Agenzia, azienda e persona: una prospettiva integrata e sistemica
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1 Agenzia, azienda e persona: una prospettiva integrata e sistemica Cattaneo Cristiana Università degli Studi Evoluzione del welfare lombardo. Dal socio-sanitario al sociosanitario, 11 aprile 2016
2 VERSO QUALE DIREZIONE? Viandante sul mare di nebbia, Caspar David Friedrich 2
3 Agenda KEYWORDS DELLA RIFORMA CENTRALITA PERSONA INTEGRAZIONE-CONTINUITA RUOLO ATS -ASST QUALI MODELLI DI RELAZIONE E MECCANISMI? LE SFIDE E I DRIVER DI SUCCESSO 3
4 L.R. 11 agosto n. 23 L.R. 11 agosto n frequenza
5 CENTRALITA PERSONA PRESA IN CARICO PERSONA NEL SUO COMPLESSO A) SERVIZIO SANITARIO, L EROGAZIONE DI PRESTAZIONI DI PREVEN-ZIONE, DIAGNOSI, CURA E RIABILITAZIONE; B) SERVIZIO SOCIALE, L EROGAZIONE DI PRESTAZIONI ASSISTEN-ZIALI DI SUPPORTO ALLA PERSONA E ALLA SUA EVENTUALE FAMIGLIA; C) SERVIZIO SOCIOSANITARIO, L EROGAZIONE DI PRESTAZIONI E SERVIZI A ELEVATA INTEGRAZIONE SANITARIA E SOCIALE. 5
6 CENTRALITA PERSONA PERSONA 6
7 CONTINUITA E INTEGRAZIONE GARANZIA.. DELLA CONTINUITA TERAPEUTICA ED ASSISTENZIALE DELLA RETE SANITARIA E SOCIOSANITARIA OSPEDALIERA E TERRI-TORIALE E L INTEGRAZIONE CON LE POLITICHE SOCIALI DI COM-PETENZA DELLE AUTONOMIE LOCALI, COINVOLGENDO TUTTI I SOGGETTI PUBBLICI E PRIVATI, INSISTENTI SUL TERRITORIO LOMBAR-DO 7
8 RELAZIONI SANITARIO SOCIOSANITARIO SOCIALE 8
9 RELAZIONI SOCIOSANITARIO SOCIALE SOCIALE 9
10 INTEGRAZIONE OPERATIVA E GESTIONALE PROMOZIONE DELLE FORME DI INTEGRAZIONE OPERATIVA E GESTIONALE TRA I SOGGETTI EROGATORI DEI SERVIZI SANITARI, SOCIOSANITARI E SOCIALI DEL SSL E ATTUAZIONE DEL PRIN-CIPIO DI SUSSIDIARIETÀ ORIZZONTALE NELL INDIVIDUAZIONE DELLE SOLUZIONI GESTIONALI DEI SERVIZI A LIVELLO TERRITORIALE 10
11 CARATTERISTICHE PROMOZIONE APPROPRIATEZZA CLINICA, TRASPARENZA AMMINISTRATIVA, ECONOMICA, ORGANIZZATIVA E DELLA QUALITA PRESTAZIONALE VALORIZZAZIONE VOLONTARIATO 11
12 RELAZIONI RETE PERSONA AZIENDA AGENZIA 12
13 SEPARAZIONE FUNZIONI SEPARAZIONE DELLE FUNZIONI DI PROGRAMMAZIONE, ACQUISTO E CONTROLLO DA QUELLE DI EROGAZIONE RUOLO AGENZIA TUTELA DELLA SALUTE (ATS) 13
14 RUOLO ATS NEGOZIAZIONE E ACQUISTO DELLE PRESTAZIONI SANITARIE E SOCIOSANITARIE DALLE STRUTTURE ACCREDITATE. SU RICHIESTA DEI COMUNI E AI FINI DI UNA MIGLIORE INTEGRAZIONE CON LE PRESTAZIONI SOCIOSA-NITARIE, LE ATS POSSONO ESTENDERE TALI ATTIVITÀ ANCHE AL-LE PRESTAZIONI SOCIALI, I CUI ONERI NON POSSONO COMUN-QUE GRAVARE SUL FONDO SANITARIO REGIONALE GOVERNO DEL PERCORSO DI PRESA IN CARICO DELLA PERSO-NA IN TUTTA LA RETE DEI SERVIZI SANITARI, SOCIOSANITARI E SOCIALI, ANCHE ATTRAVERSO LA VALUTAZIONE MULTIDIMEN-SIONALE E PERSONALIZZATA DEL BISOGNO, E SECONDO IL PRINCIPIO DI APPROPRIATEZZA E GARANZIA DELLA CONTINUI-TÀ ASSISTENZIALE; 14
15 RUOLO ATS LE ATS ISPIRANDOSI AI PRINCIPI DI CUI ALL ARTICOLO 2, AL FINE DI GARANTIRE UN EFFICACE, EFFICIENTE, APPROPRIATA ED ECONOMICA INTEGRAZIONE DELLE ATTIVITÀ DI EROGAZIONE DEI SERVIZI DEL SSL, ASSICURANO MODELLI DI COORDINAMENTO DELLE ATTIVITÀ ASSISTENZIALI EROGATE DA TUTTI I SOGGETTI PUBBLICI E PRIVATI NELL AMBITO DEL TERRITORIO DI RISPETTIVA COMPETENZA. (modifica art. 6 comma 8, dicembre 2015) 15
16 ASST (AZIENDE SOCIO SANITARIE TERRITORIALI) GARANTIRE LA CONTINUITÀ DI PRESA IN CARICO DELLA PERSONA NEL PROPRIO CONTESTO DI VITA, ANCHE ATTRAVERSO ARTI-COLAZIONI ORGANIZZATIVE A RETE E MODELLI INTEGRATI TRA OSPE-DALE E TERRITORIO, COMPRESO IL RACCORDO CON IL SISTEMA DI CURE PRIMARIE DI CUI ALL ARTICOLO 10, AL FINE DI TUTELARE E PROMUOVE-RE LA SALUTE FISICA E MENTALE LE ASST SI ARTICOLANO IN DUE SETTORI AZIENDALI RISPETTIVA-MENTE DEFINITI RETE TERRITORIALE E POLO OSPEDALIERO, CHE AFFERI-SCONO DIRETTAMENTE ALLA DIREZIONE GENERALE. 16
17 ASST (AZIENDE SOCIO SANITARIE TERRITORIALI) DIRETTORE GENERALE POLO OSPEDALIERO COORDINAMENTO RETE TERRITORIALE DIRETTORE SANITARIO AUTONOMIA ECONOMICO- FINANZIARIA DIRETTORE SOCIOSANITARIO AUTONOMIA GESTIONALE 17
18 ASST (AZIENDE SOCIO SANITARIE TERRITORIALI) LA RESPONSABI-LITÀ DI GARANTIRE IL COORDINAMENTO DELLA GESTIONE DI CIASCUN SETTORE AZIENDALE SPETTA AL DIRETTORE GENERALE IL QUALE, AL FINE DI OTTIMIZZARE IL FUNZIONAMENTO E LA GESTIONE DEI SETTORI AZIEN-DALI, PUÒ ATTRIBUIRE ESCLUSIVAMENTE AL DIRETTORE SANITARIO LA FUNZIONE DI DIREZIONE DEL SETTORE AZIENDALE POLO OSPEDALIERO ED ESCLUSIVAMENTE AL DIRETTORE SOCIOSANITARIO LA FUNZIONE DI DIRETTORE DEL SETTORE AZIENDALE RETE TERRITORIALE 18
19 ASST (AZIENDE SOCIO SANITARIE TERRITORIALI) CONSIDERATA LA COMPLESSITÀ ORGANIZZATIVA E FUNZIONALE DEI SETTORI AZIENDALI DELLE ASST, LA DIREZIONE GENERALE DEVE GARANTIRE SIA LA SPECIFICITÀ CHE IL COORDINAMENTO DELLE ATTI-VITÀ SVOLTE DAI RISPETTIVI SETTORI AZIENDALI. A TAL FINE IL DIRETTORE GENERALE PUÒ CONFERIRE A CIASCUN SETTORE AZIENDALE, ANCHE PARZIALMENTE, AUTONOMIA ECONOMICO-FINANZIARIA, CON CON- TABILITÀ SEPARATA ALL INTERNO DEL BILANCIO AZIENDALE, NONCHÉ AUTONOMIA GESTIONALE, PER LO SVOLGIMENTO DELLE FUNZIONI DEL SETTORE AZIENDALE, ONDE PERMETTERE IL CONSEGUIMENTO DEGLI OBIETTIVI AZIENDALI RICAVABILI DALLA PRESENTE LEGGE E DI QUELLI ATTRIBUTI ANNUALMENTE DAL DIRETTORE GENERALE 19
20 RELAZIONI PERSONA AZIENDA AGENZIA FONDAMENTALE L ALLINEAMENTO TRA: IL DESIGN DEI MODELLI E LA PROGRAMMAZIONE (ATS) E LA PRESA IN CARICO DELLA PERSONA (ASST) 20
21 POLO OSPEDALIERO IL SETTORE AZIENDALE POLO OSPEDALIERO SI ARTICOLA IN PRE-SIDI OSPEDALIERI E/O IN DIPARTIMENTI ORGANIZZATI IN DIVERSI LIVELLI DI INTENSITÀ DI CURA, IN COERENZA CON IL REGOLAMENTO SU-GLI STANDARD OSPEDALIERI. QUESTO SETTORE È PREVALENTEMENTE DEDICATO AL TRATTAMENTO DEL PAZIENTE IN FASE ACUTA ED È SEDE DELL OFFERTA SANITARIA SPECIALISTICA 21
22 RETE TERRITORIALE IL SETTORE AZIENDALE RETE TERRITORIALE DELLE ASST, PER QUANTO DI PROPRIA COMPETENZA, EROGA LE PRESTAZIONI DISTRET-TUALI DI CUI AL D.LGS. 502/1992, COERENTEMENTE A QUANTO PRE-VISTO NELLA PRESENTE LEGGE. LE ASST FAVORISCONO L INTEGRAZIO-NE DELLE FUNZIONI SANITARIE E SOCIOSANITARIE CON LE FUNZIONI SOCIALI DI COMPETENZA DELLE AUTONOMIE LOCALI. 22
23 POT (PRESIDI OSPEDALIERI TERRITORIALI) I POT SONO STRUTTURE MULTI SERVIZIO DEPUTATE ALL EROGA-ZIONE DI PRESTAZIONI RESIDENZIALI SANITARIE E SOCIOSANITARIE A MEDIA E BASSA INTENSITÀ PER ACUTI E CRONICI E, TENUTO CONTO DELLE PECULIARITÀ TERRITORIALI COME DEFINITE NEL PSL, DI PRESTA-ZIONI AMBULATORIALI E DOMICILIARI. 23
24 PRESST (PRESIDI SOCIOSANITARI TERRITORIALI) I PRESST COSTITUISCONO UNA MODALITÀ ORGANIZZATIVA DI RIFERIMENTO CON LO SCOPO DI INTEGRARE LE ATTIVITÀ E LE PRESTA-ZIONI DI CARATTERE SANITARIO, SOCIOSANITARIO E SOCIALE E CON-CORRONO ALLA PRESA IN CARICO DELLA PERSONA E DELLE FRAGILITÀ. I PRESST: A) EROGANO PRESTAZIONI SANITARIE E SOCIOSANITARIE AMBU-LATORIALI E DOMICILIARI A MEDIA E BASSA INTENSITÀ; B) POSSONO ATTIVARE DEGENZE INTERMEDIE, SUBACUTE, POST ACUTE E RIABILITATIVE, A BASSA INTENSITÀ PRESTAZIO-NALE ED IN FUNZIONE DELLE PARTICOLARITÀ TERRITORIALI, SE-CONDO LA PROGRAMMAZIONE DELL ATS TERRITORIALMENTE COMPETENTE; C) PROMUOVONO PERCORSI DI SANITÀ D INIZIATIVA, DI PREVEN-ZIONE E DI EDUCAZIONE SANITARIA 24
25 QUALI MODELLI DI RELAZIONE E MECCANISMI? NON FRAMMENTATO (SILOS) EFFICIENTE (DUPLICAZIONI, SPRECO RISORSE) OLISTICO (CENTRATO SULLA PERSONA) CREATORE DI VALORE INTANGIBILE TRASPARENTE 25
26 SISTEMI SANITARI INTEGRATI WHO GLOBAL STRATEGY ON INTEGRATED PEOPLE-CENTRED HEALTH SERVICES (draft del luglio 2015) 26
27 OBIETTIVI STRATEGICI 1. Empowering and engaging people 2. Strengthening governance and accountability 3. Reorienting the model of care 4. Coordinating services 5. Creating an enabling environment 27
28 OBIETTIVI STRATEGICI 28
29 EMPOWERING AND ENGAGING PEOPLE INDIVIDUO-FAMIGLIA-COLLETTIVITA SELF MANAGEMENT ASCOLTO - DIALOGO SEMPLIFICAZIONE (CONCETTO SERVIZIO ALLARGATO) COPRODUCTION 29
30 STRENGTHENING GOVERNANCE AND ACCOUNTABILITY FENOMENI DI GOVERNANCE PARTECIPATA PARTNERSHIP COLLABORAZIONI COPRODUCTION RUOLI, PERCORSI, MISURAZIONE OUTCOME, RENDICONTAZIONE PERFORMANCE 30
31 REORIENTING THE MODEL OF CARE PREVENZIONE SEPARAZIONE REGOLATORE/ EROGATORE MODELLO INTEGRATO SU MISURA OUTPATIENT/ AMBULATORI MEDICINA GENERALE TECNOLOGIA VOLONTARIATO 31
32 COORDINATING SERVICES COORDINAMENTO TRA SETTORI CONDIVISIONE INFORMAZIONI PARTNERSHIP TRA SETTORI PROGRAMMI E PROVIDER COORDINAMENTO PUNTI DI ACCESSO ASSOCIAZIONISMO VOLONTARIATO 32
33 CREATING AN ENABLING ENVIRONMENT RIORIENTAMENTO PERSONE LEADERSHIP E GESTIONE CAMBIAMENTO MIGLIORAMENTO QUALITA SISTEMI PAGAMENTO 33
34 LE SFIDE E I DRIVER DI SUCCESSO NUOVI PERCORSI (A PARTIRE DALL ESISTENTE) TEAM INTERPROFESSIONALI (ANCHE AMMINISTRATIVO- GESTIONALI) ENGAGEMENT PERSONE AMPLIAMENTO EXTRASETTORIALE 34
35 LE SFIDE E I DRIVER DI SUCCESSO ACCOUNTABILITY DIMENSIONE DELLA MISURAZIONE DELLE PERFORMANCE CORRETTA ASSOCIAZIONE PROVIDER-PRESTAZIONE- RISULTATO DIMENSIONE QUALITATIVA DRG «SOCIALE» 35
36 LE SFIDE E I DRIVER DI SUCCESSO ANALISI DI OTTIMIZZAZIONE CONFIGURAZIONE PROCESSI LOGICHE BASATE SULLE ATTIVITA SISTEMI INFORMATIVI FORME AGGREGAZIONE SPONTANEA 36
37 LE SFIDE E I DRIVER DI SUCCESSO DIMENSIONE CULTURALE VALORIZZAZIONE DELLE DIFFERENZE DI APPROCCIO SUPERAMENTO SILOS CULTURA ORGANIZZATIVA E LEADERSHIP FORMAZIONE 37
38 LE RELAZIONI Regione Agenzia Persone e loro aggregazioni Aziende Soggetti del territorio 38
39 LE SFIDE E LE RELAZIONI STRUTTURAZIONE E RIFLESSIONE SULL ISTITUZIONALIZZAZIONE DELLE RELAZIONI 39
40 L.R. 11 agosto n. 23 L.R. 11 agosto n frequenza
41 LE RELAZIONI SERVIZIO, SISTEMA, INTEGRAZIONE, PERSONA, COORDINAMENTO APPROPRIATEZZA, QUALITÀ, EFFICACIA, EFFICIENZA, ECONOMICITÀ PERCORSO, SPERIMENTAZIONE, PROCESSO, CONTINUITÀ 41
42 Light at Two Lights, Edward Hopper 42
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