Convegno Seveso III il nuovo Dlgs 105/2015 di recepimento della Direttiva 2012/18/Ue 6 Ottobre /18/Ue. 6 ottobre 2015

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "Convegno Seveso III il nuovo Dlgs 105/2015 di recepimento della Direttiva 2012/18/Ue 6 Ottobre 2015. 2012/18/Ue. 6 ottobre 2015"

Transcript

1 Convegno SEVESO III Il nuovo Dlgs 105/2015 di recepimento della direttiva 2012/18/Ue 6 ottobre 2015 Hotel Federico II - Via Ancona, 100 Jesi

2 Negli anni Settanta del XX secolo, per esempio, nel Vecchio Continente si sono registrati ripetuti incidenti industriali con conseguenze disastrose (morti, feriti e danni materiali ingenti); tra i più noti ricordiamo: nel giugno del 1974 a Flixborough (UK) in uno stabilimento chimico per la produzione di caprolattame si verificò, per la fuoriuscita da una tubazione di cicloesano (idrocarburo infiammabile), una forte esplosione che distrusse completamente il sito industriale interessando anche l ambiente circostante con la morte di 28 persone ed il ferimento di 104; nel novembre del 1975 a Beek (Olanda) in un impianto per la produzione di etilene si verificò la fuoriuscita di gas che trovando una sorgente di ignizione esplose, provocando 14 morti e 109 feriti oltre che ingenti danni sia interni che esterni allo stabilimento; il 10 luglio 1976, nell'azienda ICMESA di Meda (Italia) si ebbe la fuoriuscita di una nube di TCDD (diossina), sostanza tossica e cancerogena. La nube tossica fuoriuscita dalla valvola di sicurezza di un reattore, investì una vasta area limitrofa allo stabilimento ed in particolare il vicino comune di Seveso. Circa 240 persone vennero colpite da cloracne, una dermatite provocata dall'esposizione al cloro e ai suoi derivati, che causa lesioni e cisti sebacee; il 26 settembre 1976, a Manfredonia, in uno stabilimento petrolchimico specializzato nella produzione di fertilizzanti, lo scoppio di una colonna di lavaggio dell'ammoniaca determinò la dispersione in atmosfera di anidride arseniosa e ossido di carbonio con elevati danni all ambiente circostante.

3 Trend incidenti rilevanti UE

4 Distribuzione nazionale aziende Seveso

5 Distribuzione regionale aziende Seveso

6 Distribuzione provinciale aziende Seveso

7 Elenco nazionale impianti Seveso 2012

8

9

10 Ubicazione impianti di galvanica

11 Ubicazione impianti di trattamento rifiuti

12 I nuovi servizi di consulenza ai sensi del Dlgs105/2015

13 Verifica applicabilità della Direttiva Seveso Alla luce delle variazioni normative, sia in ambito di classificazione delle sostanze pericolose sia di rischi di incidente rilevante, proponiamo un audit volto a certificare: presa d atto della realtà impiantistica analisi delle sostanze pericolose in uso con riferimento ai rischi di incidente rilevante classificazione dello stabilimento ai sensi del D.Lgs. 105/15 e adempimenti connessi

14 L analisi di rischio industriale L analisi di rischio, uno strumento per gestire in sicurezza isiti produttivi. L analisi di rischio è uno strumento potentissimo che aumenta la protezione dei lavoratori, dell ambiente e della popolazione, permette all azienda una maggiore conoscenza del proprio impianto, la drastica riduzione dei costi derivanti da fermate per fuori servizio, una più puntuale formazione del personale

15 Analisi di rischio, studi e Rapporti di Sicurezza L analisi di rischio viene condotta utilizzando alcuni tra gli strumenti di seguito elencati: Analisi delle aree critiche, con il metodo di indicizzazione di cui all All. II del DPCM (impianti di produzione), DM (depositi liquidi tossici/infiammabili), DM (Depositi di GPL).

16 Documentata dichiarazione di Non Aggravio di Rischio (All. D del D.lgs. 105/15) La documentata dichiarazione di non aggravio è un importante istituto che permette di mantenere aggiornate le pratiche autorizzative su rischi di incidenti rilevanti e Certificato Prevenzione Incendi in regime di autocertificazione.

17 Safety Audit Il nostro personale è specializzato e certificato per lo svolgimento di safety audit, effettuati secondo le modalità previste dall All. B del D.Lgs. 105/15 e dai dettami dell All. H

18 Piani di Emergenza Interni Per le aziende sottoposte alla Direttiva sui rischi di incidenti rilevanti, il Piano di Emergenza Interno deve essere conforme a quanto richiesto dall All. 4 del D.Lgs. 105/15. E importante che i contenuti del Piano di Emergenza Interno siano connessi alle risultanze del Rapporto di Sicurezza

19 Compatibilità territoriale La compatibilità territoriale di uno stabilimento a rischio di incidente rilevante viene valutata con la metodologia del DM LL.PP. 9 maggio La valutazione di compatibilità è inserita nell analisi di sicurezza è fornisce informazioni utili al Comune per procedere alla stesura dell elaborato RIR

20 Effetto domino Valutazione degli elementi sensibili che possono produrre un danno all esterno degli stabilimenti Seveso o valutazione degli elementi non Seveso che possono creare danno.

21 Attività di concertazione delle pratiche autorizzative Assistiamo il cliente nella delicata fase di presentazione e discussione della documentazione autorizzativa alle Autorità Competenti

LE DIRETTIVE SEVESO E LA LORO ATTUAZIONE IN ITALIA

LE DIRETTIVE SEVESO E LA LORO ATTUAZIONE IN ITALIA LE DIRETTIVE SEVESO E LA LORO ATTUAZIONE IN ITALIA 22 giugno 2015 Avv. Diego Mangia Direttiva 82/501/CEE - Seveso I Il 10 luglio 1976, nell azienda ICMESA di Meda (Milano), dalla valvola di sicurezza di

Dettagli

Gli effetti del D.Lgs. 105/2015 sulle attività degli stabilimenti a rischio di Incidente Rilevante Attuazione della direttiva 2012/18/UE SEVESO III

Gli effetti del D.Lgs. 105/2015 sulle attività degli stabilimenti a rischio di Incidente Rilevante Attuazione della direttiva 2012/18/UE SEVESO III Gli effetti del D.Lgs. 105/2015 sulle attività degli stabilimenti a rischio di Incidente Rilevante Attuazione della direttiva 2012/18/UE SEVESO III Elementi di novità nella valutazione degli incidenti

Dettagli

DIRETTIVA SEVESO Industrie a Rischio di Incidente Rilevante e Pianificazione Territoriale

DIRETTIVA SEVESO Industrie a Rischio di Incidente Rilevante e Pianificazione Territoriale DIRETTIVA SEVESO Industrie a Rischio di Incidente Rilevante e Pianificazione Territoriale Ruolo e attivita del Comitato Tecnico Regionale in materia di Rischi di Incidenti Rilevanti e controllo dell urbanizzazione

Dettagli

RVALORE DI RISCHIO P PROBABILITA ovvero la probabilità che un evento dannoso di una determinata intensità si verifichi in una determinata area;

RVALORE DI RISCHIO P PROBABILITA ovvero la probabilità che un evento dannoso di una determinata intensità si verifichi in una determinata area; RVALORE DI RISCHIO P PROBABILITA ovvero la probabilità che un evento dannoso di una determinata intensità si verifichi in una determinata area; D DANNO massimo ipotizzabile che lo stesso evento può causare;

Dettagli

Roma, Università La Sapienza, 11 maggio 2015

Roma, Università La Sapienza, 11 maggio 2015 Roma, Università La Sapienza, 11 maggio 2015 Il recepimento della Direttiva Seveso 2012/18/UE Il Rapporto di Sicurezza Settimio Simonetti Ministero dell Interno Dipartimento dei Vigili del Fuoco, del Soccorso

Dettagli

Il rischio è traducibile nella formula: R = P x V x E

Il rischio è traducibile nella formula: R = P x V x E Il rischio è traducibile nella formula: R = P x V x E P = la Pericolosità è legata all intensità, alla magnitudo del fenomeno (es. pericolosità sismica si misura con la scala Richter), che a volte può

Dettagli

Attività a rischio di incidente rilevante

Attività a rischio di incidente rilevante Attività a rischio di incidente rilevante Il Decreto legislativo 334/99 (Parte generale) Francesco Fazzari Poli industriali petroliferi, petrolchimici e depositi di sostanze pericolose di maggiore rilievo

Dettagli

INDICAZIONI PER L ADEGUAMENTO DEI P.R.G. ALLA VARIANTE SEVESO AL PIANO TERRITORIALE DI COORDINAMENTO PROVINCIALE

INDICAZIONI PER L ADEGUAMENTO DEI P.R.G. ALLA VARIANTE SEVESO AL PIANO TERRITORIALE DI COORDINAMENTO PROVINCIALE Torino, 11 aprile 2011 ore 9,30-13 Sala Consiglieri via Maria Vittoria, 12 INDICAZIONI PER L ADEGUAMENTO DEI P.R.G. ALLA VARIANTE SEVESO AL PIANO TERRITORIALE DI COORDINAMENTO PROVINCIALE Saluto ai partecipanti

Dettagli

Il recepimento della Direttiva Seveso 2012/18/UE Criticità nell applicazione della Seveso II

Il recepimento della Direttiva Seveso 2012/18/UE Criticità nell applicazione della Seveso II Il recepimento della Direttiva Seveso 2012/18/UE Criticità nell applicazione della Seveso II Relatore : Dott.ssa Cosetta Mazzini -ARPA Emilia Romagna- Facoltà di Ingegneria dell Università La Sapienza

Dettagli

Convegno Nazionale VALUTAZIONE E GESTIONE DEL RISCHIO NEGLI INSEDIAMENTI CIVILI ED INDUSTRIALI. Palazzo dei Congressi Pisa, Ottobre 2000

Convegno Nazionale VALUTAZIONE E GESTIONE DEL RISCHIO NEGLI INSEDIAMENTI CIVILI ED INDUSTRIALI. Palazzo dei Congressi Pisa, Ottobre 2000 Convegno Nazionale VALUTAZIONE E GESTIONE DEL RISCHIO NEGLI INSEDIAMENTI CIVILI ED INDUSTRIALI Palazzo dei Congressi Pisa, 24-26 Ottobre 2000 L EFFETTO DOMINO (Art. 12 D.Lgs. 334/99) Approccio metodologico

Dettagli

Argomento Argomento. Dipartimento di Ingegneria Civile e Industriale

Argomento Argomento. Dipartimento di Ingegneria Civile e Industriale Dipartimento di Ingegneria Civile e Industriale «Scienza e Tecnica della Prevenzione Incendi» Argomento Argomento Attività a rischio di incidente rilevante Riferimenti normativi Rapporto di sicurezza 20.03.2015

Dettagli

INDUSTRIE A RISCHIO DI INCIDENTE RILEVANTE

INDUSTRIE A RISCHIO DI INCIDENTE RILEVANTE INDUSTRIE A RISCHIO DI INCIDENTE RILEVANTE INDICE PREMESSA... 1 LA PIANIFICAZIONE URBANISTICA E TERRITORIALE IN PRESENZA DI STABILIMENTI A RISCHIO DI INCIDENTE RILEVANTE AI SENSI DEL DECRETO LEGISLATIVO

Dettagli

EMERGENZA! Scuola, Enti Locali, Aziende in azione. (formazione per RSPP-ASPP-RLS-Dirigenti-Preposti) 22 novembre 2018

EMERGENZA! Scuola, Enti Locali, Aziende in azione. (formazione per RSPP-ASPP-RLS-Dirigenti-Preposti) 22 novembre 2018 EMERGENZA! Scuola, Enti Locali, Aziende in azione (formazione per RSPP-ASPP-RLS-Dirigenti-Preposti) 22 novembre 2018 Giornata Nazionale della Sicurezza ESEMPIO DI SEGNALETICA EMERGENZA http://www.provincia.asti.it/en/page/astigov-il-progetto

Dettagli

L evoluzione della direttiva Seveso

L evoluzione della direttiva Seveso FORUM DI PREVENZIONE INCENDI MILANO 27 ottobre 2011 L evoluzione della direttiva Seveso Pippo Sergio Mistretta Direttore Centrale per l Emergenza L ICMESA di Seveso La reazione fuggitiva (runaway( runaway)

Dettagli

THEO-GIS-V.01 STRUMENTO PER L ANALISI E LA PIANIFICAZIONE TERRITORIALE IN PRESENZA DI AZIENDE A RISCHIO DI INCIDENTE RILEVANTE IN REGIONE LOMBARDIA.

THEO-GIS-V.01 STRUMENTO PER L ANALISI E LA PIANIFICAZIONE TERRITORIALE IN PRESENZA DI AZIENDE A RISCHIO DI INCIDENTE RILEVANTE IN REGIONE LOMBARDIA. THEO-GIS-V.01 STRUMENTO PER L ANALISI E LA PIANIFICAZIONE TERRITORIALE IN PRESENZA DI AZIENDE A RISCHIO DI INCIDENTE RILEVANTE IN REGIONE LOMBARDIA. 2 Informazioni Tecniche Linguaggio di scrittura e librerie

Dettagli

ADEMPIMENTI NORMATIVI PER STABILIMENTI DI SOGLIA INFERIORE AI SENSI DEL DECRETO LEGISLATIVO 105/2015

ADEMPIMENTI NORMATIVI PER STABILIMENTI DI SOGLIA INFERIORE AI SENSI DEL DECRETO LEGISLATIVO 105/2015 AI SENSI DEL DECRETO LEGISLATIVO Data ultimo aggiornamento documento: 29/01/2016 1. Adempimenti a carico dei gestori degli stabilimenti di soglia inferiore 2. Sanzioni I Gestori di depositi e impianti

Dettagli

Le ricadute della classificazione dei rifiuti nelle attività di controllo. Loredana Musmeci. (in sostituzione di R. Francalanci)

Le ricadute della classificazione dei rifiuti nelle attività di controllo. Loredana Musmeci. (in sostituzione di R. Francalanci) Le ricadute della classificazione dei rifiuti nelle attività di controllo Loredana Musmeci (in sostituzione di R. Francalanci) 10 luglio del 1976 guasto agli impianti dell Icmesa da allora la Comunità

Dettagli

ADEMPIMENTI NORMATIVI PER STABILIMENTI DI SOGLIA SUPERIORE AI SENSI DEL DECRETO LEGISLATIVO 105/2015

ADEMPIMENTI NORMATIVI PER STABILIMENTI DI SOGLIA SUPERIORE AI SENSI DEL DECRETO LEGISLATIVO 105/2015 Data ultimo aggiornamento documento: 29/01/2016 1. Adempimenti a carico dei gestori degli stabilimenti di soglia superiore 2. Sanzioni I Gestori di depositi e impianti in cui vengono stoccate e/o impiegate

Dettagli

4 CONGRESSO NAZIONALE S.I.S. 118 PIANI DI INTERVENTO NELL EMERGENZA NELLE AREE INDUSTRIALI

4 CONGRESSO NAZIONALE S.I.S. 118 PIANI DI INTERVENTO NELL EMERGENZA NELLE AREE INDUSTRIALI 4 CONGRESSO NAZIONALE S.I.S. 118 PIANI DI INTERVENTO NELL EMERGENZA NELLE AREE INDUSTRIALI Dr. C. LALLI C.O. 118 PESCARA STRUTTURA DELLA PRESENTAZIONE DEFINIZIONE TIPI DI EVENTO CENNI LEGISLATIVI PROCEDURE

Dettagli

Il rischio di incidente rilevante

Il rischio di incidente rilevante Il rischio di incidente rilevante Il rischio di incidente rilevante Filippo Emiliani, Luca Proietti L Incidente di Seveso Il 10 luglio 1976 alle 12.37, un esplosione fa saltare la valvola di sicurezza

Dettagli

Ing.. Giuseppe Romano. Comandante Provinciale Vigili del del Fuoco Firenze

Ing.. Giuseppe Romano. Comandante Provinciale Vigili del del Fuoco Firenze Corpo Nazionale Vigili del Fuoco Ing.. Giuseppe Romano Comandante Provinciale Vigili del del Fuoco Firenze I I nostri prodotti : soccorso tecnico urgente e protezione civile servizi ispettivi di prevenzione

Dettagli

DLgs 105/2015 MODIFICHE IN STABILIMENTI SOGGETTI A NOTIFICA

DLgs 105/2015 MODIFICHE IN STABILIMENTI SOGGETTI A NOTIFICA Oggetto DLgs 105/2015 MODIFICHE IN STABILIMENTI SOGGETTI A NOTIFICA Queste note si riferiscono ad una prima lettura del DLgs 105/2015 che ha recepito la nuova Direttiva 2012/18/UE ed abrogato il DLgs 334/99

Dettagli

Rischi Industriali - Direttiva Seveso

Rischi Industriali - Direttiva Seveso Rischi Industriali - Direttiva Seveso Per rischio industriale si intende un potenziale effetto negativo derivato da un attività industriale. La valutazione del rischio e gli interventi necessari alla sua

Dettagli

DESCRIZIONE DELL IMPIANTO

DESCRIZIONE DELL IMPIANTO PREMESSA Il presente Elaborato Tecnico disciplina ai sensi del D.M. LLPP 9 Maggio 2001, le aree circostanti lo stabilimento della Vulcano GAS, da sottoporre a specifica regolamentazione. Si riportano le

Dettagli

Petrolchimico. Alimentare ATEX. Milano, 29 novembre Gli atti dei convegni e più di contenuti su

Petrolchimico. Alimentare ATEX. Milano, 29 novembre Gli atti dei convegni e più di contenuti su Petrolchimico Alimentare ATEX Milano, 29 novembre 2018 Gli atti dei convegni e più di 10.000 contenuti su www.verticale.net CONVEGNO ATEX / SICUREZZA E ANTINCENDIO NEGLI IMPIANTI A RISCHIO MILANO 29/11/

Dettagli

SCHEMA DI SCHEDA DI INFORMAZIONE SUI RISCHI DI INCIDENTE RILEVANTE PER I CITTADINI ED I LAVORATORI

SCHEMA DI SCHEDA DI INFORMAZIONE SUI RISCHI DI INCIDENTE RILEVANTE PER I CITTADINI ED I LAVORATORI SCHEMA DI SCHEDA DI INFORMAZIONE SUI RISCHI DI INCIDENTE RILEVANTE PER I CITTADINI ED I LAVORATORI ai sensi dell Allegato V del D. Lgs. 334/99 e smi. Detto Schema è stato predisposto per il Gestore che

Dettagli

Dott. Ing. Gianandrea Gino Comitato Valutazione Rischi Regione Lombardia

Dott. Ing. Gianandrea Gino Comitato Valutazione Rischi Regione Lombardia RegioneLombardia D.G. Polizia locale, prevenzione e protezione civile U.O. Sistema integrato di sicurezza Struttura Prevenzione Rischi Tecnologici Dott. Ing. Gianandrea Gino Comitato Valutazione Rischi

Dettagli

Sicurezza antincendio e rischi di incidenti rilevanti

Sicurezza antincendio e rischi di incidenti rilevanti Workshop Aggiornamento delle Linee guida per la redazione dei piani regolatori portuali 16 dicembre 2014 Roma Sicurezza antincendio e rischi di incidenti rilevanti Salvatore Fiadini Premessa: - tutte le

Dettagli

Seminario L Elaborato tecnico sul rischio di incidente rilevante Le linee guida regionali e le procedure urbanistiche di recepimento

Seminario L Elaborato tecnico sul rischio di incidente rilevante Le linee guida regionali e le procedure urbanistiche di recepimento Seminario L Elaborato tecnico sul rischio di incidente rilevante Le linee guida regionali e le procedure urbanistiche di recepimento 10,00 11,30 Redazione dell Elaborato tecnico RIR: le linee guida regionali

Dettagli

Il Piano di Emergenza Esterno nelle aziende a rischio di incidente rilevante. Glauco Spanghero - ARPA FVG

Il Piano di Emergenza Esterno nelle aziende a rischio di incidente rilevante. Glauco Spanghero - ARPA FVG Il Piano di Emergenza Esterno nelle aziende a rischio di incidente rilevante Glauco Spanghero - ARPA FVG 1 1. Aspetti introduttivi 2. Struttura dei un PEE 3. Approccio organizzativo con tecnologie GIS

Dettagli

QUESTIONARIO DI VALUTAZIONE DEL SISTEMA DI GESTIONE AMBIENTALE IN CONFORMITÀ ALLA NORMA UNI EN ISO : 2004 VISITA PRELIMINARE

QUESTIONARIO DI VALUTAZIONE DEL SISTEMA DI GESTIONE AMBIENTALE IN CONFORMITÀ ALLA NORMA UNI EN ISO : 2004 VISITA PRELIMINARE QUESTIONARIO DI VALUTAZIONE DEL SISTEMA DI GESTIONE AMBIENTALE IN CONFORMITÀ ALLA NORMA UNI EN ISO 14001 : 2004 VISITA PRELIMINARE QUESTIONARIO DI VALUTAZIONE DEL SGA VISITA PRELIMINARE 14Q004 Revisione

Dettagli

ICMESA CHEMICAL COMPANY SEVESO, ITALIA. 10 Luglio 1976

ICMESA CHEMICAL COMPANY SEVESO, ITALIA. 10 Luglio 1976 ICMESA CHEMICAL COMPANY SEVESO, ITALIA 10 Luglio 1976 1 La Icmesa, filiale italiana della Società svizzera Givodan- Hoffman-La Roche, produceva fungicidi, defolianti e disinfettanti. Il 10 Luglio 1976

Dettagli

PREFETTURA di CUNEO Ufficio Territoriale del Governo. PIANO DI EMERGENZA ESTERNO (Art. 20 D. Lgs. 334/99 e s.m.i.)

PREFETTURA di CUNEO Ufficio Territoriale del Governo. PIANO DI EMERGENZA ESTERNO (Art. 20 D. Lgs. 334/99 e s.m.i.) PREFETTURA di CUNEO Ufficio Territoriale del Governo PIANO DI EMERGENZA ESTERNO (Art. 20 D. Lgs. 334/99 e s.m.i.) Stabilimento SOL S.p.A. Comune di Cuneo ALLEGATO 2 Descrizione dello stabilimento ed ipotesi

Dettagli

IL RISCHIO DI INCIDENTE RILEVANTE

IL RISCHIO DI INCIDENTE RILEVANTE IL RISCHIO DI INCIDENTE RILEVANTE La Direttiva Seveso - 0 - IL SOFTWARE SEVESO 3-1 - Il software Seveso 3 DIRETTIVA 2012/18/UE Il Parlamento europeo ha approvato la Direttiva cosiddetta "Seveso III" che

Dettagli

LE ATTIVITÀ INDUSTRIALI A RISCHIO DI INCIDENTE RILEVANTE: le novità introdotte dal d. lgs. n. 238 del 2005 ( Seveso ter)

LE ATTIVITÀ INDUSTRIALI A RISCHIO DI INCIDENTE RILEVANTE: le novità introdotte dal d. lgs. n. 238 del 2005 ( Seveso ter) LE ATTIVITÀ INDUSTRIALI A RISCHIO DI INCIDENTE RILEVANTE: le novità introdotte dal d. lgs. n. 238 del 2005 ( Seveso ter) A cura della Dott.ssa Valentina Vattani Le attività interessate da deposito, produzione,

Dettagli

Argomento Argomento. Dipartimento di Ingegneria Civile e Industriale LA SEVESO III Marco Carcassi

Argomento Argomento. Dipartimento di Ingegneria Civile e Industriale LA SEVESO III Marco Carcassi Dipartimento di Ingegneria Civile e Industriale «Scienza e Tecnica della Prevenzione Incendi» Argomento Argomento LA SEVESO III 20.03.2015 Marco Carcassi carcassi@ing.unipi.it 1 Storia Seveso I Seveso

Dettagli

ATTIVITA 6 - Applicazione di modelli short term incidentali nell area industriale di Porto Marghera

ATTIVITA 6 - Applicazione di modelli short term incidentali nell area industriale di Porto Marghera ATTIVITA 6 - Applicazione di modelli short term incidentali nell area industriale di Porto Marghera Riccardo Quaggiato ARPAV-SPI ATTIVITA' 1 Stima delle emissioni in atmosfera ATTIVITA' 5 Modellistica

Dettagli

2. DATI IDENTIFICATIVI DELLO STABILIMENTO. Non necssario 4. OBIETTIVI VULNERABILI NELL AREA CIRCOSTANTE

2. DATI IDENTIFICATIVI DELLO STABILIMENTO. Non necssario 4. OBIETTIVI VULNERABILI NELL AREA CIRCOSTANTE 1. SCOPO I due elaborati hanno scopi diversi. Va comunque messo lo scopo adeguandolo alla nuova normativa: lo scrivo io 1.1 DATI IDENTIFICATIVI ED UBICAZIONE DELL IMPIANTO Par. 1.1.1.1, Ragione sociale

Dettagli

Schema di Decreto Legislativo di recepimento della Direttiva 2012/18/UE. Aspetti positivi e perplessità

Schema di Decreto Legislativo di recepimento della Direttiva 2012/18/UE. Aspetti positivi e perplessità Facoltà di Ingegneria Civile e Industriale Associazione Italiana Di Ingegneria Chimica SEZIONE CENTRO Schema di Decreto Legislativo di recepimento della Direttiva 2012/18/UE Aspetti positivi e perplessità

Dettagli

Rischio da atmosfere esplosive (ATEX) Premessa Obiettivi

Rischio da atmosfere esplosive (ATEX) Premessa Obiettivi Risschi io da attmossfferre esspl lossi ive ((ATTEX)) Premessa Nonostante i continui miglioramenti delle condizioni di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro che hanno caratterizzato gli ultimi decenni,

Dettagli

1 Scenario di pericolosità aziende a rischio di incidente rilevante e sottosoglia

1 Scenario di pericolosità aziende a rischio di incidente rilevante e sottosoglia 1 Scenario di pericolosità aziende a rischio di incidente rilevante e sottosoglia Sul territorio sono presenti aziende soggette al D.lgs. 105/15 come evidenziato nella tabella degli stabilimenti a rischi

Dettagli

I piani di emergenza:

I piani di emergenza: Piani di emergenza La risposta pianificata a situazioni di criticità I piani di emergenza: stato dell arte tra obblighi normativi e necessità di tutela Pordenone 7 marzo 2014 Paolo Qualizza Comandante

Dettagli

Descrizione. Soggetto all'esplosione divisioni 1.1,1.2 e 1.3. Gas non infiammabile e non tossico (la bombola può essere di colore bianco)

Descrizione. Soggetto all'esplosione divisioni 1.1,1.2 e 1.3. Gas non infiammabile e non tossico (la bombola può essere di colore bianco) Segnali di pericolo Soggetto all'esplosione divisioni 1.1,1.2 e 1.3 Soggetto all'esplosione divisione 1.4 Soggetto all'esplosione divisione 1.5 Pericolo di esplosione Gas non infiammabile e non tossico

Dettagli

Ruolo del CNVVF nel D.Lgs 105/2015 e le nuove procedure di prevenzione incendi

Ruolo del CNVVF nel D.Lgs 105/2015 e le nuove procedure di prevenzione incendi Ruolo del CNVVF nel D.Lgs 105/2015 e le nuove procedure di prevenzione incendi Ing. Settimio Simonetti Dirigente Area Rischi Industriali Ministero dell Interno Dipartimento dei Vigili del Fuoco, del Soccorso

Dettagli

Convegno Nazionale VALUTAZIONE E GESTIONE DEL RISCHIO NEGLI INSEDIAMENTI CIVILI ED INDUSTRIALI. Palazzo dei Congressi Pisa, 6-8 Ottobre 1998

Convegno Nazionale VALUTAZIONE E GESTIONE DEL RISCHIO NEGLI INSEDIAMENTI CIVILI ED INDUSTRIALI. Palazzo dei Congressi Pisa, 6-8 Ottobre 1998 Convegno Nazionale VALUTAZIONE E GESTIONE DEL RISCHIO NEGLI INSEDIAMENTI CIVILI ED INDUSTRIALI Palazzo dei Congressi Pisa, 6-8 Ottobre 1998 LE METODOLOGIE DI ANALISI DI RISCHIO PIU COMUNEMENTE USATE NEL

Dettagli

Gli effetti del D.Lgs. 105/2015 sulle attività degli stabilimenti a rischio di Incidente Rilevante Attuazione della direttiva 2012/18/UE SEVESO III

Gli effetti del D.Lgs. 105/2015 sulle attività degli stabilimenti a rischio di Incidente Rilevante Attuazione della direttiva 2012/18/UE SEVESO III Gli effetti del D.Lgs. 105/2015 sulle attività degli stabilimenti a rischio di Incidente Rilevante Attuazione della direttiva 2012/18/UE SEVESO III Possibili modalità applicative degli adempimenti in materia

Dettagli

La gestione delle emergenze in una azienda a Rischio di Incidente Rilevante RELATORE Ing. Pasquale Fontana

La gestione delle emergenze in una azienda a Rischio di Incidente Rilevante RELATORE Ing. Pasquale Fontana VII CONVEGNO NAZIONALE SALUTE E SICUREZZA Napoli, 31 maggio 2017 La gestione delle emergenze in una azienda a Rischio di Incidente Rilevante RELATORE Ing. Pasquale Fontana 2 Indice o o o o o Definizione

Dettagli

A. SEVESO III E PREVENZIONE INCENDI

A. SEVESO III E PREVENZIONE INCENDI Protezione Ambiente Sicurezza Studio associato professionale Via Lana, 1 25020 FLERO (Brescia) Telefono 030.3583956 Fax 030.3583957 www.studiopas.it e-mail : segreteria@studiopas.it Partita IVA : 03539590178

Dettagli

Sindar s.r.l. Corso Archinti, Lodi tel r.a fa

Sindar s.r.l. Corso Archinti, Lodi tel r.a fa Piano di Emergenza Comunale Piano Stralcio Rischio industriale Elaborato Tecnico Azienda Innocenti Depositi S.p.A. Giugno 2011 Rev. 00 Sindar s.r.l. Corso Archinti, 35-26900 Lodi tel. 0371 54920 r.a fa

Dettagli

Progetto SNAC. Settore: Industrie pericolose Alberto Ricchiuti (ISPRA)

Progetto SNAC. Settore: Industrie pericolose Alberto Ricchiuti (ISPRA) Progetto SNAC Elementi per l elaborazione della Strategia Nazionale di Adattamento ai Cambiamenti Climatici Settore: Industrie pericolose Alberto Ricchiuti (ISPRA) Consultazioni pubbliche sulla Strategia

Dettagli

Ordine Ingegneri della Provincia di L Aquila

Ordine Ingegneri della Provincia di L Aquila Giorno Periodo Argomento Docente Introduzione alla Prevenzione Incendi. Allegato I del D.M. 10 marzo 1998 (valutazione dei rischi di incendio nei luoghi di lavoro). Criteri generali alla luce delle norme

Dettagli

Modulo B. Formazione tecnica specifica per settore produttivo (per RSPP e ASPP) Da 8 a 68 ore a seconda del macrosettore di appartenenza

Modulo B. Formazione tecnica specifica per settore produttivo (per RSPP e ASPP) Da 8 a 68 ore a seconda del macrosettore di appartenenza Modulo B Formazione tecnica specifica per settore produttivo (per RSPP e ASPP) Da a 6 ore a seconda del macrosettore di appartenenza Questo modulo si articola in macrosettori costruiti tenendo conto dell

Dettagli

Gli Tipologia di stabilimenti RIR in Emilia Romagna. IL RISCHIO DI INCIDENTE RILEVANTE NELLA GESTIONE DEI RIFIUTI Rimini, 4 novembre 2015

Gli Tipologia di stabilimenti RIR in Emilia Romagna. IL RISCHIO DI INCIDENTE RILEVANTE NELLA GESTIONE DEI RIFIUTI Rimini, 4 novembre 2015 Gli Tipologia di stabilimenti RIR in Emilia Romagna L'assoggettabilità alla Seveso per Le azienda che trattano rifiuti esperienza in Emilia Romagna assimilare i rifiuti pericolosi detenuti/trattati alle

Dettagli

DM 9 maggio 2001: Pianificazione del territorio e rischio tecnologico

DM 9 maggio 2001: Pianificazione del territorio e rischio tecnologico Seminario DM 9 maggio 2001: Pianificazione del territorio e rischio tecnologico 28 Gennaio 2005 Varese Sala Convegni Villa Recalcati P.zza Libertà, 1 Walter Restani PERCORSO NORMATIVO SUI RISCHI INCIDENTI

Dettagli

ATTIVITÀ DI VIGILANZA E CONTROLLO NELLE AZIENDE A RISCHIO DI INCIDENTE RILEVANTE IN VENETO

ATTIVITÀ DI VIGILANZA E CONTROLLO NELLE AZIENDE A RISCHIO DI INCIDENTE RILEVANTE IN VENETO ATTIVITÀ DI VIGILANZA E CONTROLLO NELLE AZIENDE A RISCHIO DI INCIDENTE RILEVANTE IN VENETO CONTROLLO DELL URBANIZZAZIONE DURANTE LE ISTRUTTORIE DEI RDS E PER LA REDAZIONE DELL ELABORATO RIR SINTESI INTERVENTO

Dettagli

INNOVHUB STAZIONI SPERIMENTALI PER L INDUSTRIA. Laboratorio Termochimica

INNOVHUB STAZIONI SPERIMENTALI PER L INDUSTRIA. Laboratorio Termochimica INNOVHUB STAZIONI SPERIMENTALI PER L INDUSTRIA Divisione. Divisione Stazione Sperimentale Combustibili Titolo intervento Relatore. Laboratorio Termochimica Luogo, data.. 1 MISSION Innovhub Stazioni Sperimentali

Dettagli

Presentazione catalogo software SINDAR - 0 -

Presentazione catalogo software SINDAR - 0 - Presentazione catalogo software SINDAR - 0 - Sindar progetta e sviluppa software per qualificare e semplificare le attività di aziende e professionisti nelle tre grandi aree di competenza: Rischio di Incidente

Dettagli

4.1 GLI STABILIMENTI A RISCHIO DI INCIDENTE RILEVANTE

4.1 GLI STABILIMENTI A RISCHIO DI INCIDENTE RILEVANTE 4.1 GLI STABILIMENTI A RISCHIO DI INCIDENTE RILEVANTE F. Astorri, A. Lotti, A. Ricchiuti ISPRA Dipartimento Nucleare, Rischio Tecnologico e Industriale LA DISTRIBUZIONE DEGLI STABILIMENTI RIR SUL TERRITORIO

Dettagli

Soggetto all'esplosione divisioni 1.1,1.2 e 1.3. Soggetto all'esplosione divisione 1.4. Soggetto all'esplosione divisione 1.5

Soggetto all'esplosione divisioni 1.1,1.2 e 1.3. Soggetto all'esplosione divisione 1.4. Soggetto all'esplosione divisione 1.5 Segnali di pericolo Soggetto all'esplosione divisioni 1.1,1.2 e 1.3 Soggetto all'esplosione divisione 1.4 Soggetto all'esplosione divisione 1.5 Pericolo di esplosione Gas non infiammabile e non tossico

Dettagli

LA PREVENZIONE INCENDI NELLE AZIENDE A RISCHIO DI INCIDENTE RILEVANTE. Ing. Silvano Barberi Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco

LA PREVENZIONE INCENDI NELLE AZIENDE A RISCHIO DI INCIDENTE RILEVANTE. Ing. Silvano Barberi Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco LA PREVENZIONE INCENDI NELLE AZIENDE A RISCHIO DI INCIDENTE RILEVANTE Ing. Silvano Barberi Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco LA SICUREZZA DI PROCESSO Seminario 20 settembre 2018 RemTech Expo 2018 (19,

Dettagli

Divisione Health & Safety

Divisione Health & Safety Divisione Health & Safety 2017 La società K&F Knowhow & Future Partnership è una società di consulenza specializzata in ambito tecnicogestionale e di valorizzazione di patrimoni immobiliari. La società

Dettagli

Piano Territoriale di Coordinamento D.02.0

Piano Territoriale di Coordinamento D.02.0 Provincia di Napoli PTC Piano Territoriale di Coordinamento 2013 D.02.0 Contenuti del PTCP in materia di pianificazione urbanistica per le zone interessate da stabilimenti a rischio di incidente rilevante.

Dettagli

la prevenzione incendi nelle attività a rischio di incidente rilevante

la prevenzione incendi nelle attività a rischio di incidente rilevante la prevenzione incendi nelle attività a rischio di incidente rilevante procedure semplificate per stabilimenti di soglia superiore ing. Ernesto Palumbo Direzione regionale VVF Lombardia premessa necessità

Dettagli

all impianto di imbottigliamento gas tecnici

all impianto di imbottigliamento gas tecnici Ed. 01 Rev. N.04 del 30/06/2014 Data di emissione: 01/2004 Pagina 1 di 5 INDICE 1. SCOPO DEL DOCUMENTO... 2 2. CAMPO DI APPLICAZIONE... 2 3. RIFERIMENTI... 2 4. DEFINIZIONI... 2 5. RESPONSABILITA... 2

Dettagli

NORME CEI ARMONIZZATE RECEPIMENTO DELLE NORMATIVE EN

NORME CEI ARMONIZZATE RECEPIMENTO DELLE NORMATIVE EN RISCHIO ESPLOSIONE Convegno ATEX 3. Recepimento Normative EN 1 Mantova 2 Aprile 2008 NORME CEI ARMONIZZATE RECEPIMENTO DELLE NORMATIVE EN Valdisolo Paolo - ASL Mantova D.Lgs. 233/03 Art. 88-octies. Aree

Dettagli

L aggiornamento della valutazione del rischio da agenti chimici pericolosi per la sicurezza. Quali i ruoli del RSPP e del medico competente?

L aggiornamento della valutazione del rischio da agenti chimici pericolosi per la sicurezza. Quali i ruoli del RSPP e del medico competente? L aggiornamento della valutazione del rischio da agenti chimici pericolosi per la sicurezza. Quali i ruoli del RSPP e del medico competente? Maurizio PAOLI (Regione Toscana Coordinamento Tecnico delle

Dettagli

SCHEDA DI INFORMAZIONE SUI RISCHI DI INCIDENTE RILEVANTE PER I CITTADINI ED I LAVORATORI

SCHEDA DI INFORMAZIONE SUI RISCHI DI INCIDENTE RILEVANTE PER I CITTADINI ED I LAVORATORI TIPO DI EFFETTI PER LA POPOLAZIONE E PER L AMBIENTE L ipotesi incidentale più significativa, con rischio di coinvolgimento del territorio circostante lo stabilimento, è da imputare in linea generale ad

Dettagli

Il rischio industriale

Il rischio industriale Periodico informativo del Dipartimento della Protezione Civile numero 15 - Marzo-Aprile 1999 Il rischio industriale I processi industriali in condizioni anomale dell impianto o del funzionamento possono

Dettagli

Caserta 12 Giugno 2006 RIFERIMENTI NORMATIVI. Relatore ing. Giuseppe ESPOSITO

Caserta 12 Giugno 2006 RIFERIMENTI NORMATIVI. Relatore ing. Giuseppe ESPOSITO Caserta 12 Giugno 2006 RIFERIMENTI NORMATIVI Relatore ing. Giuseppe ESPOSITO LE PROBLEMATICHE AUTORIZZATIVE CONCERNENTI LA PREVENZIONE E LA SICUREZZA DEI LUOGHI DI LAVORO Prim ancora di procedere con la

Dettagli

Decreto Legislativo 26 giugno 2015, n 105 "Direttiva Seveso III"

Decreto Legislativo 26 giugno 2015, n 105 Direttiva Seveso III Decreto Legislativo 26 giugno 2015, n 105 "Direttiva Seveso III" recepimento della direttiva 2012/18/UE emessa dal Parlamento europeo e dal Consiglio dell Unione europea Decreto Legislativo 26 giugno 2015,

Dettagli

ALLEGATO 2 LA NORMATIVA ITALIANA VIGENTE SULLA SICUREZZA E L IGIENE DEL LAVORO

ALLEGATO 2 LA NORMATIVA ITALIANA VIGENTE SULLA SICUREZZA E L IGIENE DEL LAVORO ALLEGATO 2 Riferimento alla Specifica: 2.7 LA NORMATIVA ITALIANA VIGENTE SULLA SICUREZZA E L IGIENE DEL LAVORO Elenco delle principali disposizioni legislative in materia di Sicurezza e Salute sul lavoro

Dettagli

ATTIVITA A RISCHIO DI INCIDENTE RILEVANTE ED IMPATTO SULLA VITA DEI CITTADINI

ATTIVITA A RISCHIO DI INCIDENTE RILEVANTE ED IMPATTO SULLA VITA DEI CITTADINI ATTIVITA A RISCHIO DI INCIDENTE RILEVANTE ED IMPATTO SULLA VITA DEI CITTADINI M. del Gaudio* *INAIL Settore Ricerca, Certificazione e Verifica. Dipartimento territoriale di Avellino. 1.Sommario Che cosa

Dettagli

Attività a rischio d incidente rilevante Corso di Prevenzione Incendi

Attività a rischio d incidente rilevante Corso di Prevenzione Incendi Attività a rischio d incidente rilevante Corso di Prevenzione Incendi Dott. Ing. Marco FREZZA ICMESA 1976 10 LUGLIO 1976 produzione di triclorofenolo Arresto abituale prefestivo La causa prima fu probabilmente

Dettagli

Novità e scadenze nel recepimento della Direttiva Seveso III

Novità e scadenze nel recepimento della Direttiva Seveso III Novità e scadenze nel recepimento della Direttiva Seveso III La Direttiva 2012/18/UE del 4 luglio 2012 (sul controllo del pericolo di incidenti rilevanti connessi con sostanze pericolose) imponeva agli

Dettagli

ELENCO DELLE PRINCIPALI ATTIVITA :

ELENCO DELLE PRINCIPALI ATTIVITA : C O N S U L E N Z E Siamo particolarmente impegnati in questo servizio; sicuri che sempre maggiore è l importanza per la clientela di avere una consulenza adeguata alle crescenti necessità, anche in materia

Dettagli

Industria. Ambiente. engineering & consulting INDUSTRIA

Industria. Ambiente. engineering & consulting INDUSTRIA HSE engineering & consulting HSE srl è una società di servizi di ingegneria e consulenza con pluriennale esperienza in campo industriale e ambientale, qualificata per erogare servizi di: INDUSTRIA Ingegneria

Dettagli

Modulo B. Formazione tecnica specifica per settore produttivo (per RSPP e ASPP) Durata 60 ore per il macrosettore ATECO 7 - sanità servizi sociali

Modulo B. Formazione tecnica specifica per settore produttivo (per RSPP e ASPP) Durata 60 ore per il macrosettore ATECO 7 - sanità servizi sociali Modulo B Formazione tecnica specifica per settore produttivo (per RSPP e ASPP) Durata 60 ore per il macrosettore ATECO 7 - sanità servizi sociali Questo modulo si articola in macrosettori costruiti tenendo

Dettagli

Indice. Crescere sicuri Un metodo di lavoro I vostri bisogni, i nostri servizi. Contatti

Indice. Crescere sicuri Un metodo di lavoro I vostri bisogni, i nostri servizi. Contatti Indice 6 12 14 16 18 20 22 24 26 Crescere sicuri Un metodo di lavoro I vostri bisogni, i nostri servizi Sicurezza e salute sul lavoro Sicurezza e igiene degli alimenti Sistemi di gestione Privacy Formazione

Dettagli

SERVIZIO PREVENZIONE E PROTEZIONE

SERVIZIO PREVENZIONE E PROTEZIONE REGIONE LAZIO AZIENDA SANITARIA LOCALE VITERBO U. O. C. SERVIZIO PREVENZIONE E PROTEZIONE Via E. Fermi, 15 01100 VITERBO 0761-236750 FAX 0761-236748 e.mail: alessandro.selbmann@asl.vt.it http://www.asl.vt.it/staff/spp/base.php

Dettagli

Manuale e documenti Manuali ed elenchi Documenti per la sicurezza Procedure. Politica della salute e sicurezza dei lavoratori

Manuale e documenti Manuali ed elenchi Documenti per la sicurezza Procedure. Politica della salute e sicurezza dei lavoratori 3.1- Dati societari Nome azienda: Indirizzo sede legale: Provincia: Codice fiscale: Iscr. Reg. Imprese: Telefono: E-Mail: Tipologia azienda: Numero di dipendenti: Città: CAP: Partita IVA: Capitale sociale:

Dettagli

REGIONE BASILICATA DIPARTIMENTO PRESIDENZA

REGIONE BASILICATA DIPARTIMENTO PRESIDENZA Percorso formativo per operatori di protezione civile Giugno 2016 Ing. Guido LOPERTE Per rischio industriale si intende la possibilità che in seguito ad un incidente presso un insediamento industriale

Dettagli

CONVEGNO IMPIANTI CHIMICI A RISCHIO TERREMOTO: PROTEGGERLI SI PUÒ, BASTA VOLERLO

CONVEGNO IMPIANTI CHIMICI A RISCHIO TERREMOTO: PROTEGGERLI SI PUÒ, BASTA VOLERLO CONVEGNO IMPIANTI CHIMICI A RISCHIO TERREMOTO: PROTEGGERLI PUÒ, BASTA VOLERLO RIDUZIONE DEL RISCHIO SMICO DEGLI IMPIANTI NELLE ATTIVITÀ A RISCHIO DI INCIDENTE RILEVANTE Roma, 7 febbraio 2013 Fabio DATTILO

Dettagli

NORME DI COMPORTAMENTO CONSIGLI E ISTRUZIONI PRATICHE PER I CITTADINI

NORME DI COMPORTAMENTO CONSIGLI E ISTRUZIONI PRATICHE PER I CITTADINI 1 PIANIFICAZIONE DELL EMERGENZA ESTERNA DELLO STABILIMENTO A RISCHIO DI INCIDENTE RILEVANTE AUTOGAS MERIDIONALE s.p.a. Stabilimento di Di San Pietro Lametino Lamezia Terme CZ NORME DI COMPORTAMENTO CONSIGLI

Dettagli

LA PREVENZIONE INCENDI E LA GESTIONE DELLE EMERGENZE. Informazioni relative alla prevenzione, alla lotta antincendio e alla gestione dell emergenza

LA PREVENZIONE INCENDI E LA GESTIONE DELLE EMERGENZE. Informazioni relative alla prevenzione, alla lotta antincendio e alla gestione dell emergenza LA PREVENZIONE INCENDI E LA GESTIONE DELLE EMERGENZE Informazioni relative alla prevenzione, alla lotta antincendio e alla gestione dell emergenza Definizione di incendio L incendio è la combustione sufficientemente

Dettagli

Adempimenti D.Lgs. 105/15

Adempimenti D.Lgs. 105/15 Adempimenti D.Lgs. 105/15 Adempimento D.Lgs. 105/15 SSS SSI Aggiornamento Nuovo Preesistente Altro Sanzioni Verifica sostanze di cui Effettuare una disamina delle Effettuare una disamina delle Attività

Dettagli

CODICE C.U.P. E81B

CODICE C.U.P. E81B CODICE C.U.P. E81B08000060009 ANAGRAFICA Nome Società: Chemia S.p.A. Stabilimento di: Dosso S. Agostino - Ferrara Indirizzo: Via Statale, 327 Comune: Sant Agostino Provincia: FE CAP: 44047 Responsabile

Dettagli

Argomento L incidente di Flixborough (1974)

Argomento L incidente di Flixborough (1974) Dipartimento di Ingegneria Civile e Industriale «Scienza e Tecnica della Prevenzione Incendi» A.A. 2014-2015 Argomento L incidente di Flixborough (1974) Docente NICOLA MAROTTA nicola.marotta@dic.unipi.it

Dettagli

Area ad elevata concentrazione di stabilimenti di S. Martino

Area ad elevata concentrazione di stabilimenti di S. Martino PREFETTURA di NOVARA Ufficio Territoriale del Governo PIANO DI EMERGENZA ESTERNO (Art. 21 D. Lgs. 105/2015) Area ad elevata concentrazione di stabilimenti di S. Martino Comune di Trecate ALLEGATO 2G -

Dettagli

-PROGRAMMA DEL CORSO- Metodologia in Aula

-PROGRAMMA DEL CORSO- Metodologia in Aula -PROGRAMMA DEL CORSO- Metodologia in Aula CORSO R.S.P.P. MODULO B5 -CHIMICO D.Lgs. 9 aprile 2008, n. 81 art. 37 coordinato al D. Lgs. 3 agosto 2009, n. 106 Durata del corso Corso di 68 ore da svolgersi

Dettagli

lavorare in totale sicurezza

lavorare in totale sicurezza safety lavorare in totale soluzioni dinamiche per la sul lavoro Nata negli anni '90 per soddisfare la sempre maggiore richiesta di figure professionali specializzate nel settore della e salute dei lavoratori,

Dettagli

RISCHIO CHIMICO E CLP

RISCHIO CHIMICO E CLP RISCHIO CHIMICO E CLP Unità didattica 3 CORSO DI FORMAZIONE SPECIFICA DEI LAVORATORI RISCHIO CHIMICO: NORMATIVA D.Lgs. 81/08 Titolo IX Sostanze pericolose Capo I Protezione da agenti chimici CONCETTI BASE

Dettagli

SCHEDA TEMATICA RISCHIO DI INCIDENTE RILEVANTE

SCHEDA TEMATICA RISCHIO DI INCIDENTE RILEVANTE SCHEDA TEMATICA RISCHIO DI INCIDENTE RILEVANTE 1. GENERALITA La presenza di insediamenti sul territorio, potenzialmente in grado di generare situazioni di rischio per la popolazione e per il contesto ambientale,

Dettagli

D.Lgs 81/08. Documento di Valutazione dei Rischi *** *** *** *** SICUREZZA E IGIENE DEI LUOGHI DI LAVORO LOGO AZIENDALE

D.Lgs 81/08. Documento di Valutazione dei Rischi *** *** *** *** SICUREZZA E IGIENE DEI LUOGHI DI LAVORO LOGO AZIENDALE 1 D.Lgs 81/08 SICUREZZA E IGIENE DEI LUOGHI DI LAVORO DOCUMENTO: ATTIVITA : Ferramenta Ragione Sociale Sede principale Cap Città P.IVA / C.F. Revisioni: 2 Sommario 1. DEFINIZIONI GENERALI... 7 1.1 Obiettivi

Dettagli

Mercoledì 13 Marzo 2013 Best Western Hotel Piacenza Assemblea Generale Associazione

Mercoledì 13 Marzo 2013 Best Western Hotel Piacenza Assemblea Generale Associazione Mercoledì 13 Marzo 2013 Best Western Hotel Piacenza Assemblea Generale Associazione Novità normative per la prevenzione incendi il D.M. 20/12/12 Impianti di protezione attiva contro l incendio Geom. Luca

Dettagli

COMUNE DI SAN MAURTO FORTE

COMUNE DI SAN MAURTO FORTE COMUNE DI SAN MAURTO FORTE Regione Basilicata PROVINCIA DI MATERA PIANO COMUNALE DI PROTEZIONE CIVILE RISCHIO AMBIENTALE LE POSSIBILI SORGENTI DI CONTAMINAZIONE Schede di dettaglio INTRODUZIONE Le diverse

Dettagli

INFORTUNI E MALATTIE PROFESSIONALI

INFORTUNI E MALATTIE PROFESSIONALI Potenziamento della cultura della prevenzione degli infortuni e della normativa vigente rispetto a stage, tirocini e alternanza nel mondo del lavoro. UdA 1 Approccio alla percezione del rischio La valutazione

Dettagli

Sostanze pericolose. Nozioni base. Vigili del fuoco Milano

Sostanze pericolose. Nozioni base. Vigili del fuoco Milano Sostanze pericolose Nozioni base Vigili del fuoco Milano MERCI PERICOLOSE SONO SOSTANZE CHE PER LA LORO PARTICOLARE NATURA FISICO CHIMICA SONO IN GRADO DI PRODURRE DANNI A PERSONE A COSE ALL AMBIENTE solido

Dettagli

REPERTORIO DELLE QUALIFICAZIONI PROFESSIONALI DELLA REGIONE CAMPANIA

REPERTORIO DELLE QUALIFICAZIONI PROFESSIONALI DELLA REGIONE CAMPANIA REPERTORIO DELLE QUALIFICAZIONI PROFESSIONALI DELLA REGIONE CAMPANIA SETTORE ECONOMICO PROFESSIONALE 1 ESTRAZIONE GAS, PETROLIO, CARBONE, MINERALI E LAVORAZIONE PIETRE Processo Estrazione di gas e petrolio

Dettagli

EVC ITALIA S.p.A. Stabilimento di Porto Marghera (VE) BILANCIAMENTO CAPACITA PRODUTTIVA a 260 kt/a di PVC e 280 kt/a di CVM

EVC ITALIA S.p.A. Stabilimento di Porto Marghera (VE) BILANCIAMENTO CAPACITA PRODUTTIVA a 260 kt/a di PVC e 280 kt/a di CVM EVC ITALIA S.p.A. Stabilimento di Porto Marghera (VE) BILANCIAMENTO CAPACITA PRODUTTIVA a 260 kt/a di PVC e 280 kt/a di CVM STUDIO DI IMPATTO AMBIENTALE Il presente documento è costituito da n pagine progressivamente

Dettagli

LA FORMAZIONE. ing. Concetto APRILE Dirigente dell Area Rischi Industriali

LA FORMAZIONE. ing. Concetto APRILE Dirigente dell Area Rischi Industriali Ambiente e Sicurezza Giornata di aggiornamento Siracusa, 31 marzo 2006 LA FORMAZIONE IN CONFORMITA ALLE DIRETTIVE SEVESO ing. Concetto APRILE Dirigente dell Area Rischi Industriali Ministero dell Interno

Dettagli