Capitolo 3 L organizzazione e i suoi ambienti

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1 Capitolo 3 L organizzazione e i suoi ambienti

2 Le tre dimensioni dell organizzazione Relazioni Ambiente Attori Adesso siamo qui

3 Contenuti del capitolo L ambiente e i suoi confini L ambiente economico L ambiente tecnologico e scientifico L ambiente istituzionale

4 Ambiente Di cosa stiamo parlando L organizzazione è un sistema aperto seleziona una parte di ambiente Ambiente (prima e sommaria definizione) Sistemi e istituzioni esterne all organizzazione che potenzialmente influenzano Operatività d impresa Accesso a risorse scarse

5 Il modello di analisi Ambiente Generale È un dato Influenza indiretta Ambiente Transazionale Impatto diretto Oggetto di maggiore attenzione Mercati Ambiente Economico (tassi di crescita; altri indicatori economici) Tecnologia Ambiente Scientifico (innovazione, tecniche disponibili; impianti & know-how) Istituzioni Ambiente socio-culturale (norme, ideologie) Ambiente politico e legale (potere, leggi)

6 La concezione tradizionale di ambiente Strategia & Autosufficienza Definizione della strategia Adottando i principi organizzativi adeguati si ottiene la soluzione ottima L impresa autosufficiente: L organizzazione è un sistema chiuso Il management ha razionalità assoluta

7 Ambiente e confini Ambiente transazionale Porzione di ambiente in cui l organizzazione Trova le risorse per sopravvivere e agisce Ottiene il consenso dagli altri attori Il ruolo delle norme Dentro e fuori i confini dell organizzazione L analisi delle transazioni

8 Gestire l ambiente transazionale, con relazioni di lungo periodo: due esempi Contracting Accordi con fornitori, clienti e altri per migliorare le condizioni operative Advertising Migliorare la conoscenza del prodotto/servizio

9 Gestire l ambiente transazionale Coopting Cooptare chi condiziona l incertezza ambientale Fusioni acquisizioni Fusioni, alleanze per ridurre incertezza, competizione, reciproca dipendenza e sfruttare le economie di scala

10 Due esigenze contrapposte Nucleo Tecnico & Unità di Confine Il classico trade-off Nucleo tecnico: operare in condizioni di stabilità Nucleo tecnico (Core produttivo) Quasi come un sistema chiuso No incertezza e perturbazioni! Unità di Confine: monitorare l esterno e anticipare i cambiamenti Unità di confine Buffering e Smoothing

11 Organizzazione e Ambiente Complessità & Dinamismo (Emery and Trist)

12 Le concezioni sistemica e reticolare di ambiente Concezione sistemica Ambiente come sistema di fattori e soggetti che circondano il sistema /organizzazione L organizzazione si confronta con interlocutori esterni Concezione reticolare Gli attori organizzativi hanno relazioni con altri attori interni e esterni Relazioni non soltanto economiche

13 Differenziare e Integrare Il contributo di Lawrence & Lorsch

14 Meccanico e Organico Il contributo di Burns & Stalker

15 Ambiente economico e mercati Ambiente economico Mercati in cui l organizzazione Trova risorse (mercati input produttivi) Colloca prodotti e servizi (mercati di sbocco) Mercato degli input produttivi Materie prime, semilavorati, impianti, energia, risorse finanziarie, LAVORO Scelte di make or buy

16 Il mercato del lavoro: peculiarità interdipendenza tra domanda e offerta presenza di attori collettivi chi ha venduto la merce ne rimane in possesso contratto incompleto ed indeterminato mercato segmentato prezzo anelastico

17 Il mercato di sbocco variabili rilevanti Apertura internazionale assetto competitivo, posizioni dominanti fattori critici di successo del business (costi, qualità, innovazione, integrazione, flessibilità, immagine) collocazione nella filiera produttiva attrattività del business

18 Tecnologia Di cosa stiamo parlando Complesso delle condizioni tecniche e organizzative che presidiano ai processi di trasformazione Materiale Spaziale Temporale degli input produttivi

19 Come cambia la tecnologia La potenza di calcolo di un biglietto di auguri con carillon è maggiore di tutta la potenza di calcolo esistente nel 1950 di una playstation del 1998 è maggiore di quella disponibile nella navicella spaziale del primo sbarco sulla Luna (1969) raddoppia ogni 18 mesi il suo costo unitario è diminuito di 8 mila volte in 30 anni

20 Tecnologia Due prospettive La tecnologia nella prospettiva oggettivistica È un dato La tecnologia nella prospettiva emergente o fenomenologica L applicazione della tecnologia cambia a seconda dell organizzazione. Il risultato dell applicazione emerge tra le caratteristiche della tecnologia e quelle dell organizzazione

21 Prospettiva oggettivistica Scala di Bright Le 3 dimensioni della tecnologia estensione: grado di diffusione della meccanizzazione livello: grado di esecuzione meccanica penetrazione: grado di meccanizzazione delle mansioni produttive, secondarie e terziarie Aumentando il grado di meccanizzazione Diminuisce lo sforzo Aumenta la necessità di addestramento e formazione Aumenta lo sforzo mentale Aumenta la responsabilità

22 Prospettiva oggettivistica Woodward Categorie Produzione unitaria o a piccoli lotti Produzione di massa Processi continui Sistema di produzione e complessità tecnologica Da 1 (unità su ordinazione) a 4 (piccole quantità su ordinazione) Da 5 (produzioni di grandi quantità) a 7 (produzioni di massa) Da 8 (discontinua prodotti chimici) a 9 (flusso continuo)

23 Prospettiva oggettivistica Woodward All aumento della complessità tecnologica Aumenta numero livelli gerarchici Aumenta ampiezza del controllo Si incrementa rapporto direttivi-operativi Il ruolo della dimensione La critica del Gruppo di Aston Non esiste una soluzione di progettazione ottima!

24 Prospettiva oggettivistica Thompson

25 Prospettiva fenomenologica/cognitivista Il concetto L organizzazione si modella nella tecnologia e viceversa Organizzazione, strategia e tecnologia Sono interpretati e attivati dagli attori Tecnologia come struttura virtuale La tecnologia è un contesto formativo, che serve A pensare, interpretare, dare significato, condizionare le premesse decisionali, agire Il ruolo del sensemaking

26 Prospettiva fenomenologica Sensemaking, Ambiente, Strategia L ambiente non è oggettivo L attore organizzativo non reagisce all ambiente, ma lo rappresenta La progettazione organizzativa Abbandona criteri deterministici Si basa su criteri emergenti (Bricolage, Apprendimento di secondo livello)

27 Tecnologia effusiva Le informazioni rilevanti per lo svolgimento della mansione sono memorizzate dall operatore Supremazia delle competenze dell operatore rispetto alle caratteristiche del processo produttivo apprendimento specifico iniziale e ricorrente asimmetria informativa a favore del lavoratore

28 Tecnologia intrusiva Le informazioni rilevanti per lo svolgimento della mansione sono memorizzate dalla macchina indifferenza dell operatore rispetto al processo produttivo ininfluenza delle conoscenze specifiche del lavoratore importanza del coordinamento gerarchico

29 Istituzioni Sistemi di norme cui l organizzazione ed i suoi membri conformano i propri comportamenti e le proprie decisioni spontaneamente Norme culturali/sociali Legislazione Potere politico (di ricompensa o sanzionatorio) di uno stakeholder Accordi sindacali

30 La cultura nazionale. Il modello di Hofstede Individualismo- collettivismo Distanza dal potere Avversione all incertezza Mascolinità femminilità Schemi mentali orientati al lungo o breve periodo

31 Istituzioni e cultura nazionale

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