PROGETTO EDUCATIVO: TORINO E LA MIA CITTA PREMESSA OBIETTIVO PRINCIPALE: OBIETTIVI EDUCATIVI (SPECIFICI E TRASVERSALI):
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- Vito Cortese
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1 PROGETTO EDUCATIVO: TORINO E LA MIA CITTA PREMESSA I bambini vivono in un contesto territoriale che sempre meno è propenso ad essere ospitale nei loro confronti e aperto alle loro esigenze ricreative e culturali e al loro bisogno di ascolto, spazi, espressione. Sempre più Torino si configura come città multiculturale e sempre più i bambini vengono a contatto con realtà etniche differenti dalla propria. A questa situazione si somma una sempre minore coscienza e conoscenza del nostro territorio, sia per quanto concerne le tradizioni, sia i luoghi. Il progetto ha la finalità di sviluppare all interno dell ordinario scolastico una filosofia basata sulla premessa pedagogica della città come aula diffusa. OBIETTIVO PRINCIPALE: Stimolare lo sviluppo di una coscienza ambientale, del rispetto e dell uso consapevole del territorio attraverso un processo di conoscenza e di appropriazione degli spazi. OBIETTIVI EDUCATIVI (SPECIFICI E TRASVERSALI): - Promuovere i valori legati alla conoscenza e al rispetto del mondo che ci circonda. - Favorire lo sviluppo di atteggiamenti e comportamenti orientati al miglioramento della qualità della vita. - Promuovere l attenzione all altro, alle attività e alle cose comuni. - Far comprendere la necessità e bellezza di crescere in una comunità. - Educare ad essere cittadini attivi, toccando temi come la legalità e l educazione ambientale. 1
2 RACCORDI CON I CAMPI DI ESPERIENZA IL SE E L ALTRO Le grandi domande, il senso morale, il vivere insieme. IL CORPO IN MOVIMENTO Identità, autonomia, salute. LINGUAGGI, CREATIVITA, ESPRESSIONE Gestualità, arte, musica, multimedialità. I DISCORSI E LE PAROLE Comunicazione, lingua, cultura. LA CONOSCENZA DEL MONDO Ordine, misura, spazio, tempo, natura. STRUMENTI - Prediligere la città nella scelta dei luoghi per le uscite. - Strutturare percorsi educativi e attività sulla riscoperta delle tradizioni locali e del territorio. ATTIVITA DIDATTICHE La scuola individua nei musei della città poli didattici per formare le competenze e le abitudini comportamentali. I musei oltre ad essere luoghi di ricerca e di comprensione dell arte, sono anche laboratori di costruzione della conoscenza interdisciplinare e di inclusione sociale. Sono previste anche delle passeggiate nel territorio urbano e visite ad alcuni monumenti significativi ( Mole Antonelliana regio gam palazzo madama borgo mediovale). 2
3 I LABORATORI: GALLERIA CIVICA D ARTE MODERNA E CONTEMPORANEA LA GALLERIA NON E UN TUNNEL Percorso autonomo Dopo una visita preparatoria ogni insegnante, utilizzando il libretto, accompagna i bambini a scoprire il museo secondo un percorso curioso e appassionante. 1 AUTORITRATTO IN FORMA DI Osservando alcune opere del Novecento, tra le quali il quadro di Alberto Savinio Autoritratto in forma di gufo, presente nella sala dedicata all arte italiana tra le due guerre, è possibile avvicinare i bambini al tema dell autoritratto. Esso viene affrontato in chiave surreale per far emergere il carattere nascosto di ognuno che, come Savinio afferma: ora è un gatto, ora un cervo, ora un maiale. Più di rado un leone. Ancora più di rado un aquila In laboratorio, attraverso l identificazione con un animale, i bambini possono rielaborare l immagine di sé in modo che non ricerchi la verosimiglianza fisica, ma quella interiore. La tecnica utilizzata è il collage. 2 STORIE INFINITE Partendo dall osservazione di alcuni importanti dipinti delle Collezioni del Novecento, realizzati da Giacomo Balla, Felice Carena, Carlo Levi, Jessie Boswell, Francesco Mencio, i bambini individuano, estrapolandoli dalle opere, personaggi, scenari, colori e oggetti che diventeranno i personaggi di un racconto per immagini in progress, da arricchire in laboratorio con 3
4 interventi pittorici. La scelta dei soggetti viene effettuata dai bambini direttamente nelle sale del museo, dove l attenta osservazione dei particolari di una selezione di opere dà inizio all esperienza della costruzione di una trama narrativa con i bambini. Ogni gruppo, così, darà vita a connessioni tra elementi diversi che costituiscono una serie quasi infinita.di storie. BORGO MEDIEVALE PASSEGGIANDO SULLE NOTE E molto ampio i repertorio dei balli medievali. La danza era considerata un rito, serviva a creare un contatto con la divinità ed era un attività che aveva una fortissima valenza sociale e religiosa: i rituali più importanti erano celebrati tramite danze che coinvolgevano l intera comunità. In questo laboratorio, dopo la visita alla Rocca, si propone di far rivivere ai bambini l atmosfera di una festa, facendo ascoltare la musica del tempo e insegnando loro a costruire un semplice strumento musicale quale il tamburello. PALAZZO MADAMA MUSEO CIVICO D ARTE ANTICA C E UN DRAGO IN MUSEO Il drago è il protagonista indiscusso di numerose fiabe popolari e di molte opere d arte dell epoca medievale. Una creatura fantastica, il cui corpo è un vero compendio di forme tratte da altri animali e che, a seconda dei casi e delle civiltà, è custode di oggetti preziosi e divinità benigna. In Museo sono presenti diverse raffigurazioni di draghi, dipinti, intagliati in legno, realizzati a sbalzo o plasmati in ceramica, come quelli provenienti dal lontano Oriente, dove il drago è simbolo imperiale. Un percorso 4
5 interculturale, comprensivo di laboratorio, che farà avvicinare i bambini ai cambi di prospettiva e di significato delle immagini. ARTICOLAZIONE DEL PROGETTO Le attività iniziano nel mese di Novembre 2008 e termineranno nel mese di Maggio Tutte le sezioni partecipano ai laboratori con gruppi di bambini di 4 anni e 5 anni. Le date delle uscite didattiche si differenziano a seconda delle sezioni coinvolte. TEAM REFERENTE DEL PROGETTO: Tutte le insegnanti di sezione. TUTOR PROGETTUALI: Le insegnanti di sezione coadiuvate dalle assistenti educative. 5
6 VERIFICA E VALUTAZIONE La verifica del progetto sarà svolta a fine anno scolastico dal collegio docenti, attraverso il confronto degli operatori coinvolti, al fine di migliorare gli interventi progettuali futuri. DOCUMENTAZIONE Sarà prodotta una documentazione cartacea multimediale del percorso didattico effettuato, attraverso gli elaborati grafici dei bambini con l uso di diverse tecniche e anche attraverso riprese delle attività con macchina fotografica digitale. 6
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