REGOLAMENTO DI ASSIMILAZIONE DELLE ACQUE REFLUE ALLE ACQUE REFLUE DOMESTICHE ATO MONZA BRIANZA

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1 REGOLAMENTO DI ASSIMILAZIONE DELLE ACQUE REFLUE ALLE ACQUE REFLUE DOMESTICHE ATO MONZA BRIANZA Visti il D.Lgs. 267/00 testo unico degli Enti Locali ed in particolare l art. 114 relativo alle Aziende Speciali; la legge regionale n. 26 del 12 dicembre 2003 s.m.i. Disciplina dei servizi locali di interesse economico generale, che indica tra le competenze dell Ente responsabile dell AATO, che esercita tramite l, all art. 48, comma 2 lett. i) il rilascio delle Autorizzazioni allo scarico delle acque reflue industriali e delle acque di prima pioggia nella rete fognaria, acquisito il parere dei soggetti cui compete la gestione del servizio idrico integrato ; il R.R. 3 del che disciplina il regime autorizzativo degli scarichi delle acque reflue domestiche e di reti fognarie in attuazione dell articolo 52, comma 1, lettera a) della legge regionale 12 dicembre 2003, n. 26; la Deliberazione della Giunta Regionale del 20 gennaio 2010 n. 8/11045 Linee guida per l esercizio delle competenze in materia di scarichi nella rete fognaria da parte delle Autorità d Ambito (art. 44, comma 1, lett. c) della l.r. 26/2003 e successive modificazioni, visto in particolare l art. 5 comma 1 lettera c che include tra le competenze dell il rilascio della dichiarazione di assimilazione alle acque reflue domestiche per le acque reflue scaricate nella rete fognaria; la delibera. n. 9 del 12/05/2011 con la quale è stato istituito l di Monza e Brianza; Premesso che sono assimilate alle acque domestiche 1. Ai sensi del D.Lgs. 152/06 Norme in materia ambientale e s.m.i. ed in particolare l art. 101 c.7 ai fini della disciplina degli scarichi e delle autorizzazioni, sono assimilate alle acque reflue domestiche le acque reflue: a) provenienti da imprese dedite esclusivamente alla coltivazione del terreno e/o alla silvicoltura; b) provenienti da imprese dedite ad allevamento di bestiame; c) provenienti da imprese dedite alle attività di cui alle lettere a) e b) che esercitano anche attività di trasformazione o di valorizzazione della produzione agricola, inserita con carattere di normalità e complementarietà funzionale nel ciclo produttivo aziendale e con materia prima lavorata proveniente in misura prevalente dall'attività di coltivazione dei terreni di cui si abbia a qualunque titolo la disponibilità;

2 d) provenienti da impianti di acqua coltura e di piscicoltura che diano luogo a scarico e che si caratterizzino per una densità di allevamento pari o inferiore a 1 Kg per metro quadrato di specchio d'acqua o in cui venga utilizzata una portata d'acqua pari o inferiore a 50 litri al minuto secondo; e) aventi caratteristiche qualitative equivalenti a quelle domestiche e indicate dalla normativa regionale; f) provenienti da attività termali, fatte salve le discipline regionali di settore. 2. Ai sensi del D.Lgs. n 152/06 sono da considerarsi acque reflue domestiche le acque reflue provenienti da insediamenti di tipo residenziale e da servizi e derivanti prevalentemente dal metabolismo umano e da attività domestiche, da insediamenti in cui si svolgono attività di produzione di beni e prestazione di servizi i cui scarichi terminali provengono esclusivamente da servizi igienici, cucine e mense; 3. Ai sensi dell art.5 comma 1 del RR 3/06 sono da considerare acque reflue domestiche oltre a quelle provenienti da insediamenti residenziali, le acque reflue derivanti dalle attività indicate nell allegato A; Ai sensi del dell art.5 comma 2 del RR 3/06 sono assimilate alle acque reflue domestiche, le acque reflue il cui contenuto inquinante, prima di ogni trattamento depurativo sia esprimibile mediante i parametri della tabella 1 dell allegato B e risulti inferiore ai corrispondenti valori limite; in questo caso ATO rilascia la dichiarazione di assimilazione senza coinvolgere il gestore del Servizio idrico nella procedura. Considerato che Ai sensi dell art. 5 comma 4 del RR 3/06 l autorità competente, sulla base dell esame dell attività da cui derivano le acque reflue, può procedere alla valutazione della assimilazione delle acque stesse, senza necessità di eseguire accertamenti analitici, se le attività presentano un consumo d acqua medio giornaliero inferiore a 20 mc Valutata la necessità di individuare le tipologie di attività in modo organico sul territorio della Provincia di Monza e Brianza i cui reflui possono essere considerati assimilabili pag.2

3 L Azienda Speciale di Monza e Brianza (di seguito ATO MB) in collaborazione con i Gestori del Servizio Idrico operanti sul territorio di Monza e Brianza Brianzacque e Amiacque 1 Oggetto e ambito di applicazione stabiliscono Il presente regolamento definisce tipologie di attività rientranti nel campo di applicazione del RR 3/06 art. 5 c. 4, le cui acque reflue sono assimilabili alle acque reflue domestiche. Sono individuate le seguenti casistiche: 1) Consumo medio giornaliero inferiore a 20 mc a. Lavanderie ad acqua con macchine lava-centrifuga la cui attività sia svolta direttamente ed esclusivamente all utenza residenziale (lavaggi e risciacqui); b. Operazioni di scambio termico purchè lo scarico sia costituito da acque che non abbiano avuto nessun contatto con il mezzo soggetto a scambio termico e purchè la pressione di esercizio di tali acque risulti superiore a quella del mezzo fluido soggetto a scambio termico; c. Lavaggio delle attrezzature nei laboratori odontotecnici a condizione che i materiali e le sostanze impiegate nell attività vengano smaltiti come rifiuti ai sensi del d.lgs. 152/06 e s.m.i.; d. Lavaggio della vetreria e delle attrezzature nei laboratori di analisi chimiche, analisi biologiche, analisi mediche a condizione che le matrici analizzate, i reattivi, i reagenti vengano smaltiti come rifiuti ai sensi del d.lgs. 152/06 e s.m.i.; e. Gestione e manutenzione degli impianti pubblici di emungimento, adduzione e distribuzione di acqua potabile (spurghi, controlavaggi, lavaggi) incluse le attività di gestione e manutenzione a carico di vasche, serbatoi e filtri impiegati nelle attività di cui sopra, sono esclusi gli scarichi derivanti dalle operazioni connesse alla terebrazione e allo sviluppo dei pozzi; f. Attività di produzione pasti finalizzata a fornitura all utenza residenziale e/o a terzi (mense centralizzate e/o catering); g. Macellerie esclusivamente dedicate alla vendita al dettaglio della carne; h. Piscine; 2) Consumo medio giornaliero inferiore a 5 mc a) Produzione di vapore ad uso tecnologico (condense); b) Scambio ionico per l addolcimento delle acque di rete o di pozzo per usi interni tecnologici e/o alimentari (reflui di rigenerazione delle colonne); pag.3

4 c) Osmosi inversa per la demineralizzazione della acque di rete o di pozzo per usi interni tecnologici e/o alimentari; d) Acque di condensa; e) Laboratori artigianali per la produzione di generi alimentari destinati alla vendita di terzi; f) Acque provenienti da commercio, pensione, toelettatura, allevamento e addestramento di animali da compagnia; Il presente protocollo si applica alle nuove istanze di assimilazione inviate ad ATO MB e per conoscenza al gestore del servizio idrico integrato di riferimento. 2- Svolgimento dell istruttoria I titolari di attività rientranti nelle nei casi previsti dall art. 5 comma 4 del Regolamento Regionale n 03/06 presentano istanza di richiesta di assimilazione come da modulistica regionale vigente (d.g.r /2010) ad ATO MB e per conoscenza al gestore di riferimento: la modulistica è pubblicata sul sito internet istituzionale. ATO MB verifica la completezza della domanda e formula l avvio del procedimento con eventuale richiesta di integrazioni e contestuale sospensione dei termini. ATO MB rilascia dichiarazione di assimilazione entro 30 giorni dalla presentazione dell istanza nel caso l attività rientri tra quelle individuate nell articolo 1. Qualora il gestore di un attività non indicata nell articolo 1 del presente regolamento avanzi un istanza finalizzata al rilascio della dichiarazione di assimilazione, ATO MB provvederà a richiedere al Gestore del servizio idrico di riferimento l espressione di eventuali osservazioni contestualmente all avvio del procedimento sospendendo i termini per il rilascio dell assimilazione. Il gestore del servizio idrico di riferimento esprimerà eventuali osservazioni esclusivamente ad ATO MB entro e non oltre 20 giorni dall avvio del procedimento al fine di garantire il rilascio della dichiarazione di assimilazione nei tempi previsti dalla normativa vigente. ATO MB si riserverà comunque di procedere a verifiche e controlli ulteriori sull assimilazione per l attività richiesta. ATO MB, a fine istruttoria notificherà l atto al richiedente e ne invierà una copia dello stesso al Gestore del servizio idrico e all ARPA. 3 Adesione al Protocollo e adeguamento ATO MB e i gestori Brianzacque ed Amiacque sottoscrivono il presente regolamento per condivisione dello stesso. Qualora le mutate condizioni normative lo impongano, i firmatari si impegnano ad adeguare e integrare le disposizioni incompatibili contenute nel presente regolamento. pag.4

5 4 - Disposizioni finali 1. Il presente Regolamento entra in vigore il giorno successivo alla sottoscrizione dello stesso da parte dei firmatari. 2. Il presente Regolamento è depositato presso ATO MB e presso i gestori di riferimento. Monza,. Per ATO MB Il Direttore. Per Brianzacque Srl. Per Amiacque Srl. pag.5

6 ALLEGATO A Regolamento Regionale 3/06 Acque reflue domestiche 1. Le acque reflue derivanti esclusivamente dal metabolismo umano e dall attività domestica ovvero da servizi igienici, cucine e/o mense anche se scaricate da edifici o installazioni in cui si svolgano attività commerciali o di produzione di beni; 2. In quanto derivanti da attività riconducibili per loro natura a quelle domestiche e/o al metabolismo umano, le acque reflue provenienti da: a. laboratori di parrucchiere, barbiere e istituti di bellezza; b. lavanderie a secco a ciclo chiuso e stirerie la cui attività sia rivolta direttamente e esclusivamente all utenza residenziale; c. vendita al dettaglio di generi alimentari e altro commercio al dettaglio, anche con annesso laboratorio di produzione finalizzato esclusivamente alla vendita stessa; d. attività alberghiera e di ristorazione. pag.6

7 ALLEGATO B Regolamento Regionale 3/06 Tabella 1 Valori limite di emissione che le acque reflue devono rispettare, a monte di ogni trattamento depurativo, per essere assimilate alle acque reflue domestiche PARAMETRI UNITÀ DI MISURA VALORE LIMITE ph -- 6,5 8,5 Temperatura C 30 Colore -- Odore -- Non percettibile su uno spessore di 10 cm dopo diluizione 1 : 40 Non deve essere causa di inconvenienti e molestie di qualsiasi genere Solidi sospesi totali [ mg/l ] 350 BOD5 [ mg/l ] 250 COD [ mg/l ] 500 Cloruri (come Cl) [ mg/l ] la concentrazione rilevata nelle acque approvvigionate + 40 mg/l Fosforo totale (come P) [ mg/l ] 6 Azoto ammoniacale (come NH4) [ mg/l ] 40 Azoto nitroso (come N) [ mg/l ] 0,6 Azoto totale (come N) [ mg/l ] 50 Grassi e oli animali/vegetali [ mg/l ] 60 Tensioattivi [ mg/l ] 10 Materiali grossolani mg/l assenti Alluminio mg/l 1 Arsenico mg/l 0,5 Bario mg/l 20 Boro mg/l 2 Cadmio mg/l 0,02 pag.7

8 Cromo Totale mg/l 2 Cromo VI mg/l 0,2 Ferro mg/l 2 Manganese mg/l 2 Mercurio mg/l 0,005 Nichel mg/l 2 Piombo mg/l 0,2 Rame mg/l 0,1 Selenio mg/l 0,03 Stagno mg/l 10 Zinco mg/l 0,5 Cianuri totali come (CN) mg/l 0,5 Cloro attivo libero mg/l 0,2 Solfuri (come H2S) mg/l 1 Solfiti (come SO3) mg/l 1 Solfati (come SO4) mg/l 1000 Fluoruri mg/l 6 Azoto nitrico (come N) mg/l 20 Idrocarburi totali mg/l 5 Fenoli mg/l 0,5 Aldeidi mg/l 1 Solventi organici aromatici mg/l 0,2 Solventi organici azotati mg/l 0,1 Pesticidi fosforati mg/l 0,10 Pesticidi totali (esclusi i fosforati) mg/l 0,05 pag.8

9 Tra cui: - aldrin mg/l 0,01 - dieldrin mg/l 0,01 - endrin mg/l 0,002 - isodrin mg/l 0,002 Solventi clorurati mg/l 1 Non accettabile quando dopo 24 ore il numero degli Saggio di tossicità acuta organismi immobili 50 % del totale pag.9

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