PROGETTO DEFINITIVO. ai sensi della Legge Regionale n. 20 del 18 aprile (ai sensi della D.G.R. 2939/2008)

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1 PROPONENTE località Bardoney Breuil - Cervinia (AO) SOSTITUZIONE DELLA SCIOVIA ESISTENTE "GRAN SOMETTA" CON UNA SEGGIOVIA ESAPOSTO AD AMMORSAMENTO TEMPORANEO DEI VEICOLI FRA I COMPRENSORI SCIISTICI DI VALTOURNENCHE E BREUIL-CERVINIA PROGETTO DEFINITIVO ai sensi della Legge Regionale n. 20 del 18 aprile 2008 Allegato GS R.1 Oggetto STUDIO DI COMPATIBILITA' CON LO STATO DI DISSESTO (ai sensi della D.G.R. 2939/2008) Nome file Scala I progettisti R.1 - Revisione Data Descrizione 0 OTTOBRE 2020 EMISSIONE PROGETTO DEFINITIVO 1 MARZO 2021 INTEGRAZIONE 1 PROGETTO DEFINITIVO GRUPPO DI PROGETTAZIONE progettazione generale e aspetti funiviari aspetti urbanistici, idraulici e strutturali aspetti geologici aspetti ambientali aspetti archeologici Viale Piave 7/A - frazione Fiera di Primiero Primiero San Martino di C.zza (TN) Rue De Clos Saint - Vincent (AO) via Menabrea Chatillon (AO) via dei Quartieri Thiene (VI) Località Closellinaz Roisan (AO)

2 Sommario 1 INTRODUZIONE QUADRO NORMATIVO DI RIFERIMENTO DESCRIZIONE SINTETICA DELL INTERVENTO IN PROGETTO NORMATIVA URBANISTICA E VINCOLI DISCIPLINA D USO CLASSIFICAZIONE URBANISTICO-EDILIZIA DELL INTERVENTO PROPOSTO INDIVIDUAZIONE E ILLUSTRAZIONE DELLE DINAMICHE E DELLA PERICOLOSITÀ DEI FENOMENI CHE CARATTERIZZANO IL VINCOLO ART ART VALUTAZIONE DELLA COMPATIBILITÀ DELL INTERVENTO CON IL FENOMENO DI DISSESTO CONSIDERATO, CON LA SUA DINAMICA E CON LA SUA PERICOLOSITÀ STAZIONE DI VALLE Art Art STAZIONE DI MONTE E MAGAZZINO VEICOLI Art Art SOSTEGNO R Art Art SOSTEGNO S Art Art SOSTEGNO S Art Art SOSTEGNO R Art Art SOSTEGNO S Art Art SOSTEGNO S Baltea Studio Geologico Associato Studio sula compatibilità dell intervento con lo stato di dissesto integrazione -2-

3 7.8.1 Art Art SOSTEGNO S Art Art SOSTEGNO S Art Art SOSTEGNO W Art Art SOSTEGNO W Art SOSTEGNO S Art Art PISTA DI CANTIERE Art SCAVI E RIPORTI SCAVO DI LINEA Art Art VALUTAZIONE DELLA VULNERABILITÀ DELL OPERA DA REALIZZARE IN RELAZIONE ANCHE AGLI USI ALLA QUALE ESSA È DESTINATA STAZIONE DI VALLE Art Art STAZIONE DI MONTE E MAGAZZINO VEICOLI Art Art SOSTEGNO R Art Art SOSTEGNO S Art Art SOSTEGNO S Art Baltea Studio Geologico Associato Studio sula compatibilità dell intervento con lo stato di dissesto integrazione -3-

4 8.5.2 Art SOSTEGNO R Art Art SOSTEGNO S Art Art SOSTEGNO S Art Art SOSTEGNO S Art Art SOSTEGNO S Art Art SOSTEGNO W Art Art SOSTEGNO W Art Art SOSTEGNO S Art Art SCAVI E RIPORTI SCAVO DI LINEA DEFINIZIONE DEGLI INTERVENTI DI PROTEZIONE CONCLUSIONI Baltea Studio Geologico Associato Studio sula compatibilità dell intervento con lo stato di dissesto integrazione -4-

5 1 Introduzione Il presente Studio sulla compatibilità con lo stato di dissesto esistente, ai sensi della D.G.R del e s.m.i, è parte integrante del progetto definitivo di sostituzione della sciovia esistente Gran Sometta con una seggiovia esaposto ad ammorsamento temporaneo dei veicoli, fra i comprensori sciistici di Valtournenche e Breuil-Cervinia. Il presente elaborato integra e sostituisce il precedente facendo seguito alle richieste del Dipartimento programmazione, difesa del suolo e risorse idriche della Regione Autonoma Valle d Aosta. Figura 1. Corografia dell area di intervento su base topografica Baltea Studio Geologico Associato Studio sula compatibilità dell intervento con lo stato di dissesto integrazione -5-

6 2 Quadro normativo di riferimento L indagine è stata effettuata in ottemperanza a quanto previsto dalle normative vigenti ed in particolare ai dettami di: L.R. 06 aprile 1998 n 11 e s.m.i. (Normativa urbanistica e di pianificazione territoriale della Valle d Aosta); D.G.R. n del 10 ottobre 2008 e s.m.i. (approvazione delle nuove disposizioni attuative della legge regionale 6 aprile 1998 n. 11 previste agli artt. 35, 36 e 37 in sostituzione dei capitoli I, II e III dell'allegato a alla deliberazione della giunta regionale 15 febbraio1999, n. 422 e revoca della deliberazione della giunta regionale n. 1968/2008); D.G.R. n. 966 del 12 luglio 2019 e s.m.i (Approvazione delle modifiche all allegato A della Deliberazione della giunta regionale n del 5 dicembre 2014 recante Approvazione delle tipologie e delle caratteristiche degli interventi edilizi e delle trasformazioni urbanistico-territoriali nelle zone dei piani regolatori generali, ai sensi dell'articolo 59, comma 4, della legge regionale 6 aprile 1998, n. 11 ). 3 Descrizione sintetica dell intervento in progetto La seggiovia in progetto si sviluppa lungo la dorsale spartiacque che separa la vallata di Valtournenche con la Val d Ayas, tra il Colle Sud e il Colle Nord delle Cime Bianche, in sostituzione dell attuale sciovia ormai vetusta e insufficiente a garantire i più moderni standard di collegamento rapido e di portata tra i comprensori di Valtournenche in s.s. e quello di Cervinia. La nuova seggiovia avrà una lunghezza di circa 1.2 Km e servirà a colmare il dislivello di circa 235 m che separa la stazione di partenza, posta a 2855 m s.l.m. circa, in prossimità del Colle Sud delle Cime Bianche, dalla stazione di arrivo del Colle Nord, a circa 3090 m s.l.m. In dettaglio, l intervento proposto prevede le seguenti componenti: stazione di valle; stazione di monte con relativi locali tecnici e magazzino veicoli; n 11 sostegni di linea; scavi e riporti; pista di cantiere scavo di linea per cavidotto. Baltea Studio Geologico Associato Studio sula compatibilità dell intervento con lo stato di dissesto integrazione -6-

7 4 Normativa urbanistica e vincoli Dall'analisi delle cartografie degli ambiti inedificabili l'area di studio nel suo complesso è soggetta a seguenti vincoli: Vincolo Art. 34 (L.R. 11/98 Laghi e zone umide) si no Art. 35, comma 1 (L.R. 11/98 - terreni sedi di frane) si no Art. 36 ( L.R. 11/98 - terreni a rischio di inondazione) si no Fascia Fascia rispetto 80 metri della zona umida (solo stazione di valle) F3 - bassa pericolosità. Attraversato un tratto minimo fascia Fc-2 Ic A - fascia di cautela con disciplina di A (solo stazione di valle) Art. 37 (L.R. 11/98 - terreni soggetti al rischio di valanghe o slavine) si no R.D.L del 30/12/01923 (Vincoli idrogeologico) si no Vincolato R.D.L. 523 del 27/ (aree demaniali) si no Vincolo paesaggistico - PTP - Vincolo 1600 D.Lgs. 42/2004 si no Vincolato SIC (Siti di interesse comunitario) si no Vincolato ZPS (zone di protezione speciale) si no Vincolato Figura 2. Art. 34 della L.R. 11/98 (zone umide e laghi) Baltea Studio Geologico Associato Studio sula compatibilità dell intervento con lo stato di dissesto integrazione -7-

8 Figura 3. Art. 35/1 della L.R. 11/98 (Terreni sedi di frane) Figura 4. Art. 36 della L.R. 11/98 (Terreni a rischio di inondazioni) Baltea Studio Geologico Associato Studio sula compatibilità dell intervento con lo stato di dissesto integrazione -8-

9 Figura 5. Art. 37 della L.R. 11/98 (Valanghe e slavine) Figura 6. Siti Natura 2000 (SIC e ZPS) Baltea Studio Geologico Associato Studio sula compatibilità dell intervento con lo stato di dissesto integrazione -9-

10 Figura 7. R.D.L del 30/12/01923 (Vincoli idrogeologico) Baltea Studio Geologico Associato Studio sula compatibilità dell intervento con lo stato di dissesto integrazione -10-

11 4.1 Disciplina d uso Nelle aree di cui all art. 35 comma 1 F3, è ammesso ogni tipo di intervento edilizio. Per gli interventi di nuova edificazione deve essere verificato lo stato di compatibilità con lo stato di dissesto esistente e con i fenomeni attesi. Nelle aree di cui all art 36, Ic A, sono consentiti...g) gli interventi di adeguamento funzionale di infrastrutture puntuali, lineari e a rete come indicate nella parte definizioni generali, non altrimenti localizzabili;... Nella tabella seguente è sintetizzata l interferenza con ciascun vincolo derivante dalla L.R. 11/98 delle singole strutture componenti l impianto. Nelle successive immagini sono riportati i dettagli delle interferenze con le aree vincolate. vincolo Componente impianto art. 34 Zone umide e laghi art. 35 Frane art.36 Aree inondabili art.37 Valanghe Vincolo idrogeologico Stazione di valle Si F3 Ic - A No SI Stazione di monte - magazzino veicoli no F3 no No SI Sostegno R1 Si F3 Ic - A No SI Sostegno S2 Si F3 Ic - A No SI Sostegno S3 Si F3 no No SI Sostegno R4 no Fc no No SI Sostegno S5 no F3 no No SI Sostegno S6 no F3 no No SI Sostegno S7 no F3 no No SI Sostegno S8 no F3 no No SI Sostegno W9 no F3 no No SI Sostegno W10 no F3 no No SI Sostegno S11 no F3 no No SI Pista di cantiere Si F3 Ic - A No SI Scavi e riporti Si F3 Ic - A No SI Scavo di linea Si F3 Ic - A No SI Baltea Studio Geologico Associato Studio sula compatibilità dell intervento con lo stato di dissesto integrazione -11-

12 Figura 8. Art. 34 della L.R. 11/98 (Zone umide e laghi) su base catastale - Sostegni di linea e stazione di valle Figura 9. Art. 34 della L.R. 11/98 (Zone umide e laghi) su base catastale Scavi Baltea Studio Geologico Associato Studio sula compatibilità dell intervento con lo stato di dissesto integrazione -12-

13 5 Classificazione urbanistico-edilizia dell intervento proposto Ai sensi della D.G.R. 966/19, l intervento è classificato come comportante trasformazioni territoriali. Più in particolare la sostituzione di una infrastruttura lineare esistente rientra nella categoria della ristrutturazione così come definita dalla citata Deliberazione: RIS Ristrutturazione: Sono riconducibili alla tipologia della ristrutturazione gli interventi di rifacimento, sostituzione e riqualificazione funzionale di opere già esistenti, con modificazione delle tipologie costruttive e dei materiali utilizzati, con il necessario adeguamento dello sviluppo planimetrico, altimetrico e volumetrico dell opera, compreso l ampliamento dell esistente. Appartengono alla presente categoria di intervento anche le variazioni delle tipologie di attività sportiva e ricreativa individuate all interno della medesima area. Nello specifico, la realizzazione del nuovo impianto comporta: la demolizione delle opere esistenti; la realizzazione di una nuova stazione di valle rinvio tenditrice; strutturalmente la stazione comporta la realizzazione di una fondazione in c.a. e la posa di strutture metalliche prefabbricate; la realizzazione di 11 sostegni di linea, che prevede il getto di un plinto di fondazione in c.a. cui saranno ancorate le strutture metalliche; la realizzazione della stazione di monte (motrice), costituita da strutture di fondazione in c.a. e strutture metalliche prefabbricate; in corrispondenza della stessa è prevista la realizzazione di locali interrati adibiti a magazzino veicoli. Per quanto attiene in dettaglio l interferenza con le dinamiche idrauliche, in corrispondenza della stazione di valle è previsto un intervento di regimazione idraulica finalizzato ad evitare che la fossa sottostante al tappeto di allineamento venga allagata in caso di espansione della portata al di fuori dell alveo torrentizio e nell area pianeggiante circostante. L intervento di regimazione prevede: aumento della sezione idraulica della tubazione posta sotto la strada di servizio esistente (e mantenimento della strada); formazione degli argini mediante posa in opera di massi ciclopici reperiti sul posto; ampliamento della sezione idraulica con abbassamento progressivo degli argini e formazione di un cunettone prima dell immissione nell area umida posta ad est rispetto al pista da sci. Baltea Studio Geologico Associato Studio sula compatibilità dell intervento con lo stato di dissesto integrazione -13-

14 6 Individuazione e illustrazione delle dinamiche e della pericolosità dei fenomeni che caratterizzano il vincolo 6.1 Art. 35 L immagine di seguito è riportato un estratto del Catasto Dissesti della R.A.V.A. con indicazione della posizione della linea. Come si osserva, nell area di intervento non è segnalata alcuna dinamica di dissesto attiva. A S-W dell area di intervento è presente un ampio settore di versante interessato da un fenomeno di Deformazione gravitativa profonda, la cui estensione, in base agli indizi morfologici, non comprende tuttavia l area dell impianto. Le pareti rocciose della Gran Sometta e della Bec Carrè, localizzate a SW del tracciato dell impianto, presentano una dinamica attiva di fenomeni di caduta massi, legati anche all intenso crioclastismo che caratterizza questa fascia altimetrica, con lo sviluppo di fasce di detrito attivamente alimentato ai piedi delle stesse. Tali settori sono perimetrati in cartografia in fascia F1 e Fc. La collocazione della linea, ad elevata distanza e su un settore di cresta morfologicamente rilevato, esclude qualsiasi tipo di interferenza con i fenomeni gravitativi sopra descritti. Figura 10. Estratto dal geonavigatore Catasto Dissesti R.A.V.A. La linea rossa indica la posizione dell impianto in progetto Baltea Studio Geologico Associato Studio sula compatibilità dell intervento con lo stato di dissesto integrazione -14-

15 Il settore di posizionamento dell impianto si colloca in un settore di displuvio caratterizzato per la prima parte in un area semipianeggiante e nella parte mediasuperiore, in corrispondenza di un ampia cresta, con presenza di substrato roccioso affiorante o subaffiorante. Gli ammassi rocciosi, come descritto nella relazione geologica allegata, presentano elevate caratteristiche meccaniche e un assetto strutturale che esclude possibili fenomeni di carattere gravitativo. Un minimo tratto della linea attraversa un settore classificato in fascia di cautela Fc-2 per la presenza di ammassi rocciosi fratturati in superficie e per la maggiore acclività. In tale tratto la linea è aerea e non sono previsti sostegni. In ogni caso le indagini geognostiche effettuate in fase di progettazione confermano la presenza di ammassi rocciosi con elevate caratteristiche meccaniche. Baltea Studio Geologico Associato Studio sula compatibilità dell intervento con lo stato di dissesto integrazione -15-

16 Figura 11. Settore della stazione di valle, caratterizzato da un ampia area pianeggiate e ad elevata distanza dalla parete rocciosa e dalla falde detritiche della Bec Carrè (sullo sfondo) Baltea Studio Geologico Associato Studio sula compatibilità dell intervento con lo stato di dissesto integrazione -16-

17 Figura 12. Settore della stazione di valle, e tratto inferiore della linea. Come si osserva la localizzazione della linea esclude interferenze con le dinamiche del versante Est della Gran Sometta (a sx nella foto.). La maggior parte della linea si sviluppa lungo una cresta ampia e con substrato roccioso affiorante Figura 13. Settore intermedio della linea caratterizzato da un ampia cresta semipianeggiante, con substrato roccioso subaffiorante Baltea Studio Geologico Associato Studio sula compatibilità dell intervento con lo stato di dissesto integrazione -17-

18 6.2 Art. 36 La perimetrazione relativa all art. 36 segue il complesso reticolato idrografico che caratterizza il settore di spartiacque in cui è ubicato l impianto oggetto di intervento. In dettaglio tale settore si colloca sulla linea spartiacque tra i versanti afferenti al bacino dell alta Valtournenche e quello dell alta Val d Ayas. La morfologia locale presenta una certa complessità che si riflette nel reticolato idrografico e nella relativa perimetrazione. Figura 10. Perimetrazione degli ambiti inedificabili art. 36 della L.R. 11/98 su base CTR - Fascia Ic Come evidenziato nelle figg , la perimetrazione comprende il Lac de Rollin, l ampia area pianeggiante a nord di questo (in cui rientra il settore della stazione di valle) ed un tratto del torrente, privo di toponimo, che alimenta una serie di piccoli bacini lacustri e aree umide all interno del suddetto ripiano. E perimetrato nella stessa fascia l emissario a Est del Lac de Rollin che confluisce poi nel Torrent de Courthoud. Immediatamente ad Ovest dell area prevista per la stazione di valle è presente un piccolo bacino naturale che colma una depressione posta alla base della parete Est della Gran Sometta. A Nord-est dell area umida e del settore della stazione di valle, alla quota di 2980 m s.l.m. circa, è presente un secondo bacino, utilizzato come alimentazione per gli Baltea Studio Geologico Associato Studio sula compatibilità dell intervento con lo stato di dissesto integrazione -18-

19 impianti di innevamento, anch esso localizzato all interno di una depressione. Figura 11. E evidenziato in giallo il bacino posto a monte dell impluvio indicato nel testo La perimetrazione in fascia Ic-A, in quanto fascia di cautela, non risulta da una effettiva modellazione idraulica ma da un criterio geomorfologico, che tiene conto dell ampia area pianeggiate o leggermente depressa. Allo stato attuale il corso d acqua è di modeste dimensioni ed attraversa la pista da sci poco a valle rispetto alla stazione motrice della sciovia esistente. Per una lunghezza di circa 4 metri in uscita dal laghetto è intubato per consentire il passaggio della strada di servizio. Il torrente perimetrato in fascia Ic-A drena un bacino di 3.4 km 2, le cui caratteristiche sono state analizzate nello Studio idrologico allegato al progetto. Si riporta in fig. 14 la perimetrazione del bacino tratta dal suddetto studio. L area drenata comprende anche alcune piste da sci ed il relativo apporto di innevamento. Nello studio idrologico, a partire dai dati di regionalizzazione delle precipitazioni intense messi a disposizione dal Centro Funzionale della R.A.V.A., sono stati calcolati i valori di altezza di pioggia critica e di intensità di pioggia critica per i diversi tempi di ritorno. La Baltea Studio Geologico Associato Studio sula compatibilità dell intervento con lo stato di dissesto integrazione -19-

20 portata massima attesa lungo l asta torrentizia in esame è stata determinata con il metodo razionale. I valori risultanti sono i seguenti. I valori di portata sono incrementati del 20% per tenere conto del trasporto solido. Figura 12. Estratto dallo Studio idrologico allegato al progetto delimitazione del bacino. Tabella 1. Estratto dallo Studio idrologico allegato al progetto - valori di massima intensità di precipitazione per il bacino esaminato Tabella 2. Estratto dallo Studio idrologico allegato al progetto - valori di portata di piena per il bacino esaminato Baltea Studio Geologico Associato Studio sula compatibilità dell intervento con lo stato di dissesto integrazione -20-

21 7 Valutazione della compatibilità dell intervento con il fenomeno di dissesto considerato, con la sua dinamica e con la sua pericolosità La compatibilità dell intervento viene analizzata per le singole componenti dell impianto come da richiesta del Dipartimento programmazione, difesa del suolo e risorse idriche della Regione Autonoma Valle d Aosta. 7.1 Stazione di valle Art 35 La stazione di valle si colloca in area classificata F3. Come evidenziato al cap. 6.1, per quanto attiene l art. 35 non si evidenziato effettive dinamiche di dissesto attive nell area. Inoltre, con specifico riferimento alla stazione di valle, si rilevano i seguenti elementi Il tipo di intervento non ha alcun effetto attivo nei confronti dei fenomeni di dissesto, ovvero non va a modificare, rispetto alla situazione attuale, le condizioni di stabilità del versante e lo stato di pericolosità dei fenomeni stessi. Come evidenziato nella relazione geotecnica, i carichi imposti dalle opere in progetto sono ampiamento compatibili con le caratteristiche geotecniche e geomeccaniche dei terreni di fondazione. In particolare è previsto un approfondimento del piano di fondazione di circa 1 m rispetto alla quota minima necessaria in modo da impostare il piano di fondazione su terreni con caratteristiche di addensamento adeguate. Il dimensionamento e la tipologia delle fondazioni, realizzate mediante platea, tengono conto delle possibili oscillazioni freatiche, tenendo conto altresì del fatto che nel sito specifico non è presenta una vera e propria falda, ma si verifica una periodica saturazione del terreno nelle fasi di fusione nivale e di maggiore apporto meteorico. Il dimensionamento tiene conto inoltre di possibili cedimenti/deformazioni del terreno legati alle variazioni dello stato termico ed alla degradazione del permafrost. Oltre alla compatibilità delle condizioni di carico, la possibilità di fenomeni di destabilizzazione del settore circostante l opera può essere esclusa anche per la collocazione dell opera in un settore sostanzialmente pianeggiante. Baltea Studio Geologico Associato Studio sula compatibilità dell intervento con lo stato di dissesto integrazione -21-

22 7.1.2 Art 36 La stazione di valle si colloca in area classificata Ic-A. L area della stazione di valle si colloca in un settore pianeggiante in cui la morfologia può comportare una dispersione della portata del torrente proveniente dal settore sovrastante, che in corrispondenza della pista esistente è intubato per un breve tratto. È evidente che l eventuale esondazione del corso d acqua interessa il periodo primaverile di fusione nivale in cui l impianto non è funzionante. Le eventuali interferenze non riguardano quindi problemi di disagio né tantomeno di incolumità per gli utenti dell impianto. La stazione di valle è realizzata fuori terra ad eccezione della fondazione ed in una posizione tale da non comportare interferenze attive con il deflusso delle acque. La problematica, a livello di impianto, riguarda il possibile allagamento della fossa sottostante il tappeto di allineamento. Per tale motivo si prevede l intervento di regimazione idraulica descritto al cap. 2. La compatibilità dell intervento con le portate attese è stata esaminata nell elaborato Relazione idraulica allegato al progetto. In dettaglio, l infrastruttura prevista per la sistemazione del rivo esistente consiste in un canale con sezione di forma trapezia realizzata con argini costituiti da massi reperiti i loco, disposti a secco e opportunamente inerbiti al fine di migliorarne l inserimento paesaggistico. Le verifiche idrauliche - dettagliate nella relazione idraulica di progetto - indicano che la sezione regimata è in grado di smaltire le portate corrispondenti al tempo di ritorno di 1000 anni. All immissione del canale a partire dal lago è stato previsto un intervento costituito da tre tubazioni di diametro pari a 30 cm interrate con soprastante guado che fungerà da Baltea Studio Geologico Associato Studio sula compatibilità dell intervento con lo stato di dissesto integrazione -22-

23 scolmatore consentendo il transito dei mezzi. Le portate sono state calcolate ipotizzando una trasformazione diretta afflussi/deflussi nel bacino considerato e tenendo conto dell effetto di laminazione esercitato dalla presenza del lago naturale a monte dell attraversamento della pista. In base alle verifiche idrauliche citate, si può concludere che le opere in progetto consentano il deflusso naturale del corso d acqua in corrispondenza dell attraversamento della pista e dell area dell impianto e non comportino modifiche al regime idraulico dello stesso. 7.2 Stazione di monte e magazzino veicoli Art. 35 La stazione di monte ed il magazzino veicoli si collocano in area classificata F3, in un settore di cresta ampia e debolmente acclive caratterizzato dalla presenza di substrato roccioso con elevate caratteristiche geomeccaniche. Le fondazioni saranno impostate direttamente sul substrato roccioso previo adeguato apprendimento nel modesto spessore di depositi detritico-eluviali (circa 2 m). I carichi imposti dalle fondazioni sono ampiamente inferiori alla capacità portante dell ammasso roccioso. Non si configura alcuna possibilità di fenomeni di instabilità indotti, sia per le caratteristiche geomeccaniche dell ammasso roccioso di fondazione, sia per la morfologia sostanzialmente pianeggiante del sito Art. 36 Nessuna interferenza Baltea Studio Geologico Associato Studio sula compatibilità dell intervento con lo stato di dissesto integrazione -23-

24 Figura 13. Localizzazione dei sostegni da R1 a S9 (da SW verso NE) rispetto alla perimetrazione dell art Sostegno R Art. 35 Il sostegno R1 si colloca in prossimità della stazione di valle, in area classificata F3; con specifico riferimento al sostegno R1, si rilevano i seguenti elementi: Il tipo di intervento non ha alcun effetto attivo nei confronti dei fenomeni di dissesto, ovvero non va a modificare, rispetto alla situazione attuale, le condizioni di stabilità del versante e lo stato di pericolosità dei fenomeni stessi. Come evidenziato nella relazione geotecnica, i carichi imposti dal plinto di fondazione sono ampiamento compatibili con le caratteristiche geotecniche e geomeccaniche dei terreni di fondazione. In particolare è previsto un approfondimento del piano di fondazione di circa 1 m rispetto alla quota minima necessaria in modo da impostare il piano di sottofondazione su terreni con caratteristiche di addensamento adeguate. Il dimensionamento e la tipologia delle fondazioni, realizzate mediante plinto, tengono conto delle possibili oscillazioni freatiche, tenendo conto del fatto che nel sito specifico non è presenta una vera e propria falda, ma si verifica una periodica saturazione del terreno nelle fasi di Baltea Studio Geologico Associato Studio sula compatibilità dell intervento con lo stato di dissesto integrazione -24-

25 fusione nivale e di maggiore apporto meteorico. Il dimensionamento tiene conto inoltre di possibili cedimenti/deformazioni del terreno legati alle variazioni dello stato termico ed alla degradazione del permafrost. Oltre alla compatibilità delle condizioni di carico, la possibilità di fenomeni di destabilizzazione del settore circostante l opera può essere esclusa anche per la collocazione dell opera in un settore sostanzialmente pianeggiante. Figura 14. Localizzazione dei sostegni R1 e S2 (da SW verso NE) rispetto alla perimetrazione dell art Art 36 Il sostegno R1 si colloca in fascia classificata Ic-A, in un settore pianeggiante in cui la morfologia può comportare una dispersione della portata del torrente proveniente dal settore sovrastante, che in corrispondenza della pista esistente è intubato per un breve tratto. L opera presenta un carattere puntuale con minima emersione dal terreno ed interazione con le dinamiche idrauliche trascurabile. Baltea Studio Geologico Associato Studio sula compatibilità dell intervento con lo stato di dissesto integrazione -25-

26 7.4 Sostegno S Art. 35 Il sostegno S2 si colloca in prossimità della stazione di valle in area classificata F3; con specifico riferimento al sostegno S2, si rilevano i seguenti elementi Il tipo di intervento non ha alcun effetto attivo nei confronti dei fenomeni di dissesto, ovvero non va a modificare, rispetto alla situazione attuale, le condizioni di stabilità del versante e lo stato di pericolosità dei fenomeni stessi. Come evidenziato nella relazione geotecnica, i carichi imposti dal plinto di fondazione sono ampiamento compatibili con le caratteristiche geotecniche e geomeccaniche dei terreni di fondazione. In particolare è previsto un approfondimento del piano di fondazione di circa 1 m rispetto alla quota minima necessaria in modo da impostare il piano di sottofondazione su terreni con caratteristiche di addensamento adeguate. Il dimensionamento e la tipologia delle fondazioni, realizzate mediante plinto, tengono conto delle possibili oscillazioni freatiche, tenendo conto del fatto che nel sito specifico non è presenta una vera e propria falda ma si verifica una periodica saturazione del terreno nelle fasi di fusione nivale e di maggiore apporto meteorico. Il dimensionamento tiene conto inoltre di possibili cedimenti/deformazioni del terreno legati alle variazioni dello stato termico ed alla degradazione del permafrost. Oltre alla compatibilità delle condizioni di carico, la possibilità di fenomeni di destabilizzazione del settore circostante l opera può essere esclusa anche per la collocazione dell opera in un settore sostanzialmente pianeggiante Art 36 Il sostegno S2 si colloca in area classificata Ic-A, in un settore pianeggiante in cui la morfologia può comportare una dispersione della portata del torrente proveniente dal settore sovrastante, che in corrispondenza della pista esistente è intubato per un breve tratto. L opera presenta un carattere puntuale con minima emersione dal terreno; le possibili interazioni con le dinamiche idrauliche sono da considerare trascurabili. Baltea Studio Geologico Associato Studio sula compatibilità dell intervento con lo stato di dissesto integrazione -26-

27 7.5 Sostegno S Art. 35 Il sostegno S3 si colloca in area classificata F3, in corrispondenza della prima variazione di pendenza, rispetto alla zona pianeggiante della stazione di valle. In corrispondenza della posizione della fondazione si rileva uno spessore di circa 1.5 m coperture detritico-eluviali, a letto delle quali è presente substrato roccioso con buone caratteristiche geomeccaniche. Non sono individuate, nell area in oggetto, specifiche dinamiche di dissesto; il settore è posto a margine dell area di potenziale espansione delle falde detritiche (caduta massi) alla base della Gran Sometta. Rispetto a tali dinamiche, il tipo di intervento non ha alcun effetto attivo, ovvero non va a modificare, rispetto alla situazione attuale, le condizioni di stabilità del versante e lo stato di pericolosità dei fenomeni stessi. Come evidenziato nella relazione geotecnica, i carichi imposti dal plinto di fondazione sono ampiamento compatibili con le caratteristiche geotecniche e geomeccaniche dei terreni di fondazione. In particolare è previsto un approfondimento del piano di fondazione di circa 1.5 m rispetto alla quota minima necessaria in modo da impostare il piano di sottofondazione direttamente sul substrato roccioso Art. 36 Nessuna interferenza 7.6 Sostegno R Art. 35 Il sostegno R4 si colloca in area classificata Fc-2, in corrispondenza della prima variazione di pendenza, rispetto alla zona pianeggiante della stazione di valle. La perimetrazione in fascia di cautela non deriva da una dinamica di dissesto specifica (non sono censiti fenomeni in tale area all interno del Catasto Dissesti), ma dalla presenza di fasce ad acclività medio-elevata, nelle quali devono essere approfondite le condizioni di stabilità in funzione delle caratteristiche del terreno. Nel caso specifico la posizione prevista per il plinto di fondazione è al margine superiore della zona classificata in fascia di cautela. In corrispondenza della posizione della fondazione si rileva uno spessore di circa 1.5 m Baltea Studio Geologico Associato Studio sula compatibilità dell intervento con lo stato di dissesto integrazione -27-

28 coperture detritico-eluviali, a letto delle quali è presente substrato roccioso con buone caratteristiche geomeccaniche. Non sono individuate, nell area in oggetto, specifiche dinamiche di dissesto; il settore è posto alla sommità di un settore di versante mediamente acclive. I depositi superficiali ivi presenti rivestono uno spessore limitato ed alla base delle coperture detritico-eluviali si rileva la presenza di roccia subaffiorante con discrete caratteristiche geomeccamiche che migliorano con la profondità. Come evidenziato nella relazione geotecnica, i carichi imposti dal plinto di fondazione sono ampiamento compatibili con le caratteristiche geotecniche e geomeccaniche dei terreni di fondazione. In particolare è previsto un approfondimento del piano di fondazione di circa 1.5 m rispetto alla quota minima necessaria in modo da impostare il piano di sottofondazione direttamente sul substrato roccioso Art. 36 Nessuna interferenza 7.7 Sostegno S Art. 35 Il sostegno S5 si colloca in area classificata F3, lungo il tratto di cresta a media acclività. In corrispondenza della posizione della fondazione si rileva uno spessore di circa 1.5 m coperture detritico-eluviali, a letto delle quali è presente substrato roccioso con buone caratteristiche geomeccaniche. Non sono individuate, nell area in oggetto, specifiche dinamiche di dissesto; il tipo di intervento non ha alcun effetto attivo rispetto a eventuali dinamiche di dissesto, ovvero non va a modificare, rispetto alla situazione attuale, le condizioni di stabilità del versante e lo stato di pericolosità dei fenomeni stessi. Come evidenziato nella relazione geotecnica, i carichi imposti dal plinto di fondazione sono ampiamento compatibili con le caratteristiche geotecniche e geomeccaniche dei terreni di fondazione. In particolare è previsto un approfondimento del piano di fondazione di circa 1.5 m rispetto alla quota minima necessaria in modo da impostare il piano di sottofondazione direttamente sul substrato roccioso. Baltea Studio Geologico Associato Studio sula compatibilità dell intervento con lo stato di dissesto integrazione -28-

29 7.7.2 Art. 36 Nessuna interferenza 7.8 Sostegno S Art. 35 Il sostegno S6 si colloca in area classificata F3, lungo il tratto di cresta a media acclività. In corrispondenza della posizione della fondazione si rileva uno spessore di circa 1.5 m coperture detritico-eluviali, a letto delle quali è presente substrato roccioso con buone caratteristiche geomeccaniche. Non sono individuate, nell area in oggetto, specifiche dinamiche di dissesto; il tipo di intervento non ha alcun effetto attivo rispetto a eventuali dinamiche di dissesto, ovvero non va a modificare, rispetto alla situazione attuale, le condizioni di stabilità del versante e lo stato di pericolosità dei fenomeni stessi. Come evidenziato nella relazione geotecnica, i carichi imposti dal plinto di fondazione sono ampiamento compatibili con le caratteristiche geotecniche e geomeccaniche dei terreni di fondazione. In particolare è previsto un approfondimento del piano di fondazione di circa 1.5 m rispetto alla quota minima necessaria in modo da impostare il piano di sottofondazione direttamente sul substrato roccioso Art. 36 Nessuna interferenza 7.9 Sostegno S Art. 35 Il sostegno S7 si colloca in area classificata F3, lungo il tratto di cresta a media acclività. In corrispondenza della posizione della fondazione si rileva uno spessore di circa 1.5 m coperture detritico-eluviali, a letto delle quali è presente substrato roccioso con buone caratteristiche geomeccaniche. Non sono individuate, nell area in oggetto, specifiche dinamiche di dissesto; il tipo di intervento non ha alcun effetto attivo rispetto a eventuali dinamiche di dissesto, ovvero non va a modificare, rispetto alla situazione attuale, le condizioni di stabilità del versante e lo stato di pericolosità dei fenomeni stessi. Baltea Studio Geologico Associato Studio sula compatibilità dell intervento con lo stato di dissesto integrazione -29-

30 Come evidenziato nella relazione geotecnica, i carichi imposti dal plinto di fondazione sono ampiamento compatibili con le caratteristiche geotecniche e geomeccaniche dei terreni di fondazione. In particolare è previsto un approfondimento del piano di fondazione di circa 1.5 m rispetto alla quota minima necessaria in modo da impostare il piano di sottofondazione direttamente sul substrato roccioso. Figura 15. Localizzazione dei sostegni S7-W9 (da SW verso NE) rispetto alla perimetrazione dell art. 35 della L.R. 11/ Art. 36 Nessuna interferenza 7.10 Sostegno S Art. 35 Il sostegno S8 si colloca in area classificata F3, lungo il tratto di cresta a media acclività. In corrispondenza della posizione della fondazione si rileva uno spessore di circa 1.0 m coperture detritico-eluviali, a letto delle quali è presente substrato roccioso con buone caratteristiche geomeccaniche. Baltea Studio Geologico Associato Studio sula compatibilità dell intervento con lo stato di dissesto integrazione -30-

31 Non sono individuate, nell area in oggetto, specifiche dinamiche di dissesto; il tipo di intervento non ha alcun effetto attivo rispetto a eventuali dinamiche di dissesto, ovvero non va a modificare, rispetto alla situazione attuale, le condizioni di stabilità del versante e lo stato di pericolosità dei fenomeni stessi. Come evidenziato nella relazione geotecnica, i carichi imposti dal plinto di fondazione sono ampiamento compatibili con le caratteristiche geotecniche e geomeccaniche dei terreni di fondazione. In particolare è previsto un approfondimento del piano di fondazione di circa 1.5 m rispetto alla quota minima necessaria in modo da impostare il piano di sottofondazione direttamente sul substrato roccioso Art. 36 Nessuna interferenza 7.11 Sostegno W Art. 35 Il sostegno W9 si colloca in area classificata F3, lungo il tratto di cresta a media acclività. In corrispondenza della posizione della fondazione si rileva uno spessore di circa 1.0 m coperture detritico-eluviali, a letto delle quali è presente substrato roccioso con buone caratteristiche geomeccaniche. Non sono individuate, nell area in oggetto, specifiche dinamiche di dissesto; il tipo di intervento non ha alcun effetto attivo rispetto a eventuali dinamiche di dissesto, ovvero non va a modificare, rispetto alla situazione attuale, le condizioni di stabilità del versante e lo stato di pericolosità dei fenomeni stessi. Come evidenziato nella relazione geotecnica, i carichi imposti dal plinto di fondazione sono ampiamento compatibili con le caratteristiche geotecniche e geomeccaniche dei terreni di fondazione. In particolare è previsto un approfondimento del piano di fondazione di circa 1.5 m rispetto alla quota minima necessaria in modo da impostare il piano di sottofondazione direttamente sul substrato roccioso Art. 36 Nessuna interferenza Baltea Studio Geologico Associato Studio sula compatibilità dell intervento con lo stato di dissesto integrazione -31-

32 7.12 Sostegno W10 Figura 16. Localizzazione dei sostegni W10-S11 e stazione di monte (da SW verso NE) rispetto alla perimetrazione dell art. 35 della L.R. 11/98 Il sostegno W10 si colloca in area classificata F3, in prossimità della stazione di monte lungo un tratto di ampia cresta a bassa acclività. In corrispondenza della posizione della fondazione si rileva uno spessore di circa 1.0 m coperture detritico-eluviali, a letto delle quali è presente substrato roccioso con buone caratteristiche geomeccaniche. Non sono individuate, nell area in oggetto, specifiche dinamiche di dissesto; il tipo di intervento non ha alcun effetto attivo rispetto a eventuali dinamiche di dissesto, ovvero non va a modificare, rispetto alla situazione attuale, le condizioni di stabilità del versante e lo stato di pericolosità dei fenomeni stessi. Come evidenziato nella relazione geotecnica, i carichi imposti dal plinto di fondazione sono ampiamento compatibili con le caratteristiche geotecniche e geomeccaniche dei terreni di fondazione. In particolare è previsto un approfondimento del piano di fondazione di circa 1.0 m rispetto alla quota minima necessaria in modo da impostare il piano di sottofondazione direttamente sul substrato roccioso. Baltea Studio Geologico Associato Studio sula compatibilità dell intervento con lo stato di dissesto integrazione -32-

33 Art. 36 Nessuna interferenza 7.13 Sostegno S Art. 35 Il sostegno S11 si colloca in area classificata F3, in un settore di cresta ampia e debolmente acclive caratterizzato dalla presenza di substrato roccioso con elevate caratteristiche geomeccaniche. La fondazione sarà impostata direttamente sul substrato roccioso previo adeguato apprendimento nel modesto spessore di depositi detritico-eluviali (circa 2 m). I carichi imposti dalle fondazioni sono ampiamente inferiori alla capacità portante dell ammasso roccioso. Non si configura alcuna possibilità di fenomeni di instabilità indotti, sia per le caratteristiche geomeccaniche dell ammasso roccioso di fondazione sia per la morfologia sostanzialmente pianeggiante del sito Art. 36 Nessuna interferenza 7.14 Pista di cantiere Figura 17. Tratti di pista di cantiere di nuova realizzazione posizionamento rispetto ad art. 35 della L.R. 11/98. Baltea Studio Geologico Associato Studio sula compatibilità dell intervento con lo stato di dissesto integrazione -33-

34 Per la realizzazione delle opere sarà utilizzata in massima parte la pista già esistente. Alcuni limitati tratti di pista di cantiere dovranno essere realizzati lungo lo sviluppo della seggiovia, e a partire dalla pista esistente, al fine di poter accedere ai singoli punti di realizzazione dei sostegni di linea Art. 35 La pista, in considerazione della topografia del sito, potrà essere realizzata mediante semplice livellamento e compattazione del materiale in sito senza movimenti terra rilevanti e modifiche dell andamento topografico, in particolare senza la necessità di riporti e scavi specifici. In base a tali caratteristiche ed all assenza di dinamiche di dissesto attive, non si prevedono interferenze rilevanti Scavi e riporti Come specificato nella relazione tecnica, gli scavi ed i riporti necessari per ciascun elemento dell impianto (stazione di valle, stazione di monte, sostegni di linea, scavo di linea), verranno compensati sul posto per singolo intervento, riutilizzando il materiale per i rinterri e l inserimento ambientale e paesaggistico delle opere realizzate, in particolare curando il raccordo dei volumi emergenti con la topografia. I materiali da scavo verranno accantonati nell area di cantiere prossima allo scavo stesso con modalità atte a garantirne la stabilità anche temporanea, in particolare in caso di precipitazioni. Nel settore della stazione di valle il deposito provvisorio del materiale dovrà avvenire in modo da evitare interferenze con eventuali afflussi idrici dall impluvio proveniente da NW Scavo di linea Tra le stazioni di valle e di monte è necessario eseguire uno scavo a sezione ristretta di dimensioni indicative 0,8 m x 0,8 m nel quale inserire le seguenti componenti: tritubo in polietilene 3xDN50mm per posa in opera cavo multipolare continuo, cavo multipolare palo-palo e fibra ottica; cavidotto di riserva in polietilene DN80; tondino in acciaio zincato per messa a terra; nastro di segnalazione. In corrispondenza di ciascun sostegno di linea dovrà essere posizionato un pozzetto per la derivazione del cavo multipolare palo-palo e per l attacco della piattina di messa a terra. Baltea Studio Geologico Associato Studio sula compatibilità dell intervento con lo stato di dissesto integrazione -34-

35 Art 35 Lo scavo, seguendo la collocazione della linea, sarà ubicato pressoché interamente in zona F3 ad eccezione di un ristretto tratto in zona Fc. In base alle caratteristiche dei terreni attraversati ed alle ridotte dimensioni dello scavo stesso, non si prevedono interferenze o effetti su possibili fenomeni di dissesto Art. 36 Il tratto dello scavo in prossimità della stazione di valle rientra in area vincolata in fascia Ic-A. L immediato ripristino dei terrei a seguito dello scavo per l alloggiamento dei cavi e tubazioni di servizio esclude la possibilità di interferenze attive con le possibili dinamiche idrauliche. Tutti i cablaggi e dispositivi alloggiati all interno del cavidotto dovranno essere inoltre protetti contro le immersioni. 8 Valutazione della vulnerabilità dell opera da realizzare in relazione anche agli usi alla quale essa è destinata A livello generale, la struttura in oggetto è costituita da un impianto di risalita di cui si prevede l utilizzo nella stagione invernale. La valutazione delle vulnerabilità deriva da tre elementi: 1) l'entità dei beni o il numero di persone che possono essere danneggiate o la cui incolumità può essere compromessa da un evento di dissesto; 2) il grado di danneggiamento che l'incolumità delle persone o i beni possono subire in caso di evento; 3) la probabilità che beni o persone possano subire danni in caso di un evento. Con riferimento alle singole componenti, si possono valutare le seguenti condizioni di vulnerabilità. 8.1 Stazione di valle Art. 35 Non essendo individuate specifiche dinamiche o fenomeni di dissesto in atto, e tali da raggiungere il settore della stazione di valle, l opera non risulta esposta a possibili danni. Il dimensionamento delle strutture di fondazione tiene conto di possibili deformazioni del Baltea Studio Geologico Associato Studio sula compatibilità dell intervento con lo stato di dissesto integrazione -35-

36 terreno legate sia alle oscillazioni della tavola d acqua, sia ad eventuali assestamenti per cause termiche (variazioni della tavola del permafrost) Art. 36 Gli eventuali fenomeni di esondazione del corso d acqua interessano il periodo primaverile di fusione nivale in cui l impianto non è funzionante. Le eventuali interferenze con dinamiche di esondazione non riguardano quindi problemi di disagio né tantomeno di incolumità per gli utenti dell impianto stesso. L opera in esame presenta caratteristiche tali da non subire danni rilevanti anche in caso di interferenza con un eventuale allagamento. A livello terreno sono infatti posizionale le opere di fondazione e le parti strutturali metalliche, mentre le parti elettromeccaniche sono localizzate ad un elevata altezza dal suolo. L unica interferenza riguarda il possibile allagamento della fossa del tappeto di allineamento. 8.2 Stazione di monte e magazzino veicoli Art. 35 Non essendo individuate specifiche dinamiche o fenomeni di dissesto in atto, e tali da raggiungere il settore della stazione di monte, l opera non risulta esposta a possibili danni. Il dimensionamento delle strutture di fondazione, che saranno impostate direttamente sul substrato roccioso, tiene conto di possibili assestamenti per cause termiche (variazioni della tavola del permafrost), peraltro prevedibilmente di entità limitata data la presenza di substrato roccioso subaffiorante Art. 36 Nessuna interferenza 8.3 Sostegno R Art. 35 Non essendo individuate specifiche dinamiche o fenomeni di dissesto in atto, e tali da raggiungere il settore della stazione di valle, l opera non risulta esposta a possibili danni. Il dimensionamento delle strutture di fondazione tiene conto di possibili deformazioni del terreno legate sia alle oscillazioni della tavola d acqua sia ad eventuali assestamenti per cause termiche (variazioni della tavola del permafrost). Baltea Studio Geologico Associato Studio sula compatibilità dell intervento con lo stato di dissesto integrazione -36-

37 8.3.2 Art 36 L opera ha carattere puntuale e presenta un interazione con le possibili dinamiche idrauliche di fatto trascurabile. La fondazione ed il basamento del sostegno non sono soggette a deterioramento in caso di limitate e temporanee immersioni. La vulnerabilità è quindi da considerare trascurabile. 8.4 Sostegno S Art. 35 Non essendo individuate specifiche dinamiche o fenomeni di dissesto in atto, l opera non risulta esposta a possibili danni. Il dimensionamento delle strutture di fondazione tiene conto di possibili deformazioni del terreno legate sia alle oscillazioni della tavola d acqua sia ad eventuali assestamenti per cause termiche (variazioni della tavola del permafrost) Art 36 L opera ha carattere puntuale e presenta un interazione con le possibili dinamiche idrauliche di fatto trascurabile. La fondazione ed il basamento del sostegno non sono soggette a deterioramento in caso di limitate e temporanee immersioni. La vulnerabilità è quindi da considerare trascurabile. 8.5 Sostegno S Art. 35 Non essendo individuate specifiche dinamiche o fenomeni di dissesto in atto, e tali da raggiungere il settore della stazione di valle, l opera non risulta esposta a possibili danni. Il dimensionamento delle strutture di fondazione tiene conto di possibili deformazioni del terreno legate sia alle oscillazioni della tavola d acqua sia ad eventuali assestamenti per cause termiche (variazioni della tavola del permafrost) Art. 36 Nessuna interferenza 8.6 Sostegno R Art. 35 Non essendo individuate specifiche dinamiche o fenomeni di dissesto in atto, e tali da raggiungere il settore della stazione di valle, l opera non risulta esposta a possibili danni. Il Baltea Studio Geologico Associato Studio sula compatibilità dell intervento con lo stato di dissesto integrazione -37-

38 dimensionamento delle strutture di fondazione tiene conto di possibili deformazioni del terreno legate sia alle oscillazioni della tavola d acqua sia ad eventuali assestamenti per cause termiche (variazioni della tavola del permafrost) Art. 36 Nessuna interferenza 8.7 Sostegno S Art. 35 Non essendo individuate specifiche dinamiche o fenomeni di dissesto in atto, e tali da raggiungere il settore della stazione di valle, l opera non risulta esposta a possibili danni. Il dimensionamento delle strutture di fondazione tiene conto di possibili deformazioni del terreno legate sia alle oscillazioni della tavola d acqua sia ad eventuali assestamenti per cause termiche (variazioni della tavola del permafrost) Art. 36 Nessuna interferenza 8.8 Sostegno S Art. 35 Non essendo individuate specifiche dinamiche o fenomeni di dissesto in atto, e tali da raggiungere il settore della stazione di valle, l opera non risulta esposta a possibili danni. Il dimensionamento delle strutture di fondazione che saranno impostate direttamente sul substrato roccioso tiene conto di possibili eventuali assestamenti per cause termiche (variazioni della tavola del permafrost) Art. 36 Nessuna interferenza 8.9 Sostegno S Art. 35 Non essendo individuate specifiche dinamiche o fenomeni di dissesto in atto, e tali da raggiungere il settore della stazione di valle, l opera non risulta esposta a possibili danni. Il dimensionamento delle strutture di fondazione che saranno impostate direttamente sul Baltea Studio Geologico Associato Studio sula compatibilità dell intervento con lo stato di dissesto integrazione -38-

39 substrato roccioso tiene conto di possibili eventuali assestamenti per cause termiche (variazioni della tavola del permafrost) Art. 36 Nessuna interferenza 8.10 Sostegno S Art. 35 Non essendo individuate specifiche dinamiche o fenomeni di dissesto in atto, e tali da raggiungere il settore della stazione di valle, l opera non risulta esposta a possibili danni. Il dimensionamento delle strutture di fondazione che saranno impostate direttamente sul substrato roccioso tiene conto di possibili eventuali assestamenti per cause termiche (variazioni della tavola del permafrost) Art. 36 Nessuna interferenza 8.11 Sostegno W Art. 35 Non essendo individuate specifiche dinamiche o fenomeni di dissesto in atto, e tali da raggiungere il settore della stazione di valle, l opera non risulta esposta a possibili danni. Il dimensionamento delle strutture di fondazione che saranno impostate direttamente sul substrato roccioso tiene conto di possibili eventuali assestamenti per cause termiche (variazioni della tavola del permafrost) Art. 36 Nessuna interferenza 8.12 Sostegno W Art. 35 Non essendo individuate specifiche dinamiche o fenomeni di dissesto in atto, e tali da raggiungere il settore della stazione di valle, l opera non risulta esposta a possibili danni. Il dimensionamento delle strutture di fondazione che saranno impostate direttamente sul substrato roccioso tiene conto di possibili eventuali assestamenti per cause termiche (variazioni della tavola del permafrost). Baltea Studio Geologico Associato Studio sula compatibilità dell intervento con lo stato di dissesto integrazione -39-

40 Art. 36 Nessuna interferenza 8.13 Sostegno S Art. 35 Non essendo individuate specifiche dinamiche o fenomeni di dissesto in atto, e tali da raggiungere il settore della stazione di valle, l opera non risulta esposta a possibili danni. Il dimensionamento delle strutture di fondazione che saranno impostate direttamente sul substrato roccioso tiene conto di possibili eventuali assestamenti per cause termiche (variazioni della tavola del permafrost) Art. 36 Nessuna interferenza 8.14 Scavi e riporti Come specificato nella relazione tecnica, scavi e riporti verranno compensati in sito per singolo tratto, in particolare utilizzando i riporti per l inserimento ed il raccordo delle opere con la topografia esistente. Nella fase di cantiere, antecedente alla sistemazione definitiva, i materiali di scavo verranno accantonati in riporti o depositi provvisori. In questa fase i depositi temporanei potrebbero essere soggetti a limitati fenomeni di erosione o trasporto in caso di intense e prolungate precipitazioni. I depositi temporanei dovranno essere realizzati con specifiche cautele al fine di prevenire tali fenomeni Scavo di linea Lo scavo ha carattere lineare e ridotte dimensioni. Le interferenze con dinamiche di stabilità del terreno sono trascurabili. La trincea, in particolare nella fase di scavo, può essere soggetta a parziali e temporanei allagamenti in caso di forti precipitazioni. I cablaggi e dispositivi che saranno alloggiati nella trincea, essendo interrati in ambiente esterno, dovranno ovviamente garantire resistenza alle immersioni Come esplicitato al cap. 6, non essendo rilevabili effettive dinamiche di dissesto, non si configura la possibilità di interferenza delle opere in progetto con le stesse. Si rileva inoltre che il dimensionamento delle opere, ed in particolare dei carichi imposti sulla Baltea Studio Geologico Associato Studio sula compatibilità dell intervento con lo stato di dissesto integrazione -40-

41 fondazione, è ampiamente compatibile con le caratteristiche geotecniche dei terreni di imposta. 9 Definizione degli interventi di protezione In base a quanto sopra descritto l'opera in progetto non risulta esposta a fenomeni di dissesto attivi tali da comprometterne la stabilità. Le normali precauzioni di carattere geotecnico da adottare nella fase di cantiere sono dettagliate nella relazione geologica e nella relazione geotecnica allegate al progetto. Per quanto riguarda fenomeni gravitativi, in relazione all assenza di effettive dinamiche, non emerge la necessità di adottare particolari interventi. Per quanto attiene le dinamiche di esondazione, l ampliamento della sezione di attraversamento e la successiva sistemazione idraulica previste in progetto costituiscono misure di mitigazione delle potenziali interferenze con fenomeni idraulici. Per quanto attiene gli scavi ed i riporti, in particolare nella fase di cantiere, si dovranno evitare possibili fenomeni di erosione o liquefazione degli stessi in caso di forti precipitazioni. In particolare: - I depositi temporanei di materiale sciolto dovranno essere posizionati, in particolare nel settore della stazione di valle, in aree non soggette al deflusso idraulico; - I depositi temporanei dovranno essere posti in settori pianeggianti e comunque non sul ciglio o in prossimità di scarpate o cambi di pendenza; - I depositi temporanei dovranno essere realizzati con angoli di inclinazione limitati e comunque non superiori a 30 - In caso di forti o prolungate precipitazioni prevedere la protezione dei depositi temporanei con teli impermeabili. Baltea Studio Geologico Associato Studio sula compatibilità dell intervento con lo stato di dissesto integrazione -41-

42 10 Conclusioni In base a quanto sopra esposto, l intervento in progetto, cosi come progettato e fatta salva l osservanza delle prescrizioni contenute nella relazione geologica e nella relazione geotecnica, risulta compatibile con lo stato di pericolosità definito dalle cartografie degli ambiti inedificabili dei Comuni di Ayas e Valtournenche ai sensi della L.R. 11/98. Châtillon, Marzo 2021 I tecnici Dott. Geol Alex Théodule Dott. Geol. Marco Vagliasindi Baltea Studio Geologico Associato Studio sula compatibilità dell intervento con lo stato di dissesto integrazione -42-

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