Parte II. Metamorfismo e Deformazione: Evoluzione della Crosta. Classificazione delle Rocce Metamorfiche. protolito). metamorfico.
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- Gianleone Zani
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1 Metamorfismo e Deformazione: Evoluzione della Crosta Parte II Classificazione delle Rocce Metamorfiche Il nome di una roccia metamorfica in genere si basa sul quello che la roccia era prima di essere metamorfosata (ossia sul protolito). Il nome della roccia si basa anche sul grado o l intensità del metamorfismo, chiamato grado metamorfico. Il grado metamorfico è fondamentalmente funzione della temperatura. Rocce ad elevato grado metamorfico tendono ad avere una grana più grossa rispetto alle rocce di basso grado metamorfico. Tuttavia,, la dimensione dei grani di una roccia metamorfica può dipendere anche dalla grana della roccia di partenza (protolito)) e dall intensit intensità delle sollecitazioni. Minerali che crescono in condizioni di elevate sollecitazioni tenderanno di essere di piccole dimensioni, anche in condizioni di grado metamorfico elevato.
2 Classificazione delle Rocce Metamorfiche Come visto per le rocce sedimentarie clastiche, anche per le rocce metamorfiche la composizione del materiale di partenza è estremamente importante. Più è a grana fine il protolito minore è la stabilità dei singoli costituenti (elevato rapporto superficie/volume) reazioni metamorfiche facilitate. Un protolito a grana grossa mostrerà sempre relitti degli originali minerali non trasformati dal processo metamorfico. Fondamentalmente il metamorfismo è un processo ISOCHIMICO (il protolito e la roccia metamorfica hanno la stessa composizione chimica). Il sistema (almeno in teoria) è chiuso (scambio di temperatura ma non di materia). Classificazione delle Rocce Metamorfiche Nomi da ricordare: relativamente pochi. Non esiste un unico principio classificativo usato per la descrizione delle rocce metamorfiche (a differenza delle rocce ignee e più o meno simile a quanto visto per le rocce sedimentarie). I criteri più importanti sono: composizione mineralogica e struttura mesoscopica (oltre alla natura del protolito). I nomi delle rocce metamorfiche consistono in una base ed in una serie di prefissi e suffissi.. Il nome di base può essere un nome speciale (es. Anfibolite) ) o un nome che descrive la struttura (es.. Gneiss). Il nome di base indica la paragenesi più importante (es. anfibolo+plagioclasio o feldspati+quarzo)
3 Classificazione delle Rocce Metamorfiche Nomi che fanno riferimento alla STRUTTURA SCISTO: roccia metamorfica con scistosità ben definita da orientazione preferenziale di granuli di minerali non isodiametrici. Per le rocce ricche in fillosilicati questo termine è da usare solo per le varietà a grana media. Es.: scisto verde, micascisto, cloritoscisto, calcescisto,, etc. Classificazione delle Rocce Metamorfiche Nomi che fanno riferimento alla STRUTTURA GNEISS: roccia metamorfica a grana medio-grossa con struttura scistosa più o meno deformata. Roccia con abbondante feldspato (in genere >20%) con varie percentuali di quarzo e fillosilicati.. Es.: Gneiss a granato-biotite, gneiss granitico, orto-gneiss, gneiss migmatitico,, gneiss a bande,, gneiss femico,, etc.
4 Classificazione delle Rocce Metamorfiche Nomi che fanno riferimento alla STRUTTURA ARDESIA: roccia metamorfica a grana molto fine di grado metamorfico molto basso con clivaggio e foliazione ben sviluppati. Praticamente è uno scisto a grana molto fine. Classificazione delle Rocce Metamorfiche Nomi che fanno riferimento alla STRUTTURA FILLADE: roccia metamorfica a grana fine di grado basso con scistosità perfetta.. Le superfici di foliazioni mostrano una caratteristica lucentezza. Praticamente è intermedia tra un ardesia (grado molto basso) ed uno scisto (grado medio-alto)
5 Classificazione delle Rocce Metamorfiche Nomi che fanno riferimento alla STRUTTURA HORNFELS (o GRANOFELS): roccia metamorfica senza scistosità, struttura gneissica e lineazioni. Macroscopicamente possono essere facili da confondere con tante altre rocce quali basalti,, rioliti afiriche, calcari neri. Ovviamente la distinzione è facile con lo studio in sezione sottile. Classificazione delle Rocce Metamorfiche Nomi per rocce molto deformate Milonite: roccia metamorfica prodotta in seguito a riduzione meccanica della granulometria,, come conseguenza di deformazione non cataclastica in zone localizzate (zone di faglia e di taglio). Foliazione a scala fine, spesso associata con lineazione di minerali. Ultramilonite: roccia metamorfica caratterizzata dalla quasi totale assenza di megacristalli (>90% della roccia è composta da matrice a grana fine).
6 Classificazione delle Rocce Metamorfiche Nomi per rocce molto deformate Cataclasite: roccia metamorfica che ha subito il fenomeno di cataclasi (deformazione di rocce in seguito a frantumazione e stiramento). Cataclasi Classificazione delle Rocce Metamorfiche Nomi per rocce molto deformate Breccia di faglia: cataclasite con truttura tipo breccia formata in una zona di faglia. Breccia di faglia
7 Classificazione delle Rocce Metamorfiche Nomi per rocce molto deformate Pseudotachilite: roccia metamorfica a grana molto fine (sembra( vetrosa) ) in piccole vene. Pseudotachilite Classificazione delle Rocce Metamorfiche Nomi legati all origine del protolito Questo tipo di classificazione si basa sulla natura del materiale originario che è stato poi metemorfosato. Es: metagranito, metapelite, metabasite, metabasalto, metapsammite, metagabbro, metamarna,, etc.
8 Classificazione delle Rocce Metamorfiche Termini speciali Minerali femici: termine collettivo per indicare minerali ferro- magnesiaci. minerali felsici: termine collettivo per indicare quarzo, feldspati e feldspatoidi. Roccia femica: roccia costituita da almeno il 50% di minerali femici (ma questa definizione non è tanto precisa). Roccia felsica: roccia costituita soprattutto da minerali felsici. Meta-: prefisso per indicare una roccia metamorfica (es.. Meta- gabbro,, meta-pelite pelite,, meta-sedimento sedimento,, etc.). Orto- e Para-: prefisso che indica la derivazione di una roccia metamorfica rispettivamente da un protolito igneo o sedimentario. Es. Ortogneiss (gneiss con protolito igneo, es. granito o riolite); Paragneiss (gneiss con protolito sedimentario, es. Arenaria o argilla). Acido, Intermedio, Basico ed Ultrabasico: come le rocce ignee. Classificazione delle Rocce Metamorfiche Termini speciali Scisto verde: roccia scistosa il cui colore verde è dovuto alla presenza di minerali quali clorite, actinolite (un tipo di anfibolo), epidoti ed altri minerali metamorfici
9 Classificazione delle Rocce Metamorfiche Termini speciali Scisto blu: roccia scistosa il cui colore blu è legato alla presenza di un particolare tipo di anfibolo (glaucofane). (a dir la verità il colore blu si vede bene solo in sezione sottile) Classificazione delle Rocce Metamorfiche Termini speciali Anfibolite: roccia femica composta essenzialmente da più del 50% di anfibolo verde (orneblenda)) e plagioclasio.. La somma anfibolo + plagioclasio in genere è >75% in volume.
10 Classificazione delle Rocce Metamorfiche Termini speciali Granulite: roccia metamorfica costituita essenzialmente da ortopirosseno e senza muscovite. I minerali anidri sono più abbondanti di quelli idrati. Composizioni estremamente variabili. Classificazione delle Rocce Metamorfiche Termini speciali Eclogite: roccia metamorfica senza plagioclasio con granato e un particolare tipo di clinopirosseno (onfacite). Diamante da 3 mm di lato in eclogite
11 Classificazione delle Rocce Metamorfiche Termini speciali Marmo: roccia metamorfica composta essenzialmente da carbonati (calcite e/o dolomite). Classificazione delle Rocce Metamorfiche Termini speciali Roccia calc-silicatica silicatica: roccia con 0-50% 0 carbonati e composta da silicati di calcio (epidoti, diopside, granato, wollastonite, anortite, anfiboli calcici,, etc.). Quarzite: roccia metamorfica composta da più dell 80% da quarzo. Hornfels: roccia metamorfica non scistosa a grana molto fine, composta soprattutto da silicati e ossidi vari, legata a metamorfismo di contatto. Migmatite: roccia silicatica eterogenea a scala macroscopica, composta da una parte restitica (detta paleosoma o melanosoma; roccia metamorfica vera a propria) ) e una parte più chiara (neosoma o leucosoma; ; in teoria sarebbe una roccia ignea) formata per cristallizzazione di un fuso parziale della roccia originaria.
12 PROTOLITO Protoliti Sedimentari EQUIVALENTE METAMORFICO Conglomerato Metaconglomerato (o breccia) Arenaria Quarzite (di tutti i tipi) Argilla Ardesia Fillade Scisto Gneiss grado: basso..... medio..... elevato Calcare Marmo Progressivo Metamorfismo di una argilla argilla ardesia cosa succede ad un argilla quando pressione e temperatura aumentano? scisto fillade
13 Transizione da Argilla ad Ardesia Entrambe le rocce mostrano una grana molto fine. Il metamorfismo e la deforazione provocano la ricristallizzazione dei minerali argillosi in miche e provocano il ri-orientamento in tessiture fortemente planari, dando alla roccia un perfetto Clivaggio. Piani Piani di di clivaggio clivaggio argilla ardesia 1 mm 1 mm Transizione da Argilla ad Ardesia Ardesie Possono essere chiamate anche ARGILLOSCISTI a grana estremamente minuta composti da minerali argillosi con subordinati quarzo, miche e feldspati e contenenti sostanze carboniose o bituminose che conferiscono a queste rocce il tipico colore grigio-nerastro nerastro. Metamorfismo di basso-bassissimo bassissimo grado
14 Clivaggio Clivaggio orizzontale, parallelo ai pianidideposizione vertical cleavage Piani di deposizione (Clivaggio originale) Pianidiclivaggio Si, il clivaggio è una proprietà dei minerali, ma questo termine si applica anche per spiegare come si rompono le ardesie. Transizione da Ardesia a Fillade Le miche continuano a ricristallizzare e crescono sempre di più (anche se non sono ancora visibili ad occhio nudo). La tessitura della roccia diventameno perfettamente planare.. Le filladi in campioni macroscopici appaiono luccicanti.. Il luccichio è dato dai cristalli di mica che riflettono bene la luce ardesia 1 mm fillade Notate che con il termine planare si possono indicare 1 mm anche tessiture ondulate come quelle in questa microfoto
15 Transizione da Fillade a Scisto Le reazioni di ricristallizzazione portano alla formazione di cristalli di mica, quarzo e feldspati abbastanza grandi da essere visti ad occhio nudo.. La roccia può perdere la sua foliazione (nonostante l abbondanza delle miche) ) e comunemente è caratterizzata da porfiroblasti di minerali come granato e silicati di Al.. (minerali( sin-cinematici cinematici) fillade scisto 1 mm 1 mm Transizione da Scisto a Gneiss A più elevate temperature e pressioni,, le miche iniziano a collassare e sputano fuori l acqua (o, meglio, il gruppo OH) dal loro reticolo, formando minerali anidri come granati, feldspati e silicati di Al. Queste reazioni,, associate alla differenza meccanica tra miche e quarzo+feldspati producono la caratteristica struttura a bande degli gneiss. scisto 1 mm Gneiss (campione( macroscopico) 1 cm Sia gli gneiss che gli scisti hanno grani visibili,, ma gli scisti sono dominati da miche, mentre gli gneiss sono caratterizzati da un contenuto in feldspati > 20% e mostrano una tipica alternanza di colori.
16 Corindone Gneiss di alto grado formatisi da un protolito molto ricco in Al (sedimentario, quindi un paragneiss) possono contenere il minerale corindone (Al 2 O 3 ). La variante rossa di questo minerale è chiamato Rubino; se blu viene chiamato Zaffiro. Se non utilizzabile come gemma, questo minerale viene usato come abrasivo. Migmatite Alcuni gneiss possono trasformarsi in migmatiti.. Le migmatiti sono rocce particolari con componenti metamorfiche ed ignee (fuse). Le migmatiti si rinvengono generalmente in aree caratterizzate da metamorfismo di grado molto elevato.
17 Migmatite I due tipi di strati hanno nome diverso: Gli strati più scuri sono detti Paleosoma (o melanosoma) ) e rappresentano la porzione più restitica del protolito, mentre la parte più chiara è detta Neosoma (o leucosoma) ) e rappresenta il prodotto della fusione parziale del protolito In genere il neosoma ha una composizione granitica (ricca in SiO 2 ) mentre il paleosoma è più basico Paleosoma Neosoma Metamorfismo progressivo AUMENTO DELL INTENSITA DEL METAMORFISMO (protolith) Protolito Basalto Argilla o altro Scisto Minerali micacei abbondanti Scistosità Gneiss Massivo Stratificato Debole clivaggio Minor contenuto in minerali micacei Aumento della grandezza dei cristalli Banding Aumento dello spessore della foliazione Notate che avvengono fondamentalmente le stesse modifiche tessiturali sia se il protolito è un sedimento argilloso o una roccia ignea a grana fine. Le caratteristiche di un protolito igneo, tuttavia, sono differenti...
18 Protolito Igneo A bassi gradi, il vetro e minerali come i feldspati nelle rocce ignee vulcaniche in genere ricristallizzano per formare un minerale con la struttura che ricorda le miche chiamato clorite e rocce a grana medio-fine. Questo tipo di metamorfismo viene quindi chiamato facies a scisti verdi. In condizioni di metamorfismo di grado medio ed elevato,, le rocce femiche (effusive ed intrusive) producono una roccia a grana più grossa chiamata anfibolite, che può essere definita come uno gneiss con contenuto in anfibolo molto elevato. A gradi elevati,, le anfiboliti possono contenere un altro minerale come il granato e perdere del tutto l originale contenuto in plagioclasio, formando le eclogiti. Rocce intrusive a chimismo intermedio ed acido ricristallizzaranno per formare gneiss,, con tessiture identiche ai prodotti di elevato grado delle argille. Scisti Verdi Gli scisti verdi sono verdi perché la paragenesi originale è ricristallizzata formando minerali metamorfici verdi. Questa sezione sottile mostra: (p) plagioclasio (originariamente ricco in Ca ma poi ricristallizzato in un tipo più sodico) ) in una matrice (m), composta fondamentalmente di un minerale a grana fine di colore verde: : la clorite. N.B. La clorite non si chiama così perché contiene cloro.. Il suo nome deriva dal greco e vuol dire verde.
19 Anfibolite Gli scisti verdi metamorfosati a gradi più elevati si trasformano in rocce a grana grossa chiamate anfiboliti. Queste possono essere rocce massive con grossi cristalli di granato,, come visto nella foto a sinistra (Gore Mountain nelle Montagne di Adirondack NY, USA), o... Qualcosa che assomiglia molto di più ad uno gneiss (foto( a destra). Diversamente dagli gneiss derivati da protolito sedimentario,, le anfiboliti sono composte soprattutto di anfibolo e non di mica. Conservazione delle strutture del protolito meta-argilla argilla (scisto) meta-arenaria arenaria Questo scisto era un tempo composto da una alternanza di argille ed arenarie.. Il metamorfismo ha prodotto una serie di nuovi minerali stabili alle nuove condizioni di temperatura e pressione,, ma le strutture stratificate del sedimento sono rimaste pressochè intatte.
20 Metaconglomerato Differenti tipi di rocce rispondono in modo differente alle sollecitazioni. Molti clasti granitici restano arrotondati, mentre il sedimento a grana fine e i clasti vulcanici sono fortemente deformati. Metaconglomerato In condizioni di elevate sollecitazioni sotto pressioni orientate, tutti i materiali finiscono per deformarsi. I clasti in questa roccia erano probabilmente arrotondati. Questa deformazione molto elevata può produrre una roccia a grana molto fine, dal momento che i minerali ricristallizzano in dimensioni sempre più piccole.
21 Foliato o non foliato? Rocce metamorfiche veramente non foliate sono rare. Solo il metamorfismo di contatto (che si verifica quando le rocce vengono riscaldate ma non deformate) ed il metamorfismo di seppellimento possono dare rocce non deformate. Calcare e Marmo Perché molti calcari sono opachi e a volte scuri, mentre molti marmi sono bianco brillante? Il colore scuro dei calcari deriva in parte dal materiale clastico incorporato (argille)) e dalla materia organica a volte presente. I processi metamorfici fanno scomparire le tracce organiche volatili (soprattutto C) rendendo il colore più chiaro,, e quando le argille ricristallizzano durante la deformazione si trasformano in miche.
22 Calcare e Marmo Ovviamente esiste tutta una serie di rocce a tessitura intermedia da calcari a marmi (es. Calcari cristallini) Quindi la sola differenza tra calcare e marmo sta nella tessitura.. Un calcare (es. calcilutite) ) ed un marmo non possono essere distinti su base chimica.. In genere i marmi mostrano cristalli di calcite a granulometria maggiore. Attenzione: : in termini commerciali Marmo = qualsiasi pietra dura lucidabile (es. granito, tonalite, anortosite,, etc.) Arenarie e quarziti Perché le quarziti sono molto più dure delle arenarie? arenaria: grani uniti da cemento quarzite: nessun cemento I grani nelle rocce clastiche sedimentarie sono cementati tra di loro e il cemento in genere è relativamente debole. Quando queste rocce vengono metamorfosate,, la prima cosa che cambia è il cemento.. I grani sono letteralmente fusi insieme, producendo un insieme di grani densamente interdigitato.
23 60 o C/km Arco vulcanico 40 o C/km... Arco continentale 25 o C/km Crosta non più attiva 10 C/km zona di subduzione P-T T in zone di Pressione (atm) Non visto in natura di subduzione (P-T) 200 o Temperatura ( C) Metamorfismo di contatto Metamorfismo regionale depth (km) Protolito igneo in zone di subduzione Le zone di subduzione sono le uniche zone dove si verifica un metamorfismo di (relativamente) bassa temperatura ed elevata pressione. La crosta oceanica (basalto)) in queste condizioni si trasforma prima in un assemblaggio chiamato scisti blu,, ed infine in eclogite, una roccia a grana grossa composta da clinopirosseno (jadeite) e granato. Scisto blu: bassa T ma elevata P eclogite: elevata T molto elevata P
24 TIPI di REAZIONI METAMORFICHE Nei sistemi metamorfici, le reazioni sono, fondamentalmente, di tre tipi: 1. solido solido 2. solido (solido + fluido) 3. Ossido-riduzione 1- reazioni solido-solido Comprendono i processi di collasso di alcune fasi e crescita di altre senza l'intervento di fluidi altro che come agenti catalitici [= che favoriscono la reazione senza prenderne parte]. Queste reazioni includono: Transizioni polimorfe; Reazioni destabilizzanti (discontinue); Processi di essoluzione (smiscelamenti di soluzioni solide).
25 Transizioni polimorfe Offrono indicazioni definitive sulle temperature e pressioni alle quali si realizzano. Infatti, non sussistendo un coinvolgimento di altre sostanze, non sono condizionate nén dal chimismo globale dell insieme solido nén da quello dei fluidi presenti nella roccia. Tra le più interessanti figurano quelle che coinvolgono gli equilibri di fase degli allumosilicati [=andalusite, sillimanite e cianite] nel sistema Al SiO 2 5 e dei carbonati di calcio [=calcite ed aragonite] nel sistema CaCO 3 nonché delle varie fasi della silice nel sistema SiO 2. Termobarometria: silicati di Al temperatura ( C) andalusite 5 cianite Polimorfi di Al 2 SiO 5 sillimanite Profondità (km)
26 Reazioni destabilizzanti La maggior parte dei minerali delle rocce sottoposte a metamorfismo progrado è stabile solo entro un certo intorno termobarico. Superati per eccesso certi valori di temperatura e/o o di pressione si innescano reazioni che destabilizzano alcune fasi a favore di altre. Temperatura C In generale, l aumento l di T favorisce le fasi con più elevato volume molare; l aumento l di P, quelle con minor volume molare. la presenza di altre fasi agisce da catalizzatore delle reazioni Pressione GPa 1,0 1,5 2,0 2, albite giadeite + quarzo albite + nefelina giadeite anortite + wollastonite grossularia + quarzo anortite grossularia + quarzo +cianite Processi di essoluzione Sono processi che si verificano in minerali formati da soluzioni solide di più termini (es. olivine, pirosseni). A particolari condizioni di T e P un componente di un end-member in una soluzione solida si può smescolare e dare origine ad un nuovo ed indipendente minerale In questo caso il Ca presente in un ortopirosseno (pirosseno in teoria senza Ca) viene letteralmente sputato fuori dal reticolo e costretto a formare un nuovo minerale (clinopirosseno( clinopirosseno). Il risultato finale è che da un ortopirosseno con un po di Ca si origina un ortopirosseno senza Ca (quindi un vero orthopirosseno) ) e un po di clinopirosseno. La composizione chimica totale resta invariata.
27 Sintesi sulle reazioni solido-solido Le temperature elevate stabilizzano le fasi con elevati volumi molari; le alte pressioni favoriscono le fasi con minor volume molare. Le transizioni tra polimorfi, non essendo affette da inquinamenti chimici dell'ambiente circostante in quanto non possono accettare modifiche composizionali, rappresentano importanti indicatori di P e di T. Nelle reazioni destabilizzanti, la stabilità di una fase ha un campo ridotto se ne esiste un'altra con cui può reagire. Anche i processi di essoluzione possono fornire informazioni sulla P e T di equilibrio di un certo assemblaggio mineralogico. 2- Reazioni solido-(solido + fluido) La tipica reazione solido -> > solido + fluido è esprimibile più correttamente tramite la forma: correttamente tramite la forma: E t +A = B + fluido. A e B sono le fasi solide o insiemi di fasi solide ed E t rappresenta l energia l termica. Le sequenze in cui il fluido liberato è rappresentato essenzialmente da H 2 O prevedono transizioni del tipo: minerali argillosi cloriti cloriti miche anfiboli silicati anidri. silicati calcico-alluminiferi alluminiferi idrati plagioclasi plagioclasi. Le reazioni in cui il fluido liberato è rappresentato essenzialmente da CO 2 prevedono transizioni del tipo: carbonati + quarzo silicati di Ca e Mg + CO 2
28 P fluidi GPa (P CO2 + P H2O ) X CO2 0,1 0,2 0,3 0,2 0,6 1,0 calcite + quarzo + fluidi P CO2 = 1 atm Temperatura C X CO2 = 0,13 X CO2 = 0, calcite + quarzo + fluidi P fluidi = 0,1 GPa CaCO 3 Calcite + Quarzo = X CO2 = 1 wollastonite + fluidi wollastonite + fluidi + SiO 2 = CaSiO 3 Wollastonite Curve di decarbonatazione in funzione della composizione dei fluidi che controllano la pressione totale. L'aumento della frazione molare di CO 2, a parità di pressione totale, fa aumentare la temperatura di trasformazione perché la CO 2 prodotta dalla reazione tende a soprasaturare l ambientel 3- Reazioni di ossido-riduzione Si tratta di reazioni che stabilizzano minerali con ferro trivalente [=forma ossidata] a spese del bivalente se l ambiente l è ossidante o l opposto l nel caso di ambienti riducenti. Altri elementi, la cui valenza può variare, sono, ad esempio, Mn, Cu, Eu. Le rocce hanno la possibilità di mantenere costante la pressione parziale dell ossigeno se esistono insiemi di minerali che possono reagire tra loro stabilizzando fasi contenenti ferro bivalente, nel caso di bassa P O2, o ferro trivalente, nel caso in cui la P O2 tende ad aumentare. Tali insiemi sono definiti tamponi al pari delle coppie acido base che stabilizzano il ph delle soluzioni.
29 3- Reazioni di ossido-riduzione stabili a bassa f O2 fayalite + Ossigeno ESEMPIO di TAMPONI stabili ad alta f O2 acronimo + Ossigeno Quarzo + Magnetite QFM 3Fe 2 SiO 4 + O 2 3SiO 2 + 2Fe 3 O 4 Curve che descrivono la variazione della f O2 rispetto alla temperatura per alcuni tamponi. Trattandosi del logaritmo negativo, a valori più bassi corrispondono fugacità più elevate. Una volta determinata la temperatura alla quale è avvenuta una certa reazione, sulla base della presenza di alcuni minerali è possibile individuare la f O2 presente -Log 10 f O2 (bars) HM NNO QFM MW Temperatura C
30 FACIES METAMORFICA Per facies metamorfica s intende s un ambiente P-T T in cui si sviluppano determinate associazioni di minerali in funzione oltre che delle variabili intensive anche del chimismo dei vari protoliti. Due rocce che hanno chimismo identico ed appartengono alla stessa facies debbono possedere identiche paragenesi Due rocce con chimismo differente, appartenenti alla stessa facies, hanno paragenesi diverse I campi non sono a contatto a causa delle incertezze sulla composizione dei fluidi che può far variare i valori di P e T Queste sono le facies metamorfiche a partire da un protolite femico (basaltico s.l.)..). Ovviamente se il protolite di partenza è un granito o un calcare ci saranno altri minerali stabili FACIES METAMORFICHE
31 Concetti base da non dimenticare mai: - Grado Metamorfico: : Intensità del processo metamorfico. Dipende fondamentalmente dalla temperatura (elevato grado = elevata temperatura) - Zona Metamorfica: : Porzione di corpo roccioso caratterizzato da un certo grado metamorfico. Insieme di rocce che, se di composizione chimica analoga, presentano le stesse associazioni di minerali - Facies Metamorfica: : Particolare assemblaggio di minerali in perfetto equilibrio gli uni con gli altri (quindi formati alle stesse condizioni metamorfiche di pressione, temperatura e contenuto di volatili). Ambiente P-T P T in cui si sviluppano determinate associazioni di minerali. Esistono facies. - Serie di Facies Metamorfica: : Sequenza di particolari facies metamorfiche sviluppatesi in un particolare campo di P/T (es. Basso, Medio Alto P/T) Credits Alcune figure e schemi da: L. Morbidelli - Le rocce ed i loro costituenti J. Winter - Lezioni per il corso di Igneous Petrology K. Bucher, M. Frey Petrogenesis of metamorphic rocks A. Tomasack - Lezioni per il corso di Geologia G. Negretti Fondamenti di petrografia GS Solar (SUNY College at Buffalo) Plummer, McGeary and Carlson,, Physical Geology WG Minarik (Univ. of Maryland) Hamblin and Christiansen,, Earth s s Dynamic Systems Geology magazine; Amethyst Galleries, Inc. Ball State University
32 GRAZIE PER L ATTENZIONE E BUONO STUDIO
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