3. ENERGIA. 3.1 Ciclo impiegato per produrre energia. Pag. 1 di 14
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1 3. ENERGIA 3.1 Ciclo impiegato per produrre energia I processi di produzione e trasformazione dello stabilimento Sedamyl di Saluzzo richiedono energia elettrica ed energia termica. Entrambe queste forme di energia sono prodotte internamente allo stabilimento in modo combinato, con grande attenzione al risparmio energetico e all efficienza globale. Attualmente vi sono due impianti di cogenerazione costituiti da turbina a gas con annessa caldaia a recupero per la produzione di vapore (denominati rispettivamente CHP2 e CHP3 Combined Heat and Power ). Il rendimento elettrico di un gruppo turbogas è di per se modesto perché non supera il 30%, ma questo tipo di turbina presenta una temperatura dei gas di scarico superiore ai 500 C, fatto che rende possibile il loro ulteriore sfruttamento in una caldaia a recupero termico. In questo modo i sistemi di produzione integrati elettrico-termico raggiungono livelli elevati di efficienza globale (> 85%). Nel caso di Sedamyl vi è inoltre un ulteriore riutilizzo dei fumi in uscita dalle caldaie: infatti essi vengono inviati ad impianti di recupero termico finale tramite batteria di scambio indiretto. I fumi rilasciati al camino finale hanno quindi un contenuto energetico molto basso. Tutto ciò, rende il processo di produzione elettrico-termico estremamente efficiente. Un grado di attenzione altrettanto elevato è poi rivolto allo sfruttamento razionale di queste energie, in particolare di quella termica: ad esempio utilizzando evaporatori a multiplo effetto, o ricorrendo a tecnologie di ricompressione termica del vapore (TVR) o meccanica (MVR). Il fatto che la ditta ha sempre avuto particolare attenzione all aspetto energetico è motivato dall elevato costo dell energia prima, il gas metano, e dalla volontà e necessità di ridurre l impatto ambientale, in particolare le emissioni in atmosfera e quindi i gas serra. Pag. 1 di 14
2 3.2 Linee produttive, apparecchiature e condizioni di funzionamento Gli impianti attualmente installati per la produzione di energia presso la stabilimento di Saluzzo sono i seguenti: Centrali Cogenerative CHP (combined Heat and Power): - CHP1 attualmente non utilizzato; - CHP2 in uso; - CHP3 in uso; Caldaie: - caldaia CCT di backup; - caldaia GIROLA + turbina a vapore KKK di backup; Il CHP1 è composto da una turbina a gas EGT Typhoon e da una caldaia a recupero IDROTERMICI. Con il presente progetto, si presenta domanda di autorizzazione per uso del CHP1 come back-up per i CHP2 e CHP3 sino ad installazione completata della nuova centrale cogenerativa CHP4. Il CHP2 è composto da una turbina SIEMENS e da una caldaia a recupero marca NEOTERM. La postcombustione serve per modulare e dare la necessaria flessibilità per seguire le richieste di vapore di stabilimento (le turbine lavorano sempre a potenza piena). Nel caso della caldaia Neoterm la postcombustione è usata a bassa potenza. All uscita della caldaia i fumi vengono ulteriormente sfruttati sull impianto di recupero termico attraverso il quale viene preriscaldata l aria di essicazione dell essiccatore 3 del glutine, e dell essiccatore amido2. Il CHP3 è composto da una turbina KAWASAKI e da una caldaia a recupero marca NEOTERM. All uscita della caldaia i fumi sono ulteriormente sfruttati nell impianto di recupero termico attraverso il quale viene trasportato calore alla scuola Magistrale e cui si riscalderà l aria dell essiccatore del glutine 4 (in fase di realizzazione). Pag. 2 di 14
3 La caldaia CCT è stata fermata nel corso del 2004 con l entrata in servizio dell impianto CHP2, al pari della GIROLA, che alimentava una turbina a vapore KKK a contropressione. Entrambe sono utilizzate in back-up come specificato in AIA 1018 del La caldaia BONO, l impianto esistente sino al 31/12/2012 e il relativo essiccatore prototipo sono stati spenti con l avvio dell essiccatore delle borlande denominato Exergy. Tale caldaia produceva energia termica al fine di scaldare una batteria ad olio diatermico, impiegata per essiccare la borlanda. Linee produttive in progetto - E stato presentato (in allegato n. 1 Relazione tecnica) il progetto per l installazione di un post combustore per il CHP3. - Si presenta il progetto (vedi allegati tecnici allegati) per la futura realizzazione di un CHP4, composto da una turbina e da una caldaia a recupero (simile alla NEOTERM del CHP3). E inoltre prevista l installazione di un post combustore. Scenari di progetto: 1) ATTUALE: CHP2 + CHP3. 2) TRANSITORIO: CHP2 + CHP3 (con post combustore) + CHP1 di backup al CHP2 o CHP3 in manutenzione (periodo max anno di 960h). 3) FUTURO: CHP2 + CHP3 + CHP4 (entro 5 anni futuri di vigenza dell AIA attualmente in fase di rinnovo). Pag. 3 di 14
4 3.3 Periodicità di funzionamento, tempi di avviamento e arresto, vita residua Le turbine e le caldaie funzionano in modo continuativo tutto l anno, e vengono arrestate solo in caso di guasto o per manutenzione (mediamente 10/15 giorni all anno per ogni turbina). L arresto di queste macchine può essere pressoché istantaneo, la partenza a freddo richiede invece del tempo (nell ordine di due ore), perché rampe di salita troppo rapide possono provocare danni alle caldaie. Il CHP1 sarà impiegato come back-up al CHP2 - CHP3 durante eventuali fasi di manutenzione (vedi allegato n.2), sino a quando verrà installata una nuova centrale cogenerativa CHP4 ( entro i cinque anni futuri di vigenza dell AIA in fase attualmente di rinnovo). Le caldaie CCT e Girola non sono più utilizzate e rappresentano un back-up per casi eccezionali di guasti alle caldaie dei CHP. Ad installazione completata della nuova centrale cogenerativa denominata CHP4 verranno dismesse la caldaia CCT, la caldaia Girola e la centrale cogenerativa CHP Bilancio energetico dell attività Le due turbine a gas presenti a Saluzzo relative al CHP2 e CHP3 hanno una potenza superiore alla richiesta elettrica dello stabilimento: a seconda della temperatura esterna, che influenza molto la resa di questo tipo di macchine, l eccedenza immessa in rete può variare tra 5 MW e (in inverno) e 3 MW e (in estate). Tramite le linee del Gestore della Rete una parte di questa energia viene vettoriata al mulino di Busca e a altri punti di prelievo minori di proprietà di Sedamyl. Anche considerando l energia elettrica destinata a Busca è presente un eccedenza che viene venduta sul libero mercato. L energia termica prodotta all interno dello stabilimento è invece utilizzata quasi totalmente per i processi industriali interni e, in parte vettoriata ad alcuni utilizzatori pubblici non distanti dal perimetro dello stabilimento. Pag. 4 di 14
5 Negli allegati a,b,c sono riportati i bilanci energetici delle attività dello stabilimento riferiti alla situazione attuale, alla fase transitoria e alla previsione futura ad installazione completata del CHP Consumi energetici e termici Con riferimento all anno 2012 il rendimento globale dell impianto risulta quindi pari a circa: η = 100 (Ee+Et)/Ec = 86,32 % 3.6 Consumo specifico di energia per unità di prodotto Data la complessità degli impianti e la varietà dei prodotti trattati, la maggior parte dei quali presenta parte dei processi in comune con altri e altre parti separate, non è praticamente possibile calcolare in modo attendibile la quantità di energia specifica richiesta per ogni prodotto. Come indicatore globale dell efficienza energetica generale è comunque possibile fare riferimento all energia richiesta per tonnellata di farina. A questo proposito l energia totale richiesta per produrre 1 tonnellata di farina è di circa 1161,5 kwh, suddivisa in 833,1 kwh termici e 328,4 kwh elettrici. Questo valore costituisce un ottimo risultato e pone la Sedamyl ai primi posti quanto a consumo specifico di energia per unità di prodotto tra gli stabilimenti del Gruppo internazionale Tereos-Syral di cui è partner (in Europa il Gruppo possiede altri stabilimenti che trattano prodotti analoghi). 3.7 Consumo di energia termica e elettrica Si allegano alla presente (allegato A e allegato B e Allegato C) i quadri riassuntivi dei fabbisogni in termini di energia termica ed elettrica delle diverse utenze presenti in stabilimento. Gli scenari presentati sono tre : Pag. 5 di 14
6 - Scenario Attuale: considera la produzione elettrica e termica del CHP2, del CHP3 in relazione con i fabbisogni energetici attuali di stabilimento (Riferimento anno 2012). La caldaia Bono è stata spenta a Dicembre Scenario transitorio : considera la produzione elettrica e termica del CHP2, del CHP3 con post-combustore in relazione con i fabbisogni energetici di stabilimento previsti per il 2013 in vista della realizzazione di nuovi progetti. In questa fase il CHP1 può essere utilizzato come backup al CHP2 o al CHP3 per un massimo di 960 h/anno. - Scenario Futuro: Installata la centrale cogenerativa CHP4, l assetto sarà costituito da CHP2 + CHP3 + CHP4. Il quadro mette in relazione la produzione energetica degli impianti con quanto saranno le necessità di stabilimento (calcolo previsionale). Nei bilanci è stato inserito l impianto di macinazione del grano sito a Busca, in quanto, pur non necessitando di apporti termici per le attività di stabilimento, necessita di energia elettrica, che viene compensata da quella prodotta nelle centrali cogenerative site a Saluzzo. 3.8 Teleriscaldamento Nei bilanci energetici della Sedamyl non è stata considerata l energia termica ceduta alla rete pubblica di teleriscaldamento. Tale quota,n essendo recuperata in coda ai processi, andrebbe ancora a migliorare il rendimento energetico globale. Il calore recuperato con opportuni scambiatori, viene trasferito alle utenze mediante un circuito che utilizza come fluido termovettore acqua glicolata. Quest ultima è convogliata attraverso delle tubazioni interrate di opportuno diametro e spessore e mantenuta in movimento da pompe di circolazione. La rete interrata è costituita da tubazioni in acciaio precoibentate con isolamento in PEAD. Sono stati realizzati appositi locali dove tramite opportuni scambiatori si garantisce un perfetto scambio di calorie tra l acqua glicolata della rete Sedamyl e quella circolante nelle reti degli utilizzatori. Pag. 6 di 14
7 Un conteggio delle calorie è garantito da opportuna strumentazione all interno del locale tecnico. Quando l utenza non richiede energia termica, le due pompe di circolazione vengono automaticamente fermate. Attualmente la Sedamyl cede calore alle seguenti utenze: piscina Comunale, Scuola IPC, palestra basket zona Via della Croce, Geodetico (palestra di roccia), asilo infantile via Della Croce, stadio Damiano, Liceo Linguistico e Socio Pedagogico presso la Caserma Musso. Con la realizzazione dei nuovi progetti presentati si prevede di estendere il teleriscaldamento ad altre utenze. Infatti, si è previsto che la nuova caldaia del CHP4 possa cedere una potenza termica di circa 500 kwt 1000 kwt. Il calore verrà fornito da una apposita sezione della nuova caldaia, che sarà posta in coda all'economizzatore della caldaia stessa. Si utilizzerà pertanto una quota di calore che altrimenti andrebbe al camino. E già stata fatta richiesta di estensione del teleriscaldamento presso la caserma Musso (per la porzione non ancora servita dal teleriscaldamento) ed anche alla caserma della Guardia di Finanza attigua allo stabilimento, in corso di restauro. Si allega di seguito la SCHEDA B riassuntiva dei dati di energia prodotta e consumata dallo stabilimento nell anno 2012 Pag. 7 di 14
8 Caratteristiche delle unità termiche di produzione energia Tab. B.3.1 Sigla dell unità M-CHP1 Identificazione dell attività Impianto di cogenerazione CHP1 Costruttore Turbina EGT, caldaia a recupero IDROTERMICI S.p.A. Modello Turbina TYPHOON Anno di costruzione 1994 Tipo di macchina Turbina a gas Tipo di generatore Gen. elettrico: sincrono 6087 kva Tipo di impiego -spenta- (richiesta per utilizzo di Back-up max 960 h/anno nello scenario transitorio) Fluido termovettore Temperatura camera di combustione ( C) Rendimento termico % Rendimento elettrico % 28% Sigla dell emissione (rifer. allegato scheda C ) 212 Pag. 8 di 14
9 Tab. B.3.2 Sigla dell unità M-CHP2 Identificazione dell attività Impianto di cogenerazione CHP2 Costruttore Turbina SIEMENS, caldaia a recupero NEOTERM Modello Turbina TEMPEST Anno di costruzione 2004 Tipo di macchina Turbina a gas Tipo di generatore Gen. elettrico: sincrono kva Tipo di impiego Continuo Fluido termovettore Temperatura camera di combustione ( C) Rendimento termico % Rendimento elettrico % 30% Sigla dell emissione (rifer. allegato scheda C ) 6 Pag. 9 di 14
10 Tab. B.3.3 Sigla dell unità M-CHP3 Identificazione dell attività Impianto di cogenerazione CHP3 Costruttore Turbina KAWASAKI, caldaia a recupero NEOTERM Modello Turbina KAWASAKI Anno di costruzione 2011 Tipo di macchina Turbina a gas Tipo di generatore Gen. elettrico: sincrono kva Tipo di impiego Continuo Fluido termovettore Temperatura camera di combustione ( C) Rendimento termico % Rendimento elettrico % 30% Sigla dell emissione (rifer. allegato scheda C ) 3 Pag. 10 di 14
11 Tab. B.3.4 Sigla dell unità M-GIR Identificazione dell attività GIROLA + KKK Costruttore Bruciatore: ABS Caldaia: Officina U. Girola S.p.A. Turbina: KKK Modello Bruciatore: RTG1120 Caldaia: V2CL/T3-PR-SH-18/54 Turbina: CFR5G5 Anno di costruzione Caldaia: 1993 Turbina: 1991 Tipo di macchina Caldaia a vapore surriscaldato, turbina a contropressione Tipo di generatore Gen. elettrico: sincrono 2500 kva (AVK) Tipo di impiego Back-up Fluido termovettore Vapore Temperatura camera di combustione ( C) Rendimento termico % Rendimento elettrico % 17% Sigla dell emissione (rifer. allegato scheda C ) 1 Pag. 11 di 14
12 Tab. B.3.5 Sigla dell unità Identificazione dell attività Costruttore Modello Anno di costruzione 1993 Tipo di macchina Tipo di generatore M-CCT Caldaia CCT Bruciatore: General Bruciatori S.r.l Generatore: CCT (gruppo Marcegaglia) Bruciatore: AM8GN Generatore: -- Tipo di impiego Caldaia di emergenza Fluido termovettore Temperatura camera di combustione ( C) Rendimento termico % 91% Rendimento elettrico % -- Sigla dell emissione (rifer. allegato scheda C ) 2 Pag. 12 di 14
13 Tab. B.3.6 Sigla dell unità Identificazione dell attività Costruttore Caldaia Bono Bruciatore: BONO BONO Modello Bruciatore: a olio diatermico a servizio di essiccatore borlande Generatore: -- Anno di costruzione 2002 Tipo di macchina Tipo di generatore Tipo di impiego - spenta (da Dicembre 2012) Fluido termovettore Temperatura camera di combustione ( C) Rendimento termico % 89% Rendimento elettrico % -- Sigla dell emissione (rifer. allegato scheda C ) 5 Pag. 13 di 14
14 In progetto Tab. B.3.7 Sigla dell unità M-CHP4 Identificazione dell attività Impianto di cogenerazione CHP4 Costruttore In fase di valutazione aziendale Modello In fase di valutazione aziendale Anno di costruzione Entro il 2018 Tipo di macchina Turbina a gas Tipo di generatore Gen. elettrico: sincrono kva Tipo di impiego In progetto (funzionamento continuo nello scenario futuro) Fluido termovettore Temperatura camera di combustione ( C) Rendimento termico % Rendimento elettrico % 30% Sigla dell emissione (rifer. allegato scheda C ) 207 Pag. 14 di 14
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