Il Cancerizzato Reggio Emilia, 7 aprile Che cosa è un cancerizzato? Presentazione e valutazione critica delle nuove LG europee.

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1 Il Cancerizzato Reggio Emilia, 7 aprile 2011 Che cosa è un cancerizzato? Presentazione e valutazione critica delle nuove LG europee Giovanni Lanza Anatomia Patologica Azienda Ospedaliero Universitaria Ferrara

2 Adenoma cancerizzato- definizione L adenoma cancerizzato ( malignant polyp ) può essere definito come un adenoma che contiene una componente adenocarcinomatosa infiltrante la sottomucosa (pt1) Ampia variabilità del rapporto tra le due componenti, con i due estremi rappresentati dall adenocarcinoma polipoide e dall adenoma con focale adenocarcinoma infiltrante E la principale forma di carcinoma colorettale iniziale (early colorectal cancer)

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6 Adenocarcinomi colorettali pt1 asportati chirurgicamente Residui adenomatosi presenti Residui adenomatosi assenti Totale ,3% 43,7% 100% AP Ferrara

7 LG europee adenocarcinoma pt1 Definizione: pt1 cancers are those showing invasion through the muscularis mucosae into the submucosa but not into the muscularis propria I termini adenocarcinoma intramucoso e (adeno)carcinoma in situ non devono essere utilizzati Costituisce un importante problema nei programmi di screening in quanto le basi di evidenza scientifica per il loro trattamento sono scarse

8 Adenocarcinoma pt1 Principali problemi di diagnostica istologica Misclassificazione Epithelial misplacement (sovradiagnosi) Difficoltà di stabilire la presenza di invasione della sottomucosa per irregolarità della muscolaris mucosae (sovradiagnosi o sottodiagnosi) Identificazione delle lesioni ad alto rischio

9 LG europee adenocarcinoma pt1 Definizione di lesione ad alto rischio Interessamento margine di resezione Scarsa differenziazione (alto grado) Invasione linfatica o venosa Sub-staging Tumor budding

10 Margine di resezione LG europee: interessato se la distanza è < o = 1 mm

11 Margine di resezione

12 LG europee: grado di differenziazione Ogni area (ANY area) di scarsa differenziazione concorre a definire una lesione come ALTO GRADO (grading sull area peggiore) La categoria alto grado comprende i tumori classificati come poco differenziati o indifferenziati La frequenza dell alto grado non deve superare il 20% Il tumor budding non deve essere considerato nella valutazione del grado

13 Grading del carcinoma colo-rettale

14 LG europee: invasione linfovascolare E un significativo fattore di rischio per metastasi linfonodali o a distanza Artefatti da retrazione (da non confondere con aspetti micropapillari) possono creare dubbi interpretativi, che devono essere riportati nel referto Il ruolo della IHC è oggetto di valutazione

15 LG europee - sub-staging Livelli di Kikuchi (sessili) Livelli di Haggitt (peduncolati) Misurazione della profondità (> μm) ed ampiezza (> μm) di invasione (Ueno 2004) Ciascuno dei tre sistemi presenta vantaggi e svantaggi Necessità di ulteriori studi per elaborare più precise raccomandazioni basate sull evidenza

16 Livelli di infiltrazione secondo Haggitt

17 Adenoma cancerizzato sub-staging

18 Ampiezza e profondità di invasione della sottomucosa Ampiezza > 4000 μm Spessore > 2000 μm Ueno et al. 2004

19 LG europee: tumor budding Presenza sul fronte di invasione del tumore di piccoli gruppi o singole cellule che si distaccano dalle strutture ghiandolari e dissociano lo stroma Proposto come fattore prognostico sfavorevole nel carcinoma avanzato e nel carcinoma in fase iniziale Variabilità dei criteri di valutazione proposti Scarsa riproducibilità Potere predittivo non comprovato

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22 LG europee - Recommendations

23 Answer the question In base alle attuali conoscenze, nei pazienti con: adenocarcinoma pt1 asportato endoscopicamente margine di resezione libero neoplasia basso grado assenza di invasione vascolare può la scelta terapeutica (chirurgia SI vs. chirurgia NO) essere determinata dalle caratteristiche di budding e di sub-staging? Probabilmente la risposta più giusta è che la scelta deve essere effettuata caso per caso da un team multidisciplinare alla luce di tutti i parametri clinici e patologici disponibili

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25 Conclusioni Il patologo deve effetture una diagnostica di alta qualità utilizzando criteri standardizzati e riproducibili La qualità diagnostica viene principalmente garantita da: Aggiornamento Monitoraggio dell attività Controlli di qualità E indispensabile una stretta interazione tra il patologo e gli altri operatori dello screening ed in particolare il gastroenterologo ed il chirurgo

26 Conclusioni Le line guida europee rappresentano un punto di riferimento fondamentale Le modalità della loro applicazione dovranno essere concordate a livello nazionale, regionale ed eventualmente dei singoli programmi locali di screening

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