Le tre scuole filosofiche ellenistiche. Presupposti teoretici diversi ma stesse conclusioni pratiche

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1 Le tre scuole filosofiche ellenistiche Presupposti teoretici diversi ma stesse conclusioni pratiche - Il fine dell uomo è la felicità - Consiste nell eliminazione delle passioni e nell assenza di turbamento. - Per raggiungere la felicità è necessaria la scienza. - Il saggio: indifferenza rispetto ai motivi propriamente umani della vita. - Concezione monistica e materialistica. - Tripartizione della filosofia: o Logica: criteri per la conoscenza della verità o Fisica: le leggi di natura. o Etica: le leggi del comportamento. Logica e Fisica propedeutici all Etica. Metafora del frutteto (p.259). Lo stoicismo Lo stoicismo è la scuola più importante: confronta i concetti stoici che ancora esercitano una forte influenza (pp ). Come si divide. Due oggetti: La Logica - La ricerca del criterio della conoscenza - I logoi o discorsi: o Retorica (scienza dei discorsi continui) o Dialettica (scienza dei discorsi divisi per domanda e risposta). La dialettica è la scienza di ciò che è vero e di ciò che è falso e di ciò che non è né vero né falso, sulla cui verità o falsità è impossibile decidere (cf. sofismi e paradossi). La Dialettica si divide in due parti: - Parole: grammatica.

2 - Cose che le parole significano: logica in senso proprio (ha per oggetto le rappresentazioni, proposizioni, ragionamenti, sofismi). Il problema gnoseologico. - Come conosciamo - Cosa conosciamo - Che valore ha quello che conosciamo. La risposta a queste domande è decisiva perché se il pensiero fa da guida alla condotta deve essere certo e sicuro. Dinamica della conoscenza: - Conosciamo attraverso i sensi - L esito è la sensazione. - La sensazione si imprime nell intelletto come rappresentazione Dunque, perché ci sia conoscenza, bisogna considerare due aspetti: - Atto passivo di sentire; - Ma anche risposta attiva dell intelletto o Assentire o Dissentire o Sospendere Come conosciamo allora? Attraverso la rappresentazione catalettica = atto libero dell intelletto che da libero assenso alla rappresentazione. Confronta metafora p Quanto all origine della conoscenza lo stoicismo è empirismo: la conoscenza dipende dall azione che le cose esterne esercitano sull anima (tabula rasa). Cosa conosciamo? - Rappresentazioni - Prolessi:

3 o Un insieme di rappresentazioni simili conservate nella memoria che danno luogo a concetti con cui posso indicare più cose dello stesso genere. o Prolessi = anticipazioni: con i concetti posso anticipare cose che non sono attualmente presenti. Rappresentazioni e prolessi sono sempre veri; l errore è nella ragione che combina in modo errato più rappresentazioni. Che valore hanno le idee? Le idee o concetti - Sono segni con cui indichiamo una realtà individuale - Non sono una realtà oggettiva: esistono solamente nella mia mente o La realtà è solo individuale o Gli universali-concetti-prolessi sono solo dei segni Lo stoicismo è nominalismo. La logica vera e propria 1. Concetti: valore nominale. Hanno tre parti: a. Due sono corporee e fanno riferimento alla realtà individuale (parola e oggetti reali). b. Una è incorporea ed è il significato. I concetti più generali sono quelli che Aristotele aveva chiamato categorie. 2. Proposizioni: a. Esprimono un giudizio che può essere vero o falso b. I filosofi stoici distinguono tra senso e verità: se un ragionamento non ha senso è sicuramente falso; se ha senso, può essere vero o falso. 3. I sillogismi: a. Il ragionamento anapodittico b. I paradossi (il dilemma del coccodrillo). Il mondo è una realtà materiale La fisica Essere = ciò che ha la capacità di agire e patire = corpo e materia.

4 La materia, però, è vivente ed è un sinolo di - Principio passivo materia - Principio attivo - forma Tutto è corpo Logos Ragione Dio Quattro specie di cose incorporee: o Significato o Vuoto o Luogo o Tempo. Fuoco che plasma. Mondo stoico = un grande essere vivente o Le singole cose: sono le parti di questo Essere o Il Logos è l Anima del Mondo. Concezione stoica: o Monistica o Materiale o Immanente o Panteistica o Vitalistica L immanenza di Dio fa della realtà un ordine immutabile, razionale, perfetto e necessario. Caratteristiche dei corpi Divisibilità all infinito delle cose Commistione totale e penetrabilità dei corpi Dio è corpo e permea di sé tutta la realtà.

5 Il ciclo cosmico Nulla si crea e nulla si distrugge: tutto si trasforma I momenti del ciclo cosmico: - Formazione delle cose dal Logos fuoco. - Conflagrazione universale - Palingenesi - Apocatastasi Un ciclo cosmico caratterizzato dalla necessità. Dio è la ragione seminale Logos, trama immanente della realtà È il seme da cui si sviluppano, separandosi, tutte le cose. Tutte le cose nascono da una unità e sono raccolte in unità. Ciò non toglie che le cose siano perfettamente distinte tra di loro o Tutto avviene per necessità logica o Non esiste il male o è necessario per il bene. Logos = Provvidenza = Destino = Fato. Dio Uomo La libertà umana: - Non si dà una libera scelta - = Accettazione della necessità e conformazione all ordine del mondo. L uomo come una cane attaccato ad un carro. Mantica (arte in cui i filosofi stoici eccellevano): arte di prevedere il futuro mediante l interpretazione dell ordine necessario delle cose.

6 La concezione dell anima Anima dell uomo ritornando ad essa. parte dell anima del mondo, sopravvive alla morte Otto parti: o Principio egemonico o Cinque sensi o Principio spermatico o Principio fonetico L Etica È fondata sull ordine razionale necessario dell unica realtà che abbraccia tutto. Scopo etica: la felicità. In cosa consiste: o autoconservazione seguendo le leggi della natura o armonia tra sé e la natura o OICHEIOSIS. Si realizza mediante Istinto (per gli animali) Ragione (per l uomo) Bene = ciò che incrementa la ragione Male = ciò che danneggia la ragione Bene = virtù Male = vizio Seguire la ragione non è semplice DOVERE = adeguarsi faticoso alla ragione Quando l azione indicata dal dovere viene ripetuta e consolidata diventa una disposizione costante (habitus). Il dovere è virtù; il massimo della virtù è il BENE o solo i saggi raggiungono il BENE.

7 Tra virtù e vizio non c è via di mezzo. La virtù ha nomi diversi a seconda dei domini cui si riferisce (p. 278). o saggezza o temperanza o fortezza o giustizia. Giustificazione del suicidio: quando le condizioni contrarie all adempimento del dovere prevalgono su quelle a esso favorevoli, il sapiente è tenuto ad abbandonare la vita. L uomo è anche corpo; le cose che riguardano il corpo sono moralmente indifferenti: la felicità non dipende da esse ma solo dalla ragione. I beni sono la sapienza, la saggezza. Alcuni moralmente indifferenti come la ricchezza, la salute possono facilitare il compimento del dovere e sono degni di essere preferiti; mentre il contrario può essere di ostacolo. Per gli stoici: - i primi sono VALORI - i secondi sono DISVALORI Uomo, animale comunitario - cosmopolitismo - condanna della schiavitù Tutto è ordine razionale necessario Ergo: APATIA Le passioni/emozioni sono negative: - sono il prodotto di giudizi affrettati - vanno sradicate Pietà e misericordia sono sentimenti negativi (p. 282).

8 Quattro emozioni fondamentali: p. 282.