Verifica della conservazione dell energia meccanica mediante rotaia a cuscino d aria

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "Verifica della conservazione dell energia meccanica mediante rotaia a cuscino d aria"

Transcript

1 Verifica della conservazione dell energia meccanica mediante rotaia a cuscino d aria Lo scopo dell esperimento L esperimento serve a verificare il principio di conservazione dell energia meccanica, secondo cui durante l azione di una forza conservativa la somma dell energia cinetica e dell energia potenziale di un corpo si mantiene costante per tutto il moto. Viene analizzato il moto di un oggetto sotto l azione della forza peso (conservativa) lungo un piano inclinato in cui viene fortemente ridotto l attrito (forza non conservativa). Materiali e strumenti Per realizzare questo esperimento vengono utilizzate le apparecchiature e gli strumenti di misura seguenti: Una rotaia a cuscino d aria, in grado di eliminare quasi totalmente l attrito, con una scala graduata (sensibilità 1 mm) (Fig. 1); Fig. 1 Configurazione sperimentale della rotaia Pagina 1 di 5

2 Un carrello, che scorre lungo la rotaia, con un asta montata al centro, che rappresenta il baricentro del carrello e attiva i fototraguardi nell istante in cui li attraversa (Fig. 2); Fig. 2 Carrello che transita davanti ai fototraguardi Due fototraguardi, che segnalano ad un cronometro gli istanti di tempo in cui il carrello passa di fronte ad essi (Fig. 2); Un cronometro digitale (con sensibilità di 0,001 s) che permette di misurare il tempo di transito del carrello tra i fototraguardi (Fig. 3); Fig. 3 Cronometro digitale Un metro (con sensibilità di 1 mm), per misurare l altezza e la lunghezza del rotaia; Una bilancia (con sensibilità di 0,1 g), per misurare la massa del carrello. Pagina 2 di 5

3 Richiamo teorico: la legge di conservazione dell energia meccanica L energia meccanica (Em) si presenta principalmente in due forme: l energia cinetica e l energia potenziale. L energia cinetica (Ec) è legata al movimento, dove un corpo di massa (m) ha la capacità di compiere un lavoro muovendosi a una velocità (v): Ec = 1/2 m v 2 L energia potenziale (Ep) è l energia legata alla posizione che un corpo potenzialmente ha all interno di un campo di forze conservative. Un corpo di massa (m) che si trova ad un altezza (h) possiede infatti la capacità di compiere un lavoro grazie alla forza peso (P = mg). Ep = m g h In questo caso l energia potenziale è detta gravitazionale, poiché è dovuta appunto dalla forza di gravità. Il lavoro di una forza su un oggetto produce quindi un aumento della sua energia cinetica associato però alla diminuzione della sua energia potenziale o viceversa. Infatti se si lascia cadere un corpo, in assenza di attrito, l energia potenziale diminuisce trasformandosi in energia cinetica (la velocità aumenta al diminuire dell altezza) mentre la somma delle due energie rimane la stessa durante tutto il moto. Ec f + Ep f = Ec 0 + Ep 0 Em f = Em 0 In assenza di attrito, l energia meccanica finale (Em f ) uguale alla somma delle due energie finali (Ec f + Ep f ) rimane costante lungo l intero percorso dell oggetto ed uguale a quella iniziale (Em o = Ec o + Ep o ). Procedimento sperimentale Tutto ciò può essere dimostrato, grazie all utilizzo di una rotaia a cuscino d aria. Essa è costituita da una slitta, collegata mediante un tubo ad un compressore (fig. 1); accendendo il compressore viene immessa nel tubo dell aria che fuoriesce poi dai alcuni fori presenti lungo la slitta, creando un cuscino d aria sotto il carrello in moto che diminuisce la forza di attrito. Pagina 3 di 5 (fig. 5)

4 La rotaia viene inclinata rialzando un estremo; vicino all altro estremo sono posizionate le due fotocellule collegate al cronometro. Prima di iniziare bisogna determinare, con gli strumenti necessari (calibro, righello, bilancia), i valori di alcuni dati utili per i calcoli successivi (fig. 5): l altezza della rotaia rispetto al suolo (h r o CA), misurata per differenza tra l altezza dell estremo iniziale C dal suolo (h C ) e quella dell estremo finale B da suolo (h B ); la posizione dei fototraguardi F 1 (s F1 ) e F 2 (s F2 ) sulla scala millimetrata della rotaia e la distanza tra di essi (F 1 F 2 ); la lunghezza totale della rotaia (l r o CB); la posizione iniziale del baricentro (D) del carrello sulla scala millimetrata della rotaia (s D ); la massa (m) del carrello. Dopo aver posizionato il carrello nella posizione iniziale (punto D), si determina la lunghezza del suo percorso (l o DE) prendendo come punto di arrivo il punto medio (E) della distanza tra i fototraguardi: l = s E s D, s E = s F1 + ½ F 1 F 2. Quindi si può lasciare il carrello libero di scendere lungo il percorso e, dopo essere passato tra i fototraguardi, comparirà sul cronometro il tempo ( t) in secondi impiegato per attraversarli. Questa operazione dovrebbe essere ripetuta variando il punto di partenza del carrello e quindi la lunghezza del percorso, in modo da verificare il fenomeno su una scala maggiore. Ora si hanno tutti i dati necessari per ricavare le altre grandezze fisiche importanti per la dimostrazione: la velocità finale del carrello nel punto E (v f ), v f = F 1 F 2 / t (in realtà questo è un valore approssimato perché non rappresenta la velocità istantanea nel punto E ma quella media nel tratto F 1 F 2, quindi bisogna ridurre al minimo valore la distanza F 1 F 2, compatibilmente con la sensibilità del cronometro che non riesce a misurare tempi minori di 0,001 s); il dislivello tra la posizione iniziale e finale del carrello (h o DF) mediante la relazione di similitudine tra i triangoli ABC e FED (fig. 5b): CA:DF = CB:DE h r /h = l r /l h = (h r l)/l r l energia cinetica finale Ec f = 1 / 2 m v f 2 ; quella iniziale (Ec 0 ) è nulla perché la velocità inziale è nulla; l energia potenziale inziale Ep 0 = m g h ; quella finale è nulla perché si considera il punto di arrivo E come livello di riferimento per calcolare l altezza iniziale h. Infine dovrebbe essere verificato il principio di conservazione dell energia meccanica: Ec 0 + Ep 0 = Ec f + Ep f 1 / 2 mv 0 2 +mgh = 1 / 2 mv f 2 + mgh f v 0 =0, h f =0 mgh = 1 / 2 mv f 2 Em 0 = Em f Pagina 4 di 5

5 Raccolta e Analisi dei dati Liceo G. Leopardi Recanati prof. Euro Sampaolesi Riportare i valori delle seguenti grandezze con i relativi errori di misura: m = (l errore è dovuto alla sensibilità della bilancia) h C = ; h B = (l errore è dovuto alla sensibilità del metro + una tacca per l errore di parallasse; per esempio se la sensibilità è 1 mm l errore è 1+1 = 2 mm) hr = h C h B = (propagazione degli errori) lr = (l errore è dovuto alla sensibilità del metro) S F1 = ; S F2 = (l errore è dovuto alla sensibilità della scala millimetrata sulla rotaia + una tacca per l errore di parallasse) F 1 F 2 = S F1 - S F2 = (propagazione degli errori) S E = S F1 + ½ F 1 F 2 = (propagazione degli errori) S D = (l errore è dovuto alla sensibilità della scala millimetrata sulla rotaia + una tacca per l errore di parallasse) l = s E s D = (propagazione degli errori) t =. (l errore è dovuto alla sensibilità del cronometro) Calcolare i valori del dislivello h = (h r l)/l r e della velocità finale v f = F 1 F 2 / t con i relativi errori per tutte le misure eseguite e riportare i dati con i rispettivi errori in una tabella come la seguente: Prova n S D (cm) t (s) h (cm) v f (m/s) 1 ( ± ) ( ± ) ( ± ) ( ± ) Calcolare i valori dell energia meccanica iniziale Em o = m g h e finale Em f = ½ m v f 2 con i relativi errori (assumere zero l incertezza sull accelerazione di gravità g = 9,81 m/s 2 ) e riportare i valori in una tabella come la seguente: Prova n Em o (J) Em f (J) Em f - Em o (J) 1 ( ± ) ( ± ) ( ± ) Conclusioni Confrontare la compatibilità dei valori dell energia meccanica iniziale e finale (entro gli errori di misura). Rispondere alla seguente domanda: l attrito è stato completamente eliminato? Pagina 5 di 5

PER FARE L ESPERIENZA

PER FARE L ESPERIENZA LA CONSERVAZIONE DELL ENERGIA MECCANICA Verifica che l energia meccanica (energia cinetica più energia potenziale) di un carrello in moto su un piano inclinato si conserva. LA FISICA DELL ESPERIMENTO Un

Dettagli

CONSERVAZIONE ENERGIA MECCANICA con la rotaia a cuscino d'aria

CONSERVAZIONE ENERGIA MECCANICA con la rotaia a cuscino d'aria CONSERVAZIONE ENERGIA MECCANICA con la rotaia a cuscino d'aria lavoro svolto dagli allievi della classe 2^D/E/F - a.s. 2012/13 Scopo L'obiettivo dell'esperienza é studiare la conversione dell'energia meccanica

Dettagli

Questo è un esempio di relazione di laboratorio

Questo è un esempio di relazione di laboratorio Questo è un esempio di relazione di laboratorio RELATORE: prof. Paolo Gini STUDIO DELLA LEGGE GENERALE DELLA DINAMICA Obiettivi L obiettivo di questo esperimento è la verifica della validità della Legge

Dettagli

STUDIO DEL MOTO DI UN CORPO SU CUI AGISCE UNA FORZA COSTANTE. 2 Principio della Dinamica

STUDIO DEL MOTO DI UN CORPO SU CUI AGISCE UNA FORZA COSTANTE. 2 Principio della Dinamica STUDIO DEL MOTO DI UN CORPO SU CUI AGISCE UNA FORZA COSTANTE 2 Principio della Dinamica 1) Considerazione teoriche: il secondo principio della dinamica dice: se ad un corpo in assenza d attrito si applica

Dettagli

Misure di velocità con la guidovia a cuscino d aria (1)

Misure di velocità con la guidovia a cuscino d aria (1) Misure di velocità con la guidovia a cuscino d aria (1) Obiettivo: Riprodurre un moto con velocità costante utilizzando la guidovia a cuscino d aria. Ricavare la tabella oraria e il grafico orario (grafico

Dettagli

Esonero del corso di fisica per la laurea in Conservazione e Restauro dei Beni Culturali. 1 Aprile 2009

Esonero del corso di fisica per la laurea in Conservazione e Restauro dei Beni Culturali. 1 Aprile 2009 Esonero del corso di fisica per la laurea in Conservazione e Restauro dei Beni Culturali Fila A Cognome 1 Aprile 2009 Nome 1) Scrivere in formato decimale i seguenti numeri (esempio: 10 3 = 1000). 458,3

Dettagli

LAVORO, POTENZA ED ENERGIA

LAVORO, POTENZA ED ENERGIA LAVORO, POTENZA ED ENERGIA Giuseppe Frangiamore con la collaborazione di Leonardo Zaffuto Solitamente si dice di compiere un lavoro ogni volta che si esegue un attività di tipo fisico o mentale. Quando

Dettagli

Gamarra Piero Classe 4 C Liceo Scientifico Isaac Newton, Chivasso 20 luglio Relazione di Fisica. Verifica sperimentale del

Gamarra Piero Classe 4 C Liceo Scientifico Isaac Newton, Chivasso 20 luglio Relazione di Fisica. Verifica sperimentale del Gamarra Piero Classe 4 C Liceo Scientifico Isaac Newton, Chivasso 20 luglio 2002 Relazione di Fisica Verifica sperimentale del Principio di conservazione della Quantità di moto Scopo: verificare che, nell

Dettagli

Le forze. Isabella Soletta Liceo Scientifico Fermi Anno scolastico 2011/2012. Documento riadattato da MyZanichelli.it

Le forze. Isabella Soletta Liceo Scientifico Fermi Anno scolastico 2011/2012. Documento riadattato da MyZanichelli.it Le forze Isabella Soletta Liceo Scientifico Fermi Anno scolastico 2011/2012 Documento riadattato da MyZanichelli.it Questo simbolo significa che l esperimento si può realizzare con materiali o strumenti

Dettagli

Misura del coefficiente d attrito dinamico

Misura del coefficiente d attrito dinamico Naomi Sparacia Christian Angel Ginelli Alberto Benatti 4 A 8/10/2010 Laboratorio di fisica del Liceo Scientifico Leonardo da Vinci di Gallarate Misura del coefficiente d attrito dinamico Materiale utilizzato

Dettagli

Esonero del corso di fisica per la laurea in Conservazione e Restauro dei Beni Culturali 10 Novembre 2010 Fila A Cognome Nome

Esonero del corso di fisica per la laurea in Conservazione e Restauro dei Beni Culturali 10 Novembre 2010 Fila A Cognome Nome Esonero del corso di fisica per la laurea in Conservazione e Restauro dei Beni Culturali 10 Novembre 2010 Fila A Cognome Nome 1) Scrivere in formato decimale i seguenti numeri (esempio: 10 3 = 1000). 45,82

Dettagli

ESPERIENZA DI LABORATORIO: GUIDA CON CUSCINO D ARIA

ESPERIENZA DI LABORATORIO: GUIDA CON CUSCINO D ARIA ESPERIENZA DI LABORATORIO: GUIDA CON CUSCINO D ARIA SCOPO calcolare la velocità di un carrello o slitta, in moto lungo una guida rettilinea a cuscino d aria disposta orizzontalmente, per verificare se

Dettagli

IL LAVORO E L ENERGIA. che si possono trasformare tra loro lasciando invariata la quantità totale di energia.

IL LAVORO E L ENERGIA. che si possono trasformare tra loro lasciando invariata la quantità totale di energia. IL LAVORO E L ENERGIA ENERGIA: Grandezza scalare associata allo stato di un corpo Esistono varie forme: Energia cinetica Energia potenziale Energia elettrica Energia chimica Energia termica Energia elastica..

Dettagli

LEGGE DI HOOKE. Obiettivi: 1. Calcolare in che modo varia l allungamento di una molla elicoidale in funzione della massa applicata.

LEGGE DI HOOKE. Obiettivi: 1. Calcolare in che modo varia l allungamento di una molla elicoidale in funzione della massa applicata. LEGGE DI HOOKE Obiettivi: 1. Calcolare in che modo varia l allungamento di una molla elicoidale in funzione della massa applicata. 2. Individuare la costante di rigidità della molla k. 3. Applicare ai

Dettagli

UNIVERSITÀ DEL SALENTO

UNIVERSITÀ DEL SALENTO UNIVERSITÀ DEL SALENTO FACOLTÀ DI SCIENZE MMFFNN Corso di Laurea in Fisica CORSO DI LABORATORIO I VERIFICA DELLE LEGGI DEL MOTO RETTILINEO UNIFORMEMENTE ACCELERATO Scopo dell esperienza Analisi del moto

Dettagli

Soluzione: In direzione verticale non c è movimento, perciò F N mg = 0. Quindi, in ogni caso, la forza normale è pari a 24.5 N.

Soluzione: In direzione verticale non c è movimento, perciò F N mg = 0. Quindi, in ogni caso, la forza normale è pari a 24.5 N. Un oggetto con massa pari a 2500 g è appoggiato su un pavimento orizzontale. Il coefficiente d attrito statico è s = 0.80 e il coefficiente d attrito dinamico è k = 0.60. Determinare la forza d attrito

Dettagli

Esercizio (tratto dal Problema 4.28 del Mazzoldi 2)

Esercizio (tratto dal Problema 4.28 del Mazzoldi 2) Esercizio (tratto dal Problema 4.28 del Mazzoldi 2) Un punto materiale di massa m = 20 gr scende lungo un piano inclinato liscio. Alla fine del piano inclinato scorre su un tratto orizzontale scabro (µ

Dettagli

MOTO CIRCOLARE UNIFORME

MOTO CIRCOLARE UNIFORME MOTO CIRCOLARE UNIFORME La velocita di un corpo puo variare in modulo (valore), ma anche in direzione e/o verso (e un vettore!) P 2 P 1 Un corpo si muove di moto circolare uniforme se percorre una circonferenza

Dettagli

Riassunto lezione 3. Principi della dinamica. Sistemi di riferimento inerziali. Legge di Newton: F = ma

Riassunto lezione 3. Principi della dinamica. Sistemi di riferimento inerziali. Legge di Newton: F = ma Riassunto lezione 3 Principi della dinamica Sistemi di riferimento inerziali Legge di Newton: F = ma Forza peso, forza elastica, tensione, forze d attrito 1 Obiettivo lezione 4 Energia e lavoro Capire

Dettagli

Dinamica III. Lavoro ed Energia. A.Romero Restauro-Dinamica III-Lavoro 1

Dinamica III. Lavoro ed Energia. A.Romero Restauro-Dinamica III-Lavoro 1 Dinamica III Lavoro ed Energia.Romero Restauro-Dinamica III-Lavoro 1 Lavoro di una forza costante Se il punto materiale a cui è applicata una forza subisce uno spostamento ed esiste una componente della

Dettagli

Esercizi aprile Sommario Conservazione dell energia e urti a due corpi.

Esercizi aprile Sommario Conservazione dell energia e urti a due corpi. Esercizi 2.04.8 3 aprile 208 Sommario Conservazione dell energia e urti a due corpi. Conservazione dell energia. Esercizio Il motore di un ascensore solleva con velocità costante la cabina contenente quattro

Dettagli

Problema 1: SOLUZIONE: 1) La velocità iniziale v 0 si ricava dal principio di conservazione dell energia meccanica; trascurando

Problema 1: SOLUZIONE: 1) La velocità iniziale v 0 si ricava dal principio di conservazione dell energia meccanica; trascurando Problema : Un pallina di gomma, di massa m = 0g, è lanciata verticalmente con un cannoncino a molla, la cui costante elastica vale k = 4 N/cm, ed è compressa inizialmente di δ. Dopo il lancio, la pallina

Dettagli

Lettura La seconda legge di Newton. Parte prima

Lettura La seconda legge di Newton. Parte prima La seconda legge di Newton. Parte prima Le cose che devi già conoscere per svolgere l attività La natura vettoriale delle forze e delle accelerazioni. Essere in grado di sommare più vettori. Le definizioni

Dettagli

Esercizio Soluzione: Esercizio Soluzione: Esercizio Soluzione: Esercizio

Esercizio Soluzione: Esercizio Soluzione: Esercizio Soluzione: Esercizio Un ragazzo di massa 50 kg si lascia scendere da una pertica alta 12 m e arriva a terra con una velocità di 6 m/s. Supponendo che la velocità iniziale sia nulla: 1. si calcoli di quanto variano l energia

Dettagli

Meccanica. 3 - Energia

Meccanica. 3 - Energia Meccanica 3 - Energia 1 Introduzione alla Fisica Classica Il lavoro 2 Lavoro Il lavoro misura l'effetto utile di una forza con uno spostamento. 1) Forza e spostamento paralleli (stessa direzione e verso).

Dettagli

E i = mgh 0 = mg2r mv2 = mg2r mrg = E f. da cui si ricava h 0 = 5 2 R

E i = mgh 0 = mg2r mv2 = mg2r mrg = E f. da cui si ricava h 0 = 5 2 R Esercizio 1 Un corpo puntiforme di massa m scivola lungo una pista liscia di raggio R partendo da fermo da un altezza h rispetto al fondo della pista come rappresentato in figura. a) Determinare il valore

Dettagli

Conservazione dell energia

Conservazione dell energia Conservazione dell energia gisce solo la gravità, trascuriamo l attrito er calcolare la velocità nel punto per mezzo del II principio della dinamica, oltre a conoscere la velocità iniziale v, è anche necessario

Dettagli

UNIVERSITA' DEGLI STUDI DI GENOVA - Polo di La Spezia FISICA GENERALE 1 - Prova parziale di meccanica del 10/02/2015

UNIVERSITA' DEGLI STUDI DI GENOVA - Polo di La Spezia FISICA GENERALE 1 - Prova parziale di meccanica del 10/02/2015 FISICA GENERALE 1 - Prova parziale di meccanica del 10/02/2015 Lo studente descriva brevemente il procedimento usato e inserisca i valori numerici solo dopo aver risolto il problema con calcoli simbolici,

Dettagli

Lettura Moto uniformemente accelerato

Lettura Moto uniformemente accelerato Moto uniformemente accelerato Le cose che devi già conoscere per svolgere l attività Le definizioni di velocità media e di accelerazione media e la legge oraria del moto uniformemente accelerato. Come

Dettagli

Lavoro ed energia. Lavoro di una forza Teorema dell energia cinetica Forze conservative Conservazione dell energia

Lavoro ed energia. Lavoro di una forza Teorema dell energia cinetica Forze conservative Conservazione dell energia Lavoro ed energia Lavoro di una forza Teorema dell energia cinetica Forze conservative Conservazione dell energia Lavoro di una forza Consideriamo una forza F applicata ad un punto materiale P che si sposti

Dettagli

Programmazione modulare

Programmazione modulare Programmazione modulare 2016-2017 Indirizzo: BIENNIO Disciplina: FISICA Classe: I a D - I a E - I a F Ore settimanali previste: 3 (2 ore di teoria 1 ora di Laboratorio) Titolo Modulo Contenuti Conoscenze

Dettagli

Il lavoro e l energia

Il lavoro e l energia Il lavoro e l energia 1. La forza e il lavoro Che cos è il lavoro in Fisica Ogni lavoro richiede uno sforzo e quindi l impegno di una forza. Il lavoro fisico e quello intellettuale richiedono il primo

Dettagli

L Oscillatore Armonico

L Oscillatore Armonico L Oscillatore Armonico Descrizione del Fenomeno (max 15) righe Una molla esercita su un corpo una forza di intensità F=-kx, dove x è l allungamento o la compressione della molla e k una costante [N/m]

Dettagli

Quando un corpo è in movimento??? Ulteriori attività formative a.a. 2011/12 2

Quando un corpo è in movimento??? Ulteriori attività formative a.a. 2011/12 2 1 Quando un corpo è in movimento??? Ulteriori attività formative a.a. 2011/12 2 Infatti un passeggero seduto su un treno in corsa è in moto rispetto alla stazione, ma è fermo rispetto al treno stesso!

Dettagli

Fisica Applicata, Area Tecnica, M. Ruspa. LAVORO ed ENERGIA

Fisica Applicata, Area Tecnica, M. Ruspa. LAVORO ed ENERGIA LAVORO ed ENERGIA F m Δs F s LAVORO F Se la forza e costante durante lo spostamento F Δs F Δs >> Unita di misura nel S.I. ESERCIZIO Un infermiere spinge un paziente di 72 kg su una barella di 15 Kg, conferendo

Dettagli

ESERCIZIO SOLUZIONE. 13 Aprile 2011

ESERCIZIO SOLUZIONE. 13 Aprile 2011 ESERCIZIO Un corpo di massa m è lasciato cadere da un altezza h sull estremo libero di una molla di costante elastica in modo da provocarne la compressione. Determinare: ) la velocità del corpo all impatto

Dettagli

ISTITUTO D ISTRUZIONE SECONDARIA I.I.S. VIA SILVESTRI 301 Plesso Alessandro Volta

ISTITUTO D ISTRUZIONE SECONDARIA I.I.S. VIA SILVESTRI 301 Plesso Alessandro Volta ISTITUTO D ISTRUZIONE SECONDARIA I.I.S. VIA SILVESTRI 301 Plesso Alessandro Volta * Programma di Fisica A.S. 2017-2018 Classe 1E PROGRAMMA SVOLTO La fisica: temi e finalità I fenomeni fisici e le loro

Dettagli

UNIVERSITÀ DEL SALENTO

UNIVERSITÀ DEL SALENTO UNIVERSITÀ DEL SALENTO FACOLTÀ DI SCIENZE MMFFNN Corso di Laurea in Fisica CORSO DI LABORATORIO I MISURA DELLA COSTANTE ELASTICA DI UNA MOLLA E VERIFICA DELLA LEGGE DI HOOKE Scopo dell esperienza Misura

Dettagli

LICEO SCIENTIFICO G. GALILEI - Verona Anno Scolastico

LICEO SCIENTIFICO G. GALILEI - Verona Anno Scolastico PROGRAMMA PREVISTO Testo di riferimento: "L indagine del mondo fisico Vol. B (Bergamaschini, Marazzini, Mazzoni) Le unità didattiche a fondo chiaro sono irrinunciabili. Le unità didattiche a fondo scuro

Dettagli

1 PARZIALE - FISICA I per SCIENZE GEOLOGICHE A.A. 2018/2019, 11 febbraio 2019

1 PARZIALE - FISICA I per SCIENZE GEOLOGICHE A.A. 2018/2019, 11 febbraio 2019 PARZIALE - FISICA I per SCIENZE GEOLOGICHE A.A. 208/209, febbraio 209 ESERCIZIO PREREQUISITI In un piano cartesiano XY sono dati il vettore a = 2i + 2j e un vettore b giacente sull asse X. a) le coordinate

Dettagli

Opera rilasciata sotto licenza CC BY-NC-SA 3.0 Italia da Studio Bells (www.studiobells.it)

Opera rilasciata sotto licenza CC BY-NC-SA 3.0 Italia da Studio Bells (www.studiobells.it) Esercizio 001 Si consideri un piano inclinato di un angolo = 30 rispetto all orizzontale e di lunghezza L = 1 m. Sul piano è posta una massa m = 5, 0 kg collegata alla cima del piano tramite una molla

Dettagli

LAVORO ENERGIA POTENZA Domande Esercizi. 1. Cosa significa dire che un sistema fisico possiede energia utile?

LAVORO ENERGIA POTENZA Domande Esercizi. 1. Cosa significa dire che un sistema fisico possiede energia utile? 1. Cosa significa dire che un sistema fisico possiede energia utile?. Come si definisce la grandezza fisica Lavoro? 3. Qual è l unità di misura del lavoro nel SI e come si definisce? 4. Cosa significa

Dettagli

METODOLOGIE DIDATTICHE PER L INSEGNAMENTO DELLA TECNOLOGIA

METODOLOGIE DIDATTICHE PER L INSEGNAMENTO DELLA TECNOLOGIA CORSO DI TIROCINIO FORMATIVO ATTIVO (TFA) CLASSE DI CONCORSO A033 METODOLOGIE DIDATTICHE PER L INSEGNAMENTO DELLA TECNOLOGIA ANNO ACCADEMICO 2014/15 PROF. GIUSEPPE NATALE Meccanica e macchine 2 La Meccanica

Dettagli

FISICA. MECCANICA: Principio conservazione energia meccanica. Autore: prof. Pappalardo Vincenzo docente di Matematica e Fisica

FISICA. MECCANICA: Principio conservazione energia meccanica. Autore: prof. Pappalardo Vincenzo docente di Matematica e Fisica FISICA MECCANICA: Principio conservazione energia meccanica Autore: prof. Pappalardo Vincenzo docente di Matematica e Fisica INTRODUZIONE Nei fenomeni che osserviamo vi sono molte grandezze che cambiano

Dettagli

Lavori e Forze Fisica Natali Mattia. della forza rispetto al tempo nell intervallo considerato: I t 1. I ( t 1. ( ) Q ( t 1 ).

Lavori e Forze Fisica Natali Mattia. della forza rispetto al tempo nell intervallo considerato: I t 1. I ( t 1. ( ) Q ( t 1 ). Impulso e quantità di moto: Lavori e Forze Impulso: l impulso di una forza variabile in un certo intervallo di tempo è definito come l integrale della forza rispetto al tempo nell intervallo considerato:

Dettagli

Laurea in Scienza e Tecnologia per i Beni Culturali Esame di Fisica dei Beni Culturali 16 dicembre 2008 Fila A

Laurea in Scienza e Tecnologia per i Beni Culturali Esame di Fisica dei Beni Culturali 16 dicembre 2008 Fila A Laurea in Scienza e Tecnologia per i Beni Culturali Esame di Fisica dei Beni Culturali 6 dicembre 008 Fila A Cognome ome Matricola Completare le seguenti equivalenze: (a) 0, g = mg (b) 4,5 0 7 nm = mm

Dettagli

LICEO CLASSICO VITTORIO EMANUELE II

LICEO CLASSICO VITTORIO EMANUELE II LICEO CLASSICO VITTORIO EMANUELE II Via San Sebastiano, 51 NAPOLI Classe 2 Liceo Sezione C P r o f. s s a D a n i e l a S o l P r o g r a m m a d i F i s i c a s v o l t o n e l l a. s. 2 0 1 5 / 2 0 1

Dettagli

Laboratorio di Meccanica - canale B Misura dell accelerazione di gravità attraverso lo studio del moto di un carrello su di un piano inclinato.

Laboratorio di Meccanica - canale B Misura dell accelerazione di gravità attraverso lo studio del moto di un carrello su di un piano inclinato. Laboratorio di Meccanica - canale B Misura dell accelerazione di gravità attraverso lo studio del moto di un carrello su di un piano inclinato. Docente: Fabio Bellini nome del file con la relazione Relazione-3

Dettagli

Capitolo 1 Misure e grandezze

Capitolo 1 Misure e grandezze Capitolo 1 Misure e grandezze 1. Il Sistema Internazionale di Unità di misura 2. Grandezze estensive e grandezze intensive 3. Energia, lavoro e calore 4. Temperatura e calore 5. Misure precise e misure

Dettagli

IIS Moro Dipartimento di matematica e fisica

IIS Moro Dipartimento di matematica e fisica IIS Moro Dipartimento di matematica e fisica Obiettivi minimi per le classi prime - Fisica Poiché la disciplina Fisica è parte dell Asse Scientifico Tecnologico, essa concorre, attraverso lo studio dei

Dettagli

Esonero del corso di fisica per la laurea in Conservazione e Restauro dei Beni Culturali 4 Novembre 2013 Fila A Cognome Nome

Esonero del corso di fisica per la laurea in Conservazione e Restauro dei Beni Culturali 4 Novembre 2013 Fila A Cognome Nome Esonero del corso di fisica per la laurea in Conservazione e Restauro dei Beni Culturali 4 Novembre 2013 Fila A Cognome Nome 1. Scrivere in modo corretto e con le opportune cifre significative i seguenti

Dettagli

Corso di laurea in Comunicazioni Digitali Compitino di Fisica 28 Novembre 2003

Corso di laurea in Comunicazioni Digitali Compitino di Fisica 28 Novembre 2003 Corso di laurea in Comunicazioni Digitali Compitino di Fisica 28 Novembre 2003 Nome: Matricola: Posizione: A 1) Specificare le dimensioni e l unità di misura del Lavoro e risolvere la seguente equazione

Dettagli

INCERTEZZA DI MISURA SECONDO NORME CEI

INCERTEZZA DI MISURA SECONDO NORME CEI CORSO DI FORMAZIONE AMBIENTALE TECNICHE DI MISURA DEI CAMPI ELETTROMAGNETICI IN ALTA E BASSA FREQUENZA INCERTEZZA DI MISURA SECONDO NORME CEI Ing. Valeria Canè Servizio Agenti Fisici 1 UNA MISURA E un

Dettagli

LAVORO ED ENERGIA. Dott.ssa Silvia Rainò

LAVORO ED ENERGIA. Dott.ssa Silvia Rainò 1 LAVORO ED ENERGIA Dott.ssa Silvia Rainò Lavoro ed Energia 2 Consideriamo il moto di un oggetto vincolato a muoversi su una traiettoria prestabilita, ad esempio: Un treno vincolato a muoversi sui binari.

Dettagli

Rappresentazione numerica delle misure di grandezze fisiche

Rappresentazione numerica delle misure di grandezze fisiche Rappresentazione numerica delle misure di grandezze fisiche Esperienza -> nessuna misura, per quanto fatta con cura, può essere completamente libera da errori errore ->inevitabile incertezza presente in

Dettagli

Lavoro, energia, urti. Esercizi.

Lavoro, energia, urti. Esercizi. Lavoro, energia, urti. Esercizi. Mauro Saita Per commenti o segnalazioni di errori scrivere, per favore, a maurosaita@tiscalinet.it Febbraio 204 Indice Lavoro. Energia. Urti. 2 Soluzioni 5 Lavoro. Energia.

Dettagli

PROGRAMMAZIONE FISICA PRIMO BIENNIO. Liceo Scientifico

PROGRAMMAZIONE FISICA PRIMO BIENNIO. Liceo Scientifico PROGRAMMAZIONE FISICA PRIMO BIENNIO Liceo Scientifico Corsi Tradizionali Corsi Scienze Applicate Anno scolastico 2018-2019 Programmazione di Fisica Primo Biennio pag. 2 / 6 FISICA - PRIMO BIENNIO FINALITÀ

Dettagli

IL POTENZIALE ELETTRICO

IL POTENZIALE ELETTRICO IL POTENZIALE ELETTRICO Questo simbolo significa che l esperimento si può realizzare con materiali o strumenti presenti nel nostro laboratorio Questo simbolo significa che l esperimento si può realizzare

Dettagli

La separazione elettrolitica di un metallo. Scheda di Laboratorio

La separazione elettrolitica di un metallo. Scheda di Laboratorio La separazione elettrolitica di un metallo Scheda di Laboratorio Premessa Destinatari: classe seconda di un istituto tecnico commerciale, nell insegnamento di scienze della materia. Argomento proposto:

Dettagli

Magnete in caduta in un tubo metallico

Magnete in caduta in un tubo metallico Magnete in caduta in un tubo metallico Progetto Lauree Scientifiche 2009 Laboratorio di Fisica Dipartimento di Fisica Università di Genova in collaborazione con il Liceo Leonardo da Vinci Genova - 25 novembre

Dettagli

UNIVERSITÀ DEL SALENTO

UNIVERSITÀ DEL SALENTO UNIVERSITÀ DEL SALENTO FACOLTÀ DI SCIENZE MMFFNN Corso di Laurea in Fisica CORSO DI LABORATORIO I MISURA DEL PERIODO DI OSCILLAZIONE DI UN PENDOLO SEMPLICE E STIMA DEL VALORE DI g Scopo dell esperienza

Dettagli

Esercizi sulla conversione tra unità di misura

Esercizi sulla conversione tra unità di misura Esercizi sulla conversione tra unità di misura Autore: Enrico Campanelli Prima stesura: Settembre 2013 Ultima revisione: Settembre 2013 Per segnalare errori o per osservazioni e suggerimenti di qualsiasi

Dettagli

15/aprile 2013. Esercizi

15/aprile 2013. Esercizi 15/aprile 2013 Esercizi ESEMPIO: Si consideri un punto materiale 1. posto ad un altezza h dal suolo, 2. posto su un piano ilinato liscio di altezza h, 3. attaccato ad un filo di lunghezza h il cui altro

Dettagli

Onde sonore stazionarie in un tubo risonante

Onde sonore stazionarie in un tubo risonante Onde sonore stazionarie in un tubo risonante Scopo dell esperimento Determinare la velocità del suono analizzando le caratteristiche delle onde sonore stazionarie in un tubo risonante. Richiamo teorico

Dettagli

Cognome: Nome classe N. d ordine sul registro di classe: N. esperienza tipo(virtuale/reale)

Cognome: Nome classe N. d ordine sul registro di classe: N. esperienza tipo(virtuale/reale) Relazione di Fisica Cognome: Nome classe N. d ordine sul registro di classe: N. esperienza tipo(virtuale/reale) Iniziata il terminata il data di consegna prevista data di consegna effettiva TITOLO: LA

Dettagli

Esame (529648) - prova2 - Codice Prova:

Esame (529648) - prova2 - Codice Prova: 1) Un uomo di 80 kg cammina lungo una rampa inclinata di 40 rispetto all orizzonte. Di quanto cambia la sua energia potenziale gravitazionale, espressa in kj, quando scende per 15 m giù per la rampa? A.

Dettagli

PROGRAMMAZIONE FISICA PRIMO BIENNIO. Corsi tradizionali Scienze applicate

PROGRAMMAZIONE FISICA PRIMO BIENNIO. Corsi tradizionali Scienze applicate PROGRAMMAZIONE FISICA PRIMO BIENNIO Corsi tradizionali Scienze applicate Anno scolastico 2016-2017 Programmazione di Fisica pag. 2 / 6 FISICA - PRIMO BIENNIO FINALITÀ Comprendere la specificità del linguaggio

Dettagli

Lavoro ed energia. Lavoro di una forza Teorema dell energia cinetica Forze conservative Conservazione dell energia

Lavoro ed energia. Lavoro di una forza Teorema dell energia cinetica Forze conservative Conservazione dell energia Lavoro ed energia Lavoro di una forza Teorema dell energia cinetica Forze conservative Conservazione dell energia Moto uniformemente accelerato 1) v=v 0 +a(t-t 0 ) 2) s=s 0 +v 0 (t-t 0 )+½a(t-t 0 ) 2 s=s

Dettagli

Che cos è una macchina?

Che cos è una macchina? L ENERGIA Lavoro Energia Conservazione dell energia totale Energia cinetica e potenziale Conservazione dell energia meccanica Forze conservative e dissipative Potenza Rendimento di una macchina Che cos

Dettagli

Rappresentazione numerica delle misure di grandezze fisiche

Rappresentazione numerica delle misure di grandezze fisiche Rappresentazione numerica delle misure di grandezze fisiche Esperienza -> nessuna misura, per quanto fatta con cura, può essere completamente libera da errori errore ->inevitabile incertezza presente in

Dettagli

4. LE FORZE E LA LORO MISURA

4. LE FORZE E LA LORO MISURA 4. LE FORZE E LA LORO MISURA 4.1 - Le forze e i loro effetti Tante azioni che facciamo o vediamo non sono altro che il risultato di una o più forze. Le forze non si vedono e ci accorgiamo della loro presenza

Dettagli

Prova scritta del corso di Fisica con soluzioni

Prova scritta del corso di Fisica con soluzioni Prova scritta del corso di Fisica con soluzioni Prof. F. Ricci-Tersenghi 17/04/013 Quesiti 1. Una massa si trova al centro di un triangolo equilatero di lato L = 0 cm ed è attaccata con tre molle di costante

Dettagli

P = mg; F N = mg cosα; F A = µ d F N = µ d mg cosα.

P = mg; F N = mg cosα; F A = µ d F N = µ d mg cosα. Esercizio 1 a) Fissiamo un asse di riferimento x parallelo al piano inclinato, diretto verso l alto e con origine nella posizione iniziale del corpo alla base del piano. Sia m la massa del corpo, P la

Dettagli

Prova in itinere di Fisica (I modulo) Scienze e Tecnologie dell Ambiente. Soluzioni

Prova in itinere di Fisica (I modulo) Scienze e Tecnologie dell Ambiente. Soluzioni Prova in itinere di Fisica (I modulo) Scienze e Tecnologie dell Ambiente 30 Novembre 2007 Soluzioni A) a=2at = 24 m/s 2. a m = v(t 1 + t) v(t 1 ) t = 24.6 m/s 2 3) B) s(t 1 ) = s 0 + t1 0 (At 2 + B)dt

Dettagli

Esonero del corso di fisica per la laurea in Conservazione e Restauro dei Beni Culturali 31 Ottobre 2012 Fila A Cognome Nome

Esonero del corso di fisica per la laurea in Conservazione e Restauro dei Beni Culturali 31 Ottobre 2012 Fila A Cognome Nome Esonero del corso di fisica per la laurea in Conservazione e Restauro dei Beni Culturali 31 Ottobre 2012 Fila A Cognome Nome 1. Scrivere in modo corretto e con le opportune cifre significative i seguenti

Dettagli

Nome Cognome Numero di matricola Coordinata posizione

Nome Cognome Numero di matricola Coordinata posizione Nome Cognome Numero di matricola Coordinata posizione Secondo compito di Fisica Generale 1 + Esercitazioni, a.a. 2017-2018 3 Luglio 2018 =====================================================================

Dettagli

1. I fluidi e le loro caratteristiche. 2. La pressione in un fluido.

1. I fluidi e le loro caratteristiche. 2. La pressione in un fluido. UNITÀ 8 LA MECCANICA DEI FLUIDI 1. I fluidi e le loro caratteristiche. 2. La pressione in un fluido. 3. La pressione atmosferica. 4. La legge di Stevino. 5. La legge di Pascal. 6. La forza di Archimede.

Dettagli

Esame (675684) - lavoro ed energia3 Copia - Codice Prova:

Esame (675684) - lavoro ed energia3 Copia - Codice Prova: 1) Una volta lasciata, una perlina scivola senza attrito lungo un filo e compie un giro completo come mostrato in figura. Qual è la sua velocità, espressa in m/s, quando si allontana dal punto più alto

Dettagli

LAVORO ENERGIA Domande Esercizi. 1. Cosa significa dire che un sistema fisico possiede energia utile?

LAVORO ENERGIA Domande Esercizi. 1. Cosa significa dire che un sistema fisico possiede energia utile? 1. Cosa significa dire che un sistema fisico possiede energia utile? 2. Qual è la relazione che descrive l energia potenziale gravitazionale? 3. Un bambino solleva dal pavimento un giocattolo e lo mette

Dettagli

Lavoro ed energia. A.Solano - Fisica - CTF

Lavoro ed energia. A.Solano - Fisica - CTF Lavoro ed energia Lavoro Energia cinetica Teorema dell energia cinetica Forze conservative Energia potenziale Principio di conservazione dell energia meccanica Potenza Lavoro di una forza costante m F

Dettagli

Misura del modulo dell accelerazione di gravità g tramite pendolo

Misura del modulo dell accelerazione di gravità g tramite pendolo Misura del modulo dell accelerazione di gravità g tramite pendolo Il valore di g dipende da: 1) Latitudine terrestre 2) Altezza rispetto al livello del mare Ma localmente è una costante! Fino a tempi relativamente

Dettagli

LICEO SCIENTIFICO Galileo Galilei VERONA

LICEO SCIENTIFICO Galileo Galilei VERONA LICEO SCIENTIFICO Galileo Galilei PROGRAMMA PREVISTO Anno Scolastico 2006-2007 Testo di riferimento: "Le Vie della Fisica" vol. 1-2 (Battimelli - Stilli) Le unità didattiche a fondo chiaro sono irrinunciabili.

Dettagli

Corso di Laurea in Scienze dei Materiali Prova scritta del 09 Aprile 2014 Fila A

Corso di Laurea in Scienze dei Materiali Prova scritta del 09 Aprile 2014 Fila A Corso di Laurea in Scienze dei Materiali Prova scritta del 9 Aprile 214 Fila A 1. Riscrivere le seguenti misure con un opportuno numero di cifre significative (7±.859) m ; (19.123±1.123) kg ; (1.679 1-19

Dettagli

POLITECNICO DI MILANO Facoltà di Ingegneria Industriale Fondamenti di Fisica Sperimentale, a.a I a prova in itinere, 10 maggio 2013

POLITECNICO DI MILANO Facoltà di Ingegneria Industriale Fondamenti di Fisica Sperimentale, a.a I a prova in itinere, 10 maggio 2013 POLITECNICO DI MILANO Facoltà di Ingegneria Industriale Fondamenti di Fisica Sperimentale, a.a. 2012-13 I a prova in itinere, 10 maggio 2013 Giustificare le risposte e scrivere in modo chiaro e leggibile.

Dettagli

Le grandezze. grandezza. Grandezze estensive e intensive 03/03/2019. Qualunque proprietà della materia che è soggetta ad essere misurata si definisce

Le grandezze. grandezza. Grandezze estensive e intensive 03/03/2019. Qualunque proprietà della materia che è soggetta ad essere misurata si definisce Le grandezze Le grandezze Qualunque proprietà della materia che è soggetta ad essere misurata si definisce grandezza Grandezze estensive e intensive Le grandezze estensive dipendono dalle dimensioni del

Dettagli

1 Esperienza 1. Studio del moto uniforme

1 Esperienza 1. Studio del moto uniforme 1 Esperienza 1. Studio del moto uniforme Questa esperienza non e stata svolta sperimentalmente. Si sono solo analizzati dati raccolti da altri studenti negli anni precedenti. L analisi dei dati e stata

Dettagli

Lavoro nel moto rotazionale

Lavoro nel moto rotazionale Lavoro nel moto rotazionale Qual è il lavoro (W ) fatto da una forza su di un corpo che sta ruotando? dw = F d s = (F sin φ)(rdθ) = τ a dθ La componente radiale della forza, F cos φ, non fa lavoro perché

Dettagli

La lezione di oggi. Un altro modo di risolvere i problemi: Lavoro Energia Potenza

La lezione di oggi. Un altro modo di risolvere i problemi: Lavoro Energia Potenza 1 La lezione di oggi Un altro modo di risolvere i problemi: Lavoro Energia Potenza 2 ! Lavoro! Energia cinetica! Forze conservative! Energia potenziale! Conservazione dell energia meccanica 3 Le forze,

Dettagli

L energia potenziale gravitazionale di un oggetto di massa m che si trova ad un altezza h rispetto ad un livello scelto come riferimento è: E PG = mgh

L energia potenziale gravitazionale di un oggetto di massa m che si trova ad un altezza h rispetto ad un livello scelto come riferimento è: E PG = mgh Lezione 15 - pag.1 Lezione 15: L energia potenziale e l'energia meccanica 15.1. L energia potenziale gravitazionale Consideriamo quello che succede quando solleviamo un oggetto, applicando un forza appena

Dettagli

Istituto di Istruzione Superiore LICEO SCIENTIFICO TECNOLOGICO L. DA VINCI LANCIANO

Istituto di Istruzione Superiore LICEO SCIENTIFICO TECNOLOGICO L. DA VINCI LANCIANO Istituto di Istruzione Superiore LICEO SCIENTIFICO TECNOLOGICO L. DA VINCI LANCIANO LABORATORIO DI FISICA ESPERIENZA N 3 SECONDO PRINCIPIO DELLA DINAMICA ALUNNO: Nanni Mario CLASSE: 3 LST - A DATA: 9//

Dettagli

Capitolo 1 Misure e grandezze

Capitolo 1 Misure e grandezze Capitolo 1 Misure e grandezze 1. Il Sistema Internazionale di Unità di misura 2. Grandezze estensive e grandezze intensive 3. Energia, lavoro e calore 4. Temperatura e calore 5. Misure precise e misure

Dettagli

ENERGIA LAVORO ED ENERGIA

ENERGIA LAVORO ED ENERGIA ENERGIA Prima di definire l energia nelle sue diverse forme è conveniente fare un osservazione sulle differenze tra fisica newtoniana delle forze e fisica ce studia le trasformazioni energetice: APPROCCIO

Dettagli

I.T.I.S G. Marconi - Forlì PROGRAMMAZIONE EFFETTIVAMENTE SVOLTA A.S. 2013/2014

I.T.I.S G. Marconi - Forlì PROGRAMMAZIONE EFFETTIVAMENTE SVOLTA A.S. 2013/2014 I.T.I.S G. Marconi - Forlì PROGRAMMAZIONE EFFETTIVAMENTE SVOLTA A.S. 2013/2014 CLASSI I^ DOCENTI MATERIA: FISICA E LABORATORIO Prof.ssa BARBARA TEODORANI Prof. LUCA BRUSCHI GRANDEZZE FISICHE E LORO MISURA

Dettagli

IL LAVORO E LE ENERGIE Giuseppe Frangiamore con la collaborazione di Carmelo Bastillo

IL LAVORO E LE ENERGIE Giuseppe Frangiamore con la collaborazione di Carmelo Bastillo Il lavoro IL LAVORO E LE ENERGIE Giuseppe Frangiamore con la collaborazione di Carmelo Bastillo Il lavoro è una grandezza scalare, ed è definito dal prodotto di forza per spostamento. L unità di misura

Dettagli

Poichési conserva l energia meccanica, il lavoro compiuto dal motore è pari alla energia potenziale accumulata all equilibrio:

Poichési conserva l energia meccanica, il lavoro compiuto dal motore è pari alla energia potenziale accumulata all equilibrio: Meccanica 24 Aprile 2018 Problema 1 (1 punto) Un blocco di mass M=90 kg è attaccato tramite una molla di costante elastiìca K= 2 10 3 N/m, massa trascurabile e lunghezza a riposo nulla, a una fune inestensibile

Dettagli

Esploriamo la chimica

Esploriamo la chimica 1 Valitutti, Tifi, Gentile Esploriamo la chimica Seconda edizione di Chimica: molecole in movimento Capitolo 1 Misure e grandezze 1. Il Sistema Internazionale di Unità di misura 2. Grandezze estensive

Dettagli

m = 53, g L = 1,4 m r = 25 cm

m = 53, g L = 1,4 m r = 25 cm Un pendolo conico è formato da un sassolino di 53 g attaccato ad un filo lungo 1,4 m. Il sassolino gira lungo una circonferenza di raggio uguale 25 cm. Qual è: (a) la velocità del sassolino; (b) la sua

Dettagli

IL PENDOLO A FILO Gruppo 2

IL PENDOLO A FILO Gruppo 2 IL PENDOLO A FILO Gruppo 2 Bistacchi S. Casconi S. Ermini A. Francini I. Scopo dell esperienza: pendolo a filo e determinazione dell accelerazione gravitazionale Apparecchiature di montaggio: filo inestensibile;

Dettagli

FISICA. MECCANICA: Principio conservazione energia meccanica. Autore: prof. Pappalardo Vincenzo docente di Matematica e Fisica

FISICA. MECCANICA: Principio conservazione energia meccanica. Autore: prof. Pappalardo Vincenzo docente di Matematica e Fisica FISICA MECCANICA: Principio conservazione energia meccanica Autore: prof. Pappalardo Vincenzo docente di Matematica e Fisica INTRODUZIONE Nei fenomeni che osserviamo vi sono molte grandezze che cambiano

Dettagli