INFORMARIFIUTI NOVEMBRE

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1 PROVINCIA DI BERGAMO SETTORE AMBIENTE INFORMARIFIUTI NOVEMBRE 2009 Circolare per le amministrazioni locali su tutto quanto fa rifiuto SOMMARIO CENTRI DI RACCOLTA - novita per i soggetti affidatari della gestione RACCOLTA PILE E ACCUMULATORI PORTATILI RIFIUTI CIMITERIALI PRODUZIONE RIFIUTI URBANI 2008 RUBRICA SI SEGNALA

2 a INFORMARIFIUTI NOVEMBRE 2009 CENTRI DI RACCOLTA: NOVITA PER I SOGGETTI AFFIDATARI DELLA GESTIONE Sulla Gazzetta Ufficiale n. 180 del è stata pubblicata la Circolare n. 02/CN/ALBO del Criteri e requisiti per l iscrizione all Albo nella categoria 1 per lo svolgimento dell attività di gestione dei centri di raccolta di cui al decreto del Ministro dell ambiente e della tutela del territorio e del mare 8 aprile 2008, modificato con decreto 13 maggio 2009, di attuazione dell articolo 183, comma 1, lettera cc), del D.Lgs. 152/06, e successive modificazioni e integrazioni. Si rammenta quindi che tutti i soggetti affidatari della gestione dei centri di raccolta comunali dovranno iscriversi all Albo Gestori Ambientali nella specifica categoria. NUOVE DISPOSIZIONI PER LA RACCOLTA DI PILE E ACCUMULATORI PORTATILI Con l entrata in vigore del Decreto Legislativo n. 188 del (Suppl. Ord. G.U n. 283) Attuazione della direttiva 2006/66/CE concernente pile, accumulatori e relativi rifiuti e che abroga la direttiva n.91/157/cee i produttori o i terzi che agiscono nel loro nome possono avvalersi, previa stipula di apposita convenzione, delle strutture di raccolta differenziata istituite dal servizio pubblico di gestione dei rifiuti urbani ai fini della raccolta separata di pile ed accumulatori (art.6).

3 INFORMARIFIUTI NOVEMBRE 2009 RIFIUTI CIMITERIALI: INFORMATIVA Sono pervenute da più soggetti richieste di chiarimenti in ordine alle modalità di smaltimento dei rifiuti cimiteriali. In merito, nel precisare che l art. 184 comma 2 lettera f) del D.lgs 152/2006 classifica i rifiuti cimiteriali quali rifiuti urbani, si precisa che la norma di riferimento è il D.P.R. 254/2003. In particolare: L art 2 comma 1 lettera e) individua quali rifiuti da esumazione ed estumulazione i seguenti rifiuti costituiti da parti, componenti, accessori e residui contenuti nelle casse utilizzate per inumazione o tumulazione: 1) assi e resti delle casse utilizzate per la sepoltura; 2) simboli religiosi, piedini, ornamenti e mezzi di movimentazione della cassa (ad esempio maniglie); 3) avanzi di indumenti, imbottiture e similari; 4) resti non mortali di elementi biodegradabili inseriti nel cofano; 5) resti metallici di casse (ad esempio zinco, piombo); Al successivo art. 12 viene previsto che: 1. I rifiuti da esumazioni ed estumulazioni devono essere raccolti separatamente dagli altri rifiuti urbani. 2. I rifiuti da esumazione ed estumulazione devono essere raccolti e trasportati in appositi imballaggi a perdere flessibili, di colore distinguibile da quelli utilizzati per la raccolta delle altre frazioni di rifiuti urbani prodotti all'interno dell'area cimiteriale e recanti la scritta «Rifiuti urbani da esumazioni ed estumulazioni». 3. I rifiuti da esumazione ed estumulazione possono essere depositati in apposita area confinata individuata dal comune all'interno del cimitero, qualora tali operazioni si rendano necessarie per garantire una maggiore razionalita' del sistema di raccolta e trasporto ed a condizione che i rifiuti siano adeguatamente racchiusi negli appositi imballaggi a perdere flessibili di cui al comma I rifiuti da esumazione ed estumulazione devono essere avviati al recupero o smaltiti in impianti autorizzati ai sensi degli articoli 27 e 28 del decreto legislativo 5 febbraio 1997, n. 22 (ora D.lgs 152/2006), per lo smaltimento dei rifiuti urbani, in conformita' ai regolamenti comunali ex articolo 21, comma 2, lettera d), dello stesso decreto legislativo.

4 5. La gestione dei rifiuti da esumazioni ed estumulazioni deve favorire il recupero dei resti metallici di cui all'articolo 2, comma 1, lettera e), numero 5). 6. Nel caso di avvio a discarica senza preventivo trattamento di taglio o triturazione dei rifiuti di cui all'articolo 2, comma 1, lettera e), numeri 1) e 3), tali rifiuti devono essere inseriti in apposito imballaggio a perdere, anche flessibile. A norma dell art. 13 i restanti rifiuti derivanti da attività cimiteriali individuati dall art. 2, comma 1, lettera f), e costituiti da: 1) materiali lapidei, inerti provenienti da lavori di edilizia cimiteriale, terre di scavo, smurature e similari; 2) altri oggetti metallici o non metallici asportati prima della cremazione, tumulazione od inumazione, possono essere: riutilizzati all'interno della stessa struttura cimiteriale senza necessita' di autorizzazioni ai sensi del decreto legislativo n. 22 del 1997 (ora D.lgs 152/2006), avviati a recupero o smaltiti in impianti per rifiuti inerti. Nella gestione dei rifiuti provenienti da altre attivita' cimiteriali devono essere favorite le operazioni di recupero dei rifiuti di cui all'articolo 2, comma 1, lettera f), numero 2). Al fine di una corretta gestione di tali rifiuti si ricorda che: La ditta incaricata all esecuzione delle suddette operazioni di esumazione ed estumulazione dovrà provvedere al conferimento agli impianti di recupero/smaltimento autorizzati dei citati rifiuti attraverso trasportatori iscritti all Albo Gestori Ambientali per la specifica categoria ed essere accompagnati da formulario di identificazione rifiuti. Nella predisposizione dei formulari di identificazione dovrà essere indicato: - quale produttore il Comune di.. - quale detentore la ditta incaricata. I principali rifiuti oggetto di conferimento potranno essere ricondotti ai seguenti CER: CER ( Assi e resti casse, avanzi di indumenti, imbottiture e similari, resti non mortali di elementi biodegradabili inseriti nel cofano ecc.) CER (resti metallici di casse ecc.) CER (materiali lapidei, inerti provenienti da lavori di edilizia cimiteriale, terre di scavo, smurature e similari) CER (rifiuti del verde e altri rifiuti biodegradabili derivanti dalla manutenzione delle aree cimiteriali)

5 INFORMARIFIUTI NOVEMBRE 2009 E DISPONIBILE ALLA PAGINA TEMATICA DEL SERVIZIO AMBIENTE/OSSERVATORIO RIFIUTI/PUBBLICAZIONI IL Rapporto sulla produzione di RIFIUTI URBANI e sull andamento delle RACCOLTE DIFFERENZIATE anno 2008 SINTESI DEI DATI SULLA PRODUZIONE DI RIFIUTI URBANI E SULL ANDAMENTO DELLE RACCOLTE DIFFERENZIATE NEL 2008 ABITANTI RESIDENTI al : PRODUZIONE COMPLESSIVA DI RIFIUTI TABELLA N. 1 t/anno % sul TOT Procapite Kg/ab*giorno Rifiuti Urbani Indifferenziati ,721 36,34 0,449 Rifiuti da Spazzamento Strade ,272 3,22 0,040 Rifiuti Ingombranti a Smaltimento ,986 6,43 0,079 Rifiuti Ingombranti a Recupero* 3.933,927 0,81 0,010 Rifiuti da Raccolta Differenziata ,168 53,20 0,657 TOTALE RIFIUTI PRODOTTI , ,00 1,235 Rifiuti Ingombranti a Recupero* ,927 0,81 0,010 Rifiuti da Raccolta Differenziata ,168 53,20 0,657 TOTALE RACCOLTA DIFFERENZIATA** ,095 54,01 0,667 Rifiuti Ingombranti a Recupero* ,927 0,81 0,010 Rifiuti da Raccolta Differenziata ,168 53,20 0,657 Rifiuti da Spazzamento Strade a Recupero*** ,447 3,08 0,038 TOTALE RIFIUTI A RECUPERO ,542 57,09 0,705 RIFIUTI CIMITERIALI 236,316 RIFIUTI INERTI ,933 * Il quantitativo di ingombranti a recupero è calcolato considerando la percentuale indicata dai vari impianti di selezione ingombranti come la percentuale dell effettivo materiale inviato a recupero rispetto al totale in ingresso ** per il calcolo della percentuale di raccolta differenziata è stata applicata la formula specificata a pag.2, senza considerare il quantitativo di rifiuti cimiteriali, inerti *** rifiuti da spazzamento strade avviate a recupero presso un impianto ubicato in Provincia di Bergamo finalizzato ad ottenere materiali inerti destinati all edilizia (sabbia, ghiaino, ghiaietto) ed ammendante vegetale COMPOSIZIONE DEI RIFIUTI - FIGURA N. 1 RUInd+Spazz. 39,56% RD+RIngR 54,01% RIngS 6,43% N.B.: per un confronto con gli anni precedenti, anche in questo caso la percentuale di raccolta differenziata è stata calcolata senza considerare il quantitativo dei rifiuti cimiteriali ed inerti.

6 INFORMARIFIUTI NOVEMBRE 2009 Vai al Rapporto annuale 2008 SI SEGNALA 1) Delibera Giunta Regionale n. 8/10360 del : Modifiche ed integrazioni alla d.g.r. n.6581/2008 relativa ai criteri per la localizzazione degli impianti di gestione dei rifiuti urbani e speciali (art. 19, comma 3, l.r. n.26/2003) pubblicata sul BURL 3 supplemento straordinario del Scarica la DGR 2) Mercoledì 18 novembre 2009 dalle ore 9.00 alle ore 13.00, allo Spazio Viterbi della Provincia, si terrà un seminario tecnico per illustrare ai Comuni i contenuti del nuovo Accordo quadro Conai - Anci sulla gestione dei rifiuti di imballaggio, valido per il periodo Scarica il pieghevole 101K

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