Aspetti sanitari. Chioschi dell acqua: tecnologie e regole 8 ottobre Enrico Veschetti

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1 Chioschi dell acqua: tecnologie e regole 8 ottobre 2013 Aspetti sanitari Enrico Veschetti Istituto Superiore di Sanità Dipartimento Ambiente e connessa Prevenzione Primaria

2 Caratteristiche di qualità essenziali per tutte le acque destinate al consumo umano, potabile o per la preparazione di alimenti Hanno come criterio base il controllo dell osservanza di parametri, microbiologici e chimici, di rilevanza sanitaria, e di altri parametri indicatori di variazioni anomale della qualità dell acqua. Il valore parametrico per i parametri chimici e microbiologici è adeguato a garantire che le acque possano essere consumate in condizioni di totale sicurezza nell intero arco della vita Il valore dei parametri indicatori è idoneo a segnalare possibili interventi per correggere le anomalie che hanno determinato il loro superamento L obbligo di rientro è correlato alla sussistenza di rischi sanitari

3 5. Punti di rispetto della conformità 1. I valori di parametro fissati nell'allegato I devono essere rispettati nei seguenti punti: a) per le acque fornite attraverso una rete di distribuzione, nel punto di consegna ovvero, ove sconsigliabile per difficoltà tecniche o pericolo di inquinamento del campione, in un punto prossimo della rete di distribuzione rappresentativo e nel punto in cui queste fuoriescono dai rubinetti utilizzati per il consumo umano

4 Industria alimentare Trattamenti domestici Chioschi dell acqua Caraffe filtranti

5 Art. 9. Assicurazione di qualità del trattamento, delle attrezzature e dei materiali 1. Nessuna sostanza o materiale utilizzati per i nuovi impianti o per l'adeguamento di quelli esistenti, per la preparazione o la distribuzione delle acque destinate al consumo umano, o impurezze associate a tali sostanze o materiali, deve essere presente in acque destinate al consumo umano in concentrazioni superiori a quelle consentite per il fine per cui sono impiegati e non debbono ridurre, direttamente o indirettamente, la tutela della salute umana prevista dal presente decreto. Art. 3. Requisiti generali I materiali e gli oggetti, compresi i materiali e gli oggetti attivi e intelligenti, devono essere prodotti conformemente alle buone pratiche di fabbricazione affinché, in condizioni d impiego normali o prevedibili, essi non trasferiscano ai prodotti alimentari componenti in quantità tale da: a) costituire un pericolo per la salute umana; b) comportare una modifica inaccettabile della composizione dei prodotti alimentari; o c) comportare un deterioramento delle

6 D.M. 7 febbraio 2012, n. 25. Disposizioni tecniche concernenti apparecchiature finalizzate al trattamento dell'acqua destinata al consumo umano. Oggetto del decreto: prescrizioni tecniche relative alle apparecchiature per il trattamento dell'acqua destinata al consumo umano e distribuita sia in ambito domestico che non domestico Obiettivo del decreto è quello di garantire che: i trattamenti non pregiudichino la qualità delle acque, già idonee sotto il profilo sanitario le apparecchiature di trattamento garantiscano gli effetti dichiarati l informazione completa sugli effetti dei trattamenti sia adeguatamente fornita al consumatore. Esclusioni: Acqua trattata per impianti tecnologici e/o elettrodomestici Acqua trattata distribuita con una rete indipendente da quella che alimenta l'uso potabile

7 D.M. 25/2012: contenuti normativi Si inquadra nel moderno contesto normativo in materia di: qualità delle acque destinate al consumo umano igiene dei prodotti alimentari codice del consumo libera circolazione delle merci Richiama le definizioni del D.lgs. 31/2001 e s.m.i. (Acque destinate al consumo umano) Reg.(CE) 178/2002 (Principi e requisiti generali della legislazione alimentare) Reg.(CE) 852/2004 (Igiene dei prodotti alimentari) D.lgs. 206/2005 (Codice del Consumo)

8 LG sui dispositivi di trattamento: premessa normativa L art. 3, c. 9 del D.M. 25/2012 prevede (a cura del Min. Salute): L emissione di LG sulla descrizione dei trattamenti per le acque destinate al consumo umano conosciuti a livello nazionale Il loro aggiornamento in relazione al progresso tecnicoscientifico (revisione almeno triennale) LG predisposte dal Min. Salute e dall Ist. Sup. di Sanità acquisito anche il parere del Consiglio Sup. di Sanità nella

9 LG sui dispositivi di trattamento delle acque destinate al consumo umano Si applicano a tutte le apparecchiature tendenti a migliorare le caratteristiche dell acqua potabile distribuita sia in ambito domestico che nei pubblici esercizi individuate dall Art. 11, c. 1, l. i del D.lgs. 31/2001

10 LG sui dispositivi di trattamento: contenuto Descrivono i trattamenti conosciuti a livello nazionale in base a informazioni: acquisite dalle autorità sanitarie periferiche/centrali nell attività di vigilanza rese facoltativamente disponibili da Associazioni di categoria e parti interessate al Min. Salute (questionario predisposto da ISS)

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12 LG sui dispositivi di trattamento: i trattamenti descritti e le finalità perseguite Obiettivi specifici perseguiti: rimozione di sostanze responsabili delle alterazioni dell odore e del sapore (sostanze organiche volatili insature, gas disciolti, residui di disinfettante, prodotti del metabolismo microbico) modifica della temperatura di erogazione dell acqua conferimento di caratteristiche di effervescenza mediante gasatura riduzione della durezza (addolcimento), diminuzione del tenore in sali disciolti (demineralizzazione),

13 LG sui dispositivi di trattamento: finalità assicurare un adeguata informazione del consumatore supportando le eventuali scelte (valutazione consapevole) sulla base di indicazioni tecnicoscientifiche aggiornate tutelare l utente affinché nelle fasi di impiego e manutenzione dell apparecchiatura, sia garantita: la sicurezza d uso del dispositivo l efficacia delle azioni rispetto alle prestazioni dichiarate la conformità dell acqua trattata ai requisiti stabiliti dal D.lgs. 31/2001

14 LG sui dispositivi di trattamento: ambito di impiego Acque potabili trattate destinate: al consumatore finale in ambiente domestico al consumatore finale in ambienti ed edifici ad uso collettivo caserme, alberghi o uffici alla produzione alimentare e alla clientela di attività di ristorazione o pubblici esercizi gestione affidata all operatore del settore alimentare tenuto all adozione dei principi del sistema dell analisi dei pericoli e dei punti critici di controllo (HACCP) ai sensi del Reg. (CE) n. 852/2004

15 Unità distributive aperte al pubblico ( chioschi, fontane, case dell acqua) distribuiscono acqua trattata al consumatore direttamente in loco; utilizzati anche per il riempimento di contenitori in dotazione al consumatore o forniti dal gestore sistema alimentato da acqua conforme ai requisiti del D.lgs. 31/2001 e s.m.i. finalità: modifica delle caratteristiche organolettiche per incontrare i gusti di molti consumatori trattamenti: gassatura e/o refrigerazione, eventuale filtrazione e disinfezione UV

16 Unità distributive aperte al pubblico attuano una somministrazione di bevande (disposizioni del Ministero della Salute) i gestori di tali attività sono operatori del settore alimentare (tenuti al rispetto del Reg.(CE) 852/2004 con l adozione di piani di autocontrollo; la vigilanza dovrà seguire le norme sul controllo dei prodotti alimentari di cui al Reg. (CE) n. 882/2004) nei piani di autocontrollo adottati dagli OSA devono essere predisposte, attuate e mantenute una o più procedure permanenti basate sui principi del sistema HACCP (all interno della specifica unità distributiva vanno individuati i punti critici di controllo e predisposte analisi di laboratorio volte a garantire e fornire evidenza del mantenimento dei parametri relativi alla potabilità dell acqua e al controllo di eventuali cessioni derivanti da Manuali di corretta Prassi Igienica prodotti /materiali in contatto con l acqua)

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