SOCIOLOGIA DEL LAVORO: i problemi dell occupazione e della disoccupazione in Italia a confronto con gli altri paesi europei
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1 SOCIOLOGIA DEL LAVORO: i problemi dell occupazione e della disoccupazione in Italia a confronto con gli altri paesi europei Corso di formazione Provincia di Asti 1
2 POPOLAZIONE IN ITALIA NEL 2000 Maschi Femmine Maschi e Femmine Persone appartenenti alle forze lavoro Occupati Persone in cerca di occupazione Disoccupati Persone in cerca di 1 occupazione Persone che hanno dichiarato di essere casalinghe, studenti, pensionati ma ad una successiva domanda hanno affermato di cercare lavoro
3 POPOLAZIONE IN ITALIA NEL 2000 Maschi Femmine Maschi e Femmine Persone non appartenenti alle forze lavoro Persone in età lavorativa (15-64 anni) Persone in età non lavorativa Ragazzi fino a 14 anni Persone di 65 anni ed oltre Totale popolazione
4 DISCRIMINARE SUL LAVORO Italia: una disoccupazione di donne e di giovani in cerca di primo lavoro A confronto con l Europa La discriminazione di genere La discriminazione per età La diversa composizione della disoccupazione Le differenze territoriali tra Nord e Sud 4
5 DISCRIMINARE SUL Forte penalizzazione delle donne LAVORO IN ITALIA Tasso disoccupazione donne = 13%; maschi = 7,3% Forte penalizzazione dei giovani maschi Tasso disoccupazione giovani = 18,2%; adulti = 4,5% (15-29) (30-55) di Forte presenza di persone senza esperienza di lavoro Bassa penalizzazione In cerca di primo lavoro =41,1% Disoccupati in senso stretto = 36,4% Altri in cerca di lavoro =22,5% DATI 2001 Maschi Adulti Con esperienza di lavoro (disoccupati in senso stretto) 5
6 A CONFRONTO CON L EUROPA Limitate differenze nei tassi di disoccupazione totale Italia: 1-2 punti percentuali oltre media Ue 9 paesi su 14 (Italia compresa) nella fascia da 7% a 11% Ma forti differenze per: Discriminazione verso le donne Discriminazione verso i giovani Presenza di persone in cerca di primo lavoro Discriminazione verso le donne Le donne più colpite dalla disoccupazione in tutti i paesi europei Tranne che in Gran Bretagna, Svezia e Irlanda Discriminazione per età I giovani sono più colpiti dalla disoccupazione in tutti i paesi europei Tranne che in Ma differenza nei tassi di disoccupazione tra giovani e adulti dello stesso genere Germania In alcuni paesi pochi punti percentuali In altri sino a quasi a 30 punti (record Italia) 6
7 LA DIVERSA COMPOSIZIONE DELLA DISOCCUPAZIONE Le persone in cerca di lavoro sono persone con caratteristiche molto differenti nei diversi paesi: Disoccupazione prevalentemente giovanile Italia, Spagna, Grecia Disoccupazione prevalentemente adulta Francia, Olanda, Belgio, Portogallo, Gran Bretagna, Finlandia, Irlanda Disoccupazione prevalentemente adulta e anziana Danimarca, Svezia, Austria, Germania 7
8 LE DIFFERENZE TERRITORIALI TRA NORD E SUD Tutte le caratteristiche tipiche della disoccupazione italiana sono: Molto attenuate nel Centro-Nord ove il tasso di occupazione (15-64 anni)= 60% Molto accentuate nel Mezzogiorno Ove il tasso di occupazione (15-64)= 42% Discriminazione verso donne Tasso di disoccupazione femminile supera quello maschile Centro nord 5-6 punti percentuali Mezzogiorno percentuali punti (dati anni Novanta) Nel Centro-Nord Discriminazioni moderate (sui livelli medi europei) consentono il pieno impiego per i maschi adulti 8
9 Nel Mezzogiorno Discriminazioni cresciute oltre ogni limite sino a provocare situazioni drammatiche per giovani e donne Per giovani maschi Tassi di disoccupazione intorno al 50% Per giovani donne Tassi di disoccupazione oltre 60% Le differenze sono cresciute negli anni Novanta Riduzione di persone in cerca di primo lavoro nel Centro-Nord per: Calo demografico dei giovani Diffusione di lavori instabili che trasformano i giovani in disoccupati 9
10 CERCARE LAVORO RESTANDO A LUNGO IN FAMIGLIA Modelli in Europa: Grecia, Spagna e Italia Gran Bretagna e Germania Francia, Belgio, Austria e Olanda 10
11 NELL EUROPA MERIDIONALE I giovani nei paesi dell Europa meridionale Escono dalla famiglia di origine In età molto più elevata Di regola dopo aver trovato un lavoro 11
12 NELL EUROPA SETTENTRIONALE Nei paesi dell Europa centrosettentrionale Escono dalla famiglia di origine In età molto più giovane Spesso prima di aver trovato un lavoro 12
13 Italia: un posto di lavoro per famiglia Sistema socio-economico italiano genera Scarse occasioni di occupazione Scarse risorse pubbliche per sostenere le persone prive di lavoro Due esigenze da soddisfare No a conflitti da disoccupazione Risparmiare sui costi per sostenere la disoccupazione Il modello familistico entra in crisi quando I capifamiglia disoccupati cominciano a non essere più pochi Le occupazioni instabili interessano i maschi quarantenni, (potenziali capifamiglia) L unità della famiglia si frantuma 13
14 La disoccupazione giovanile in Italia Alta mobilità job to - job Protezione dell impiego Composizione della disoccupazione Contrapposizione tra Insiders Gli adulti occupati, non perdono il lavoro, perché garantiti dalla legislazione del lavoro, e sbarrano l accesso agli Outsider s Le nuove generazioni che non riescono ad entrare nella fortezza occupazione È l ovvia conseguenza di due fatti 1 Le persone in cerca di lavoro sono in gran maggioranza giovani 2 Le nuove generazioni sono sempre più istruite delle precedenti Tra chi cerca lavoro, la percentuale di istruiti è elevata Maschi laureati 5% diplomati 30% Femmine laureate 8% diplomate 37% 14
15 La disoccupazione intellettuale Per parlare in modo specifico di disoccupazione intellettuale per i giovani Occorre che la più elevata scolarità costituisca una difficoltà aggiuntiva nella ricerca di un occupazione Ciò contrasta con le due più comuni ipotesi sul ruolo dell istruzione nel mercato del lavoro Entrambe prevedono che i più istruiti dovrebbero avere un tasso di disoccupazione inferiore a quello dei meno istruiti La concorrenza tra i diversi livelli di istruzione Secondo la teoria del capitale umano lo sviluppo economico richiede maggiore istruzione, quindi i più istruiti corrono meno il rischio di restare in cerca di lavoro 15
16 Tassi di disoccupazione giovanile I tassi di disoccupazione Dei giovani con licenza media da 14/15 a 19 anni; Dei diplomati da 20 a 24; Dei laureati da 25 a 29 Stima del rischio di restare in cerca di lavoro nei cinque anni successivi all uscita dal sistema formativo 16
17 Livelli di istruzione in Europa Livelli di istruzione in Europa 1 Livello basso = scuola media inferiore 2 Livello medio = dipl. scuola media superiore 3 Livello alto = titolo universitario Il vantaggio dei più istruiti Alto in Germania, Gran Bretagna e Francia Ridotto in Spagna e soprattutto in Italia La spiegazione più diffusa I giovani istruiti italiani, sostenuti dalle famiglie, si adattano meno ad accettare occupazioni inferiori alle loro aspettative. Ciò presuppone un eccesso di forza lavoro istruita! Per quanto riguarda il rischio di essere disoccupati, gli istruiti hanno un minore vantaggio comparativo nei paesi in cui minore è la presenza degli iscritti. Questo paradosso si fonda su un equivoco: Bisogna metterli in relazione non con la popolazione ma con la domanda di lavoro articolata per livelli professionali 17
18 Modelli di partecipazione al lavoro L attuale situazione italiana Rispetto ai paesi a più elevata partecipazione al lavoro Le differenze sono ormai ridotte per ventenni e trentenni rimangono cospicue per quarantenni e cinquantenni La doppia presenza In Italia, come si concilia la crescente partecipazione al lavoro retribuito con gli impegni familiari delle donne? Non con il part time Non con migliori servizi sociali per l infanzia Disponibilità di asili nido legata al tasso di occupazione delle donne. In Italia li frequentano solo il 6% dei bambini contro oltre il 40% dei paesi scandinavi. Lo stato sociale trasferisce sussidi alle famiglie invece di fornire servizi. Si con ricorso a reti di aiuto familiare Le usano oltre 61% delle famiglie con bambini Il sostegno delle giovani nonne che non Il lavorano rapporto tra le generazioni si sta invertendo: le cinquantenni lavorano e la cura degli anziani sta crescendo di importanza 18
19 Relazione tra numero di figli e livelli di occupazione Tasso > 78% di senza occupazione figli con delle meno donne di 15 europee anni da 20 a 49 anni > 63% con un figlio > 56% con due figli > 42% con tre figli Possibilità di conciliare occupazione e natalità I paesi a più alta occupazione delle donne sono quelli a maggiore fertilità Familismo riduce il numero dei figli Frena le nascite fuori dal matrimonio Ritarda l uscita dalla famiglia e l età di matrimonio Welfare familista carica la famiglia di troppi compiti e provoca maggiore disoccupazione per le donne 19
20 Italiane al lavoro Istruzione e partecipazione al lavoro delle donne adulte Alta istruzione consente occupazione più qualificata Attività In cui è più cresciuta l occupazione femminile 1 2 Professioni impiegatizie intermedie anche a elevata specializzazione Mansioni manuali non qualificate (addette alle vendite, lavoro esecutivo, di cura, ristorazione) L occupazione femminile è cresciuta di più Commercio, turismo e ristorazione Credito e assicurazioni Anche servizi avanzati alle imprese Servizi pubblici e alla persona sanità, istruzione, sociale e privati Occupazione femminile e crescita dei servizi L aumento dell occupazione femminile si concentra nel terziario I paesi a più alta percentuale di occupazione nei servizi sono i paesi ove maggiore è la quota di donne tra gli occupati 20
21 Perché la nuova domanda di lavoro è femminile? Perché la nuova domanda di lavoro si rivolge alle donne? Gran parte dei servizi sociali e personali sono frutto della esternalizzazione di attività che erano svolte in famiglia dalle donne (lavori di cura) Il divario dei tassi di occupazione Considerando l intera popolazione nel Sud 28-29% contro 43% nel Nord A livello provinciale i tassi di occupazione lordi vanno da 51% a 23% 21
22 La situazione nella PA La pubblica amministrazione Il settore in cui più netto è il ritardo dell Italia Impiegati esecutivi oltre il 40% mentre altri paesi sempre meno del 30% Non eccesso di burocrazia pubblica: In media europea 22
23 EDUCAZIONE E SANITA Educazione L Italia è in linea con i paesi europei Sanità In Italia la percentuale di medici è altissima, ma perché sono carenti le figure intermedie Addetti al settore = 5% degli occupati, contro 10% in Francia e Gran Bretagna 23
24 IN CONCLUSIONE La bassa qualità dell occupazione in Italia non si deve ad un effetto composizione ( scarsa presenza di settori ad alta intensità Perché la percentuale di professioni intellettuali è inferiore in quasi tutti i settori di lavoro intellettuale ) 24
25 IL RECUPERO DELL ITALIA Da metà anni 90 la percentuale di professioni non manuali qualificate è molto cresciuta Oltre 6 punti di percentuali in 7 anni Mentre le occupazioni manuali scendono di 4 punti In altri paesi la crescita è minore Le occupazioni emergenti In Italia, la nuova occupazione da metà anni 90 è quasi tutta concentrata nell area del lavoro non manuale e per lo più ad alta qualificazione L altra faccia dell instabilità Crescono soprattutto > Dirigenti e professionisti nei servizi alle imprese nella distribuzione commerciale e nei servizi personali > Le nuove professioni legate allo sviluppo dei mercati finanziari, dell informatica delle risorse umane > Le professioni tecniche con un livello medio - alto di qualificazione 25
26 E anche Le occupazioni amministrative e connesse alla vendita Forte trasformazione delle professioni tradizionali Rimane intatto il bene o il servizio fornito Cambiano profondamente i compiti elementari e il contesto organizzativo Cambiano le conoscenze richieste 26
27 LE COMPETENZE INFORMATICHE > Il 42% dei lavoratori italiani usano computer, contro una media europea del 45% e alcuni paesi intorno al 70% Un sapere generale e trasversale Richiede formazione di base Può essere usato in settori diversi 27
28 LE COMPETENZE COGNITIVE, COMUNICATIVE E SOCIALI Servono a: Identificare e risolvere problemi Guidare processi lavorativi non determinati Coinvolgersi negli obiettivi Manipolare rapporti interpersonali 28
29 LE CRESCENTI FUNZIONI RELAZIONAL 60% tratta con clienti e utenti Oltre 20% bada ad altre persone Oltre un terzo esercita responsabilità Dati inglesi, ma in Italia le percentuali dovrebbero essere superiori per il prevalere delle piccole imprese 29
30 LA CRISI DELLE TRADIZIONALI CATEGORIE OCCUPAZIONALI Si rompe il nesso tra attività e settori merceologici Emergono grandi aree professionali definite dalla funzione e dal livello Fabbricazione, trattamento dati, gestione, ingegneria e manutenzioni, vendita, ecc 30
31 LE NUOVE PROFESSIONI E IL PROCESSO di PROFESSIONALIZZAZIONE Le caratteristiche della professione Svolta fuori da vincoli di organizzazione Fondata su sapere scientifico e reputazione Richiede autonomia e discrezionalità Accesso attraverso curriculum formale e cooptazione da parte di pari Processo di professionalizzazione Investe molte attività lavorative, modificando percorsi di carriera Le carriere diventano esterne alle imprese e si formano in mercati professionali L attaccamento alla professione sostituisce quello all impresa 31
32 L ESEMPIO DEL SETTORE ALBERGHIERO Occupazioni costruite secondo diversi criteri convivono nello stesso settore L esempio del settore alberghiero Mestiere: cuoco Posto: cameriere ai piani Professione: addetto alle relazioni con i clienti 32
33 FINE GRAZIE PER L ATTENZIONE! Silvia Sarzanini Rossi Elisabetta 33
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