Angelo Maraschiello USRLo AT Varese - Milano, 12 maggio 2016

Transcript

1 Esperienze sul territorio: Provincia di Varese Angelo Maraschiello USRLo AT Varese - Milano, 12 maggio 2016

2

3 LA CONOSCENZA DEL FENOMENO: MONITORAGGIO DELLE ISCRIZIONI E DEI FLUSSI DI PENDOLARISMO REALIZZANDO ARCHIVI CORRELATI (STUDENTI, CLASSI, SCUOLE E COMUNI). DIFFUSIONE DELLE INFORMAZIONI A TUTTI I DECISORI CHE OPERERANO NEL SETTORE SCUOLA PER FAVORIRE LA PRESA DI DECISIONI «EVIDENCE BASED» E PREVENIRE I FENOMENI DI DISPERISONE E ABBANDONO FAR «DIALOGARE I DATI» DELLA FORMAZIONE PROFESSIONALE CON QUELLI DELL ISTRUZIONE IN UNA LOGICA INTEGRATA PER AVERE UNA VISIONE COMPLESSIVA DEL FENOMENO ATTENZIONE SPECIFICA AL FENOMENO DEL PENDOLARISMO IN CONSIDERAZIONE DELLE PECULIARITA DEL TERRITORIO DELLA PROVINCIA DI VARESE PARTICOLARMENTE COINVOLTA DA FLUSSI IN ENTRATA ED USCITA CONLEPROVINCEDICOMO,MILANOENOVARA.

4 L'Osservatorio Permanente sull istruzione è una struttura del Settore Formazione Professionale e Istruzione della Provincia di Varese, nata nel 1989 per mettere a disposizione di politici, funzionari, operatori scolastici (insegnanti, dirigenti scolastici, esperti) e cittadini le informazioni indispensabili per la programmazione scolastica Immediata disponibilità e tempestivo aggiornamento di una ricca banca dati che raccoglie informazioni relative agli allievi delle scuole secondarie di primo e secondo grado fondamentali per una corretta programmazione nei campi dell istruzione, della formazione professionale, dell edilizia scolastica edeitrasporti. Diffusione e condivisione della base informativa tra gli operatori e rispondere così al fabbisogno informativo delle politiche locali dell'istruzione.

5 La dispersione scolastica viene misurata rapportando gli studenti non inseriti in percorsi scolastici (apprendistato incluso) con DDIF non ancora assolto (ovvero senza una qualifica professionale) sul totale degli studenti dell universo considerato (nel caso seguente questo caso i nati dal 1995 al 1999).

6 Scelte operate dagli studenti nei vari percorsi formativi PERCORSI FORMATIVI ISCRITTI DISPERSI P O O L A Z I O N E SECONDARIA DI 1 GRADO CPIA EDA Scuole statali Scuole NON statali Centri CPIA EDA Scuole statali Scuole non statali S T U D E N T E S C A * SECONDARIA DI 2 GRADO ISTR. E FORM. PROF. Scuole fuori prov. DDIF assolto con qualifica nell IP che non proseguono CFP provincia Varese CFP fuori provincia DDIF assolto con qualifica nell IP che non proseguono APPRENDISTATO APPRENDISTATO ART Studenti non in percorsi scolastico formativi ancora in DDIF (*) Circa 1500 studenti svolgono il percorso in Istituti Professionali di Stato i rimanenti presso i Centri di Formazione Professionale.

7 LA DISPERSIONE FRA I GIOVANI TRA I 14 E 18 ANNI Residenti non presenti nelle anagrafiche scolastiche Con qualifica nella IeFP (442) Con qualifica nella IP (444) DROPOUT Uscita precoce 886 Apprendistato 102 Iscritti a CFP Iscritti a istituti superiori statali e paritari Iscritti a CPIA EDA Ancora nella secondaria di 1 grado 1.276

8 Non solo verso coloro che non hanno assolto il DDIF ma anche ad altre categorie di soggetti: studenti in ritardo nel percorso di studi (ancora iscritti alla secondaria di 1 grado) che possono costituire potenziali dropout (ammontano a pari al 3,3% dell universo considerato) fatto che porta il tasso di dispersione quasi al 10% studenti che hanno assolto l obbligo scolastico e possiedono una qualifica ma non proseguono gli studi nell ambito della formazione professionale (886 persone pari al 2,3%) che, pur non costituendo tecnicamente dispersione scolastica, costituiscono un congruo numero di soggetti sui quali si potrebbe intervenire per potenziarne le competenze e aumentarne le chances di inserimento lavorativo. Soggetti con bisogni educativi speciali, in particolare la disabilità, che spesso ricadono genericamente nella dispersione.

9 Sul fronte delle politiche l esperienza di Varese ha visto in questi decenni una notevole propensione agli accordi di partenariato per favorire politiche integrate soprattutto sul fronte dell orientamento da tempo opera un tavolo dell orientamento che vede la collaborazione di: USRLo AT Varese Rete Generale delle scuole del sistema pubblico dell istruzione AT di Varese Provincia di Varese Camera di commercio Industria, Artigianato e Agricoltura Unione Industriali della Provincia di Varese CONFAPI Varese Confartigianato Varese CNA di Varese CGIL, CISL e UIL Consulenti del lavoro Varie associazioni

10 Informalavoro più di 9300 contatti Vengono organizzati 8 saloni dell orientamento Centri per l impiego oltre colloqui Numerosi incontri di orientamento rivolti a studenti e famiglie con più di 1500 partecipanti Pubblicazione di copie della Guida orientativa Otre 600 studenti riorientati da enti di formazione professionale Uffici di placement (24 istituti di sec. di 2 grado) Formazione degli operatori (Es.: Progetto ORI (Orizzonti Orientamento) per 40 docenti che hanno lavorato con studenti per sperimentare nuovi approcci all orientamento.

11 Sfasatura tra domanda e offerta nel rapporto scuola lavoro con figure tecniche di difficile reperibilità nel manifatturiero Squilibrio eccessivo nei fenomeni di ripetenza con concentrazione nel biennio iniziale della secondaria di secondo grado proprio nei tecnici e professionali Insoddisfazione diffusa degli studenti a conclusione del secondo ciclo di istruzione (quasi il 40% dichiara che non rifarebbe la scuola che ha scelto) forte concentrazione di studenti con criticità negli Istituti professionali e nei Centri di formazione professionale (difficoltà di apprendimento, disabilità, cittadinanza non italiana)

12 POSSIBILI RISPOSTE Favorire accordi di rete territoriale per condurre politiche dell orientamento condivise e con una logica di continuità verticale Identificazione delle modalità di monitoraggio e valutazione delle azioni Sostegno alle azioni realizzate dalle reti territoriali mediante supporto organizzativo, supporto metodologico e formazione degli operatori.

13 POSSIBILI RISPOSTE Favorire accordi di rete territoriale per condurre politiche dell orientamento condivise e con una logica di continuità verticale Identificazione delle modalità di monitoraggio e valutazione delle azioni Sostegno alle azioni realizzate dalle reti territoriali mediante supporto organizzativo, supporto metodologico e formazione degli operatori.

14 Uno spunto di riflessione sulla figura dell orientatore L'Orientatore interviene per facilitare il processo decisionale dello studente mediante attività quali: accoglienza, colloquio, definizione del piano di azione individuale, elaborazione di un progetto professionale personalizzato, analisi dei fabbisogni professionali del contesto, ricerca attiva del lavoro, inserimento lavorativo. Sulla base dello schema proposto è stata fatta una riflessione per individuare le competenze della figura alla luce del contesto attuale.

15 Mercato 2 GESTIRE INTERVENTI ORIENTATIVI PER L INSERIMENTO LAVORATIVO O IL PROSEGUIMENTO DEGLI STUDI dimensione socio economica 1 ANALIZZARE IL MERCATO DEL LAVORO PER INDIVIDUARE LE RICHIESTE DI PROFESSIONALITÀ dimensione culturale Studente Scuola 3 GESTIRE INTERVENTI ORIENTATIVI FINALIZZATI A FAR EMERGERE INTERESSI E MOTIVAZIONI 4 PROGETTARE INTERVENTI ORIENTATIVI Lavoratore

16 COMPETENZA 1 ANALIZZARE IL MERCATO DEL LAVORO PER INDIVIDUARE LE RICHIESTE DI PROFESSIONALITÀ Conoscenze Fabbisogni dell'offerta e della domanda di lavoro locale Sistemi informativi per l analisi della domanda di professioni Metodologie di analisi delle figure professionali Sistemi per l incrocio D/O di lavoro Abilità Utilizzare strumenti per l'analisi dei fabbisogni formativi Applicare tecniche per consultare sistemi informativi del mercato delle professioni Applicare le tecniche di matching domanda/offerta di lavoro COMPETENZA 2 GESTIRE INTERVENTI ORIENTATIVI PER L INSERIMENTO LAVORATIVO O IL PROSEGUIMENTO DEGLI STUDI Conoscenze Sistema di istruzione (liceale, tecnica e professionale) e dell IeFP Offerta formativa territoriale Tecniche/metodologie di analisi dei bisogni formativi Sistema universitario Nozioni di diritto del lavoro Sbocchi lavorativi per i diversi titoli di studio Strumenti di politica attiva del lavoro Modalità di candidatura Metodologie di elaborazione e monitoraggio di un piano individualizzato Abilità Applicare tecniche di ricerca attiva del lavoro Applicare tecniche di supporto a soggetti in difficoltà Applicare tecniche di elaborazione e monitoraggio di un piano di lavoro individualizzato

17 COMPETENZA 3 GESTIRE INTERVENTI ORIENTATIVI FINALIZZATI A FAR EMERGERE INTERESSI E MOTIVAZIONI Conoscenze Tecniche di colloquio Metodologie di analisi delle motivazioni e attitudini personali Metodologie di analisi delle competenze Metodologie di bilancio di competenze Metodologie di gestione di gruppi di lavoro Tecniche di negoziazione Abilità Applicare tecniche di colloquio Applicare tecniche di gestione dei colloqui di orientamento Applicare tecniche di gestione di gruppi di lavoro Applicare tecniche di valutazione del potenziale (Bilancio competenze) COMPETENZA 4 PROGETTARE INTERVENTI ORIENTATIVI Conoscenze Metodologie di progettazione di interventi di orientamento Strumenti per la progettazione Strumenti per la pianificazione Metodologie di monitoraggio e valutazione di progetti Comunicazione web nei vari contesti e con i vari strumenti Abilità Applicare metodologie di pianificazione Applicare metodologie di progettazione esecutiva Applicare metodologie di monitoraggio e valutazione Applicare tecniche di comunicazione web per la gestione di groupware