Finanza Aziendale. Lezione 12. Analisi del rischio

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "Finanza Aziendale. Lezione 12. Analisi del rischio"

Transcript

1 Finanza Aziendale Lezione 12 Analisi del rischio

2 Obiettivi i della lezione I rendimenti e la loro misurazione I rendimenti medi ed il loro rischio La misurazione del rischio e l effetto diversificazione La CML e la SML Il coefficiente beta

3 I rendimenti monetari Il rendimento di un investimento in azioni, come di uno in obbligazioni o di ogni altro investimento, ha 2 componenti: 1. Nel corso dell anno la maggior parte delle società paga dividendi agli azionisti. Questo pagamento è la componente di reddito del rendimento. 2. L altra parte del rendimento, che si aggiunge ai dividendi, id è il guadagno in conto capitale o, se negativo, la perdita in conto capitale dell investimento investimento.

4 I rendimenti monetari Esempio, supponiamo : di aver acquistato 100 azioni al prezzo di 37$ ciascuna; che durante l anno sia stato pagato un dividendo di 1,85$ per azione. che alla fine dell anno il prezzo di mercato di ogni azione sia di 40,33$. Quale sarà il rendimento totale? 1,85 + 3,33 = 5,18$ per azione

5 Rendimenti monetari Entrate $42.18 $1.85 Total Dividendi (Div 1 ) $40.33 Prezzo finale dell azione (P 1 ) Tempo t t = 1 Uscite $37 (P 0 )

6 I rendimenti percentuali E più conveniente riassumere le informazioni sui rendimenti in termini percentuali piuttosto che monetari. La domanda alla quale intendiamo rispondere è pertanto: qual è il rendimento che otteniamo da ogni $ investito? Definiamo: Dividend d yield: Div t+1 / P t Guadagno in conto capitale: (P t+1 P t )/P t Combinando queste 2 componenti si ottiene il rendimento totale dell investimento investimento.

7 Rendimenti percentuali Rendimento % = Dividendi alla + Variazione del prezzo fine del periodo (Div 1 ) di mercato (P 1 - P 0 ) Prezzo di mercato iniziale (P 0 )

8 Dividend Yield delle azioni ordinarie USA 10%

9 I rendimenti periodali Il grafico che segue mostra la crescita di un dollaro investito all inizio del 1926 in alcune attività finanziarie relative al mercato finanziario statunitense: Azioni ordinarie Azioni a piccola capitalizzazione (cd. small cap) Titoli di Stato statunitensi a lungo termine Buoni del Tesoro (T-bills). Nessuno di questi rendimenti è corretto per tenere conto delle imposte o dei costi di transazione che si sostengono per la compravendita e la custodia dei titoli I rendimenti reali annui possono essere calcolati sottraendo ai rendimenti storici effettivi l inflazione annua.

10 Un investimento di un dollaro in diversi tipi di Indice ($) portafoglio (1$ alla fine del 1925)

11 I rendimenti periodali Si definisca R t il rendimento nel generico anno t, o rendimento annuo (espresso in decimali!). Il rendimento totale ottenibile dall anno 1 all anno T è il prodotto dei rendimenti di ciascuno di questi anni: (1+R 1 ) x (1+R 2 ) x x (1+R t ) x x (1+R T ) Per esempio, se in un periodo di 3 anni i rendimenti fossero 11, -5 e 9 per cento, un investimento di un dollaro all inizio del periodo avrebbe un valore di: (1+R 1 )x(1+r)x(1+r)= 2 ) x 3 ) =(1+0,11) x (1-0,05) x (1+0,09) = 1,15 15% (o 0,15) è il rendimento che deriva dall investire in azioni i dividendi del primo anno per altri due anni e dal reinvestire i dividendi del secondo anno per un altro anno. Il rendimento del 15% è chiamato rendimento periodale dei tre anni.

12 I rendimenti annui totali I 4 grafici che seguono riportano sotto forma di istogramma, anno per anno ( ), il rendimento annuo percentuale rispettivamente di: azioni ordinarie; azioni di piccole società; Titoli di Stato statunitensi a lungo termine; Buoni del Tesoro statunitense; Tasso di inflazione.

13 Rendimenti annui delle azioni ordinarie Rendimenti annui totali (%)

14 Rendimenti annui delle azioni di piccole società Rendimenti totali (%)

15 Rendimenti annui totali (%) Rendimenti annui totali dei Titoli di Stato USA: Treasury Bonds

16 Rendimenti annui totali dei Buoni del Tesoro USA: Rendimenti annui totali (%) Treasury Bills

17 Inflazione annua USA: Tasso annuo d inflazione (%)

18 La misurazione del rendimento La storia dei rendimenti del mercato dei capitali è troppo complessa per essere trattata in forma estesa. Per usare la storia dobbiamo trovare qualche maniera trattabile per descriverla, sintetizzando i dati in poche e semplici affermazioni. La figura che segue illustra la distribuzione di frequenza dei rendimenti: sull asse delle y è riportato il numero degli anni che si trovano nell intervallo indicato sull asse delle x.

19 Istogramma dei rendimenti delle azioni ordinarie USA: Numero di anni Rendimenti (%)

20 La misurazione del rendimento e del rischio Data una distribuzione di frequenza possiamo calcolare la media aritmetica della distribuzione. La differenza tra i rendimenti di titoli rischiosi e i rendimenti di titoli privi di rischio rappresenta il rendimento aggiuntivo che deriva dalla rischiosità dei titoli azionari ed èi interpretabile t come un premio per il rischio (risk i k premium). Il secondo indice che caratterizza una distribuzione dei rendimenti è una misura del rischio degli stessi. La varianza e la sua radice quadrata, lo scarto quadratico medio, sono le più comuni misure di dispersione.

21 Rendimenti annui totali: Rendim. Medio Deviazione std Distribuzione Azioni di aziende di grandi dim. 13.2% 20.3% Small-companies Obbligazioni societarie a L/T Titoli di Stato a Lungo termine Buoni del Tesoro statunitense 3.8 Inflazione % 0% + 90%

22 La distribuzione normale Media = 12,3% s = 20,3% -3s -2s -1s 0 +1s +2s +3s -47.7% -27.4% -7.1% 13.2% 33.5% 53.8% 74.1% Rendimento del titolo

23 Il concetto di rischio Il rischio deriva dal fatto che il rendimento effettivo di un progetto d investimento può essere diverso dal suo rendimento atteso Questa differenza dipende d da diverse cause, alcune sono specifiche dell investimento (rischio specifico di un progetto o rischio specifico d impresa) mentre altre sono comuni a tutti gli investimenti (rischio sistematico o di mercato) 23

24 Il ribaltamento dell ottica da impresa a mercato per determinare il prezzo di un titolo rischioso (alla ricerca di criteri oggettivi di determinazione del costo del capitale) Rendimento atteso Varianza e scarto quadratico medio Covarianza e correlazione 24

25 Come scegliere il migliore portafoglio di titoli da detenere? Rendimento del portafoglio = media ponderata del rendimento dei titoli che lo compongono Scenario Probabilità Ra Rb Boom 0,25 20% 5% Normale 0,50 10% 10% Crisi 0,25 0% 15% E(Ra) = (0,25)(0,20)+(0,50)(0,10)+(0,25)(0,00) = 0,10 E(Rb))= (0,25)(0,05)+(0,50)(0,10)+(0,25)(0,15) = 0,10 25

26 Come scegliere il migliore portafoglio di titoli da detenere? (segue) Varianza del portafoglio < = media ponderata delle varianze dei singoli titoli perché c è l effetto della DIVERSIFICAZIONE 26

27 Come scegliere il migliore portafoglio di titoli da detenere? (segue) Varianza: σ 2 a = (0,25)(0,2-0,1) 2 +(0,5)(0,1-0,1) 2 +(0,25)(0,0-0,1) 2 = 0,005 σ 2 b = (0,25)(0,05-0,1) 2 +(0,5)(0,1-0,1) 2 +(0,25)(0,15-0,1) 2 = 0,00125 Deviazione standard: σ a = (0,005) 1/2 = 0,07071 σ b = (0,00125) 1/2 = 0,

28 Come scegliere il migliore portafoglio di titoli da detenere? (segue) Covarianza: σ 2 ab = (0,25)[(0,2-0,1)(0,05-0,1)] +(0,5)[(0,1-0,1)(0,1-0,1)] +(0,25)[(0,0-0,1)(0,15-0,1)] = -0,0025 Correlazione: σ 2 ab / (σ a σ b ) = -0,0025 / [(0,07071)(0,03536)] = -1 28

29 Varianza del rendimento di un portafoglio e diversificazione VAR P = X 2 Aσ 2 A + 2X A X B ρ A,B σ A σ B +X 2 Bσ 2 B X = proporzioni del portafoglio investite nelle 2 attività σ = scarto quadratico medio di ciascun titolo σ A,B = covarianza tra i 2 titoli ρ AB A,B = correlazione tra i 2 titoli ρ A,B σ A σ B = σ A,B (quindi la covarianza tra i due titoli non è altro che la loro correlazione moltiplicata li t per lo scarto quadratico medio di ciascuna attività) 29

30 Varianza del rendimento di un portafoglio e diversificazione (segue) VAR P = X 2 Aσ 2 A + 2X A X B ρ A,B σ A σ B +X 2 Bσ 2 B Se ρ = 1 allora lo scarto quadratico medio del rendimento di un portafoglio è uguale alla media ponderata degli scarti quadratici medi dei singoli rendimenti Se ρ < 1 allora lo scarto quadratico medio di un portafoglio con 2 titoli è minore della media ponderata degli scarti quadratici medi dei singoli titoli L effetto diversificazione si ha non appena la correlazione è meno che perfettamente positiva, ossia quando ρ < 1 30

31 Varianza del rendimento di un portafoglio e diversificazione (segue) Se: X A = 1/3 X B = 2/3 E(Ra) = 10% E(Rb) = 10% σ 2 A = 0,005 σ 2 B = 0,00125 σ AB = -0,0025 Allora: E(Rp) = X A E(R A ) + X B E(R B ) = 1/3 (10%)+ 2/3 (10%) = 10% VAR P = X 2 Aσ 2 A +X 2 Bσ 2 B + 2X A X B ρ A,B σ A σ B (1/3) 2 (0,005) 005) + (2/3) 2 (0,00125) 00125) + 2(1/3)(2/3)( )=0 31

32 Varianza del rendimento di un portafoglio e diversificazione (segue) Infatti, investendo 100 in A e 200 in B si ottiene un portafoglio che: Scenario Probabilità A B Totale R a+b Boom 0, % Normale 050 0, % Crisi 0, % Risulta essere PRIVO DI RISCHIO! 32

33 Insieme dei portafogli possibili detenendo 2 attività (ogni curva rappresenta una diversa correlazione) Rendimento atteso del portafoglio ρ = -1 ρ = -0,5 ρ = 0 B ρ = 0,5 ρ = 1 A Scarto quadratico medio del rendimento del portafoglio 33

34 L insieme dei portafogli possibili detenendo 2 attività: Frontiera Efficiente e Minima Varianza Rendimento atteso del portafoglio B MV A Scarto quadratico medio del rendimento del portafoglio 34

35 L insieme di portafogli ammissibili nel caso di più di 2 titoli (segue) Le opportunità sono disposte su di un area Il numero delle osservazioni cresce 35

36 L insieme di portafogli ammissibili nel caso di più di 2 titoli (segue) Le opportunità sono disposte su di un area Rendimento atteso del portafoglio MV Scarto quadratico medio del rendimento del portafoglio 36

37 L insieme di portafogli ammissibili nel caso di più di 2 titoli Il numero delle osservazioni cresce N di titoli in portafoglio N totale di termini N di varianze N di covarianze N N 2 N N 2 -N Con tanti titoli la varianza del portafoglio dipende più dalle covarianze che dalla varianze dei singoli titoli 37

38 La varianza del rendimento di un portafoglio con più titoli (segue) (Se tutti i titoli hanno la stessa varianza e covarianza) VAR P = (1/N)var unif + (1-1/N)cov unif Per N VAR P = cov unif Un esempio: con un portafoglio composto da 30 titoli si azzera quasi totalmente il rischio diversificabile; con un portafoglio composto da 15 titoli si elimina per circa l 80% il rischio diversificabile. 38

39 La varianza del rendimento di un portafoglio con più titoli Varianza del rendimento del portafoglio Rischio diversificabil e cov unif Rischio non diversificabile N di titoli VAR P non va mai a 0 Rischio di un titolo = Rischio di portafoglio (non diversificabile) + Rischio diversificabile 39

40 Perché scegliere un portafoglio diversificato? Per l avversione al rischio Inseriamo nel portafoglio un titolo privo di rischio 40

41 Il portafoglio ottimale Rendimento atteso del portafoglio Tasso privo di rischio MV A Scarto quadratico medio del rendimento del portafoglio 41

42 Il portafoglio ottimale (2) Rendimento atteso del portafoglio M Tasso privo di rischio MV A Scarto quadratico medio del rendimento del portafoglio 42

43 Il portafoglio ottimale (3) Rendimento atteso del portafoglio M Tasso privo di rischio MV A Scarto quadratico medio del rendimento del portafoglio 43

44 Il portafoglio ottimale (4) Rendimento atteso del portafoglio Linea del mercato dei capitali (CML) M Tasso privo di rischio Scarto quadratico medio del rendimento del portafoglio 44

45 Il Principio di Separazione di Tobin La combinazione ottimale di investimenti rischiosi è indipendente dal livello di avversione al rischio individuale L investitore prende due decisioni distinte, ovvero Determinazione della frontiera efficiente e individuazione del punto M Scelta della combinazione tra il punto M e l attività priva adi rischio o(suabasedeepop (sulla delle proprie epeee preferenze e personali) 45

46 Da portafoglio ottimale a Portafoglio di Mercato Ipotesi forti di mercato perfetto e completo Tassi attivi i = tassi passivi i Aspettative omogenee per tutti gli investitori Razionalità e avversione al rischio per tutti gli investitori Portafoglio M = Portafoglio di Mercato N.B.:portafoglio di mercato è quello che comprende pro quota tutti gli investimenti rischiosi presenti in un mercato 46

47 Rischiosità di un titolo rispetto al portafoglio di mercato Cov ( R i, RM ) = covarianza tra il rendimento dell attività i e il rendimento del portafoglio di mercato 2 σ ( R ) M = varianza del mercato 47

48 Il Beta Graficamente è l inclinazione della retta interpolante dei punti che indicano i rendimenti del singolo titolo rispetto ai rendimenti del mercato Rendimento del titolo (%) Inclinazione = β Rendimento del mercato (%) 48

49 Il rendimento atteso del mercato R M = R F + premio per il rischio R F = tasso privo di rischio Università Ca Foscari di Venezia Prof. Giorgio Bertinetti 49

50 Relazione tra rendimento atteso e beta di un titolo Rendimento atteso del titolo (%) Linea del mercato degli investimenti (SML) R M M R F 1 Beta del titolo Università Ca Foscari di Venezia Prof. Giorgio Bertinetti 50

51 Il Capital Asset Pricing Model (CAPM) R e = R F + (R M R F ) x β Valore finanziario del tempo Prezzo del rischio Quantità di rischio Il CAPM implica che il rendimento atteso di un titolo sia positivamente correlato con il proprio beta (si veda figura precedente) Se β = 0 allora R e = R F Se β = 1 allora R e = R M Università Ca Foscari di Venezia Prof. Giorgio Bertinetti 51

52 Parole Chiave della lezione Rendimento, varianza e covarianza Effetto di diversificazione Frontiera efficiente Rischio diversificabile Linea del mercato dei capitali Principio di separazione Portafoglio di mercato Beta CAPM Università Ca Foscari di Venezia Prof. Giorgio Bertinetti 52

FINANZA AZIENDALE AVANZATO

FINANZA AZIENDALE AVANZATO FINANZA AZIENDALE AVANZATO La diversificazione di portafoglio e il CAPM Lezione 3 e 4 1 Scopo della lezione Illustrare il modello logico-teorico più utilizzato nella pratica per stimare il rendimento equo

Dettagli

Indice. Le curve di indifferenza sulla frontiera di Markowitz UNIVERSITA DI PARMA FACOLTA DI ECONOMIA

Indice. Le curve di indifferenza sulla frontiera di Markowitz UNIVERSITA DI PARMA FACOLTA DI ECONOMIA UNIVERSITA DI PARMA FACOLTA DI ECONOMIA Corso di pianificazione finanziaria A.a. 2003/2004 1 Indice La Capital Market Theory di Markowitz Il Teorema della separazione di Tobin e la Capital Market Line

Dettagli

LA VALUTAZIONE DI PORTAFOGLIO. Giuseppe G. Santorsola 1

LA VALUTAZIONE DI PORTAFOGLIO. Giuseppe G. Santorsola 1 LA VALUTAZIONE DI PORTAFOGLIO Giuseppe G. Santorsola 1 Rendimento e rischio Rendimento e rischio di un singolo titolo Rendimento e rischio di un portafoglio Rendimento ex post Media aritmetica dei rendimenti

Dettagli

RISCHIO E RENDIMENTO DEGLI STRUMENTI FINANZIARI. Docente: Prof. Massimo Mariani

RISCHIO E RENDIMENTO DEGLI STRUMENTI FINANZIARI. Docente: Prof. Massimo Mariani RISCHIO E RENDIMENTO DEGLI STRUMENTI FINANZIARI Docente: Prof. Massimo Mariani 1 SOMMARIO Il rendimento di un attività finanziaria: i parametri rilevanti Rendimento totale, periodale e medio Il market

Dettagli

Le curve di indifferenza sulla frontiera di Markowitz

Le curve di indifferenza sulla frontiera di Markowitz UNIVERSITA DEGLI STUDI DI PARMA FACOLTA DI ECONOMIA Corso di pianificazione finanziaria da Markowitz al teorema della separazione e al CAPM Le curve di indifferenza sulla frontiera di Markowitz Markowitz

Dettagli

Rischio e rendimento degli strumenti finanziari

Rischio e rendimento degli strumenti finanziari Finanza Aziendale Analisi e valutazioni per le decisioni aziendali Rischio e rendimento degli strumenti finanziari Capitolo 15 Indice degli argomenti 1. Analisi dei rendimenti delle principali attività

Dettagli

IL RISCHIO D IMPRESA ED IL RISCHIO FINANZIARIO. LA RELAZIONE RISCHIO-RENDIMENTO ED IL COSTO DEL CAPITALE.

IL RISCHIO D IMPRESA ED IL RISCHIO FINANZIARIO. LA RELAZIONE RISCHIO-RENDIMENTO ED IL COSTO DEL CAPITALE. IL RISCHIO D IMPRESA ED IL RISCHIO FINANZIARIO. LA RELAZIONE RISCHIO-RENDIMENTO ED IL COSTO DEL CAPITALE. Lezione 5 Castellanza, 17 Ottobre 2007 2 Summary Il costo del capitale La relazione rischio/rendimento

Dettagli

Il Capital asset pricing model è un modello di equilibrio dei mercati, individua una relazione tra rischio e rendimento, si fonda sulle seguenti

Il Capital asset pricing model è un modello di equilibrio dei mercati, individua una relazione tra rischio e rendimento, si fonda sulle seguenti Il Capital asset pricing model è un modello di equilibrio dei mercati, individua una relazione tra rischio e rendimento, si fonda sulle seguenti ipotesi: Gli investitori sono avversi al rischio; Gli investitori

Dettagli

LEZIONE 4. Il Capital Asset Pricing Model. Professor Tullio Fumagalli Corso di Finanza Aziendale Università degli Studi di Bergamo.

LEZIONE 4. Il Capital Asset Pricing Model. Professor Tullio Fumagalli Corso di Finanza Aziendale Università degli Studi di Bergamo. LEZIONE 4 Il Capital Asset Pricing Model 1 Generalità 1 Generalità (1) Il Capital Asset Pricing Model è un modello di equilibrio dei mercati che consente di individuare una precisa relazione tra rendimento

Dettagli

Finanza Aziendale. Misura e valutazione del

Finanza Aziendale. Misura e valutazione del Teoria della Finanza Aziendale Misura e valutazione del rischio 7 1- Argomenti Il rischio Il rischio negli investimenti finanziari La misurazione del rischio Varianza e scarto quadratico medio Il rischio

Dettagli

Esercitazione di Martedì 28 Ottobre (Rischio-Rendimento) Esercizio n 1, Calcolo dei pesi all interno di un portafoglio costituito da 2 titoli

Esercitazione di Martedì 28 Ottobre (Rischio-Rendimento) Esercizio n 1, Calcolo dei pesi all interno di un portafoglio costituito da 2 titoli Esercitazione di Martedì 28 Ottobre (Rischio-Rendimento) Esercizio n 1, Calcolo dei pesi all interno di un portafoglio costituito da 2 titoli Un portafoglio è costituito dal titolo A e dal titolo B. Il

Dettagli

rendimento PROGRAMMA 0. Introduzione 1. Valore. 2. Valutazione del rischio: Introduzione a rischio e rendimento; Teoria del portafoglio e CAPM;

rendimento PROGRAMMA 0. Introduzione 1. Valore. 2. Valutazione del rischio: Introduzione a rischio e rendimento; Teoria del portafoglio e CAPM; PROGRAMMA 0. Introduzione 1. Valore.. Valutazione del rischio: Introduzione a rischio e rendimento; Teoria del portafoglio e CAPM; Rischio e capital budgeting Introduzione a rischio e rendimento 3. Decisioni

Dettagli

Sommario. Prefazione XI PARTE I INTRODUZIONE 1. Capitolo 1 Arbitraggio e decisioni finanziarie 3

Sommario. Prefazione XI PARTE I INTRODUZIONE 1. Capitolo 1 Arbitraggio e decisioni finanziarie 3 Sommario Prefazione XI PARTE I INTRODUZIONE 1 Capitolo 1 Arbitraggio e decisioni finanziarie 3 1.1 Valutazione dei costi e benefici 4 Utilizzo dei prezzi di mercato per determinare valori monetari 4 Quando

Dettagli

Nella prima parte del corso l attenzione è venuta appuntandosi sui problemi inerenti la valutazione di investimenti aziendali e di strumenti

Nella prima parte del corso l attenzione è venuta appuntandosi sui problemi inerenti la valutazione di investimenti aziendali e di strumenti Nella prima parte del corso l attenzione è venuta appuntandosi sui problemi inerenti la valutazione di investimenti aziendali e di strumenti finanziari in un contesto di flussi finanziari certi, tuttavia

Dettagli

FINANZA AZIENDALE. - secondo modulo - anno accademico 2008/2009

FINANZA AZIENDALE. - secondo modulo - anno accademico 2008/2009 FINANZA AZIENDALE - secondo modulo - anno accademico 2008/2009 LEZIONE Rischio e rendimento Alcuni concetti introduttivi 2 Alcuni concetti introduttivi () Nella prima parte del corso l attenzione è venuta

Dettagli

Università degli Studi di Palermo

Università degli Studi di Palermo Università degli Studi di Palermo Facoltà di Economia Corso di Laurea in Economia ed Amministrazione Aziendale Rendimento, rischio e costo opportunità del capitale Anno accademico 2011 / 2012 Dott.ssa

Dettagli

Esercitazione relativa al cap. 10 INVESTIMENTI

Esercitazione relativa al cap. 10 INVESTIMENTI Esercitazione relativa al cap. 10 INVESTIMENTI GLI INVESTIMENTI FINANZIARI SONO ACQUISTI DI ATTIVITA FINANZIARIE EFFETTUATE NELL ASPETTATIVA DI RICEVERNE UN RENDIMENTO. I PIU IMPORTANTI SONO: - I DEPOSITI

Dettagli

Separazione in due fondi Security Market Line CAPM

Separazione in due fondi Security Market Line CAPM Separazione in due fondi Security Market Line CAPM Eduardo Rossi Economia dei mercati monetari e finanziari A.A. 2002/2003 1 Separazione in due fondi Un vettore di rendimenti er può essere separato in

Dettagli

Economia Aperta. In questa lezione: Analizziamo i mercati dei beni e servizi in economia aperta. Analizziamo i mercati finanziari in economia aperta

Economia Aperta. In questa lezione: Analizziamo i mercati dei beni e servizi in economia aperta. Analizziamo i mercati finanziari in economia aperta Economia Aperta In questa lezione: Analizziamo i mercati dei beni e servizi in economia aperta Analizziamo i mercati finanziari in economia aperta 158 Economia aperta applicata ai mercati dei beni mercati

Dettagli

Finanza Aziendale. Lezione 13. Introduzione al costo del capitale

Finanza Aziendale. Lezione 13. Introduzione al costo del capitale Finanza Aziendale Lezione 13 Introduzione al costo del capitale Scopo della lezione Applicare la teoria del CAPM alle scelte di finanza d azienda 2 Il rischio sistematico E originato dalle variabili macroeconomiche

Dettagli

IL RISCHIO DI INVESTIRE IN AZIONI DIMINUISCE CON IL PASSARE DEL TEMPO?

IL RISCHIO DI INVESTIRE IN AZIONI DIMINUISCE CON IL PASSARE DEL TEMPO? IL RISCHIO DI INVESTIRE IN AZIONI DIMINUISCE CON IL PASSARE DEL TEMPO? Versione preliminare: 1 Agosto 28 Nicola Zanella E-mail: n.zanella@yahoo.it ABSTRACT I seguenti grafici riguardano il rischio di investire

Dettagli

Capitolo XIII. I mercati dei beni e i mercati finanziari in economia aperta

Capitolo XIII. I mercati dei beni e i mercati finanziari in economia aperta Capitolo XIII. I mercati dei beni e i mercati finanziari in economia aperta 1. I mercati dei beni in economia aperta Economia aperta applicata a mercati dei beni: l opportunità per i consumatori e le imprese

Dettagli

Economia Aperta. In questa lezione: Analizziamo i mercati dei beni e servizi in economia aperta. Analizziamo i mercati finanziari in economia aperta

Economia Aperta. In questa lezione: Analizziamo i mercati dei beni e servizi in economia aperta. Analizziamo i mercati finanziari in economia aperta Economia Aperta In questa lezione: Analizziamo i mercati dei beni e servizi in economia aperta Analizziamo i mercati finanziari in economia aperta 167 Economia aperta applicata ai mercati dei beni mercati

Dettagli

ECONOMIA DEL LAVORO. Lezioni di maggio (testo: BORJAS) L offerta di lavoro

ECONOMIA DEL LAVORO. Lezioni di maggio (testo: BORJAS) L offerta di lavoro ECONOMIA DEL LAVORO Lezioni di maggio (testo: BORJAS) L offerta di lavoro Offerta di lavoro - Le preferenze del lavoratore Il luogo delle combinazioni di C e L che generano lo stesso livello di U (e.g.

Dettagli

Quesiti livello Application

Quesiti livello Application 1 2 3 4 Se la correlazione tra due attività A e B è pari a 0 e le deviazioni standard pari rispettivamente al 4% e all 8%, per quali dei seguenti valori dei loro pesi il portafoglio costruito con tali

Dettagli

La distribuzione Normale. La distribuzione Normale

La distribuzione Normale. La distribuzione Normale La Distribuzione Normale o Gaussiana è la distribuzione più importante ed utilizzata in tutta la statistica La curva delle frequenze della distribuzione Normale ha una forma caratteristica, simile ad una

Dettagli

23 Giugno 2003 Teoria Matematica del Portafoglio Finanziario e Modelli Matematici per i Mercati Finanziari ESERCIZIO 1

23 Giugno 2003 Teoria Matematica del Portafoglio Finanziario e Modelli Matematici per i Mercati Finanziari ESERCIZIO 1 23 Giugno 2003 Teoria Matematica del Portafoglio Finanziario e Modelli Matematici per i Mercati Finanziari In uno schema uniperiodale e in un contesto di analisi media-varianza, si consideri un mercato

Dettagli

RISCHIO E CAPITAL BUDGETING

RISCHIO E CAPITAL BUDGETING RISCHIO E CAPITAL BUDGETING Costo opportunità del capitale Molte aziende, una volta stimato il loro costo opportunità del capitale, lo utilizzano per scontare i flussi di cassa attesi dei nuovi progetti

Dettagli

2 + (σ2 - ρσ 1 ) 2 > 0 [da -1 ρ 1] b = (σ 2. 2 - ρσ1 σ 2 ) = (σ 1

2 + (σ2 - ρσ 1 ) 2 > 0 [da -1 ρ 1] b = (σ 2. 2 - ρσ1 σ 2 ) = (σ 1 1 PORTAFOGLIO Portafoglio Markowitz (2 titoli) (rischiosi) due titoli rendimento/varianza ( μ 1, σ 1 ), ( μ 2, σ 2 ) Si suppone μ 1 > μ 2, σ 1 > σ 2 portafoglio con pesi w 1, w 2 w 1 = w, w 2 = 1- w 1

Dettagli

Blanchard Amighini Giavazzi, Macroeconomia Una prospettiva europea, Il Mulino 2011. Il modello IS-LM in economia aperta

Blanchard Amighini Giavazzi, Macroeconomia Una prospettiva europea, Il Mulino 2011. Il modello IS-LM in economia aperta Capitolo VI. Il modello IS-LM in economia aperta 1. I mercati dei beni in economia aperta Economia aperta applicata a mercati dei beni: l opportunità per i consumatori e le imprese di scegliere tra beni

Dettagli

Scelta intertemporale: Consumo vs. risparmio

Scelta intertemporale: Consumo vs. risparmio Scelta intertemporale: Consumo vs. risparmio Fino a questo punto abbiamo considerato solo modelli statici, cioè modelli che non hanno una dimensione temporale. In realtà i consumatori devono scegliere

Dettagli

Macroeconomia, Esercitazione 2. 1 Esercizi. 1.1 Moneta/1. 1.2 Moneta/2. 1.3 Moneta/3. A cura di Giuseppe Gori (giuseppe.gori@unibo.

Macroeconomia, Esercitazione 2. 1 Esercizi. 1.1 Moneta/1. 1.2 Moneta/2. 1.3 Moneta/3. A cura di Giuseppe Gori (giuseppe.gori@unibo. acroeconomia, Esercitazione 2. A cura di Giuseppe Gori (giuseppe.gori@unibo.it) 1 Esercizi. 1.1 oneta/1 Sapendo che il PIL reale nel 2008 è pari a 50.000 euro e nel 2009 a 60.000 euro, che dal 2008 al

Dettagli

Finanza Aziendale. Rischio e Valutazione degli

Finanza Aziendale. Rischio e Valutazione degli Teoria della Finanza Aziendale Rischio e Valutazione degli investimenti 9 1-2 Argomenti trattati Costo del capitale aziendale e di progetto Misura del beta Costo del capitale e imprese diversificate Costo

Dettagli

TECNICHE DI STIMA DEL COSTO DELLE ALTRE FORME DI FINANZIAMENTO. Docente: Prof. Massimo Mariani

TECNICHE DI STIMA DEL COSTO DELLE ALTRE FORME DI FINANZIAMENTO. Docente: Prof. Massimo Mariani TECNICHE DI STIMA DEL COSTO DELLE ALTRE FORME DI FINANZIAMENTO Docente: Prof. Massimo Mariani 1 SOMMARIO Il costo del capitale stima del costo del capitale stima del costo del capitale di aziende operanti

Dettagli

TECNICHE DI STIMA DEL COSTO DEL CAPITALE AZIONARIO. Docente: Prof. Massimo Mariani

TECNICHE DI STIMA DEL COSTO DEL CAPITALE AZIONARIO. Docente: Prof. Massimo Mariani TECNICHE DI STIMA DEL COSTO DEL CAPITALE AZIONARIO Docente: Prof. Massimo Mariani 1 SOMMARIO Il costo del capitale: la logica di fondo Le finalità del calcolo del costo del capitale Il costo del capitale

Dettagli

Dipartimento di Economia Aziendale e Studi Giusprivatistici. Università degli Studi di Bari Aldo Moro. Corso di Macroeconomia 2014

Dipartimento di Economia Aziendale e Studi Giusprivatistici. Università degli Studi di Bari Aldo Moro. Corso di Macroeconomia 2014 Dipartimento di Economia Aziendale e Studi Giusprivatistici Università degli Studi di Bari Aldo Moro Corso di Macroeconomia 2014 1. Assumete che = 10% e = 1. Usando la definizione di inflazione attesa

Dettagli

Scelte in condizioni di rischio e incertezza

Scelte in condizioni di rischio e incertezza CAPITOLO 5 Scelte in condizioni di rischio e incertezza Esercizio 5.1. Tizio ha risparmiato nel corso dell anno 500 euro; può investirli in obbligazioni che rendono, in modo certo, il 10% oppure in azioni

Dettagli

Capitolo 25: Lo scambio nel mercato delle assicurazioni

Capitolo 25: Lo scambio nel mercato delle assicurazioni Capitolo 25: Lo scambio nel mercato delle assicurazioni 25.1: Introduzione In questo capitolo la teoria economica discussa nei capitoli 23 e 24 viene applicata all analisi dello scambio del rischio nel

Dettagli

Applicazione: Pianificazione di un impianto con il valore attuale netto

Applicazione: Pianificazione di un impianto con il valore attuale netto Applicazione: Pianificazione di un impianto con il valore attuale netto Un azienda intende produrre un farmaco che sarà venduto in modo esclusivo per 20 anni, dopo di che il brevetto diverrà pubblico.

Dettagli

Capitolo Terzo Valore attuale e costo opportunità del capitale

Capitolo Terzo Valore attuale e costo opportunità del capitale Capitolo Terzo Valore attuale e costo opportunità del capitale 1. IL VALORE ATTUALE La logica di investimento aziendale è assolutamente identica a quella adottata per gli strumenti finanziari. Per poter

Dettagli

5.4 Solo titoli rischiosi

5.4 Solo titoli rischiosi 56 Capitolo 5. Teoria matematica del portafoglio finanziario II: analisi media-varianza 5.4 Solo titoli rischiosi Suppongo che sul mercato siano presenti n titoli rischiosi i cui rendimenti aleatori sono

Dettagli

Aspettative, Produzione e Politica Economica

Aspettative, Produzione e Politica Economica Aspettative, Produzione e Politica Economica In questa lezione: Studiamo gli effetti delle aspettative sui livelli di spesa e produzione. Riformuliamo il modello IS-LM in un contesto con aspettative. Determiniamo

Dettagli

Il rischio di un portafoglio

Il rischio di un portafoglio Come si combinano in un portafoglio i rischi di 2 titoli? dipende dai pesi e dal valore delle covarianze covarianza a a ρ a b ρ a b ρ b b ρ coefficiente di correlazione = cov / ² p = a² ² + b² ² + 2 a

Dettagli

COMPLEMENTI SULLE LEGGI FINANZIARIE

COMPLEMENTI SULLE LEGGI FINANZIARIE COMPLEMENI SULLE LEGGI FINANZIARIE asso di rendimento di operazioni finanziarie in valuta estera La normativa vigente consente di effettuare operazioni finanziarie, sia di investimento che di finanziamento,

Dettagli

= 1, = w 2 x σ 2 x + (1 w x ) 2 σ 2 x 2 w x (1 w x ) σ x σ y, = 0.12 0.6 w x 0.2. = 0,

= 1, = w 2 x σ 2 x + (1 w x ) 2 σ 2 x 2 w x (1 w x ) σ x σ y, = 0.12 0.6 w x 0.2. = 0, Corso di Laurea: Numero di Matricola: Esame del 6 febbraio 2014 Tempo consentito: 120 minuti Professor Paolo Vitale Anno Accademico 2012-3 UDA, Facoltà d Economia Domanda 1 [9 punti, 270 & 509]. 1. Se

Dettagli

Lezione 14. Risparmio e investimento. Leonardo Bargigli

Lezione 14. Risparmio e investimento. Leonardo Bargigli Lezione 14. Risparmio e investimento Leonardo Bargigli Risparmio e investimento nella contabilità nazionale Ripartiamo dalla definizione di PIL in termini di spesa finale Y = C + I + G + NX Consideriamo

Dettagli

Il modello generale di commercio internazionale

Il modello generale di commercio internazionale Capitolo 6 Il modello generale di commercio internazionale [a.a. 2013/14] adattamento italiano di Novella Bottini (ulteriore adattamento di Giovanni Anania) 6-1 Struttura della presentazione Domanda e

Dettagli

Un po di statistica. Christian Ferrari. Laboratorio di Matematica

Un po di statistica. Christian Ferrari. Laboratorio di Matematica Un po di statistica Christian Ferrari Laboratorio di Matematica 1 Introduzione La statistica è una parte della matematica applicata che si occupa della raccolta, dell analisi e dell interpretazione di

Dettagli

Moneta e Tasso di cambio

Moneta e Tasso di cambio Moneta e Tasso di cambio Come si forma il tasso di cambio? Determinanti del tasso di cambio nel breve periodo Determinanti del tasso di cambio nel lungo periodo Che cos è la moneta? Il controllo dell offerta

Dettagli

TEMPO E RISCHIO. Il valore del denaro è funzione del tempo in cui è disponibile

TEMPO E RISCHIO. Il valore del denaro è funzione del tempo in cui è disponibile Esercitazione TEMPO E RISCHIO Il valore del denaro è funzione del tempo in cui è disponibile Un capitale - spostato nel futuro si trasforma in montante (capitale iniziale più interessi), - spostato nel

Dettagli

Come si seleziona un fondo di investimento

Come si seleziona un fondo di investimento Come si seleziona un fondo di investimento Francesco Caruso è autore di MIB 50000 Un percorso conoscitivo sulla natura interiore dei mercati e svolge la sua attività di analisi su indici, titoli, ETF,

Dettagli

Capitolo 25: Lo scambio nel mercato delle assicurazioni

Capitolo 25: Lo scambio nel mercato delle assicurazioni Capitolo 25: Lo scambio nel mercato delle assicurazioni 25.1: Introduzione In questo capitolo la teoria economica discussa nei capitoli 23 e 24 viene applicata all analisi dello scambio del rischio nel

Dettagli

Corso di FINANZA AZIENDALE AVANZATA

Corso di FINANZA AZIENDALE AVANZATA Corso di FINANZA AZIENDALE AVANZATA Teoria delle opzioni e opzioni reali Formula di Black/Sholes Nell approccio binomiale, per ipotesi, alla fine del periodo vi sono solo 2 possibili prezzi. Nella realtà,

Dettagli

Fallimenti del mercato: Il monopolio

Fallimenti del mercato: Il monopolio Corso di Scienza Economica (Economia Politica) prof. G. Di Bartolomeo Fallimenti del mercato: Il monopolio Facoltà di Scienze della Comunicazione Università di Teramo Concorrenza imperfetta La concorrenza

Dettagli

Le obbligazioni: misure di rendimento Tassi d interesse, elementi di valutazione e rischio delle attività finanziarie

Le obbligazioni: misure di rendimento Tassi d interesse, elementi di valutazione e rischio delle attività finanziarie Le obbligazioni: misure di rendimento Tassi d interesse, elementi di valutazione e rischio delle attività finanziarie Economia degli Intermediari Finanziari 29 aprile 2009 A.A. 2008-2009 Agenda 1. Il calcolo

Dettagli

Investimento Immobiliare Mercato, valutazione, rischio e portafogli

Investimento Immobiliare Mercato, valutazione, rischio e portafogli Investimento Immobiliare Mercato, valutazione, rischio e portafogli Martin Hoesli Giacomo Morri Capitolo 2 RENDIMENTO E RISCHIO DI UN INVESTIMENTO IMMOBILIARE Agenda Rendimento - Rendimenti immediati -

Dettagli

Determinazione dei Prezzi Forward e dei Prezzi Futures

Determinazione dei Prezzi Forward e dei Prezzi Futures Determinazione dei Prezzi Forward e dei Prezzi Futures Lezione 6 5.1 Beni d Investimento e Beni di Consumo I beni d investimento (ad es., oro, argento) sono beni che vengono posseduti solo per fini d investimento

Dettagli

Portafogli efficienti per ogni profilo

Portafogli efficienti per ogni profilo Portafogli efficienti per ogni profilo di rischio con gli ETF Fausto Tenini -Analista Quantitativo presso Ufficio Studi MF-MilanoFinanza - Prof. presso Univ. Statale di Milano, facoltà di Economia Offerta

Dettagli

Lezione 5: Gli investimenti e la scheda IS

Lezione 5: Gli investimenti e la scheda IS Corso di Scienza Economica (Economia Politica) prof. G. Di Bartolomeo Lezione 5: Gli investimenti e la scheda IS Facoltà di Scienze della Comunicazione Università di Teramo Comovimento di C e Y -Italia

Dettagli

Prova di autovalutazione Prof. Roberta Siciliano

Prova di autovalutazione Prof. Roberta Siciliano Prova di autovalutazione Prof. Roberta Siciliano Esercizio 1 Nella seguente tabella è riportata la distribuzione di frequenza dei prezzi per camera di alcuni agriturismi, situati nella regione Basilicata.

Dettagli

Il rischio degli investimenti immobiliari: il modello RER. Prof. Claudio Cacciamani

Il rischio degli investimenti immobiliari: il modello RER. Prof. Claudio Cacciamani Il rischio degli investimenti immobiliari: il modello RER Prof. Claudio Cacciamani Il rischio immobiliare Gli operatori del mercato immobiliare ancora non dispongono di specifiche metodologie di misurazione

Dettagli

Indice. 1 Il settore reale --------------------------------------------------------------------------------------------- 3

Indice. 1 Il settore reale --------------------------------------------------------------------------------------------- 3 INSEGNAMENTO DI ECONOMIA POLITICA LEZIONE VI IL MERCATO REALE PROF. ALDO VASTOLA Indice 1 Il settore reale ---------------------------------------------------------------------------------------------

Dettagli

continuazione CORSO ECONOMIA DEGLI INTERMEDIARI FINANZIARI II Testi di riferimento PROGRAMMA Parte relativa alla gestione dei rischi bancari

continuazione CORSO ECONOMIA DEGLI INTERMEDIARI FINANZIARI II Testi di riferimento PROGRAMMA Parte relativa alla gestione dei rischi bancari continuazione CORSO ECONOMIA DEGLI INTERMEDIARI FINANZIARI II 3) Rischi e redditività ruolo del capitale allocazione del capitale valutazione della performance della banca e dei singoli centri operativi

Dettagli

La categoria «ES» presenta (di solito) gli stessi comandi

La categoria «ES» presenta (di solito) gli stessi comandi Utilizzo delle calcolatrici FX 991 ES+ Parte II PARMA, 11 Marzo 2014 Prof. Francesco Bologna bolfra@gmail.com ARGOMENTI DELLA LEZIONE 1. Richiami lezione precedente 2.Calcolo delle statistiche di regressione:

Dettagli

Esercitazione 23 maggio 2016

Esercitazione 23 maggio 2016 Esercitazione 5 maggio 016 Esercitazione 3 maggio 016 In questa esercitazione, nei primi tre esercizi, analizzeremo il problema del moral hazard nel mercato. In questo caso prenderemo in considerazione

Dettagli

Esercitazione 1 del corso di Statistica 2 Prof. Domenico Vistocco

Esercitazione 1 del corso di Statistica 2 Prof. Domenico Vistocco Esercitazione 1 del corso di Statistica 2 Prof. Domenico Vistocco Alfonso Iodice D Enza April 26, 2007 1...prima di cominciare Contare, operazione solitamente semplice, può diventare complicata se lo scopo

Dettagli

Il modello generale di commercio internazionale

Il modello generale di commercio internazionale Capitolo 6 Il modello generale di commercio internazionale [a.a. 2015/16 ] adattamento italiano di Novella Bottini (ulteriore adattamento di Giovanni Anania, Margherita Scoppola e Francesco Aiello) 6-1

Dettagli

Finanza Aziendale Lezione 14 Le scelte d i di s truttura struttura finanziaria

Finanza Aziendale Lezione 14 Le scelte d i di s truttura struttura finanziaria Finanza Aziendale Lezione 14 Le scelte di struttura finanziaria Obiettivi della lezione Massimizzazione del valore dell impresa e del valore del capitale azionario (anche il capitale di rischio ha un costo)

Dettagli

Indice generale. Parte prima Valore 1. Nota dell editore

Indice generale. Parte prima Valore 1. Nota dell editore 02. indice (V-X) 14-07-2003 16:40 Pagina V Nota dell editore XI Parte prima Valore 1 1 Perché la finanza aziendale è importante 3 1.1 Ruolo del manager finanziario 3 1.2 Chi è il manager finanziario? 5

Dettagli

La valutazione implicita dei titoli azionari

La valutazione implicita dei titoli azionari La valutazione implicita dei titoli azionari Ma quanto vale un azione??? La domanda per chi si occupa di mercati finanziari è un interrogativo consueto, a cui cercano di rispondere i vari reports degli

Dettagli

Macroeconomia. Laura Vici. laura.vici@unibo.it. www.lauravici.com/macroeconomia LEZIONE 6. Rimini, 6 ottobre 2015. La ripresa dell Italia

Macroeconomia. Laura Vici. laura.vici@unibo.it. www.lauravici.com/macroeconomia LEZIONE 6. Rimini, 6 ottobre 2015. La ripresa dell Italia Macroeconomia Laura Vici laura.vici@unibo.it www.lauravici.com/macroeconomia LEZIONE 6 Rimini, 6 ottobre 2015 Macroeconomia 140 La ripresa dell Italia Il Fondo Monetario internazionale ha alzato le stime

Dettagli

LA STIMA DEL COST OF EQUITY (Ke) Valutazione d impresa aprile 2012 dott. Lanfranco Lodi

LA STIMA DEL COST OF EQUITY (Ke) Valutazione d impresa aprile 2012 dott. Lanfranco Lodi LA STIMA DEL COST OF EQUITY (Ke) 0 CAPM: si fonda sul presupposto che investitori realizzino diversificazione di portafoglio remunerazione solo del rischio non diversificabile R i =K el* = R f + β i x

Dettagli

Gli strumenti di base della Finanza

Gli strumenti di base della Finanza 27 Gli strumenti di base della Finanza ECONOMIA FINANZIARIA L Economia Finanziaria studia le decisioni degli individui sulla allocazione delle risorse e la gestione del rischio VALORE ATTUALE Con il termine

Dettagli

Domande a scelta multipla 1

Domande a scelta multipla 1 Domande a scelta multipla Domande a scelta multipla 1 Rispondete alle domande seguenti, scegliendo tra le alternative proposte. Cercate di consultare i suggerimenti solo in caso di difficoltà. Dopo l elenco

Dettagli

MINIMI QUADRATI. REGRESSIONE LINEARE

MINIMI QUADRATI. REGRESSIONE LINEARE MINIMI QUADRATI. REGRESSIONE LINEARE Se il coefficiente di correlazione r è prossimo a 1 o a -1 e se il diagramma di dispersione suggerisce una relazione di tipo lineare, ha senso determinare l equazione

Dettagli

Blanchard, Macroeconomia Una prospettiva europea, Il Mulino 2011 Capitolo IV. I mercati finanziari. Capitolo IV. I mercati finanziari

Blanchard, Macroeconomia Una prospettiva europea, Il Mulino 2011 Capitolo IV. I mercati finanziari. Capitolo IV. I mercati finanziari Capitolo IV. I mercati finanziari 1. La domanda di moneta La moneta può essere usata per transazioni, ma non paga interessi. In realtà ci sono due tipi di moneta: il circolante, la moneta metallica e cartacea,

Dettagli

Il mercato di monopolio

Il mercato di monopolio Il monopolio Il mercato di monopolio Il monopolio è una struttura di mercato caratterizzata da 1. Un unico venditore di un prodotto non sostituibile. Non ci sono altre imprese che possano competere con

Dettagli

Corso di Risk Management S

Corso di Risk Management S Corso di Risk Management S Marco Bee marco.bee@economia.unitn.it Dipartimento di Economia Università di Trento Anno Accademico 2007-2008 Struttura del corso Il corso può essere suddiviso come segue: 1.

Dettagli

La valutazione delle aziende. 4a parte

La valutazione delle aziende. 4a parte La valutazione delle aziende 4a parte 95 Il WACC Il WACC non è né un costo, né un rendimento minimo: è la media ponderata di un costo e di un rendimento minimo. Considerare il WACC un costo può essere

Dettagli

Capitolo 26. Stabilizzare l economia: il ruolo della banca centrale. Principi di economia (seconda edizione) Robert H. Frank, Ben S.

Capitolo 26. Stabilizzare l economia: il ruolo della banca centrale. Principi di economia (seconda edizione) Robert H. Frank, Ben S. Capitolo 26 Stabilizzare l economia: il ruolo della banca centrale In questa lezione Banca centrale Europea (BCE) e tassi di interesse: M D e sue determinanti; M S ed equilibrio del mercato monetario;

Dettagli

La Valutazione di una Start-up

La Valutazione di una Start-up La Valutazione di una Start-up I metodi di valutazione più utilizzati sono: Discounted Cash Flow e Multipli di Mercato, cui vanno applicati dei correttivi per riflettere le specificità della start-up All

Dettagli

Analisi Costi e Benefici. Laura Vici. laura.vici@unibo.it LEZIONE 6. Rimini, 2 maggio 2006. La Net Present Value (NPV) Decision Rule

Analisi Costi e Benefici. Laura Vici. laura.vici@unibo.it LEZIONE 6. Rimini, 2 maggio 2006. La Net Present Value (NPV) Decision Rule Analisi Costi e Benefici Laura Vici laura.vici@unibo.it LEZIONE 6 Rimini, 2 maggio 2006 1 La Net Present Value (NPV) Decision Rule Come usare la NPV Decision Rule per accettare o rifiutare progetti? Se

Dettagli

Analisi Costi e Benefici. Emanuela Randon. emanuela.randon@unibo.it LEZIONE 6

Analisi Costi e Benefici. Emanuela Randon. emanuela.randon@unibo.it LEZIONE 6 93 Analisi Costi e Benefici Emanuela Randon emanuela.randon@unibo.it LEZIONE 6 La Net Present Value (NPV) Decision Rule Come usare la NPV Decision Rule per accettare o rifiutare progetti? Se NPV 0 si accetta

Dettagli

UNIVERSITA DEGLI STUDI DI SASSARI DIPARTIMENTO DI SCIENZE ECONOMICHE E AZIENDALI MACROECONOMIA - Anno accademico 2015-2016, I semestre

UNIVERSITA DEGLI STUDI DI SASSARI DIPARTIMENTO DI SCIENZE ECONOMICHE E AZIENDALI MACROECONOMIA - Anno accademico 2015-2016, I semestre UNIVERSIT DEGLI STUDI DI SSSRI DIPRTIMENTO DI SCIENZE ECONOMICHE E ZIENDLI MCROECONOMI - nno accademico 2015-2016, I semestre Soluzioni esercitazione (seconda parte del programma), 11122015 PRTE ) 1) Si

Dettagli

Indici di dispersione

Indici di dispersione Indici di dispersione 1 Supponiamo di disporre di un insieme di misure e di cercare un solo valore che, meglio di ciascun altro, sia in grado di catturare le caratteristiche della distribuzione nel suo

Dettagli

ESERCITAZIONE MATEMATICA FINANZIARIA OPZIONI. Matematica finanziaria Dott. Andrea Erdas Anno Accademico 2011/2012

ESERCITAZIONE MATEMATICA FINANZIARIA OPZIONI. Matematica finanziaria Dott. Andrea Erdas Anno Accademico 2011/2012 ESERCITAZIONE MATEMATICA FINANZIARIA 1 OPZIONI 2 LE OPZIONI Le opzioni sono contratti che forniscono al detentore il diritto di acquistare o vendere una certa quantità del bene sottostante a una certa

Dettagli

LA STATISTICA NEI TEST INVALSI

LA STATISTICA NEI TEST INVALSI LA STATISTICA NEI TEST INVALSI 1 Prova Nazionale 2011 Osserva il grafico seguente che rappresenta la distribuzione percentuale di famiglie per numero di componenti, in base al censimento 2001. Qual è la

Dettagli

SCREENING E MERCATI ASSICURATIVI

SCREENING E MERCATI ASSICURATIVI SCREENING E MERCATI ASSICURATIVI Lo screening è un approccio per studiare i mercati caratterizzati da asimmetrie informative ed affrontare il problema connesso della selezione avversa Un applicazione interessante

Dettagli

Dati sulla società Utili annui = 27 mln euro Numero di azioni in circolazione = 10 mln

Dati sulla società Utili annui = 27 mln euro Numero di azioni in circolazione = 10 mln Esercizio 1 La Rayburn Manufacturing è attualmente un impresa priva di debito. La sua capitalizzazione di mercato è pari a 2 mln di euro. Il costo del capitale è pari al 18%. Non vi sono imposte. La società

Dettagli

Il modello generale di commercio internazionale

Il modello generale di commercio internazionale Capitolo 6 Il modello generale di commercio internazionale adattamento italiano di Novella Bottini 1 Struttura della presentazione Domanda e offerta relative Benessere e ragioni di scambio Effetti della

Dettagli

Equazione quantitativa della moneta

Equazione quantitativa della moneta Moneta e inflazione Equazione quantitativa della moneta Gli individui detengono moneta allo scopo di acquistare beni e servizi QUINDI la quantità di moneta è strettamente correlata alla quantità che viene

Dettagli

Richiami di teoria della domanda di moneta

Richiami di teoria della domanda di moneta Richiami di teoria della domanda di moneta Parte seconda La teoria della preferenza della liquidità di Keynes Keynes distingue tre moventi principali per cui si detiene moneta. Transattivo Precauzionale

Dettagli

LA MASSIMIZZAZIONE DEL PROFITTO ATTRAVERSO LA FISSAZIONE DEL PREZZO IN FUNZIONE DELLE QUANTITÀ

LA MASSIMIZZAZIONE DEL PROFITTO ATTRAVERSO LA FISSAZIONE DEL PREZZO IN FUNZIONE DELLE QUANTITÀ LA MASSIMIZZAZIONE DEL PROFITTO ATTRAVERSO LA FISSAZIONE DEL PREZZO IN FUNZIONE DELLE QUANTITÀ In questa Appendice mostreremo come trovare la tariffa in due parti che massimizza i profitti di Clearvoice,

Dettagli

Capitolo 22: Lo scambio nel mercato dei capitali

Capitolo 22: Lo scambio nel mercato dei capitali Capitolo 22: Lo scambio nel mercato dei capitali 22.1: Introduzione In questo capitolo analizziamo lo scambio nel mercato dei capitali, dove si incontrano la domanda di prestito e l offerta di credito.

Dettagli

GUIDA ALLA LETTURA DELLE SCHEDE FONDI

GUIDA ALLA LETTURA DELLE SCHEDE FONDI GUIDA ALLA LETTURA DELLE SCHEDE FONDI Sintesi Descrizione delle caratteristiche qualitative con l indicazione di: categoria Morningstar, categoria Assogestioni, indice Fideuram. Commenti sulla gestione

Dettagli

Cosa vi ricordate di quello che abbiamo visto la volta scorsa? LA VALUTAZIONE ECONOMICA E FINANZIARIA DEL PROGETTO.

Cosa vi ricordate di quello che abbiamo visto la volta scorsa? LA VALUTAZIONE ECONOMICA E FINANZIARIA DEL PROGETTO. LA VALUTAZIONE ECONOMICA E FINANZIARIA DEL PROGETTO Docente: Roberto M. Brioli Collaboratore: dott. Mirko Bisulli Alcune considerazioni sul finanziamento del progetto Cosa vi ricordate di quello che abbiamo

Dettagli

Il modello media-varianza con N titoli rischiosi. Una derivazione formale. Enrico Saltari

Il modello media-varianza con N titoli rischiosi. Una derivazione formale. Enrico Saltari Il modello media-varianza con N titoli rischiosi. Una derivazione formale Enrico Saltari La frontiera efficiente con N titoli rischiosi Nel caso esistano N titoli rischiosi, con N 2, il problema della

Dettagli

Capitolo 13: L offerta dell impresa e il surplus del produttore

Capitolo 13: L offerta dell impresa e il surplus del produttore Capitolo 13: L offerta dell impresa e il surplus del produttore 13.1: Introduzione L analisi dei due capitoli precedenti ha fornito tutti i concetti necessari per affrontare l argomento di questo capitolo:

Dettagli

Economia, Corso di Laurea Magistrale in Ing. Elettrotecnica, A.A. 2013-2014. Prof. R. Sestini SCHEMA DELLE LEZIONI DELLA QUARTA SETTIMANA

Economia, Corso di Laurea Magistrale in Ing. Elettrotecnica, A.A. 2013-2014. Prof. R. Sestini SCHEMA DELLE LEZIONI DELLA QUARTA SETTIMANA Economia, Corso di Laurea Magistrale in Ing. Elettrotecnica, A.A. 2013-2014. Prof. R. Sestini SCHEMA DELLE LEZIONI DELLA QUARTA SETTIMANA SURPLUS del CONSUMATORE E utile poter disporre di una misura monetaria

Dettagli

TEST FINANZA OTTOBRE 2013

TEST FINANZA OTTOBRE 2013 TEST FINANZA OTTOBRE 03. Si consideri la funzione f ( ) ln( e ). Determinare l espressione corretta della derivata seconda f ( ). e f( ) ( e ) A B f( ) e f( ) ln ( e ) C D f( ). Dati i tre vettori (, 3,

Dettagli