PIANO DI MONITORAGGIO E CONTROLLO
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- Nicola Coco
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1 MENARINI BIOTECH SRL Provincia di Roma Dipartimento IV, Servizio 3 Ufficio Autorizzazione Integrata Ambientale Impianto Localizzazione Gestore Tipologia Trattamento e trasformazione del latte Via Nettunense km Anzio Granarolo S.p.A. 6.4 c - Trattamento e trasformazione del latte, con un quantitativo di latte ricevuto di oltre 200 tonnellate al giorno (valore medio su base trimestrale) PIANO DI MONITORAGGIO E CONTROLLO PREMESSA La redazione di un Piano di Monitoraggio e è prevista dal Decreto legislativo 18 febbraio 2005, n. 59 recante Attuazione integrale della direttiva 96/61/CE relativa alla prevenzione e riduzione integrate dell inquinamento e dal Decreto legislativo 16 gennaio 2008, n. 4 Ulteriori disposizioni correttive ed integrative del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152, recante norme in materia ambientale. Il Piano di Monitoraggio e ha la finalità principale della verifica di conformità dell esercizio dell impianto alle condizioni prescritte nell Autorizzazione Integrata Ambientale (AIA) che verrà rilasciata per l attività dell impianto e farà, pertanto, parte integrante dell AIA suddetta. A seguito dell attuazione degli interventi previsti nell AIA, il piano di monitoraggio dell impianto comprende due parti principali: i controlli del Gestore [periodici o in continuo prescritti nel Sistema di Monitoraggio delle Emissioni (S.M. E.)] i controlli e ispezioni dell Ente di controllo con oneri a carico del gestore. Per questi ultimi il costo relativo alle verifiche di Arpa Lazio, Sezione Provinciale di Roma prescritte nell Allegato Tecnico, sono determinati dal decreto interministeriale 24/04/2008 con cui sono state disciplinate le modalità, anche contabili, e le tariffe da applicare ai procedimenti previsti dal decreto legislativo 59/2005 tra cui i controlli. Il Sistema di Monitoraggio delle Emissioni (S.M.E.) è la componente principale del piano di controllo dell impianto e quindi del più complessivo sistema di gestione ambientale di un attività IPPC che, sotto la responsabilità del Gestore, assicura, nelle diverse fasi di vita di un impianto, un efficace monitoraggio delle emissioni nell ambiente. Lo scopo del presente allegato è quello di chiarire quali sono gli aspetti ambientali che devono essere monitorati e controllati dal gestore dell impianto. Il SME di un attività IPPC può essere costituito dalla combinazione di: misure dirette in continuo; misure dirette discontinue (periodiche e sistematiche); calcoli sulla base dei parametri operativi; calcoli sulla base di fattori di emissione. Pagina 1 di 14
2 Piano di Monitoraggio e GRANAROLO S p A Devono pertanto essere predisposte dal Gestore le necessarie procedure di attuazione dello SME e devono essere adottati gli standard di misura e di calcolo in esso previsti. Relativamente alle procedure di prelievo e di analisi, ove applicabili, devono essere adottate le metodiche del D.M. 31/01/2005 e quanto previsto dal Decreto legislativo 4/2008 (art. 36, comma 4, lettera a). Tale decreto, modificando l art. 5, comma 1 del D. Lgs. 59/2005, prevede che il gestore debba descrivere, oltre che le misure previste per controllare le emissioni dell impianto nell ambiente, anche le attività di autocontrollo e di controllo programmato che richiedono attività delle agenzie regionali e provinciali per la protezione dell ambiente. INDICAZIONI DI CARATTERE GENERALE 1. Il Gestore dovrà attuare il presente Piano di monitoraggio e rispettando frequenza, tipologia e modalità dei diversi parametri da controllare e resta sempre a suo carico la responsabilità della qualità del monitoraggio qualora si avvalga di un soggetto esterno per l effettuazione del piano di monitoraggio. 2. Il Gestore è tenuto a mantenere in efficienza i sistemi di misura relativi al presente Piano di Monitoraggio e, provvedendo periodicamente alla loro manutenzione ed alla loro riparazione nel più breve tempo possibile. 3. Tutti i risultati dei controlli e delle verifiche saranno inviati all Amministrazione Provinciale di Roma, quale Autorità Competente, per i successivi adempimenti amministrativi. 4. ARPA Lazio effettuerà i controlli programmati dell impianto rispettando la periodicità stabilità dal presente Piano di. 5. ARPA potrà effettuare il controllo programmato in contemporanea agli autocontrolli del Gestore. A tal fine, il Gestore dovrà comunicare a mezzo fax a tale Ente, con sufficiente anticipo, le date previste per gli autocontrolli (campionamenti e misure) riguardo le emissioni in atmosfera, acustiche ed idriche. Al fine di garantire una corretta gestione ambientale, dovranno essere assicurati i seguenti controlli: Composizione delle materie prime naturali Composizione dei combustibili Consumi energetici, idrici e di materie prime Emissioni (acqua, aria, rifiuti, rumore) sistemi di abbattimento Tutti i dati relativi al presente piano di monitoraggio e controllo devono essere: registrati, in ogni caso, dal Gestore con l ausilio di strumenti informatici che consentano l organizzazione dei dati in file Excel o altro foglio di calcolo compatibile. Le registrazioni devono essere conservate per almeno 5 anni presso lo stabilimento, a disposizione delle autorità competenti al controllo, e correlabili ai certificati analitici; trasmessi alle autorità competenti, secondo quanto indicato nelle seguenti tabelle di dettaglio e quanto prescritto nell Allegato tecnico. Gli elaborati devono contenere la descrizione dei metodi di calcolo utilizzati e corredati da grafici per una maggior comprensione del contenuto. I suddetti elaborati devono essere trasmessi anche su supporto informatico, in particolare le tabelle riassuntive devono essere elaborate in formato Excel o altro foglio di calcolo compatibile. I risultati analitici dei controlli/autocontrolli devono riportare indicazione del metodo utilizzato e dell incertezza della misurazione, così come descritta e riportata nel metodo stesso. Per la verifica di conformità tra il valore misurato di un determinato parametro con l intervallo d incertezza correlato ed il valore limite prescritto in autorizzazione si tenga conto di quanto Pagina 2 di 14
3 Piano di Monitoraggio e GRANAROLO S p A riportato a pagina 90 nell Allegato II (Linee guida in materia di sistemi di monitoraggio) del D.M QUADRO GENERALE COMPARTI E MISURE C O M P A R T I CONSUMI EMISSIONI IN ARIA EMISSIONI IN ACQUA EMISSIONI SONORE RADIAZIONI EMISSIONI ECCEZIONALI ACQUE SOTTERRANEE SUOLO RIFIUTI GESTIONE IMPIANTO M I S U R E Materie prime e ausiliarie, Risorse idriche, Energia elettrica/termica Combustibili Misure periodiche e continue Sistemi di trattamento fumi Emissioni diffuse e fuggitive Misure periodiche e continue Sistemi di depurazione Misure periodiche radiometrico Piezometri Misure piezometriche qualitative e quantitative Aree di stoccaggio Misure periodiche rifiuti in ingresso e in uscita Parametri di processo Indicatori di performance e manutenzione Controlli sui macchinari Interventi di manutenzione ordinaria Controlli sui punti critici Punti critici degli impianti e dei processi produttivi Interventi di manutenzione sui punti critici Pagina 3 di 14
4 Piano di Monitoraggio e GRANAROLO S p A QUADRO DELLE ATTIVITA DI MONITORAGGIO DI AUTOCONTROLLO E CONTROLLO PROGRAMMATO GESTORE ARPA LAZIO COMPARTO Ispezioni Campionamenti/ Autocontrollo Reporting programmate analisi Consumi Materie prime e ausiliarie alla ricezione Risorse idriche mensile Energia elettrica e termica mensile Combustibili settimanale Emissione in aria Misure periodiche semestrale Misure continue N.A. N.A. N.A. N.A. N.A. Sistemi di trattamento fumi Emissioni diffuse e fuggitive Vedi tabelle C.7 e C.8 Emissione in acqua Misure periodiche mensile Misure continue N.A. N.A. N.A. N.A. N.A. Sistemi di depurazione vedi tabella C.10 Emissioni eccezionali Evento Emissione Sonore Vedi tabelle C.11 e C.12 Misure periodiche Non sistematiche Non sistematiche Radiazioni radiometrico N.A. N.A. N.A. N.A. N.A. Acque sotterranee Piezometri N.A. N.A. N.A. N.A. N.A. Misure piezometriche qualitative N.A. N.A. N.A. N.A. N.A. Misure piezometriche quantitative N.A. N.A. N.A. N.A. N.A. Suolo Aree di stoccaggio Vedi tabella C.19 Rifiuti Misure periodiche in ingresso N.A. N.A. N.A. N.A. N.A. Misure periodiche in uscita MUD ad ogni scarico Annuale Annuale Gestione impianto Parametri di processo Indicatori di performance e manutenzione Controlli sui macchinari Interventi di manutenzione ordinaria Controlli sui punti critici Punti critici degli impianti e dei processi produttivi Interventi di manutenzione sui punti critici Vedi tabelle C.21 e C.23 Pagina 4 di 14
5 Denominazione Codice CAS Piano di Monitoraggio e GRANAROLO S p A Ubicazione Stoccaggio latte - Serbatoi (1) (1) vedi Allegato B.22 REV CONSUMO MATERIE PRIME E AUSILIARIE TABELLA: C1 Gestore ARPA LAZIO Fase di Quantità Metodo Frequenza Utilizzo U.M. misura autocontrollo registrazione controlli Approvvigionamento, ad ogni pastorizzazione, Kg peso informatizzato ricezione confezionamento, spedizione Tipologia dell approvvigionamento Punto Misura CONSUMO RISORSE IDRICHE TABELLA: C2 Gestore ARPA LAZIO Fase di Quantità Metodo Frequenza Utilizzo U.M. misura autocontrollo registrazione controlli prelievata dai pozzi contatore Produzione vapore m 3 contatori Lettura pozzi acquedotto uso potabile contatore igienico sanitario lettura mensile Compilazione registro cartaceo pozzi Punto immissione TABELLA : C2. 1 Gestore ARPA LAZIO Parametro Metodo misura Frequenza autocontrollo registrazione controlli parametri che possono con la loro presenza condizionare utilizzo (2) (A) quadrimestrale Compilazione registro cartaceo (2) in conformità a quanto prescritto al punto 61 dell Allegato Tecnico (A) Utilizzare i metodi di prelievo ed analisi per la verifica delle emissioni indicati nell Allegato 11 del D.M. 31/01/2005 e nel Decreto Tariffe del 24/04/2008 Descrizione Energia prodotta da centrale interna* Energia importata da rete esterna Tipologia termica Misura di livello e controllo contabile CONSUMO ENERGIA TABELLA: C3 Gestore ARPA LAZIO Punto di Fase di Quantità Metodo Frequenza misura Utilizzo U.M. misura autocontrollo registrazione controlli Pastorizzazione, lavaggio MWh lettura impianti (autobotti, centrale, Compilazione registro mensile confezionatrice), Riscaldamento cartaceo o informatico elettrica contatore MWh acqua sanitari e uffici lettura contatore Pagina 5 di 14
6 Piano di Monitoraggio e GRANAROLO S p A Tipologia Olio combustibile BTZ Punto misura Bolla di trasporto di approvvigionamento CONSUMO COMBUSTIBILI TABELLA: C4 Gestore ARPA LAZIO Ubicazione Fase di Quantità Metodo Frequenza Stoccaggio Utilizzo U.M. misura autocontrollo registrazione controlli Serbatoi (2) Produzione vapore ton. Misura di livello e controllo contabile settimanale (3) vedi Allegato B. 22 REV Serbatoi raccolta posizionati vicino impianto di depurazione Compilazione registro cartaceo o informatico Punto di monitoraggio E1 E2 E3 EMISSIONI IN ARIA TABELLA: C5 Gestore ARPA LAZIO Parametro Tipo di determinazione Quantità Metodo Frequenza U.M. misura autocontrollo registrazione controlli Polveri totali mg/nm 3 CO mg/nm 3 NO x mg/nm 3 SO X Misura diretta discontinua mg/nm 3 Portata Nm 3 /h Temperatura C (A) O 2 % Vol. Polveri totali mg/nm 3 H 2S mg/nm 3 NH 3 Misura diretta discontinua mg/nm 3 Portata Nm 3 /h Temperatura C Semestrale Registrazione cartacea e/o elettronica (B) (A) Utilizzare i metodi di prelievo ed analisi per la verifica delle emissioni indicati nell Allegato II del D.M. 31/01/2005 e nel Decreto Tariffe del 24/04/2008. (B) Arpa Lazio in alternativa al prelievo e analisi può, se lo riterrà opportuno, presenziare al campionamento e analisi delle medesime in concomitanza del controllo della società validando in campo le attività svolte dal gestore. Pagina 6 di 14
7 Piano di Monitoraggio e GRANAROLO S p A SISTEMI DI TRATTAMENTO FUMI TABELLA: C6 Gestore ARPA LAZIO Punto Sistema di Parti soggette a manutenzione Punti di controllo del corretto Frequenza emissione abbattimento (periodicità) funzionamento autocontrollo registrazione controlli E1 nessuno n.a. n.a. n.a. n.a. n.a. E2 nessuno n.a. n.a. n.a. n.a. n.a. Annuale Effluenti gassosi convogliati da E3 Biofiltro (3) depuratore (4) come riportato nella tabella C7 EMISSIONI DIFFUSE Descrizione Origine (punto di emissione) TABELLA: C7 Gestore ARPA LAZIO prevenzione controllo Frequenza autocontrollo registrazione controlli Sost. Materiale filtrante Ogni 3 anni (4) Moduli di registrazione interni Depuratore Odori Biofiltro Umidità (termo-igrometro portatile) Ogni 15 gg del sistema di gestione reflui idrici valore ph (strumento portatile) Ogni 15 gg Qualità e Ambiente Perdite di carico (manomentro portatile) Semestrale (5) qualora si verifichino superamenti dei parametri fissati all emissione E3 (punto 21 dell Allegato tecnico) la Società dovrà provvedere alla sostituzione del letto del biofiltro con cadenza biennale EMISSIONI FUGGITIVE Descrizione fughe gas (Freon R 22) TABELLA: C8 Gestore ARPA LAZIO Origine (punto di Frequenza emissione) prevenzione autocontrollo registrazione controlli Imp. Acqua gelida Semestrale Cella Frigo Principale indicatore Annuale Archivio DDT (DDT fornitore) Anuale Annuale Cella frigo resi Annuale Pagina 7 di 14
8 Piano di Monitoraggio e GRANAROLO S p A EMISSIONI IN ACQUA Punto emissione Tipologia di corrente Pozzetti Misuratori portata Recettore SF1 scarico di acque reflue industriali p.sf1 - fognatura comunale M1 scarico di acque meteoriche di prima pioggia p.m1 - fognatura comunale *Per lo scarico delle acque reflue domestiche la Società dovrà rispettare quanto previsto al punto 38 dell allegato tecnico TABELLA C9 - ACQUE DI SCARICO alla fognatura comunale - Gestore ARPA LAZIO Metodi di Punto di Tipo di Frequenza Campionamenti Parametro campionamento, registrazione Reporting monitoraggio determinazione autocontrollo e analisi conservazione e misura controlli p.s.f.1 i parametri della tab. 3 all. 5 alla parte III del D Lgs 152/06 p.m1 i parametri della tab. 3 all. 5 alla parte III del D Lgs 152/06 Misura diretta discontinua Misura diretta discontinua (A) (A) mensile semestrale Registrazione cartacea e/o elettronica Annuale (A) Utilizzare i metodi di prelievo ed analisi per la verifica delle emissioni indicati nell Allegato II del D.M. 31/01/2005 e nel Decreto Tariffe del 24/04/2008 (C) In alternativa a quanto stabilito nella colonna, ARPA Lazio può decidere motivandola una diversa frequenza dei campionamenti e analisi. (D) Gli esiti dei controlli e delle ispezioni sono da comunicare all autorità competente indicando le situazioni di mancato rispetto delle prescrizioni e proponendo le misure da adottare. Annuale (C) Note (D) Pagina 8 di 14
9 Piano di Monitoraggio e GRANAROLO S p A SISTEMI DI DEPURAZIONE DELLE ACQUE Punto emissi one Sistema di trattamento Punti di controllo del corretto funzionamento Quadro di controllo TABELLA C11 Gestore ARPA LAZIO Dispositivi di controllo Azione da intraprendere in caso di Frequenza scostamento dalle condizioni di registrazione autocontrollo riferimento controlli Verifica allarme quadro di Lettura dell intervento sul quadro controllo Verifica allarme di funzionamento pompe pompe ed eventuale attivazione di pompa di riserva SF1 Depuratore fisicobiologico Registratore Apparecchiature elettromeccaniche (raschiatori, sistemi di agitazione, soffianti, pompe, filtropressa, etc.) Grigliatura Vasca di accumulo Flottatore Vasca di denitrificazione impianti di servizio Verifica presenza segnale di cambio dischetto efficienza di funzionamento Verifica intasamento Verifica livello acqua Prelievo di campione di liquame e verifica visiva della flottazione dei grassi Lettura valore ph (da mantenere preferibilmente nell intervallo 7-7,5 e comunque non superiore a 8) e verifica funzionamento pompa dosatrice HCl Verifica livello HCl nel contenitore Sostituzione dischetto in esaurimento Eliminazione della causa dell anomalia di funzionamento (es: riparazione o sostituzione elemento guasto) Rimozione manuale dei corpi che intasano la griglia Regolazione portata di mandata alla vasca di denitrificazione (rif m³/h) Regolazione manuale dosaggio ipocloruro di alluminio e polielettrolita organico In caso di guasto sostituzione della pompa In caso di esaurimento sostituzione del contenitore di HCl Bimestrale (lab esterno) Certificati di analisi (lab esterno) Vasca di denitrificazione Vasca di ossidazione Aggiunta di 2 l al giorno di acido fosforico Verifica solidi sedimentabili: prelievo da rubinetto di 1 l di liquame e sua sedimentazione per ½ ora in cono Verifica visiva presenza di schiuma In caso di superamento di 400 ml di solidi sedimentabili avvio manuale pompa di mandata del fango di supero al serbatoio di ispessimento fino a livello di riempimento dello stesso Valutarne la causa (es: presenza tensioattivi, sviluppo di batteri filamentosi schiumogeni) e agire conseguentemente (es: dosaggio antischiuma biodegradabili o carboni attivi, interventi specifici contro lo sviluppo dei batteri filamentosi schiumogeni (clorazione, etc.) Pagina 9 di 14
10 Piano di Monitoraggio e GRANAROLO S p A Verifica concentrazione ossigeno disciolto Verificare il funzionamento dei compressori dell aria e delle soffianti ed eventualmente aggiungere ossigeno puro Serbatoio di ispessimento Verifica visiva del livello di liquido In caso di livello prossimo al riempimento avvio filtropressa. SF1 Depuratore fisicobiologico Chiarificatore Scarico Verifica visiva torbidità acqua in uscita Verifica visiva eventuale risalita di fiocchi di fango alla superficie del chiarificatore Prelievo di campione di acqua di scarico per le analisi di laboratorio Lettura del valore della portata in uscita e comunicazione dello stesso al Laboratorio analisi Regolazione portata di riciclo In caso di risalita di fiocchi di fango valutarne le cause (es: fenomeni di denitrificazione, sviluppo di batteri schiumogeni) e agire conseguentemente (es: aumento portata di riciclo, riduzione aerazione, clorazione del fango di riciclo) Sospendere il flusso allo scarico intervenendo sui ricircoli Individuare la causa del superamento e intervenire neutralizzando con soda (se sversamento di acido) o con acido (se sversamento di sostanza alcalina) Ridurre la portata in uscita intervenendo sui ricircoli e sulla vasca di accumulo in testa all impianto Bimestrale (lab esterno) Certificati di analisi (lab esterno) Tipo di evento Fase di lavorazione EMISSIONI ECCEZIONALI IN CONDIZIONI PREVEDIBILI TABELLA C12 Gestore ARPA LAZIO inizio Fine comunicazione Data, Data, Commenti Reporting Frequenza all autorità ora ora avviamento biofiltro abbattimento odori Ciclo continuo n.a. scritta dalle ore 22 della domenica sino alle ore Avviamento centrale Produzione vapore 22 del sabato per 52 settimane/anno n.a. scritta termica (144 ore settimanali). note Pagina 10 di 14
11 Piano di Monitoraggio e GRANAROLO S p A EMISSIONI ECCEZIONALI IN CONDIZIONI IMPREVEDIBILI TABELLA C13 Gestore ARPA LAZIO inizio superamento fine superamento Reporting Misura Data, Data, Commenti comunicazione frequenza note registrazione ora ora all autorità Condizione Parametro / anomala di inquinante funzionamento Perdita dei gas refrigeranti Impianto Acqua gelida Freon R 22 Archivio DDT (6) Ciclo continuo Cella Frigo Principale indicatori (DDT fornitore)* scritta Cella frigo resi (6) le quantità di gas disperso vengono quantificate attraverso le quantità delle stesse, rabboccate da un fornitore esterno, in seguito a controllo degli indicatori di livello. Parametro Livello di emissione Livello di immissione Tipo di determinazione Misure dirette discontinue Misure dirette discontinue EMISSIONI SONORE TABELLA C14 Gestore ARPA LAZIO U.M. Metodica Punto di monitoraggio db (A) (A) Al confine aziendale e presso i ricettori, in corrispondenza di una serie di punti ritenuti idonei e comprendenti quelli già considerati, nonché presso eventuali ulteriori postazioni ove si presentino criticità acustiche Frequenza autocontrollo biennale e ogniqualvolta intervengano modifiche che possano influire sulle emissioni acustiche registrazione controlli Registrazione cartacea su sistema gestionale interno Reporting biennale (A) Utilizzare i metodi di prelievo ed analisi per la verifica delle emissioni indicati nell Allegato II del D.M. 31/01/2005 e nel Decreto Tariffe del 24/04/2008 (C) In alternativa a quanto stabilito nella colonna, Arpa Lazio può decidere motivandola una diversa frequenza dei rilievi fonometrici o presenziare a quelli effettuati dalla società in concomitanza dei controlli biennali. (D) Gli esiti dei controlli e delle ispezioni sono da comunicare all autorità competente indicando le situazioni di mancato rispetto delle prescrizioni e proponendo le misure da adottare. Rilievi biennale (C) Note (D) Pagina 11 di 14
12 Struttura contenimento (codifica e descrizione contenuto) (7) Piano di Monitoraggio e GRANAROLO S p A SUOLO AREE DI STOCCAGGIO TABELLA C15 Gestore Tipo di controllo Agitatore Passo d uomo Sfiati Serbatoi stoccaggio latte Rubinetti per crudo e latte e panna campioni Semestrale pastorizzati Dispositivi di misura Teste di lavaggio Serbatoi per Divoflow (detergente) Contenitori rifiuti CER visiva CER Settimanale Contenitori prodotti chimici area depuratore giornaliera (7) come riportato nell All. B.22 Rev ARPA LAZIO Contenitore Bacino di contenimento Accessori (pompe, valvole, ) Tipo di Frequenza Tipo di controllo Frequenza Frequenza Reporting frequenza Note registrazione registrazione controllo Registro interno sistema gestione qualità e ambiente Registro interno sistema gestione Q.A. n.a. n.a. n.a. n.a. n.a. n.a. visiva Settimanale Registro interno visiva Verifica dei rilasci dei prodotti chimici Settimanale compilazione MUD Settimanale Registro consumi Tenute Sfiati Semestrale parametro Rifiuti prodotti (8) (divisi per codice CER) RIFIUTI TABELLA C 16 - RIFIUTI IN USCITA Gestore tipo di determinazione Misura diretta discontinua ARPA LAZIO Metodica Frequenza registrazione e controlli (7) Reporting Frequenza Note n.a. Ogni venti giorni Si rammenta che il gestore: 1. deve ottemperare al disposto dell art. 193 del Decreto Lgs. 152/06, relativo al formulario di identificazione; 2. deve provvedere alla tenuta di apposito registro di carico e scarico ex art. 190 del D. Lgs. 152/06; 3. è tenuto a comunicare annualmente all Autorità competente le quantità e le caratteristiche qualitative dei rifiuti prodotti e smaltiti, ai sensi dell art.189 del D.Lgs. 152/06. Annuale (8) In sintonia con quanto previsto al punto 52 dell Allegato Tecnico la modalità di registrazione e controlli può essere effettuata conformemente al D.M. del 17/12/2009 e s. m. e i. (D.M. 15/02/2010) relativo alle norme stabilite per il funzionamento del sistema di controllo della tracciabilità dei rifiuti meglio noto con l acronimo Sistri. (9) La caratterizzazione di base deve essere effettuata, in ottemperanza a quanto previsto dalla Decisione 2001/118/CE, di regola una volta ogni due anni prima del conferimento a ditte esterne che effettuano attività di recupero/smaltimento rifiuti e ripetuta ad ogni variazione significativa del processo che origina i rifiuti. Referti analitici e valutazioni scritte conservate per almeno 5 anni presso lo stabilimento. Pagina 12 di 14
13 Piano di Monitoraggio e GRANAROLO S p A GESTIONE DELL IMPIANTO TABELLA C 17 - CONTROLLI SUI MACCHINARI Gestore ARPA LAZIO Parametri Perdite Macchina Parametri Frequenza dei controlli Modalità Sostanza registrazione dei controlli Frequenza Note (10) (10) come riportato nella tabella C21. TABELLA C 18 - INTERVENTI DI MANUTENZIONE ORDINARIA Gestore ARPA LAZIO Macchina Tipo di intervento Frequenza registrazione dei controlli Frequenza Note Imp. Acqua gelida fughe gas refrigerante Semestrale Cella Frigo Principale fughe gas refrigerante Annuale Cella frigo resi fughe gas refrigerante Annuale Centrale termica Biofiltro Serbatoi stoccaggio latte crudo e latte e panna pastorizzati Serbatoi per Divoflow (detergente) (Bruciatori) (Pulizia ugelli, teste di combustione e filtri combustibile) tarature, Verifica rendimento combustione Materiale filtrante umidità valore ph Perdite di carico Ugelli Nutrienti allo strato filtrante Agitatore Passo d uomo Sfiati Rubinetti per campioni Dispositivi di misura Teste di lavaggio Tenute Sfiati Trimestrale Ogni 3 anni Ogni 15 gg Ogni 15 gg Semestrale Ogni 12 mesi Quadrimestrale semestrale Semestrale Modulo interno gestione Qualità/Ambiente Pagina 13 di 14
14 Piano di Monitoraggio e GRANAROLO S p A PUNTI CRITICI DEGLI IMPIANTI E DEI PROCESSI PRODUTTIVI TABELLA C. 19 INTERVENTI DI MANUTENZIONE SUI PUNTI CRITICI Gestore ARPA LAZIO Macchina Operazione/controllo Tipo di intervento Frequenza registrazione dei controlli Frequenza Note depuratore (11) impianti refrigeranti (12) (11) come riportato nella tabella C10 (12) come riportato nella tabella C21 Pagina 14 di 14
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