Lezione 5. La misura delle distanze in astrofisica
|
|
- Alice Cara
- 7 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 Lezione 5 La misura delle distanze in astrofisica
2 La misura delle distanze in astrofisica Per misurare le distanze dagli oggetti celesti è necessario disporre di regoli e di una scala che consenta di calibrare tali regoli. Descriviamo ora più in dettaglio gli stimatori primari
3 L'unità astronomica La base di questa scala di calibrazione è l'unità astronomica, ovvero la distanza fra la terra e il sole. La prima misura relativamente accurata di questa distanza risale a Cassini (XVII secolo) che l'ha determinata utilizzando il metodo della parallasse per determinare la distanza di pianeti vicini e la terza legge di Keplero per risalire al raggio dell'orbita terrestre. Misurando, ad esempio, il periodo di Marte, quello della Terra e la distanza fra Marte e la Terra mediante il metodo della parallasse si ha che dove P M e P T rappresentano il periodo di Marte e della Terra, R M e R T i raggi delle rispettive orbite, D T-M la distanza dalla terra a Marte
4 L'unità astronomica Misure più accurate sono state effettuate: misurando il ritardo di un potente segnale radio riflesso dalla superficie di pianeti (Venere, Mercurio) e usando la terza legge di Keplero. Misurando lo spostamento doppler di righe di stelle vicine per calcolare la velocità di rotazione della terra intorno al sole
5 La parallasse Il moto apparente delle stelle vicine osservabile a causa della rotazione della Terra attorno al Sole Se la stella è al polo eclittico il moto apparente sarà un cerchio di raggio par Se la stella è all'equatore il moto apparente sarà un segmento di lunghezza 2 par In posizioni intermedie il moto è un'ellisse con semiasse maggiore uguale a par L'angolo di parallasse è utilizzato per determinare la distanza delle stelle vicine
6 Misura spettroscopica della distanza 100 pc 10 Kpc Il metodo si basa su una misura spettroscopica a larga banda per determinare la temperatura superficiale della stella (o in alternativa su due misure di flusso in bande diverse per determinare l'indice di colore), una misura fotometrica per determinare il flusso e una misura spettroscopica a banda stretta (es. riga Ha) per determinare il ramo di appartenenza nel diagramma HR. Individuata la posizione nel diagramma HR conosciamo la luminosità, L. Dalla misura di flusso, F, otteniamo la distanza mediante la solita relazione
7 La distanza di luminosità Consideriamo un oggetto di luminosità L. Il flusso raccolto da una superficie sferica di raggio d attorno alla sorgente è per definizione: d
8 La distanza di luminosità e magnitudine assoluta Possiamo invertire la relazione e definire una distanza basata sulla luminosità e sul flusso misurato: la distanza di luminosità, d L Possiamo esprimere la luminosità in termini di magnitudini (magnitudine assoluta) E' definita come la magnitudine apparente che avrebbe lo stesso oggetto posto alla distanza di 10 pc. Esercizio. Derivare la relazione della magnitudine assoluta (usare la definizione di magnitudine apparente e di luminosità).
9 Radiazione di corpo nero Un corpo nero è definito come un corpo a temperatura uniforme, in cui la radiazione è in equilibrio termodinamico con la materia. L'intensità specifica, monocromatica di un corpo nero dipende solo dalla sua temperatura, e viene indicata col simbolo B( ), dove La potenza totale per unità di superficie e di angolo solito emessa da un corpo nero alla temperatura T è data da dove è la costante di Stefan-Boltzmann
10 Classi spettrali delle stelle
11 Classi spettrali delle stelle Ogni classe spettrale è ulteriormente suddivisa in 10 sottoclassi (numerate da 0 a 9 in ordine di temperatura decrescente
12 Spettro stella classe M Brillanza (unità arbitrarie) Corpo nero a T~2500 K (micron)
13 Brillanza (unità arbitrarie) Spettro stella classe G Corpo nero a T~5714 K (micron)
14 Lo spettro del sole T = 5770 K
15 Spettro stella classe O Brillanza (unità arbitrarie) Corpo nero a T~35000 K (micron)
16 Diagramma HR (Hertzsprung-Russell) La misura della distanza di una stella mediante il diagramma HR richiede i seguenti passi: Individuare la classe spettrale della stella (temperatura superficiale) mediante misura spettroscopica Determinare in quale delle sequenze si trova la stella (sequenza principale, nane bianche, ecc) Determinare la magnitudine apparente mediante una misura fotometrica Determinare la luminosità assoluta sul diagramma HR Calcolare la distanza
17 Indice di colore Notare che l'asse delle ascisse è dato in termini di indice di colore invece che in temperatura superficiale L'indice di colore è utilizzato per caratterizzare lo spettro mediante misure fotometriche Si utilizzano osservazioni con tre filtri: U (ultravioletto), B (blu) e V (visiblile) Si utilizzano quindi i seguenti indici:
18 Supponiamo di osservare una stella di cui conosciamo già la classe spettrale, ovvero la temperatura superficiale. Dobbiamo determinare, quindi, il ramo giusto nel diagramma HR in modo da determinarne la luminosità assoluta. Il ramo nel diagramma HR è possibile determinarlo per via spettroscopica. Prendiamo una riga caratteristica, ad esempio la riga Ha dell'idrogeno neutro: Questa riga non sarà perfettamente monocromatica, ma avrà una certa larghezza per effetto Stark (allargamento della riga causata dal campo elettrico) L'effetto Stark è causato da campi elettrici oscillanti generati dagli ioni metallici presenti nell'atmosfera stellare. Maggiore è la densità e maggiore è l'allargamento della riga. È possibile quindi trovare delle correlazioni fra la sequenza in cui si trova la stella e la larghezza della riga Se supponiamo di conoscere la classe spettrale della stella (o la misuriamo con altri metodi) e misuriamo la larghezza di righe caratteristiche possiamo risalire alla posizione della stella nel diagramma HR
19
20 Larghezza riga Ha Classe spettrale
21 Stelle variabili 200 pc 2-3 Mpc Le stelle variabili (Cefeidi, RR Lyrae) sono stelle che presentano instabilità superficiali che danno origine a oscillazioni periodiche nella luminosità di periodo strettamente correlato con la luminosità. Misurando il periodo di variabilità è possibile risalire alla magnitudine assoluta e da questa alla distanza una volta misurata la magnitudine apparente.
22 Cefeidi variabili Le Cefeidi Variabili sono una classe molto importante di stimatori di distanza in quanto costituiscono il ponte fra le distanze galattiche e le distanze extragalattiche. Se consideriamo la stella, di raggio R, come un corpo nero alla temperatura T, allora dalla legge di Stefan-Boltzmann si ha che la luminosità sarà data da: che possiamo scrivere in scala di magnitudini come Nelle Cefeidi variabili si hanno delle variazioni nell'opacità degli strati contenenti elio ionizzato. Durante il periodo in cui questi strati sono molto densi, e quindi molto opachi, si ha un aumento nella pressione di radiazione che causa un'espansione radiale (con una conseguente variazione in luminosità) Espandendo, il gas si raffredda, l'elio si ricombina e l'opacità diminuisce; l'espansione pertanto si ferma e la stella collassa per iniziare un nuovo ciclo
23 Cefeidi variabili Il periodo di pulsazione è correlato al raggio medio (attraverso la densità media della stella), mentre la temperatura superficiale è correlata all'indice di colore. È possibile quindi scrivere la magnitudine assoluta (ovvero la luminosità) in funzione del periodo di pulsazione: dove i parametri, e, sono dei parametri da determinare mediante un fit di questa relazione su un campione di Cefeidi variabili di cui si conosca la distanza (e, quindi, la luminosità) e per le quali si possa misurare il periodo e l'indice di colore I maggiori effetti sistematici sono legati all'estinzione causata dalla polvere interstellare e a effetti di metallicità Nel primo caso si fa riferimento a modelli di estinzione universali (cioè indipendenti dalla natura della galassia che ospita la stella); nel secondo caso il problema è l'effetto della presenza di elementi più pesanti dell'elio (detti metalli) sulla relazione periodoluminosità. In questo caso l'entità dell'effetto è ancora poco nota.
24 Cefeidi variabili Paragone del modulo di distanza della Grande Nube di Magellano (LMC) determinato con le Cefeidi (linea tratteggiata) e mediante altri metodi. L'accuratezza in modulo di distanza è di circa 0.1 che corrisponde ad un'accuratezza relativa sulla distanza di circa il 20%
25 Cefeidi variabili La calibrazione accurata della distanza delle Cefeidi Variabili è uno dei punti chiave per le prestazioni del metodo Mediante il satellite Hipparcos e, più recentemente, l'hubble Space Telescope, è stato possibile determinare la distanza delle cefeidi variabili più vicine, fino a una distanza di circa 500 pc. HST, in particolare, ha potuto calibrare la distanza di 10 cefeidi variabili con un'accuratezza migliore del 10%
26 Estimatori secondari Stelle più brillanti in galassie a spirale (M V ~ ) Relazione Tully-Fisher, che lega la velocità di rotazione di galassie a spirale (misurata mediante la riga a 21 cm) alla luminosità assoluta. Osservazione di supernove Ia, che hanno una luminosità al picco grosso modo costante (~ -20) In ammassi di galassie la luminosità delle galassie più brillanti è grosso modo costante.
27 Relazione di Tully-Fisher Rapresenta la correlazione esistente fra la luminosità totale delle galassie a spirale e la velocità di rotazione (che può essere determinata mediante misure di effetto Doppler sulla riga a 21cm dell'idrogeno neutro) È un metodo molto utilizzato e potente: in particolare recentemente è stato mostrato che la dispersione nelle misure si riduce moltissimo a lunghezze d'onda nell'infrarosso (sebbene la statistica disponibile non sia ancora sufficiente) Se il risultato fosse confermato da altre osservazioni la relazione TF potrebbe essere utilizzata per determinare distanze su scale extragalattiche con accuratezza dell'ordine del 5%.
28 Relazione di Tully-Fisher Banda B Banda I Banda H 3.6 m M Log W
Lezione 4. Bande elettromagnetiche, brillanza superficiale e intensità specifica, la misura delle distanze in astrofisica
Lezione 4 Bande elettromagnetiche, brillanza superficiale e intensità specifica, la misura delle distanze in astrofisica Definizione delle bande elettromagnetiche Visibile Definizione di bande nel visibile
DettagliLezione 3. Bande elettromagnetiche, brillanza superficiale e intensità specifica, la misura delle distanze in astrofisica
Lezione 3 Bande elettromagnetiche, brillanza superficiale e intensità specifica, la misura delle distanze in astrofisica Definizione delle bande elettromagnetiche Visibile Definizione di bande nel visibile
DettagliOlimpiadi Italiane di Astronomia MAGNITUDINI
Olimpiadi Italiane di Astronomia Preparazione alla fase interregionale delle Olimpiadi Italiane di Astronomia MAGNITUDINI By Giuseppe Cutispoto Magnitudine apparente La magnitudine apparente (m) di una
DettagliMagnitudini e Diagramma H-R Giuseppe Cutispoto
Magnitudini e Diagramma H-R Giuseppe Cutispoto INAF Osservatorio Astrofisico di Catania gcutispoto@oact.inaf.it Versione: 4 febbraio 018 Magnitudine apparente La magnitudine apparente (m) di una stella
DettagliLa misura delle distanze stellari
La misura delle distanze stellari Gisella Clementini INAF - Osservatorio Astronomico di Bologna Eratostene di Cirene, 240 a.c. - raggio Terrestre Ipparco di Nicea, 150 a.c. - distanza Terra-Luna Giovanni
DettagliCARATTERISTICHE DELLE STELLE
CARATTERISTICHE DELLE STELLE Lezioni d'autore di Claudio Censori VIDEO Introduzione I parametri stellari più importanti sono: la le la la luminosità, dimensioni, temperatura e massa. Una stella è inoltre
Dettagli1. La luce delle stelle
1. La luce delle stelle 2. La scala delle magnitudini La luminosità delle stelle appare diversa a occhio nudo. Ipparco di Nicea creò, intorno al 120 a.c., una scala di luminosità che assegnava il valore
DettagliOLIMPIADI ITALIANE DI ASTRONOMIA 2015 FINALE NAZIONALE 19 Aprile Prova pratica - Categoria Senior
OLIMPIADI ITALIANE DI ASTRONOMIA 2015 FINALE NAZIONALE 19 Aprile Prova pratica - Categoria Senior Variabili Cefeidi Le Cefeidi sono stelle variabili ( m ~ 1) di massa M > 5 M ed aventi periodo 1 < P
DettagliBande elettromagnetiche, brillanza superficiale, intensità specifica
Corso di introduzione all'astrofisica secondo modulo Programma svolto A.A. 2010-2011 Astronomia ad occhio nudo Il funzionamento dell'occhio umano Il meccanismo della visione Sensibilità spettrale 1. Potere
DettagliCorso di introduzione all'astrofisica A.A. 2013/2014. Programma svolto
Corso di introduzione all'astrofisica A.A. 2013/2014 Programma svolto Lezione 1 Astronomia ad occhio nudo Com'è fatto l'occhio. Elementi di base della visione ad occhio nudo. La risoluzione angolare dell'occhio,
DettagliAstronomia Parte I Proprietà fondamentali delle stelle
Astronomia 07-8 Parte I Proprietà fondamentali delle stelle 6 Diagramma HR Classi di luminosità Subgiganti Classe I Classe II Classe III Sole: G V Parallasse spettroscopica L Nota la luminosità assoluta
DettagliUNIVERSITA' DEGLI STUDI DI CATANIA Facoltà di Scienze Matematiche, Fisiche, Naturali Corso di Laurea Specialistica in Fisica
UNIVERSITA' DEGLI STUDI DI CATANIA Facoltà di Scienze Matematiche, Fisiche, Naturali Corso di Laurea Specialistica in Fisica CURRICULUM ASTROFISICA E FISICA DELLO SPAZIO Anno Accademico 2011-2012 PROGRAMMA
DettagliJay Phelan, Maria Cristina Pignocchino. Scopriamo le scienze della Terra
Jay Phelan, Maria Cristina Pignocchino Scopriamo le scienze della Terra Capitolo 2 Le stelle e il Sistema solare 3 1. Le stelle e la luce /1 La luce è energia elettromagnetica emessa da una sorgente; si
DettagliOlimpiadi Italiane di Astronomia Corso di preparazione per la Gara Interregionale Categoria Senior
Olimpiadi Italiane di Astronomia Corso di preparazione per la Gara Interregionale Categoria Senior Problema 1. Utilizzando i logaritmi in base 10 determinare: log 10 =? log 1000 =? log 1 =? log (a b) =?
DettagliAstronomia Lezione 17/10/2011
Astronomia Lezione 17/10/2011 Docente: Alessandro Melchiorri e.mail:alessandro.melchiorri@roma1.infn.it Libri di testo: - An introduction to modern astrophysics B. W. Carroll, D. A. Ostlie, Addison Wesley
DettagliUn approfondimento: Le distanze delle galassie
Un approfondimento: Le distanze delle galassie Abbiamo parlato di gruppi e ammassi di galassie, della loro distanza e del loro diametro: come fanno gli astronomi a misurare le dimensioni e le distanze
DettagliLe distanze in Astronomia
Le distanze in Astronomia Argomenti trattati Distanze astronomiche: alcuni metodi di misura Le galassie: morfologia e classificazione Cosmologia: accenni DISTANZE ASTRONOMICHE DISTANZA E TEMPO La Luna
DettagliLE DISTANZE ASTRONOMICHE
LE DISTANZE ASTRONOMICHE Lezioni d'autore di Claudio Censori VIDEO Introduzione La misurazione delle distanze dei corpi celesti, dalla scala galattica a quella cosmologica, è molto importante in astronomia
DettagliLa classificazione delle stelle
La classificazione delle stelle Primo Levi 2013 Roberto Bedogni INAF Osservatorio Astronomico di Bologna via Ranzani, 1 40127 - Bologna - Italia Tel, 051-2095721 Fax, 051-2095700 http://www.bo.astro.it/~bedogni/primolevi
DettagliAstronomia Lezione 23/1/2012
Astronomia Lezione 23/1/2012 Docente: Alessandro Melchiorri e.mail:alessandro.melchiorri@roma1.infn.it Slides: oberon.roma1.infn.it/alessandro/ Libri di testo: - An introduction to modern astrophysics
DettagliUnità 2 - L ambiente celeste
Unità 2 - L ambiente celeste 1 1. La Sfera celeste Stelle in rotazione 2 1. La Sfera celeste Punti di riferimento sulla Sfera celeste 3 1. La Sfera celeste Individuare la Stella polare sulla Sfera celeste
DettagliAstronomia Strumenti di analisi
Corso facoltativo Astronomia Strumenti di analisi Christian Ferrari & Gianni Boffa Liceo di Locarno Parte E: Strumenti di analisi Radiazione elettromagnetica Interazione radiazione - materia Redshift Misura
DettagliUnità di misura di lunghezza usate in astronomia
Unità di misura di lunghezza usate in astronomia In astronomia si usano unità di lunghezza un po diverse da quelle che abbiamo finora utilizzato; ciò è dovuto alle enormi distanze che separano gli oggetti
DettagliDeterminazione della curva di luce e della massa di NGC 2748
Determinazione della curva di luce e della massa di NGC 2748 Marco Berton, Liceo Scientifico U. Morin - Mestre Alessio Dalla Valle, Liceo Scientifico G. Bruno Mestre Luca Marafatto, Liceo Classico M. Foscarini
DettagliStelle: magnitudini e Diagramma H-R. Olimpiadi di Astronomia Sede interegionale del Lazio
Stelle: magnitudini e Diagramma H-R Olimpiadi di Astronomia Sede interegionale del Lazio astrolimpiadi.lazio@iaps.inaf.it Terra Distanze stellari Sole a d π Per misurare le distanze stellari, possiamo
DettagliUnità 2 - L ambiente celeste
Unità 2 - L ambiente celeste 1 1. La Sfera celeste Stelle in rotazione 2 1. La Sfera celeste Punti di riferimento sulla Sfera celeste 3 1. La Sfera celeste Individuare la Stella polare sulla Sfera celeste
DettagliStelle: magnitudini e Diagramma H-R. Olimpiadi di Astronomia Sede interegionale del Lazio
Stelle: magnitudini e Diagramma H-R Olimpiadi di Astronomia Sede interegionale del Lazio astrolimpiadi.lazio@iaps.inaf.it Terra Distanze stellari Sole a d π Per misurare le distanze stellari, possiamo
DettagliNuclei Galattici Attivi e Buchi Neri. Lezione 15
Nuclei Galattici Attivi e Buchi Neri Lezione 15 Buchi neri nei nuclei galattici Nell ipotesi che gli AGN siano alimentati da accrescimento di massa su un buco nero l attività AGN deva lasciare un resto
DettagliStelle: magnitudini e Diagramma H-R. Olimpiadi di Astronomia edizione 2016
Stelle: magnitudini e Diagramma H-R Olimpiadi di Astronomia edizione 2016 Astrolimpiadi.lazio@iaps.inaf.it Terra Distanze stellari Sole a d π Terra Per misurare le distanze stellari, possiamo utilizzare
DettagliOLIMPIADI ITALIANE DI ASTRONOMIA 2013 FINALE NAZIONALE Prova Teorica - Categoria Junior
OLIMPIADI ITALIANE DI ASTRONOMIA 2013 FINALE NAZIONALE Prova Teorica - Categoria Junior 1. L ora a Oriente A un certo istante osserviamo una stella che si trova esattamente sull orizzonte in direzione
DettagliAC5 Distanze nella Via Lattea
AC5 Distanze nella Via Lattea Misure di parallasse. Il satellite Hypparcos La misura della temperatura superficiale delle stelle ( corpo nero, larghezza delle righe, luminosità ) Spettri stellari e loro
DettagliBRILLANZA: potenza emessa per unità di angolo solido e unità di superficie della sorgente.
LUMINOSITA INTRINSECA O ASSOLUTA Energia totale irradiata nell unità di tempo (secondo) ossia il flusso totale di energia Viene misurata coi fotometri fotoelettrici: se un fascio di luce colpisce uno strato
DettagliLezione 2. Alcune caratteristiche delle stelle
Lezione 2 Alcune caratteristiche delle stelle Stelle doppie Non tutte le stelle hanno una magnitudine costante: ve ne sono diverse la cui luminosità si indebolisce a intervalli regolari. Queste sono in
DettagliAstronomia Lezione 7/11/2011
Astronomia Lezione 7/11/011 Docente: Alessandro Melchiorri e.mail:alessandro.melchiorri@roma1.infn.it Attenzione! on abbiamo lezione il 10/11/011 Slides: oberon.roma1.infn.it/alessandro/ Libri di testo:
DettagliPROXIMA CENTAURI = 1,5 pc (visibile solo nel cielo australe) SIRIO = 2,6 pc stelle misurate entro 150 pc
DISTANZA PROXIMA CENTAURI = 1,5 pc (visibile solo nel cielo australe) SIRIO = 2,6 pc 7000 stelle misurate entro 150 pc MAGNITUDINE MAGNITUDINE APPARENTE = m Luminosità apparente misurata attraverso strumenti
DettagliMisura della temperatura superficiale di Betelgeuse mediante il metodo spettroscopico
NapoliAstronomia2010 XLIII Congresso UAI INAF Osservatorio Astronomico di Capodimonte 23-26 settembre Misura della temperatura superficiale di Betelgeuse mediante il metodo spettroscopico L obiettivo e
DettagliOLIMPIADI ITALIANE DI ASTRONOMIA 2017 Finale Nazionale - 5 Aprile Prova Pratica - Categoria Senior
OLIMPIADI ITALIANE DI ASTRONOMIA 017 Finale Nazionale - 5 Aprile Prova Pratica - Categoria Senior Il Sistema planetario Trappist-1 La mappa stellare nella pagina successiva indica la zona del cielo dove
DettagliIstituto Nazionale di Astrofisica Osservatorio Astronomico di Palermo. Seconda lezione. Antonio Maggio. INAF Osservatorio Astronomico di Palermo
Istituto Nazionale di Astrofisica Osservatorio Astronomico di Palermo Seconda lezione Antonio Maggio INAF Osservatorio Astronomico di Palermo Argomenti e concetti già introdotti Astrometria: posizione
DettagliOLIMPIADI ITALIANE DI ASTRONOMIA 2015 FINALE NAZIONALE 19 Aprile Prova Teorica - Categoria Senior
OLIMPIADI ITALIANE DI ASTRONOMIA 2015 FINALE NAZIONALE 19 Aprile Prova Teorica - Categoria Senior 1. Vero o falso? Quale delle seguenti affermazioni può essere vera? Giustificate in dettaglio la vostra
DettagliOLIMPIADI ITALIANE DI ASTRONOMIA 2015 FINALE NAZIONALE 19 Aprile Prova Teorica - Categoria Senior
OLIMPIADI ITALIANE DI ASTRONOMIA 2015 FINALE NAZIONALE 19 Aprile Prova Teorica - Categoria Senior 1. Vero o falso? Quale delle seguenti affermazioni può essere vera? Giustificate in dettaglio la vostra
DettagliSi potrebbe usare, naturalmente, la notazione esponenziale. Ma oltre un certo limite, l esponente perde di significato immediato nella nostra
1 2 Si potrebbe usare, naturalmente, la notazione esponenziale. Ma oltre un certo limite, l esponente perde di significato immediato nella nostra percezione comune. 3 Nella distanza corrispondente ad un
DettagliQuesito N Considerate un modello di stella che consista di un corpo nero sferico di temperatura superficiale T e
Considerate un modello di stella che consista di un corpo nero sferico di temperatura superficiale T e K e un raggio di raggi solari La parallasse di questa stella sia di (secondi d arco) Di questa stella
DettagliLE STELLE. LE DISTANZE ASTRONOMICHE Unità astronomica = distanza media Terra-Sole ( km)
LE STELLE LE DISTANZE ASTRONOMICHE Unità astronomica = distanza media Terra-Sole (149 600 000 km) Anno luce = distanza percorsa in un anno dalla luce, che viaggia ad una velocità di 300 000 km/sec. (9
DettagliOLIMPIADI ITALIANE DI ASTRONOMIA 2015 FINALE NAZIONALE 19 Aprile Prova Teorica - Categoria Junior
OLIMPIADI ITALIANE DI ASTRONOMIA 2015 FINALE NAZIONALE 19 Aprile Prova Teorica - Categoria Junior 1. Vero o falso? Quale delle seguenti affermazioni può essere vera? Giustificate in dettaglio la vostra
DettagliInsegnare relatività. nel XXI secolo
Insegnare relatività nel XXI secolo E s p a n s i o n e d e l l ' U n i v e r s o e l e g g e d i H u b b l e La legge di Hubble Studiando distanze e moto delle galassie si trova che quelle più vicine
DettagliLe Galassie. Lezione 8
Le Galassie Lezione 8 Proprietà di una galassia E possibile ottenere spettri ed immagini di una galassia a tutte le lunghezze d onda (dal radio ai raggi X). Si possono quindi avere due tipi di osservazioni
DettagliLa Via Lattea. Lezione 5
Lezione 5 La struttura della Galassia La Galassia ha 3 componenti principali: disco (stelle, gas, polvere); sferoide (bulge; stelle); alone (stelle, materia oscura). Il Sole si trova nel disco ad una distanza
DettagliFondamenti di Astrofisica. Alessandro Marconi
Alessandro Marconi Contatti, Bibliografia e Lezioni Prof. Alessandro Marconi Dipartimento di Astronomia e Scienza dello Spazio, Largo E. Fermi 2 email: marconi@arcetri.astro.it, alessandro.marconi@unifi.it
DettagliIl nucleo della Via Lattea. Lezione 2
Il nucleo della Via Lattea Lezione 2 La struttura della Galassia La Galassia ha 3 componenti principali: disco (stelle, gas, polvere); sferoide (bulge; stelle); alone (stelle, materia oscura). Il Sole
DettagliStelle. - emette un flusso continuo di onde elettromagnetiche, che noi osserviamo in parte sotto forma di luce
Stelle - corpo celeste di forma più o meno sferica - emette un flusso continuo di onde elettromagnetiche, che noi osserviamo in parte sotto forma di luce - il Sole è una stella - Quasi tutto ciò che sappiamo
DettagliLezione 7. Cenni di cosmologia (parte II osservazioni dell'universo lontano: due esempi)
Lezione 7 Cenni di cosmologia (parte II osservazioni dell'universo lontano: due esempi) Esempio 1 Evidenze di energia oscura da osservazioni di supernove lontane La distanza di luminosità per oggetti distanti
DettagliAstrofisica e Particelle
Astrofisica e Particelle Programma di massima o LʼUniverso o Espansione dellʼuniverso o Radiazione e materia o Nucleosintesi o Bariogenesi o I raggi cosmici: scoperta, spettro, accelerazione, misure o
DettagliLezione 4. Brillanza superficiale e intensità specifica, temperatura di brillanza e di antenna
Lezione 4 Brillanza superficiale e intensità specifica, temperatura di brillanza e di antenna Il fascio di antenna Un'antenna puntata in una certa direzione nel cielo riceve (o trasmette) radiazione anche
DettagliAstronomia Parte I Proprietà fondamentali delle stelle
Astronomia 016-17 Parte I Proprietà fondamentali delle stelle 1 PARTE I Proprietà fondamentali delle stelle Radiazione continua dalle stelle Brillanza. Spettro elettromagnetico. Legge di Planck. Indici
DettagliESERCIZI SCIENZE: SISTEMA SOLARE
ESERCIZI SCIENZE: SISTEMA SOLARE 1. Scrivi i nomi dei pianti del Sistema Solare che compaiono nell immagine Sole= 2. Dai le seguenti definizioni Pianeta terrestre= Satelliti galileiani= Pianeta nano= Stella=
DettagliCome classificare uno spettro stellare. Francesca Onori
Come classificare uno spettro stellare Francesca Onori Riassumendo.. A seconda della loro temperatura superficiale, le stelle mostrano differenti colori e differenti spettri di corpo nero. Riassumendo..
DettagliSpettroscopia ottica di sorgenti celesti ignote
Spettroscopia ottica di sorgenti celesti ignote Filippo Dalla, Angelo La Rocca, Luca Palmieri ABSTRACT La spettroscopia è la scienza che si occupa dello studio e della misura di uno spettro, i dati che
DettagliE noto che la luce, o radiazione elettromagnetica, si propaga sottoforma di onde. Un onda è caratterizzata da due parametri legati fra loro: la
1 E noto che la luce, o radiazione elettromagnetica, si propaga sottoforma di onde. Un onda è caratterizzata da due parametri legati fra loro: la lunghezza d onda ( ), definita come la distanza fra due
DettagliI Diagrammi HR. Russell. Hertzsprung
Diagramma H-R I Diagrammi HR La scoperta più importante in campo astronomico risale al 1913, quando il danese Enjar Hertzsprung e l americano Henry Norris Russell, indipendentemente l uno dall altro, confrontarono
DettagliAstronomia INTRODUZIONE
Astronomia 2015-16 INTRODUZIONE Contenuti: Corso di Astronomia 2015-2016 Prof. Marco Bersanelli Fondamenti Struttura stellare Evoluzione stellare Strumentazione per astrofisica Astrofisica galattica Astrofisica
DettagliValutazione di rotazione e massa di NGC7331 tramite l'effetto Doppler con aggiunta di deduzioni riguardanti la materia oscura nella galassia
Valutazione di rotazione e massa di NGC7331 tramite l'effetto Doppler con aggiunta di deduzioni riguardanti la materia oscura nella galassia A cura di: Casarin Luca, Izzo Elena e Salvalaggio Jacopo 1 NGC7331
DettagliOltre il Sistema Solare
Corso di astronomia pratica Oltre il Sistema Solare Gruppo Astrofili Astigiani Andromedae LE STELLE Nascita di una stella Una nube di gas (soprattutto idrogeno) Inizia a collassare sotto l azione della
DettagliUnità 2 - L ambiente celeste
Unità 2 - L ambiente celeste 1 2 1. La Sfera celeste Stelle in rotazione 3 Posizione delle stelle Pc Distanza alla quale un corpo celeste ha una parallasse p di 1 di arco 4 1 UA 1 al = 9,3 x 10 15 m =
DettagliLa Misura del Mondo 5 Oltre il sistema solare
La Misura del Mondo 5 Oltre il sistema solare Dipartimento di Astronomia Università di Bologna Parallassi stellari \ La base della triangolazione è l orbita della terra attorno al sole (a = semiasse maggiore)
DettagliStudio di sorgenti X all interno della Piccola Nube di Magellano con il satellite per astronomia X XMM-Newton
Studio di sorgenti X all interno della Piccola Nube di Magellano con il satellite per astronomia X XMM-Newton Relatore interno: Prof. P. Pizzochero Relatore esterno: Dott. S. Mereghetti Sommario 1 2 3
DettagliOLIMPIADI ITALIANE DI ASTRONOMIA 2019 Gara Interregionale 15 febbraio Categoria Senior
OLIMPIADI ITALIANE DI ASTRONOMIA 2019 Gara Interregionale 15 febbraio Categoria Senior 1. Un satellite elio-stazionario Il periodo di rotazione siderale equatoriale del Sole è T 25.8 giorni. Volete mettere
DettagliAstronomia Parte I Proprietà fondamentali delle stelle
Astronomia 2017-18 Parte I Proprietà fondamentali delle stelle 8 Masse stellari Relazione massa-luminosità per stelle di MS (relazione empirica): 288 stelle binarie L L M M α α 3.5 α 2 α 4 α 3 M < 0.3M
DettagliIl lato oscuro dell universo
Gran Sasso Science Institute - L'Aquila 25-26 Ottobre 2018 Nuovi orizzonti di una scienza in divenire Il lato oscuro dell universo Marco Bersanelli Dipartimento di Fisica Università degli Studi di Milano
DettagliScuola di Storia della Fisica
Scuola di Storia della Fisica Sulla Storia dell Astronomia: il Novecento. Gli strumenti, le scoperte, le teorie. Asiago 22-26 Febbraio 2016 GLOSSARIO : La scala delle distanze Biagio Buonaura GdSF & Liceo
DettagliLo spettro di corpo nero
Lo spettro di corpo nero Perché il fondo cosmico ha uno spettro di corpo nero? L'evoluzione dello spettro del fondo cosmico di microonde con l'espansione dell'universo La temperatura di brillanza. Definizione
DettagliLo Spettro Elettromagnetico
Spettroscopia 1 Lo Spettro Elettromagnetico Lo spettro elettromagnetico è costituito da un insieme continuo di radiazioni (campi elettrici e magnetici che variano nel tempo, autogenerandosi) che va dai
DettagliOLIMPIADI ITALIANE DI ASTRONOMIA 2016 Gara Interregionale - 22 Febbraio Categoria Junior
OLIMPIADI ITALIANE DI ASTRONOMIA 2016 Gara Interregionale - 22 Febbraio Categoria Junior 1. Giove e la Luna Osservate il pianeta Giove sapendo che si trova all opposizione e notate che la Luna è molto
DettagliCentro Sperimentale per la Didattica dell'astronomia A.A. 2016/2017. Scuola di Astronomia. Contenuti dei corsi e dei seminari.
Centro Sperimentale per la Didattica dell'astronomia A.A. 2016/2017 Scuola di Astronomia Contenuti dei corsi e dei seminari Corso A 1.1. Didattica dell astronomia 1.2. Approccio sperimentale all'astronomia
DettagliOLIMPIADI ITALIANE DI ASTRONOMIA 2019 Gara Interregionale 15 febbraio Categoria Senior
OLIMPIADI ITALIANE DI ASTRONOMIA 2019 Gara Interregionale 15 febbraio Categoria Senior 1. Un satellite elio-stazionario Il periodo di rotazione siderale equatoriale del Sole è T 25.8 giorni. Volete mettere
DettagliOLIMPIADI ITALIANE DI ASTRONOMIA 2013 FINALE NAZIONALE Prova Teorica - Categoria Senior
OLIMPIADI ITALIANE DI ASTRONOMIA 2013 FINALE NAZIONALE Prova Teorica - Categoria Senior 1. Fra un mese Se questa sera una stella sorge verso le ore 22, a che ora sorgerà, approssimativamente, tra un mese?
DettagliAFAM - Remanzacco. Serata osservativa dell 11 ottobre
AFAM - Remanzacco Serata osservativa dell 11 ottobre Cielo del 15 settembre a Remanzacco Nettuno Saturno Urano Albireo Nebulosa M 57 P Cygni Galassia M 81 Ammasso M 13 Stella Polare La Luna sorge alle
DettagliLa nostra galassia: la Via Lattea. Lezione 13
La nostra galassia: la Via Lattea Lezione 13 Sommario La struttura della Galassia. Osservazioni in ottico, infrarosso e radio. Disco, sferoide (bulge) e alone. Popolazioni stellari. Braccia a spirale.
DettagliNuovi mondi possibili: i pianeti extrasolari. INAF - Osservatorio Astronomico di Brera
Nuovi mondi possibili: i pianeti extrasolari INAF - Osservatorio Astronomico di Brera Mario.Carpino@inaf.it Ordini di grandezza Distanza Massa Unità di distanza 1 Unità Astronomica (AU) = 1.496 10 8 km
Dettagli1. L ambiente celeste
1. L ambiente celeste Arecibo (Puerto Rico, Antille), 12 ottobre 1992: cinquecentesimo anniversario della scoperta dell America. Il potente radiotelescopio, la cui parabola riveste un ampia cavità naturale,
DettagliSPETTROSCOPIA CON UN RETICOLO DI DIFFRAZIONE: LE LINEE TELLURICHE D. TREZZI 08/04/2013
SPETTROSCOPIA CON UN RETICOLO DI DIFFRAZIONE: LE LINEE TELLURICHE D. TREZZI (davide@astrotrezzi.it) 08/04/2013 In questo articolo sono riportate le misure di lunghezza d onda delle linee telluriche (più
Dettagli. Esprimere il risultato in km, anni luce, parsec, unità astronomiche e raggi solari.
Olimpiadi Italiane di Astronomia 018, INAF - Osservatorio Astrofisico di Catania Corso di preparazione alla Finale Nazionale - Incontro 1: arzo 018 A cura di: Giuseppe Cutispoto e ariachiara Falco 8. KA
Dettagli(In Luce Visibile: nm)
(In Luce Visibile: 300 700 nm) La fascia piu` chiara che attraversa il cielo notturno e` stata indicata in tutte le culture antiche con vari nomi che spesso fanno riferimento ai concetti di: Fiume Celeste
DettagliLa Misura del Mondo. 4 Le distanze nel sistema solare. Bruno Marano Dipartimento di Astronomia Università di Bologna
La Misura del Mondo 4 Le distanze nel sistema solare Dipartimento di Astronomia Università di Bologna La triangolazione tra la Torre degli Asinelli, Porta S.Felice, il ponte sul Reno e il Colle della Guardia
DettagliCorso di Introduzione all Astrofisica P. Monaco, AA 2015/2016. Soluzione degli esercizi Parte 1, Misure astronomiche
Corso di Introduzione all Astrofisica P. Monaco, AA 2015/2016 Soluzione degli esercizi Parte 1, Misure astronomiche (1) Partendo da M = m 5 log d + 5 dove d è in pc, usiamo la relazione tra AU e pc per
Dettagli1. KB La Luna si allontana dalla Terra a una velocità V a 3.8 cm/anno. Tra quanto tempo non sarà più possibile osservare eclissi totali di Sole?
Olimpiadi Italiane di Astronomia 2018, INAF - Osservatorio Astrofisico di Catania Corso di preparazione alla Finale Nazionale - Incontro 4: 16 aprile 2018 A cura di: Giuseppe Cutispoto e Mariachiara Falco
DettagliUnità astronomiche Notazione esponenziale
Unità astronomiche Astronomi ed astrofisici sono sempre alle prese con numeri infinitamente grandi oppure infinitesimamente piccoli. Qualche esempio chiarirà sicuramente meglio i concetti: le onde della
DettagliLezione 3. Diagramma HR Effetto Doppler
Lezione 3 Diagramma HR Effetto Doppler Il Diagramma HR Il Sole si trova all incirca al centro del diagramma HR nel mezzo della sequenza principale. La sue caratteristiche spettrali e di massa si possono
Dettagli1. Le stelle. corpi celesti di forma sferica. costituite da gas (idrogeno ed elio)
LE STELLE 1. Le stelle corpi celesti di forma sferica costituite da gas (idrogeno ed elio) producono energia al loro interno tramite reazioni di fusione nucleare, la emettono sotto forma di luce che arriva
DettagliAstronomia Lezione 27/10/2011
Astronomia Lezione 27/10/2011 Docente: Alessandro Melchiorri e.mail:alessandro.melchiorri@roma1.infn.it Slides: oberon.roma1.infn.it/alessandro/ Libri di testo: - An introduction to modern astrophysics
DettagliDocente: Alessandro Melchiorri Slides delle lezioni: oberon.roma1.infn.it/alessandro/astro2014
Astronomia Lezione 21/11/2014 Docente: Alessandro Melchiorri e.mail:alessandro.melchiorri@roma1.infn.it Slides delle lezioni: oberon.roma1.infn.it/alessandro/astro2014 Equazione del Trasporto Radiativo
DettagliDocente: Alessandro Melchiorri
Astronomia Lezione 19/10/2012 Docente: Alessandro Melchiorri e.mail:alessandro.melchiorri@roma1.infn.it Sito web per slides lezioni: oberon.roma1.infn.it:/alessandro/astro2012/ Le lezioni astronomia012_*.pdf
DettagliDocente: Alessandro Melchiorri
Astronomia Lezione 25/10/2012 Docente: Alessandro Melchiorri e.mail:alessandro.melchiorri@roma1.infn.it Sito web per slides lezioni: oberon.roma1.infn.it:/alessandro/astro2012/ Le lezioni astronomia012_*.pdf
DettagliAFAM - Remanzacco. Serata osservativa del 19 novembre
AFAM - Remanzacco Serata osservativa del 19 novembre Cielo del 19 novembre a Remanzacco Galassie M 31 - M 32 Urano Nettuno Miram Phi Tauri Nebulosa M 76 Stella Polare Ammasso M 15 Doppio Ammasso del Perseo
DettagliAstrofisica e particelle elementari
Astrofisica e particelle elementari aa 2008-9 Lezione 1 L universo La Galassia Definizioni Espansione dell universo Cosmologia newtoniana Equazione di Friedmann-Leimatre Età dell universo Densità di energia
DettagliSpettro della galassia di Seyfert NGC 4151
Spettro della galassia di Seyfert NGC 4151 Misura del redshift e della larghezza delle righe di emissione Enrico Ferrari & Michele Previatello Istituto Tecnico Industriale Severi - Padova (22 Aprile 2005)
DettagliProblema 1. Occultazioni Quali pianeti non possono essere occultati dalla Luna piena? Spiegare il motivo e completare la soluzione con un disegno.
OLIMPIADI ITALIANE DI ASTRONOMIA 2015 GARA INTERREGIONALE 16 Febbraio Problemi e soluzioni - Categoria Senior Problema 1. Occultazioni Quali pianeti non possono essere occultati dalla Luna piena? Spiegare
DettagliOLIMPIADI ITALIANE DI ASTRONOMIA GARA INTERREGIONALE - Categoria Senior. Problemi con soluzioni
OLIMPIADI ITALIANE DI ASTRONOMIA 2012 GARA INTERREGIONALE - Categoria Senior Problemi con soluzioni Problema 1. Un sistema binario visuale si trova ad una distanza D=42 anni-luce dalla Terra. Le due stelle
DettagliAstrofisica e particelle elementari
Astrofisica e particelle elementari aa 2007-08 Lezione 1 Bruno Borgia D.Perkins: Particle Astrophysics; Oxford University Press L Universo Oggetti visibili : Galassie: aggregazione di stelle, 10 11, dalla
DettagliCon la parola Universo possiamo intendere tutto ciò che ci circonda: le stelle, i pianeti e tutti gli altri oggetti che vediamo nel cielo (insieme ad
Con la parola Universo possiamo intendere tutto ciò che ci circonda: le stelle, i pianeti e tutti gli altri oggetti che vediamo nel cielo (insieme ad una enorme quantità di altre cose che non vediamo)
DettagliCorso di fisica generale con elementi di fisica tecnica
Corso di fisica generale con elementi di fisica tecnica Aniello (Daniele) Mennella Dipartimento di Fisica Secondo modulo Parte prima (fondamenti di elettromagnetismo) Lezione 4 Onde elettromagnetiche Sommario
Dettagli