PROGETTO DEFINITIVO. ai sensi della Legge Regionale n. 20 del 18 aprile Oggetto RELAZIONE GEOLOGICA

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1 PROPONENTE località Bardoney Breuil - Cervinia (AO) SOSTITUZIONE DELLA SCIOVIA ESISTENTE "GRAN SOMETTA" CON UNA SEGGIOVIA ESAPOSTO AD AMMORSAMENTO TEMPORANEO DEI VEICOLI FRA I COMPRENSORI SCIISTICI DI VALTOURNENCHE E BREUIL-CERVINIA PROGETTO DEFINITIVO ai sensi della Legge Regionale n. 20 del 18 aprile 2008 Allegato GS R.1 Oggetto RELAZIONE GEOLOGICA Nome file Scala I progettisti R.1 - Revisione Data Descrizione 0 OTTOBRE 2020 EMISSIONE PROGETTO DEFINITIVO 1 MARZO 2021 INTEGRAZIONE 1 PROGETTO DEFINITIVO GRUPPO DI PROGETTAZIONE progettazione generale e aspetti funiviari aspetti urbanistici, idraulici e strutturali aspetti geologici aspetti ambientali aspetti archeologici Viale Piave 7/A - frazione Fiera di Primiero Primiero San Martino di C.zza (TN) Rue De Clos Saint - Vincent (AO) via Menabrea Chatillon (AO) via dei Quartieri Thiene (VI) Località Closellinaz Roisan (AO)

2 Sommario 1 Introduzione Quadro normativo di riferimento Inquadramento geografico Descrizione dell intervento in progetto Normativa urbanistica e vincoli Disciplina d uso Caratterizzazione e modellazione geologica del sito Inquadramento generale Indagini effettuate Modello geologico del sottosuolo Assetto strutturale degli ammassi rocciosi Coperture superficiali Presenza di falda Interferenza delle opere in progetto con la presenza di permafrost Modellazione sismica Cenni teorici Elaborazione dei dati di terreno per il sito del Colle Sud delle Cime Bianche Stendimento n Stendimento n Risultato della prospezione sismica nel Colle Sud delle Cime Bianche Elaborazione dei dati di terreno per il sito del Colle Nord delle Cime Bianche Stendimento n Stendimento n Risultato della prospezione sismica nel Colle Nord delle Cime Bianche Spettri di risposta Baltea Studio Geologico Associato - Relazione geologica - Integrazioni -2-

3 8 Valutazioni in merito alla progettazione ed alla realizzazione delle opere in progetto Fenomeni idraulici Conclusioni Baltea Studio Geologico Associato - Relazione geologica - Integrazioni -3-

4 1 Introduzione La presente relazione di indagine geologica redatta ai sensi del D.M. 17/01/2019 (NTC) è parte integrante del progetto definitivo di sostituzione della sciovia esistente Gran Sommetta ; con una seggiovia esaposto ad ammorsamento temporaneo dei veicoli fra i comprensori sciistici di Valtournenche e Breuil-Cervinia. Il presente elaborato, redatto ad integrazione del precedente, recepisce le richieste di approfondimento ed integrazione del Dipartimento Programmazione, difesa del suolo e risorse idriche della Regione Autonoma Valle d Aosta e sostituisce integralmente il precedente elaborato siglato GS2020_ R.0_Relazione geologica. 2 Quadro normativo di riferimento L indagine è stata effettuata in ottemperanza a quanto previsto dalle normative vigenti ed in particolare alle prescrizioni delle seguenti: D.M. LL.PP. 17 gennaio 2018 (Aggiornamento delle Norme Tecniche per le Costruzioni ); D.P.R. n. 380 del 06 giugno 2001 (Testo unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia edilizia); D.M. LL.PP. 11 marzo 1988 (Norme tecniche riguardanti le indagini sui terreni e sulle rocce, la stabilità dei pendii naturali e delle scarpate, i criteri generali e le prescrizioni per la progettazione, l esecuzione ed il collaudo delle opere di sostegno delle terre e delle opere di fondazione); D. Lgs. 152 del 03 aprile 2006 (Norme in materia ambientale); D.P.R. n. 120 del 13 giugno 2017 (disciplina semplificata per la gestione delle terre e rocce da scavo); L.R. 3 dicembre 2007, n. 31 (nuove disposizioni in materia di gestione dei rifiuti); D.G.R. n del 21 settembre 2018 (approvazione delle nuove linee-guida per la gestione dei materiali/rifiuti derivanti dalle attività di demolizione, costruzione e scavo, comprese le costruzioni stradali in attuazione della parte iv del d.lgs. 3 aprile 2006, n revoca della deliberazione della giunta regionale n. 529 in data 18/04/2014); O.P.C.M del 28 aprile 2006 (Criteri generali per l individuazione delle zone sismiche e per la formazione e l aggiornamento degli elenchi delle medesime zone) O.P.C.M del 20 marzo 2003 (Primi elementi in materia di criteri generali per Baltea Studio Geologico Associato - Relazione geologica - Integrazioni -4-

5 la classificazione sismica del territorio nazionale e di normative tecniche per le costruzioni in zona sismica); L.R. 31 luglio 2012, n. 23 (Disciplina delle attività di vigilanza su opere e costruzioni in zone sismiche); D.G.R. n del 04 ottobre 2013 (approvazione delle prime disposizioni attuative di cui all'art. 3 comma 3, della legge regionale 31 luglio 2012, n. 23 "disciplina delle attività di vigilanza su opere e costruzioni in zone sismiche"); D.G.R. n del 01/08/2014 (approvazione dell atto di indirizzo per l individuazione degli interventi privi di rilevanza ai fini della pubblica incolumità, ai sensi dell art. 3, comma 3, lettera E, della Legge Regionale 31 luglio 2012, n. 23 disciplina delle attività di vigilanza su opere e costruzioni in zone sismiche ). Come previsto al punto del suddetto Decreto Ministeriale è stato effettuato un piano di indagine mirato a definire le caratteristiche per la progettazione strutturale. Le indagini sono state programmate ed eseguite lungo il previsto tracciato della linea in modo tale da caratterizzare il volume significativo, inteso come la parte di sottosuolo influenzata, direttamente o indirettamente, dalla costruzione del manufatto e che influenza il manufatto stesso. I risultati delle indagini sono illustrati nell apposito documento Relazione geotecnica. 3 Inquadramento geografico La seggiovia in progetto si sviluppa lungo la dorsale spartiacque che separa la vallata di Valtournenche con la Val d Ayas, tra il Colle sud e il colle nord del Cime Bianche, in sostituzione dell attuale sciovia ormai vetusta e insufficiente a garantire i più moderni standard di collegamento rapido e di portata tra i comprensori di Valtournenche in s.s. e quello di Cervinia. La nuova seggiovia avrà una lunghezza di circa 1.2 Km e servirà a colmare il dislivello di circa 235 m che separa la stazione di partenza, posta a 2855 m s.l.m. circa, in prossimità del Colle Sud delle Cime Bianche, dalla stazione di arrivo del Colle Nord, a circa 3090 m s.l.m. Baltea Studio Geologico Associato - Relazione geologica - Integrazioni -5-

6 Figura 1. Inquadramento geografico su base topografica Baltea Studio Geologico Associato - Relazione geologica - Integrazioni -6-

7 Figura 2. Inquadramento geografico scala 1: Baltea Studio Geologico Associato - Relazione geologica - Integrazioni -7-

8 Comune di Valtournenche Servizi di ingegneria e di architettura relativi alla realizzazione della seggiovia Gran Sommetta 4 Descrizione dell intervento in progetto Il progetto in esame riguarda la sostituzione dell esistente sciovia Gran Sommetta con una seggiovia esaposto. L impianto, per la sua posizione, è strategico per il collegamento tra i comprensori sciistici di Valtournenche e Cervinia. La sciovia esistente risulta obsoleta per rispetto alle attuali esigenze di trasporto e di collegamento nonché di sicurezza e comfort degli utenti, e si rende pertanto necessaria la sua sostituzione con un impianto con caratteristiche moderne in grado di garantire una portata oraria adeguata (2400 persone/ora) evitando nello stesso tempo la necessità di battitura della pista della sciovia. I lavori in progetto comprendono: smantellamento delle opere elettromeccaniche e civili della sciovia esistente; realizzazione di una nuova seggiovia esaposto con veicoli carenati; realizzazione delle seguenti opere complementari: locali tecnici accessori strettamente necessari presso le stazioni di monte e di valle; sistemazione delle aree di imbarco e di sbarco e realizzazione dei raccordi con le piste da sci esistenti; realizzazione di una nuova linea di fornitura elettrica in media tensione presso la stazione di monte; realizzazione di una nuova linea di fornitura elettrica in bassa tensione presso la stazione di valle; demolizione e smaltimento dell edificio adibito a cabina elettrica di trasformazione mt/bt situato nei pressi dell attuale stazione di valle della sciovia. Il tracciato di linea della nuova seggiovia ricalca sostanzialmente quello dell impianto esistente che va a sostituire. Lungo la linea l impianto non presenta sorvoli di strade, corsi d acqua, piste da sci o linee interrate dell impianto di innevamento programmato. La realizzazione del nuovo impianto comporta la costruzione delle seguenti strutture: una stazione di valle. del tipo motrice fissa, con l'argano motore sistemato tra le travi di lancio e rallentamento; una stazione del tipo rinvio tenditrice con puleggia sistemata tra le travi di lancio Baltea Studio Geologico Associato - Piano di indagini geognostiche - -8-

9 e rallentamento; 12 sostegni di linea dei quali 2 in ritensione e 10 in appoggio. La stazione di valle è costituita da una struttura portante in acciaio sostenuta da una colonna centrale anteriore in acciaio e da una colonna centrale posteriore in cemento armato; ogni colonna porta la propria traversa in acciaio, a sua volta appoggio per le due travi longitudinali, di notevole rigidezza, dalle quali partono i bracci rivolti verso l esterno per collegare la struttura a forma di U dedicata al supporto e alla guida delle morse di veicoli ed e dei relativi gruppi di sincronizzazione. Presso la stazione di valle sono inoltre previste le seguenti strutture: - cabina di comando; - servizio igienico per il personale. Per quest ultimo è previso lo scarico in una vasca a tenuta da svuotare periodicamente, evitando ogni tipo di scarico sul suolo/sottosuolo o in corsi d acqua. La stazione di monte funge da motrice fissa e presso di essa sono installati il gruppo argano principale, l azionamento di recupero ed i freni di servizio e di emergenza. La struttura portante della stazione funiviaria è analoga a quella della stazione di valle: si tratta infatti di una struttura in carpenteria metallica, poggiante su due colonne e supportante i gruppi di sincronizzazione con relative passerelle di controllo e manutenzione, le rotaie e le guide di stazione; anche i meccanismi di accelerazione e decelerazione con relativi sistemi di sicurezza sono analoghi tra le due stazioni. Presso la stazione di monte è prevista la realizzazione dei seguenti locali edili accessori all impianto: magazzino per il ricovero di tutti i veicoli; cabina di comando con servizio igienico riservato al personale; locale azionamenti; locale magazzino per ricambi meccanici; locale cabina elettrica di trasformazione MT/bt; locale gruppo elettrogeno. Il magazzino veicoli ed i locali tecnici adibiti a cabina elettrica di trasformazione, magazzino e locale gruppo elettrogeno verranno realizzati impiegando una struttura portante in travi e pilastri in acciaio che si svilupperanno verso l alto a partire dalla quota Baltea Studio Geologico Associato - Relazione geologica - Integrazioni -9-

10 pavimento. I pilastri in acciaio poggeranno su pilastri in cemento armato necessari per trasmettere i carichi ai dadi di fondazione impostati sulla roccia. Tutte le opere di fondazione in cemento armato saranno collocate sotto il livello pavimento, pertanto saranno tutte interrate. I portali in acciaio verranno adeguatamente controventati. Una struttura di travi secondaria formerà l orditura del tetto. Il rivestimento esterno delle pareti e il manto di copertura verranno realizzati utilizzando dei pannelli metallici coibentati. Le cabine di comando ed il locale azionamenti poggeranno su una platea di fondazione lungo il cui perimetro verrà realizzato un muro in cemento armato la cui altezza raggiungerà la quota pavimento. La vasca così creata fungerà da vano tecnico per il passaggio dei cavi elettrici di potenza e di comando. Il pavimento dei locali sarà di tipo galleggiante e poggerà su una serie di travetti disposti parallelamente tra loro lungo il lato corto della vasca. Anche in questo caso le strutture portanti fuori terra verranno realizzate in acciaio. Il rivestimento esterno delle pareti e il manto di copertura verranno realizzati utilizzando dei pannelli metallici coibentati. Alla stazione di monte le tramezze interne che separano il locale magazzino dai locali tecnici e che separano tra loro gli stessi locali verranno realizzati in blocchi di calcestruzzo cellulare, materiale che dispone di ottime qualità di isolamento termico e di resistenza al fuoco. Analoga soluzione verrà utilizzata per le partizioni interne dei servizi igienici presso le due cabine di comando. All intradosso del solaio di copertura tra verranno posti in opera delle lastre armate autoportanti in calcestruzzo cellulare in modo da uniformare nei locali le caratteristiche di coibentazione termica e di resistenza al fuoco. I sostegni di linea sono del tipo a fusto centrale di forma piramidale ed a sezione circolare. Sono costruiti in lamiera d acciaio scatolata e ancorati alla fondazione in calcestruzzo mediante adeguati tirafondi. Tutti i sostegni verranno montati inclinati secondo la direzione media della risultante delle pressioni agenti sulla rulliera di sostegno. Baltea Studio Geologico Associato - Relazione geologica - Integrazioni -10-

11 5 Normativa urbanistica e vincoli Dall'analisi delle cartografie degli ambiti inedificabili l'area di studio è soggetta a seguenti vincoli: Vincolo Art. 34 (L.R. 11/98 Laghi e zone umide) si no Art. 35, comma 1 (L.R. 11/98 - terreni sedi di frane) si no Art. 36 ( L.R. 11/98 - terreni a rischio di inondazione) si no Fascia Fascia rispetto 80 metri della zona umida (solo stazione di valle) F3 - bassa pericolosità. Attraversato un tratto minimo fascia Fc-2 Ic A - fascia di cautela con disciplina di A (solo stazione di valle) Art. 37 (L.R. 11/98 - terreni soggetti al rischio di valanghe o slavine) si no R.D.L del 30/12/01923 (Vincoli idrogeologico) si no Vincolato R.D.L. 523 del 27/ (aree demaniali) si no Vincolo paesaggistico - PTP - Vincolo 1600 D.Lgs. 42/2004 si no Vincolato SIC (Siti di interesse comunitario) si no Vincolato ZPS (zone di protezione speciale) si no Vincolato 5.1 Disciplina d uso Nelle aree di cui all art. 35 comma 1 F3, è ammesso ogni tipo di intervento edilizio. Per gli interventi di nuova edificazione deve essere verificato lo stato di compatibilità con lo stato di dissesto esistente e con i fenomeni attesi. Nelle aree di cui all art 36, Ic A, sono consentiti...g) gli interventi di adeguamento funzionale di infrastrutture puntuali, lineari e a rete come indicate nella parte definizioni generali, non altrimenti localizzabili;... Si rimanda allo specifico studio sulla compatibilità dell intervento con lo stato di dissesto esistente, redatto ai sensi della D.G.R del , per quanto attiene la compatibilità con lo stato di dissesto esistente e le possibili interferenze con i fenomeni di inondazione presenti lungo il versante. Baltea Studio Geologico Associato - Relazione geologica - Integrazioni -11-

12 Figura 3. Art. 34 della L.R. 11/98 (zone umide e laghi) Figura 4. Art. 35/1 della L.R. 11/98 (Terreni sedi di frane) Baltea Studio Geologico Associato - Relazione geologica - Integrazioni -12-

13 Figura 5. Art. 36 della L.R. 11/98 (Terreni a rischio di inondazioni) Figura 6. Art. 37 della L.R. 11/98 (Valanghe e slavine) Baltea Studio Geologico Associato - Relazione geologica - Integrazioni -13-

14 Figura 7. Siti Natura 2000 (SIC e ZPS) Figura 8. R.D.L del 30/12/01923 (Vincoli idrogeologico) Baltea Studio Geologico Associato - Relazione geologica - Integrazioni -14-

15 6 Caratterizzazione e modellazione geologica del sito 6.1 Inquadramento generale Al fine di ottenere una caratterizzazione quanto più possibile esaustiva in merito alle caratteristiche stratigrafiche e meccaniche dei terreni interessati dal progetto, si è proceduto preliminarmente alla raccolta di tutte le informazioni disponibili, alla programmazione di una campagna di indagini geognostiche ed all effettuazione delle stesse. Per quanto attiene le informazioni ricavabili da letteratura, si fa in particolare riferimento ai più recenti studi relativi all area, tra cui la cartografia geologica del progetto CARG, consultabile sul geonavigatore della R.A.V.A. Il settore in oggetto è inquadrato, nella suddetta cartografia, al Fg. 71 (Monte Rosa) per il quale allo stato attuale non sono disponibili note illustrative. Tuttavia il sito è localizzato in prossimità del limite con il contiguo Fg. 70 Monte Cervino 1, a cui è possibile fare riferimento per l inquadramento tettonico regionale e la definizione delle unità strutturali e litologiche. L estratto di carta geologica sotto riportato indica la posizione dell area di intervento rispetto alle unità geologiche cartografate nell area. L area di intervento si situa interamente all interno dell Unità strutturale ad affinità oceanica nota come Zona Piemontese. Si tratta di un sistema tettonico multifalda che comprende unità ofiolitiche superiori (Zona del Combin) ed inferiori (Zona Zermatt-Saas), derivanti dalla subduzione e successiva chiusura dell oceano Mesozoico Ligure-Piemontese. Le unità superiori (Combin) sono non eclogitiche, non hanno cioè subito un metamorfismo di alta pressione derivante dalla subduzione e successiva riesumazione nelle prime fasi della subduzione. Essa comprende potenti successioni di metasedimenti oceanici (calcescisti) con intercalazione di litotipi di crosta oceanica (metabasalti prevalenti e localmente metagabbri e serpentiniti). Dell unità del Combin fa parte una successione di metasedimenti carbonatici e silicatici derivanti da uno scollamento da margine continentale, denominata Unità Pancherot-Cime Bianche. Questa unità è caratterizzata da importanti deformazioni tettoniche, con numerose pieghe e raddoppiamenti delle serie. Le successioni di maggiore spessore, derivanti proprio da pieghe e sovrapposizioni, si 1 ISPRA - SGI- CARG - note illustrative alla Carta geologica d Italia, Fg 070 Monte Cervino Baltea Studio Geologico Associato - Relazione geologica - Integrazioni -15-

16 localizzano in particolare lungo la dorsale Gran Sommetta Cime Bianche, in prossimità dell area di intervento. CO PCB CO Figura 9. Parete est della Gran Sommetta. Alla base prasiniti della Zona del Combin (CO); nella parte intermedia, brecce carbonatiche, quarziti, dolomie dell unità Pancherot-Cime Bianche (PCB). Alla sommità Calcescisti della Zona del Combin Baltea Studio Geologico Associato - Relazione geologica - Integrazioni -16-

17 Figura 10. Parete est della Bec Carré. Sequenze ripiegate di brecce carbonatiche, quarziti, dolomie e marmi. Le unità inferiori (Zermatt-Saas) sono eclogitiche, vale a dire con metamorfismo di alta pressione subito nelle prime fasi della subduzione e successiva sovraimpornta metamorfica di basso grado nelle fasi collisionali. Comprende sia rocce di copertura che di basamento oceanico. Nel settore di interesse affiorano prevalentemente anfiboliti albitiche, derivanti da basalti trasformati in rocce di alta pressione (glaucofaniti, eclogiti) e successivamente retrocesse. Si tratta di rocce massive a grana fine di colore verde scuro. Come si osserva nella carta geologica in figura 11, il tracciato della linea, sia attuale che prevista, si colloca interamente all interno di tale unità ad eccezione della stazione di valle, localizzata praticamente sul contatto tettonico con le sovrastanti Unità del Combin e nascosto da coperture quaternarie. Baltea Studio Geologico Associato - Relazione geologica - Integrazioni -17-

18 Comune di Valtournenche Servizi di ingegneria e di architettura relativi alla realizzazione della seggiovia Gran Sommetta Figura 11. Estratto dal geoportale Geologia.vda. inquadramento geologico del settore di intervento e legenda (pagg seguenti) Baltea Studio Geologico Associato - Piano di indagini geognostiche

19 Comune di Valtournenche Servizi di ingegneria e di architettura relativi alla realizzazione della seggiovia Gran Sommetta Baltea Studio Geologico Associato - Piano di indagini geognostiche

20 Figura 12. Settore stazione di valle caratterizzato dalla presenza di depositi superficiali alluvionali o glacio-lacustri Baltea Studio Geologico Associato - Relazione geologica - Integrazioni -20-

21 Sulla base dei rilievi e delle indagini effettuate in sito, lungo la linea si rinvengono le seguenti litologie a) Substrato roccioso - Calcescisti a mica chiara, compatti: si rinvengono nel settore della stazione di valle, occultati da coperture quaternarie e rilevati solo all interno di uno dei fori di sondaggio (vedi paragrafi successivi); - Anfiboliti massive, a grana fine di colore verde scuro, in genere compatte e poco fratturate - Anfiboliti scistose, a grana fine di colore verde scuro, mediamente fratturate - In un sondaggio effettuato presso la stazione di valle è stato individuato un livello di talcoscisti fittamente foliati. b) Coperture quaternarie - Depositi glaciali di fondo (till di allogamento): sabbie ghiaioso-limose massive, molto addensate, con tessitura a supporto di matrice e ciottoli sfaccettati, smussati e striati. Si rinvengono nel settore della stazione di valle e nel primo tratto della linea. - Depositi glacio-lacustri e alluvionali: limi sabbiosi o sabbie limose inglobanti clasti poligenici da poco a mediamente alterati con dimensioni dalla ghiaia media a minuta. Si rinvengono nel settore della stazione di valle. Nel settore della stazione di valle raggiungono uno spessore massimo di circa 7 m. - Coperture eluviali: strato di alterazione superficiale del substrato roccioso affiorante, costituiti da prevalente detrito monolitologico a granulometria da centimetrica a decimetrica. E diffuso lungo la linea e nel settore della stazione di monte, nei tratti in cui non affiora direttamente il substrato roccioso, con spessori compresi tra 1 e 2 m. 6.2 Indagini effettuate Allo scopo di definire un affidabile modello geologico del sottosuolo, anche in relazione alle problematiche geotecniche, è stato predisposto un piano di indagine lungo l intero tracciato della linea comprendente N 7 sondaggi a carotaggio continuo spinti alla profondità di 10 m N 2 indagini sismiche superficiali con tecnica MASW sul sito della stazione di valle N 2 stendimenti sismici superficiali con tecnica MASW sul sito della stazione di monte. La localizzazione delle indagini effettuate è indicata nelle immagini seguenti. Baltea Studio Geologico Associato - Relazione geologica - Integrazioni -21-

22 Comune di Valtournenche Servizi di ingegneria e di architettura relativi alla realizzazione della seggiovia Gran Sommetta Figura 13. Localizzazione dei sondaggi geognostici Baltea Studio Geologico Associato - Piano di indagini geognostiche

23 Figura 14. Localizzazione prospezioni sismiche di monte Baltea Studio Geologico Associato - Relazione geologica - Integrazioni -23-

24 Figura 15. Localizzazione prospezioni sismiche di valle Baltea Studio Geologico Associato - Relazione geologica - Integrazioni -24-

25 Comune di Valtournenche Servizi di ingegneria e di architettura relativi alla realizzazione della seggiovia Gran Sommetta 6.3 Modello geologico del sottosuolo Tutti i sondaggi interessano per la maggior parte il substrato roccioso, ad eccezione dei sondaggi S1 e S2, localizzati nel settore sempianeggiante della stazione di valle, nei quali si osserva uno spessore di depositi superficiali (glacio-lacustri o glaciali) compreso tra 7 e 5 m. Nei sondaggi successivi lo spessore dei depositi superficiali (coperture detritico-eluviali) è compreso tra 1 e 2 m. La tabella seguente riassume le profondità di inizio del substrato a partire dal piano campagna. In generale il livello superficiale del substrato è costituito da uno strato di alterazione ( cappellaccio ). Sondaggio Tabella 1. Profondità del substrato roccioso nei sondaggi effettuati posizione prof roccia da p.c. (metri) S1 7.1 Stazione di valle S2 5 S3 Prima ritensione (cambio pendenza 1.5 S4 1.5 Tratto medio linea S5 1 S6 2 Stazione di monte S7 1.2 Le litologie rinvenute nel corso dei sondaggi comprendono: calcescisti a prevalente mica chiara, compatti, in corrispondenza dei sondaggi S1 / S2 (stazione di valle) anfiboliti da compatte a scistose, con grado di fratturazione da basso a medio, in tutti gli altri sondaggi. Uno schema del modello geologico ricostruibile dal rilievo di superficie e dai sondaggi è riportato nella sezione seguente. Gli spessori del sottile livello eluviale e del cappellaccio di alterazione sono rappresentati in modo indicativo. Sulla base dei risultati dei sondaggi geognostici sono state ricostruite delle sezioni geologiche di dettaglio per una ricostruzione sito-specifica delle condizioni stratigrafiche. Su tali sezioni è stato basato il modello geotecnico adottato nella relazione geotecnica allegata. La situzione di maggiore complessità, relativa al settore della stazione di valle, è stata descritta mediante due sezioni a diverso grado di dettaglio. Baltea Studio Geologico Associato - Piano di indagini geognostiche

26 Comune di Valtournenche Servizi di ingegneria e di architettura relativi alla realizzazione della seggiovia Gran Sommetta Figura 16a. Sezione geologica schematica lungo il profilo della linea Baltea Studio Geologico Associato - Piano di indagini geognostiche

27 Figura 17b. Sezione geologica di dettaglio nel settore della stazione di valle e primi sostegni Baltea Studio Geologico Associato - Relazione geologica - Integrazioni -27-

28 Figura 18c. Sezione geologica di dettaglio nel settore della stazione di valle e primi sostegni Baltea Studio Geologico Associato - Relazione geologica - Integrazioni -28-

29 Figura 19d. Sezione geologica di dettaglio nel settore medio della linea Baltea Studio Geologico Associato - Relazione geologica - Integrazioni -29-

30 Figura 20e. Sezione geologica di dettaglio nel settore sommitale della linea stazione di monte Baltea Studio Geologico Associato - Relazione geologica - Integrazioni -30-

31 Comune di Valtournenche Servizi di ingegneria e di architettura relativi alla realizzazione della seggiovia Gran Sommetta 6.4 Assetto strutturale degli ammassi rocciosi Per la definizione delle caratteristiche geologico-strutturali degli ammassi rocciosi sono stati effettuati una serie di rilievi geomeccanici sugli affioramenti di superficie, che sono poi stati correlati con i sistemi di fratturazione rilevati nelle carote di sondaggio. I corpi rocciosi affioranti sono costituiti da anfiboliti derivanti da originari metabasalti o metagabbri, con grado di retrocessione variabile. La struttura varia (in particolare nei sondaggi) da massiva a scistosa, negli affioramenti superficiali si individua sempre la scistosità che localmente è interessata da folding. I sistemi di giunti individuati e le relative caratteristiche, in particolare ricavate dal rilievo in superficie, sono sintetizzati nella tabella seguente. La tabella rappresenta una sintesi dei sistemi di fratture rilevati negli affioramenti distribuiti lungo la linea. In generale i sistemi di fratturazione, la cui orientazione ricalca lineamenti tettonici a scala regionale, presentano una buona omogeneità lungo il tracciato, a meno di settori superficiali che risultano completamente rilasciati o disarticolati. Tuttavia i rilievi effettuati in superficie, e confermati dall analisi dei carotaggi effettuati, indicano che lo stato di fratturazione, in termini di presenza dei diversi sistemi, persistenza, spaziatura e apertura delle fratture non è omogeneo, ma varia in base alla conformazione morfologica ed alla profondità. In particolare: - I settori in cresta (stazione di monte) presentano ammassi rocciosi più rilasciati, ossia con fratturazione più pervasiva e maggiore apertura dei giunti. - In profondità si osserva una minore pervasività della fratturazione. In generale gli ammassi rocciosi presentano comunque caratteristiche geomeccaniche buone o molto buone. Un parametro utilizzato per valutare la qualità geomeccanica degli ammassi rocciosi è il recupero percentuale modificato (RQD), ossia la percentuale di spezzoni di roccia di un carotaggio con lunghezza > 10 cm. Tale parametro è direttamente legato alla spaziatura e pervasività dei sistemi di giunti e può essere ricavato indirettamente dalla combinazione delle spaziature rilevate in superficie. Si riportano in fig. 16 i valori di RQD rilevati nei sondaggi per una valutazione della distribuzione delle caratteristiche degli ammassi nello spazio. Baltea Studio Geologico Associato - Piano di indagini geognostiche

32 Figura 21. Stereogramma dei sistemi di giunti rilevati (L.E.) Sistema Spaziatura (cm) Apertura (mm) Persistenza (%) Rugosità Condizioni Sc K Lisce No (frammenti di roccia) K <1 100 Lisce, rettilinee Poco alterate K3 > Lisce, rettilinee Poco alterate K Lisce, rettilinee Poco alterate Tabella 2. Sintesi dei sistemi di giunti rilevati 2 2 Le caratteristiche indicate in tabella si riferiscono agli ammassi rocciosi in superficie Baltea Studio Geologico Associato - Relazione geologica - Integrazioni -32-

33 Figura 22. Ammassi rocciosi affioranti lungo la linea Figura 23. Ammassi rocciosi affioranti lungo la linea Baltea Studio Geologico Associato - Relazione geologica - Integrazioni -33-

34 Comune di Valtournenche Servizi di ingegneria e di architettura relativi alla realizzazione della seggiovia Gran Sommetta Figura 24. Individuazione sull affioramento dei sistemi di giunti rilevati Baltea Studio Geologico Associato - Piano di indagini geognostiche

35 Figura 25. Distribuzione dei valori di RQD nelle localizzazioni dei sondaggi Baltea Studio Geologico Associato - Relazione geologica - Integrazioni -35-

36 Comune di Valtournenche Servizi di ingegneria e di architettura relativi alla realizzazione della seggiovia Gran Sommetta Osservando a livello qualitativo i dati di recupero percentuale modificato rispetto alla localizzazione dei sondaggi, si nota che, pur rimanendo a livello di ammassi rocciosi con caratteristiche geomeccaniche molto elevate, l intensità della fratturazione è maggiore nella parte superiore della linea. Tale osservazione è probabilmente legata alla morfologia del sito dove lo spostamento verso una zona di cresta comporta un maggiore detensionamento degli ammassi rocciosi. 6.5 Coperture superficiali I depositi superficiali rilevati nell area appartengono a due tipologie: a) Nella parte inferiore della linea, in corrispondenza del sito della stazione di valle e fino grosso modo al primo sostegno, si rinvengono alternanze di limi sabbiosi inglobanti ciottoli e ghiaie, con spessore dell ordine di alcuni metri (massimo spessore rilevato in corrispondenza del sondaggio S1: 7 m). In dettaglio, stratigrafia dei sondaggi S1 e S2 è riportata di seguito: Prof. letto Descrizione S Sabbia limosa debolmente ghiaiosa, mediamente addensata; umida, da m 1 circa satura; clasti di ghiaia minuta e media, poligenici, angolari, debolmente alterati; colore bruno Limo ghiaioso sabbioso, moderatamente consistente, saturo; clasti come sopra, alcuni anche molto alterati; colore grigiastro beige Sabbia con limo e ghiaia, mediamente addensata; clasti come come sopra, alcuni anche molto alterati; colore grigiastro con porzioni ruggine Ghiaia con sabbia, limosa, mediamente addensata; clasti ghiaiosi anche grossolani, angolari o sub angolari, moderatamente alterati; colore grigiastro Limo ghiaioso sabbioso, mediamente consistente, molto umido; clasti come sopra; colore grigio Limo con sabbia, ghiaioso, mediamente consistente, umido; colore marroncino Limo con sabbia, compatto, umido; ingloba rara ghiaia minuta; colore grigiastro. S Sabbia limosa debolmente ghiaiosa, mediamente addensata; umida, da m 1 circa satura; clasti di ghiaia minuta e media, poligenici, angolari, debolmente alterati; colore bruno Limo ghiaioso sabbioso, addensato, poco umido; clasti ghiaiosi per lo più minuti; colore beige grigiastro Sabbia limoso ghiaiosa, poco addensata, satura; clasti ghiaiosi eterometrici; ingloba un ciottolo (9 cm); colore grigiastro Sabbia con limo, ghiaiosa, mediamente addensata, da umida a molto umida; da m livello meno addensato, saturo; colore grigiastro con livelli ruggine Limo, a tratti debolemente sabbioso, da compatto a molto compatto, poco umido; ingloba clasti ghiaiosi di forma tabulare via via più abbondanti verso il letto; colore grigiastro con porzioni beige rossicce. Baltea Studio Geologico Associato - Piano di indagini geognostiche

37 La granulometria e le caratteristiche dei depositi denotano nella parte inferiore una sedimentazione tipica di ambienti a bassa energia (limi), presumibilmente di tipo glaciolacustre, ossia a laghi periglaciali; nella parte superiore si individuano depositi a granulometria più grossolana, legati a trasporto di tipo torrentizio, legati probabilmente al ritiro dei ghiacciai da questo settore ed all instaurarsi di una circolazione idrica a maggiore energia (torrenti o ruscelli). 6.6 Presenza di falda Nelle coperture superficiali si rileva la presenza di terreni con forte componente di umidità a partire dalla profondità di circa 5 m. Durante l effettuazione dei sondaggi non è stata rilevata la presenza di falda libera. Data la localizzazione all interno di un area pianeggiante a carattere alluvionale e lacustre, è prevedibile la saturazione dei terreni e la presenza di falda temporanea nel periodo della fusione nivale. Per quanto riguarda gli ammassi rocciosi, in alcune fratture è stato rinvenuto riempimento fine indicante circolazione d acqua confinata, in particolare nei livelli più superficiali. Data la collocazione del sito in un settore sommitale, è presumibile che la circolazione idrica negli ammassi rocciosi sia legata alla saturazione dei livelli superficiali nel periodo della fusione nivale. 6.7 Interferenza delle opere in progetto con la presenza di permafrost. Allo stato dell arte il principale riferimento scientifico per la distribuzione del permafrost alpino è costituito dai risultati del progetto PermaNet (Permafrost Long-Term Monitoring Network) sviluppato all interno del programma Alpine Space (riferimento al seguente link: Nell ambito di tale progetto è stata sviluppata una cartografia della probabile distribuzione del permafrost alpino (APIM- Alpine Permafrost Index Map) valutata in base alla probabilità di presenza. In dettaglio sulla base di parametri (principalmente quota ed esposizione) la presenza di permafrost è tematizzata in base a diversi gradi di probabilità, da presenza solo in condizioni molto favorevoli a presenza in tutte le condizioni. La cartografia è disponibile in modalità online e consultabile tramite l applicativo Google Earth. Di seguito si riporta un immagine relativa al sito di localizzazione dell impianto identificato tramite il segnaposto. Baltea Studio Geologico Associato - Relazione geologica - Integrazioni -37-

38 Come si osserva il sito di prevista realizzazione dell impianto è localizzato in area in cui, in base ai parametri esaminati, la presenza di permafrost è di fatto certa. Si ricorda che il permafrost identifica una condizione termica che può interessare qualunque materiale (substrto roccioso, detrito, suolo etc) e comporta la permamenza e temperature inferiori a 0 C per almeno due anni consecutivi. Alla presenza di permafrost è spesso associata la presenza di uno strato attivo superficiale (active layer) nel quale al contrario si verificano oscillazioni di temperatura sia giornaliere che stagionali che possono portare a temperature superiori a 0 C e conseguentemente a cicli di gelo/disgelo. Lo spessore dello strato attivo e l andamento giornaliero e stagionale delle temperature dipende da diversi fattori (quota, esposizione, presenza e durata del manto nevoso...) e varia nel tempo in funzione delle condizioni climatiche esterne. Gli effetti sul permafrost legati all attuale fase di riscaldamento climatico sono in generale associati ad un approfondimento dell active layer e a un aumento di ampiezza delle oscillazioni di temperatura. Figura 23 Alpine Permafrost Index Map tratta dal progeto Alpine Space PemaNet (vedi testo) Baltea Studio Geologico Associato - Relazione geologica - Integrazioni -38-

39 Gli effetti a livello geomeccanico e geotecnico della presenza di permafrost non sono univoci ma dipendono strettamente dal tipo di materiale interessato. Per quanto riguarda nello specifico gli interventi in oggetto si rilevano di seguenti aspetti. - la fondazioni previste sono a carattere superficiale ed interessano quindi con ogni probabilità lo strato attivo; - la maggior parte della linea, ed in particolare i sostegni e la stazione di monte, prevedono fondazioni impostate direttamente sul substrato roccioso. Come dettagliato nelle relazioni geologica e geotecnica, il substrato roccioso di fondazione risulta massivo, con sistemi di fratturazione che presentano, soprattutto in profondità, aperture limitate. Le evidenze riscontrate dai campioni estratti nei sondaggi indicano che una limitata circolazione idrica all interno dei sistemi di fratturazione è presente, ma in base ad un analisi dello stato di fratturazione, con aperture ridotte e bassa pervasività della fratturazione, gli eventuali effetti di dilatazione e contrazione legati alle oscillazioni termiche sono trascurabili rispetto al comportamento generale dell ammasso roccioso; - la stazione di valle ed i primi sostegni sono impostati su depositi superficiali. Per tali depositi + prevedibile un limitato effetto di deformazione legato sia alle oscillazioni termiche stagionali sia alle oscillazioni del livello di saturazione del terreno stesso (in particolare nella stagione primaverile/estiva). La tipologia di fondazione ed il relativo dimensionamento tengono conto di tali effetti. Baltea Studio Geologico Associato - Relazione geologica - Integrazioni -39-

40 7 Modellazione sismica La Regione Autonoma Valle d Aosta con D.G.R. n del 04 ottobre 2013 recante approvazione delle prime disposizioni attuative di cui all art. 3 comma 3, della legge regionale 31 luglio 2012, n disciplina delle attività di vigilanza su opere e costruzioni in zone sismiche ha riclassificato l intero territorio regionale in zona sismica 3. La valutazione della pericolosità sismica locale utilizzando la procedura indicata nelle NTC/2008, e ripresa nel successivo aggiornamento NTC/2018, intesa come accelerazione massima orizzontale su suolo rigido (Vs >800 m/s), viene definita mediante un approccio sito dipendente e non più tramite un criterio zona dipendente. La stima dei parametri spettrali necessari per la definizione dell azione sismica di progetto viene effettuata calcolandoli direttamente per il sito in esame, utilizzando le informazioni disponibili nel reticolo di riferimento riportato nell Allegato B delle NTC. Più precisamente la pericolosità sismica di un sito è descritta dalla probabilità che, in un fissato lasso di tempo, in tale sito si verifichi un evento sismico di entità pari ad un valore prefissato. Il suddetto lasso di tempo è denominato periodo di riferimento (VR), mentre la probabilità è denominata probabilità di eccedenza o di superamento nel periodo di riferimento (PVR). Il periodo di riferimento VR è dato per ciascun tipo di costruzione dalla seguente relazione: dove: V R = V N *C U V N = vita nominale della costruzione C U = coefficiente d uso dipendente dalla classe d uso dell opera. In particolare la vita nominale di una costruzione VN è intesa come il numero di anni nel quale la struttura, purché soggetta alla manutenzione ordinaria, deve potere essere usata per lo scopo alla quale è destinata. Il coefficiente d uso Cu esprime la Classe d uso nella quale sono suddivise le opere, con riferimento alle conseguenze di una interruzione di operatività o di un eventuale collasso. Sulla base di quanto indicato nelle normative per le opere in progetto si assume VN 50 anni (Opere ordinarie) e una Classe d uso II (Normali affollamenti, senza contenuti pericolosi per l ambiente e senza funzioni pubbliche e sociali essenziali) a cui corrisponde un valore di CU pari a 1 e quindi si ottiene il seguente periodo di riferimento: VR = 50 anni Baltea Studio Geologico Associato - Relazione geologica - Integrazioni -40-

41 Per quanto riguarda le probabilità (PVR) di superamento nel periodo di riferimento (VR) esse variano al variare dello stato limite considerato. In particolare i valori cui riferirsi per individuare l azione sismica sono riportati nella tabella sottostante. Stati Limite Stati limite di esercizio Stati limite ultimi P VR : Probabilità di superamento nel periodo di riferimento V R SLO 81% SLD 63% SLV 10% SLC 5% La pericolosità sismica è definita dalle NTC in funzione delle accelerazioni (a g ) e dello Spettro di Risposta S e (T) su riferimento rigido in base ai seguenti tre parametri: ag - accelerazione orizzontale massima al sito; F 0 - valore massimo del fattore di amplificazione dello spettro in accelerazione orizzontale; T* C - periodo di inizio del tratto a velocità costante dello spettro in accelerazione orizzontale. Questi tre parametri sono tabulati per i 9 diversi Periodi di Ritorno (T R ) e definiti su un Reticolo di Riferimento con maglia di 10 km. In base alle NTC 2018 ai fini della valutazione della risposta sismica locale, in condizioni stratigrafiche adeguate, si può fare riferimento a un approccio semplificato che si basa sulla classificazione del sottosuolo in funzione dei valori della velocità di propagazione delle onde di taglio, Vs. I valori dei parametri meccanici necessari per le analisi di risposta sismica locale o delle velocità Vs per l approccio semplificato costituiscono parte integrante della caratterizzazione geotecnica dei terreni compresi nel volume significativo. In particolare i valori di V S sono ottenuti mediante specifiche prove. La classificazione del sottosuolo si effettua in base alle condizioni stratigrafiche ed ai valori della velocità equivalente di propagazione delle onde di taglio, V S,eq (in m/s), definita dall espressione:, =, dove: h i spessore dell i-esimo strato; Baltea Studio Geologico Associato - Relazione geologica - Integrazioni -41-

42 V S,i velocità delle onde di taglio nell i-esimo strato; N numero di strati; H profondità del substrato, definito come quella formazione costituita da roccia o terreno molto rigido, caratterizzata da Vs non inferiore a 800 m/s. Per depositi con profondità H del substrato superiore a 30 m, la velocità equivalente delle onde di taglio V S,eq è definita dal parametro V S30, ottenuto ponendo H=30 m nella precedente espressione e considerando le proprietà degli strati di terreno fino a tale profondità. Le categorie di sottosuolo che permettono l utilizzo dell approccio semplificato sono definite nella tabella seguente: Categoria A B C D E Descrizione Ammassi rocciosi affioranti o terreni molto rigidi caratterizzati da valori di velocità delle onde di taglio superiori a 800 m/s, eventualmente comprendenti in superficie terreni di caratteristiche meccaniche più scadenti con spessore massimo pari a 3 m. Rocce tenere e depositi di terreni a grana grossa molto addensati o terreni a grana fina molto consistenti, caratterizzati da un miglioramento delle proprietà meccaniche con la profondità e da valori di velocità equivalente compresi tra 360 m/s e 800 m/s. Depositi di terreni a grana grossa mediamente addensati o terreni a grana fina mediamente consistenti con profondità del substrato superiori a 30 m, caratterizzati da un miglioramento delle proprietà meccaniche con la profondità e da valori di velocità equivalente compresi tra 180 m/s e 360 m/s. Depositi di terreni a grana grossa scarsamente addensati o di terreni a grana fina scarsamente consistenti, con profondità del substrato superiori a 30 m, caratterizzati da un miglioramento delle proprietà meccaniche con la profondità e da valori di velocità equivalente compresi tra 100 e 180 m/s. Terreni con caratteristiche e valori di velocità equivalente riconducibili a quelle definite per le categorie C o D, con profondità del substrato non superiore a 30 m. Per queste cinque categorie di sottosuolo, le azioni sismiche sono definibili come descritto al delle NTC 18. Per qualsiasi condizione di sottosuolo non classificabile nelle categorie precedenti, è necessario predisporre specifiche analisi di risposta locale per la definizione delle azioni sismiche. Per condizioni topografiche complesse è necessario predisporre specifiche analisi di risposta sismica locale, mentre per configurazioni superficiali semplici si può adottare la seguente classificazione: Categoria Caratteristiche della superficie topografica T1 Superficie pianeggiante, pendii e rilievi isolati con inclinazione media i 15 T2 Pendii con inclinazione media i > 15 T3 Rilievi con larghezza in cresta molto minore che alla base e inclinazione media 15 i 30 T4 Rilievi con larghezza in cresta molto minore che alla base e inclinazione media i > 30 Baltea Studio Geologico Associato - Relazione geologica - Integrazioni -42-

43 Nel caso specifico entrambi i siti di indagine sono posti in un settore a bassa acclività pertanto si potrà adottare per entrambi i siti la categoria topografica T Cenni teorici La metodologia MASW permette di ricavare il profilo delle velocità delle onde di taglio (Vs) per il sottosuolo indagato. In particolare il parametro Vs è necessario in ambito dell attività edilizia e infrastrutturale per i seguenti fini: valutare l azione sismica di progetto al livello del piano di imposta delle fondazioni dell opera da realizzare; valutare il potenziale di liquefazione del terreno; valutare l accelerazione sismica per il calcolo della stabilità dei pendii e/o delle opere di sostegno nei confronti dell azione sismica; valutare, in condizioni sismiche, la capacità portante ed i cedimenti di rilevati stradali, opere di sostegno, fondazioni degli edifici. In base alle NTC 2018 infatti, ai fini della valutazione della risposta sismica locale, si può fare riferimento a un approccio semplificato che si basa sulla classificazione del sottosuolo in funzione dei valori della velocità di propagazione delle onde di taglio. I valori dei parametri meccanici necessari per le analisi di risposta sismica locale o delle velocità Vs per l approccio semplificato costituiscono parte integrante della caratterizzazione geotecnica dei terreni compresi nel volume significativo. In particolare i valori di V S sono Figura 26. Sismografo PASI GEA2423 ottenuti mediante specifiche prove in situ. La tecnica MASW permette la stima della velocità delle onde di taglio Vs dei vari sismostrati ad un costo relativamente vantaggioso, attraverso un indagine indiretta e non invasiva. Una volta acquisiti gli spessori degli strati e le relative velocità delle onde S, si Baltea Studio Geologico Associato - Relazione geologica - Integrazioni -43-

44 calcola la velocità equivalente al fine di classificare in sito di indagine secondo la normativa di riferimento. Il metodo MASW sfrutta le onde di superficie denominate Rayleigh. Il processo comprende tre passaggi principali: 1. l acquisizione delle onde superficiali; 2. la costruzione di una curva di dispersione (il grafico della velocità di fase rispetto alla frequenza); 3. l inversione della curva di dispersione per ottenere il profilo verticale delle Vs. Per ottenere un profilo Vs bisogna, quindi, produrre un treno d onde superficiali a banda larga (sismica attiva) e registrarlo minimizzando il rumore di fondo presente nel sito di indagine. La strumentazione utilizzata per la prospezione geofisica è costituita da un sismografo GEA24 P.A.S.I. a 24 bit, collegato ad un PC portatile. Lo stendimento sismico scelto per l indagine è stato realizzato per motivi di spazio con 1 solo cavo sismico (12 canali) collegati a 12 geofoni verticali da 4.5 Hz, secondo la geometria riportata in tabella seguente. Il sistema di energizzazione, ovvero la sorgente del segnale sismico, avviene attraverso una mazza battente del peso di 10 Kg che impatta su una piastra metallica posata a terra. La mazza collegata direttamente al sistema di acquisizione dati attraverso un cavo su cui è Metodo indagine N e frequenza geofoni Interasse geofoni MASW 12 x 4.5 Hz 3.0 m Tipo Energizzazione mazza battente 10 kg Distanza sorgente Frequenza di campionamento fissato un sistema di trigger piezoelettrico, permette di registrare l esatto momento in cui la sorgente viene attivata e, di conseguenza, di dare inizio alla registrazione dei dati sul sismografo, per un intervallo di tempo predefinito (tempo di acquisizione). Tempo di acquisizione -6 m 1 ms / 1000 Hz 2000 ms La velocità di propagazione delle onde di Rayleigh in un semispazio elastico, omogeneo ed isotropo, è indipendente dalla frequenza, ed il moto indotto dalla propagazione si smorza rapidamente con la profondità, sino ad esaurirsi ad una profondità circa pari ad una lunghezza d onda. La profondità raggiunta dalla perturbazione dipende dunque dalla lunghezza d onda e, in mezzi omogenei, a diverse lunghezze d onda corrisponde un unica velocità di fase (VR). In un mezzo verticalmente eterogeneo, costituito da strati aventi proprietà meccaniche differenti, il comportamento delle onde superficiali diventa dispersivo: a frequenze diverse corrispondono diverse velocità di fase. Quindi, nel caso di un mezzo eterogeneo, le onde superficiali non hanno una singola velocità, ma diverse Baltea Studio Geologico Associato - Relazione geologica - Integrazioni -44-

45 velocità di fase in corrispondenza delle diverse frequenze: tale fenomeno, dipendente dalla distribuzione spaziale delle proprietà sismiche del sottosuolo è noto come dispersione geometrica e la relazione che lega la frequenza alla velocità di fase prende il nome di curva di dispersione. Il modello sintetico della stratigrafia del terreno associabile alla curva di dispersione teorica, ovvero quella curva che meglio approssima la curva sperimentale, si ottiene mediante il così detto processo di inversione. I profili di velocità delle onde di taglio verticali possono essere individuati utilizzando una procedura manuale o automatica, oppure una combinazione delle due. Nella procedura manuale l utente assegna, per tentativi, diversi valori delle velocità di taglio e degli spessori degli strati di modello, cercando di far corrispondere le curve di dispersione numeriche (teoriche) associate con i massimi dell immagine di dispersione sperimentale. Nella procedura automatica si utilizza invece, per la ricerca del profilo di velocità ottimale, un algoritmo globale o locale che minimizza i residui tra le curve sperimentali del picking effettuato dall utente e quelle numeriche associate ad un grande numero di modelli, entro uno spazio di ricerca definito sempre dall utente. La riduzione progressiva della percentuale di errore (misfit) durante il calcolo garantisce la validità della soluzione finale proposta e di conseguenza una corretta assegnazione della categoria di suolo sismico secondo la normativa. L elaborazione e l interpretazione delle indagini sismiche tipo MASW è stata fatta mediante l ausilio del software SWAN 1.4 (Surface Waves Analysis) della Geostudi Astier, di seguito i risultati della prospezione. Baltea Studio Geologico Associato - Relazione geologica - Integrazioni -45-

46 7.2 Elaborazione dei dati di terreno per il sito del Colle Sud delle Cime Bianche Stendimento n 1 Figura 24. Curva di dispersione f-k e picking del modo fondamentale relativo allo stendimento n. 1 La figura 19 mostra l immagine dello spettro di dispersione (F-K), normalizzato rispetto al suo valore massimo, della sezione MASW acquisita in direzione circa N-S, ossia lo spettro delle velocità di fase calcolato sull insieme di tutte le tracce registrate dai geofoni posizionati lungo lo stendimento. Sovrapposto alle immagini è presente anche il picking del (presunto) modo fondamentale (curve di dispersione dei modi). La modellazione diretta sulla base dello spettro di velocità e/o il processo di inversione di tali curve porta all ottenimento delle curve di dispersione interpretate e da queste al più probabile profilo verticale delle onde di taglio Vs, da cui si ricava infine il parametro Vs eq, come richiesto dalla normativa. La fig. 20 mostra la rappresentazione grafica del misfit, ovvero del minimo scarto tra la curva sperimentale (in fucsia) e la curva teorica (in blu) derivante dall applicazione dei modelli calcolati. Nel caso della sezione N-S il misfit (errore quadratico medio - RMSE) risulta essere di 15.96% Baltea Studio Geologico Associato - Relazione geologica - Integrazioni -46-

47 Figura 25. Rappresentazione del misfit tra la curva sperimentale (in fucsia) e la curva teorica (in blu) derivante dall applicazione di un modello di velocità sismica del sottosuolo nello stendimento n. 1 Figura 26. Sismogramma medio dello stendimento n. 1 Occorre tenere in considerazione che differenti modelli di velocità delle onde di taglio possono portare al medesimo risultato del parametro Vs eq ; ciò significa che senza un adeguata disponibilità di dati stratigrafici attendibili, il parametro di legge calcolato risulta comunque significativo, mentre l esatta distribuzione delle velocità in funzione della profondità è da considerare in qualche modo indicativa. Attraverso il processo di inversione (o per modellazione diretta delle velocità di fase delle onde di superficie) si ottiene un profilo sismogenetico delle Vs, fortemente condizionato dalle scelte assunte nel modello iniziale, da cui si ricava il modello finale, ovvero il profilo di velocità delle onde di taglio nei primi 30 m di profondità (Vs30) o nello spessore Baltea Studio Geologico Associato - Relazione geologica - Integrazioni -47-

48 superiore al substrato sismico (Vseq). Nella tabella seguente è riportato l andamento delle velocità in funzione della profondità: Thickness Depth Vs Figura 27. Profilo verticale delle onde di taglio Vs per lo stendimento n. 1 L analisi delle onde di Rayleigh a partire dai dati di sismica attiva (MASW) ha consentito di determinare il profilo verticale delle velocità Vs e di stabilire la profondità del substrato Baltea Studio Geologico Associato - Relazione geologica - Integrazioni -48-

49 sismico, caratterizzato da Vs>800 m/s, a circa 6 m dal piano campagna. La velocità equivalente di propagazione delle onde di taglio risulta essere Vs 3 = 375 m/s Stendimento n 2 Figura 28. Curva di dispersione f-k e picking del modo fondamentale relativo allo stendimento n. 2 La figura 23 mostra l immagine dello spettro di dispersione (F-K), normalizzato rispetto al suo valore massimo, della sezione MASW acquisita in direzione circa E-W, ossia lo spettro delle velocità di fase calcolato sull insieme di tutte le tracce registrate dai geofoni posizionati lungo lo stendimento. Sovrapposto alle immagini è presente anche il picking del (presunto) modo fondamentale (curve di dispersione dei modi). La modellazione diretta sulla base dello spettro di velocità e/o il processo di inversione di tali curve porta all ottenimento delle curve di dispersione interpretate e da queste al più probabile profilo verticale delle onde di taglio Vs, da cui si ricava infine il parametro Vs eq, come richiesto dalla normativa. La fig. 24 mostra la rappresentazione grafica del misfit, ovvero del minimo scarto tra la curva sperimentale (in fucsia) e la curva teorica (in blu) derivante dall applicazione dei modelli calcolati. Nel caso in esame il misfit (errore quadratico medio - RMSE) risulta essere di 14.49% Baltea Studio Geologico Associato - Relazione geologica - Integrazioni -49-

50 Figura 29. Rappresentazione del misfit tra la curva sperimentale (in fucsia) e la curva teorica (in blu) derivante dall applicazione di un modello di velocità sismica del sottosuolo nello stendimento n. 2 Figura 30. Sismogramma medio dello stendimento n. 2 Occorre tenere in considerazione che differenti modelli di velocità delle onde di taglio possono portare al medesimo risultato del parametro Vs eq ; ciò significa che senza un adeguata disponibilità di dati stratigrafici attendibili, il parametro di legge calcolato risulta comunque significativo, mentre l esatta distribuzione delle velocità in funzione della profondità è da considerare in qualche modo indicativa. Attraverso il processo di inversione (o per modellazione diretta delle velocità di fase delle Baltea Studio Geologico Associato - Relazione geologica - Integrazioni -50-

51 onde di superficie) si ottiene un profilo sismogenetico delle Vs, fortemente condizionato dalle scelte assunte nel modello iniziale, da cui si ricava il modello finale, ovvero il profilo di velocità delle onde di taglio nei primi 30 m di profondità (Vs30) o nello spessore superiore al substrato sismico (Vseq). Nella tabella seguente è riportato l andamento delle velocità in funzione della profondità: Thickness Depth Vs Figura Profilo verticale delle onde di taglio Vs per lo stendimento n. 2 Baltea Studio Geologico Associato - Relazione geologica - Integrazioni -51-

52 L analisi delle onde di Rayleigh a partire dai dati di sismica attiva (MASW) ha consentito di determinare il profilo verticale delle velocità Vs e di stabilire la profondità del substrato sismico, caratterizzato da Vs>800 m/s, a circa 6 m dal piano campagna. La velocità equivalente di propagazione delle onde di taglio risulta essere Vs 3 = 360 m/s Risultato della prospezione sismica nel Colle Sud delle Cime Bianche Dalla media dei dati ottenuti dalle due sezioni di misura il substrato sismico di riferimento (Vs = 800 m/s) viene raggiunto a circa -6 m dal p.c., in accordo con i dati ricavati dai sondaggi geognostici eseguiti in sito che individuano il substrato roccioso ad una profondità variabile tra -5 m e m dal p.c. Il valore delle velocità delle onde di taglio nei primi 6 m di profondità dal p.c. (Vs eq ) risulta compreso tra 360 m/s e 375 m/s. Rispetto alle norme tecniche per le costruzioni (NTC 18) il sito in esame rientra quindi nella Categoria di sottosuolo di tipo B - Rocce tenere e depositi di terreni a grana grossa molto addensati o terreni a grana fina molto consistenti, caratterizzati da un miglioramento delle proprietà meccaniche con la profondità e da valori di velocità equivalente compresi tra 360 m/s e 800 m/s. Baltea Studio Geologico Associato - Relazione geologica - Integrazioni -52-

53 7.3 Elaborazione dei dati di terreno per il sito del Colle Nord delle Cime Bianche Stendimento n 3 Figura 32. Curva di dispersione f-k e picking del modo fondamentale relativo allo stendimento n. 3 La figura 27 mostra l immagine dello spettro di dispersione (F-K), normalizzato rispetto al suo valore massimo, della sezione MASW acquisita in direzione circa NE-SW, ossia lo spettro delle velocità di fase calcolato sull insieme di tutte le tracce registrate dai geofoni posizionati lungo lo stendimento. Sovrapposto alle immagini è presente anche il picking del (presunto) modo fondamentale (curve di dispersione dei modi). La modellazione diretta sulla base dello spettro di velocità e/o il processo di inversione di tali curve porta all ottenimento delle curve di dispersione interpretate e da queste al più probabile profilo verticale delle onde di taglio Vs, da cui si ricava infine il parametro Vs eq, come richiesto dalla normativa. La fig. 28 alla pagina seguente mostra la rappresentazione grafica del misfit, ovvero del minimo scarto tra la curva sperimentale (in fucsia) e la curva teorica (in blu) derivante dall applicazione dei modelli calcolati. Nel caso della sezione NE-SW il misfit (errore quadratico medio - RMSE) risulta essere di 14.58% Baltea Studio Geologico Associato - Relazione geologica - Integrazioni -53-

54 Figura 33. Rappresentazione del misfit tra la curva sperimentale (in fucsia) e la curva teorica (in blu) derivante dall applicazione di un modello di velocità sismica del sottosuolo nello stendimento n. 3 Figura 34. Sismogramma medio dello stendimento n. 3 Occorre tenere in considerazione che differenti modelli di velocità delle onde di taglio possono portare al medesimo risultato del parametro Vs eq ; ciò significa che senza un adeguata disponibilità di dati stratigrafici attendibili, il parametro di legge calcolato risulta comunque significativo, mentre l esatta distribuzione delle velocità in funzione della profondità è da considerare in qualche modo indicativa. Attraverso il processo di inversione (o per modellazione diretta delle velocità di fase delle onde di superficie) si ottiene un profilo sismogenetico delle Vs, fortemente condizionato dalle scelte assunte nel modello iniziale, da cui si ricava il modello finale, ovvero il profilo di velocità delle onde di taglio nei primi 30 m di profondità (Vs30) o nello spessore Baltea Studio Geologico Associato - Relazione geologica - Integrazioni -54-

55 superiore al substrato sismico (Vseq). Nella tabella seguente è riportato l andamento delle velocità in funzione della profondità: Thickness Depth Vs Figura 35. Profilo verticale delle onde di taglio Vs per lo stendimento n. 3 L analisi delle onde di Rayleigh a partire dai dati di sismica attiva (MASW) ha consentito di determinare il profilo verticale delle velocità Vs e di stabilire la profondità del substrato sismico, caratterizzato da Vs>800 m/s, a circa 3 m dal piano campagna. La velocità equivalente di propagazione delle onde di taglio risulta essere Vs 3 = 236 m/s Baltea Studio Geologico Associato - Relazione geologica - Integrazioni -55-

56 7.3.2 Stendimento n 4 Figura 36. Curva di dispersione f-k e picking del modo fondamentale relativo allo stendimento n. 4 La figura 31 mostra l immagine dello spettro di dispersione (F-K), normalizzato rispetto al suo valore massimo, della sezione MASW acquisita in direzione circa NW-SE, ossia lo spettro delle velocità di fase calcolato sull insieme di tutte le tracce registrate dai geofoni posizionati lungo lo stendimento. Sovrapposto alle immagini è presente anche il picking del (presunto) modo fondamentale (curve di dispersione dei modi). La modellazione diretta sulla base dello spettro di velocità e/o il processo di inversione di tali curve porta all ottenimento delle curve di dispersione interpretate e da queste al più probabile profilo verticale delle onde di taglio Vs, da cui si ricava infine il parametro Vs eq, come richiesto dalla normativa. La fig. 32 di pagina seguente mostra la rappresentazione grafica del misfit, ovvero del minimo scarto tra la curva sperimentale (in fucsia) e la curva teorica (in blu) derivante dall applicazione dei modelli calcolati. Nel caso in esame il misfit (errore quadratico medio - RMSE) risulta essere di 22.59% Baltea Studio Geologico Associato - Relazione geologica - Integrazioni -56-

57 Figura 37. Rappresentazione del misfit tra la curva sperimentale (in fucsia) e la curva teorica (in blu) derivante dall applicazione di un modello di velocità sismica del sottosuolo nello stendimento n. 4 Figura 38. Sismogramma medio dello stendimento n. 4 Occorre tenere in considerazione che differenti modelli di velocità delle onde di taglio possono portare al medesimo risultato del parametro Vs eq ; ciò significa che senza un adeguata disponibilità di dati stratigrafici attendibili, il parametro di legge calcolato risulta comunque significativo, mentre l esatta distribuzione delle velocità in funzione della profondità è da considerare in qualche modo indicativa. Attraverso il processo di inversione (o per modellazione diretta delle velocità di fase delle onde di superficie) si ottiene un profilo sismogenetico delle Vs, fortemente condizionato Baltea Studio Geologico Associato - Relazione geologica - Integrazioni -57-

58 dalle scelte assunte nel modello iniziale, da cui si ricava il modello finale, ovvero il profilo di velocità delle onde di taglio nei primi 30 m di profondità (Vs30) o nello spessore superiore al substrato sismico (Vseq). Nella tabella seguente è riportato l andamento delle velocità in funzione della profondità: Thickness Depth Vs Figura 39. Profilo verticale delle onde di taglio Vs per lo stendimento n. 4 Baltea Studio Geologico Associato - Relazione geologica - Integrazioni -58-

59 L analisi delle onde di Rayleigh a partire dai dati di sismica attiva (MASW) ha consentito di determinare il profilo verticale delle velocità Vs e di stabilire la profondità del substrato sismico, caratterizzato da Vs>800 m/s, a circa 2 m dal piano campagna. La velocità equivalente di propagazione delle onde di taglio risulta essere Vs3= 227 m/s Risultato della prospezione sismica nel Colle Nord delle Cime Bianche Dalla media dei dati ottenuti dalle due sezioni di misura il substrato sismico di riferimento (Vs = 800 m/s) viene raggiunto ad una profondità compresa tra -2 e -3 m dal p.c., in accordo con i dati ricavati dai sondaggi geognostici eseguiti in sito che individuano il substrato roccioso ad una profondità variabile tra m e -2.0 m dal p.c. Il valore delle velocità delle onde di taglio al di sopra del substrato sismico di riferimento (Vs eq ) risulta compreso tra 227 m/s e 236 m/s. I terreni di copertura con velocità Vs inferiori a 800 m/s risultano avere uno spessore massimo di 3 m dal p.c., rispetto alle norme tecniche per le costruzioni (NTC 18) il sito in esame rientra pertanto nella Categoria di sottosuolo di tipo A - Ammassi rocciosi affioranti o terreni molto rigidi caratterizzati da valori di velocità delle onde di taglio superiori a 800 m/s, eventualmente comprendenti in superficie terreni di caratteristiche meccaniche più scadenti con spessore massimo pari a 3 m. Baltea Studio Geologico Associato - Relazione geologica - Integrazioni -59-

60 7.4 Spettri di risposta A partire dai dati di input di cui sopra si è proceduto alla determinazione degli spettri di risposta rappresentativi delle componenti orizzontali e verticali delle azioni sismiche, riferita ai siti in oggetto. Stazione al Colle inferiore delle Cime Bianche Sito in esame. Latitudine: 45, [ ] Longitudine: 7, [ ] Classe d'uso: II. Vita nominale: 50 [anni] Tipo di interpolazione: Media ponderata Siti di riferimento Parametri sismici Categoria sottosuolo: B Categoria topografica: T1 Periodo di riferimento: 50 anni Coefficiente cu: 1 Coefficienti Sismici Stabilità dei pendii Baltea Studio Geologico Associato - Relazione geologica - Integrazioni -60-

61 Spettri di risposta Baltea Studio Geologico Associato - Relazione geologica - Integrazioni -61-

62 Stazione al Colle Superiore delle Cime Bianche Sito in esame. Latitudine: 45, [ ] Longitudine: 7, [ ] Classe d'uso: II. Vita nominale: 50 [anni] Tipo di interpolazione: Media ponderata Siti di riferimento Parametri sismici Categoria sottosuolo: A Categoria topografica: T1 Periodo di riferimento: 50 anni Coefficiente cu: 1 Coefficienti Sismici Stabilità dei pendii Baltea Studio Geologico Associato - Relazione geologica - Integrazioni -62-

63 Spettri di risposta Baltea Studio Geologico Associato - Relazione geologica - Integrazioni -63-

64 8 Valutazioni in merito alla progettazione ed alla realizzazione delle opere in progetto In base alle indagini eseguite è stato possibile caratterizzare i terreni e gli ammassi rocciosi che saranno interessati dalla realizzazione delle opere in progetto. I parametri geotecnici e valutazioni dettagliate sono riportate nella relazione geotecnica. Le opere in progetto prevedono la realizzazione di platee (stazioni) e plinti (sostegni di linea) di fondazione. Le fondazioni saranno di tipo superficiale, per la stazione di monte è previsto un intervento di scavo per la realizzazione del magazzino veicoli. Nello sviluppo della progettazione esecutiva si dovrà tenere conto dei seguenti fattori: Per la stazione di valle ed i primi sostegni, il terreno di sottofondazione sarà costituito da terreni sciolti di copertura con granulometria sabbiosa o sabbiosolimosa, con uno spessore variabile tra 5 e 7 m. Le opere di fondazione dovranno quindi essere dimensionate in base alle caratteristiche dei suddetti terreni. Tutte le altre opere di fondazione saranno localizzate in siti in cui è presente uno spessore modesto (compreso tra 1 e 2 m) di depositi detritici o elcuviali poggianti direttamente sul substrato roccioso. Sarà possibile quindi adeguare la geometria delle fondazioni in modo da realizzare la base della fondazione direttamente in roccia adottando le caratteristiche geotecniche della roccia stessa. 9 Fenomeni idraulici Si rimanda alla relazione idraulica ed idrologica allegate al progetto. Baltea Studio Geologico Associato - Relazione geologica - Integrazioni -64-

65 10 Conclusioni Tramite indagini di superficie ed una specifica campagna di indagini geognostiche è stata effettuata una caratterizzazione geologica del sito interessato dall opera in progetto ai fini dei successivi livelli progettuali. Il sito di intervento è caratterizzato in prevalenza dalla presenza di substrato roccioso affiorante o subaffiorante. I litotipi e gli ammassi rocciosi presentano in generale buone caratteristiche meccaniche. L area della stazione di valle è invece caratterizzata dalla presenza di uno spessore limitato (5-7 m) di terreni sciolti costituiti da depositi di tipo glacio-lacustre e alluvionale. L area di intervento non è interessata dalla presenza di fenomeni di dissesto di carattere gravitativo. Per quando riguarda i fenomeni di tipo alluvionale si rimanda all allegato Studio di compatibilità redatto ai sensi della D.G.R. 2939/08. Gli aspetti di carattere geotecnico sono sviluppati nella Relazione geotecnica di progetto. In base alle indagini effettuate non si rilevano, da un punto di vista geologico, elementi contrari alla realizzazione dell opera cosi come progettata. Châtillon, Marzo 2021 I tecnici Dott. Geol. Alex Théodule Dott. Geol. Marco Vagliasindi Baltea Studio Geologico Associato - Relazione geologica - Integrazioni -65-

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