anno III n Scadenze Fiscali
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- Aniella Alfieri
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1 anno III n Scadenze Fiscali NOVITA FISCALI LEGGE FINANZIARIA 2000 ED ALTRI PROVVEDIMENTI Forniamo di seguito brevi informazioni relative ad alcune novità fiscali che possono interessare direttamente o indirettamente gli enti non commerciali, contenute in parte nella legge finanziaria 2000 e in altri provvedimenti : I collaboratori iscritti gestione INPS lavoratori autonomi Liberalità, donazioni e IRAP Detrazione per non vedenti Altri provvedimenti associazioni sportive dilettantistiche Legge 398/91 Associazioni sportive e senza scopo di lucro Abolizione imposta sugli spettacoli e introduzione imposta sugli intrattenimenti I collaboratori iscritti gestione INPS lavoratori autonomi Con effetto dal 1 gennaio 2000 il contributo INPS dei collaboratori coordinati e continuativi iscritti alla gestione separata INPS, (ai sensi della legge 8 agosto 1995 n. 335) sale dal 12 al 13 %. Al tempo stesso per i collaboratori con compensi annui inferiori ai 40 milioni derivanti da collaborazioni, la detrazione forfettaria ai fini irpef passa dal 5 al 6%. Questo significa che per questi ultimi collaboratori, il calcolo del contributo deve essere effettuato sul 94% della base imponibile, mentre oltre tale limite si continua ad applicare sul 95% dei compensi. Restano invariate le altre regole generali quali la ripartizione del carico (1/3 a carico del professionista e 2/3 a carico dell'ente), nonché la presentazione trimestrale del modello GLAD all'inps. (1 of 5)13/12/
2 Liberalità, donazioni e IRAP Per espressa previsione, viene stabilità l'indeducibilità ai fini IRAP delle erogazioni liberali, comprese quelle - come a favore delle Onlus - deducibili ai fini IRPEF e/o IRPEG, almeno parzialmente ed entro certi limiti (vedi Decr. Lgs. 460/97). Restano ovviamente salve tutte le disposizioni previste dal decreto Onlus. E' di tutta evidenza che la norma rappresenterà un disincentivo alle donazioni almeno da parte di imprese e titolari di reddito di impresa. Detrazione per non vedenti Modificando la disciplina generale degli oneri deducibili e delle detrazioni di imposta è stata prevista la detrazione del 19% per l'acquisto di cani guida per i non vedenti nonché una detrazione forfettaria di un milione per le spese di mantenimento degli stessi Altri provvedimenti associazioni sportive dilettantistiche Con decreto 10 novembre 1999 è stato fissato a 100 milioni di lire il tetto dei proventi realizzati occasionalmente dalle società sportive dilettantistiche comprese quelle non riconosciute dal Coni o dalle federazioni sportive nazionali, che non concorrono alla formazione del reddito imponibile ai sensi dell'articolo 25 legge 13 maggio 1999 numero 133. Ricordiamo che il primo comma del citato art. 25 fissa le condizioni per potersi avvalere di tale disciplina. Oltre ad essere associazione riconosciuta da enti di promozione sportiva che si avvalgono della disciplina di cui alla legge 398/91, deve trattarsi di proventi percepiti in via occasionale e saltuaria e comunque per un numero complessivo di eventi non superiori a due per anno. Legge 398/91 Associazioni sportive e senza scopo di lucro Ricordiamo le rilevanti novità in materia di legge 398/91 riguardanti le associazioni sportive dilettantistiche e tutte le associazioni senza scopo di lucro. Per effetto dell'art. (2 of 5)13/12/
3 25 della legge 13 maggio 1999 n. 133, il limite di ricavi commerciali per poter rientrare nel regime indicato è stato elevato a di lire ed il coefficiente di redditività è stato portato al 3%. Con circolare del Ministero delle Finanze del 6 dicembre 1999 nr. 231/E è stato precisato tra l'altro: a) per le associazioni con periodo di imposta coincidente con l'anno solare le disposizioni decorrono dal 1 gennaio 2000, mentre per le associazioni con periodo di imposta 1 luglio/ 30 giugno le disposizioni in commento decorrono dal 1 luglio 1999; b) per effetto dell'art. 9 bis del D.L. 417/1991 convertito in Legge n. 66/1992,le disposizioni della legge 398/1991, comprese le modifiche introdotte dalla già citata legge, si applicano anche alle associazioni senza scopo di lucro. Tale regime quindi, già molto interessante e vantaggioso per le associazioni senza scopo di lucro che svolgono anche attività commerciale, risulta, dopo le modifiche introdotte, ancora più conveniente sia sotto il profilo sostanziale che formale e quindi nuovamente consigliato come soluzione per molti casi. Ai fini dell'imposta sul valore aggiunto, in base all'art. 74 del DPR 633 del 26 ottobre 1972, la detrazione forfettaria stabilita per tale regime è così prevista: 50% per operazioni spettacolistiche e generiche; 10% per operazioni di sponsorizzazione; 33,3% per operazioni relative a diritti di trasmissione televisiva e radiofonica. Per quanto quindi ai fini IVA via sia in generale un peggioramento della detrazione forfettaria precedentemente stabilita nella misura dei 2/3, riteniamo valide le considerazioni sopra fatte. Volume di affari anno 1999 e regimi contabili e fiscali per il 2000 Richiamiamo l'attenzione dei vari enti e associazioni in ordine alla esatta individuazione del volume di affari ai fini IVA effettuato nell'anno 1999, in quanto tale importo, relativo sia ad attività non commerciali che, in particolare, ad attività commerciali è in grado di incidere profondamente sia sul sistema di scritture contabili, che sulla determinazione della base imponibile. Elenchiamo a puro titolo esemplificativo, alcune circostanze rilevanti in proposito. Il volume di affari per attività commerciali è in grado di incidere: (3 of 5)13/12/
4 1. Sulla tenuta delle scritture contabili: se il volume di affari è inferiore a di lire in caso di prestazioni di servizi e a 1 miliardo negli altri casi, l'ente è ammesso alla contabilità semplificata, altrimenti è per legge, obbligato alla tenuta della contabilità ordinaria; 2. Sulla periodicità dei versamenti e liquidazioni IVA: i soggetti con volume di affari per attività commerciali entro i limiti sopra indicati possono effettuare versamenti, dichiarazioni eliquidazioni con periodicità trimestrale, altrimenti la periodicità è mensile; 3. Sulla determinazione della base imponibile per gli enti non commerciali: Il regime forfettario di determinazione del reddito degli enti non commerciali di cui all'art. 109 bis del DPR 917 del (testo unico imposte sul reddito), così come introdotto dal D.Lgs. 460 del (decreto Onlus), dipende dal volume di affari ; 4. Per il regime contabile di alcune organizzazioni non lucrative di utilià sociale: Le semplificazioni contabili per le cosiddette Onlus minori, di cui all'art. 25 del citato decreto Onlus, comma 3 e 5 dipendono anche dal volume di attività svolto. 5. Sulla qualifica di Onlus: l'art. 10 decr. Lgs. 460/97 pone limiti in ordine alla percentuale di attività direttamente connesse e spese complessive dell'ente Onlus, che dipendono quindi dal volume di attività connesse svolto nel corso del 1999; 6. Sul regime di cui alla legge 398/91: Come detto sopra, l'opzione per il regime fiscale di cui alla legge 398 del 1991 dipende anche dal volume di affari svolto; 7. Sulla qualifica dell'ente: ai sensi dell'art. 6 decr lgs. 460/97 la natura di ente non commerciale almeno ai fini fiscali dipende anche, se pur in modo non automatico e necessario, dal volume di affari per attività commerciali rispetto a quello per attività non commerciali. Tali operazioni quindi da effettuare al più presto, presuppongono ovviamente una corretta distinzione tra attività commerciali e attività non commerciali dell'ente. Abolizione imposta sugli spettacoli e introduzione imposta sugli intrattenimenti Ricordiamo inoltre che con effetto dal 1 gennaio 2000 è abolita l'imposta sugli spettacoli e introdotta l'imposta sugli intrattenimenti con decreto legislativo n. 60 del 26 febbraio (4 of 5)13/12/
5 Ricordiamo gli aspetti principali della riforma : 1. E' abolita l'imposta sugli spettacoli per attività come spettacoli cinematografici, teatrali, sportivi, mostre, fiere e musica dal vivo; per le esecuzioni musicali registrate l'attuale sistema impositivo viene sostituito dall'imposta sugli intrattenimenti secondo apposita tabella prevista dalla legge; 2. Le attività finiscono quindi in regime ordinario IVA, eliminando quindi la doppia imposizione presente sino ad oggi; 3. Sono confermate le agevolazioni esistenti in favore di alcuni enti senza scopo di lucro, compresa l'agevolazione prevista dall'art. 23 del decr. Lgs. 460/97. Direttore responsabile: Luciano Franchi Questo numero è stato redatto con la collaborazione di: Stenano Ragghianti, Dottore Commercialista Hanno inoltre collaborato: Cristiana Guccinelli, Enzo Morricone INDIETRO INIZIO AVANTI (5 of 5)13/12/
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