PROTOCOLLO DI ACCORDO TRA LE ORGANIZZAZIONI

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1 Conferenza territoriale sociale e sanitaria di Bologna PROTOCOLLO DI ACCORDO TRA LE ORGANIZZAZIONI SINDACALI CONFEDERALI,DI CATEGORIA,DEI PENSIONATI E LA CONFERENZA TERRITORIALE SOCIALE E SANITARIA SUL GOVERNO DEI TEMPI DI ATTESA PER LE PRESTAZIONI SPECIALISTICHE LE ORGANIZZAZIONI SINDACALI CGIL CISL E UIL, E LA CONFERENZA SOCIALE E SANITARIA CONCORDANO SULLA NECESSITA DI DEFINIRE CONGIUNTAMENTE UN ACCORDO CHE QUALIFICHI ULTERIORMENTE IL GOVERNO DEI TEMPI DI ATTESA NELL ASSISTENZA SPECIALISTICA AMBULATORIALE NELL AMBITO METROPOLITANO BOLOGNESE. Il presente accordo costituisce il naturale aggiornamento dell Accordo del marzo 2005 fra OO.SS. e la Conferenza Sociale Sanitaria dell Azienda USL di Bologna Il Governo dei Tempi di Attesa Stato dell arte e prospettive di intervento per il periodo con la possibilità di definire nuovi obiettivi di miglioramento consentiti dal fatto che con la realizzazione dell Azienda USL di Bologna, la visione strategica, la pianificazione, la progettazione, la gestione delle risorse sociali e sanitarie, ha trovato una matrice comune. Il contesto in cui si opera evidenzia per la popolazione dell Area metropolitana Bolognese un consumo di prestazioni ambulatoriali ( dato 2006) con indici di consumo standardizzati superiori alla media regionale seppure con una tendenza alla riduzione del divario rispetto ai consumi medi 1

2 regionali (dati ). L offerta è garantita da 9 Ospedali Azienda USL Bologna, dall Azienda Ospedaliero Universitaria di Bologna Policlinico Sant Orsola Malpighi, dall IRCCS Istituto Ortopedico Rizzoli, da 78 Poliambulatori territoriali Aziendali e da 34 Poliambulatori Privati Accreditati. LE ORGANIZZAZIONI SINDACALI E LA CONFERENZA TERRITORIALE VALUTANO POSITIVAMENTE LE AZIONI MESSE IN CAMPO NEL TRIENNIO SCORSO CHE SONO STATE CONDIVISE E CHE DOVRANNO ESSERE ULTERIORMENTE SVILUPPATE. E ALTRESI VERO CHE LE RILEVAZIONI AD OGGI EVIDENZAINO CHE RESTANO TEMPI SUPERIORI AI LIMITI PREVISTI per alcune prestazioni (strumentali e non) e visite comprese fra quelle definite critiche. Tali criticità sono riconducibili da un lato ad una eccessiva richiesta di prestazioni derivante anche da una possibile insufficiente appropriatezza e dall altro da una inadeguata e non omogenea distribuzione dell offerta. Per affrontare strategicamente questa fondamentale area di servizio alla cittadinanza, è indispensabile pensare il sistema come un unico network che deve tendere alla piena integrazione operativa e funzionale fra le diverse Aziende Sanitarie dell area bolognese in alleanza con gli altri soggetti coinvolti: Istituzioni Politiche (Comuni, Provincia, Regione), ma soprattutto con i Cittadini, i Rappresentati della Società Civile, le Associazioni di Volontariato e le OO.SS., ecc. L obiettivo generale condiviso è quello di poter fornire le prestazioni appropriate a tutti i cittadini consentendo loro di poterne usufruire entro i tempi previsti dalle norme vigenti in strutture facilmente accessibili. Ai fini della valutazione del raggiungimento del suddetto obiettivo si concorda di ritenere idonea una suddivisione del territorio aziendale secondo aree geografiche di facile accesso (in funzione delle principali vie di comunicazione) così come definite nel documento piano aziendale per la specialistica allegato al presente accordo. Le parti si impegnano entro il corrente anno ad una verifica congiunta inerenti i risultati derivanti da tale scelta. 2

3 Per questi motivi le parti concordano le seguenti azioni : 1) l iniziativa Integrated Health Care Project, che prevede la definizione di Percorsi assistenziali concordati ed applicati da tutti i Professionisti dell Ospedale e del Territorio con attivazione di 8 gruppi di lavoro.. 2) la sperimentazione, in ogni distretto, di agende riservate a singoli Nuclei delle Cure Primarie con l obiettivo di costruire una relazione tra i medici di famiglia e gli specialisti di riferimento di quel territorio per migliorare l appropriatezza e la tempistica. : 3) Il Progetto Agende Sempre Aperte (ASA) che ha l obiettivo di garantire al cittadino l apertura delle agende di prenotazione per un periodo mai inferiore a 6 mesi. 4) Il Progetto Lista di Attesa Informatizzata (LAI) per la gestione delle richieste di prestazioni specialistiche in assenza di disponibilità nelle agende di prenotazione scelte dal cittadino (scelta per specifica Struttura Erogante o Professionista). 5) Il Protocollo Interaziendale Urgenze che garantisce al cittadino un percorso d accesso per le prestazioni specialistiche richieste in regime di urgenza, con la sua reale presa in carico da parte di un sistema assistenziale che opera in modo integrato. 6) la prestazione prenotata tramite Call Center telefonico ed invio di sms (reminder) da parte di CUP 2000 per ricordare la data della visita prenotata. 7) avvio del confronto tra le parti al fine di dar vita ad azioni per la riduzione dei tempi d attesa allo sportello CUP da parte dei cittadini.. 8) il Piano annuale di incremento di prestazioni specialistiche ( ) da mettere in disponibilità 3

4 per il 2008, allocandole sui territori distrettuali a secondo dei diversi bisogni espressi dalle direzioni di distretto come da elenco allegato 9) il rispetto rigoroso dell equilibrio tra prestazioni ordinarie ed in libera professione, considerando che questa ultima si svolge all interno dei limiti determinati dalla normativa vigente pertanto si concorda di procedere, attraverso un monitoraggio trimestrale da parte delle rispettive aziende di conoscere i dati sulle prestazioni erogate. 10) si concorda con la strategia della RER di promuovere, attraverso un percorso di concertazione rivolto alle Aziende sanitarie, il mantenimento dei tempi di attesa all interno della normativa vigente,sia per le visite sia per le prestazioni strumentali. Qualora questo non si dovesse attuare per determinate richieste e/o per la situazione strutturale dei servizi si chiede, dopo una apposita verifica, alla RER, di intervenire con un eventuali azioni da intraprendere in una logica regionale. 11) in particolare si propone che dopo una attenta verifica svolta dal gruppo tecnico,attraverso una comparazione dei report forniti dalle aziende, le aziende sanitarie possono, qualora vi siano delle prestazioni che superano il tempo previsto dalla normativa vigente, segnalare l eventuale disponibilità della prestazione richiesta in regime di libera professione secondo le modalità previste dalla normativa vigente in materia. * ( *accordo stato regioni del 14 febbraio 2002 e successive disposizioni normative) solo laddove le quantità concordate in budget sono state superate. 12 ) le parti sottolineano positivamente che nel documento allegato siano riportate le prestazioni aggiuntive per l anno 2008 (oltre 40 mila) tra cui spiccano circa 10 mila prestazioni individuate in strutture private accreditate, di cui 5 mila RMN. 13) La necessità di dare piena attuazione e sviluppo ai nuclei di cure primarie al fine di ridurre in tali ambiti prestazioni specialistiche di primo livello, utilizzando la professionalità espressa dai medici di medicina generale e pediatri di libera scelta. 14 ) La verifica, nell ambito del confronto aziendale, della possibilità di un utilizzo maggiore delle strutture e delle attrezzature tecnologiche, anche attraverso una revisione dell organizzazione del lavoro. 4

5 . Considerando fondamentale il coinvolgimento della cittadinanza attraverso idonei strumenti conoscitivi si concorda di definire un Programma di comunicazione articolato sulle tre maggiori tematiche della produzione, dell accesso e dell appropriatezza, prevedendo un rapporto stabile e articolato con i cittadini, singoli ed associati. La strategia operativa adottata sarà multi canale con utilizzo di strumenti informativi telefonici (sportello telefonico aziendale) e con la presenza sui mezzi d informazione, per veicolare i messaggi descrittivi degli obiettivi. In particolare saranno implementate tutte le iniziative, che sensibilizzino la cittadinanza anche attraverso i canali sindacali,a disdire le prenotazioni che non risultino più necessarie in quanto le mancate presentazioni agli appuntamenti provocano una significativa riduzione dell efficienza del sistema produttivo e si ripercuotono conseguentemente sui tempi di attesa. Gli Uffici Relazioni con il Pubblico ed i Punti Informativi saranno sempre più coinvolti con materiale informativo appositamente predisposto ed aggiornato; le informazioni saranno messe a disposizione anche in un apposito link sul sito della sanità bolognese di prossima realizzazione, dove sarà possibile rintracciare tutto il materiale del programma. Le Aziende Sanitarie metteranno a disposizione materiale informativo e Professionisti per incontri pubblici sul territorio. SI CONCORDA INFINE DI RIVEDERE IN SEDE DI TAVOLO TECNICO PROVINCIALE, LA REPORTISTICA PER IL MONITORAGGIO DEI TEMPI DI ATTESA E DELLE ALTRE AZIONI DI MIGLIORAMENTO SOPRA ESPOSTE, DI VALUTARE PERIODICAMENTE E CONGIUNTAMENTE IL LIVELLO DI APPLICAZIONE DELLE AZIONI SOPRADESCRITTE E I RISULTATI CHE ESSE PRODURRANNO PER IL CONTENIMENTO DEI TEMPI DI ATTESA 5

6 Per la Conferenza territoriale sociale sanitaria Assessore Giuliano Barigazzi Assessore Giuseppe Paruolo Per CGIL Mauro Alboresi CISL Alberto Schincaglia UIL Gastone Spizzichino La O.S. FSI e la Confederazione USAE ritengono che il testo proposto possa essere condivisibile. Maurizio Cavicchioli Sottoscrivo questa versione,sia come AUPI sia ConfeDir Bruno Taddei Bologna 23 luglio

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