riutilizzare le strutture esistenti, non vanificando gli sforzi economici sin qui fatti. L intervento prevede di realizzare un nuovo pozzetto di intercettazione in testa a Via delle Corse presso l incrocio in Viale del Pilone con il duplice scopo di: - Separare le portare nere che confluiranno lungo il collettore esistente, verso il depuratore; - Intercettare le portate di acqua bianca, che defluiranno tramite il nuovo collettore Dn 1500, immettendosi nella rete esistente verso il fiume Tanaro; In caso di eventi eccezionali, entrambi i collettori saranno interessati dal deflusso delle acque, quello in progetto direttamente verso il fiume Tanaro e l esistente verso il depuratore, dove attraverso il sistema delle idrovore sopra descritto, verrà inviato al fiume Tanaro. In particolar modo per realizzare concretizzare l obbiettivo di progetto, si prevede di realizzare un manufatto in ca, un sifone, che permetterà di sottopassare con la condotta Dn 1500 bianca, l ovoidale esistente, nella zona a monte della ferrovia, nell area presso i nuovi condomini lungo via Antico Ippodromo, e collegarsi cosi alla condotta bianca esistente che attraversa la ferrovia.
7 3.2 DESCRIZIONE DELLE OPERE Prog ASP Progetto Esecutivo - Razionalizzazione della rete fognaria nel Comune di Asti Pagina 7 di 18 Le opere incluse nel presente progetto sono essenzialmente costituite dall intervento che sarà realizzato in Via delle Corse, per completare la rete e risolvere alcune criticità dovute agli allagamenti nella zona; gli interventi previsti sono i seguenti: - Intercettazione dei collettori dal pozzetto presente all incrocio fra via delle Corse e Viale Pilone. - Realizzazione di un tratto di fognatura di diametro 150 cm lungo via delle Corse, per consentire il collegamento alla fognatura esistente in via Antico Ippodromo, per una lunghezza di circa 480 metri. - Risanamento della fognatura esistente del diametro di 150 cm in via Antico Ippodromo, per una lunghezza di circa 200 metri.
8 Pagina 8 di DESCRIZIONE DELLE SOLUZIONI PROGETTUALI ESECUTIVE 4.1 RETE FOGNARIA IN VIA DELLE CORSE MANUFATTO DI INTERCETTAZIONE FOGNATURE ESISTENTI In corrispondenza dell incrocio fra via delle Corse e viale Pilone, all interno del sedime stradale è presente un pozzetto che raccoglie le acque provenienti da tre collettori misti di grande diametro. Si prevede l ampliamento di tale manufatto per consentire l intercettazione delle acque nere provenienti dai tre collettori e invio, mediante condotta di diametro 100 cm, delle acque reflue all impianto di trattamento. Le acque meteoriche saranno invece convogliate mediante la nuova tubazione di progetto diametro 1500 mm, alla condotta bianca esistente in corrispondenza dell attraversamento ferroviario, per poi defluire allo scarico nel fiume Tanaro. Di seguito si riporta il particolare del manufatto di intercettazione. Si prevede che le acque nere provenienti dalla condotta di Via Cendola e Viale Pilone, lato est, scarichino direttamente nel pozzetto esistente, e da questo al collettore di diametro 100 cm.
9 Pagina 9 di 18 Quando si raggiunge una soglia di 50 cm si innesca lo sfioro al nuovo pozzetto realizzato in adiacenza a quello esistente e le acque saranno convogliate nella nuova condotta di diametro 150 cm. Per consentire lo sfioro delle acque meteoriche provenienti dalla condotta ovoidale 100/150, Viale Pilone lato ovest, si prevede di porre in opera una canaletta a sfioro laterale in acciaio inox, in grado di convogliare i valori di portata corrispondenti ai 5Qm del bacino di competenza e di inviarli al collettore di diametro 100 cm esistente REALIZZAZIONE DELLA CONDOTTA IN VIA DELLE CORSE Si prevede la realizzazione di una condotta con tubi prefabbricati in cls, di diametro 150 per una lunghezza complessiva di 476 metri. Saranno realizzati 11 pozzetti,. di cui cinque di linea, utilizzati solo per l ispezione, che saranno realizzati con torrino di discesa Dn 100 cm prefabbricato, collegato direttamente alla tubazione. Gli altri pozzetti, con funzione di deviazione angolare (pozzi pz ), di collegamento della rete di acque bianche esistente (pozzi pz ), e di collegamento alla condotta esistente in via Antico Ippodromo (pozzo pz 19), saranno costituiti da una camera interrata gettata in opera per le deviazioni angolari e prefabbricata negli altri casi. Le dimensioni per le camere di intercettazione, come sotto riportato, sono di 180 per 200 cm in pianta con altezza di 260 cm netti.
10 Pagina 10 di 18 I pozzetti di deviazione angolare, gettati in opera, hanno larghezza di 140 cm in corrispondenza della banchina di discesa, mentre, il lato opposto di circa 350 cm varia in funzione dell angolazione delle condotte. L altezza interna è di 250 cm. Il collegamento tra la camera ed il piano strada sarà realizzato con torrino di discesa, della stessa tipologia di quelli per le ispezioni in linea. In commercio sono presenti camere interrate prefabbricate che potranno essere utilizzate in sostituzione di quelle previste in progetto in accordo con la DL e la stazione appaltante. Per l accesso ai pozzetti è prevista la posa di chiusini in ghisa sferoidale del tipo stradale classe D400. Nei pozzetti di ispezione non è stata prevista scaletta di discesa, al fine di evitare l ispezione da parte di personale non adeguatamente attrezzato. Per l ispezione interna alla condotta, il personale dovrà dotarsi di tutta la strumentazione necessaria, compreso l attrezzatura di discesa. Lungo il tracciato sono presenti sottoservizi, e in alcuni tratti è presente materiale di rinterro. Lo scavo sarà eseguito mediante l utilizzo di casseri metallici autoaffondanti fin dal piano stradale. La sezione di scavo ipotizzata ha larghezza di 260 cm, con profondità variabile da un minimo di 3.95 metri ad un massimo di 5.32 in prossimità dell intercettazione delle condotte esistenti, all incrocio con viale Pilone. In questa zona, per limitare la profondità della sezione rettangolare di scavo, potrà essere eseguito un prescavo di circa 1 metro di altezza. Il terreno di scavo sarà riutilizzato per il rinterro.
11 Pagina 11 di 18 L eventuale presenza di acqua di falda, potrà essere allontanata con l utilizzo di apposite pompe di aggottamento, che la potranno inviarla, sia nell adiacente condotta mista, che nel tratto di valle delle condotta in corso di realizzazione. Realizzando il collettore da valle verso monte, il tratto realizzato, potrà avere la funzione provvisoria per l allontanamento a gravità delle acque di falda. La tubazione prefabbricata sarà posata su sella in cls magro, dello spessore minimo di 40 cm e raccordata con angolo di 120 alla condotta, come da sezione tipo di progetto. dovranno essere intercettati e collegati. Lungo il tracciato verranno intercettate tutte le condotte di acqua bianca presenti nell area. In particolare si segnala il collettore Dn 50 cm da intercettare al pozzetto 7, proveniente da un area di nuova urbanizzazione, e i sei collettori Dn 40 cm, che costituiscono la rete di raccolta dalla piazza D Armi, che Al fine di evitare la realizzazione di un eccessivo numero di pozzetti sul collettore principale, le tubazioni Dn 400 verranno intercettate sezionandole all interno dello scavo della condotta principale, collegando tre linee ad un unico pozzetto.
12 Pagina 12 di 18 Dai rilievi eseguiti è stato accertato che le suddette condotte di acque bianche hanno quota di scorrimento superiore alla nuova tubazione Dn 1500 in progetto, e possono essere collegate direttamente alla camera interrata descritta in precedenza. Relativamente al ripristino stradale, si dovrà provvedere all esecuzione del taglio dell asfalto prima dell apertura degli scavi. Il ripristino bitumato è previsto con posa di uno strato di base dello spessore di cm 12 sul rinterro, e successiva stesa di tappetino di usura dello spessore di cm 3 da estendere a mezza carreggiata o larghezza equivalente RISANAMENTO DELLA FOGNATURA ESISTENTE Per consentire un corretto funzionamento del nuovo sifone, la condotta esistente, a monte del manufatto in via Antico Ippodromo, funzionerà in pressione per consentire l attivazione del sifone da realizzare con altro contratto. La condotta ha dimensioni 150 cm. Per sostenere queste maggiori pressioni, è stato previsto il risanamento della condotta, prestando particolare attenzione ai giunti delle tubazioni al fine di consentire una perfetta tenuta idraulica. La lavorazione dovrà essere anticipata dalla pulizia e lavaggio della condotta, che seppure non funzionante, presenta depositi già rilevati e rimossi in precedenti ispezioni, presumibilmente derivanti da allagamenti conseguenti ad eventi meteorologici che hanno provocato allagamenti nella zona. La pulizia avverrà mediante uso di getto d'acqua ad alta pressione a mezzo autobotte combinata (canal-jet). Successivamente si procederà ad una accurata ispezione della condotta, tramite intervento ad uomo, e produzione di documentazione video e fotografica, al fine di valutare l effettivo stato di fatto, concordando con la D.L. le attività da intraprendere. Il progetto prevede la sigillatura di tutti i giunti garantendone la tenuta idraulica, sia verso l acqua di falda esterna alla tubazione, che alla pressione interna, dovuta sia al caricamento del sifone che alle possibili eccessive portate sulla tubazione. La sigillatura sarà preceduta da una accurata pulizia con rimozione delle parti ammalorate, ed avverrà principalmente con utilizzo di schiuma poliuretanica, resina epossidica, malta idrofuga, ed eventuali altri prodotti che potranno essere richiesti dalla D.L. in accordo con l impresa in funzione dell effettivo stato di conservazione riscontrato.
13 4.1.4 PORTATE DEI COLLETTORI Prog ASP Progetto Esecutivo - Razionalizzazione della rete fognaria nel Comune di Asti Pagina 13 di 18 Lo schema planimetrico dei collettori permette di ricostruire la distribuzione delle portate lungo la rete e conseguentemente i contributi al carico idraulico complessivo affluente ai pozzetti in testa all impianto di depurazione. Trattandosi di intervento di completamento e interconnessione con la rete esistente le portate idrauliche sono ampiamente valutate nello studio idraulico generale e non rappresentano oggetto di prestazione. In considerazione delle modeste pendenze disponibili, si dovrà assicurare il rigoroso rispetto nella posa e i manufatti prefabbricati dovranno in ogni caso essere conformi alle prescrizioni di capitolato. 4.2 PARTICOLARI COSTRUTTIVI CONNESSIONE ALLE OPERE ESISTENTI Importante aspetto di questo progetto è la possibilità di connessione, della nuova tubazione e di quella esistente, in Via delle Corse, con l adduzione all impianto, realizzando così un completamento ed un potenziamento della rete fognaria per quella zona. Il manufatto di sfioro in Viale Pilone potrà consentire di alleggerire il derivatore e le reti laterali connesse. Il collegamento alla rete esistente non attiva non presente particolari criticità. 4.3 CRITERI SEGUITI PER IL CONSEGUIMENTO DEI PRESCRITTI LIVELLI DI SICUREZZA Gli aspetti relativi alla sicurezza sono stati considerati per: fase di costruzione; fase di esercizio.
14 Pagina 14 di 18 Il Testo Unico della Sicurezza (D.Lgs. 81/2008) prevede sempre l'utilizzo prioritario dei mezzi di protezione collettiva in luogo di quelli individuali come armature degli scavi piuttosto che la realizzazione delle palificate; qualora le misure collettive da sole siano insufficienti ad eliminare o ridurre sufficientemente i rischi, in relazione alla quota ineliminabile di rischio residuo, subentra l'obbligo del ricorso ai Dispositivi di Protezione Individuale (DPI). Gli approfondimenti, rispetto a queste tematiche, sono trattati con lo sviluppo della progettazione per la sicurezza e riportati all interno del Piano di Sicurezza a Coordinamento, elaborato che fa parte della presente documentazione progettuale SCAVI PER LA POSA DELLE CONDOTTE Per lo scavo e la posa della condotta di diametro 150 cm si prevede invece l utilizzo di casseri autoaffondanti per proteggere la parte inferiore dello scavo. L installazione dell area di cantiere sarà suddivisa in aree, predisposte alle attività di scavo e di realizzazione del manufatto interrato, inoltre idonee piste garantiranno sicuri accessi ai mezzi e al personale impegnato nelle lavorazioni. Trattandosi di un cantiere che si realizzerà vicino ad aree residenziali, si dovrà garantire il mantenimento decoroso e la massima pulizia, sia delle aree di lavoro che delle aree di transito nonché di zone limitrofe FASE DI ESERCIZIO Per quanto riguarda l aspetto progettuale, da questo punto di vista e coerentemente con il livello progettuale di riferimento, sono state considerate tutte le misure previste dalla legge e sono stati presi tutti i provvedimenti al fine di garantire un efficace e sicura manutenibilità nel tempo. Dopo il collaudo e l esercizio della rete sarà monitorato, a cura del gestore, il manufatto di sfioro di Viale Pilone per valutare le effettive condizioni di esercizio e i possibili interventi migliorativi ove se ne ravvisasse la necessità. 5.0 DISPONIBILITA DELLE AREE La condotta fognaria di via Delle Corse è su strada comunale, e non risulta pertanto necessario avviare procedure di asservimento.
15 Pagina 15 di INDAGINI E RILIEVI EFFETTUATI E INTERFERENZE 6.1 STUDIO GEOLOGICO E GEOTECNICO Nella precedente fase, di progettazione, si è proceduto ad approfondire le indagini geologiche, sulla base delle quali si è proceduto ala redazione del progetto strutturale. Nell allegata Relazione Geologico-geotecnica sono riportate tutte le valutazioni in merito alle caratteristiche dei terreni interessati dalle opere. 6.2 INDAGINI ARCHEOLOGICHE La realizzazione dell intervento, nell area di Via delle Corse, saranno realizzati in aree già interessate da scavi. La condotta e le opere accessorie saranno realizzate sulle aree dove sono presenti collettori di recente realizzazione. Pertanto, non essendo mai rinvenuti reperti archeologici, negli scavi precedenti, in via delle Corse, si ritiene che le informazioni, al fine della ricerca storica siano sufficientemente esaustive; per questi evidenti motivi, il presente intervento progettuale, non darà seguito ad ulteriori indagini archeologiche preventive. 6.3 STUDIO DELLE INTERFERENZE CON ALTRI IMPIANTI ED OPERE INTERFERENZE PUBBLICI SERVIZI Le opere in progetto comportano interferenze con le reti interrate dei servizi pubblici, presenti sull area. Prima dell inizio dei lavori della rete fognaria, dovrà essere richiesto agli enti gestori delle reti, sotto servizi interrati, un preventivo sopralluogo per l esatta individuazione dei tracciati, e agire con la massima cautela nella fase di scavo in accordo con gli enti e la DL INTERFERENZE AMBIENTALI Le opere previste in progetto hanno la funzione di razionalizzare il sistema di adduzione delle acque e di conseguenza aumentare l efficienza depurativa dell impianto della città di Asti. Una
16 Pagina 16 di 18 più efficiente separazione delle acque nere dalle acque bianche comporta sicuri miglioramenti ambientali sulle componenti acqua, aria e suolo. Pertanto si può affermare che non sussistono impatti negativi sull ambiente nella fase di realizzazione delle opere, ne nel suo impiego futuro. 6.4 ANALISI DELLA CONNESSIONE DELLE OPERE Le interazioni dell opera a progetto con reti e servizi esterni sono limitati a: collegamento alla rete esistente a valle con il collettore non attivo da risanare, a monte con il pozzetto di confluenza di viale Pilone. Per quanto riguarda questo puntosi rimanda ai criteri illustrati precedentemente ed a quanto illustrato negli elaborati specifici. Per quanto riguarda il recapito finale è opportuno osservare le opere non modificano lo schema idraulico complessivo, che sarà completato con la realizzazione del sifone e il collegamento alla rete esistente e non attiva in prossimità della ferrovia. 7.0 GESTIONE DEI MATERIALI DI SCAVO E DI RISULTA La nuova modalità di gestione delle terre e rocce da scavo è definita in 2 articoli della legge n. 98 del 9 agosto 2013 articolo 41 comma 2: prevede l applicazione del Regolamento di cui al d.m. 10 agosto 2012, n. 161 solo alle terre e rocce da scavo che provengono da attività o opere soggette a valutazione d'impatto ambientale o ad autorizzazione integrata ambientale. articolo 41 bis: regola tutte le altre casistiche, ossia i cantieri inferiori a mc (c.d. cantieri di cantieri di piccole dimensioni), e tutte le casistiche che non ricadono nel d.m. 10 agosto 2012, n Tale articolo infatti: abroga l articolo 8 bis del d.l. 26 aprile 2013, n. 43, convertito, con modificazioni, dalla legge 24 giugno 2013, n. 71; prevede che, in relazione a quanto disposto dall'articolo 266, comma 7, del d.lgs. 3 aprile 2006, n. 152 ed in deroga a quanto previsto dal regolamento di cui al d.m. 10 agosto 2012, n. 161, i materiali da scavo prodotti nel corso di attività e interventi autorizzati in base alle norme vigenti, sono sottoposti al regime di cui all'articolo 184-bis del decreto legislativo n. 152 del 2006, a determinate condizioni, estendendo (vedasi comma 5) tale possibilità anche ai materiali da scavo derivanti da
17 Pagina 17 di 18 attività e opere non rientranti nel campo di applicazione del comma 2-bis dell'articolo 184-bis del decreto legislativo 3 aprile 2006, n Per quanto riguarda i materiali di risulta degli scavi, si terrà presente, quanto previsto dal Piano di Utilizzo delle terre e rocce da scavo ai sensi del Decreto del Ministero dell'ambiente e della tutela del Territorio e del Mare 10 agosto 2012, n. 161 regolamento recante la disciplina dell'utilizzazione delle terre e rocce da scavo (G.U. n. 221 del 21 settembre 2012), con particolare riferimento all Articolo 5, ALLEGATO 5. Il documento dovrà essere redatto e approvato prima dell inizio dei lavori dagli enti competenti, auspicando la possibilità di riutilizzo del materiale in eccedenza. I materiali che non sono contaminati, previa adeguata caratterizzazione, possono essere destinate all effettivo utilizzo interno al cantiere, per rinterri, riempimenti, rilevati, ai sensi del citato decreto. Nella tabella seguente è riportato il bilancio del materiale di scavo che riporta quanto segue con i relativi quantitativi: il materiale di scavo il materiale riposizionato in loco a rinfianco dei manufatti il materiale eventualmente da allontanare in discarica. COMPARTO BILANCIO SCAVI - Asti via Delle Corse SCAVO (m3) DEMOLIZIONE (m3) RIUTILIZZO Collettore via Delle Corse 5250, , , (m 3 ) RIFIUTO (m 3 ) RECUPERO (m 3 ) c/o centri di Pozzo intercettazione via Pilone 83,20 3,15 0,00 86, SOMMANO (m3) 5.333,59 3, , ,74 0,00 Nel caso non fosse possibile il riutilizzo interno, il materiale inerte sarà conferito presso lo smaltitore autorizzato: ECOIMPIANTI C.R.V. S.R.L. con Sede legale in Via Guerra, località Pomenzone Asti.
18 Pagina 18 di VARIAZIONI APPORTATE RISPETTO AL PROGETTO DEFINITIVO Rispetto al progetto definitivo, non sono state apportate variazioni significative e influenti ai fini delle scelte progettuali. Sono state previste modifiche sulla configurazione di alcuni pozzetti ad angolo variando la conformazione geometrica per favorire un adeguato deflusso dei reflui. In via Antico Ippodromo, a seguito di un ulteriore indagine di scavo, si è determinata l esatta posizione del collettore, pertanto è risultato variato il percorso del tratto fognario Dn 150 cm da risanare. Le operazioni di risanamento saranno effettuate secondo le disposizioni di capitolato ed in conformità alle indicazioni del PSC. Ulteriori modeste variazioni sono state apportate a seguito dell incremento del dettaglio progettuale. 9.0 QUADRO ECONOMICO RIASSUNTIVO Lavori Opere civili collettori ,91 Oneri per la sicurezza non soggetti a ribasso ,00 Totale Lavori ,91 Totale complessivo lavori (A) ,91 Somme a disposizione Rilievi, accertamenti, indagini 6000,00 Accordi bonari e servitù - Arrotandamenti e imprevisti 28055,09 Spese tecniche 39000,00 PROGETTAZIONE e COORD. SICUREZZA IN FASE DI PROGETTAZIONE 28500,00 DIREZIONE LAVORI E COORDINAMENTO SICUREZZA IN FASE DI ESECUZIONE 4500,00 COLLAUDO TECNICO AMMINISTRATIVO 4500,00 COLLAUDO STATICO 1500,00 Spese per attività di consulenza o di supporto (0,25% di A) 1700,00 Spese per pubblicità, pubblicazioni bandi e gara 3800,00 Spese per accertamenti di laboratorio e verifiche tecniche di cui al CSA (0,5% di A) 3400,00 Spese per autorizzazioni (0,5% di A) 3400,00 Totale complessivo somme a disposizione (B) 85355,09 TOTALE IMPORTO COMPLESSIVO INTERVENTO (A+B) ,00
PREMESSA 1. IL PROGETTO IN GENERALE
PREMESSA Il presente progetto rappresenta il 1 stralcio dei lavori di risanamento funzionale ed impiantistico dell impianto di depurazione del Comune di Montecatini Terme ubicato in località Vico Montecatini
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