ALLEGATO III. VALUTAZIONE DELLA QUALITÀ AMBIENTALE DELL AREA SITUATA IN VIA BARLETTA 127 RELAZIONE TECNICA

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1 ALLEGATO III. VALUTAZIONE DELLA QUALITÀ AMBIENTALE DELL AREA SITUATA IN VIA BARLETTA 127 RELAZIONE TECNICA

2 dr. LUCA ARIONE geologo Via Principe Tommaso Torino tel fax COMUNE DI TORINO CALOSSO GIOVANNI E GUIDO & C. s.a.s. VALUTAZIONE DELLA QUALITÀ AMBIENTALE DELL AREA SITUATA IN VIA BARLETTA 127 RELAZIONE TECNICA Torino, 15 febbraio 2013 Relazione tecnica n. 303

3 dr. Luca Arione geologo INDICE 1. Premessa Normativa di riferimento Inquadramento morfologico Inquadramento geologico Caratteristiche idrogeologiche Attività pregresse e stato di fatto Indagini geognostiche ed ambientali svolte sul sito Esecuzione dei sondaggi geognostici Campionamento ed analisi chimiche dei terreni Risultati delle indagini Assetto litologico locale Risultati analisi chimiche di laboratorio Valutazione della qualità ambientale del sito...12 APPENDICE A - stratigrafie e documentazione fotografica sondaggi a carotaggio APPENDICE B - certificati analisi chimiche sui terreni 1

4 dr. Luca Arione geologo 1. Premessa La presente relazione tecnica illustra i risultati delle indagini finalizzate alla definizione della qualità ambientale del suolo e sottosuolo dell area sita in Torino in Via Barletta 127, di proprietà Calosso Giovanni e Guido & C. sas, interessata dalla Variante n. 275 al PRGC. L area presenta una superficie totale di m 2, con pianta regolare a rettangolo, con lato corto sul fronte di Via Barletta di 26,30 m e sul fronte di Via Rovereto di 26,90 m, e lato lungo di 76,23 m; le indagini ambientali riguardano un settore di 1.382,65 m 2, collocato nella porzione centrale e meridionale dell area, per il quale è prevista la cessione al Comune di Torino. L'indagine si è sviluppata mediante esame delle attività pregresse ed in corso, sopralluoghi, esame dei risultati della perforazione di sondaggi a carotaggio appositamente realizzati, analisi chimiche su campioni rappresentativi dei terreni. Le indagini hanno permesso di: definire l assetto geomorfologico, geologico e idrogeologico locale definire la stratigrafia puntuale dei terreni caratterizzare sotto l aspetto chimico i terreni presenti mediante specifiche analisi di laboratorio valutare la qualità ambientale dell area. 2. Normativa di riferimento La presente relazione è redatta nel rispetto delle prescrizioni contenute nella normativa vigente: Città di Torino - Norme Urbanistico Edilizie di Attuazione del P.R.G - Art. 28 Bonifica ambientale Decreto Legislativo 3 aprile 2006, n Norme in materia ambientale 3. Inquadramento morfologico L area in esame è situata nel settore meridionale del concentrico comunale di Torino, in un area già intensamente antropizzata (Figura 1 - estratto da C.T.R. scala 1 : e Figura 2 - estratto da Carta tecnica della Città di Torino). 2

5 dr. Luca Arione geologo Figura 1 Corografia - Estratto da C.T.R. Scala 1 : Figura 2 estratto della Carta Tecnica della Città di Torino (Tav. n. 283) scala 1 :

6 dr. Luca Arione geologo Figura 3 ripresa aerea dell area Dal punto di vista geomorfologico il sito corrisponde ad un terreno pianeggiante, situato ad una quota di circa 255 metri s.l.m., all interno della grande paleoconoide fluvioglaciale della Dora Riparia, costituita dall'incastro di apparati fluvioglaciali e fluviali di età diversa con i più antichi, situati alle quote più elevate, corrispondenti al Pleistocene inferiore e i più recenti alle alluvioni attuali dei corsi d'acqua. In particolare il sito in studio è ubicato sul terrazzo fluvioglaciale del Pleistocene medio, decisamente sopraelevato rispetto agli alvei attuali dei corsi d acqua principali. 4. Inquadramento geologico L assetto geologico dell area è condizionato dalle fasi d avanzata e regresso, nel Pleistocene, del grande ghiacciaio che occupava la Val di Susa, durante le quali si formavano estesi depositi morenici e depositi fluvioglaciali e fluviali che si spingevano fin quasi al piede della Collina di Torino. In particolare l area si inserisce nell ampia pianura fluvioglaciale e fluviale la cui sedimentazione è legata alla dinamica del fiume Dora Riparia, oltre che agli apporti delle acque di scioglimento dei 4

7 dr. Luca Arione geologo ghiacciai che hanno edificato l anfiteatro morenico di Rivoli - Avigliana allo sbocco in pianura della Val di Susa. Il Foglio 56 Torino della Carta Geologica d Italia scala 1 : , dove è compresa l area, cartografa in superficie terreni attribuibili al Pleistocene medio di origine fluvioglaciale, definiti come Depositi ghiaioso-sabbiosi con paleosuolo rosso-arancio, perlopiù terrazzati, corrispondenti al livello fondamentale dell alta pianura, raccordantisi con le cerchie moreniche rissiane. La nuova cartografia geologica nazionale a scala 1 : , disponibile sul sito dell ISPRA - Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale, nel Foglio 155 Torino Ovest indica che in superficie nell area sono presenti terreni appartenenti alla Copertura Pliocenico Quaternaria, Bacino del Fiume Dora Riparia, Sintema di Frassinere Subsintema di Col Giansesco. Litologicamente si tratta di ghiaie sabbiose e sabbie ghiaiose con clasti eterometrici di quarziti, serpentiniti, gneiss e subordinatamente di pietre verdi, calcescisti e marmi grigi (depositi fluvioglaciali). I terreni fluvioglaciali presenti in superficie poggiano su un substrato di depositi di origine fluviolacustre di età compresa tra il Pliocene medio-superiore ed il Pleistocene inferiore (Villafranchiano). Sotto l'aspetto geologico l area è dunque caratterizzata dalla sovrapposizione di una coltre di depositi fluvioglaciali continentali su di un substrato di sedimenti villafranchiani fluvio-lacustri, con un assetto così schematizzabile: Depositi fluvioglaciali I depositi fluvioglaciali del Pleistocene medio, corrispondenti a ghiaia immersa in una matrice sabbiosa e limoso sabbiosa, presentano spessore, secondo le stratigrafie disponibili di pozzi 1, dell ordine di metri. In superficie è presente, dove non asportato dall attività antropica, un paleosuolo limoso color rosso arancio con spessore di ordine metrico. Sedimenti villafranchiani di substrato I sedimenti villafranchiani di substrato, intercettati dalle perforazioni eseguite per pozzi per acqua in profondità inferiormente ai depositi fluvioglaciali, sono costituiti da un alternanza di livelli di sedimenti a granulometria grossolana (ghiaia e sabbia) ed a granulometria fine (limi ed argille). 1 Provincia di Torino - Catasto delle derivazioni e scarichi di acque reflue della Provincia di Torino - 5

8 dr. Luca Arione geologo 5. Caratteristiche idrogeologiche In accordo con l assetto geologico del territorio l assetto idrogeologico dell area è caratterizzato dalla sovrapposizione di due complessi idrogeologici distinti, riportati di seguito dall alto verso il basso: 1 Complesso o Complesso Superficiale: È formato dai depositi fluvioglaciali del Pleistocene medio, caratterizzati da un elevato grado di permeabilità primaria dovuta alla granulometria grossolana dei terreni (ghiaia e ciottoli con sabbia). Questo complesso è delimitato inferiormente da livelli argillosi che costituiscono un setto impermeabile di separazione dagli acquiferi profondi. Il Piano Tutela Acque della Regione Piemonte 2 pone la base dell acquifero superficiale a circa 210 m s.l.m., come si evidenzia dall esame della Tav. 2 - Area ms06 Pianura Torinese - acquifero superficiale elementi di assetto idrogeologico parte 1. A tale quota di base corrisponde uno spessore dell acquifero superficiale di circa 45 m. L acquifero superficiale è sede in profondità della falda libera in diretta connessione coi corpi idrici superficiali e caratterizzata, sempre secondo il Piano Tutela Acque (Tav. 3 - Area ms06 Pianura Torinese - acquifero superficiale elementi di assetto idrogeologico parte 2) da direzione del deflusso sotterraneo da nord-ovest verso sud-est, con livello piezometrico nel sito di interesse di circa m, cui corrisponde una soggiacenza da p.c. dell ordine di circa 25 m. I dati disponibili evidenziano dunque che la falda libera presenta soggiacenza dell ordine di 25 metri rispetto al p.c.. Infatti poiché il conoide della Dora Riparia è sospeso di alcune decine di metri sugli alvei attuali dei corsi d acqua principali, risulta che tutta la porzione superiore dell apparato fluvioglaciale non riceve alimentazione idrica e dunque, benché con terreni a buona permeabilità, non è sede di falde. 2 Complesso o Complesso Villafranchiano: Corrisponde alla sequenza dei sedimenti del Villafranchiano dove la presenza di intercalazioni limoso-argillose determina locali confinamenti della falda contenuta nei livelli di ghiaia, ghiaietto, conglomerato e sabbia. Ne deriva un sistema multifalde di tipo confinato o semiconfinato nel quale i diversi orizzonti acquiferi sono in contatto idraulico tra loro formando un unico e potente acquifero. 2 Regione Piemonte - Piano di Tutela delle Acque, approvato con D.C.R del 13/03/2007 6

9 dr. Luca Arione geologo 6. Attività pregresse e stato di fatto Le informazioni fornite dalla proprietà indicano che fino al 1964 l area non era edificata, e corrispondeva ad una fascia di prato in un territorio già costruito al contorno. Nel 1964 è iniziata l attività, tuttora in corso, dell azienda di commercio di materiali per l edilizia, con realizzazione di una tettoia aperta sul confine occidentale della proprietà e di un basso fabbricato ad uso ufficio (composto da tre camere e servizi) presso l estremità prospiciente Via Barletta. La restante porzione dell area è stata pavimentata, con realizzazione di uno strato di materiale inerte su cui è stata poggiata la pavimentazione. Dal 1964 ad oggi sul sito è sempre stata svolta l attività di commercio di materiali edili, con deposito dei materiali sia sotto la tettoia aperta che nel piazzale, dove sono stoccati i materiali che possono rimanere all aperto senza danni (laterizi, materiali inerti, tubazioni ecc.). Nell area non sono presenti opere interrate. Le informazioni acquisite evidenziano dunque che l'area non è stata interessata in passato da attività potenzialmente inquinanti, essendo dalla sua urbanizzazione, avvenuta nel 1964, sede di deposito di materiale edile privo di lavorazioni. 7. Indagini geognostiche ed ambientali svolte sul sito Per verificare la qualità dei terreni nell area di interesse sono stati eseguiti n. 4 sondaggi geognostici a carotaggio continuo spinti alla profondità di 5 m da piano campagna. Le indagini sono state collocate seguendo un criterio di distribuzione significativo per valutare eventuali problematiche ambientali. Sono state inoltre eseguite n 8 analisi chimiche su campioni di terreno provenienti dai fori di sondaggio, effettuate presso il Laboratorio Ecoanalitica s.r.l. di Torino. In funzione dell elevata soggiacenza della falda (dell ordine di 25 m da p.c.) non sono stati prelevati campioni delle acque sotterranee. 7.1 Esecuzione dei sondaggi geognostici I sondaggi geognostici sono stati eseguiti dalla ditta Citiemme S.r.l. a rotazione con carotaggio continuo utilizzando una sonda idraulica tipo Geomarc G1000A montata su autocarro gommato; per tutta la lunghezza si sono utilizzati carotieri semplici aventi diametro 131 e 101 mm. Per stabilizzare in corso d opera le pareti del foro sono stati impiegati rivestimenti metallici provvisori di diametro 127 mm. 7

10 dr. Luca Arione geologo Tutti i sondaggi hanno raggiunto la profondità di 5,00 m da p.c.. Le stratigrafie dei sondaggi sono riportate in Appendice A mentre l ubicazione è riportata in Figura 4. S1 Settore da cedere al Comune S2 S3 S4 Fig. 4 - Ubicazione sondaggi geognostici 8

11 dr. Luca Arione geologo Campionamento ed analisi chimiche dei terreni In corrispondenza di ogni sondaggio sono stati prelevati n.2 campioni rimaneggiati di terreno: il primo nello strato di terreno superficiale (coltre di suolo limoso) immediatamente al di sotto del livello ghiaioso di sottofondo della pavimentazione (profondità media 0,50 1,00 m da p.c.) il secondo al raggiungimento della ghiaia con limo sabbioso. I n. 8 campioni rimaneggiati di terreno prelevati dai fori di sondaggio sono stati immediatamente riposti in contenitori di vetro, sigillati, etichettati, conservati in ambiente refrigerato e, insieme con le note di prelevamento, inoltrati al Laboratorio Ecoanalitica s.r.l. di Torino. La seguente tabella riepiloga l identificativo e la profondità a cui è stato prelevato ogni campione: Sondaggio Sigla campione Profondità di campionamento S1 S2 S3 S1C1 0,60 1,00 S1C2 1,40 1,80 S2C1 0,60 1,00 S2C2 1,00 1,50 S3C1 0,50 1,00 S3C2 2,00 2,50 S4 S4C1 0,50 1,00 S4C2 1,50 2,00 Tabella 1 Schema di campionamento dei terreni In Tabella 2 si riporta lo screening analitico eseguito sui campioni di terreno. Elementi metallici e non metallici Arsenico Berillio Cadmio Cobalto Cromo totale Cromo VI Mercurio Nichel Piombo Rame Selenio Stagno Zinco Idrocarburi Idrocarburi pesanti (C>12) Tabella 2 Screening analitico utilizzato per i campioni di terreno 9

12 dr. Luca Arione geologo I certificati analitici rilasciati dal Laboratorio Ecoanalitica s.r.l. sono riportati in Appendice B. 8. Risultati delle indagini 8.1 Assetto litologico locale I sondaggi a carotaggio hanno consentito la ricostruzione dell assetto litologico locale, che è risultato omogeneo e così sintetizzabile (quote da piano campagna attuale): PROFONDITÀ DA p.c. [m] LITOLOGIA 0,00 0,10 asfalto 0,10 0,60 sottofondo della pavimentazione (ghiaia) 0,60 1,00 / 1,50 limo argilloso color bruno nocciola (coltre di suolo) 1,00 / 1,50 5,00 ghiaia eterometrica con limo sabbioso color grigio (depositi fluvioglaciali) I risultati delle indagini geognostiche confermano dunque che l unico intervento avvenuto sull area è consistito nella realizzazione del piazzale (strato di asfalto e sottofondo ghiaioso), in quanto inferiormente si riscontra la stratigrafica tipica dei terreni del territorio torinese (strato di suolo limoso e sottostante ghiaia). 8.2 Risultati analisi chimiche di laboratorio Nelle tabelle seguenti sono riportati i risultati delle analisi chimiche dei terreni, suddivisi fra i campioni superficiali prelevati nel suolo limoso sottostante il sottofondo di ghiaia della pavimentazione (Tabella 3), ed i campioni prelevati più in profondità al raggiungimento della ghiaia con limo sabbioso (Tabella 4). 10

13 dr. Luca Arione geologo parametro unità di misura S1C1 S2C1 S3C1 S4C1 CSC siti resid. CSC siti industr. arsenico mg As/kg berillio mg Be/kg < 0,1 < 0,1 < 0,1 < 0, cadmio mg Cd/kg < 0,1 < 0,1 < 0,1 < 0, cobalto mg Co/kg cromo mg Cr/kg mercurio mg Hg/kg < 0,1 < 0,1 < 0,1 < 0,1 1 5 nichel mg Ni/kg piombo mg Pb/kg rame mg Cu/kg selenio mg Se/kg < 0,1 < 0,1 < 0,1 < 0, stagno mg Sn/kg < 0,1 < 0,1 < 0,1 < 0, zinco mg Zn/kg cromo esavalente mg CrVI/kg < 0,1 < 0,1 < 0,1 < 0, idrocarburi pesanti C>12 mg/kg < 1 < 1 < 1 < Tabella 3 - Risultati delle analisi chimiche sui terreni - campione superficiale (coltre di suolo limoso) parametro unità di misura S1C2 S2C2 S3C2 S4C2 CSC siti resid. CSC siti industr. arsenico mg As/kg berillio mg Be/kg < 0,1 < 0,1 < 0,1 < 0, cadmio mg Cd/kg < 0,1 < 0,1 < 0,1 < 0, cobalto mg Co/kg cromo mg Cr/kg mercurio mg Hg/kg < 0,1 < 0,1 < 0,1 < 0,1 1 5 nichel mg Ni/kg piombo mg Pb/kg rame mg Cu/kg selenio mg Se/kg < 0,1 < 0,1 < 0,1 < 0, stagno mg Sn/kg < 0,1 < 0,1 < 0,1 < 0, zinco mg Zn/kg cromo esavalente mg CrVI/kg < 0,1 < 0,1 < 0,1 < 0, idrocarburi pesanti C>12 mg/kg < 1 < 1 < 1 < Tabella 4 - Risultati delle analisi chimiche sui terreni - campione profondo (ghiaia con limo sabbioso) 11

14 dr. Luca Arione geologo L esame dei risultati delle analisi chimiche evidenzia che non vi sono elementi che presentano concentrazioni superiori alle CSC stabilite dal Decreto Legislativo 3 aprile 2006 n. 152 per siti ad uso verde pubblico, privato e residenziale. 9. Valutazione della qualità ambientale del sito L area sita in Torino in Via Barletta 127, di proprietà Calosso Giovanni e Guido & C. sas, interessata dalla Variante n. 275 al PRGC, presenta una superficie totale di m 2, con pianta regolare a rettangolo; le indagini ambientali riguardano un settore di 1.382,65 m 2, collocato nella porzione centrale e meridionale dell area, per il quale è prevista la cessione al Comune di Torino. L indagine storica sull area di interesse, finalizzata a valutare le attività pregresse esercitate sul sito, ha evidenziato che fino a circa il 1964 l area non era edificata, e corrispondeva ad una fascia di prato in un territorio già costruito al contorno. Nel 1964 è iniziata l attività, tuttora in corso, dell azienda di commercio di materiali per l edilizia, con realizzazione di una tettoia aperta sul confine occidentale della proprietà e di un basso fabbricato ad uso ufficio (composto da tre camere e servizi) presso l estremità prospiciente Via Barletta. La restante porzione dell area è stata pavimentata, con realizzazione di uno strato di materiale inerte su cui è stata poggiata la pavimentazione. Nell area non sono presenti opere interrate. Le informazioni acquisite evidenziano dunque che l'area non è stata interessata in passato da attività potenzialmente inquinanti, essendo dalla sua urbanizzazione, avvenuta nel 1964, sede di deposito di materiale edile privo di lavorazioni. Per verificare la qualità dei terreni nell area di interesse sono stati eseguiti n. 4 sondaggi geognostici a carotaggio continuo spinti alla profondità di 5 m da piano campagna, collocati seguendo un criterio di distribuzione significativo per valutare eventuali problematiche ambientali. I risultati delle indagini geognostiche confermano che l unico intervento avvenuto sull area è consistito nella realizzazione del piazzale (strato di asfalto e sottofondo ghiaioso), in quanto inferiormente si riscontra la stratigrafica tipica dei terreni del territorio torinese (strato di suolo limoso e sottostante ghiaia). Sono state inoltre eseguite n 8 analisi chimiche su campioni di terreno provenienti dai fori di sondaggio, effettuate presso il Laboratorio Ecoanalitica s.r.l. di Torino mentre in funzione dell elevata 12

15 dr. Luca Arione geologo soggiacenza della falda (dell ordine di 25 m da p.c.) non sono stati prelevati campioni delle acque sotterranee. I risultati delle analisi di laboratorio evidenziano il rispetto dei limiti di cui alla colonna A della tabella 1 dell allegato V della parte IV del D.Lgs 152/2006 (limiti per siti ad uso verde pubblico, privato e residenziale) per tutti i parametri esaminati. I risultati delle specifiche indagini eseguite evidenziano dunque la che qualità ambientale del sito è compatibile con gli usi in progetto dell area. Torino, 15 febbraio 2013 dr. Luca Arione 13

16 dr. Luca Arione geologo APPENDICE A STRATIGRAFIE E DOCUMENTAZIONE FOTOGRAFICA SONDAGGI A CAROTAGGIO 14

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21 FOTOGRAFIE CASSETTE

22 Torino - Via Barletta, Sondaggio S1 (L=5.00m) Progressive [m] Cassetta 1 da 0.00m a 5.00m da p.c.

23 Torino Via Barletta, Sondaggio S2 (L=5.00m) Progressive [m] Cassetta 1 da 0.00m a 5.00m da p.c.

24 Torino Via Barletta, Sondaggio S3 (L=5.00m) Progressive [m] Cassetta 1 da 0.00m a 5.00m da p.c.

25 Torino Via Barletta, Sondaggio S4 (L=5.00m) Progressive [m] Cassetta 1 da 0.00m a 5.00m da p.c.

26 dr. Luca Arione geologo APPENDICE B CERTIFICATI ANALISI CHIMICHE SUI TERRENI 15

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