La mediazione in materia civile e commerciale

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1 La mediazione in materia civile e commerciale A partire dal 21 marzo 2011, per alcune materie particolarmente conflittuali, la MEDIAZIONE CIVILE E COMMERCIALE è divenuta obbligatoria prima di poter avviare un giudizio civile. In particolare, in caso di liti in materia di: diritti reali divisione successioni ereditarie patti di famiglia locazione comodato affitto di aziende risarcimento del danno da responsabilità medica risarcimento del danno da diffamazione a mezzo stampa o con altro mezzo di pubblicità contratti assicurativi contratti bancari e finanziari 1

2 A partire dal 21 marzo 2012,, la MEDIAZIONE CIVILE E COMMERCIALE è stata arricchita di altre due materie cd. obbligatorie : condominio e sinistri stradali In tutte le altre materie, la mediazione è esperibile su volontaria scelta delle parti. Nel corso di un processo, anche già iniziato, le parti possono sempre esperire la mediazione, anche su invito del giudice, che rinvia l udienza per il tempo strettamente necessario. La mediazione può essere quindi: facoltativa, e cioè scelta dalle parti; demandata, quando il giudice, invita le stesse a tentare la mediazione; obbligatoria, quando per poter procedere davanti al giudice, le parti devono aver tentato, senza successo, la mediazione. Il procedimento di mediazione non è ammesso, invece, nei seguenti casi: nei procedimenti di ingiunzione e di convalida di licenza o sfratto (finalizzati a consentire al creditore di ottenere rapidamente un titolo esecutivo; la mediazione opera comunque in un momento successivo del giudizio); nei procedimenti possessori, fino alla pronuncia dei provvedimenti interdittori (nella fase di merito è comunque ammessa la mediazione); nei procedimenti di opposizione o incidentali di cognizione relativi all'esecuzione forzata (allo scopo di non favorire manovre dilatorie da parte del debitore esecutato); nei procedimenti in camera di consiglio (per la maggiore flessibilità e rapidità con cui il giudice può provvedere); 2

3 nell'azione civile esercitata nel processo penale (in quanto subordinata ai tempi e alle condizioni dello stesso). SANZIONI per chi non partecipa alla mediazione La nuova manovra finanziaria - L. 148/2011, pubblicata in G.U. n. 216 del 16/09/2011, ha previsto che laddove la parte costituita in giudizio non abbia partecipato senza giustificato motivo alla mediazione civile, nei casi in cui è obbligatoria, la stessa è condannata al pagamento di una somma corrispondente al contributo unificato dovuto per il giudizio. N.B. La condanna, dunque, opera nei confronti di chi è stato chiamato in mediazione e non vi abbia partecipato senza giustificato motivo, ma anche nei confronti di chi instaura un giudizio avente ad oggetto una delle materie per le quali è prevista la mediazione obbligatoria, senza aver prima effettuato il tentativo di conciliazione. Come funziona Il procedimento di mediazione ha inizio con la presentazione di una domanda presso un Organismo di Mediazione autorizzato dal Ministero della Giustizia e incluso nel cd. R.O.C. (Registro degli Organismi di Conciliazione). L Organismo di Mediazione che ha ricevuto la domanda di mediazione, trasmette tempestivamente la comunicazione di avvio del procedimento all altra parte o alle altre parti, con la data del primo incontro tra le parti stesse e il nome del mediatore incaricato. Il mediatore non emette verdetti, né consulenze, la sua funzione è quella di coadiuvare le parti nella individuazione dei loro reali interessi e di un accordo che soddisfi tali interessi. 3

4 Se le parti raggiungono un accordo, questo può essere omologato dal presidente Tribunale, che ne verificherà regolarità formale e rispetto dei principi di ordine pubblico e delle norme imperative. Il verbale omologato costituisce titolo esecutivo per l espropriazione forzata, per l esecuzione in forma specifica, oltre che per l iscrizione di ipoteca giudiziale. In caso di mancato accordo, il mediatore può formulare una proposta, su richiesta delle parti o se lo ritiene opportuno; le parti sono libere di accettarla o meno. In caso di insuccesso della mediazione, si potrà adire il giudice, allegando agli atti il verbale conclusivo della mediazione. La mancata partecipazione al procedimento di mediazione costituisce, in ogni caso, condotta valutabile dal giudice, ai sensi dell art. 116 c.p.c. Ecco 10 buone ragioni per mediare ECONOMICITA : è in assoluto la strada meno costosa per risolvere una controversia e i costi sono predeterminati RAPIDITA : mentre la durata media di un giudizio civile si protrae per anni, la procedura utilizzata in una mediazione avviene in tempi molto più rapidi (30-40 giorni in media). RISERVATEZZA: le dinamiche, le attività e l esito della procedura sono coperti da vincolo di riservatezza, a differenza del giudizio ordinario che è invece caratterizzato dalla pubblicità VOLONTARIETA DEL PROCEDIMENTO: nessuna decisione viene imposta, le parti gestiscono esse stesse il procedimento, possono organizzarlo come desiderano e abbandonare le trattative in qualsiasi momento, se non si perviene 4

5 ad alcun accordo, non si perdono i propri diritti e si può avviare una causa giudiziaria AMBIENTE MENO FORMALE: la mediazione si svolge presso gli organismi che, a differenza delle aule di Tribunale, offrono un ambiente che mette a proprio agio le parti e facilita la comunicazione tra le stesse RECIPROCA SODDISFAZIONE DELLE PARTI: Non ci sono né vinti né vincitori, la mediazione si basa esclusivamente sulla volontà delle parti di ricercare un accordo soddisfacente per tutte; le parti stesse sono portate a rispettare sempre un accordo trovato in mediazione, in quanto frutto delle proprie decisioni. IMPARZIALITA E INDIPENDENZA DEL MEDIATORE: Non vi sono favoritismi di alcuna parte a discapito dell altra. Il mediatore è tenuto ad essere neutrale e indipendente rispetto alle parti e all oggetto del contendere. PROFESSIONALITA E TERZIETA DEL MEDIATORE: Il mediatore è un terzo, professionista, specializzato in tecniche di conciliazione. CREATIVITA : con l aiuto del mediatore, si possono trovare delle soluzioni creative che vanno al di la delle iniziali richieste delle parti. CONTROLLO DIRETTO DELLE PARTI SUI COSTI, SUI TEMPI E SULL ESITO DELLA PROCEDURA: Sono le parti ad avere il potere di controllo sulla procedura e sul risultato perché scelgono loro se accordarsi o meno e con quali modalità. Inoltre, non corrono il rischio di una sentenza inaspettata. 5

6 Vantaggi fiscali Tutti gli atti, documenti e provvedimenti relativi al procedimento di mediazione sono esenti dall imposta di bollo e da ogni spesa, tassa o diritto di qualsiasi specie e natura. In particolare, il verbale di conciliazione è esente dall imposta di registro sino all importo di euro, altrimenti l imposta è dovuta per la parte eccedente. In caso di successo della mediazione, le parti avranno diritto a un credito d imposta fino ad un massimo di 500 euro per il pagamento delle indennità complessivamente dovute all organismo di mediazione. In caso di insuccesso della mediazione, il credito d imposta è ridotto della metà. Due semplici esempi per capire la portata rivoluzionaria della mediazione: 1) Una lite del valore di euro, risolta con la conciliazione, comporta - oltre alle spese fisse di euro 48,40 un costo totale di euro 65 (detraibili dalle tasse) e tempi massimi di 4 mesi, mentre un giudizio ordinario, con poche udienze, comporta costi medi di oltre 3.000, con una durata misurabile in anni. 2) Una lite fino a euro, risolta con la conciliazione, comporta - oltre alle spese fisse di euro 48,40 un costo totale di euro 600 (detraibili dalle tasse fino a 500 euro) e tempi massimi di 4 mesi, mentre un giudizio ordinario, con poche udienze, comporta costi medi di oltre euro, con una durata misurabile in anni. 6

7 Scelta dell organismo E evidente l importanza per i clienti e i loro difensori di essere proattivi nella scelta dell organismo, senza indugiare nel deposito della domanda, in modo da non dover subire la preventiva scelta eventualmente effettuata dalla controparte. Occorre aprire bene gli occhi e tenere in considerazione alcune essenziali regole da seguire per una scelta di buon senso. Si potrà così evitare di trovarsi in mani inesperte, con la conseguenza di frustrare le aspettative del cliente verso una rapida e ottimale composizione della lite e rischiare di prestarsi a critiche di scarsa professionalità per aver scelto l organismo sbagliato. Non bisogna accontentarsi di adire un organismo qualsiasi ma effettuare una valutazione attenta di cosa offra il mercato. La mediazione civile è una valida ed efficace alternativa al tradizionale modo di risolvere i conflitti, in grado di rivoluzionare la giustizia civile; uno strumento accessibile al cittadino e in grado di fornire una risposta concreta ai suoi interessi reali, in tempi rapidi e a costi contenuti. Non approfondirne la conoscenza, anche attraverso il suo utilizzo, costituirebbe un grave errore. 7