Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali

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1 DG DISR - DISR 07 - Prot. Uscita N del 16/09/2015 Pos. 7712/2014/2015 IL DIRETTORE GENERALE VISTA la legge n.499 del recante razionalizzazione degli interventi nei settori agricoli, agroalimentari, agroindustriali e forestali ed in particolare l art. 4; VISTA la legge 15/01/1991, n.30, concernente la Disciplina della riproduzione animale ; VISTO il decreto ministeriale del , recante modalità di attuazione del controllo ufficiale, al fine della verifica dei requisiti di qualità del materiale seminale in applicazione della citata legge e relativo regolamento di esecuzione; VISTO il decreto ministeriale del n.403, con il quale è stato approvato il nuovo regolamento di esecuzione della predetta legge n.30/91 ed in particolare l art.37 relativo ai controlli sulla qualità del materiale seminale circolante a qualsiasi titolo in Italia; VISTO il Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 27 febbraio 2013 n. 105, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 218 del 17/09/2013, recante la riorganizzazione del, a norma dell articolo 2, comma 10-ter, del decreto-legge 6 luglio 2012, n. 95, convertito, con modificazioni, dalla legge 7 agosto 2012, n. 135; VISTO il decreto del Ministro delle politiche, 13 febbraio 2014 n.1622, registrato alla Corte dei Conti il , fgl.1075, recante individuazione degli Uffici dirigenziali di livello non generale; VISTI i DD.MM. n.4438 del , n del , n dell e n del con i quali sono stati fissati i criteri per il conferimento di contributi e per la concreta determinazione delle singole percentuali di contributo, ai sensi dell art.12 della legge 241/90; VISTA la domanda formulata con nota n. 40/13 in data e la successiva nota integrativa n.125 del 19/12/2014 con le quali l Istituto Sperimentale Italiano Lazzaro Spallanzani, con sede in Milano, ha chiesto un contributo per lo svolgimento di un programma relativo al controllo ufficiale della qualità del materiale seminale del bestiame per l anno 2014, per un costo di ,80; CONSIDERATO che non è stato possibile dare corso al finanziamento del sopracitato programma in considerazione della carenza di fondi sul capitolo di bilancio 7712 e della conseguente necessità di avviare l iter di variazione compensativa in termini di competenza e cassa; VISTA la domanda n126 del 22/12/2014 e la successiva nota integrativa n.72 del 22/04/2015, con le quali l Istituto Sperimentale Italiano Lazzaro Spallanzani, con sede in Milano, ha chiesto un contributo per lo svolgimento di un programma relativo al controllo ufficiale della qualità del materiale seminale del bestiame per l anno 2015, per un costo di ,60; 1

2 VISTO il DMT n.34836/2015, registrato dalla Corte dei Conti in data 30/06/2015 al n.1971, con il quale il Ministero dell Economia e delle Finanze ha approvato una variazione di bilancio, in termini di residui, per l anno finanziario 2014, per un importo di ,00, sul capitolo n denominato Contributi ad Enti ed Organizzazioni specializzati per interventi volti ad accertare la qualità del materiale seminale del bestiame, nonché alla raccolta ed informatizzazione dei dati sulla riproduzione animale, nel quadro dell applicazione della legge n.30/91 sulla disciplina della riproduzione animale ; VISTO il DMT n.39683/2015, registrato dalla Corte dei Conti in data 21/07/2015 al n.2267 con il quale il Ministero dell Economia e delle Finanze ha approvato la ripartizione dei fondi di cui alla Legge 499/99 per l anno finanziario 2015, attraverso una variazione in termini di competenza e di cassa, allocando sul medesimo capitolo n un importo di ,00; CONSIDERATO pertanto che la disponibilità complessiva di fondi sul capitolo n.7712 risulta essere pari ad ,00 di cui ,00 come residui di lettera F, di provenienza anno 2014, ed ,00 quali fondi assegnati per l esercizio finanziario 2015; VISTA la lettera n. 153 del 26/08/2015 con la quale il sopracitato Istituto ha prospettato la possibilità, considerato il tempo trascorso e la necessità di non poter interrompere l attività, di provvedere all approvazione di un programma di attività biennale per gli anni 2014 e 2015; CONSIDERATO che la disponibilità complessiva di fondi attualmente presente sul capitolo n.7712 consente di procedere al finanziamento di un programma di attività che, a partire dal 1 gennaio 2014, consenta di coprire le spese per un arco temporale di 24 mesi; CONSIDERATO che le attività di accertamento della qualità del materiale seminale del bestiame circolante in Italia, prevista dalla Legge n.30 del 15 gennaio 1991 e successive modificazioni nonché dal D.M. 27 dicembre 1997, devono essere realizzate senza soluzioni di continuità in quanto collegate all utilizzo dell inseminazione artificiale come principale strumento della diffusione del miglioramento genetico del bestiame e dei geni miglioratori nella popolazione zootecnica; CONSIDERATO inoltre che le attività di controllo ufficiale del materiale seminale circolante in Italia, ai fini della verifica dei requisiti di qualità dello stesso, non possono subire interruzioni in quanto legate a materiale genetico deteriorabile, cosi come indicato nelle metodiche di identificazione del materiale seminale previste dal citato DM del ; CONSIDERATO ancora, che il mancato stanziamento dei fondi per l attività dell Istituto Sperimentale italiano Lazzaro Spallanzani potrebbe determinare il blocco dell attività di analisi e quindi del relativo controllo sulla qualità del materiale seminale distribuito in Italia (produzione nazionale ed importato) rendendo impossibile il rispetto della normativa nazionale in merito all utilizzo dello sperma, con ricaduta negativa sull attività di riproduzione del bestiame e sull attività di selezione; RITENUTO quindi che le iniziative programmate rispondono ai requisiti prescritti per la concessione del contributo statale; 2

3 CONSIDERATO che, in seguito all istruttoria effettuata dal competente ufficio di questa Amministrazione, la spesa complessiva da ammettere a contributo per l intero programma 2014/2015 è determinata in ,89, corrispondente ad un contributo totale di ,00; RITENUTO opportuno procedere, con successivo atto amministrativo, all erogazione dell anticipazione di ,00, stante l impossibilità da parte del richiedente di effettuare congrui esborsi finanziari per l effettuazione delle iniziative; ACCERTATA la disponibilità finanziaria sul competente capitolo di bilancio n.7712, fondi 2014 e 2015, pari ad ,00 nonché la compatibilità del programma presentato dall Istituto Sperimentale Italiano Lazzaro Spallanzani con le finalità del suddetto capitolo di bilancio; D E C R E T A : ART.1 - E approvato, per l importo complessivo di ,89, il programma biennale dell Istituto Sperimentale Italiano Lazzaro Spallanzani con sede in Rivolta d Adda (CR), formulato con le note n. 40/13 del e n.125 del 19/12/2014, con le lettere n.126 del 22/12/2014 e n.72 del 22/04/2015, e con la lettera n. 153 del 26/08/2015. E inoltre concesso un contributo di ,00, pari al 95% della spesa ritenuta ammissibile di ,89, per l attuazione di un programma relativo al controllo ufficiale della qualità del materiale seminale del bestiame per gli anni 2014 e 2015, ripartito sulla base delle seguenti iniziative: Cap Descrizione iniziative per il biennio % Sp.gen. Importo Spese gen. Totale Sp Ammessa complessiva % Contr Contributo complessivo per il biennio CAP. 1 ATTIVITA' ANALITICA SUL DNA ESTRATTO DAL SEME , , ,76 8% , ,14 95% ,18 CAP. 2 ATTIVITA' ANALITICA SULLA QUALITA' DEL SEME , , ,93 8% , ,80 95% ,16 CAP. 3 ATTIVITA' DI GESTIONE LABORATORI E COORDINAMENTO , , ,95 8% , ,95 95% ,65 CAP. 4 COMITATO SCIENTIFICO % % - CAP. 5 STUDI, CONVEGNI, PUBBLICAZIONI % % - CAP. 6 ONERI DIVERSI , , ,00 8% , ,00 95% ,00 TOTALE , , ,64 Tot.Spese Generali ,25 Tot. Ammessa ,89 Tot.Contr Concesso ,00 Le iniziative di cui al sopraindicato prospetto saranno attuate conformemente al preventivo allegato, che viene approvato revisionato e corretto, e costituisce parte integrante del presente decreto. ART.2 Il predetto contributo di ,00 sarà liquidato sulla base delle spese effettivamente sostenute previa presentazione, in duplice copia, dei seguenti atti: 3

4 a) domanda di liquidazione finale; b) relazione tecnica sulle iniziative svolte; c) rendiconto analitico delle spese sostenute e relativa documentazione comprovante le spese effettuate. Tale rendiconto dovrà inoltre contenere una dichiarazione del legale rappresentante dell Istituto, apposta sul prospetto delle spese, attestante che le medesime sono state regolarmente sostenute e risultano conformi alla contabilità regolarmente tenuta. Le spese relative alle indennità di missione dovranno essere documentate con apposite tabelle dalle quali dovrà risultare anche lo specifico motivo della missione. Il contributo da liquidare in sede di liquidazione finale non potrà risultare inferiore al 10% del contributo totale concesso. E la possibilità di erogare un anticipazione di ,00, pari al 50% del contributo di ,00, concesso per l impossibilità di disporre, da parte del beneficiario, di sufficiente liquidità finanziaria, previa presentazione di fideiussione per tale importo maggiorato del saggio legale. Sono ammesse liquidazioni parziali del contributo previa presentazione, in duplice copia, dei seguenti atti: a) domanda di liquidazione parziale; b) relazione sull attività svolta; c) rendiconto parziale sintetico delle spese sostenute con la dichiarazione del rappresentante legale del beneficiario del contributo che le spese rendicontate corrispondono a quelle effettivamente sostenute e risultanti dalla contabilità regolarmente tenuta. Il contributo erogabile in sede di liquidazione parziale sarà determinato sulla base dell importo risultante dall applicazione delle percentuali di contributo all entità delle spese indicate nel rendiconto parziale, diminuito del 50% dell importo medesimo nel caso in cui il beneficiario abbia ricevuto l anticipazione. ART.3 - Agli effetti di agevolare eventuali accertamenti rivolti a verificare la regolarità delle spese sostenute per l attuazione del programma ammesso a contributo, la contabilità e la documentazione delle spese stesse dovranno essere tenute separate da quelle concernenti le altre attività del beneficiario del contributo. ART.4 - Le eventuali variazioni tra gli importi dei capitoli del programma, superiori al 10%, dovranno essere preventivamente approvate da questo Ministero su motivata richiesta del beneficiario. ART.5 - La decorrenza delle spese, ai fini dell ammissibilità a contributo degli importi inerenti l attività finanziata dal presente programma, è stabilita a decorrere dal 1 gennaio ART.6 - Il programma deve essere attuato entro il Su motivata richiesta del beneficiario del contributo tale termine potrà essere prorogato a discrezione dell Amministrazione. La rendicontazione finale dovrà pervenire entro il La mancata attuazione entro il termine anzidetto, o entro quello risultante da eventuali proroghe, comporta la decadenza della concessione del contributo. ART.7 - Le eventuali maggiori spese sostenute rispetto a quelle ammesse saranno a totale carico del beneficiario del contributo. 4

5 ART.8 Il beneficiario del contributo è responsabile di qualunque danno che, in conseguenza dell esecuzione delle iniziative, venga eventualmente arrecato a persona o a beni pubblici e privati restando l Amministrazione indenne da qualsiasi azione o molestia. ART.9 - Per effetto del presente decreto è impegnata, a favore dell Istituto Sperimentale Italiano Lazzaro Spallanzani con sede in Rivolta d Adda (CR), la somma di ,00. L onere relativo farà carico, all U.d.V Investimenti di pertinenza del centro di responsabilità Dipartimento delle politiche europee ed internazionali e dello sviluppo rurale, missione Agricoltura, politiche agroalimentari e pesca, programma Politiche europee ed internazionali e dello sviluppo rurale, ripartendolo, per ,00 sul Cap.7712 pg 01, fondi 2014 e per ,00 sul Cap.7712 pg 01, fondi 2015 dello stato di previsione della spesa di questo Ministero per l anno finanziario Il presente decreto sarà inviato all Organo di controllo per la registrazione. Roma, IL DIRETTORE GENERALE Giuseppe Cacopardi Documento informatico sottoscritto con firma elettronica digitale ai sensi degli artt. 21 e 24 del DLgs n. 82/2005 5