Cogliere le opportunità del mercato del credito al consumo
|
|
- Ilario Marchi
- 8 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 Cogliere le opportunità del mercato del credito al consumo Per cogliere le opportunità offerte dal mercato del credito al consumo è fondamentale per gli operatori dotarsi di un reale vantaggio competitivo agendo tempestivamente sulle leve strategiche a disposizione Daniela Cazzato, Consultant Busacca & Associati I Il credito al consumo1 si presenta oggi come un importante forma di diversificazione dell offerta bancaria e costituisce quindi uno strumento fondamentale per la fidelizzazione e l acquisizione di nuovi clienti. I recenti sviluppi del mercato del credito al consumo in Italia evidenziano un costante aumento della concorrenza e un sempre più intenso impegno da parte di operatori specializzati e non. Tuttavia in Italia il peso dell indebitamento delle famiglie sulla dinamica dei consumi privati è notevolmente inferiore a quello di altri Paesi. 1 Ai sensi dell art. 121 del TUB, per credito al consumo si intende la concessione nell esercizio di un attività commerciale o professionale di credito sotto forma di dilazione di pagamento, di finanziamento o di altra analoga facilitazione finanziaria a favore di una persona fisica che agisce per gli scopi estranei all attività imprenditoriale o professionale eventualmente svolti (consumatore). I crediti al consumo comprendono, oltre a quelli direttamente collegati con l acquisto di beni di consumo, anche quelli relativi all utilizzazione di carte di credito (Fonte: Cfr. Banca d Italia, Glossario, Appendice alla Relazione Annuale e Bollettino Statistico). 35
2 CARTESIO Al fine di sfruttare appieno gli ampi margini di crescita ancora esistenti, è fondamentale per banche e società finanziarie attuare rapidamente degli approcci organizzativi e dei modelli di business che consentano loro di incrementare efficienza e redditività nell erogazione di tale tipo di credito. Attori e prodotti del credito al consumo Oggi l erogazione del credito al consumo è presidiata da due principali tipi di operatori: banche o società finanziarie specializzate, ossia operatori bancari e non, che si occupano esclusivamente di credito al consumo; sotto il profilo proprietario, nella maggior parte dei casi si tratta di realtà appartenenti a gruppi bancari, di società captive provenienti dal comparto industriale oppure di società controllate da gruppi finanziari internazionali. banche generaliste, operatori bancari tradizionali che operano direttamente nel credito al consumo in ragione della loro forte vocazione retail e delle strategie di fidelizzazione della clientela perseguite. Quanto ai prodotti, questi rispondono a processi di acquisto differenti a seconda che vengano erogati con o senza vincolo di destinazione 2. In effetti, nel caso del credito finalizzato si tratta di un acquisto di impulso che risponde alla necessità di dilazionare nel tempo il pagamento di un certo bene di consumo: i clienti 2 I prodotti erogati nell ambito del credito al consumo si distinguono in due macro categorie: credito finalizzato, ossia il finanziamento per l acquisto di specifici beni di consumo, generalmente erogato direttamente presso gli esercizi commerciali, a seguito di convenzioni stipulate tra gli stessi esercizi commerciali e gli intermediari finanziari specializzati e il credito non finalizzato, che comprende prestiti personali (finanziamento erogato direttamente al cliente senza vincolo di destinazione, di importo determinato, che prevede un piano di rimborso definito), e cessione del quinto (finanziamento non finalizzato all acquisto di uno specifico bene che può essere richiesto solo da un lavoratore dipendente direttamente dalla banca o finanziaria; tale prestito verrà rimborsato tramite rate, trattenute direttamente sulla busta paga, di importo fisso non superiore alla quinta parte dello stipendio). Un altro prodotto del credito al consumo è rappresentato dalle carte revolving, ossia carte di credito che consentono il rimborso rateale del denaro speso e che rientrano nel credito finalizzato o non finalizzato a seconda che siano carte utilizzabili esclusivamente presso i punti vendita convenzionati oppure carte per prelievi su circuito internazionale. 36
3 Cogliere le opportunità del mercato del credito al consumo richiedono tali prestiti presso i punti vendita in cui hanno acquistato il bene di consumo che intendono finanziare, senza scegliere la banca o finanziaria con cui attivarlo. Di contro, i crediti non finalizzati vengono attivati dai clienti direttamente presso le banche/finanziarie e sono il frutto di un processo di valutazione e scelta sostanzialmente razionale. Posizionamento dei prodotti del credito al consumo in base al comportamento d acquisto dei clienti Comportamento d acquisto D impulso Razionale Prestiti personali Cessione del quinto Carte di credito revolving Prestiti finalizzati Non finalizzato Tipo di prestito Finalizzato Caratteristiche e prospettive del mercato Negli ultimi anni in Italia si è assistito a un costante e sostanziale sviluppo del mercato del credito al consumo, dovuto principalmente a mutamenti strutturali nella domanda, ossia all evoluzione della cultura finanziaria delle famiglie italiane sia nei confronti dell approccio al credito, sempre più considerato strumento di ottimizzazione del bilancio familiare, sia nelle scelte di allocazione del portafoglio. Dal 2002 al 2005 il mercato del credito al consumo in Italia è cresciuto in media 37
4 CARTESIO del 15% all anno, contro una media del 4,5% in Europa, registrando alla fine del 2005 consistenze pari a circa 76,5 miliardi di euro, con un incremento del 20,8% rispetto alla stessa data dell anno precedente. Andamento del mercato del credito al consumo in Italia ( ) ,8% ,4% 15,1% 13,8% Consistenze totali (milioni di euro) Tassi di crescita (%) Fonte: elaborazioni Busacca & Associati su dati Osservatorio sul Credito al Dettaglio ASSOFIN - CRIF - PROMETEIA, vol. 20. Nonostante i forti tassi di sviluppo degli ultimi anni, il mercato risulta avere ancora ampi margini di crescita: ad oggi la massa di denaro erogata tramite credito al consumo corrisponde al 4,5% del PIL, percentuale più bassa rispetto ad altri Paesi europei (7,4% in Spagna, 8,1% in Francia, 10,7% in Germania) e lontanissima da Gran Bretagna (15,7%) e USA (18,2%). 38
5 Cogliere le opportunità del mercato del credito al consumo Rapporto tra credito al consumo e PIL (2005) USA 18,2% Gran Bretagna 15,7% Germania 10,7% Francia 8,1% Spagna 7,4% Italia 4,5% Fonte: elaborazioni Busacca & Associati su dati Osservatorio sul Credito al Dettaglio ASSOFIN - CRIF - PROMETEIA, vol. 20. Nel nostro Paese, quindi, il mercato del credito al consumo dovrebbe continuare a crescere con tassi superiori al 15% almeno fino al 2008, arrivando ad avere consistenze totali pari a 122 miliardi di euro. Evoluzione del mercato del credito al consumo in Italia ( ) ,0% 20,0% 15,0% Consistenze totali (milioni di euro) Tassi di crescita credito al consumo 10,0% 5,0% 0,0% Tassi di crescita consumo beni durevoli Fonte: elaborazioni Busacca & Associati su dati Osservatorio sul Credito al Dettaglio ASSOFIN - CRIF - PROMETEIA, vol
6 CARTESIO Nonostante tali evidenze, la valutazione del livello di maturità del mercato del credito al consumo (data dal rapporto tra consistenze totali del credito al consumo e PIL nazionale) mostra ancora una notevole distanza dai mercati europeo e americano, dove il credito al consumo ha invece raggiunto dimensioni notevolmente superiori. Rapporto credito al consumo/pil in Italia, Europa e USA (2005) =304% 18,2% = 142% 10,9% 4,5% Italia Europa USA Rapporto Credito al consumo / PIL Fonte: elaborazioni Busacca & Associati su dati Osservatorio sul Credito al Dettaglio ASSOFIN -CRIF - PROMETEIA, vol. 20. Nota: Il rapporto tra i finanziamenti bancari destinati all acquisto di beni di consumo e il PIL complessivo per l Europa è stato calcolato tramite media pesata dei rapporti crediti al consumo/pil di Gran Bretagna, Germania, Francia e Spagna. Il forte divario che il mercato italiano del credito al consumo ancora registra nei confronti dell Europa (Ä=142%) e degli USA (Ä=304%) trova spiegazione in alcuni punti di criticità che attualmente caratterizzano gli operatori attivi nel mercato italiano e che risultano legati a offerta, prezzo, promozione e distribuzione. 40
7 Cogliere le opportunità del mercato del credito al consumo Come agire per incrementare efficienza e redditività Diversificare l offerta. Le strutture specializzate si contraddistinguono per l operatività esclusiva nel credito al consumo e, di conseguenza, per la capacità di offrire ai clienti una gamma di prodotti ampia e in continua evoluzione. D altra parte, le banche generaliste possiedono un importantissimo vantaggio competitivo costituito dal fatto di avere a disposizione informazioni complete e sempre aggiornate sul comportamento finanziario dei clienti (reddito, capacità di spesa, risparmio). Nonostante tali punti di forza, gli operatori del mercato italiano mostrano spesso difficoltà a costruire dei profili di offerta che rispondano al meglio ai bisogni della clientela target. Tale difficoltà, nella maggior parte dei casi, trae origine dalla loro scarsa capacità di implementare adeguate strategie di ottimizzazione e diversificazione dell offerta. A tal proposito, il presupposto base per la corretta definizione di profili d offerta differenziati è costituito da una segmentazione dinamica che si basi su un adeguata caratterizzazione dei clienti (in funzione del comportamento attuale e futuro di acquisto e uso dei prodotti) e che consenta di classificare la clientela in modo tale da rendere possibile la definizione di strategie di offerta coerenti ed efficaci. L implementazione di una strategia di differenziazione dell offerta, che valorizzi al meglio le informazioni possedute sulla clientela, è sicuramente di non facile attuazione, ma risulta di fondamentale importanza per un erogazione efficace del credito al consumo, essendo in grado di determinare un incremento di redditività di oltre il 30%. Inoltre, soprattutto per le banche generaliste, un utilizzazione efficace delle informazioni sul comportamento finanziario dei clienti risulta fondamentale per definire azioni di cross-selling che permettano di aumentare rapidamente la copertura dei prodotti del credito al consumo: il reddito, la capacità di spesa, la propensione all indebitamento dei clienti e la loro evoluzione nel tempo sono infatti informazioni che aiutano a capire su quali segmenti è opportuno focalizzarsi e su quali prodotti è corretto far leva per attivare azioni di cross-selling. Il cliente apprezza la convenienza e la semplicità di acquistare più servizi da uno stesso operatore; di contro, l operatore ha la possibilità di aumentare la fidelizzazione dei clienti, ossia la quota di acquisti effettuati presso i suoi canali di vendita. 41
8 CARTESIO Attuare efficaci politiche di prezzo. I tassi di interesse costituiscono una delle principali leve per aumentare l attrattività dell offerta. Nonostante la forte riduzione registrata negli ultimi anni (-10% annuo), i prestiti alle famiglie si caratterizzano ancora per tassi mediamente più elevati di quelli alle imprese: essi possono andare dal 10%-13% normalmente applicato ai prestiti personali (il doppio di quanto pagano le grandi aziende per offrire ai loro clienti il tasso zero) fino al 24% per alcune carte di credito revolving. In più i tassi applicati dalle banche generaliste tendono ad essere, soprattutto per la diversità delle forme tecniche, mediamente più vantaggiosi di quelli delle società specializzate, grazie ad un costo medio della raccolta più basso (tramite l accesso diretto al risparmio del pubblico) e a una minore incidenza dei costi fissi (dovuta all offerta di un portafoglio prodotti diversificato). Attualmente l applicazione di efficaci politiche di prezzo è spesso ostacolata dall assenza di un adeguata strategia di gestione del rischio e dalla mancanza di una politica di prezzo trasparente e differenziata non solo sul prodotto, ma anche sul comportamento di acquisto dei clienti. Una migliore gestione del rischio, che sfrutti al meglio la forte conoscenza della situazione economico-finanziaria della clientela, risulta fondamentale per agevolare l attuazione di politiche di prezzo di penetrazione, permettendo alle banche di essere estremamente competitive. Ottimizzare la promozione dei prodotti. L utilizzazione delle leve di comunicazione è fondamentale per incrementare la penetrazione del credito al consumo. Tuttavia l efficacia e l efficienza delle campagne relative ai prodotti del credito al consumo sono spesso inficiate da una mancata ottimizzazione della pressione di marketing in termini di segmenti target individuati, canali di comunicazione scelti e prodotti/soluzioni promossi. Ottimizzare la pressione di marketing significa prima di tutto allocare le risorse dedicate alla comunicazione in modo da evitare che le campagne di marketing si rivolgano sempre agli stessi segmenti, trascurando di contro quelli che in base ad analisi statiche risultano fuori target o comunque poco attraenti. È facile intuire come i clienti che vengono continuamente sollecitati tramite campagne di comunicazione relative a una stessa offerta/prodotto sviluppino nel tempo una certa riluttanza nei confronti del brand o dell offerta promossa, rendendo le campagne di comunicazione addirittura controproducenti. Di contro, per i clienti meno esposti agli sforzi di comunicazione si registra una propensione all acquisto del prodotto pro- 42
9 Cogliere le opportunità del mercato del credito al consumo mosso molto più elevata. Quindi ottimizzando la frequenza delle campagne e proponendo a rotazione soluzioni e prodotti sempre diversi è possibile mantenere una redemption elevata in ogni segmento target, determinando un incremento nell efficacia delle campagne di marketing. A tal fine risulta inoltre di fondamentale importanza la scelta dei canali di comunicazione utilizzati: in generale, le campagne multi-canale basate su una scelta dei canali più idonei alla clientela target registrano livelli di redemption più alti rispetto a quelle realizzate tramite un unico canale, permettendo di ottenere miglioramenti dell efficienza di almeno il 20%. Diversificare in maniera efficiente la relazione con i clienti. Un elemento strategico di differenziazione nella competizione con banche e finanziarie specializzate è rappresentato dalla qualità della distribuzione. Tuttavia i canali di vendita dei prodotti del credito al consumo spesso risultano incapaci di gestire al meglio il rapporto con il cliente, ostacolando in questo modo l implementazione delle strategie commerciali e di business più idonee. Una delle principali aree di vantaggio competitivo relative alla gestione del cliente risulta quindi l efficienza del contatto con la clientela attraverso i canali messi a disposizione dagli operatori. Nello specifico, una riduzione sostanziale delle risorse impiegate e dei relativi costi e un incremento della produttività possono essere ottenuti esclusivamente attraverso una corretta differenziazione dei livelli di servizio offerti nei molteplici canali utilizzati dai clienti. A tal proposito è fondamentale prevedere diversi livelli di servizio in funzione del valore attuale e potenziale dei clienti e della complessità dei prodotti offerti, oltre a individuare fasi e momenti chiave della relazione con il cliente al fine di identificare i punti di contatto che è necessario presidiare meglio di altri. Perché tutto funzioni, i canali devono quindi essere in grado di classificare in tempo reale la clientela e associarvi strategie relazionali ben precise in funzione di parametri di valore, potenziale e grado di fidelizzazione predefiniti. Naturalmente questa capacità è il frutto di un efficace sistema di condivisione della conoscenza relativa al cliente (caratteristiche, orientamenti e storia di relazione con la banca), ma anche ai prodotti e alle strategie di prezzo e di rischio. 43
10 CARTESIO Modelli di affidabilità: credit scoring e judgmental Un aspetto che caratterizza il business del credito al consumo è il livello ancora elevato di rischiosità. Nel 2005 il rischio del mercato del credito al consumo ha mostrato un andamento contrastante. Nei primi sei mesi dell anno, infatti, la rischiosità (intesa come somma delle componenti relative all insolvenza grave, leggera e sofferenza) si è ridotta al minimo storico degli ultimi cinque anni (5,8%), per poi aumentare nel secondo semestre e attestarsi al 6,6%. Nonostante questo incremento, il rischio complessivo si è ridotto di mezzo punto percentuale rispetto a dicembre 2004 e di 1,6 punti percentuali rispetto a dicembre Il tasso di sofferenza, la componente che contribuisce in modo più rilevante alla determinazione del rischio complessivo, è stato pari al 3,8% (4% nel 2004; 4,5% nel 2003). Le insolvenze leggere si sono contratte passando dal 2,7% del 2003 all 1,8% del 2005; anche quelle gravi risultano in lieve miglioramento attestandosi all 1%. Peraltro anche la ricomposizione dei portafogli verso categorie di importo e di durata più elevate e la crescente attenzione dell offerta verso segmenti di clientela più near prime potrebbero avere influito sull evoluzione del rischio del mercato del credito al consumo nel Andamento della rischiosità del credito al consumo ( ) 8,2% 7,1% 6,6% 4,5% 4,0% 3,8% Tasso di rischiosità Tasso di sofferenza Fonte: elaborazioni Busacca & Associati su dati Osservatorio sul Credito al Dettaglio ASSOFIN -CRIF -PROMETEIA, vol. 20. Nota: Il tasso di rischiosità corrisponde alla somma delle componenti relative a sofferenza, insolvenza grave e insolvenza leggera. 44
11 Cogliere le opportunità del mercato del credito al consumo La valutazione del rischio di credito e quindi dell affidabilità dei clienti nel mercato del credito al consumo è un aspetto fondamentale che è necessario approfondire, in quanto ha influenze dirette sia sul livello dei tassi praticati, sia sui tempi di erogazione del credito, con implicazioni forti sulla soddisfazione dei clienti. In effetti la valutazione del rischio di insolvenza nel mercato del credito al consumo risulta particolarmente complessa, dal momento che l elevato numero di richieste e l importo solitamente basso del prestito, uniti alla difficoltà di reperire informazioni sui richiedenti crediti, rendono difficoltosa l applicazione di metodi convenienti dal punto di vista economico ed efficaci dal punto di vista del tempo impiegato per l istruttoria. Si distinguono due approcci di valutazione dell affidabilità creditizia: il credit scoring e il metodo judgmental. Credit scoring. Si tratta di una procedura che consente di valutare le richieste di credito in base a una serie di analisi statistiche: il processo di valutazione e accettazione prevede l elaborazione di una serie di dati 3 relativi al cliente ai quali viene assegnato un punteggio determinato in base ai criteri di selezione dell ente finanziatore e al livello di rischio che quest ultimo intende assumersi; l insieme dei punteggi dà origine a un indicatore sintetico (credit score) con cui è possibile valutare l affidabilità creditizia e quindi la possibilità di concedere o meno un prestito. In realtà, in alcuni casi interviene anche la valutazione dell analista esperto, che integra il risultato della valutazione della procedura con dei controlli supplementari o con domande aggiuntive ai richiedenti. I modelli di credit scoring presentano delle connotazioni positive e dei limiti. Per quanto riguarda i punti di forza, le metodologie di scoring: permettono di avere una standardizzazione delle delibere di erogazione del credito; si hanno quindi decisioni più oggettive e razionali in quanto espressione di procedimenti quantitativi basati sui dati e non su considerazioni personali; 3 I dati analizzati dalla procedura sono i seguenti: 1. dati personali del cliente (anagrafici, reddito, professione, etc.), elaborati con tecniche statistiche che considerano le precedenti esperienze dell istituto con diverse tipologie di consumatori. Lo scopo di questa valutazione è quello di cercare di prevedere il comportamento futuro del consumatore nel ripagare un eventuale debito; 2. dati ricavati da banche dati con le quali la procedura è collegata in automatico: protesti, fallimenti, controlli delle utenze, etc.; 3. dati relativi al comportamento creditizio del richiedente ricavati da alcune Centrali Rischi che registrano, per tutto il sistema bancario e finanziario, i debiti pregressi e in corso dei nominativi censiti. 45
12 CARTESIO possono essere utilizzate anche per il monitoraggio dell intero portafoglio prestiti (o almeno del segmento per cui sono stati costruiti) con cadenze ravvicinate, permettendo di intraprendere azioni correttive per il recupero del credito o per ristabilire un adeguato rapporto con la clientela. Di contro, i modelli di credit scoring: presentano una possibilità di deterioramento nel tempo: la capacità previsiva dei modelli si basa sulla stabilità delle relazioni tra le variabili dipendenti e l evento insolvenza ; di conseguenza, cambiamenti strutturali e modifiche nei criteri decisionali delle banche ne possono influenzare la stabilità temporale; se poco accurati possono risultare eccessivamente onerosi in termini di perdite non evitate o di buoni clienti persi. Approccio judgmental. L approvazione del prestito avviene sulla base del giudizio personale di analisti che deliberano di erogare o meno il credito tenendo conto delle politiche di rischio seguite dalla banca/finanziaria di appartenenza. Tale metodologia è molto rapida rispetto al credit scoring, in quanto bastano pochi elementi per arrivare a un giudizio complessivo e ciò rende più tempestiva l erogazione del credito. Di contro, il metodo judgmental presenta una scarsa utilità a fini previsionali, in quanto la valutazione dell affidabilità di un cliente deriva da valutazioni soggettive dell analista e, pertanto, non generalizzabili. Inoltre, implica anche un grado di rischio più elevato per la banca/finanziaria, vista l alta probabilità di sbagliare la valutazione di affidabilità dei richiedenti. In sintesi, da una parte il credit scoring permette di valutare coloro che richiedono il credito in maniera oggettiva ma rallenta il processo di erogazione dei crediti, dall altra l approccio judgmental rende l erogazione quasi immediata ma risulta poco attendibile e altamente rischioso. Sarebbe di fondamentale importanza, invece, utilizzare per l istruttoria metodi che risultino al tempo stesso semplici, veloci e attendibili e che siano capaci di valutare la solvibilità e affidabilità dei clienti, valorizzando le informazioni grezze a disposizione sui potenziali affidati. In effetti le metodologie utilizzate in tale campo sono in continua evoluzione e accanto ai modelli tradizionali basati su variabili quantitative e/o qualitative trovano spazio anche metodi alternativi quali, ad esempio, l analisi della tensione 46
13 Cogliere le opportunità del mercato del credito al consumo emotiva della voce come strumento di fraud detection. Si tratta di metodi già utilizzati negli Stati Uniti e in Gran Bretagna 4, basati sull analisi di impercettibili cambiamenti nella voce umana che permettono di riconoscere la veridicità delle affermazioni e quindi anche l eventuale intenzione dei richiedenti crediti di mentire sulla propria solvibilità. Conclusioni Il mercato del credito al consumo in Italia presenta ancora un alto potenziale di crescita: basti pensare che ad oggi la Spagna, il Paese europeo più simile all Italia per caratteristiche socioeconomiche, registra un rapporto tra credito al consumo e PIL maggiore rispetto a quello italiano di oltre il 60% (7,4% vs. 4,5%). Gli operatori possono cogliere queste opportunità di crescita e competere con successo in tale mercato intervenendo principalmente su: processi di gestione del cliente, al fine di migliorare la capacità di caratterizzare e classificare la clientela e orientare conseguentemente priorità aziendali e strategie di offerta e comunicazione; rete commerciale, al fine di interagire con i clienti in modo efficace ed efficiente, applicando specifiche strategie relazionali in base al valore, al potenziale e al grado di fidelizzazione della clientela; strumenti di gestione del rischio, al fine di conciliare da una parte la necessità degli operatori di minimizzare la rischiosità dei prestiti e dall altra l esigenza dei clienti di una maggiore semplicità e rapidità di accesso al credito al consumo. 4 In Gran Bretagna un numero crescente di compagnie assicurative usa tale tecnologia per analizzare le domande d indennizzo effettuate telefonicamente. Tali compagnie hanno respinto circa il 25% delle domande in un anno. 47
Le strategie delle banche retail nel mercato del credito al consumo. STEFANO COSMA Università di Modena e Reggio Emilia - CEFIN
Le strategie delle banche retail nel mercato del credito al consumo STEFANO COSMA Università di Modena e Reggio Emilia - CEFIN Agenda 1. Introduzione 2. Il credito al consumo: alcune riflessioni sull evoluzione
DettagliI FINANZIAMENTI AGLI STRANIERI
I FINANZIAMENTI AGLI STRANIERI Anche gli stranieri hanno capito che è conveniente acquistare un immobile in virtù del costo del denaro sui prestiti ipotecari che nonostante gli aumenti di questi ultimi
DettagliSulla base dei valori di riferimento indicati sono assegnati alle imprese i seguenti punteggi: A 100% 3 75% < A < 100% 2 0 < A 75% 1
A. Procedura Ordinaria - Modello di valutazione per le imprese in contabilità ordinaria operanti nei settori: industria manifatturiera, edilizia, alberghi (società alberghiere proprietarie dell immobile),
DettagliUfficio Stampa. Close to Media (Francesca Valagussa) Tel. 02 70006237
Cartella Stampa GE Money nel mondo e in Italia Ufficio Stampa Close to Media (Francesca Valagussa) Tel. 02 70006237 GE Money nel mondo GE Money fa parte del gruppo GE Capital Global Banking, divisione
DettagliCONTI CORRENTI A CONSUMATORI INDICATORE SINTETICO DI COSTO (ISC) E PROFILI DI OPERATIVITA
individuati CONTI CORRENTI A CONSUMATORI INDICATORE SINTETICO DI COSTO (ISC) E PROFILI DI OPERATIVITA Che cos è l ISC L INDICATORE SINTETICO DI COSTO (ISC) è un indice definito da Banca d Italia per quantificare,
DettagliCOME SVILUPPARE UN EFFICACE PIANO DI INTERNET MARKETING
Febbraio Inserto di Missione Impresa dedicato allo sviluppo pratico di progetti finalizzati ad aumentare la competitività delle imprese. COME SVILUPPARE UN EFFICACE PIANO DI INTERNET MARKETING COS E UN
DettagliFABBISOGNO DI FINANZIAMENTO
FABBISOGNO DI FINANZIAMENTO Fonti interne: autofinanziamento Fonti esterne: capitale proprio e capitale di debito Capitale proprio: deriva dai conferimenti dei soci dell azienda e prende il nome, in contabilità,
DettagliStock del credito al consumo sui consumi delle famiglie
CREDITO AL CONSUMO: GLI EFFETTI DELLA CRISI Da uno studio della Banca d Italia 1, che valuta gli effetti della crisi sul mercato del credito al consumo in Italia, emerge una situazione attuale diversa
DettagliINTERVENTI E INIZIATIVE DELLA CAMERA DI COMMERCIO
Finanza agevolata, bandi, credito d'imposta INTERVENTI E INIZIATIVE DELLA CAMERA DI COMMERCIO Castellanza, LIUC - Università Cattaneo 2 ottobre 2014 INTERVENTI E INIZIATIVE DELLA CAMERA DI COMMERCIO PRINCIPI:
DettagliIl mercato mobiliare
Il mercato mobiliare E il luogo nel quale trovano esecuzione tutte le operazioni aventi per oggetto valori mobiliari, ossia strumenti finanziari così denominati per la loro attitudine a circolare facilmente
DettagliOrganizzazione e pianificazione delle attività di marketing
Organizzazione e pianificazione delle attività di marketing Il continuum delle strutture tra efficienza ed efficacia Struttura funzionale Struttura divisionale Struttura a matrice Struttura orizzontale
DettagliLa trasferibilità del risparmio dei migranti fra prospettive ed ostacoli.
La trasferibilità del risparmio dei migranti fra prospettive ed ostacoli. Daniele Frigeri CeSPI Roma, 26 novembre 2009 Evoluzione bancarizzazione dei migranti in Italia Nel 2007 i migranti titolari di
DettagliDati significativi di gestione
182 183 Dati significativi di gestione In questa sezione relativa al Rendiconto Economico sono evidenziati ed analizzati i risultati economici raggiunti da ISA nel corso dell esercizio. L analisi si focalizza
DettagliDomanda e offerta di credito
2/5/2013 Domanda e offerta di credito La situazione registrata nel 2012 in provincia di Nel 2012 si è registrata una contrazione della domanda di credito. Rispetto alla media regionale le imprese modenesi
DettagliDati significativi di gestione
36 37 38 Dati significativi di gestione In questa sezione relativa al Rendiconto economico sono evidenziati ed analizzati i risultati economici raggiunti da ISA nel corso dell esercizio. L analisi si focalizza
DettagliISC. L indicatore sintetico di costo del conto corrente
ISC L indicatore sintetico di costo del conto corrente Indice Cos è l ISC, l Indicatore Sintetico di Costo del conto corrente I 7 profili tipo di utilizzo Ma in definitiva, perché controllare l ISC? Dove
DettagliViene confermata la focalizzazione della Banca sulla concessione del credito e sulla gestione delle
COMUNICATO STAMPA Il Consiglio d Amministrazione di Banca del Mezzogiorno MedioCredito Centrale approva il nuovo Piano Industriale Triennale 2015 2017 e la Relazione Semestrale al 30 giugno 2015 Roma,
DettagliPiano straordinario per l'occupazione.
Piano straordinario per l'occupazione. Il lavoro, il futuro. MISURA IV.1 Più forti patrimonialmente Agevolazioni per il rafforzamento della struttura patrimoniale delle piccole e medie imprese mediante
DettagliL INDUSTRIA DEL CREDITO ALLE FAMIGLIE: SCENARI E STRATEGIE COMPETITIVE. Valentino Ghelli
L INDUSTRIA DEL CREDITO ALLE FAMIGLIE: SCENARI E STRATEGIE COMPETITIVE Valentino Ghelli Roma, 29 Ottobre 2007 Il credito alle famiglie in Italia La crescita del credito alle famiglie in Italia, nella forma
DettagliIl catalogo MARKET. Mk6 Il sell out e il trade marketing: tecniche, logiche e strumenti
Si rivolge a: Forza vendita diretta Agenti Responsabili vendite Il catalogo MARKET Responsabili commerciali Imprenditori con responsabilità diretta sulle vendite 34 di imprese private e organizzazioni
DettagliSysAround S.r.l. L'efficacia delle vendite è l elemento centrale per favorire la crescita complessiva dell azienda.
Scheda Il CRM per la Gestione delle Vendite Le organizzazioni di vendita sono costantemente alla ricerca delle modalità migliori per aumentare i ricavi aziendali e ridurre i costi operativi. Oggi il personale
DettagliPresentazione Ktesios S.p.a.
Presentazione Ktesios S.p.a. Università di Roma Tor Vergata Workshop di presentazione dell attività dei Laboratori di ricerca Roma 31 gennaio 2008 Ing. Massimo Minnucci Amministratore Delegato Ktesios
DettagliInformazione Multifocus Quando il marketing diventa intelligence
Informazione Multifocus Quando il marketing diventa intelligence Relatore: d.ssa Francesca Negri - f.negri@lince.it Macerata 7 Novembre 2003 2003 Lince SpA - Tutti i diritti riservati PREMESSA In un mercato
Dettaglidelle aziende in Italia:
Livello di rischiosità delle aziende in Italia: Lombardia Dati aggiornati a Dicembre 2012 Marketing CRIBIS D&B Agenda Distribuzione delle aziende nella regione Analisi del livello di rischiosità Confronto
DettagliIl rapporto strutturale sul sistema economico produttivo della provincia di Bologna
Il rapporto strutturale sul sistema economico produttivo della provincia di Bologna Gian Carlo Sangalli Presidente Camera di Commercio di Bologna IL SISTEMA ECONOMICO PRODUTTIVO BOLOGNESE E E IN UNA FASE
DettagliCONTABILITA GENERALE
CONTABILITA GENERALE 7 II) SCRITTURE DI GESTIONE F) OTTENIMENTO CAPITALE DI TERZI 20 novembre 2010 Ragioneria Generale e Applicata - Parte seconda - La contabilità generale 1 F. Scritture relative all
DettagliIl mercato del Credito al Consumo tra sviluppo e maturità. Prof. Umberto Filotto
Il mercato del Credito al Consumo tra sviluppo e maturità Prof. Umberto Filotto Segretario Generale Assofin Università di Roma Tor Vergata Consumer Credit 2006 Roma, 16 marzo IL MERCATO: l Europa e l Italia
DettagliDare credito al business rafforzando le partnership
Dare credito al business rafforzando le partnership Forum della Distribuzione Assicurativa Milano, 18 Novembre 2009 Roberto Ferrari Direttore Marketing e Partnership Compass Agenda > Compass > Scenari
DettagliSERVIZI PER LA GESTIONE DELLA LIQUIDITA OFFERTA CASH MANAGEMENT. Prima dell adesione leggere il prospetto informativo Settembre 2011
SERVIZI PER LA GESTIONE DELLA LIQUIDITA OFFERTA CASH MANAGEMENT Prima dell adesione leggere il prospetto informativo Settembre 2011 1 Le banche cercano di orientare i risparmiatori verso quei conti correnti
DettagliI FINANZIAMENTI GARANTITI
I FINANZIAMENTI GARANTITI Convegno La Mediazione Creditizia Milano 30 novembre 2010 1 Il Gruppo 2 Compass S.p.A. e Futuro S.p.A. Compass S.p.A., con una propria rete di sportelli diretti, dal 1960 opera
DettagliL ANALISI ABC PER LA GESTIONE DEL MAGAZZINO
L ANALISI ABC PER LA GESTIONE DEL MAGAZZINO È noto che la gestione del magazzino è uno dei costi nascosti più difficili da analizzare e, soprattutto, da contenere. Le nuove tecniche hanno, però, permesso
DettagliRISULTATI DELLA RILEVAZIONE SULLE COMMISSIONI APPLICATE DALLE BANCHE SU AFFIDAMENTI E SCOPERTI DI CONTO
RISULTATI DELLA RILEVAZIONE SULLE COMMISSIONI APPLICATE DALLE BANCHE SU AFFIDAMENTI E SCOPERTI DI CONTO 1. Premessa La legge n. 2 del 28 gennaio 2009 ha vietato la commissione di massimo scoperto (CMS)
DettagliIFITALIA SPA INTERNATIONAL FACTORS ITALIA. Direzione Commerciale Dicembre 2006
IFITALIA SPA INTERNATIONAL FACTORS ITALIA Direzione Commerciale Dicembre 2006 Factoring Tour: Firenze, 6 febbraio 2007 Il Factoring: è complementare, non alternativo al credito bancario; rafforza il rapporto
DettagliMinistero dello Sviluppo Economico DIREZIONE GENERALE PER LA POLITICA INDUSTRIALE E LA COMPETITIVITA
Ministero dello Sviluppo Economico DIREZIONE GENERALE PER LA POLITICA INDUSTRIALE E LA COMPETITIVITA Linee guida per l'applicazione del Metodo nazionale per calcolare l elemento di aiuto nelle garanzie
DettagliCos è l ISC (Indicatore Sintetico del Conto Corrente) e cosa sono i Profili tipo d utilizzo
Cos è l ISC (Indicatore Sintetico del Conto Corrente) e cosa sono i Profili tipo d utilizzo Come dice il nome, l ISC è un indicatore che riassume in un unica cifra il costo indicativo annuo di un conto
DettagliFigura 3.22 - Evoluzione dei consumi totali di energia elettrica. Figura 3.23 - Ripartizione dei consumi totali di energia elettrica
Figura 3.22 Evoluzione dei consumi totali di energia elettrica Figura 3.23 Ripartizione dei consumi totali di energia elettrica 67 Figura 3.24 Ripartizione dei consumi totali di energia elettrica (dati
DettagliCOMUNE DI RAVENNA GUIDA ALLA VALUTAZIONE DELLE POSIZIONI (FAMIGLIE, FATTORI, LIVELLI)
COMUNE DI RAVENNA Il sistema di valutazione delle posizioni del personale dirigente GUIDA ALLA VALUTAZIONE DELLE POSIZIONI (FAMIGLIE, FATTORI, LIVELLI) Ravenna, Settembre 2004 SCHEMA DI SINTESI PER LA
DettagliLa valutazione dell efficienza aziendale ECONOMIA E GESTIONE DELLE IMPRESE
La valutazione dell efficienza aziendale EFFICIENZA E LA CAPACITA DI RENDIMENTO O L ATTITUDINE A SVOLGERE UNA DETERMINATA FUNZIONE. E MISURATA DAL RAPPORTO TRA I RISULTATI CONSEGUITI E LE RISORSE IMPIEGATE
DettagliEvoluzione dei modelli della banca e dell assicurazione. Corso di Economia delle Aziende di Credito Prof. Umberto Filotto a.a.
Evoluzione dei modelli della banca e dell assicurazione Corso di Economia delle Aziende di Credito Prof. Umberto Filotto a.a. 2013/2014 Definizioni La banca può essere definita sotto due diversi profili:
DettagliAbi: nessuna differenziazione nella dinamica dei prezzi fra raccolta e prestiti
NOTA PER LA STAMPA DOCUMENTO DELL ABI A GOVERNO, AUTORITA E ASSOCIAZIONI DEI CONSUMATORI Abi: nessuna differenziazione nella dinamica dei prezzi fra raccolta e prestiti Non è cambiato lo spread per i tassi
DettagliSTRUMENTI FINANZIARI NEI PROGRAMMI 2014-2020
STRUMENTI FINANZIARI NEI PROGRAMMI 2014-2020 Verso un utilizzo più strategico imparando dall esperienza maturata Roberto D Auria Mario Guido Gruppo di lavoro Competitività Roma, 28 ottobre 2013 L esperienza
DettagliRisparmio, investimenti e sistema finanziario
Risparmio, investimenti e sistema finanziario Una relazione fondamentale per la crescita economica è quella tra risparmio e investimenti. In un economia di mercato occorre individuare meccanismi capaci
DettagliVuole rappresentare un punto di riferimento affidabile in quei delicati momenti di cambiamento e di sviluppo del nuovo.
MASTER si propone come facilitatore nella costruzione e pianificazione di strategie di medio e lungo termine necessarie ad interagire con gli scenari economici e sociali ad elevato dinamismo. Vuole rappresentare
DettagliGestione Finanziaria delle Imprese. private equity e venture capital
GESTIONE FINANZIARIA DELLE IMPRESE La strutturazione di un fondo di private equity e l attività di fund raising I veicoli azionisti sottoscrittori SGR Fondo Struttura italiana gestore fondo General Partner
DettagliREDDITO E RISPARMIO DELLE FAMIGLIE E PROFITTI DELLE SOCIETÀ
9 aprile 2013 IV trimestre 2012 REDDITO E RISPARMIO DELLE FAMIGLIE E PROFITTI DELLE SOCIETÀ Con la pubblicazione dei dati del quarto trimestre del 2012, l Istat diffonde le serie storiche coerenti con
DettagliREALIZZARE UN BUSINESS PLAN
Idee e metodologie per la direzione d impresa Ottobre 2003 Inserto di Missione Impresa dedicato allo sviluppo pratico di progetti finalizzati ad aumentare la competitività delle imprese. REALIZZARE UN
DettagliLe garanzie come strumento per agevolare l accesso al credito delle PMI
Le garanzie come strumento per agevolare l accesso al credito delle PMI Firenze, 26 febbraio 2015 Crisi economica: si assiste ad un attenuazione del credit crunch per le imprese ma i prestiti sono ancora
DettagliGLI ELEMENTI ANDAMENTALI DEL RATING AZIENDALE
in collaborazione con: Promem Sud Est S.p.A. Società per la Promozione dei Mercati Mobiliari Sud Est S.p.A. GLI ELEMENTI ANDAMENTALI DEL RATING AZIENDALE a cura del Dott. Aurelio Valente Amministratore
DettagliIL PATRIMONIO INTANGIBILE. Idee e metodologie per la direzione d impresa. Marzo 2004
Marzo Inserto di Missione Impresa dedicato allo sviluppo pratico di progetti finalizzati ad aumentare la competitività delle imprese. IL PATRIMONIO INTANGIBILE COSA SI INTENDE PER PATRIMONIO INTANGIBILE?
DettagliProposta riservata a CRAL MINISTERO DELLA GIUSTIZIA. Agos Ducato al fianco dei migliori partner
Proposta riservata a CRAL MINISTERO DELLA GIUSTIZIA Agos Ducato al fianco dei migliori partner Agos Ducato: breve profilo Società leader in Italia Agos Ducato è la prima società di credito ai consumatori
DettagliLe evidenze dell analisi del patrimonio informativo di EURISC Il Sistema di Informazioni Creditizie di CRIF
Barometro CRIF della domanda di credito da parte delle famiglie: a ottobre ancora vivace la domanda di mutui (+42,5%) e prestiti finalizzati (+17,8%). In controtendenza, si consolida la flessione dei prestiti
DettagliReddito e risparmio delle famiglie e profitti delle società IV trimestre 2010
8 aprile 2011 Reddito e risparmio delle famiglie e profitti delle società IV trimestre 2010 Direzione centrale comunicazione ed editoria Tel. +39 06.4673.2243-2244 Centro di informazione statistica Tel.
DettagliDare credito alla fiducia: la domanda di finanza del Terzo Settore. Dimensione e struttura del mercato del credito per il Terzo Settore
Dare credito alla fiducia: la domanda di finanza del Terzo Settore Dimensione e struttura del mercato del credito per il Terzo Settore Roberto Felici, Giorgio Gobbi, Raffaella Pico Servizio Studi di Struttura
DettagliNuove strategie nella gestione del portafoglio clienti: un analisi delle imprese dell Industria alimentare
Nuove strategie nella gestione del portafoglio clienti: un analisi delle imprese dell Industria alimentare E possibile rendere più efficiente la gestione del credito e della collection quando il portafoglio
DettagliGestione della politica monetaria: strumenti e obiettivi corso PAS. Mishkin, Eakins, Istituzioni e mercati finanziari, 3/ed.
Gestione della politica monetaria: strumenti e obiettivi corso PAS 1 Anteprima Con il termine politica monetaria si intende la gestione dell offerta di moneta. Sebbene il concetto possa apparire semplice,
DettagliRisparmio Investimenti Sistema Finanziario
26 Risparmio Investimenti Sistema Finanziario Il Sistema Finanziario Il sistema finanziario è costituito dalle istituzioni che operano per far incontrare l offerta di denaro (risparmio) con la domanda
DettagliArea Marketing. Approfondimento
Area Marketing Approfondimento CUSTOMER SATISFACTION COME RILEVARE IL LIVELLO DI SODDISFAZIONE DEI CLIENTI (CUSTOMER SATISFACTION) Rilevare la soddisfazione dei clienti non è difficile se si dispone di
DettagliDal dato alla Business Information!
Dal dato alla Business Information! Tutte le informazioni disponibili sul mercato integrate nel tuo sistema di credit management analisi di bilancio - capacità competitiva - esperienze di pagamento - informazioni
Dettagli7. CONTABILITA GENERALE
7. CONTABILITA GENERALE II) SCRITTURE DI GESTIONE OTTENIMENTO CAPITALE DI TERZI 1 Definizione Per poter acquisire i fattori produttivi da impiegare nel processo produttivo l impresa necessita del fattore
DettagliBanche, Punti Vendita e Società Specializzate nel credito al consumo: i cambiamenti dello scenario
Banche, Punti Vendita e Società Specializzate nel credito al consumo: i cambiamenti dello scenario Consumer Credit 2002 - Mercato, Strategie e Prospettive di Sviluppo 26-27 febbraio 2002 2001 3.661 Importi
DettagliMETODOLOGIA PER IL CALCOLO DELL INDICATORE SINTETICO DI COSTO PER I CONTI CORRENTI
Allegato 5A METODOLOGIA PER IL CALCOLO DELL INDICATORE SINTETICO DI COSTO PER I CONTI CORRENTI 1. Premessa L ISC comprende tutte le spese e le commissioni che sarebbero addebitate al cliente nel corso
DettagliIl sistema monetario
Il sistema monetario Premessa: in un sistema economico senza moneta il commercio richiede la doppia coincidenza dei desideri. L esistenza del denaro rende più facili gli scambi. Moneta: insieme di tutti
Dettagli84 12.1.2011 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 2 DELIBERAZIONE 28 dicembre 2010, n. 1169
84 12.1.2011 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 2 DELIBERAZIONE 28 dicembre 2010, n. 1169 Criteri per la concessione dei contributi previsti dalla l.r. 70 del 19.11.2009 (Interventi di sostegno
DettagliIndice di rischio globale
Indice di rischio globale Di Pietro Bottani Dottore Commercialista in Prato Introduzione Con tale studio abbiamo cercato di creare un indice generale capace di valutare il rischio economico-finanziario
DettagliLA CASSETTA DEGLI ATTREZZI
Aggiornamento del 29 maggio 2015 I CONTENUTI IL SISTEMA ECONOMICO LA FINANZA PUBBLICA LA SANITA IL SISTEMA ECONOMICO LA CASSETTA DEGLI ATTREZZI IL PIL PIL: DINAMICA E PREVISIONI NEI PRINCIPALI PAESI UE
DettagliLa gestione aziendale, il reddito e il patrimonio
1 di 6 La gestione aziendale, il reddito e il patrimonio Come possono essere classificate le operazioni di gestione? La gestione aziendale è l insieme coordinato di operazioni attraverso le quali l impresa
DettagliConcetto e sistema di Marketing
Università degli Studi di Urbino Carlo Bo Facoltà di Economia Corso di Laurea in INTERNAZIONALIZZAZIONE DELLE IMPRESE ECONOMIA, GESTIONE E INTERNAZIONALIZZAZIONE DELLE IMPRESE Prof. Fabio Musso A.A. 2008-09
DettagliCorso di Intermediari Finanziari e Microcredito. I mercati finanziari
Corso di Intermediari Finanziari e Microcredito I mercati finanziari Mercati creditizi e mobiliari I mercati si identificano con l insieme degli scambi di strumenti finanziari; Il collegamento tra unità
DettagliCapitale di credito PRESENTAZIONE DI EFFETTI SALVO BUON FINE
PRESENTAZIONE DI EFFETTI SALVO BUON FINE Definizione È una forma di finanziamento basata sulla presentazione all incasso, da parte dell impresa, di crediti in scadenza aventi o meno natura cambiaria e
DettagliLa congiuntura economica e finanziaria e il finanziamento delle piccole imprese
La congiuntura economica e finanziaria e il finanziamento delle piccole imprese Valerio Vacca Banca d Italia Servizio Stabilità finanziaria Presentazione rapporto Fedart, 9 dicembre 2015 Vacca Congiuntura
DettagliCOMUNE DI VILLESSE PROVINCIA DI GORIZIA REGOLAMENTO PER LA VALUTAZIONE DELLE POSIZIONI ORGANIZZATIVE
COMUNE DI VILLESSE PROVINCIA DI GORIZIA REGOLAMENTO PER LA VALUTAZIONE DELLE POSIZIONI ORGANIZZATIVE Approvato con deliberazione giuntale n. 116 del 29/09/2005, dichiarata immediatamente esecutiva ai sensi
DettagliCHI SIAMO. Viale Assunta 37 20063 Cernusco s/n Milano 02-92107970 info@cimscarl.it
CHI SIAMO C.I.M. non è un comune consorzio ma una società consortile creata dopo approfonditi studi ed esperienze maturate da un gruppo di specialisti in grado di operare in molte aree geografiche del
DettagliVALUTARE GLI EQUILIBRI DELL IMPRESA
VALUTARE GLI EQUILIBRI DELL IMPRESA Quattro valori fondamentali per valutare una impresa sono: 1. Il Capitale Operativo Investito, che è dato dal Capitale Fisso (Costi pluriennali a lenta rotazione) +
DettagliDetrazioni fiscali per il risparmio energetico e le Ristrutturazioni Edilizie -aspetti tecnici,giuridico-fiscali e accesso al credito-
Detrazioni fiscali per il risparmio energetico e le Ristrutturazioni Edilizie -aspetti tecnici,giuridico-fiscali e accesso al credito- Guglielmo Bernardi Financial Advisor Chi può accedere al credito?
DettagliI debitori delle aziende del Triveneto. Aggiornamento al I trimestre 2011
Aggiornamento al I trimestre 2011 Maggio 2011 Prefazione L analisi ha l obiettivo di verificare come sia cambiato il profilo delle aziende cattivi pagatori, cioè delle aziende verso le quali è stata effettuata
DettagliROADSHOW PMI ECONOMIA, MERCATO DEL LAVORO E IMPRESE NEL VENETO. A cura dell Ufficio Studi Confcommercio
ROADSHOW PMI ECONOMIA, MERCATO DEL LAVORO E IMPRESE NEL VENETO A cura dell Ufficio Studi Confcommercio LE DINAMICHE ECONOMICHE DEL VENETO Negli ultimi anni l economia del Veneto è risultata tra le più
DettagliUD 7.2. Risparmio, investimento e sistema finanziario
UD 7.2. Risparmio, investimento e sistema finanziario Inquadramento generale In questa unità didattica analizzeremo come i risparmi delle famiglie affluiscono alle imprese per trasformarsi in investimenti.
DettagliCEDOLARMENTE UNA SELEZIONE DI PRODOTTI CHE PREVEDE LA DISTRIBUZIONE DI UNA CEDOLA OGNI 3 MESI. REGOLARMENTE.
CEDOLARMENTE UNA SELEZIONE DI PRODOTTI CHE PREVEDE LA DISTRIBUZIONE DI UNA CEDOLA OGNI MESI. REGOLARMENTE. PERCHÉ UN INVESTIMENTO CHE POSSA GENERARE UN FLUSSO CEDOLARE LE SOLUZIONI DI UBI SICAV Nell attuale
DettagliANALISI DEL PRODOTTO
IL MERCATO DEI MUTUI SOTTO LA LENTE DEL GRUPPO TECNOCASA ANALISI DEL PRODOTTO Il 2013 ha fatto segnare ancora variazioni negative nell erogazione del credito concesso alle famiglie, ma si registrano alcuni
DettagliMicrocredito. La soluzione di Intesa Sanpaolo per il microcredito imprenditoriale
Microcredito La soluzione di Intesa Sanpaolo per il microcredito imprenditoriale Gennaio 2016 Normativa relativa al Microcredito in Italia. Il Microcredito è stato oggetto negli anni di continue evoluzioni
DettagliDEPOSITI E PRESTITI BANCARI PROVINCIA DI BRESCIA
DEPOSITI E PRESTITI BANCARI PROVINCIA DI BRESCIA Dal 31/12/2007 al 30/6/20 QUADERNI DI APPROFONDIMENTO N. 8/20 Ottobre 20 Fonte dati Banca d'italia Elaborazioni Ufficio Studi ed Informazione Statistica
DettagliReport trimestrale sull andamento dell economia reale e della finanza
Report trimestrale sull andamento dell economia Perché un report trimestrale? A partire dal mese di dicembre SEI provvederà a mettere a disposizione delle imprese, con cadenza trimestrale, un report finalizzato
DettagliNegli investimenti, noi prepariamo la strategia, tu scegli le mosse.
new Negli investimenti, noi prepariamo la strategia, tu scegli le mosse. ZERO commissioni di SOTTOSCRIZIONE www.apertasicav.it Noi prepariamo la strategia è la società di diritto lussemburghese gestita
DettagliISC CONTI CORRENTI E PROFILI OPERATIVITA
ISC CONTI CORRENTI E PROFILI OPERATIVITA Che cos'è l'indicatore Sintetico di Costo (ISC)? L'Indicatore Sintetico di Costo (ISC) è una misura espressa in termini monetari (cioè in Euro), finalizzata a quantificare
Dettagliwww.adadvisory.it AD ADVISORY & FdG Servizi per la valorizzazione delle opportunità offerte dal Fondo di Garanzia (FdG) Roma, maggio 15
www.adadvisory.it AD ADVISORY & FdG Servizi per la valorizzazione delle opportunità offerte dal Fondo di Garanzia (FdG) Roma, maggio 15 Indice 1. AD Advisory (AD) La società 2. Situazione del credito alle
DettagliOsservatorio regionale sul credito dell Emilia-Romagna
Osservatorio regionale sul credito dell UNIONCAMERE EMILIA-ROMAGNA ISTITUTO GUGLIELMO TAGLIACARNE INDAGINE DICEMBRE 2012 DOMANDA ED OFFERTA DI CREDITO IN PROVINCIA DI FORLI - CESENA 1.1 L assetto finanziario
DettagliIl sistema delle operazioni tipiche di gestione
Il sistema delle operazioni tipiche di gestione 1 LA GESTIONE Sistema delle attività svolte sul capitale per la realizzazione della funzione di CREAZIONE DI UTILITÀ propria di ogni azienda Il capitale
DettagliMatrice Excel Calcolo rata con DURATA DEL FINANZIAMENTO determinata dall'utente
Matrice Excel Calcolo rata con DURATA DEL FINANZIAMENTO determinata dall'utente L'acquisto di un immobile comporta un impegno finanziario notevole e non sempre è possibile disporre della somma di denaro
DettagliLa valutazione delle immobilizzazioni immateriali
CORSO DI CONTABILITA E BILANCIO 2 La valutazione delle immobilizzazioni immateriali Seconda lezione 1 DEFINIZIONE condizioni produttive controllate dall impresa, utili per l esercizio della sua gestione
DettagliIN AMMINISTRAZIONE STRAORDINARIA INCONTRO PARTI SOCIALI 23/7/2015
IN AMMINISTRAZIONE STRAORDINARIA INCONTRO PARTI SOCIALI 23/7/2015 PREMESSA IL FONDO PENSIONE E ARTICOLATO NELLA GESTIONE ORDINARIA E NELLA GESTIONE INTEGRATIVA CARATTERIZZATE DA NORME DIVERSE PER QUANTO
DettagliLe carte (revolving) e i consumatori
Le carte (revolving) e i consumatori Prof. Umberto Filotto Segretario Generale Assofin Roma, 28 novembre 2008 Trend carte revolving verso credito al consumo dati di flusso - Fonte: Assofin Nel contesto
DettagliAssociazione Italiana Corporate & Investment Banking. Presentazione Ricerca. Il risk management nelle imprese italiane
Associazione Italiana Corporate & Investment Banking 02.36531506 www.aicib.it aicib@unicatt.it Presentazione Ricerca Il risk management nelle imprese italiane AICIB Associazione Italiana Corporate & Investment
DettagliLa sede operativa è a Modena ed il bacino d utenza ricomprende, oltre all Emilia-Romagna, le regioni limitrofe (Veneto, Lombardia, Marche).
NUOVA TESI SRL è una società che opera dal 2001 nei seguenti campi: Agevolazioni per l Innovazione (contributi a fondo perduto, benefici fiscali, ecc.); Ricerca e Selezione (Autorizzazione Ministeriale
DettagliLezione 2. Il rating. Il rating. Sistemi di rating, il rating esterno
Lezione 2 Sistemi di rating, il rating esterno Il rating Il modo con cui si combinano: Probabilità di inadempienza (PD) Perdita in caso di inadempienza (LGD) Esposizione all inadempienza (LGD) Scadenza
DettagliRisparmi e debiti delle famiglie italiane: la forbice
MERCATO IMMOBILIARE: CRISI FINANZIARIA? L indebitamento delle famiglie italiane Giorgio Gobbi Servizio Studi di Struttura Economica e Finanziaria della Banca d Italia 1 Risparmi e debiti delle famiglie
DettagliI FATTORI CRITICI DI SUCCESSO NEGLI ACCORDI TRA BANCHE E RETI DISTRIBUTIVE DI MUTUI IMMOBILIARI
I FATTORI CRITICI DI SUCCESSO NEGLI ACCORDI TRA BANCHE E RETI DISTRIBUTIVE DI MUTUI IMMOBILIARI Roma, 22 novembre 2011 Direzione Retail Funzione C.A.E. L EVOLUZIONE DEL SETTORE Gli ultimi cinque anni hanno
DettagliRuolo delle Obbligazioni Bancarie Garantite nella strategia di raccolta di Intesa Sanpaolo
Ruolo delle Obbligazioni Bancarie Garantite nella strategia di raccolta di Intesa Sanpaolo Roma, Giugno 2007 Indice Introduzione Uso del CB: il merito di credito di partenza Uso del CB: entità/qualità
Dettaglivendite Come organizzare le informazioni Il Customer Relationship Management nelle Istituzioni Finanziarie Europe
Premessa Analisi dei progetti di Customer Il Customer Il data base per il marketing e per le : Come organizzare le informazioni Più di un terzo delle istituzioni non inserisce ancora in un unico data base
DettagliGESTIONE DELLA CAPACITA
Capitolo 8 GESTIONE DELLA CAPACITA Quale dovrebbe essere la capacità di base delle operations? (p. 298 e segg.) 1 Nel gestire la capacità l approccio solitamente seguito dalle imprese consiste nel fissare
Dettagli