Lezione 5. La misura delle distanze in astrofisica

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "Lezione 5. La misura delle distanze in astrofisica"

Transcript

1 Lezione 5 La misura delle distanze in astrofisica

2 La misura delle distanze in astrofisica Per misurare le distanze dagli oggetti celesti è necessario disporre di regoli e di una scala che consenta di calibrare tali regoli. Descriviamo ora più in dettaglio gli stimatori primari

3 L'unità astronomica La base di questa scala di calibrazione è l'unità astronomica, ovvero la distanza fra la terra e il sole. La prima misura relativamente accurata di questa distanza risale a Cassini (XVII secolo) che l'ha determinata utilizzando il metodo della parallasse per determinare la distanza di pianeti vicini e la terza legge di Keplero per risalire al raggio dell'orbita terrestre. Misurando, ad esempio, il periodo di Marte, quello della Terra e la distanza fra Marte e la Terra mediante il metodo della parallasse si ha che dove P M e P T rappresentano il periodo di Marte e della Terra, R M e R T i raggi delle rispettive orbite, D T-M la distanza dalla terra a Marte

4 L'unità astronomica Misure più accurate sono state effettuate: misurando il ritardo di un potente segnale radio riflesso dalla superficie di pianeti (Venere, Mercurio) e usando la terza legge di Keplero. Misurando lo spostamento doppler di righe di stelle vicine per calcolare la velocità di rotazione della terra intorno al sole

5 La parallasse Il moto apparente delle stelle vicine osservabile a causa della rotazione della Terra attorno al Sole Se la stella è al polo eclittico il moto apparente sarà un cerchio di raggio par Se la stella è all'equatore il moto apparente sarà un segmento di lunghezza 2 par In posizioni intermedie il moto è un'ellisse con semiasse maggiore uguale a par L'angolo di parallasse è utilizzato per determinare la distanza delle stelle vicine

6 Misura spettroscopica della distanza 100 pc 10 Kpc Il metodo si basa su una misura spettroscopica a larga banda per determinare la temperatura superficiale della stella (o in alternativa su due misure di flusso in bande diverse per determinare l'indice di colore), una misura fotometrica per determinare il flusso e una misura spettroscopica a banda stretta (es. riga Ha) per determinare il ramo di appartenenza nel diagramma HR. Individuata la posizione nel diagramma HR conosciamo la luminosità, L. Dalla misura di flusso, F, otteniamo la distanza mediante la solita relazione

7 La distanza di luminosità Consideriamo un oggetto di luminosità L. Il flusso raccolto da una superficie sferica di raggio d attorno alla sorgente è per definizione: d

8 La distanza di luminosità e magnitudine assoluta Possiamo invertire la relazione e definire una distanza basata sulla luminosità e sul flusso misurato: la distanza di luminosità, d L Possiamo esprimere la luminosità in termini di magnitudini (magnitudine assoluta) E' definita come la magnitudine apparente che avrebbe lo stesso oggetto posto alla distanza di 10 pc. Esercizio. Derivare la relazione della magnitudine assoluta (usare la definizione di magnitudine apparente e di luminosità).

9 Radiazione di corpo nero Un corpo nero è definito come un corpo a temperatura uniforme, in cui la radiazione è in equilibrio termodinamico con la materia. L'intensità specifica, monocromatica di un corpo nero dipende solo dalla sua temperatura, e viene indicata col simbolo B( ), dove La potenza totale per unità di superficie e di angolo solito emessa da un corpo nero alla temperatura T è data da dove è la costante di Stefan-Boltzmann

10 Classi spettrali delle stelle

11 Classi spettrali delle stelle Ogni classe spettrale è ulteriormente suddivisa in 10 sottoclassi (numerate da 0 a 9 in ordine di temperatura decrescente

12 Spettro stella classe M Brillanza (unità arbitrarie) Corpo nero a T~2500 K (micron)

13 Brillanza (unità arbitrarie) Spettro stella classe G Corpo nero a T~5714 K (micron)

14 Lo spettro del sole T = 5770 K

15 Spettro stella classe O Brillanza (unità arbitrarie) Corpo nero a T~35000 K (micron)

16 Diagramma HR (Hertzsprung-Russell) La misura della distanza di una stella mediante il diagramma HR richiede i seguenti passi: Individuare la classe spettrale della stella (temperatura superficiale) mediante misura spettroscopica Determinare in quale delle sequenze si trova la stella (sequenza principale, nane bianche, ecc) Determinare la magnitudine apparente mediante una misura fotometrica Determinare la luminosità assoluta sul diagramma HR Calcolare la distanza

17 Indice di colore Notare che l'asse delle ascisse è dato in termini di indice di colore invece che in temperatura superficiale L'indice di colore è utilizzato per caratterizzare lo spettro mediante misure fotometriche Si utilizzano osservazioni con tre filtri: U (ultravioletto), B (blu) e V (visiblile) Si utilizzano quindi i seguenti indici:

18 Supponiamo di osservare una stella di cui conosciamo già la classe spettrale, ovvero la temperatura superficiale. Dobbiamo determinare, quindi, il ramo giusto nel diagramma HR in modo da determinarne la luminosità assoluta. Il ramo nel diagramma HR è possibile determinarlo per via spettroscopica. Prendiamo una riga caratteristica, ad esempio la riga Ha dell'idrogeno neutro: Questa riga non sarà perfettamente monocromatica, ma avrà una certa larghezza per effetto Stark (allargamento della riga causata dal campo elettrico) L'effetto Stark è causato da campi elettrici oscillanti generati dagli ioni metallici presenti nell'atmosfera stellare. Maggiore è la densità e maggiore è l'allargamento della riga. È possibile quindi trovare delle correlazioni fra la sequenza in cui si trova la stella e la larghezza della riga Se supponiamo di conoscere la classe spettrale della stella (o la misuriamo con altri metodi) e misuriamo la larghezza di righe caratteristiche possiamo risalire alla posizione della stella nel diagramma HR

19

20 Larghezza riga Ha Classe spettrale

21 Stelle variabili 200 pc 2-3 Mpc Le stelle variabili (Cefeidi, RR Lyrae) sono stelle che presentano instabilità superficiali che danno origine a oscillazioni periodiche nella luminosità di periodo strettamente correlato con la luminosità. Misurando il periodo di variabilità è possibile risalire alla magnitudine assoluta e da questa alla distanza una volta misurata la magnitudine apparente.

22 Cefeidi variabili Le Cefeidi Variabili sono una classe molto importante di stimatori di distanza in quanto costituiscono il ponte fra le distanze galattiche e le distanze extragalattiche. Se consideriamo la stella, di raggio R, come un corpo nero alla temperatura T, allora dalla legge di Stefan-Boltzmann si ha che la luminosità sarà data da: che possiamo scrivere in scala di magnitudini come Nelle Cefeidi variabili si hanno delle variazioni nell'opacità degli strati contenenti elio ionizzato. Durante il periodo in cui questi strati sono molto densi, e quindi molto opachi, si ha un aumento nella pressione di radiazione che causa un'espansione radiale (con una conseguente variazione in luminosità) Espandendo, il gas si raffredda, l'elio si ricombina e l'opacità diminuisce; l'espansione pertanto si ferma e la stella collassa per iniziare un nuovo ciclo

23 Cefeidi variabili Il periodo di pulsazione è correlato al raggio medio (attraverso la densità media della stella), mentre la temperatura superficiale è correlata all'indice di colore. È possibile quindi scrivere la magnitudine assoluta (ovvero la luminosità) in funzione del periodo di pulsazione: dove i parametri, e, sono dei parametri da determinare mediante un fit di questa relazione su un campione di Cefeidi variabili di cui si conosca la distanza (e, quindi, la luminosità) e per le quali si possa misurare il periodo e l'indice di colore I maggiori effetti sistematici sono legati all'estinzione causata dalla polvere interstellare e a effetti di metallicità Nel primo caso si fa riferimento a modelli di estinzione universali (cioè indipendenti dalla natura della galassia che ospita la stella); nel secondo caso il problema è l'effetto della presenza di elementi più pesanti dell'elio (detti metalli) sulla relazione periodoluminosità. In questo caso l'entità dell'effetto è ancora poco nota.

24 Cefeidi variabili Paragone del modulo di distanza della Grande Nube di Magellano (LMC) determinato con le Cefeidi (linea tratteggiata) e mediante altri metodi. L'accuratezza in modulo di distanza è di circa 0.1 che corrisponde ad un'accuratezza relativa sulla distanza di circa il 20%

25 Cefeidi variabili La calibrazione accurata della distanza delle Cefeidi Variabili è uno dei punti chiave per le prestazioni del metodo Mediante il satellite Hipparcos e, più recentemente, l'hubble Space Telescope, è stato possibile determinare la distanza delle cefeidi variabili più vicine, fino a una distanza di circa 500 pc. HST, in particolare, ha potuto calibrare la distanza di 10 cefeidi variabili con un'accuratezza migliore del 10%

26 Estimatori secondari Stelle più brillanti in galassie a spirale (M V ~ ) Relazione Tully-Fisher, che lega la velocità di rotazione di galassie a spirale (misurata mediante la riga a 21 cm) alla luminosità assoluta. Osservazione di supernove Ia, che hanno una luminosità al picco grosso modo costante (~ -20) In ammassi di galassie la luminosità delle galassie più brillanti è grosso modo costante.

27 Relazione di Tully-Fisher Rapresenta la correlazione esistente fra la luminosità totale delle galassie a spirale e la velocità di rotazione (che può essere determinata mediante misure di effetto Doppler sulla riga a 21cm dell'idrogeno neutro) È un metodo molto utilizzato e potente: in particolare recentemente è stato mostrato che la dispersione nelle misure si riduce moltissimo a lunghezze d'onda nell'infrarosso (sebbene la statistica disponibile non sia ancora sufficiente) Se il risultato fosse confermato da altre osservazioni la relazione TF potrebbe essere utilizzata per determinare distanze su scale extragalattiche con accuratezza dell'ordine del 5%.

28 Relazione di Tully-Fisher Banda B Banda I Banda H 3.6 m M Log W

Lezione 4. Bande elettromagnetiche, brillanza superficiale e intensità specifica, la misura delle distanze in astrofisica

Lezione 4. Bande elettromagnetiche, brillanza superficiale e intensità specifica, la misura delle distanze in astrofisica Lezione 4 Bande elettromagnetiche, brillanza superficiale e intensità specifica, la misura delle distanze in astrofisica Definizione delle bande elettromagnetiche Visibile Definizione di bande nel visibile

Dettagli

Lezione 3. Bande elettromagnetiche, brillanza superficiale e intensità specifica, la misura delle distanze in astrofisica

Lezione 3. Bande elettromagnetiche, brillanza superficiale e intensità specifica, la misura delle distanze in astrofisica Lezione 3 Bande elettromagnetiche, brillanza superficiale e intensità specifica, la misura delle distanze in astrofisica Definizione delle bande elettromagnetiche Visibile Definizione di bande nel visibile

Dettagli

Olimpiadi Italiane di Astronomia MAGNITUDINI

Olimpiadi Italiane di Astronomia MAGNITUDINI Olimpiadi Italiane di Astronomia Preparazione alla fase interregionale delle Olimpiadi Italiane di Astronomia MAGNITUDINI By Giuseppe Cutispoto Magnitudine apparente La magnitudine apparente (m) di una

Dettagli

Magnitudini e Diagramma H-R Giuseppe Cutispoto

Magnitudini e Diagramma H-R Giuseppe Cutispoto Magnitudini e Diagramma H-R Giuseppe Cutispoto INAF Osservatorio Astrofisico di Catania gcutispoto@oact.inaf.it Versione: 4 febbraio 018 Magnitudine apparente La magnitudine apparente (m) di una stella

Dettagli

La misura delle distanze stellari

La misura delle distanze stellari La misura delle distanze stellari Gisella Clementini INAF - Osservatorio Astronomico di Bologna Eratostene di Cirene, 240 a.c. - raggio Terrestre Ipparco di Nicea, 150 a.c. - distanza Terra-Luna Giovanni

Dettagli

CARATTERISTICHE DELLE STELLE

CARATTERISTICHE DELLE STELLE CARATTERISTICHE DELLE STELLE Lezioni d'autore di Claudio Censori VIDEO Introduzione I parametri stellari più importanti sono: la le la la luminosità, dimensioni, temperatura e massa. Una stella è inoltre

Dettagli

1. La luce delle stelle

1. La luce delle stelle 1. La luce delle stelle 2. La scala delle magnitudini La luminosità delle stelle appare diversa a occhio nudo. Ipparco di Nicea creò, intorno al 120 a.c., una scala di luminosità che assegnava il valore

Dettagli

OLIMPIADI ITALIANE DI ASTRONOMIA 2015 FINALE NAZIONALE 19 Aprile Prova pratica - Categoria Senior

OLIMPIADI ITALIANE DI ASTRONOMIA 2015 FINALE NAZIONALE 19 Aprile Prova pratica - Categoria Senior OLIMPIADI ITALIANE DI ASTRONOMIA 2015 FINALE NAZIONALE 19 Aprile Prova pratica - Categoria Senior Variabili Cefeidi Le Cefeidi sono stelle variabili ( m ~ 1) di massa M > 5 M ed aventi periodo 1 < P

Dettagli

Bande elettromagnetiche, brillanza superficiale, intensità specifica

Bande elettromagnetiche, brillanza superficiale, intensità specifica Corso di introduzione all'astrofisica secondo modulo Programma svolto A.A. 2010-2011 Astronomia ad occhio nudo Il funzionamento dell'occhio umano Il meccanismo della visione Sensibilità spettrale 1. Potere

Dettagli

Corso di introduzione all'astrofisica A.A. 2013/2014. Programma svolto

Corso di introduzione all'astrofisica A.A. 2013/2014. Programma svolto Corso di introduzione all'astrofisica A.A. 2013/2014 Programma svolto Lezione 1 Astronomia ad occhio nudo Com'è fatto l'occhio. Elementi di base della visione ad occhio nudo. La risoluzione angolare dell'occhio,

Dettagli

Astronomia Parte I Proprietà fondamentali delle stelle

Astronomia Parte I Proprietà fondamentali delle stelle Astronomia 07-8 Parte I Proprietà fondamentali delle stelle 6 Diagramma HR Classi di luminosità Subgiganti Classe I Classe II Classe III Sole: G V Parallasse spettroscopica L Nota la luminosità assoluta

Dettagli

UNIVERSITA' DEGLI STUDI DI CATANIA Facoltà di Scienze Matematiche, Fisiche, Naturali Corso di Laurea Specialistica in Fisica

UNIVERSITA' DEGLI STUDI DI CATANIA Facoltà di Scienze Matematiche, Fisiche, Naturali Corso di Laurea Specialistica in Fisica UNIVERSITA' DEGLI STUDI DI CATANIA Facoltà di Scienze Matematiche, Fisiche, Naturali Corso di Laurea Specialistica in Fisica CURRICULUM ASTROFISICA E FISICA DELLO SPAZIO Anno Accademico 2011-2012 PROGRAMMA

Dettagli

Jay Phelan, Maria Cristina Pignocchino. Scopriamo le scienze della Terra

Jay Phelan, Maria Cristina Pignocchino. Scopriamo le scienze della Terra Jay Phelan, Maria Cristina Pignocchino Scopriamo le scienze della Terra Capitolo 2 Le stelle e il Sistema solare 3 1. Le stelle e la luce /1 La luce è energia elettromagnetica emessa da una sorgente; si

Dettagli

Olimpiadi Italiane di Astronomia Corso di preparazione per la Gara Interregionale Categoria Senior

Olimpiadi Italiane di Astronomia Corso di preparazione per la Gara Interregionale Categoria Senior Olimpiadi Italiane di Astronomia Corso di preparazione per la Gara Interregionale Categoria Senior Problema 1. Utilizzando i logaritmi in base 10 determinare: log 10 =? log 1000 =? log 1 =? log (a b) =?

Dettagli

Astronomia Lezione 17/10/2011

Astronomia Lezione 17/10/2011 Astronomia Lezione 17/10/2011 Docente: Alessandro Melchiorri e.mail:alessandro.melchiorri@roma1.infn.it Libri di testo: - An introduction to modern astrophysics B. W. Carroll, D. A. Ostlie, Addison Wesley

Dettagli

Un approfondimento: Le distanze delle galassie

Un approfondimento: Le distanze delle galassie Un approfondimento: Le distanze delle galassie Abbiamo parlato di gruppi e ammassi di galassie, della loro distanza e del loro diametro: come fanno gli astronomi a misurare le dimensioni e le distanze

Dettagli

Le distanze in Astronomia

Le distanze in Astronomia Le distanze in Astronomia Argomenti trattati Distanze astronomiche: alcuni metodi di misura Le galassie: morfologia e classificazione Cosmologia: accenni DISTANZE ASTRONOMICHE DISTANZA E TEMPO La Luna

Dettagli

LE DISTANZE ASTRONOMICHE

LE DISTANZE ASTRONOMICHE LE DISTANZE ASTRONOMICHE Lezioni d'autore di Claudio Censori VIDEO Introduzione La misurazione delle distanze dei corpi celesti, dalla scala galattica a quella cosmologica, è molto importante in astronomia

Dettagli

La classificazione delle stelle

La classificazione delle stelle La classificazione delle stelle Primo Levi 2013 Roberto Bedogni INAF Osservatorio Astronomico di Bologna via Ranzani, 1 40127 - Bologna - Italia Tel, 051-2095721 Fax, 051-2095700 http://www.bo.astro.it/~bedogni/primolevi

Dettagli

Astronomia Lezione 23/1/2012

Astronomia Lezione 23/1/2012 Astronomia Lezione 23/1/2012 Docente: Alessandro Melchiorri e.mail:alessandro.melchiorri@roma1.infn.it Slides: oberon.roma1.infn.it/alessandro/ Libri di testo: - An introduction to modern astrophysics

Dettagli

Unità 2 - L ambiente celeste

Unità 2 - L ambiente celeste Unità 2 - L ambiente celeste 1 1. La Sfera celeste Stelle in rotazione 2 1. La Sfera celeste Punti di riferimento sulla Sfera celeste 3 1. La Sfera celeste Individuare la Stella polare sulla Sfera celeste

Dettagli

Astronomia Strumenti di analisi

Astronomia Strumenti di analisi Corso facoltativo Astronomia Strumenti di analisi Christian Ferrari & Gianni Boffa Liceo di Locarno Parte E: Strumenti di analisi Radiazione elettromagnetica Interazione radiazione - materia Redshift Misura

Dettagli

Unità di misura di lunghezza usate in astronomia

Unità di misura di lunghezza usate in astronomia Unità di misura di lunghezza usate in astronomia In astronomia si usano unità di lunghezza un po diverse da quelle che abbiamo finora utilizzato; ciò è dovuto alle enormi distanze che separano gli oggetti

Dettagli

Determinazione della curva di luce e della massa di NGC 2748

Determinazione della curva di luce e della massa di NGC 2748 Determinazione della curva di luce e della massa di NGC 2748 Marco Berton, Liceo Scientifico U. Morin - Mestre Alessio Dalla Valle, Liceo Scientifico G. Bruno Mestre Luca Marafatto, Liceo Classico M. Foscarini

Dettagli

Stelle: magnitudini e Diagramma H-R. Olimpiadi di Astronomia Sede interegionale del Lazio

Stelle: magnitudini e Diagramma H-R. Olimpiadi di Astronomia Sede interegionale del Lazio Stelle: magnitudini e Diagramma H-R Olimpiadi di Astronomia Sede interegionale del Lazio astrolimpiadi.lazio@iaps.inaf.it Terra Distanze stellari Sole a d π Per misurare le distanze stellari, possiamo

Dettagli

Unità 2 - L ambiente celeste

Unità 2 - L ambiente celeste Unità 2 - L ambiente celeste 1 1. La Sfera celeste Stelle in rotazione 2 1. La Sfera celeste Punti di riferimento sulla Sfera celeste 3 1. La Sfera celeste Individuare la Stella polare sulla Sfera celeste

Dettagli

Stelle: magnitudini e Diagramma H-R. Olimpiadi di Astronomia Sede interegionale del Lazio

Stelle: magnitudini e Diagramma H-R. Olimpiadi di Astronomia Sede interegionale del Lazio Stelle: magnitudini e Diagramma H-R Olimpiadi di Astronomia Sede interegionale del Lazio astrolimpiadi.lazio@iaps.inaf.it Terra Distanze stellari Sole a d π Per misurare le distanze stellari, possiamo

Dettagli

Nuclei Galattici Attivi e Buchi Neri. Lezione 15

Nuclei Galattici Attivi e Buchi Neri. Lezione 15 Nuclei Galattici Attivi e Buchi Neri Lezione 15 Buchi neri nei nuclei galattici Nell ipotesi che gli AGN siano alimentati da accrescimento di massa su un buco nero l attività AGN deva lasciare un resto

Dettagli

Stelle: magnitudini e Diagramma H-R. Olimpiadi di Astronomia edizione 2016

Stelle: magnitudini e Diagramma H-R. Olimpiadi di Astronomia edizione 2016 Stelle: magnitudini e Diagramma H-R Olimpiadi di Astronomia edizione 2016 Astrolimpiadi.lazio@iaps.inaf.it Terra Distanze stellari Sole a d π Terra Per misurare le distanze stellari, possiamo utilizzare

Dettagli

OLIMPIADI ITALIANE DI ASTRONOMIA 2013 FINALE NAZIONALE Prova Teorica - Categoria Junior

OLIMPIADI ITALIANE DI ASTRONOMIA 2013 FINALE NAZIONALE Prova Teorica - Categoria Junior OLIMPIADI ITALIANE DI ASTRONOMIA 2013 FINALE NAZIONALE Prova Teorica - Categoria Junior 1. L ora a Oriente A un certo istante osserviamo una stella che si trova esattamente sull orizzonte in direzione

Dettagli

AC5 Distanze nella Via Lattea

AC5 Distanze nella Via Lattea AC5 Distanze nella Via Lattea Misure di parallasse. Il satellite Hypparcos La misura della temperatura superficiale delle stelle ( corpo nero, larghezza delle righe, luminosità ) Spettri stellari e loro

Dettagli

BRILLANZA: potenza emessa per unità di angolo solido e unità di superficie della sorgente.

BRILLANZA: potenza emessa per unità di angolo solido e unità di superficie della sorgente. LUMINOSITA INTRINSECA O ASSOLUTA Energia totale irradiata nell unità di tempo (secondo) ossia il flusso totale di energia Viene misurata coi fotometri fotoelettrici: se un fascio di luce colpisce uno strato

Dettagli

Lezione 2. Alcune caratteristiche delle stelle

Lezione 2. Alcune caratteristiche delle stelle Lezione 2 Alcune caratteristiche delle stelle Stelle doppie Non tutte le stelle hanno una magnitudine costante: ve ne sono diverse la cui luminosità si indebolisce a intervalli regolari. Queste sono in

Dettagli

Astronomia Lezione 7/11/2011

Astronomia Lezione 7/11/2011 Astronomia Lezione 7/11/011 Docente: Alessandro Melchiorri e.mail:alessandro.melchiorri@roma1.infn.it Attenzione! on abbiamo lezione il 10/11/011 Slides: oberon.roma1.infn.it/alessandro/ Libri di testo:

Dettagli

PROXIMA CENTAURI = 1,5 pc (visibile solo nel cielo australe) SIRIO = 2,6 pc stelle misurate entro 150 pc

PROXIMA CENTAURI = 1,5 pc (visibile solo nel cielo australe) SIRIO = 2,6 pc stelle misurate entro 150 pc DISTANZA PROXIMA CENTAURI = 1,5 pc (visibile solo nel cielo australe) SIRIO = 2,6 pc 7000 stelle misurate entro 150 pc MAGNITUDINE MAGNITUDINE APPARENTE = m Luminosità apparente misurata attraverso strumenti

Dettagli

Misura della temperatura superficiale di Betelgeuse mediante il metodo spettroscopico

Misura della temperatura superficiale di Betelgeuse mediante il metodo spettroscopico NapoliAstronomia2010 XLIII Congresso UAI INAF Osservatorio Astronomico di Capodimonte 23-26 settembre Misura della temperatura superficiale di Betelgeuse mediante il metodo spettroscopico L obiettivo e

Dettagli

OLIMPIADI ITALIANE DI ASTRONOMIA 2017 Finale Nazionale - 5 Aprile Prova Pratica - Categoria Senior

OLIMPIADI ITALIANE DI ASTRONOMIA 2017 Finale Nazionale - 5 Aprile Prova Pratica - Categoria Senior OLIMPIADI ITALIANE DI ASTRONOMIA 017 Finale Nazionale - 5 Aprile Prova Pratica - Categoria Senior Il Sistema planetario Trappist-1 La mappa stellare nella pagina successiva indica la zona del cielo dove

Dettagli

Istituto Nazionale di Astrofisica Osservatorio Astronomico di Palermo. Seconda lezione. Antonio Maggio. INAF Osservatorio Astronomico di Palermo

Istituto Nazionale di Astrofisica Osservatorio Astronomico di Palermo. Seconda lezione. Antonio Maggio. INAF Osservatorio Astronomico di Palermo Istituto Nazionale di Astrofisica Osservatorio Astronomico di Palermo Seconda lezione Antonio Maggio INAF Osservatorio Astronomico di Palermo Argomenti e concetti già introdotti Astrometria: posizione

Dettagli

OLIMPIADI ITALIANE DI ASTRONOMIA 2015 FINALE NAZIONALE 19 Aprile Prova Teorica - Categoria Senior

OLIMPIADI ITALIANE DI ASTRONOMIA 2015 FINALE NAZIONALE 19 Aprile Prova Teorica - Categoria Senior OLIMPIADI ITALIANE DI ASTRONOMIA 2015 FINALE NAZIONALE 19 Aprile Prova Teorica - Categoria Senior 1. Vero o falso? Quale delle seguenti affermazioni può essere vera? Giustificate in dettaglio la vostra

Dettagli

OLIMPIADI ITALIANE DI ASTRONOMIA 2015 FINALE NAZIONALE 19 Aprile Prova Teorica - Categoria Senior

OLIMPIADI ITALIANE DI ASTRONOMIA 2015 FINALE NAZIONALE 19 Aprile Prova Teorica - Categoria Senior OLIMPIADI ITALIANE DI ASTRONOMIA 2015 FINALE NAZIONALE 19 Aprile Prova Teorica - Categoria Senior 1. Vero o falso? Quale delle seguenti affermazioni può essere vera? Giustificate in dettaglio la vostra

Dettagli

Si potrebbe usare, naturalmente, la notazione esponenziale. Ma oltre un certo limite, l esponente perde di significato immediato nella nostra

Si potrebbe usare, naturalmente, la notazione esponenziale. Ma oltre un certo limite, l esponente perde di significato immediato nella nostra 1 2 Si potrebbe usare, naturalmente, la notazione esponenziale. Ma oltre un certo limite, l esponente perde di significato immediato nella nostra percezione comune. 3 Nella distanza corrispondente ad un

Dettagli

Quesito N Considerate un modello di stella che consista di un corpo nero sferico di temperatura superficiale T e

Quesito N Considerate un modello di stella che consista di un corpo nero sferico di temperatura superficiale T e Considerate un modello di stella che consista di un corpo nero sferico di temperatura superficiale T e K e un raggio di raggi solari La parallasse di questa stella sia di (secondi d arco) Di questa stella

Dettagli

LE STELLE. LE DISTANZE ASTRONOMICHE Unità astronomica = distanza media Terra-Sole ( km)

LE STELLE. LE DISTANZE ASTRONOMICHE Unità astronomica = distanza media Terra-Sole ( km) LE STELLE LE DISTANZE ASTRONOMICHE Unità astronomica = distanza media Terra-Sole (149 600 000 km) Anno luce = distanza percorsa in un anno dalla luce, che viaggia ad una velocità di 300 000 km/sec. (9

Dettagli

OLIMPIADI ITALIANE DI ASTRONOMIA 2015 FINALE NAZIONALE 19 Aprile Prova Teorica - Categoria Junior

OLIMPIADI ITALIANE DI ASTRONOMIA 2015 FINALE NAZIONALE 19 Aprile Prova Teorica - Categoria Junior OLIMPIADI ITALIANE DI ASTRONOMIA 2015 FINALE NAZIONALE 19 Aprile Prova Teorica - Categoria Junior 1. Vero o falso? Quale delle seguenti affermazioni può essere vera? Giustificate in dettaglio la vostra

Dettagli

Insegnare relatività. nel XXI secolo

Insegnare relatività. nel XXI secolo Insegnare relatività nel XXI secolo E s p a n s i o n e d e l l ' U n i v e r s o e l e g g e d i H u b b l e La legge di Hubble Studiando distanze e moto delle galassie si trova che quelle più vicine

Dettagli

Le Galassie. Lezione 8

Le Galassie. Lezione 8 Le Galassie Lezione 8 Proprietà di una galassia E possibile ottenere spettri ed immagini di una galassia a tutte le lunghezze d onda (dal radio ai raggi X). Si possono quindi avere due tipi di osservazioni

Dettagli

La Via Lattea. Lezione 5

La Via Lattea. Lezione 5 Lezione 5 La struttura della Galassia La Galassia ha 3 componenti principali: disco (stelle, gas, polvere); sferoide (bulge; stelle); alone (stelle, materia oscura). Il Sole si trova nel disco ad una distanza

Dettagli

Fondamenti di Astrofisica. Alessandro Marconi

Fondamenti di Astrofisica. Alessandro Marconi Alessandro Marconi Contatti, Bibliografia e Lezioni Prof. Alessandro Marconi Dipartimento di Astronomia e Scienza dello Spazio, Largo E. Fermi 2 email: marconi@arcetri.astro.it, alessandro.marconi@unifi.it

Dettagli

Il nucleo della Via Lattea. Lezione 2

Il nucleo della Via Lattea. Lezione 2 Il nucleo della Via Lattea Lezione 2 La struttura della Galassia La Galassia ha 3 componenti principali: disco (stelle, gas, polvere); sferoide (bulge; stelle); alone (stelle, materia oscura). Il Sole

Dettagli

Stelle. - emette un flusso continuo di onde elettromagnetiche, che noi osserviamo in parte sotto forma di luce

Stelle. - emette un flusso continuo di onde elettromagnetiche, che noi osserviamo in parte sotto forma di luce Stelle - corpo celeste di forma più o meno sferica - emette un flusso continuo di onde elettromagnetiche, che noi osserviamo in parte sotto forma di luce - il Sole è una stella - Quasi tutto ciò che sappiamo

Dettagli

Lezione 7. Cenni di cosmologia (parte II osservazioni dell'universo lontano: due esempi)

Lezione 7. Cenni di cosmologia (parte II osservazioni dell'universo lontano: due esempi) Lezione 7 Cenni di cosmologia (parte II osservazioni dell'universo lontano: due esempi) Esempio 1 Evidenze di energia oscura da osservazioni di supernove lontane La distanza di luminosità per oggetti distanti

Dettagli

Astrofisica e Particelle

Astrofisica e Particelle Astrofisica e Particelle Programma di massima o LʼUniverso o Espansione dellʼuniverso o Radiazione e materia o Nucleosintesi o Bariogenesi o I raggi cosmici: scoperta, spettro, accelerazione, misure o

Dettagli

Lezione 4. Brillanza superficiale e intensità specifica, temperatura di brillanza e di antenna

Lezione 4. Brillanza superficiale e intensità specifica, temperatura di brillanza e di antenna Lezione 4 Brillanza superficiale e intensità specifica, temperatura di brillanza e di antenna Il fascio di antenna Un'antenna puntata in una certa direzione nel cielo riceve (o trasmette) radiazione anche

Dettagli

Astronomia Parte I Proprietà fondamentali delle stelle

Astronomia Parte I Proprietà fondamentali delle stelle Astronomia 016-17 Parte I Proprietà fondamentali delle stelle 1 PARTE I Proprietà fondamentali delle stelle Radiazione continua dalle stelle Brillanza. Spettro elettromagnetico. Legge di Planck. Indici

Dettagli

ESERCIZI SCIENZE: SISTEMA SOLARE

ESERCIZI SCIENZE: SISTEMA SOLARE ESERCIZI SCIENZE: SISTEMA SOLARE 1. Scrivi i nomi dei pianti del Sistema Solare che compaiono nell immagine Sole= 2. Dai le seguenti definizioni Pianeta terrestre= Satelliti galileiani= Pianeta nano= Stella=

Dettagli

Come classificare uno spettro stellare. Francesca Onori

Come classificare uno spettro stellare. Francesca Onori Come classificare uno spettro stellare Francesca Onori Riassumendo.. A seconda della loro temperatura superficiale, le stelle mostrano differenti colori e differenti spettri di corpo nero. Riassumendo..

Dettagli

Spettroscopia ottica di sorgenti celesti ignote

Spettroscopia ottica di sorgenti celesti ignote Spettroscopia ottica di sorgenti celesti ignote Filippo Dalla, Angelo La Rocca, Luca Palmieri ABSTRACT La spettroscopia è la scienza che si occupa dello studio e della misura di uno spettro, i dati che

Dettagli

E noto che la luce, o radiazione elettromagnetica, si propaga sottoforma di onde. Un onda è caratterizzata da due parametri legati fra loro: la

E noto che la luce, o radiazione elettromagnetica, si propaga sottoforma di onde. Un onda è caratterizzata da due parametri legati fra loro: la 1 E noto che la luce, o radiazione elettromagnetica, si propaga sottoforma di onde. Un onda è caratterizzata da due parametri legati fra loro: la lunghezza d onda ( ), definita come la distanza fra due

Dettagli

I Diagrammi HR. Russell. Hertzsprung

I Diagrammi HR. Russell. Hertzsprung Diagramma H-R I Diagrammi HR La scoperta più importante in campo astronomico risale al 1913, quando il danese Enjar Hertzsprung e l americano Henry Norris Russell, indipendentemente l uno dall altro, confrontarono

Dettagli

Astronomia INTRODUZIONE

Astronomia INTRODUZIONE Astronomia 2015-16 INTRODUZIONE Contenuti: Corso di Astronomia 2015-2016 Prof. Marco Bersanelli Fondamenti Struttura stellare Evoluzione stellare Strumentazione per astrofisica Astrofisica galattica Astrofisica

Dettagli

Valutazione di rotazione e massa di NGC7331 tramite l'effetto Doppler con aggiunta di deduzioni riguardanti la materia oscura nella galassia

Valutazione di rotazione e massa di NGC7331 tramite l'effetto Doppler con aggiunta di deduzioni riguardanti la materia oscura nella galassia Valutazione di rotazione e massa di NGC7331 tramite l'effetto Doppler con aggiunta di deduzioni riguardanti la materia oscura nella galassia A cura di: Casarin Luca, Izzo Elena e Salvalaggio Jacopo 1 NGC7331

Dettagli

Oltre il Sistema Solare

Oltre il Sistema Solare Corso di astronomia pratica Oltre il Sistema Solare Gruppo Astrofili Astigiani Andromedae LE STELLE Nascita di una stella Una nube di gas (soprattutto idrogeno) Inizia a collassare sotto l azione della

Dettagli

Unità 2 - L ambiente celeste

Unità 2 - L ambiente celeste Unità 2 - L ambiente celeste 1 2 1. La Sfera celeste Stelle in rotazione 3 Posizione delle stelle Pc Distanza alla quale un corpo celeste ha una parallasse p di 1 di arco 4 1 UA 1 al = 9,3 x 10 15 m =

Dettagli

La Misura del Mondo 5 Oltre il sistema solare

La Misura del Mondo 5 Oltre il sistema solare La Misura del Mondo 5 Oltre il sistema solare Dipartimento di Astronomia Università di Bologna Parallassi stellari \ La base della triangolazione è l orbita della terra attorno al sole (a = semiasse maggiore)

Dettagli

Studio di sorgenti X all interno della Piccola Nube di Magellano con il satellite per astronomia X XMM-Newton

Studio di sorgenti X all interno della Piccola Nube di Magellano con il satellite per astronomia X XMM-Newton Studio di sorgenti X all interno della Piccola Nube di Magellano con il satellite per astronomia X XMM-Newton Relatore interno: Prof. P. Pizzochero Relatore esterno: Dott. S. Mereghetti Sommario 1 2 3

Dettagli

OLIMPIADI ITALIANE DI ASTRONOMIA 2019 Gara Interregionale 15 febbraio Categoria Senior

OLIMPIADI ITALIANE DI ASTRONOMIA 2019 Gara Interregionale 15 febbraio Categoria Senior OLIMPIADI ITALIANE DI ASTRONOMIA 2019 Gara Interregionale 15 febbraio Categoria Senior 1. Un satellite elio-stazionario Il periodo di rotazione siderale equatoriale del Sole è T 25.8 giorni. Volete mettere

Dettagli

Astronomia Parte I Proprietà fondamentali delle stelle

Astronomia Parte I Proprietà fondamentali delle stelle Astronomia 2017-18 Parte I Proprietà fondamentali delle stelle 8 Masse stellari Relazione massa-luminosità per stelle di MS (relazione empirica): 288 stelle binarie L L M M α α 3.5 α 2 α 4 α 3 M < 0.3M

Dettagli

Il lato oscuro dell universo

Il lato oscuro dell universo Gran Sasso Science Institute - L'Aquila 25-26 Ottobre 2018 Nuovi orizzonti di una scienza in divenire Il lato oscuro dell universo Marco Bersanelli Dipartimento di Fisica Università degli Studi di Milano

Dettagli

Scuola di Storia della Fisica

Scuola di Storia della Fisica Scuola di Storia della Fisica Sulla Storia dell Astronomia: il Novecento. Gli strumenti, le scoperte, le teorie. Asiago 22-26 Febbraio 2016 GLOSSARIO : La scala delle distanze Biagio Buonaura GdSF & Liceo

Dettagli

Lo spettro di corpo nero

Lo spettro di corpo nero Lo spettro di corpo nero Perché il fondo cosmico ha uno spettro di corpo nero? L'evoluzione dello spettro del fondo cosmico di microonde con l'espansione dell'universo La temperatura di brillanza. Definizione

Dettagli

Lo Spettro Elettromagnetico

Lo Spettro Elettromagnetico Spettroscopia 1 Lo Spettro Elettromagnetico Lo spettro elettromagnetico è costituito da un insieme continuo di radiazioni (campi elettrici e magnetici che variano nel tempo, autogenerandosi) che va dai

Dettagli

OLIMPIADI ITALIANE DI ASTRONOMIA 2016 Gara Interregionale - 22 Febbraio Categoria Junior

OLIMPIADI ITALIANE DI ASTRONOMIA 2016 Gara Interregionale - 22 Febbraio Categoria Junior OLIMPIADI ITALIANE DI ASTRONOMIA 2016 Gara Interregionale - 22 Febbraio Categoria Junior 1. Giove e la Luna Osservate il pianeta Giove sapendo che si trova all opposizione e notate che la Luna è molto

Dettagli

Centro Sperimentale per la Didattica dell'astronomia A.A. 2016/2017. Scuola di Astronomia. Contenuti dei corsi e dei seminari.

Centro Sperimentale per la Didattica dell'astronomia A.A. 2016/2017. Scuola di Astronomia. Contenuti dei corsi e dei seminari. Centro Sperimentale per la Didattica dell'astronomia A.A. 2016/2017 Scuola di Astronomia Contenuti dei corsi e dei seminari Corso A 1.1. Didattica dell astronomia 1.2. Approccio sperimentale all'astronomia

Dettagli

OLIMPIADI ITALIANE DI ASTRONOMIA 2019 Gara Interregionale 15 febbraio Categoria Senior

OLIMPIADI ITALIANE DI ASTRONOMIA 2019 Gara Interregionale 15 febbraio Categoria Senior OLIMPIADI ITALIANE DI ASTRONOMIA 2019 Gara Interregionale 15 febbraio Categoria Senior 1. Un satellite elio-stazionario Il periodo di rotazione siderale equatoriale del Sole è T 25.8 giorni. Volete mettere

Dettagli

OLIMPIADI ITALIANE DI ASTRONOMIA 2013 FINALE NAZIONALE Prova Teorica - Categoria Senior

OLIMPIADI ITALIANE DI ASTRONOMIA 2013 FINALE NAZIONALE Prova Teorica - Categoria Senior OLIMPIADI ITALIANE DI ASTRONOMIA 2013 FINALE NAZIONALE Prova Teorica - Categoria Senior 1. Fra un mese Se questa sera una stella sorge verso le ore 22, a che ora sorgerà, approssimativamente, tra un mese?

Dettagli

AFAM - Remanzacco. Serata osservativa dell 11 ottobre

AFAM - Remanzacco. Serata osservativa dell 11 ottobre AFAM - Remanzacco Serata osservativa dell 11 ottobre Cielo del 15 settembre a Remanzacco Nettuno Saturno Urano Albireo Nebulosa M 57 P Cygni Galassia M 81 Ammasso M 13 Stella Polare La Luna sorge alle

Dettagli

La nostra galassia: la Via Lattea. Lezione 13

La nostra galassia: la Via Lattea. Lezione 13 La nostra galassia: la Via Lattea Lezione 13 Sommario La struttura della Galassia. Osservazioni in ottico, infrarosso e radio. Disco, sferoide (bulge) e alone. Popolazioni stellari. Braccia a spirale.

Dettagli

Nuovi mondi possibili: i pianeti extrasolari. INAF - Osservatorio Astronomico di Brera

Nuovi mondi possibili: i pianeti extrasolari. INAF - Osservatorio Astronomico di Brera Nuovi mondi possibili: i pianeti extrasolari INAF - Osservatorio Astronomico di Brera Mario.Carpino@inaf.it Ordini di grandezza Distanza Massa Unità di distanza 1 Unità Astronomica (AU) = 1.496 10 8 km

Dettagli

1. L ambiente celeste

1. L ambiente celeste 1. L ambiente celeste Arecibo (Puerto Rico, Antille), 12 ottobre 1992: cinquecentesimo anniversario della scoperta dell America. Il potente radiotelescopio, la cui parabola riveste un ampia cavità naturale,

Dettagli

SPETTROSCOPIA CON UN RETICOLO DI DIFFRAZIONE: LE LINEE TELLURICHE D. TREZZI 08/04/2013

SPETTROSCOPIA CON UN RETICOLO DI DIFFRAZIONE: LE LINEE TELLURICHE D. TREZZI 08/04/2013 SPETTROSCOPIA CON UN RETICOLO DI DIFFRAZIONE: LE LINEE TELLURICHE D. TREZZI (davide@astrotrezzi.it) 08/04/2013 In questo articolo sono riportate le misure di lunghezza d onda delle linee telluriche (più

Dettagli

. Esprimere il risultato in km, anni luce, parsec, unità astronomiche e raggi solari.

. Esprimere il risultato in km, anni luce, parsec, unità astronomiche e raggi solari. Olimpiadi Italiane di Astronomia 018, INAF - Osservatorio Astrofisico di Catania Corso di preparazione alla Finale Nazionale - Incontro 1: arzo 018 A cura di: Giuseppe Cutispoto e ariachiara Falco 8. KA

Dettagli

(In Luce Visibile: nm)

(In Luce Visibile: nm) (In Luce Visibile: 300 700 nm) La fascia piu` chiara che attraversa il cielo notturno e` stata indicata in tutte le culture antiche con vari nomi che spesso fanno riferimento ai concetti di: Fiume Celeste

Dettagli

La Misura del Mondo. 4 Le distanze nel sistema solare. Bruno Marano Dipartimento di Astronomia Università di Bologna

La Misura del Mondo. 4 Le distanze nel sistema solare. Bruno Marano Dipartimento di Astronomia Università di Bologna La Misura del Mondo 4 Le distanze nel sistema solare Dipartimento di Astronomia Università di Bologna La triangolazione tra la Torre degli Asinelli, Porta S.Felice, il ponte sul Reno e il Colle della Guardia

Dettagli

Corso di Introduzione all Astrofisica P. Monaco, AA 2015/2016. Soluzione degli esercizi Parte 1, Misure astronomiche

Corso di Introduzione all Astrofisica P. Monaco, AA 2015/2016. Soluzione degli esercizi Parte 1, Misure astronomiche Corso di Introduzione all Astrofisica P. Monaco, AA 2015/2016 Soluzione degli esercizi Parte 1, Misure astronomiche (1) Partendo da M = m 5 log d + 5 dove d è in pc, usiamo la relazione tra AU e pc per

Dettagli

1. KB La Luna si allontana dalla Terra a una velocità V a 3.8 cm/anno. Tra quanto tempo non sarà più possibile osservare eclissi totali di Sole?

1. KB La Luna si allontana dalla Terra a una velocità V a 3.8 cm/anno. Tra quanto tempo non sarà più possibile osservare eclissi totali di Sole? Olimpiadi Italiane di Astronomia 2018, INAF - Osservatorio Astrofisico di Catania Corso di preparazione alla Finale Nazionale - Incontro 4: 16 aprile 2018 A cura di: Giuseppe Cutispoto e Mariachiara Falco

Dettagli

Unità astronomiche Notazione esponenziale

Unità astronomiche Notazione esponenziale Unità astronomiche Astronomi ed astrofisici sono sempre alle prese con numeri infinitamente grandi oppure infinitesimamente piccoli. Qualche esempio chiarirà sicuramente meglio i concetti: le onde della

Dettagli

Lezione 3. Diagramma HR Effetto Doppler

Lezione 3. Diagramma HR Effetto Doppler Lezione 3 Diagramma HR Effetto Doppler Il Diagramma HR Il Sole si trova all incirca al centro del diagramma HR nel mezzo della sequenza principale. La sue caratteristiche spettrali e di massa si possono

Dettagli

1. Le stelle. corpi celesti di forma sferica. costituite da gas (idrogeno ed elio)

1. Le stelle. corpi celesti di forma sferica. costituite da gas (idrogeno ed elio) LE STELLE 1. Le stelle corpi celesti di forma sferica costituite da gas (idrogeno ed elio) producono energia al loro interno tramite reazioni di fusione nucleare, la emettono sotto forma di luce che arriva

Dettagli

Astronomia Lezione 27/10/2011

Astronomia Lezione 27/10/2011 Astronomia Lezione 27/10/2011 Docente: Alessandro Melchiorri e.mail:alessandro.melchiorri@roma1.infn.it Slides: oberon.roma1.infn.it/alessandro/ Libri di testo: - An introduction to modern astrophysics

Dettagli

Docente: Alessandro Melchiorri Slides delle lezioni: oberon.roma1.infn.it/alessandro/astro2014

Docente: Alessandro Melchiorri Slides delle lezioni: oberon.roma1.infn.it/alessandro/astro2014 Astronomia Lezione 21/11/2014 Docente: Alessandro Melchiorri e.mail:alessandro.melchiorri@roma1.infn.it Slides delle lezioni: oberon.roma1.infn.it/alessandro/astro2014 Equazione del Trasporto Radiativo

Dettagli

Docente: Alessandro Melchiorri

Docente: Alessandro Melchiorri Astronomia Lezione 19/10/2012 Docente: Alessandro Melchiorri e.mail:alessandro.melchiorri@roma1.infn.it Sito web per slides lezioni: oberon.roma1.infn.it:/alessandro/astro2012/ Le lezioni astronomia012_*.pdf

Dettagli

Docente: Alessandro Melchiorri

Docente: Alessandro Melchiorri Astronomia Lezione 25/10/2012 Docente: Alessandro Melchiorri e.mail:alessandro.melchiorri@roma1.infn.it Sito web per slides lezioni: oberon.roma1.infn.it:/alessandro/astro2012/ Le lezioni astronomia012_*.pdf

Dettagli

AFAM - Remanzacco. Serata osservativa del 19 novembre

AFAM - Remanzacco. Serata osservativa del 19 novembre AFAM - Remanzacco Serata osservativa del 19 novembre Cielo del 19 novembre a Remanzacco Galassie M 31 - M 32 Urano Nettuno Miram Phi Tauri Nebulosa M 76 Stella Polare Ammasso M 15 Doppio Ammasso del Perseo

Dettagli

Astrofisica e particelle elementari

Astrofisica e particelle elementari Astrofisica e particelle elementari aa 2008-9 Lezione 1 L universo La Galassia Definizioni Espansione dell universo Cosmologia newtoniana Equazione di Friedmann-Leimatre Età dell universo Densità di energia

Dettagli

Spettro della galassia di Seyfert NGC 4151

Spettro della galassia di Seyfert NGC 4151 Spettro della galassia di Seyfert NGC 4151 Misura del redshift e della larghezza delle righe di emissione Enrico Ferrari & Michele Previatello Istituto Tecnico Industriale Severi - Padova (22 Aprile 2005)

Dettagli

Problema 1. Occultazioni Quali pianeti non possono essere occultati dalla Luna piena? Spiegare il motivo e completare la soluzione con un disegno.

Problema 1. Occultazioni Quali pianeti non possono essere occultati dalla Luna piena? Spiegare il motivo e completare la soluzione con un disegno. OLIMPIADI ITALIANE DI ASTRONOMIA 2015 GARA INTERREGIONALE 16 Febbraio Problemi e soluzioni - Categoria Senior Problema 1. Occultazioni Quali pianeti non possono essere occultati dalla Luna piena? Spiegare

Dettagli

OLIMPIADI ITALIANE DI ASTRONOMIA GARA INTERREGIONALE - Categoria Senior. Problemi con soluzioni

OLIMPIADI ITALIANE DI ASTRONOMIA GARA INTERREGIONALE - Categoria Senior. Problemi con soluzioni OLIMPIADI ITALIANE DI ASTRONOMIA 2012 GARA INTERREGIONALE - Categoria Senior Problemi con soluzioni Problema 1. Un sistema binario visuale si trova ad una distanza D=42 anni-luce dalla Terra. Le due stelle

Dettagli

Astrofisica e particelle elementari

Astrofisica e particelle elementari Astrofisica e particelle elementari aa 2007-08 Lezione 1 Bruno Borgia D.Perkins: Particle Astrophysics; Oxford University Press L Universo Oggetti visibili : Galassie: aggregazione di stelle, 10 11, dalla

Dettagli

Con la parola Universo possiamo intendere tutto ciò che ci circonda: le stelle, i pianeti e tutti gli altri oggetti che vediamo nel cielo (insieme ad

Con la parola Universo possiamo intendere tutto ciò che ci circonda: le stelle, i pianeti e tutti gli altri oggetti che vediamo nel cielo (insieme ad Con la parola Universo possiamo intendere tutto ciò che ci circonda: le stelle, i pianeti e tutti gli altri oggetti che vediamo nel cielo (insieme ad una enorme quantità di altre cose che non vediamo)

Dettagli

Corso di fisica generale con elementi di fisica tecnica

Corso di fisica generale con elementi di fisica tecnica Corso di fisica generale con elementi di fisica tecnica Aniello (Daniele) Mennella Dipartimento di Fisica Secondo modulo Parte prima (fondamenti di elettromagnetismo) Lezione 4 Onde elettromagnetiche Sommario

Dettagli