Regolamento della Scuola Nazionale Dirigenti

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "Regolamento della Scuola Nazionale Dirigenti"

Transcript

1 Regolamento della Scuola Nazionale Dirigenti Istituzione e finalità 1. La Scuola Nazionale Dirigenti (SNAD) del CSI ha il compito di formare i dirigenti dell Associazione secondo quanto previsto dal Progetto culturale sportivo del CSI. 2. La SNAD in particolare: a) elabora gli itinerari formativi dei dirigenti del CSI; b) definisce i curricoli dei corsi ai vari livelli; c) stabilisce i pre-requisiti degli aspiranti dirigenti per i vari livelli dei corsi previsti; d) esprime il suo parere vincolante sulla costituzione delle sedi regionali della Scuola; e) approva ed autorizza lo svolgimento dei corsi territoriali; f) nomina i coordinatori dei corsi territoriali, per il tramite dei direttori delle sedi regionali; g) organizza le iniziative di alta specializzazione per i formatori dei dirigenti CSI; h) organizza convegni, seminari, ricerche e altre iniziative sulla tematica relativa ai dirigenti; i) promuove l elaborazione e la pubblicazione dei sussidi necessari allo svolgimento delle sue attività; l) promuove ed organizza iniziative di aggiornamento dei dirigenti; m) istituisce e tiene aggiornato l Albo dei formatori dell Associazione; n) collabora con tutte le strutture dell Associazione per quanto riguarda la formazione dei dirigenti. Legale rappresentante della SNAD è il Presidente nazionale del CSI. Strutture e organi 3. La SNAD opera attraverso la struttura centrale e le sedi regionali o interregionali. Le sedi interregionali risultano equiparate per competenze e funzioni a quelle regionali, sul territorio di riferimento. 4. Sono organi della struttura centrale della SNAD: il Direttore generale; il Comitato Tecnico-didattico. 5. Il Direttore Generale è nominato dalla Presidenza nazionale su proposta del Direttore dell area formazione nazionale. È responsabile del funzionamento della struttura centrale e delle sedi regionali della SNAD. Esprime i pareri ed assume le decisioni di competenza della SNAD, previsti dall art. 2, sulla scorta dei criteri stabiliti dal Comitato Tecnico-didattico. Rilascia i diplomi e gli attestati relativi ai corsi e alle altre iniziative formative organizzate dalla SNAD. 6. Il Comitato Tecnico-didattico, nominato dalla Presidenza nazionale, è così composto: il Direttore dell Area formazione nazionale il Direttore generale della SNAD esperti del campo sportivo, educativo e manageriale Il Comitato è responsabile degli aspetti scientifici, educativi e didattici della SNAD. Cura, in particolare, i curricoli ed elabora i criteri generali per il funzionamento della SNAD a livello centrale e periferico in relazione alle competenze e agli adempimenti di cui all art La Segreteria nazionale del CSI ha la responsabilità del supporto amministrativo, logistico e funzionale della SNAD. REGOLAMENTO SCUOLE SNAD SNES.doc Pagina 1 di 9

2 Le sedi regionali 8. Presso le Presidenze regionali del CSI possono essere costituite delle sedi regionali della SNAD. Esse sono istituite (dalla SNAD) su proposta dei rispettivi Consigli regionali del CSI e previa verifica dei requisiti previsti. Le sedi regionali attuano nel territorio della regione i compiti propri della SNAD, approvano e garantiscono il corretto svolgimento delle iniziative formative rivolte ai dirigenti. Legale rappresentante di ciascuna sede regionale della SNAD è il rispettivo Presidente regionale del CSI. 9. Ciascuna sede regionale opera attraverso un Direttore e un Comitato Tecnico-didattico. 10. Il Direttore della sede regionale è nominato dalla Presidenza regionale su proposta del direttore dell area formazione regionale. Garantisce nel territorio regionale il corretto svolgimento delle iniziative formative rivolte ai dirigenti, approva i corsi e i risultati finali, comunica gli esiti dei corsi al Direttore della SNAD, anche ai fini del rilascio dei diplomi e degli attestati relativi ai corsi e alle altre iniziative formative realizzate dalla SNAD nel territorio della regione. 11. Il Comitato Tecnico-didattico, nominato dalla Presidenza regionale, è così composto: il Direttore dell area formazione regionale il Direttore della sede regionale SNAD esperti del campo sportivo ed educativo Il Comitato è responsabile della realizzazione in regione dei criteri di funzionamento della SNAD per quanto attiene agli aspetti scientifici, educativi e didattici e in maniera particolare per quanto attiene ai programmi dei corsi e alla scelta dei formatori. Le iniziative formative 12. La SNAD organizza le seguenti iniziative formative: corsi per dirigenti sportivi corsi di specializzazione per dirigenti sportivi corsi di alta specializzazione per formatori altre iniziative formative e di aggiornamento rivolte ai formatori e ai dirigenti sportivi 13. I corsi per dirigenti sportivi organizzati dalla SNAD sono così articolati: a) corsi di qualificazione finalizzati alla preparazione dei dirigenti sportivi b) corsi di specializzazione per settore o ambito di impegno riservati a dirigenti sportivi già qualificati 14. I corsi di alta specializzazione sono finalizzati alla preparazione e alla qualificazione dei formatori. 15. Le altre iniziative di formazione e di aggiornamento sono rivolte ai formatori e ai dirigenti sportivi nella logica della formazione ricorrente. Le modalità organizzative dei corsi 16. L organizzazione dei corsi per dirigenti sportivi compete ai Comitati provinciali e circoscrizionali abilitati, e ai Consigli regionali del CSI, previa costituzione della sede regionale della SNAD. La realizzazione dei corsi è affidata a un coordinatore nominato dal direttore regionale. I corsi devono essere inseriti nel Piano Annuale della Formazione approvato da ciascun Consiglio regionale secondo le modalità e i criteri stabiliti dal Coordinamento nazionale della formazione. REGOLAMENTO SCUOLE SNAD SNES.doc Pagina 2 di 9

3 La struttura centrale della SNAD può organizzare e gestire direttamente corsi rivolti a realtà territoriali (provinciali e/o regionali) del CSI carenti e particolarmente bisognose di interventi di supplenza. 17. Lo svolgimento dei corsi, regolarmente inseriti nel Piano annuale della formazione, deve essere preventivamente autorizzato dal Direttore della sede regionale della SNAD, che ne verifica la fattibilità, le modalità organizzative, l applicazione dei curricoli e dei programmi, i docenti e i formatori impegnati. 18. L organizzazione delle altre iniziative di formazione e di aggiornamento rivolte ai dirigenti sportivi dell Associazione compete, secondo i programmi, agli organi centrali e periferici del CSI. Lo svolgimento dei corsi 19. I corsi devono svolgersi secondo le modalità e i curricoli elaborati dal Coordinamento nazionale della formazione e dal Comitato Tecnico-didattico della SNAD. 20. Il Comitato Tecnico-didattico della sede regionale può concedere crediti formativi, sulla base dell itinerario formativo e del regolamento dei crediti formativi. 21. Ciascun corso si conclude con un accertamento finale, secondo modalità che verranno fissate dalla SNAD. A tale fase interviene il Direttore della sede regionale o un suo delegato. 22. I diplomi e gli attestati dei corsi e delle iniziative formative della SNAD sono rilasciati dal Direttore generale della SNAD. Gli stessi vengono controfirmati dal Presidente della struttura del CSI (Presidente nazionale, Presidente regionale, Presidente di Comitato) che ha avuto la responsabilità dell iniziativa e dal Coordinatore del corso. 23. I docenti delle scuole per dirigenti sportivi di qualsiasi livello devono essere iscritti all Albo Nazionale Formatori. Per l utilizzo di docenti non iscritti all Albo dovrà essere inoltrata richiesta al Direttore generale della SNAD, attestandone la qualità e le competenze. 24. I Comitati organizzatori dei corsi ai vari livelli dovranno trasmettere alla SNAD, al termine di ogni corso, dettagliata relazione sull andamento e le risultanze del corso stesso con l elenco di coloro ai quali può essere rilasciato l attestato di dirigente sportivo. 25. La SNAD può invalidare un corso in qualsiasi momento, qualora riscontri inosservanza del presente regolamento o mancanza di rispondenza al piano di studio della Scuola. 26. Tutti gli attestati conseguiti nella Scuola, ai vari livelli, hanno valenza associativa all interno del CSI. Pertanto la perdita della qualifica di tesserato comporta automaticamente la perdita della qualifica di dirigente sportivo o formatore. 27. Il dirigente sportivo del CSI rispetta e approva lo Statuto dell Associazione e ne sottoscrive il Patto Associativo. REGOLAMENTO SCUOLE SNAD SNES.doc Pagina 3 di 9

4 Regolamento della Scuola Nazionale Educatori Sportivi Istituzione e finalità 1. La Scuola Nazionale Educatori Sportivi (SNES) del Centro Sportivo Italiano ha il compito di formare gli operatori tecnici dell Associazione secondo quanto previsto dal Progetto culturale sportivo del CSI. 2. La SNES in particolare: a) elabora i percorsi formativi di tutti gli educatori sportivi del CSI; b) definisce i curricoli dei corsi ai vari livelli; c) stabilisce i pre-requisiti degli aspiranti educatori sportivi per i vari livelli dei corsi previsti; d) esprime il suo parere vincolante sulla costituzione delle sedi regionali della scuola e sulla nomina dei relativi direttori; e) approva ed autorizza lo svolgimento dei corsi territoriali; f) nomina i coordinatori dei corsi territoriali, per il tramite dei direttori delle sedi regionali; g) organizza le iniziative di alta specializzazione per i formatori degli educatori sportivi del CSI; h) organizza convegni, seminari, ricerche e altre iniziative sulla tematica relativa agli educatori sportivi; i) promuove l elaborazione e la pubblicazione dei sussidi necessari allo svolgimento delle sue attività; l) promuove ed organizza iniziative di aggiornamento degli educatori sportivi; m) istituisce e tiene aggiornato l Albo dei formatori dell Associazione; n) collabora con tutte le strutture dell Associazione per quanto riguarda la formazione degli educatori sportivi. Legale rappresentante della SNES è il Presidente nazionale del CSI. Strutture ed organi 3. La SNES opera attraverso la struttura centrale e le sedi regionali o interregionali. Le sedi interregionali risultano equiparate per competenze e funzioni a quelle regionali, sul territorio di riferimento. 4. Sono organi della struttura centrale della SNES: il Direttore generale il Comitato Tecnico-didattico 5. Il Direttore generale è nominato dalla Presidenza nazionale del CSI su proposta del Direttore dell Area formazione nazionale. È responsabile del funzionamento della struttura centrale e delle sedi regionali della SNES. Esprime i pareri ed assume le decisioni di competenza della SNES, previsti dall art. 2, sulla scorta dei criteri dal Comitato Tecnico-didattico. Rilascia i diplomi e gli attestati relativi ai corsi e alle altre iniziative formative organizzate dalla SNES. 6. Il Comitato Tecnico-didattico, nominato dalla Presidenza nazionale, è così composto: il Direttore dell Area formazione nazionale il Direttore generale della SNES esperti del campo sportivo ed educativo Il Comitato è responsabile degli aspetti scientifici, educativi e didattici della SNES. Cura, in particolare, i curricoli ed elabora i criteri generali per il funzionamento della SNES a livello centrale e periferico in relazione alle competenze e agli adempimenti di cui all art. 2. REGOLAMENTO SCUOLE SNAD SNES.doc Pagina 4 di 9

5 7. La Segreteria nazionale del CSI ha la responsabilità del supporto amministrativo, logistico e funzionale della SNES. Le sedi regionali 8. Presso le Presidenze regionali del CSI possono essere costituite delle sedi regionali della SNES. Esse sono istituite dalla SNES su proposta dei rispettivi Consigli regionali del CSI e previa verifica dei requisiti previsti. Le sedi regionali attuano nel territorio della regione i compiti propri della SNES, approvano e garantiscono il corretto svolgimento delle iniziative formative rivolte agli educatori sportivi. Legale rappresentante di ciascuna sede regionale della SNES è il rispettivo Presidente regionale del CSI. 9. Ciascuna sede regionale opera attraverso un Direttore e un Comitato Tecnico-didattico. 10. Il Direttore della sede regionale garantisce nel territorio regionale il corretto svolgimento delle iniziative formative rivolte agli educatori sportivi, approva i corsi e i risultati finali, comunica gli esiti dei corsi al Direttore della SNES, anche ai fini del rilascio dei diplomi e degli attestati relativi ai corsi e alle altre iniziative formative realizzate dalla SNES nel territorio della regione. È nominato dalla Presidenza regionale su proposta del Direttore dell Area formazione regionale. 11. Il Comitato Tecnico-didattico, nominato dalla Presidenza regionale, è così composto: il Direttore dell Area formazione regionale il Direttore della sede regionale della SNES esperti del campo sportivo ed educativo Il Comitato è responsabile della realizzazione in regione dei criteri di funzionamento della SNES per quanto attiene agli aspetti scientifici, educativi e didattici e in maniera particolare per quanto attiene ai programmi dei corsi e alla scelta dei formatori. Le iniziative formative 12. La SNES organizza le seguenti iniziative formative: corsi per operatori sportivi corsi di specializzazione per ambiti ed aree specifiche corsi di alta specializzazione per formatori altre iniziative formative e di aggiornamento rivolte ai formatori e agli educatori sportivi 13. I corsi per educatori sportivi organizzati dalla SNES sono così articolati: a) corsi di qualificazione e abilitazione degli animatori, allenatori, istruttori, arbitri e giudici; b) corsi di specializzazione e abilitazione per gli operatori sportivi in possesso di diploma di educatore sportivo (o comunque in possesso di crediti formativi, riconosciuti dalla SNES, secondo il regolamento approvato dal Comitato tecnico-didattico a livello nazionale); c) corsi di alta specializzazione di qualificazione e abilitazione dei formatori. 15. Le altre iniziative di formazione e di aggiornamento sono rivolte ai formatori e agli operatori sportivi già qualificati dalla SNES nella logica della formazione ricorrente; di norma in tali occasioni non si rilasciano diplomi ma, se necessario, attestati di partecipazione. REGOLAMENTO SCUOLE SNAD SNES.doc Pagina 5 di 9

6 Le modalità organizzative dei corsi 16. L organizzazione dei corsi per la qualificazione/abilitazione e per la specializzazione degli operatori sportivi compete ai Comitati provinciali e circoscrizionali abilitati, e ai Consigli regionali del CSI, previa costituzione della sede regionale della SNES. La realizzazione dei corsi è affidata a un coordinatore nominato dal direttore regionale. I corsi devono essere inseriti nel Piano Annuale della Formazione approvato da ciascun Consiglio regionale secondo le modalità e i criteri stabiliti dal Coordinamento nazionale della formazione. La sede centrale della SNES può organizzare e gestire direttamente corsi di qualificazione e di specializzazione rivolti a realtà territoriali (provinciali e/o regionali) del CSI carenti e particolarmente bisognose, nella logica della sussidiarietà. Può, inoltre, organizzare corsi per quelle discipline sportive da promuovere e che, in relazione alla loro limitata diffusione o alla loro atipicità, risulterebbe difficile promuovere a livello locale o regionale. I corsi di alta specializzazione per formatori, competono alla sede centrale della SNES, così come quelli di abilitazione e qualificazione nella qualità di istruttori e/o allenatori per alcune discipline sportive, come da regolamenti emanati dalla Direzione tecnica nazionale e dal Coordinamento nazionale della formazione. La medesima sede centrale, per opportunità logistiche ed organizzative, può decentrare tali attività. 17. Lo svolgimento dei corsi, regolarmente inseriti nel Piano annuale della formazione, deve essere preventivamente autorizzato dal Direttore della sede regionale della SNES, che ne verifica la fattibilità, le modalità organizzative, l applicazione dei curricoli e dei programmi, i docenti e i formatori impegnati. 18. L organizzazione delle altre iniziative di formazione e di aggiornamento rivolte agli educatori sportivi dell Associazione compete, secondo i programmi, agli organi centrali e periferici del CSI. Lo svolgimento dei corsi 19. I corsi per i vari livelli devono svolgersi secondo le modalità e i curricoli elaborati dal Comitato Tecnico-didattico della SNES. 20. Per i corsi di qualificazione e di specializzazione il Comitato Tecnico-didattico della sede regionale può concedere crediti formativi, sulla base dell itinerario formativo e del relativo regolamento stilato dalla sede centrale della SNES. 21. I corsi che a norma delle vigenti Convenzioni con le Federazioni Sportive Nazionali rilasciano titoli riconosciuti anche dalle Federazioni stesse sono quelli indicati dalle norme e dai regolamenti che verranno emanati dal Comitato Tecnico-didattico della SNES tenuto conto anche delle modalità e delle competenze previste dalle diverse Convenzioni. 22. Ciascun corso si conclude con un accertamento finale, secondo modalità che verranno fissate dalla SNES. A tale fase interviene il Direttore della sede regionale o un suo delegato. 23. I diplomi e gli attestati dei corsi e delle iniziative formative e della SNES ai vari livelli sono rilasciati dal Direttore generale della SNES. 24. Il possesso dell attestato di specializzazione e l acquisizione di sufficienti crediti formativi, su proposta delle sedi regionali e centrale della SNES, consentono l accesso ai corsi per formatori. REGOLAMENTO SCUOLE SNAD SNES.doc Pagina 6 di 9

7 25. I docenti delle scuole per educatori sportivi di qualsiasi livello devono essere iscritti all Albo nazionale Formatori. Per l utilizzo di docenti non iscritti all Albo dovrà essere inoltrata richiesta al Direttore generale della SNES, attestandone la qualità e le competenze, redigendo completo e dettagliato curriculum vitae. 26. I Comitati organizzatori dei corsi ai vari livelli dovranno trasmettere alla SNES, al termine di ogni corso, dettagliata relazione sull andamento e le risultanze del corso stesso con l elenco di coloro ai quali può essere rilasciato l attestato di educatore sportivo. 27. La SNES può invalidare un corso in qualsiasi momento, qualora riscontri inosservanza del presente regolamento o mancanza di rispondenza al piano di studio della Scuola. 28. Tutti gli attestati conseguiti nella Scuola, ai vari livelli, hanno valenza associativa all interno del CSI. Pertanto la perdita della qualifica di tesserato comporta automaticamente la perdita della qualifica di educatore sportivo o formatore. 29. L educatore sportivo del CSI rispetta e approva lo Statuto dell Associazione e ne sottoscrive il Patto Associativo. REGOLAMENTO SCUOLE SNAD SNES.doc Pagina 7 di 9

8 Regolamento di applicazione dei crediti formativi all interno del sistema formativo del Centro Sportivo Italiano (allegato 1) 1. Il sistema formativo del Centro Sportivo Italiano si basa sulla logica dei crediti formativi. 2. Il credito formativo è una misura del carico di lavoro svolto per affinare capacità e acquisire conoscenze, abilità e competenze nell ambito dello specifico itinerario formativo. 3. I crediti risultano maturati definitivamente al superamento dell esame e sono indipendenti dal voto riportato. 4. Ogni itinerario formativo del CSI è composto di 100 crediti formativi. 5. L accesso all esame è consentito solo ed esclusivamente al riconoscimento dei 100 crediti formativi previsti dagli itinerari formativi. Durante l itinerario formativo, sulla base dei crediti formativi acquisiti e secondo le indicazioni del coordinamento nazionale della formazione, vengono rilasciati attestati intermedi di qualificazione. 6. L attribuzione dei crediti formativi per ciascuna area-tematica del sistema formativo è demandata alle sedi centrali delle scuole di formazione del CSI. 7. I crediti formativi sono riconosciuti dalle sedi regionali/interregionali delle Scuole di formazione del CSI, le quali provvedono ad inviare alla sede centrale tutta la documentazione utile per l eventuale inserimento negli albi. 8. L indicazione dei crediti formativi conseguiti a livello territoriale compete al coordinatore territoriale della formazione, il quale provvede a darne comunicazione alla sede regionale della s Scuola di formazione competente per il relativo riconoscimento. 9. L indicazione dei crediti formativi conseguiti a livello regionale compete al Direttore dell Area formazione regionale, il quale provvede a darne comunicazione alla sede regionale della Scuola di formazione competente per il relativo riconoscimento. 10. L indicazione dei crediti formativi conseguiti a livello nazionale compete al coordinatore nazionale della formazione, il quale provvede a darne comunicazione alla sede regionale della Scuola di formazione competente per il relativo riconoscimento. 11. Ogni mancato riconoscimento va motivato al Direttore dell Area formazione competente. 12. L acquisizione definitiva dei crediti avviene al completamento dell itinerario formativo. 13. I crediti riconosciuti derivano da: percorsi formativi compiuti a livello territoriale, regionale e nazionale all interno del CSI e da titoli conseguiti in istituti statali o legalmente riconosciuti (crediti formali) esperienze sul campo maturate in ambito di comitato territoriale, regionale, nazionale o studi personali coerenti con l itinerario formativo (crediti non formali) 14. I crediti possono determinare, su decisione del comitato tecnico-didattico delle sedi regionali delle scuole di formazione, anche l'esonero dalla frequenza delle unità per le quali sono stati riconosciuti, consentendo, pertanto, accessi differenziati all itinerario formativo; gli stessi possono essere accompagnati da un sistema complementare di debiti. 15. Risulta consentito trasferire eventuali crediti formativi nell ambito di itinerari simili. REGOLAMENTO SCUOLE SNAD SNES.doc Pagina 8 di 9

9 16. Gli itinerari formativi del CSI prevedono la concessione di 80 crediti formativi attraverso formazione applicata (corsi, seminari, laboratori, ecc.); gli altri 20 crediti formativi, indispensabili per il completamento dell itinerario formativo, sono conseguibili come di seguito precisato: fino ad un massimo di 15 crediti formativi per la partecipazione attiva alla vita associativa in qualità di: componente commissione tecnica dell attività sportiva componente comitato tecnico-didattico delle Scuole di formazione dirigente di comitato territoriale, regionale, nazionale dirigente di società sportiva allenatore animatore arbitro (incluso l anno di tirocinio obbligatorio) fino ad un massimo di 3 crediti formativi per la partecipazione a sessioni formative quali incontri, seminari, serate associative, ecc., promosse dal comitato territoriale; 1 credito formativo per la partecipazione ad eventi di carattere territoriale (di massimo una settimana), in qualità di componenti dell équipe tecnico-organizzativa; fino ad un massimo di 3 crediti formativi per la partecipazione ad eventi di carattere regionale (di massimo una settimana), in qualità di componenti dell équipe tecnico-organizzativa; fino ad un massimo di 7 crediti formativi per la partecipazione ad eventi di carattere nazionale (di massimo una settimana), in qualità di componenti dell équipe tecnico-organizzativa; fino ad un massimo di 10 crediti formativi per la partecipazione a corsi di formazione a distanza o multimediali (cd rom) promossi dalle sedi centrali delle scuole di formazione; fino ad un massimo di 2 crediti formativi per la partecipazione a iniziative formative non direttamente inerenti lo specifico itinerario formativo, promosse sia dalle scuole di formazione del CSI, sia da altre agenzie educative e formative; fino ad un massimo di 5 crediti formativi per la preparazione dell esame, consistente obbligatoriamente in predisposizione e discussione di un elaborato scritto, simulazione di un unità didattica, compilazione di un test e colloquio, secondo le indicazioni delle scuole di formazione del CSI. 17. Qualora fossero conseguiti più di 100 crediti formativi, le sedi regionali delle Scuole di formazione del CSI possono trasferire gli stessi, dietro richiesta dell interessato, ad altro itinerario formativo comparabile. REGOLAMENTO SCUOLE SNAD SNES.doc Pagina 9 di 9

FACOLTA DI GIURISPRUDENZA

FACOLTA DI GIURISPRUDENZA FACOLTA DI GIURISPRUDENZA REGOLAMENTO DIDATTICO SCUOLA BIENNALE DI SPECIALIZZAZIONE PER LE PROFESSIONI LEGALI Articolo 1 L Università di Lecce istituisce presso la Facoltà di Giurisprudenza, ai sensi degli

Dettagli

ORGANIZZAZIONE PER CORSE PROFESSIONISTICHE DELLA LEGA DEL CICLISMO PROFESSIONISTICO (L.C.P.)

ORGANIZZAZIONE PER CORSE PROFESSIONISTICHE DELLA LEGA DEL CICLISMO PROFESSIONISTICO (L.C.P.) NORME CONCERNENTI I DIRETTORI DI ORGANIZZAZIONE PER CORSE PROFESSIONISTICHE DELLA LEGA DEL CICLISMO PROFESSIONISTICO (L.C.P.) Art.1 1. Il Direttore di Organizzazione è il soggetto preposto dall Ente Organizzatore

Dettagli

REGOLAMENTO IN MATERIA DI CREDITI FORMATIVI PROFESSIONALI DEL PERSONALE TECNICO AMMINISTRATIVO DELL UNIVERSITA DEGLI STUDI DI PAVIA

REGOLAMENTO IN MATERIA DI CREDITI FORMATIVI PROFESSIONALI DEL PERSONALE TECNICO AMMINISTRATIVO DELL UNIVERSITA DEGLI STUDI DI PAVIA REGOLAMENTO IN MATERIA DI CREDITI FORMATIVI PROFESSIONALI DEL PERSONALE TECNICO AMMINISTRATIVO DELL UNIVERSITA DEGLI STUDI DI PAVIA PREMESSA 1. Il Contratto Collettivo Nazionale 9/8/2000 relativo al quadriennio

Dettagli

LA VALUTAZIONE DEGLI ALUNNI. Regolamento (D.P.R. 22 giugno 2009, n. 122) Art. 1 Oggetto del regolamento Finalità e caratteri della valutazione

LA VALUTAZIONE DEGLI ALUNNI. Regolamento (D.P.R. 22 giugno 2009, n. 122) Art. 1 Oggetto del regolamento Finalità e caratteri della valutazione LA VALUTAZIONE DEGLI ALUNNI Testo in vigore dal 20.08.2009 Regolamento (D.P.R. 22 giugno 2009, n. 122) Art. 1 Oggetto del regolamento Finalità e caratteri della valutazione 2. La valutazione è espressione

Dettagli

REGOLAMENTO DIDATTICO DEL CORSO DI LAUREA IN MATEMATICA (Mathematics) Classe L-35 Scienze Matematiche

REGOLAMENTO DIDATTICO DEL CORSO DI LAUREA IN MATEMATICA (Mathematics) Classe L-35 Scienze Matematiche REGOLAMENTO DIDATTICO DEL CORSO DI LAUREA IN MATEMATICA (Mathematics) Classe L-35 Scienze Matematiche (Emanato con D.R. n. 619 del 07.06.2017 pubblicato all Albo on line di Ateneo in data 08.06.2017 e

Dettagli

DECRETO RETTORALE N. 5868. Regolamento per l attivazione dei Master universitari di primo e secondo livello e dei corsi di perfezionamento IL RETTORE

DECRETO RETTORALE N. 5868. Regolamento per l attivazione dei Master universitari di primo e secondo livello e dei corsi di perfezionamento IL RETTORE DECRETO RETTORALE N. 5868 Regolamento per l attivazione dei Master universitari di primo e secondo livello e dei corsi di perfezionamento IL RETTORE Visto visto visto vista lo Statuto dell Università Cattolica

Dettagli

Istituto Musicale Pareggiato G. Paisiello TARANTO. BIENNIO SPERIMENTALE DI II LIVELLO IN DISCIPLINE MUSICALI Regolamento didattico interno

Istituto Musicale Pareggiato G. Paisiello TARANTO. BIENNIO SPERIMENTALE DI II LIVELLO IN DISCIPLINE MUSICALI Regolamento didattico interno Istituto Musicale Pareggiato G. Paisiello TARANTO BIENNIO SPERIMENTALE DI II LIVELLO IN DISCIPLINE MUSICALI Regolamento didattico interno Premessa Il presente regolamento disciplina l attuazione del Biennio

Dettagli

FEDERAZIONE ITALIANA CANOTTAGGIO

FEDERAZIONE ITALIANA CANOTTAGGIO FEDERAZIONE ITALIANA CANOTTAGGIO REGOLAMENTO PER L'ISCRIZIONE ALL'ALBO DEGLI ALLENATORI ARTICOLO 1 La F.I.C., per il tesseramento dei Tecnici Sportivi, prevede l iscrizione all apposito Albo degli Allenatori

Dettagli

Università degli Studi di Perugia. Facoltà di Scienze della Formazione. Corso di perfezionamento

Università degli Studi di Perugia. Facoltà di Scienze della Formazione. Corso di perfezionamento Università degli Studi di Perugia Facoltà di Scienze della Formazione Corso di perfezionamento in progettazione, gestione e coordinamento dell Oratorio Regolamento didattico ART. 1 - ISTITUZIONE Ai sensi

Dettagli

REGOLAMENTO DEL CORSO REGIONALE DI FORMAZIONE PER UFFICIALI DI GARA DI PESISTICA

REGOLAMENTO DEL CORSO REGIONALE DI FORMAZIONE PER UFFICIALI DI GARA DI PESISTICA 1 - Organizzazione e periodo di svolgimento L organizzazione del Corso è affidata all Organizzazione Territoriale FIPE. Il garante del Corso è il Presidente/Delegato del Comitato, che si avvarrà della

Dettagli

VADEMECUM ATTIVITA FORMATIVA OBBLIGATORIA (in riferimento alle Linee guida)

VADEMECUM ATTIVITA FORMATIVA OBBLIGATORIA (in riferimento alle Linee guida) VADEMECUM ATTIVITA FORMATIVA OBBLIGATORIA (in riferimento alle Linee guida) COSA DEVE FARE L ORDINE PROVINCIALE Informazioni generali L Ordine in base alle Linee Guida deve: - Diffondere fra gli iscritti

Dettagli

REGOLAMENTO ARTI MARZIALI (KARATE, JUDO, JU-JITSU E SIMILARI)

REGOLAMENTO ARTI MARZIALI (KARATE, JUDO, JU-JITSU E SIMILARI) REGOLAMENTO ARTI MARZIALI (KARATE, JUDO, JU-JITSU E SIMILARI) Premessa L'importanza crescente che, già da alcuni anni, le Arti marziali hanno assunto all'interno della nostra Associazione unita alla precisa

Dettagli

Lega nazionale pallacanestro Uisp

Lega nazionale pallacanestro Uisp Lega nazionale pallacanestro Uisp REGOLAMENTO DI FORMAZIONE approvato dal Consiglio nazionale di lega l 8-10 febbraio 2008 DISPOSIZIONI GENERALI Art. 1 - DEFINIZIONE La Lega Pallacanestro fa propri gli

Dettagli

REGOLAMENTO FORMAZIONE MOTOCICLISMO

REGOLAMENTO FORMAZIONE MOTOCICLISMO DAL REGOLAMENTO NAZIONALE APPROVATO DAL CONSIGLIO NAZIONALE DEL 23 24 APRILE 2010 TITOLO V NORME PER LA FORMAZIONE ARTICOLO 76 FINALITÀ ED OBIETTIVI 1. Per il raggiungimento degli scopi e delle finalità

Dettagli

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PAVIA SERVIZIO POST LAUREA

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PAVIA SERVIZIO POST LAUREA REGOLAMENTO PER L ISTITUZIONE DI CORSI PER MASTER UNIVERSITARIO, CORSI DI PERFEZIONAMENTO E CORSI DI AGGIORNAMENTO E FORMAZIONE PERMANENTE Art. 1 Definizione 1. L Università promuove, ai sensi della normativa

Dettagli

(Emanato con D.R. n. 618 del pubblicato all Albo on line di Ateneo in data e nel B.U. n. 129) a valere dall a.a.

(Emanato con D.R. n. 618 del pubblicato all Albo on line di Ateneo in data e nel B.U. n. 129) a valere dall a.a. REGOLAMENTO DIDATTICO DEL CORSO DI LAUREA IN INGEGNERIA INFORMATICA E DELL INFORMAZIONE (Computer and Information Engineering) Classe L-8 Ingegneria dell Informazione (Emanato con D.R. n. 618 del 07.06.2017

Dettagli

Art. 1 Definizione, ambito di applicazione e obiettivi

Art. 1 Definizione, ambito di applicazione e obiettivi REGOLAMENTO PER L AGGIORNAMENTO E SVILUPPO PROFESSIONALE CONTINUO in attuazione dell art.7 del D.P.R. 7 agosto 2012 n.137 Revisione approvata dalla Conferenza degli Ordini del 22 luglio 2016 e dal Consiglio

Dettagli

Anno Accademico 2006/2007. 4 Corso di perfezionamento. Gestione di organizzazioni non profit e Progettazione sociale.

Anno Accademico 2006/2007. 4 Corso di perfezionamento. Gestione di organizzazioni non profit e Progettazione sociale. Università degli Studi di Bergamo Centro Servizi del Volontariato Anno Accademico 2006/2007 4 Corso di perfezionamento Gestione di organizzazioni non profit e Progettazione sociale Presentazione Giunto

Dettagli

ORDINE DEGLI AVVOCATI DI LAGONEGRO. Commissione locale per la Formazione

ORDINE DEGLI AVVOCATI DI LAGONEGRO. Commissione locale per la Formazione Regolamento 1. Costituzione ORDINE DEGLI AVVOCATI DI LAGONEGRO Commissione locale per la Formazione È costituita presso l ordine degli avvocati di Lagonegro la Commissione locale per la formazione professionale

Dettagli

REGOLAMENTO DEI QUADRI TECNICI FEDERALI

REGOLAMENTO DEI QUADRI TECNICI FEDERALI REGOLAMENTO DEI QUADRI TECNICI FEDERALI Aggiornamento settembre 2015 PREMESSA La FIBa cura le attività di formazione e aggiornamento dei suoi Quadri Tecnici Federali al fine di favorire lo sviluppo professionale

Dettagli

SETTORE JU JITSU CSEN

SETTORE JU JITSU CSEN SETTORE JU JITSU CSEN REGOLAMENTO OPERATIVO Età minima per cintura nera 16 anni compiuti. 1) Organizzazione Territoriale. L organizzazione sul territorio del settore Ju Jitsu segue lo schema dei livelli

Dettagli

NORME E SPECIFICHE SULLA FORMAZIONE NAZIONALE

NORME E SPECIFICHE SULLA FORMAZIONE NAZIONALE TITOLO V - NORME PER LA FORMAZIONE DAL REGOLAMENTO NAZIONALE APPROVATO DAL CONSIGLIO NAZIONALE DEL 16/12/2006 ARTICOLO 85- FINALITÀ ED OBIETTIVI Per il raggiungimento degli scopi e delle finalità previste

Dettagli

SCUOLA BIENNALE DI SPECIALIZZAZIONE PER LE PROFESSIONI LEGALI STATUTO

SCUOLA BIENNALE DI SPECIALIZZAZIONE PER LE PROFESSIONI LEGALI STATUTO Giurisprudenza SCUOLA BIENNALE DI SPECIALIZZAZIONE PER LE PROFESSIONI LEGALI STATUTO Art. 1 L Università di Bari istituisce presso la Facoltà di Giurisprudenza, ai sensi degli articoli 4, comma 1, legge

Dettagli

MIUR.AOODGOSV.REGISTRO UFFICIALE(U).0009077.04-08-2016

MIUR.AOODGOSV.REGISTRO UFFICIALE(U).0009077.04-08-2016 MIUR.AOODGOSV.REGISTRO UFFICIALE(U).0009077.04-08-2016 Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca Dipartimento per il sistema educativo di istruzione e formazione Direzione generale per

Dettagli

DIPARTIMENTI MAGISTRATURA E FORMAZIONE GRUPPI DI LAVORO

DIPARTIMENTI MAGISTRATURA E FORMAZIONE GRUPPI DI LAVORO DIPARTIMENTI MAGISTRATURA E FORMAZIONE GRUPPI DI LAVORO NOTA: parti inserite/modificate evidenziate in rosso 19 luglio 2016 REGOLAMENTO PER L AGGIORNAMENTO E SVILUPPO PROFESSIONALE CONTINUO In attuazione

Dettagli

Master di II Livello in CARDIOLOGIA DELLO SPORT

Master di II Livello in CARDIOLOGIA DELLO SPORT Master di II Livello in CARDIOLOGIA DELLO SPORT Art. 1 Attivazione del Master L Università degli Studi de L Aquila attiva, su proposta della Facoltà di Medicina e Chirurgia e congiuntamente alla Università

Dettagli

LINEE DI INDIRIZZO. del Regolamento per l aggiornamento della competenza professionale

LINEE DI INDIRIZZO. del Regolamento per l aggiornamento della competenza professionale LINEE DI INDIRIZZO (approvate dal Consiglio Nazionale nella seduta del 13/12/2013) del Regolamento per l aggiornamento della competenza professionale (pubblicato nel Bollettino Ufficiale del Ministero

Dettagli

a) contribuisce alla diffusione delle attività ricreative e sportive legate agli ambienti marino, lacustre, lagunare e fluviale;

a) contribuisce alla diffusione delle attività ricreative e sportive legate agli ambienti marino, lacustre, lagunare e fluviale; REGOLAMENTO ORGANICO PREMESSA Il presente Regolamento integra, con riferimenti specifici e per quanto delegato al Settore Vela Nazionale, norme generali contenute nello Statuto e nel Regolamento Nazionale

Dettagli

REGIONE CALABRIA GIUNTA REGIONALE Dipartimento Tutela della Salute e Politiche Sanitarie Settore Risorse Umane SSR, Formazione ECM

REGIONE CALABRIA GIUNTA REGIONALE Dipartimento Tutela della Salute e Politiche Sanitarie Settore Risorse Umane SSR, Formazione ECM REGIONE CALABRIA GIUNTA REGIONALE Dipartimento Tutela della Salute e Politiche Sanitarie Settore Risorse Umane SSR, Formazione ECM DECRETO DIRIGENTE DEL DIPARTIMENTO SETTORE ASSUNTO IL 05 AGOSTO 2016 PROT.

Dettagli

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI BERGAMO

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI BERGAMO UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI BERGAMO FACOLTÀ DI ECONOMIA REGOLAMENTO DIDATTICO DEL CORSO DI LAUREA SPECIALISTICA IN ECONOMIA AZIENDALE E DIREZIONE DELLE AZIENDE (classe 84/S) dall a.a. 2005-2005 TITOLO PRIMO

Dettagli

UISP TOSCANA REGOLAMENTO REGIONALE DELLA FORMAZIONE

UISP TOSCANA REGOLAMENTO REGIONALE DELLA FORMAZIONE UISP TOSCANA REGOLAMENTO REGIONALE DELLA FORMAZIONE PREMESSE La UISP Comitato Regionale Toscana, di seguito denominata UISP Toscana, VISTO - l Art. 2 comma 4 dello Statuto UISP (approvato 8-10 maggio 2009)

Dettagli

DISPOSIZIONI PER LA FORMAZIONE DEL CONDUTTORE DI IMPIANTI TERMICI, IN ATTUAZIONE DELL ARTICOLO 287 del D.lgs. 3 aprile 2006, n.

DISPOSIZIONI PER LA FORMAZIONE DEL CONDUTTORE DI IMPIANTI TERMICI, IN ATTUAZIONE DELL ARTICOLO 287 del D.lgs. 3 aprile 2006, n. ALLEGATO 2 DISPOSIZIONI PER LA FORMAZIONE DEL CONDUTTORE DI IMPIANTI TERMICI, IN ATTUAZIONE DELL ARTICOLO 287 del D.lgs. 3 aprile 2006, n. 152 Tipologia di impianti Le disposizioni seguenti concernono

Dettagli

1 CORSO DI SPECIALIZZAZIONE PER PREPARATORI FISICI DELLA FEDERAZIONE CICLISTICA ITALIANA BANDO DI AMMISSIONE

1 CORSO DI SPECIALIZZAZIONE PER PREPARATORI FISICI DELLA FEDERAZIONE CICLISTICA ITALIANA BANDO DI AMMISSIONE 1 CORSO DI SPECIALIZZAZIONE PER PREPARATORI FISICI DELLA FEDERAZIONE CICLISTICA ITALIANA - 2016 BANDO DI AMMISSIONE Il presente Bando contiene le norme di ammissione ed il programma didattico del 1 Corso

Dettagli

All. 1 GLOSSARIO E COMPATIBILITA DEI RUOLI

All. 1 GLOSSARIO E COMPATIBILITA DEI RUOLI GLOSSARIO E COMPATIBILITA DEI RUOLI All. 1 Sede di attuazione di progetto: è l unità operativa di base dell ente al di sotto della quale non può essere istituita altra struttura di livello inferiore ed

Dettagli

REGOLAMENTO DIDATTICO DEL CORSO DI LAUREA IN GIURISPRUDENZA CICLO UNICO QUINQUENNALE LMG/01

REGOLAMENTO DIDATTICO DEL CORSO DI LAUREA IN GIURISPRUDENZA CICLO UNICO QUINQUENNALE LMG/01 REGOLAMENTO DIDATTICO DEL CORSO DI LAUREA IN GIURISPRUDENZA CICLO UNICO QUINQUENNALE LMG/01 Art. 1 Finalità e contenuto del Regolamento 1. Il presente Regolamento didattico del corso di laurea in Giurisprudenza

Dettagli

PROGRAMMA NAZIONALE DI FORMAZIONE

PROGRAMMA NAZIONALE DI FORMAZIONE PROGRAMMA NAZIONALE DI FORMAZIONE PER IL RISCHIO N.B.C.R. Art. 1 Validità CAPO I DISPOSIZIONI GENERALI 1. I disposti emanati con le presenti norme sono da intendersi comuni a tutti i corsi di cui al presente

Dettagli

Roma, 14 settembre 2006 Prot. n Ai Presidenti dei Comitati Regionali FIDAL Ai Fiduciari Tecnici Regionali LORO SEDI

Roma, 14 settembre 2006 Prot. n Ai Presidenti dei Comitati Regionali FIDAL Ai Fiduciari Tecnici Regionali LORO SEDI Roma, 14 settembre 2006 Prot. n. 11507 Ai Presidenti dei Comitati Regionali FIDAL Ai Fiduciari Tecnici Regionali LORO SEDI Oggetto: iniziative per i tecnici di atletica leggera Come anticipato con la precedente

Dettagli

MODIFICHE ALLE NORME E SPECIFICHE SULLA FORMAZIONE NAZIONALE APPROVATE DAL CONSIGLIO NAZIONALE Riunito a Firenze il 21-e 22 febbraio 2014

MODIFICHE ALLE NORME E SPECIFICHE SULLA FORMAZIONE NAZIONALE APPROVATE DAL CONSIGLIO NAZIONALE Riunito a Firenze il 21-e 22 febbraio 2014 MODIFICHE ALLE NORME E SPECIFICHE SULLA FORMAZIONE NAZIONALE APPROVATE DAL CONSIGLIO NAZIONALE Riunito a Firenze il 21-e 22 febbraio 2014 (Legenda: MODIFICHE = sottolineato grassetto) DAL REGOLAMENTO NAZIONALE

Dettagli

REGOLAMENTO DELLA SCUOLA

REGOLAMENTO DELLA SCUOLA REGOLAMENTO DELLA SCUOLA 1. Finalità dei corsi di specializzazione in psicoterapia 2. Organi 3. Ammissione al corso 4. Selezione 5. Iscrizione 6. Abbreviazione del corso 7. Assenze e recuperi 8. Verifica

Dettagli

REGOLAMENTO QUADRI TECNICI

REGOLAMENTO QUADRI TECNICI F.I.B. FEDERAZIONE ITALIANA BOCCE * REGOLAMENTO QUADRI TECNICI SETTORE SCUOLA & SETTORE GIOVANILE 1 TITOLO I APPARTENENZA AGLI ORGANICI TECNICI DEL SETTORE SCUOLA FIB E DEL SETTORE GIOVANILE FIB E RELATIVI

Dettagli

REGOLAMENTO DIDATTICO DEL CORSO DI LAUREA MAGISTRALE IN ENGINEERING MANAGEMENT INGEGNERIA GESTIONALE. Classe LM-31 Ingegneria Gestionale

REGOLAMENTO DIDATTICO DEL CORSO DI LAUREA MAGISTRALE IN ENGINEERING MANAGEMENT INGEGNERIA GESTIONALE. Classe LM-31 Ingegneria Gestionale REGOLAMENTO DIDATTICO DEL CORSO DI LAUREA MAGISTRALE IN ENGINEERING MANAGEMENT INGEGNERIA GESTIONALE Classe LM-31 Ingegneria Gestionale Articolo 1 Definizioni 1. Ai fini del presente Regolamento Didattico

Dettagli

GLOSSARIO PER CAPIRNE DI PIÙ: L UNIVERSITÀ DALL A ALLA Z ANNO ACCADEMICO L anno accademico ha inizio il 1 ottobre e termina a settembre dell anno

GLOSSARIO PER CAPIRNE DI PIÙ: L UNIVERSITÀ DALL A ALLA Z ANNO ACCADEMICO L anno accademico ha inizio il 1 ottobre e termina a settembre dell anno GLOSSARIO PER CAPIRNE DI PIÙ: L UNIVERSITÀ DALL A ALLA Z ANNO ACCADEMICO L anno accademico ha inizio il 1 ottobre e termina a settembre dell anno successivo (le lezioni però, per alcuni corsi, iniziano

Dettagli

Comitato Regionale Campano. A tutti gli interessati

Comitato Regionale Campano. A tutti gli interessati Comitato Regionale Campano A tutti gli interessati Oggetto: Corso per Aspirante tecnico + Istruttore anno 2015. Si comunica che è possibile presentare domanda di partecipazione ai corsi di formazione di

Dettagli

REGOLAMENTO ESAME DI LAUREA MAGISTRALE A CICLO UNICO IN CTF

REGOLAMENTO ESAME DI LAUREA MAGISTRALE A CICLO UNICO IN CTF REGOLAMENTO ESAME DI LAUREA MAGISTRALE A CICLO UNICO IN CTF Aggiornato con delibera del Senato Accademico del 08 aprile 2014 (Estratto dai verbali del Consiglio di Classe LM-13 in Farmacia e Farmacia Industriale

Dettagli

CORSI SPECIALI PER INSEGNANTI, ATTIVATI AI SENSI DELLA LEGGE 143/2004 REGOLAMENTO DI FUNZIONAMENTO. Art. 1

CORSI SPECIALI PER INSEGNANTI, ATTIVATI AI SENSI DELLA LEGGE 143/2004 REGOLAMENTO DI FUNZIONAMENTO. Art. 1 CORSI SPECIALI PER INSEGNANTI, ATTIVATI AI SENSI DELLA LEGGE 143/2004 REGOLAMENTO DI FUNZIONAMENTO Art. 1 L Università degli Studi di Lecce attiva, organizza e disciplina i Corsi Speciali di durata annuale

Dettagli

REGOLAMENTO DIDATTICO DEL CORSO DI LAUREA IN INGEGNERIA GESTIONALE (Engineering management) Classe L-8 Ingegneria dell Informazione

REGOLAMENTO DIDATTICO DEL CORSO DI LAUREA IN INGEGNERIA GESTIONALE (Engineering management) Classe L-8 Ingegneria dell Informazione REGOLAMENTO DIDATTICO DEL CORSO DI LAUREA IN INGEGNERIA GESTIONALE (Engineering management) Classe L-8 Ingegneria dell Informazione Articolo 1 Definizioni 1. Ai fini del presente Regolamento Didattico

Dettagli

DISPOSIZIONI PER L APERTURA/RICONFERMA CENTRI CALCISTICI E SCUOLE DI CALCIO

DISPOSIZIONI PER L APERTURA/RICONFERMA CENTRI CALCISTICI E SCUOLE DI CALCIO C.O.N.I. F.I.G.C. DELEGAZIONE PROVINCIALE DI TREVISO 31100 TREVISO Viale della Repubblica, 243/a Tel. 0422/421565 Fax 0422/421586 E-mail : treviso@figc.it S.G.S. ATTIVITA DI BASE - Stagione Sportiva 2013/2014

Dettagli

COMUNE DI SOLEMINIS PROVINCIA DI CAGLIARI REGOLAMENTO PER LA CONCESSIONE DI CONTRIBUTI A SOSTEGNO DELL ATTIVITA SPORTIVA

COMUNE DI SOLEMINIS PROVINCIA DI CAGLIARI REGOLAMENTO PER LA CONCESSIONE DI CONTRIBUTI A SOSTEGNO DELL ATTIVITA SPORTIVA COMUNE DI SOLEMINIS PROVINCIA DI CAGLIARI REGOLAMENTO PER LA CONCESSIONE DI CONTRIBUTI A SOSTEGNO DELL ATTIVITA SPORTIVA Approvato con deliberazione del Consiglio Comunale n. 30 del 20/07/2010 Art. 1 Finalità

Dettagli

Regolamento per l istituzione e la gestione. dei corsi di formazione per "operatori" ed "educatori" della lega attività equestri

Regolamento per l istituzione e la gestione. dei corsi di formazione per operatori ed educatori della lega attività equestri Regolamento per l istituzione e la gestione dei corsi di formazione per "operatori" ed "educatori" della lega attività equestri e dei corsi di aggiornamento, e di perfezionamento e dei seminari di formazione

Dettagli

Scuola superiore della magistratura;

Scuola superiore della magistratura; Scuola superiore della magistratura Il Comitato Direttivo visti gli artt. 1, terzo comma, 2, terzo comma, 3, secondo comma, e 5, secondo comma, d.lgs. 30 gennaio 2006, n. 26, concernenti l autonomia gestionale

Dettagli

COMUNE DI BOTRUGNO PROVINCIA DI LECCE

COMUNE DI BOTRUGNO PROVINCIA DI LECCE COMUNE DI BOTRUGNO PROVINCIA DI LECCE REGOLAMENTO PER LA GESTIONE DELL ALBO E DELLA CONSULTA DELLE ASSOCIAZIONI Approvato con Delibera del C.C. n del 1 INDICE Articolo 1. FINALITA Articolo 2. DEFINIZIONE

Dettagli

Centro Sportivo Italiano Comitato Circoscrizionale di Acireale

Centro Sportivo Italiano Comitato Circoscrizionale di Acireale Centro Sportivo Italiano Comitato Circoscrizionale di Acireale Premessa : REGOLAMENTO AREA FORMAZIONE Il Centro Sportivo Italiano ha il compito di formare gli Educatori sportivi dell Associazione secondo

Dettagli

NORME DI ORGANIZZAZIONE E FUNZIONAMENTO DEL TAVOLO DI PARTENARIATO

NORME DI ORGANIZZAZIONE E FUNZIONAMENTO DEL TAVOLO DI PARTENARIATO NORME DI ORGANIZZAZIONE E FUNZIONAMENTO DEL TAVOLO DI PARTENARIATO Pagina 1 di 9 Indice Premessa... 3 1 Oggetto del disciplinare... 3 2 Composizione del Tavolo di Partenariato.... 3 3 Il Presidente...

Dettagli

REGOLAMENTO ISTRUTTORI GIOVANILI FIM 2016

REGOLAMENTO ISTRUTTORI GIOVANILI FIM 2016 REGOLAMENTO ISTRUTTORI GIOVANILI FIM 2016 Approvazione Consiglio Federale del 5/2/2016 Lo scopo dell insegnamento è quello di fare scoprire il mondo della motonautica prima come gioco e divertimento vero

Dettagli

REGOLAMENTO ISTRUTTORI GIOVANILI 2018

REGOLAMENTO ISTRUTTORI GIOVANILI 2018 REGOLAMENTO ISTRUTTORI GIOVANILI 2018 (approvazione Delibera del Presidente nr. 5/18 del 21 febbraio 2018) Lo scopo dell insegnamento è quello di fare scoprire il mondo della motonautica prima come gioco

Dettagli

Corso di formazione Le conoscenze indicate, articolate per ambiti di competenze, costituiscono gli obiettivi formativi del corso di formazione.

Corso di formazione Le conoscenze indicate, articolate per ambiti di competenze, costituiscono gli obiettivi formativi del corso di formazione. Allegato 3 DISPOSIZIONI PER LA FORMAZIONE DEL RESPONSABILE TECNICO DI TINTOLAVANDERIA, IN ATTUAZIONE DELL ARTICOLO 2 COMMA 2, LETTERA A) DELLA LEGGE 22 FEBBRAIO 2006, N. 84 E S.M. Requisiti di accesso

Dettagli

PROGETTO ACSI- BUDO. Regione Lombardia. OBBIETTIVI: Creare un settore D.O.C.G. per le Arti Marziali/Discipline Orientali

PROGETTO ACSI- BUDO. Regione Lombardia. OBBIETTIVI: Creare un settore D.O.C.G. per le Arti Marziali/Discipline Orientali PROGETTO ACSI- BUDO Regione Lombardia OBBIETTIVI: Creare un settore D.O.C.G. per le Arti Marziali/Discipline Orientali STRUTTURA ACSI BUDO COMITATO di CONTROLLO e di ATTESTAZIONE (maestri capiscuola )

Dettagli

SCUOLA FORENSE DELL ORDINE DEGLI AVVOCATI DI MANTOVA

SCUOLA FORENSE DELL ORDINE DEGLI AVVOCATI DI MANTOVA SCUOLA FORENSE DELL ORDINE DEGLI AVVOCATI DI MANTOVA STATUTO ARTICOLO 1 ISTITUZIONE E FINALITA Con delibera 15.5.18 il Consiglio dell Ordine degli Avvocati di Mantova (di seguito, per brevità, denominato

Dettagli

EVOLUZIONE DELLA NORMATIVA PER L ABILITAZIONE D.M. 5 AGOSTO 2011

EVOLUZIONE DELLA NORMATIVA PER L ABILITAZIONE D.M. 5 AGOSTO 2011 EVOLUZIONE DELLA NORMATIVA PER L ABILITAZIONE DEI PROFESSIONISTI ANTINCENDIO D.M. 5 AGOSTO 2011 Parma 16 novembre 2012 S.D.A.C. Arch. Fabrizio Finuoli NUOVA NORMATIVA DI RIFERIMENTO D.M. 5 agosto 2011

Dettagli

CORSO A.S.A. (ADDETTI SEGNALAZIONE AGGIUNTIVA)

CORSO A.S.A. (ADDETTI SEGNALAZIONE AGGIUNTIVA) SETTORE STUDI ALLEGATO 1 CORSO A.S.A. (ADDETTI SEGNALAZIONE AGGIUNTIVA) COMMISSIONE NAZIONALE DIRETTORI DI CORSA E SICUREZZA Nuova Normativa di riferimento approvata dal C.F. del 27/04/2015 3 Obiettivi

Dettagli

Delibera della Giunta Regionale n. 357 del 12/06/2018

Delibera della Giunta Regionale n. 357 del 12/06/2018 Delibera della Giunta Regionale n. 357 del 12/06/2018 Dipartimento 50 - GIUNTA REGIONALE DELLA CAMPANIA Direzione Generale 4 - DG per la tutela della salute e il coordin. del sist. sanitario regionale

Dettagli

Circolare Didattica & Formazione 2015

Circolare Didattica & Formazione 2015 C.M.A.S. C.O.N.I. C.I.P.S. FEDERAZIONE ITALIANA PESCA SPORTIVA E ATTIVITA SUBACQUEE (F. I. P. S. A. S.) Viale Tiziano, 70-00196 Roma Circolare Didattica & Formazione 2015 kk12 Indice Indice... 2 Gli altri

Dettagli

CROCE ROSSA ITALIANA

CROCE ROSSA ITALIANA REGOLAMENTO CORSI DI FORMAZIONE NEL SETTORE EMERGENZA CAPO I DISPOSIZIONI GENERALI Art. 1 - Premessa 1. Al fine di ottemperare ai propri compiti istituzionali, nell ambito delle attività di emergenza,

Dettagli

TITOLO II - LA FUNZIONE DIDATTICA. Capo I - Le attività didattiche

TITOLO II - LA FUNZIONE DIDATTICA. Capo I - Le attività didattiche TITOLO II - LA FUNZIONE DIDATTICA Art. 7 Tipologia delle forme didattiche Capo I - Le attività didattiche 7.1 Le attività didattiche possono assumere tutte le forme consentite dalla normativa vigente e

Dettagli

ACCREDITAMENTO ENTI E AGENZIE DI FORMAZIONE

ACCREDITAMENTO ENTI E AGENZIE DI FORMAZIONE ACCREDITAMENTO ENTI E AGENZIE DI FORMAZIONE (D.M. N 177 del 10/7/2000) L allegato documento, che riguarda le dichiarazioni richieste dall art.2, comma 3, del D.M. 177/2000, è composto da due parti: scheda

Dettagli

Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca Ufficio Scolastico Regionale per la Sardegna Direzione Generale Uff.

Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca Ufficio Scolastico Regionale per la Sardegna Direzione Generale Uff. Prot. n. 6202/1 Cagliari, 09/05/2006 Oggetto : PUBBLICAZIONE BANDO PER LA SELEZIONE DEL DOCENTE AL QUALE AFFIDARE A LIVELLO PROVINCIALE LA FUNZIONE DI COORDINATORE PER L EDUCAZIONE FISICA E SPORTIVA Facendo

Dettagli

REGOLAMENTO DIDATTICO CORSI DI TIROCINIO FORMATIVO ATTIVO PARTE NORMATIVA Art. 1 - Accesso 1. L attivazione dell anno di Tirocinio Formativo Attivo è subordinata alla previsione annuale di fabbisogno di

Dettagli

CRITERI DI VALUTAZIONE DEL PERCORSO FORMATIVO ASA ED OSS:

CRITERI DI VALUTAZIONE DEL PERCORSO FORMATIVO ASA ED OSS: CRITERI DI VALUTAZIONE DEL PERCORSO FORMATIVO ASA ED OSS: MODALITA DI CONDUZIONE DELLE PROVE D ESAME E CRITERI DI VALUTAZIONE 28 aprile 2010 Angelo Benedetti 1 OBIETTIVI Conoscere le modalità di svolgimento

Dettagli

Prot. MIUR.AOODRLO 011548 dell 11.07.2016. Ai Dirigenti degli Uffici Scolastici Provinciali della Lombardia

Prot. MIUR.AOODRLO 011548 dell 11.07.2016. Ai Dirigenti degli Uffici Scolastici Provinciali della Lombardia Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca Ufficio Scolastico Regionale per la Lombardia Ufficio V A.T. Como - Settore regionale Ordinamenti e Politiche per gli Studenti Via Pola, 11 124

Dettagli

Premessa. Art. 1 - Albo dei Tecnici Sportivi della Federazione Motociclistica Italiana

Premessa. Art. 1 - Albo dei Tecnici Sportivi della Federazione Motociclistica Italiana Albo dei Tecnici Sportivi della Federazione Motociclistica Italiana Regolamento conforme al Sistema Nazionale delle Qualifiche dei Tecnici Sportivi CONI INDICE Art.01 Albo dei Tecnici Sportivi della Federazione

Dettagli

Tirocinio tramite frequenza di corsi di formazione professionale

Tirocinio tramite frequenza di corsi di formazione professionale ASSEMBLEA DEI SEGRETARI Tirocinio tramite frequenza di corsi di formazione professionale Dott.ssa Domitilla Tavolaro Ufficio Relazioni Istituzionali e Coordinamento Ordini Territoriali 31 maggio 2016 Tirocinio

Dettagli

CROCE ROSSA ITALIANA

CROCE ROSSA ITALIANA REGOLAMENTO ISTRUTTORI C.R.I. di PROTEZIONE CIVILE CAPO I DISPOSIZIONI GENERALI Art. 1 - Premessa 1. Al fine di ottemperare ai propri compiti istituzionali, nell ambito delle attività di protezione civile

Dettagli

UNIVERSITA DEGLI STUDI DELLA BASILICATA

UNIVERSITA DEGLI STUDI DELLA BASILICATA UNIVERSITA DEGLI STUDI DELLA BASILICATA Descrizione del processo di assicurazione di Qualità dell Ateneo Lo Statuto dell Università degli Studi della Basilicata (emanato con D.R. n. 88 del 12 aprile 2012,

Dettagli

FEDERAZIONE ITALIANA DELLA CACCIA CAMPIONATO ITALIANO PERCORSO DI CACCIA IN PEDANA. REGOLAMENTO Edizione Art. 1 SCOPI

FEDERAZIONE ITALIANA DELLA CACCIA CAMPIONATO ITALIANO PERCORSO DI CACCIA IN PEDANA. REGOLAMENTO Edizione Art. 1 SCOPI FEDERAZIONE ITALIANA DELLA CACCIA CAMPIONATO ITALIANO PERCORSO DI CACCIA IN PEDANA REGOLAMENTO Edizione 2015 Art. 1 SCOPI 1.1 La FEDERAZIONE ITALIANA DELLA CACCIA (di seguito FIDC) in adempimento del suo

Dettagli

REGOLAMENTO NAZIONALE UNITÁ CINOFILE DI SOCCORSO

REGOLAMENTO NAZIONALE UNITÁ CINOFILE DI SOCCORSO REGOLAMENTO NAZIONALE UNITÁ CINOFILE DI SOCCORSO REGOLAMENTO NAZIONALE DELLE UNITÁ CINOFILE DA SOCCORSO DEI VOLONTARI DEL SOCCORSO ViSTO IL Regolamento Nazionale dei Volontari del Soccorso C.R.I.; Considerato

Dettagli

WKLF - REGOLAMENTO TECNICO DI KRAV MAGA WKLF WORLD KAPAP LOTAR FEDERATION REGOLAMENTO TECNICO KRAV MAGA

WKLF - REGOLAMENTO TECNICO DI KRAV MAGA WKLF WORLD KAPAP LOTAR FEDERATION REGOLAMENTO TECNICO KRAV MAGA WKLF WORLD KAPAP LOTAR FEDERATION REGOLAMENTO TECNICO KRAV MAGA Pagina 1 di 9 Regolamento Tecnico PRATICANTI I GRADI I livelli dei praticanti di Krav Maga sono 7 e si dividono in: - Cintura Bianca - Cintura

Dettagli

REGOLAMENTO DIDATTICO della LAUREA SPECIALISTICA IN FILOLOGIA MODERNA Classe 16/s

REGOLAMENTO DIDATTICO della LAUREA SPECIALISTICA IN FILOLOGIA MODERNA Classe 16/s Approvato dal Consiglio di Facoltà del 24 Marzo 2004 REGOLAMENTO DIDATTICO della LAUREA SPECIALISTICA IN FILOLOGIA MODERNA Classe 16/s ART. 1 - DENOMINAZIONE 1 - È attivato presso la Facoltà di Lettere

Dettagli

Art. 1 Definizioni Art. 2 Istituzione Art. 3 Comitato per la Didattica, Consiglio Didattico e Commissione di Gestione della Qualità

Art. 1 Definizioni Art. 2 Istituzione Art. 3 Comitato per la Didattica, Consiglio Didattico e Commissione di Gestione della Qualità Università degli Studi di Siena Dipartimento di Scienze storiche e dei beni culturali Regolamento didattico del corso di laurea in SCIENZE STORICHE E DEL PATRIMONIO CULTURALE HISTORY AND CULTURAL HERITAGE

Dettagli

l ISSM G. Puccini di Gallarate regolamenta i Corsi pre-accademici, già attivati in via sperimentale nell a.a. 2010/2011, secondo il seguente

l ISSM G. Puccini di Gallarate regolamenta i Corsi pre-accademici, già attivati in via sperimentale nell a.a. 2010/2011, secondo il seguente ISTITUTO SUPERIORE DI STUDI MUSICALI G. PUCCINI Pareggiato ai Conservatori di Musica di Stato D.P.R. n. 766 del 14.07.1984 Via Dante, 11 21013 Gallarate Vista la Legge del 21 dicembre 1999, n. 508 Visto

Dettagli

Art. 1 Definizioni Art. 2 Istituzione Art. 3 Comitato per la Didattica, Consiglio Didattico e Commissione di Gestione della Qualità

Art. 1 Definizioni Art. 2 Istituzione Art. 3 Comitato per la Didattica, Consiglio Didattico e Commissione di Gestione della Qualità Università degli Studi di Siena Dipartimento di Scienze storiche e dei beni culturali Regolamento didattico del corso di laurea in SCIENZE STORICHE E DEL PATRIMONIO CULTURALE HISTORY AND CULTURAL HERITAGE

Dettagli

REGOLAMENTO DEL SETTORE TECNICO

REGOLAMENTO DEL SETTORE TECNICO REGOLAMENTO DEL SETTORE TECNICO Parte I Attribuzioni, struttura e organizzazione del Settore Tecnico Art. 1 Attribuzioni e funzioni 1. Il Settore Tecnico della F.I.G.C., tenuto anche conto delle esperienze

Dettagli

REGOLAMENTO DELLE ATTIVITÀ DI TIROCINIO NEL CORSO DI LAUREA MAGISTRALE IN BIOLOGIA QUANTITATIVA E COMPUTAZIONALE (QUANTITATIVE AND COMPUTATIONAL

REGOLAMENTO DELLE ATTIVITÀ DI TIROCINIO NEL CORSO DI LAUREA MAGISTRALE IN BIOLOGIA QUANTITATIVA E COMPUTAZIONALE (QUANTITATIVE AND COMPUTATIONAL REGOLAMENTO DELLE ATTIVITÀ DI TIROCINIO NEL CORSO DI LAUREA MAGISTRALE IN BIOLOGIA QUANTITATIVA E COMPUTAZIONALE (QUANTITATIVE AND COMPUTATIONAL BIOLOGY) Approvato dal Consiglio del Centro di Biologia

Dettagli

INDIZIONE DEL CORSO ALLIEVO ALLENATORE PRIMO LIVELLO GIOVANILE

INDIZIONE DEL CORSO ALLIEVO ALLENATORE PRIMO LIVELLO GIOVANILE INDIZIONE DEL CORSO ALLIEVO ALLENATORE PRIMO LIVELLO GIOVANILE 2015/2016. Il Centro di Qualificazione Provinciale, in collaborazione con il Comitato Provinciale FIPAV Palermo, indicono ed organizzano il

Dettagli

Progetto Arbitri Scolastici PALLAVOLO e BEACH VOLLEY

Progetto Arbitri Scolastici PALLAVOLO e BEACH VOLLEY Progetto Arbitri Scolastici PALLAVOLO e BEACH VOLLEY a.s. 2013-2014 PRESENTAZIONE Uno degli obiettivi dell'area scuola è il potenziamento dell'organizzazione dei Giochi Sportivi Studenteschi di pallavolo.

Dettagli

CORSI DI LAUREA ATTIVATI A.A. 2012/2013. CORSO DI LAUREA IN CHIMICA D.M. 270/04 Classe L-27 delle lauree in Scienze e Tecnologie Chimiche

CORSI DI LAUREA ATTIVATI A.A. 2012/2013. CORSO DI LAUREA IN CHIMICA D.M. 270/04 Classe L-27 delle lauree in Scienze e Tecnologie Chimiche CORSI DI LAUREA ATTIVATI A.A. 2012/2013 D.M. 270/04 Classe L-27 delle lauree in Scienze e Tecnologie Chimiche Sede: Via dell Ateneo Lucano 10 - Potenza Segreteria studenti: via dell Ateno Lucano 10 - Potenza

Dettagli

CIRCOLARE 45/2018 Docenti federali Comitati e Delegazioni Regionali

CIRCOLARE 45/2018 Docenti federali Comitati e Delegazioni Regionali Ufficio Tecnico CB/ Roma, 31 maggio 2018 CIRCOLARE 45/2018 Docenti federali Comitati e Delegazioni Regionali e, p.c. Componenti il Consiglio Federale Commissione Formazione Quadri Tecnici e Dirigenziali

Dettagli

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PAVIA

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PAVIA MASTER UNIVERSITARIO DI I o II LIVELLO SCHEMA TIPO PER LA PRESENTAZIONE DELLA PROPOSTA Ai sensi degli artt. 3-7 del decreto 22/10/2004 N. 270 Le proposte devono essere presentate entro i tempi stabiliti

Dettagli

COMUNICATO UFFICIALE. 1 Corso Allenatori SIRI di Primo Livello

COMUNICATO UFFICIALE. 1 Corso Allenatori SIRI di Primo Livello COMUNICATO UFFICIALE La Scuola Italiana Roller International (S.I.R.I.), in collaborazione con il SETTORE CORSA e SKIROLL della F.I.H.P., organizza il riservato ai possessori dei seguenti requisiti: 1

Dettagli

Ministero dell Istruzione,dell Università e della Ricerca

Ministero dell Istruzione,dell Università e della Ricerca Ministero dell Istruzione,dell Università e della Ricerca Ufficio Scolastico Regionale per la Liguria Ufficio I Programmazione Offerta Formativa Prot.n. 2360/C32 Genova, 5 giugno 2009 IL VICE DIRETTORE

Dettagli

Direzione Generale per il personale scolastico

Direzione Generale per il personale scolastico Direzione Generale per il personale scolastico Il contesto La nuova Direttiva Ministeriale n 170 del 2016 disciplina le modalità di: Accreditamento Qualificazione Riconoscimento dei singoli percorsi formativi

Dettagli

Titolo VIII - DISPOSIZIONI IN MATERIA DI SISTEMA DELLE COMPETENZE Capo I Standard regionali per il riconoscimento formale delle competenze

Titolo VIII - DISPOSIZIONI IN MATERIA DI SISTEMA DELLE COMPETENZE Capo I Standard regionali per il riconoscimento formale delle competenze Regolamento 08 agosto 2003, n. 47/R Regolamento di esecuzione della L.R. 26.7.2002, n. 32 (Testo unico della normativa della Regione Toscana in materia di educazione, istruzione, orientamento, formazione

Dettagli

REGOLAMENTO ISTRUTTORI GIOVANILI 2019

REGOLAMENTO ISTRUTTORI GIOVANILI 2019 REGOLAMENTO ISTRUTTORI GIOVANILI 2019 (approvazione Consiglio Federale 8 marzo 2019) Lo scopo dell insegnamento è quello di fare scoprire il mondo della motonautica prima come gioco e divertimento vero

Dettagli

Ufficio Scolastico Regionale per le Marche Direzione Generale Prot. n /C3b Ancona, 20 giugno 2008

Ufficio Scolastico Regionale per le Marche Direzione Generale Prot. n /C3b Ancona, 20 giugno 2008 Prot. n. 10482/C3b Ancona, 20 giugno 2008 IL DIRETTORE GENERALE VISTO l art. 307 del T.U. delle disposizioni in materia di istruzione, emanato con Decreto lgs. 16 aprile 1994 n. 297; VISTO il D.P.R. n.

Dettagli

a) Corso propedeutico annuale di PSICOTERAPIA SISTEMICO- RELAZIONALE.

a) Corso propedeutico annuale di PSICOTERAPIA SISTEMICO- RELAZIONALE. R E G O L A M E N T O I N T E R N O D E L L I S T I T U T O D I M E D I C I N A E P S I C O L O G I A S I S T E M I C A Articolo 1 Organizzazione scientifica e didattica dell Istituto L Istituto di Medicina

Dettagli

UISP Pallavolo Regolamento Formazione 2016

UISP Pallavolo Regolamento Formazione 2016 UISP Pallavolo Regolamento Formazione 2016 Art. 1 Premesse La UISP Pallavolo fa propri gli obiettivi nonché le finalità previste dallo Statuto, dal Regolamento Nazionale, dalle Norme e Specifiche per la

Dettagli

A.A. ORE TIPOLOGIA ORE ARTICOLAZIONE QUOTA ORARIA PER ORDINE DI SCUOLA. Preparazione c/o Università

A.A. ORE TIPOLOGIA ORE ARTICOLAZIONE QUOTA ORARIA PER ORDINE DI SCUOLA. Preparazione c/o Università Tirocinio Finalità fondamentale del didattico-professionale è la formazione delle competenze legate all esercizio concreto dell attività di insegnamento. Tale finalità è perseguita attraverso l espletamento

Dettagli