DALLE INDICAZIONI NAZIONALI AL CURRICOLO. concetti chiave. Assunta Merola
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- Claudia Garofalo
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1 DALLE INDICAZIONI NAZIONALI AL CURRICOLO concetti chiave Assunta Merola
2 INDICAZIONI costituiscono il quadro di riferimento per la progettazione curricolare affidata alle scuole. sono un testo aperto, che ogni istituto scolastico è chiamato ad assumere e a contestualizzare, elaborando specifiche scelte relative a contenuti, metodi, organizzazione e valutazione coerenti con i traguardi formativi previsti dal documento nazionale NAZIONALI competenze centralità degli indirizzi programmatici scuola di tutti e di ciascuno inclusività cittadinanza attiva nuove tecnologie PER IL CURRICOLO autonomia scolastica (L.59/1997 DPR 275/1999) POF CURRICOLO D ISTITUTO CURRICOLO IN VERTICALE
3 IL CURRICOLO D ISTITUTO: il processo di progettazione FINALITA OBIETTIVI D APPRENDIMENTO COMPETENZE CHIAVE TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPTENZE COMPETENZE PROFILO DELLO STUDENTE IN USCITA DAL I CICLO
4 IL CURRICOLO D ISTITUTO: il processo di progettazione 1. FINALITA : fornire gli strumenti per: imparare ad imparare imparare ad essere essere cittadini di comunità sempre più allargate (cittadini dell Europa e del mondo) assicurando: centralità della persona valorizzazione delle individualità e delle diversità la convivenza democratica, l integrazione e l inclusività il successo formativo l alleanza fra le discipline e la connessione dei saperi APERTURA AL MONDO
5 IL CURRICOLO D ISTITUTO: il processo di progettazione 2. COMPETENZE CHIAVE PER L APPRENDIMENTO PERMANENTE definite dal Parlamento europeo e dal Consiglio europeo (Raccomandazione del 18 dicembre 2006) COMUNICAZIONE NELLA MADRELINGUA COMUNICAZIONE NELLE LINGUE STRANIERE COMPETENZA MATEMATICA E COMPETENZE DI BASE IN SCIENZA E TECNOLOGIA COMPETENZA DIGITALE IMPARARE A IMPARARE COMPETENZE SOCIALI E CIVICHE SPIRITO DI INIZIATIVA ED IMPRENDITORIALITÀ CONSAPEVOLEZZA ED ESPRESSIONE CULTURALE
6 IL CURRICOLO D ISTITUTO: il processo di progettazione 3. COMPETENZE: sono l integrazione delle conoscenze e delle abilità apprese e la loro mobilitazione per risolvere i problemi che si presentano al soggetto nelle situazioni complesse comportano il coordinamento di una serie di risorse di varia natura cognitiva, affettiva, sociale rappresentano i risultati formativi di un lungo periodo, ciò che rimane dopo l esperienza della scuola, che non può essere certo la semplice memorizzazione di pezzi di curricolo contenutistico
7 IL CURRICOLO D ISTITUTO: il processo di progettazione 4. PROFILO DELLO STUDENTE AL TERMINE DEL 1 CICLO, che dovrà essere in grado di iniziare ad affrontare in autonomia e con responsabilità le situazioni di vita tipiche della propria età, riflettendo ed esprimendo la propria personalità
8 IL CURRICOLO D ISTITUTO: il processo di progettazione 5. TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE nella loro scansione temporale risultano prescrittivi 6. OBIETTIVI D APPRENDIMENTO ritenuti strategici al fine di raggiungere i traguardi di sviluppo delle competenze
9 A PROPOSITO DI CURRICOLO ESPLICITO IMPLICITO DOCUMENTAZIONE COLLEGIALITA VALUTAZIONE PUBBLICIZZAZIONE E TRASPARENZA MEDIATORI DIDATTICI AMBIENTI D APPRENDIMENTO METODOLOGIA RUOLO DELL INSEGNANTE
10 A PROPOSITO DI CURRICOLO 1. ESPLICITO: traguardi per lo sviluppo delle competenze, obiettivi d apprendimento, i contenuti essenziali delle discipline, le esperienze d apprendimento, le metodologie utilizzate in aula, la valutazione, la documentazione, caratterizzato da: INTENZIONALITA : orientamento consapevole finalizzato al raggiungimento di finalità precise e definite CONTESTUALIZZAZIONE: aderenza alla situazione contingente e concreta RAZIONALITA : coerenza e collegamento tra traguardi, obiettivi, contenuti, metodi, sistemi di valutazione FLESSIBILITA : modificabilità del percorso in itinere
11 A PROPOSITO DI CURRICOLO 2. IMPLICITO: ambienti d apprendimento, articolazione del tempo, uso degli spazi e delle attrezzature, organizzazione dei gruppi 3. COLLEGIALITA : partecipazione di tutti gli attori impegnati nel processo educativo 4. PUBBLICIZZAZIONE E TRASPARENZA: verso l esterno
12 A PROPOSITO DI CURRICOLO 5. AMBIENTI D APPRENDIMENTO: contesto di attività strutturate, intenzionalmente predisposto dall insegnante, in cui si organizza l insegnamento per realizzare l apprendimento spazio d azione per stimolare e sostenere la costruzione del proprio apprendimento luogo in cui si verificano interazioni, scambi tra allievi, oggetti del sapere e insegnanti
13 A PROPOSITO DI CURRICOLO 6. RUOLO DELL INSEGNANTE: su più piani e in un percorso circolare di: pianificazione realizzazione valutazione
14 A PROPOSITO DI CURRICOLO 7. METODOLOGIA: sempre più diversificata e caratterizzata da un impostazione costruttivista dell apprendimento, passando dalla prevalenza della lezione frontale all uso di: tecniche attive: problem solving, laboratorio, circle time, cooperative learning, peer tutoring, brainstorming didattica inclusiva mediatori didattici: attivi, iconici, simbolici, analogici, LIM, tablet
15 A PROPOSITO DI CURRICOLO 8. VALUTAZIONE: precede, accompagna e segue i percorsi curricolari nelle sue diverse modalità iniziale/intermedia/finale formativa/sommativa passando dalla VALUTAZIONE DELL APPRENDIMENTO alla VALUTAZIONE PER L APPRENDIMENTO
16 A PROPOSITO DI CURRICOLO 9. COMPITO AUTENTICO: esplora la padronanza del soggetto all interno di un determinato dominio di competenza richiama contesti di realtà, diretti o simulati sollecita l impiego di processi cognitivi complessi supera i confini delle singole discipline e mobilita il sapere pregresso degli studenti è aperto e favorisce molteplici percorsi risolutivi stimola l interesse degli studenti, la loro motivazione a impiegare in modo efficace il proprio sapere, a mobilitare le proprie risorse cognitive, sociali, affettive in relazione al compito richiesto sviluppa la connessione tra scuola e mondo reale nel momento valutativo del processo didattico
17 A PROPOSITO DI CURRICOLO 10. AUTOVALUTAZIONE DEGLI STUDENTI 11. AUTOVALUTAZIONE D ISTITUTO 12. CERTIFICAZIONE DELLE COMPETENZE al termine della scuola primaria e della scuola secondaria, che descrivono e attestano la padronanza delle competenze progressivamente acquisite, sostenendo e orientando gli studenti verso la scuola del secondo ciclo 13. VALUTAZIONE DI SISTEMA 14. DOCUMENTAZIONE
18 PARLIAMO DI CURRICOLO IN VERTICALE: attento alla continuità del percorso educativo e al raccordo con la scuola secondaria di secondo grado caratterizzato da potenzialità, quali il poter costruire una scuola e un percorso dai 3 ai 14 progressivo e coerente, che ha al centro ogni bambino il poter costruirsi un curricolo cucito su misura, nell ottica dell autonomia e della contestualizzazione della propria realtà e da criticità, quali la difficoltà di costituire una comunità professionale e di sentirsene parte attiva e responsabile ad alto tasso di comunicazione, di forte mobilità intellettuale la difficoltà di conoscersi, mettersi in gioco, di relazionarsi
19 PARLIAMO DI CURRICOLO IN VERTICALE: caratterizzato da continuità, discontinuità e trasversalità la continuità è necessaria per assicurare lo sviluppo armonico e la centralità della persona ed è caratterizzata essenzialmente da una progressione non solo e non tanto di contenuti, quanto di sistemi e codici interpretativi (es. per l indagine storica l uso delle fonti ) la discontinuità è caratterizzata da contenuti, linguaggi e metodologie diverse a seconda dell età degli studenti (quale ad es. capacità d argomentazione ) in relazione alla progressione delle competenze che per la scuola dell infanzia possiamo individuare progressione e trasversalità determinati dall unitarietà dei saperi, sempre più interconnessi e i cui confini sempre meno definiti
20 PARLIAMO POI DI ISTITUTO COMPRENSIVO COME: luogo naturale in cui realizzare un curricolo in verticale per competenze comunità professionale caratterizzata da ricerca e innovazione didattica e apprendimento organizzato
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