DOMANDE E RISPOSTE PER RAISE THE WIND

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1 DOMANDE E RISPOSTE PER RAISE THE WIND Intervista a Francesca Zagni concessa per il Volume Fundraising e Comunicazione per la politica di R.Piccilli, M.Rispoli e R.Race Editore Rubettino

2 DOMANDA 1 CHE COS È IL FUNDRAISING? Mi sembrerebbe abbastanza riduttivo rispondere con la definizione classica che fund raising è un espressione inglese la cui traduzione in Italiano è raccolta fondi, perché il termine italiano in realtà - non rende il pieno significato del verbo "To raise". Questo esprime, infatti, l idea di far crescere, coltivare, sorgere, e di conseguenza va interpretato come lo sforzo anche etico di sostenere un azione senza finalità di lucro. Condivido invece in pieno la definizione di H. Rosso che il FR è l arte di insegnare alle persone la gioia di donare. Aggiungerei che, per motivare i donatori affinché condividano pienamente i valori di un organizzazione non profit, oggi più che mai è necessario che il FR venga considerato come un attività perfettamente integrata con l attività istituzionale, che comporta il pieno coinvolgimento da parte di tutte le componenti dell organizzazione a prescindere dal settore di appartenenza. In effetti, sarà l attività di FR che per certi aspetti, porterà l organizzazione ad una verifica continua della mission, della vision, dei propri valori, del proprio modo di operare, e le consentirà variazioni di percorso nel perseguimento complessivo dei propri obiettivi. Una riflessione particolare merita il contesto nel quale, oggi, le organizzazioni del terzo settore fanno fundraising, vale a dire la velocità con la quale si avvicendano i cambiamenti sociali e la difficile situazione economica a livello globale. Tutto ciò determina un cambiamento o meglio un evoluzione delle tecniche di fundraising, che diventano sempre più sofisticate negli aspetti tecnologici ed innovative nella ricerca di nuovi modelli di coinvolgimento del donatore il quale, a sua volta, è sempre più desideroso e capace di esercitare una funzione di controllo sulla realizzazione dei programmi ai quali sono destinate le risorse ottenute dal fundraising. 2

3 DOMANDA 2 A SUO AVVISO PERCHÉ LA POLITICA ITALIANA DOVREBBE UTILIZZARE IL FUNDRAISING? Molte delle speranze e delle aspettative che sono state disattese in questi ultimi anni da parte della politica italiana sono legate, apertamente o implicitamente, nella mancanza di trasparenza sulle fonti di finanziamento dei partiti, nella mala gestione delle risorse, nel comportamento di coloro che su mandato dei vari partiti ricoprivano cariche pubbliche. Quel legame così importante che dovrebbe esistere tra il cittadino elettore ed i partiti è stato reciso in maniera drammatica e questo comporterà un lungo processo di recupero da parte delle istituzioni, poiché il sistema ha coinvolto anche molte delle strutture funzionali collegate con il lavoro di enti territoriale e regioni. Quale migliore occasione, dunque, per la politica Italiana di quella di utilizzare il fundraising? E non solo per quanto riguarda le tecniche, ma soprattutto per il necessario coinvolgimento che dovrà costruire con il cittadino-donatore, il quale si aspetta di poter esercitare quella stessa funzione di controllo e di consapevolezza della finalizzazione del proprio contributo che è possibile con le donazioni nell ambito del terzo Settore. Riconquistare la fiducia dei cittadini fino a farli diventare sostenitori dei partiti, potrebbe essere la vera sfida per la politica italiana! Gli esempi di Paesi come gli Stati Uniti e U.K., dove tutti i partiti fanno fundraising, potranno servire sulla valutazione dei risultati raggiunti, non soltanto in termini finanziari, ma anche e soprattutto in termini di mobilitazione di risorse umane. 3

4 DOMANDA N.3 PERCHÉ UN CITTADINO DOVREBBE SOSTENERE, CON I PROPRI FONDI, LA CAMPAGNA ELETTORALE DI UN POLITICO? Nel corso degli anni mi è capitato di soggiornare spesso in U.K. e di osservare con quanta attenzione venisse gestito il rapporto tra il cittadino-elettore ed il politico di una qualsiasi zona geografica e località del Paese. L elettore scriveva al suo deputato, chiedendo spiegazioni e aggiornamenti sul programma votato dal partito, o presentava delle problematiche che richiedevano interventi. Ogni due settimane circa il deputato organizzava una riunione con i cittadini, o li riceveva singolarmente, in una serie d incontri senza riserve, con un attenzione finalizzata a comprendere e a dare dignità ai problemi che venivano esposti. La promessa dell ascolto nel programma elettorale dei politici, se mantenuta, potrebbe generare di nuovo un senso di appartenenza e d identità di gruppo nei cittadini italiani, che si sentirebbero di nuovo sollecitati ad una partecipazione attiva e pronti a sostenere con i propri fondi, o con il proprio tempo, la campagna elettorale di quei politici responsabili, decisi a rendere conto delle risorse raccolte e del proprio operato. 4

5 DOMANDA 4 QUALI SONO, A SUO AVVISO, LE CARATTERISTICHE CHE DOVREBBE AVERE UN BUON FUNDRAISER CHE LAVORI IN AMBITO POLITICO? Non credo che le caratteristiche di base di un buon fundraiser del terzo settore si discostino molto da quelle di un fundraiser che lavori in ambito politico, se non per un esperienza specifica, magari maturata in quei Paesi in cui il fundraising politico viene usato da sempre. Poco conosciuta fino a pochi anni fa, e tuttora dalla definizione quanto mai complessa con una lunga lista di competenze specifiche, la professione del fundraiser è importante in tutte le sue applicazioni. Il fundraiser ha un profilo ideale di tutto rispetto, deve, infatti, avere competenze tecniche avanzate di in tema di marketing, strumenti informatici e analisi statistica. Deve distinguersi per le sue capacità organizzative e per la propensione a lavorare in team, per l abilità nel rapportarsi con la parte istituzionale, gestire lo stress, conoscere le strategie di pianificazione, di controllo gestione, di comunicazione e pubbliche relazioni. Inoltre, alle competenze tecniche si aggiunge il bagaglio personale, formato da entusiasmo, esperienza, buona conoscenza dell Inglese, una solida istruzione di base e persino un certo senso dell umorismo, ma soprattutto una grande passione per il proprio lavoro!! Francesca Zagni 5