CENTRALE TERMOELETTRICA MERCURE PIANO APPROVVIGIONAMENTO BIOMASSE
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- Samuele Locatelli
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1 CENTRALE TERMOELETTRICA MERCURE PIANO APPROVVIGIONAMENTO BIOMASSE Aggiornamento della relazione presentata il 28/01/2008
2 1. VOLUMI E QUALITA DELLA BIOMASSA Il volume di biomassa stimato per il funzionamento dell unità n. 2 per ore annue al Carico Nominale Continuo, con un rendimento netto pari al 26% e una potenza elettrica netta pari a 35 MW, è pari a t/a. L impianto è progettato per le condizioni di funzionamento a legno cippato (100%). I valori indicati sono suscettibili di variazioni in relazione alle caratteristiche e alla tipologia del materiale legnoso approvvigionato. 2. I MERCATI DI RIFERIMENTO Con riferimento alle prescrizioni riportate nelle note del Ministero dell Ambiente prot. DSA del 01/02/ prot. DSA del 04/04/ prot. DSA del 25/05/ prot. DSA del 13/07/2007, DSA del 20/12/2007 si conferma che, per il funzionamento dell impianto, saranno approvvigionate solamente biomasse vegetali prodotte in via diretta da attività deforestazione, prodotte da interventi selvicolturali, da manutenzione forestale, da potatura del verde pubblico e privato, da colture dedicate. E espressamente e tassativamente escluso qualsiasi prodotto classificabile come rifiuto. Con riferimento alla disponibilità di biomasse sul mercato locale, che include le regioni limitrofe all impianto di Mercure (Calabria, Basilicata, Campania e Puglia), ENEL ha provveduto a far realizzare uno studio (1) nel 2011 (aggiornando le informazioni rilevanti di uno studio del 2006 a sua volta aggiornamento di quanto eseguito e prodotto all atto della riattivazione dell impianto stesso) del quale di seguito sono sintetizzati i principali risultati. Dallo studio emergerebbe una consistente potenziale disponibilità di prodotto, in particolare nelle regioni Calabria, Basilicata e Campania. Per la Puglia, i dati disponibili riportano una potenzialità di tale regione pari a circa tonnellate/anno, ma bisogna sottolineare che le formazioni forestali di questa regione all interno del bacino di naturale approvvigionamento dell impianto sono esigue. 1 Eseguito da Agriconsulting Spa, sulla base dei dati ISTAT (Istituto Nazionale di Statistica), INFC (Inventario Nazionale delle Foreste e dei serbatoi forestali di Carbonio) e dei dati Corine Land Cover (database geografico basato sullo studio di foto satellitari)
3 In base alle superfici boschive delle regioni Calabria, Basilicata e Campania, regioni che rappresentano il naturale bacino locale di approvvigionamento dell impianto di Mercure (toccate dal raggio di circa 120 km dall impianto), ed assumendo di effettuare prelievi di biomassa pari al massimo al valore degli accrescimenti annui dei boschi senza intervenire sugli stock di biomassa esistenti (per una gestione sostenibile dei boschi ed una marcata attenzione alla compatibilità ambientale della filiera di produzione), è stato stimato l incremento medio annuo della biomassa legnosa di origine forestale, di seguito riportato in Tabella 1, come da dati INFC Tabella 1 - Superficie boschiva delle regioni Calabria, Basilicata e Campania (toccate dal bacino con raggio di 120 km dall impianto) e stima dell incremento medio annuo della biomassa legnosa forestale in termini di disponibilità Lorda (2) e di disponibilità Netta (3) destinabile a mercato energetico Bacino km Superficie ettari (1) Produzione lorda disponibile (2) t (u=13%) (5) Produzione ad oggi per mercato energetico (3) t (u=13 50%) (5) Produzione in 5 anni per mercato energetico (4) t (u=13 50%)(5) Calabria Basilicata Campania Totale Note tabella: (1) Elaborazione Agriconsulting Spa a partire da dati Istat 2004 e Corine Land Cover 2006; (2) La disponibilità Lorda rappresenta quantitativo di biomassa prodotto annualmente dagli accrescimenti medi dei boschi che può essere recuperato e destinato al mercato indistinto. Incrementi medi annui (prelievo massimo nel rispetto delle capacità ecologiche e produttive di ciascuna specie arborea seguendo i dettami della selvicoltura produttiva il cui obiettivo è che la produzione del legno sia annua costante e massima) elaborati da Agriconsulting Spa sulla base delle indicazioni dell INFC (3) La disponibilità Netta destinabile a finalità energetiche in impianti industriali è stimata mediante considerazione dei diversi assortimenti forestali e delle loro destinazioni d uso, della pendenza del territorio, della programmazione forestale, del grado di meccanizzazione; elaborazione Agriconsulting Spa (4) La potenziale entrata in esercizio della Centrale del Mercure influirà nel medio/lungo periodo sull aumento dell offerta forestale incidendo sulla quantità dei boschi soggetti a piani di gestione forestale e stimolando la meccanizzazione. (5) L umidità al 13% rappresenta l umidità tecnica mentre è commercialmente in uso riferirsi a cippato di legno con umidità del 50%.
4 In base alle stime esposte nella Tabella 1, la disponibilità potenziale accessibile di biomassa legnosa destinabile al mercato energetico nell area della Calabria, Basilicata e Campania (regioni con consistente disponibilità di biomassa toccate dal raggio di 120 km dall impianto) sarebbe attualmente pari a circa t/anno con umidità commerciale del 50% e nel medio/lungo periodo (5 anni) la stessa può raggiungere circa t /anno. Tale disponibilità potenziale all interno del raggio di 120 km dall impianto è invece ad oggi circa t/anno con umidità del 50%, e in 5 anni la stessa arriverebbe a circa t/anno. Tale risultato è sostanzialmente coerente con le stime che erano state elaborate in precedenza e conferma una teorica disponibilità di biomasse locali molto consistente. Si tratta ovviamente di stime basate su analisi e studi teorici che potrebbero essere aggiornate e/o riviste in una fase successiva di esperienza diretta sul territorio. E importante sottolineare che, per poter accedere a tali potenziali disponibilità sarà, nella gran parte dei casi, necessario favorire la crescita di operatori locali, in grado di garantire la raccolta, la lavorazione e la consegna del materiale alla centrale Enel. A tal fine, è intenzione di Enel favorire lo sviluppo di questo mercato sulla base di una corretta competizione commerciale, privilegiando prodotti di qualità e nel rispetto dei requisiti di legalità. Un ulteriore settore, estremamente interessante, è quello dello sviluppo di coltivazioni dedicate (Short Rotation Forestry) su aree agricole dismesse, per le quali va però tenuta presente la necessità di tempi adeguati per l organizzazione delle imprese e la messa a regime della produzione. In tale ambito, nel periodo la riduzione delle superfici destinate a seminativi nelle regioni limitrofe alla centrale del Mercure, è stata di ha. Assumendo una produttività unitaria prudenziale in termini di biomassa, pari a 5 t/ha anno, dette superfici presenterebbero una teorica capacità produttiva di circa tonnellate/anno di biomassa legnosa di origine agricola destinabile ad usi energetici. Di seguito si riportano i dati di dettaglio relativi al censimento Istat sull agricoltura (anno 2000) e le stime di biomasse producibili. Non sono a noi disponibili aggiornamenti più recenti dei dati relativi alle superfici destinate a seminativi su base provinciale, ma il trend di forte diminuzione delle stesse è confermato dai dati Istat su base regionale nel periodo
5 Provincia Seminativi in ettari anno 1990 Seminativi in ettari anno 2000 Riduzione in ettari Stima biomassa prodotta (t/anno) Potenza x 5 = Cosenza x 5 = Totale Anche in tale contesto, la Centrale Enel del Mercure potrebbe rappresentare per l agricoltura delle aree in oggetto un importante volano di sviluppo, attraverso l attivazione di filiere produttive legno energia. In conclusione la stima della potenzialità di produzione lorda di biomasse delle tre regioni Calabria, Basilicata e Campania incluse le iniziative di Short Rotation Forestry, sarebbe pari complessivamente a circa 2,5 milioni di tonnellate annue. L effettiva disponibilità per il settore energetico dipenderà di fatto dallo sviluppo di iniziative industriali volte a sfruttare in modo sostenibile le risorse del territorio e, contestualmente, dalla competizione tra il settore energetico e gli altri possibili impieghi (domestico, industria); la stima attuale di tale disponibilità netta in considerazione anche del potenziale di sviluppo è pari a circa 1,1 milioni di tonnellate annue. Con riferimento infine al mercato europeo, ENEL può contare già a oggi su una importante e crescente sua presenza, legata agli acquisti di biomasse legnose, di qualità analoga a quella utilizzabile dalla Centrale di Mercure, finalizzati a partire dal 2006, per la copertura di circa il 50% del fabbisogno dell impianto termoelettrico ENEL del Sulcis, dove il prodotto viene bruciato in cocombustione con il carbone. 3. LE ATTIVITA DI APPROVVIGIONAMENTO La formale definizione e precisa declinazione degli impegni contrattuali avverrà solo a valle della positiva conclusione dell iter autorizzativo in corso. Come linee guida per l approvvigionamento delle biomasse, in coerenza con l obiettivo di sostenibilità ambientale della filiera produttiva, verrà data priorità a quelle di provenienza locale (regioni Calabria, Basilicata, Campania). Non verrà comunque utilizzato prodotto di provenienza esterna al territorio della Comunità Europea.
6 A valle dell autorizzazione dell impianto, verranno pertanto stipulati appositi contratti con fornitori qualificati, che includeranno tra l altro dettagliate specifiche qualitative delle biomasse vegetali oggetto della fornitura. La stipula dei contratti di approvvigionamento verrà inoltre programmata ed adeguata nel tempo in relazione alle necessità dell impianto, alle disponibilità di prodotto sul mercato, nonché alle prassi operative del settore. Per l approvvigionamento delle biomasse si farà ricorso ad operatori della filiera del legno con comprovata capacità produttiva ed esperienza nonché disponibilità di prodotto. Tali requisiti dovranno essere attestati da idonea documentazione rilasciata dal fornitore preventivamente alla stipula del contratto di acquisto. Enel per coniugare la strategia di consumo delle biomasse legnose con la massima garanzia di sostenibilità, ha definito un protocollo tecnico (all interno del Track&Trace system) per la valutazione e validazione delle filiere produttive dei propri fornitori di biomasse legnose in termini di compatibilità ambientale delle operazioni svolte nei vari segmenti della filiera di produzione (fonte, produzione, stoccaggio, trasporto al punto di consegna). Lo scopo di tale protocollo è quello di promuovere tra i fornitori di biomassa principi e requisiti tecnici per uno sfruttamento ecocompatibile e sostenibile delle risorse forestali nel totale rispetto della legislazione vigente all interno di ciascun segmento della filiera di produzione. I fornitori dovranno garantire la rigorosa applicazione di tutte le leggi e regolamenti vigenti per lo sfruttamento e la gestione delle risorse forestali. A tale scopo essi dovranno fornire copia della documentazione autorizzativa, rilasciata dall autorità competente, per il taglio delle specie arboree (deforestazione) e per la produzione delle biomasse. Le forniture di biomassa saranno inoltre accompagnate da idonea documentazione, rilasciata dal fornitore, che ne certifichi la provenienza e la tipologia di specie arborea utilizzata. Sono previsti, inoltre, successivi controlli periodici da parte ENEL atti a garantire il costante rispetto dei requisiti e prescrizioni suddette. Allo stato attuale è stato elaborato da parte di Enel un ipotetico piano di fornitura che include svariati potenziali fornitori, che hanno espresso disponibilità e interesse ad intrattenere rapporti commerciali di fornitura di biomassa legnosa per l impianto di Mercure, di seguito riportati:
7 1) Consorzio Legno Calabria Definita bozza accordo triennale per la fornitura di cippato di legno consegnato franco destino in centrale di origine locale e prevalentemente calabra. Tale bozza di accordo prevede inoltre la possibilità di modulazione dei volumi durante il primo anno di esercizio dell impianto. 2) Consorzio Legno Valle Mercure Avviate trattative per approvvigionamento Grande potenzialità di crescita con adesione di piccoli operatori locali. 3) Operatore della Basilicata che potrebbe nel medio/lungo periodo fornire franco destino in centrale di cippato di legno di origine lucana. 4) Consolidato operatore del mercato nazionale ed internazionale del cippato di legno, nonché storico fornitore Enel, disponibile alla fornitura franco destino in centrale con prevalente origine campana. Il sopra descritto piano di approvvigionamento implementa, in linea con le pratiche sperimentate e consolidate da Enel sui mercati di altri combustibili e con l impegno dell Enel per la massimizzazione della provenienza locale della biomassa, le seguenti linee guida strategiche: a) Sicurezza e diversificazione delle forniture b) Sostenibilità nel tempo del piano di approvvigionamento formulato c) Sostenibilità della produzione della biomassa legnosa utilizzabile a fini energetici nel pieno rispetto dell ambiente ENEL è infine disponibile a fornire un rapporto periodico sulle attività di approvvigionamento svolte, riportante i seguenti dati: elenco nominativo dei fornitori impiegati; quantità di biomassa acquistata; volumi acquistati ripartiti per provenienza e tipologia di specie arboree; copia dei certificati di origine rilasciati dai fornitori; copia della documentazione attestante la qualità delle biomasse approvvigionate
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