Dip. IV Servizi di Tutela e Valorizzazione dell'ambiente Servizio 2 Tutela delle acque, suolo e risorse idriche

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1 A.O.O. Provincia di Roma Ufficio 4/2 Anno 2014 Classificazione PTA 3.4. Fascicolo RIF/ Data 13/10/2014 Al Dirigente del Servizio 4 Provvedimenti Integrati e Sanzioni Ambientali Dott.ssa Paola Camuccio SEDE Oggetto: P.I.C. Prodotti Industria Chimica SRL - Domanda di autorizzazione allo scarico, ai sensi del D.L.vo 152/2006 e Piano Regionale di Tutela delle Acque, delle acque reflue industriali, delle acque reflue domestiche e per n. 2 scarichi di acque di prima pioggia, provenienti dall insediamento ubicato nel Comune di Ariccia, Via delle Grotte n.5. Parere di competenza ai sensi del DPR n. 59 del 13/03/2013. PRATICA n.4247 (ID Serv. 4 n. 108). Premesso che la Società P.I.C. Prodotti Industria Chimica SRL, con sede legale nel Comune di Ariccia, Via delle Grotte n.5, ha richiesto l Autorizzazione Unica Ambientale con istanza presentata da Loretana Menti in qualità di legale rappresentante, all Ufficio SUAP del Comune di Ariccia prot. n del 02/12/2013, e ricevuta dal Serv. 4 del Dip. IV della Provincia di Roma al prot. n. 2926/14 del 13/01/2014, pervenuta in data 15/01/2014 (senza protocollo) al Serv. 2 dello stesso Dip. IV, ai sensi del D.P.R. n. 59 del 13/03/2013, per l emanazione del parere di competenza per lo scarico nel corpo idrico superficiale denominato fosso Secco, delle acque reflue industriali, delle acque reflue domestiche e per n. 2 scarichi di acque di prima pioggia, provenienti dall insediamento ubicato nel Comune di Ariccia, Via delle Grotte n.5; considerato che con D.D. n del 16/06/2010 la Provincia di Roma Dip. IV Serv. 2, ha rilasciato alla Società P.I.C. Prodotti Industria Chimica SRL, l autorizzazione allo scarico delle acque reflue industriali, delle acque reflue domestiche e per n.2 scarichi di acque di prima pioggia, provenienti dall insediamento in oggetto con durata quadriennale ai sensi del D.Lgs. 152/2006; considerato che l impianto di depurazione per il trattamento delle acque reflue domestiche è del tipo biologico e presenta portata nera media di 4 mc/d e con potenzialità di abbattimento del carico organico corrispondente a 20 A.E.; premesso che, per consentire l ulteriore corso del rilascio del parere di competenza, è stata richiesta al SUAP del Comune di Ariccia, documentazione integrativa con nota con nota RIF/1874/14 del 04/02/2014; visto che la Società P.I.C. Prodotti Industria Chimica SRL ha trasmesso la documentazione richiesta all Ufficio SUAP del Comune di Ariccia ricevuta da questa Amm.ne Prov.le al prot. n del 23/06/2014, al prot. n del 04/08/2014 ed al prot. n del 26/09/2014; vista la dichiarazione agli atti, con la quale si assevera che lo scarico delle acque reflue ricade nella zona censita a rischio idraulico (zona A1 per pericolo di inondazione PAI dei Bacini regionali del

2 Lazio), e che la tubazione di scarico non comporta alcun pregiudizio o pericolo per la sua portata idraulica nel recettore finale. Si assevera infine che non sono necessarie opere di difesa spondale; visti: - l art. 19 del D. Lgs. 267/2000 sull ordinamento delle autonomie locali, che attribuisce alle Province la competenza in ordine a rilevamento, disciplina e controllo degli scarichi delle acque; - il D.Lgs. 152/2006 che detta norme in materia di difesa del suolo e lotta alla desertificazione, di tutela delle acque dall inquinamento e di gestione delle risorse idriche; - il D.M. 185 del 12/6/2003 che regolamenta il riutilizzo delle acque reflue; - la Legge Regionale 14/1999 e s.m.i., concernente l organizzazione delle funzioni a livello regionale e locale per la realizzazione del decentramento amministrativo; - il D.P.C.M. del 4/3/1996 che detta disposizioni in materia di risorse idriche; - la Deliberazione del Consiglio Regionale del Lazio n 42 del 27/9/2007 con la quale è stato approvato il Piano di Tutela delle Acque della Regione Lazio ; - la D.G.R. 219 del 13/05/2011 concernente le caratteristiche tecniche degli impianti di fitodepurazione, degli impianti a servizio di installazioni, di insediamenti ed edifici isolati minori di 50 abitanti equivalenti e degli impianti per il trattamento dei reflui di agglomerati minori di 2000 abitanti equivalenti; - la Deliberazione del Consiglio Provinciale n. 57 del 10/12/2010 con la quale è stato adottato il Regolamento per il rilascio di autorizzazioni allo scarico di acque reflue di competenza provinciale ; - il D.P.R. 59 del 13/03/2013, Regolamento recante la disciplina dell'autorizzazione unica ambientale e la semplificazione di adempimenti amministrativi in materia ambientale gravanti sulle piccole e medie imprese e sugli impianti non soggetti ad autorizzazione integrata ambientale; accertato in fase istruttoria in applicazione dell art. 5 delle Linee Guida attuative approvate con D.D. R.U del 12/04/2013 ai sensi dell art. 12 del Regolamento per il rilascio delle autorizzazioni allo scarico di acque reflue di competenza provinciale, approvato con D.C.P. n. 57 del 10/12/2010 e modificato con D.C.P. n. 26 del 25/07/2011 che il corpo recettore dello scarico è corpo idrico superficiale; visto l art. 22 c. 1 lettera a) del PTAR che stabilisce che gli scarichi domestici originati da case sparse, insediamenti residenziali e insediamenti isolati inferiori a 50 a.e. se non allacciabili a reti fognarie, devono recapitare sul suolo o negli strati superficiali del suolo; considerato altresì che la competenza al rilascio delle autorizzazioni allo scarico domestico sul o nel suolo per insediameti minori di 50 a.e. è del Comune, in virtù dell art. 106 della LR 14/99; vista la dichiarazione rilasciata dal Comune di Ariccia (prot. n.15250/14 del 09/06/2014) ricevuta dall Amm.ne Prov.le al prot. n del 23/06/2014, in cui si attesta che lo scarico domestico in oggetto non ricade nelle misure previste dall articolo 22 c.1 lettera a) del PTAR, in quanto l insediamento è inserito in contesto urbanizzato e non risulta un edificio isolato;

3 vista la relazione idrogeologica agli atti, nella quale si rileva che il fosso Secco ha portata naturale nulla per un periodo di tempo inferiore a 120 giorni /anno; vista la nota trasmessa dal Referente geologo del Servizio in riferimento alla relazione idrogeologica di cui sopra nella quale il corpo idrico superficiale denominato fosso Secco risulta caratterizzato da una portata naturale nulla inferiore a 120 gg/anno ai sensi dell art.124 c. 9 del D.lgs 152/06; vista l istruttoria svolta dal relativo responsabile Funzionario dei Servizi Tecnici Dr. Giuseppe Di Benedetto, effettuata secondo quanto previsto dalla L. 241/90 ed in particolare dall art.3, dalla quale risulta che l istanza prodotta (prat. N.4247) è completa di tutti gli elementi formali per essere dichiarata ricevibile ed è inoltre corredata della documentazione richiesta dalla procedura adottata dalla Provincia; preso atto che il responsabile del procedimento Funzionario dei Servizi Tecnici Dr. Giuseppe Di Benedetto, sulla base delle risultanze dell istruttoria, ha trasmesso gli atti per l adozione del presente provvedimento, secondo quanto previsto dall art. 6 della L.241/90; ESPRIME PARERE DI COMPETENZA FAVOREVOLE condizionato da prescrizioni, per il rilascio dell Autorizzazione Unica Ambientale ai sensi del D.P.R. n.59 del 13/03/2013, alla Società P.I.C. Prodotti Industria Chimica SRL, con sede legale nel Comune di Ariccia, Via delle Grotte n.5, nella persona del legale rappresentante come in atti, allo scarico nel corpo idrico superficiale accatastato come fosso Secco (classe di qualità ambientale del bacino idrografico di appartenenza pari a 3) delle acque reflue industriali, delle acque reflue domestiche e per n. 2 scarichi di acque di prima pioggia, scarichi provenienti dall insediamento ubicato nel Comune di Ariccia, Via delle Grotte n.5, destinato a svolgere attività di produzione idropitture e diluenti. a) Gli scarichi dovranno essere effettuati nel rispetto dei seguenti limiti tabellari: 1. relativamente alle acque reflue industriali e alle acque di prima pioggia: Tabella 3 (All. 5 Parte Terza del D.Lgs. 152/06); 2. relativamente alle acque reflue domestiche: Tabella 3 (All. 5 Parte Terza del D.Lgs. 152/06), limitatamente ai parametri Solidi Sospesi, BOD, COD, (prescrizione della Provincia); 3. negli scarichi delle acque di prima pioggia devono essere assenti le sostanze pericolose di cui all all. 5 parte terza D.Lgs. 152/06 (art. 24 c. 6 PTAR); b) La Società P.I.C. Prodotti Industria Chimica SRL è obbligata inoltre all osservanza delle seguenti ulteriori disposizioni di legge: 1. non attivare nuovi scarichi se non autorizzati dall Ente competente (D.Lgs. 152/2006, art.124 c.1); 2. non conseguire i limiti di accettabilità previsti nel presente parere, mediante diluizione con acque prelevate esclusivamente allo scopo (D.Lgs. 152/2006, art.101 c.5);

4 3. mantenere in condizioni di accessibilità gli scarichi per consentire i prelievi ed il campionamento da parte dell autorità competente per il controllo tecnico nei punti assunti per la misurazione (D.Lgs. 152/2006, art.101 c.3) indicati nella planimetria allegata; 4. comunicare, entro 30 gg dalla data di notifica dell autorizzazione AUA, il nominativo del referente per l impianto di depurazione delle acque reflue industriali (art.26 c.4 delle Norme di attuazione del Piano di Tutela delle Acque della Regione Lazio); 5. i fanghi derivanti dal trattamento delle acque reflue devono essere gestiti nel rispetto della Parte Quarta del D.Lgs. 152/2006 e/o del D.Lgs. 99/1992; 6. dare immediata comunicazione al Servizio 2 del Dipartimento 4 della Provincia di Roma, qualora le condotte di scarico o l'impianto di depurazione vadano fuori servizio (Delibera C.I.T.A.I. 4/2/1977). c) La Società P.I.C. Prodotti Industria Chimica SRL è obbligata inoltre all osservanza delle seguenti ulteriori prescrizioni: 1. comunicare al Servizio 2 del Dipartimento 4 della Provincia di Roma qualsiasi variazione di dati forniti con la scheda Catasto e la scheda consumi idrici agli atti; 2. effettuare annualmente, a partire dalla data di notifica dell autorizzazione AUA, analisi chimico-fisiche ad opera di tecnico abilitato, attestanti che lo scarico delle acque reflue industriali, prelevate a cura del tecnico o da persona dallo stesso delegata al pozzetto fiscale dell impianto di depurazione viene mantenuto nel rispetto dei limiti di cui al punto 1 paragrafo a) del presente parere. I relativi certificati analitici devono essere tenuti a disposizione presso l impianto di depurazione o la sede dello stabilimento; 3. effettuare ogni 6 mesi, a partire dalla data di notifica dell autorizzazione AUA, analisi chimico-fisiche ad opera di tecnico abilitato, attestanti che lo scarico delle acque reflue domestiche, prelevate a cura del tecnico o da persona dallo stesso delegata al pozzetto fiscale dell impianto di depurazione biologico viene mantenuto nel rispetto dei limiti di cui al punto 2 paragrafo a) del presente parere. I relativi certificati analitici devono essere tenuti a disposizione presso l impianto di depurazione o la sede dello stabilimento; 4. ogni 5 anni le analisi delle acque reflue di cui ai punti 2 e 3, devono essere richieste a cura e spese della Società P.I.C. Prodotti Industria Chimica SRL, all A.R.P.A. Lazio, sede di Roma, via Saredo 52, che provvede alla loro effettuazione ai sensi dell art. 124 c. 11 del D.L.vo 152/2006 e la ricevuta della prenotazione deve essere presentata al Servizio 2 del Dip. 4 della Provincia di Roma; 5. presentare annualmente al Servizio 2 Dip. IV della Provincia di Roma, a partire dalla data di notifica dell autorizzazione AUA, certificato di analisi chimico-fisiche in originale, sottoscritto da tecnico abilitato attestante che gli scarichi delle acque di prima pioggia, prelevate a cura del tecnico o da persona dallo stesso delegata, ai rispettivi pozzetti fiscali, vengono mantenuti nel rispetto dei limiti di cui al punto 1 paragrafo a) del presente parere; 6. presentare al Servizio 2 del Dipartimento 4 della Provincia, entro 30 gg. dalla data di notifica dell autorizzazione AUA, prenotazione delle analisi di controllo delle acque reflue industriali e delle acque reflue domestiche, da prelevare ai rispettivi pozzetti di ispezione, per la verifica della conformità a quanto stabilito al paragrafo a) del presente parere. Le analisi devono essere richieste, a spese ed a cura della P.I.C. Prodotti Industria Chimica SRL, all A.R.P.A. Lazio, sede di Roma, via Saredo 52, che provvede alla loro effettuazione ai sensi dell art. 124 comma 11 del D.Lgs. 152/2006.

5 La mancata presentazione della prenotazione delle analisi di cui al punto 6 capoverso c) nei termini richiesti comporterà la revoca dell AUA limitatamente all oggetto del presente parere. Il presente parere viene reso ai soli fini del rilascio dell'autorizzazione allo scarico di cui alla Parte Terza del D.Lgs. 152/2006 nell'ambito dell''a.u.a. ai sensi del D.P.R. n. 59 del 13/03/2013 e non esime il richiedente dall'acquisire tutti i nulla osta, pareri, autorizzazioni e concessioni previste dalla legge vigente. Al presente parere si allega l elaborato grafico rappresentativo dell insediamento. La mancata osservanza delle disposizioni di legge contenute nel D.L.vo 152/2006, comporta l applicazione delle sanzioni penali previste dall art.137 e delle sanzioni amministrative previste dall art. 133 del decreto medesimo. La mancata osservanza delle prescrizioni di cui al presente atto comporta l applicazione delle sanzioni penali previste dal D.L.vo n. 152/2006 (art.133) e, secondo la gravità dell infrazione, la diffida a eliminare le irregolarità entro un termine stabilito, con conseguente comunicazione all autorità competente circa la necessità di provvedere alla sospensione dell AUA per un tempo determinato o la revoca della stessa (art. 130) limitatamente all oggetto del presente parere. Il Responsabile del Procedimento Dott. Giuseppe DI BENEDETTO IL DIRIGENTE Dott.ssa Maria ZAGARI Ai sensi dell art. 21 del D.Lgs. 82/2005 e s.m.i., si attesta che il presente atto è un documento informatico originale firmato digitalmente registrato e conservato presso lo scrivente Dipartimento IV Servizio 2.