Università degli Studi di Parma. Esempi. I crediti, i debiti e i fondi per rischi e oneri. I crediti - Esempio di cessione di crediti

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1 Università degli Studi di Parma Esempi I crediti, i debiti e i fondi per rischi e oneri I crediti - Esempio di cessione di crediti L azienda cede crediti per Euro e la società di factor accredita Euro Cessione pro-soluto e metodo consigliato nella cessione pro-solvendo Diversi a Crediti verso clienti Banca c/c Sconti per cessione crediti Cessione pro-solvendo (metodo consentito) Diversi a Debiti verso factor Banca c/c Sconti per cessione crediti Debiti verso factor a Crediti verso clienti

2 I debiti I prestiti obbligazionari convertibili in azioni I prestiti obbligazionari convertibili in azioni sono titoli di credito che offrono al sottoscrittore la possibilità di chiedere il rimborso dell obbligazione sottoscritta ovvero la facoltà di chiedere la conversione del titolo in azioni. La società Alfa S.p.A. emette nell esercizio x un prestito obbligazionario convertibile in azioni per nominali Euro (n obbligazioni da nominali Euro 1,00 cadauna) alla pari; nell esercizio x+2 alcuni obbligazionisti si avvalgono del proprio diritto di opzione e convertono n di obbligazioni in n azioni ordinarie della società dal valore nominale di Euro 0,95. Si procede alle seguenti rilevazioni a bilancio: Emissione del prestito nell esercizio x: Banca a Obbligazioni Convertibili Conversione parziale del prestito nell esercizio x+2: Obbligazioni convertibili a Diversi Capitale sociale Riserva sovraprezzo azioni I fondi - Esempio di accantonamento al fondo per rischi e oneri Gli amministratori della società Alfa S.p.A., nell effettuare le scritture di assestamento al X, stimano di dover effettuare uno stanziamento a fondo rischi di Euro per una causa in corso con un dipendente licenziato dalla medesima società. Nell esercizio successivo (esercizio X+1), alla luce dell evolversi della causa, i legali stimano l importo da dover presumibilmente corrispondere al dipendente in Euro Ipotizziamo i diversi scenari di chiusura della causa: 1 vittoria della società; 2 soccombenza della società e obbligo di versare al dipendente Euro ; 3 soccombenza della società e obbligo di versare al dipendente Euro ; 4 soccombenza della società e obbligo di versare al dipendente Euro Gli amministratori dovranno eseguire le seguenti rilevazionicontabili: - Esercizio X: si imputano Euro a CE nella voce accantonamenti per rischi (voce B.12) e come contropartita si accredita la medesima somma ai fondi per rischi e oneri. - Esercizio X+1: occorre ridurre lo stanziamento operato precedentemente di Euro A tal fine si rileva a CE una sopravvenienza attiva di tipo ordinario per Euro e si storna la medesima somma dal fondo per rischi e oneri alimentato nell esercizio precedente. 4 2

3 I fondi - Esempio di accantonamento al fondo per rischi e oneri Esercizio di chiusura della lite: a seconda dell ipotesi di chiusura della lite si configurano diverse rilevazioni contabili, che vengono di seguito elencate. 1. Se la società vince la causa occorre stornare per l intero importo accantonato il fondo rischi (Euro ) e rilevare a conto economico una sopravvenienza attiva di pari importo. 2. Se la società perde la causa ed è obbligata al versamento di una somma esattamente pari a quella precedentemente stimata, occorrerà stornare il fondo per rischi per l intero importo (Euro ), rilevando al contempo un debito verso il dipendente per Euro Se la società perde la causa ma è obbligata al versamento di una somma inferiore a quella precedentemente stimata, occorrerà stornare il fondo per rischi precedentemente appostato per l intero lintero importo (Euro ), rilevando al contempo un debito verso il dipendente per Euro ; la differenza tra il debito e il fondo stornato (euro 5.000) va imputata alla voce sopravvenienze attive. 4. Se la società perde la causa ma è obbligata al versamento di una somma superiore a quella precedentemente stimata, occorrerà stornare il fondo per rischi precedentemente appostato per l intero importo (Euro ), rilevando al contempo un debito verso il dipendente per Euro ; la differenza tra il debito e il fondo stornato (euro ) va imputata alla voce sopravvenienze passive. 5 Le operazioni in valuta Esempio 1 attività e passività diverse dalle immobilizzazioni Operazioni in valuta sorte nell esercizio in chiusura Nel corso dell esercizio si rileva: -un debito verso fornitori in valuta per dollari; il tasso di cambio corrente euro/dollaro è pari a 1/0,96; -un credito verso clienti in valuta per dollari; il tasso di cambio corrente euro/dollaro è pari a 1/1,20. Al termine dell esercizio il debito non è stato pagato ed il credito non è stato incassato. Alla data di chiusura dell esercizio le operazioni sopra indicate rientrano dunque nella categoria dll delle attività iià e passività iià in valuta diverse dll dalle immobilizzazioni e devono essere convertite al tasso di cambio a pronti rilevato a fine esercizio; a tale data il tasso di cambio euro/ dollaro è di 1/1,25. Si procede alla determinazione dell utile o della perdita su cambi da iscrivere in bilancio. 6 3

4 Le operazioni in valuta Esempio 1 attività e passività diverse dalle immobilizzazioni DEBITO Importo in valuta = dollari Valore iniziale iscritto in contabilità = /0,96 = ,67 euro Tasso di cambio al = 1/1,25 Valore da iscrivere in bilancio al = /1,25 = 8.000,00 euro Differenza = 2.416,67 euro = utile su cambi CREDITO Importo in valuta = dollari Valore iniziale i i iscritto i in contabilità = /1,20 = ,67 euro Tasso di cambio al = 1/1,25 Valore da iscrivere in bilancio al = /1,25 = ,00 euro Differenza = 666,67 euro = perdita su cambi Al si rileva dunque un utile netto su cambi pari a 1.750,00 (differenza algebrica fra utile e perdita su cambi = 2.416,67-666,67), da imputare a conto economico nella voce C. 17-bis. 7 Le operazioni in valuta Esempio 2 attività e passività diverse dalle immobilizzazioni Operazioni in valuta sorte negli esercizi precedenti all esercizio in chiusura Nell anno 2006 viene iscritto un debito in valuta per euro a fronte un debito in dollari per Anno Importo iscritto Tasso di cambio euro/dollaro Nel corso del 2006 debito per /0, debito per ,47 1/0, debito per ,36 1/1,1 Al si rileva un utile su cambi pari a , ,36 = 2.153,11 8 4

5 Le operazioni in valuta Esempio 3 1.Utile di esercizio superiore all utile netto su cambi non realizzato Utile netto su cambi non realizzato 100 Utile d esercizio 150 Risultato effettivo (Utile d esercizio Utile netto su cambi non realizzato) Ammontare da accantonare a riserva legale 7,5 Ammontare da accantonare a riserva per utili su cambi 100 Quota di utile liberamente distribuibile 42,5 50 La scrittura da effettuare in sede di destinazione i dell utile dell esercizio i è la seguente: Utile d esercizio a Diversi 150 Riserva legale 7,5 Riserva utili su cambi 100 Riserva utili a nuovo 42,5 9 Le operazioni in valuta Esempio 3 2. Utile di esercizio inferiore all utile netto su cambi non realizzato Utile netto su cambi non realizzato 150 Utile d esercizio 100 Risultato effettivo (Utile d esercizio Utile netto su cambi non realizzato) Ammontare da accantonare a riserva legale 5 Ammontare da accantonare a riserva per utili su cambi 95 Quota di utile liberamente distribuibile 0 (50) La scrittura da effettuare in sede di destinazione dell utile dell esercizio è la seguente: Utile d esercizio a Diversi 100 Riserva legale 5 Riserva utili su cambi

6 Le operazioni in valuta Esempio 3 3. Conseguimento di una perdita d esercizio Utile netto su cambi non realizzato 200 Utile d esercizio (100) Risultato effettivo (Utile d esercizio Utile netto su cambi non realizzato) Ammontare da accantonare a riserva legale 0 Ammontare da accantonare a riserva per utili su cambi 0 Quota di utile liberamente distribuibile 0 (300) L utile netto su cambi non realizzato risulta interamente assorbito dalla perdita effettiva conseguita dalla società; non è dunque necessario accantonare alcuna somma alla riserva utili su cambi. 11 Le operazioni in valuta Esempio 3 4. Conseguimento di una perdita su cambi Perdite su cambi 100 Utile d esercizio 500 Riserva per utili su cambi 200 Poiché la rideterminazione dell importo imputabile a utile o perdite su cambi ha portato alla rilevazione di una perdita su cambi, la riserva accantonata nei precedenti esercizi può essere interamente liberata. La scrittura contabile sarà la seguente: Riserva utili su cambi a Riserva libera

7 Le operazioni in valuta Rilevazione successiva: immobilizzazioni in valuta Esempio: Nell anno 2005 l impresa acquista un macchinario negli Stati Uniti al prezzo di dollari (controvalore in euro al momento dell acquisto ,55, tasso di cambio euro/dollaro pari a 1/1,1). A fine esercizio si possono realizzare due scenari: non si riscontra alcuna perdita di valore : il macchinario resta iscritto itt in bilancio i per un importo pari a euro , si riscontra un tasso di cambio inferiore a quello storico e la riduzione è giudicata durevole (euro/dollaro pari a 1/1,3); il macchinario deve essere iscritto sulla base del tasso di cambio vigente alla fine dell esercizio, quindi per euro ,

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