FORMAZIONE FINANZIATA: FONDI A CONFRONTO. N Aprile Magazine

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1 FORMAZIONE FINANZIATA: FOI A CONFRONTO N Aprile 2016 Magazine

2 Contenuti INTRODUZIONE PAG. 1 Breve storia della nascita dei fondi interprofessionali PAG. 2 FOI A CONFRONTO PAG. 4 LE CARTE DI IDENTITÀ DEI FOI PAG. 6 REGIME DI AIUTI: FACCIAMO UN PÒ DI CHIAREZZA PAG. 26 L ESPERTO RISPOE PAG. 30 GLOSSARIO PAG. 32 LA NOSTRA VIGNETTA PAG. 33 Secondo una recente ricerca ASFOR, dal 2013 i fondi interprofessionali costituiscono la maggior fonte di finanziamento della formazione aziendale: il 45% delle risorse economiche destinate alla formazione proviene dai fondi, contro il 44% delle risorse investite direttamente dalle imprese. I finanziamenti derivanti da altre fonti (europee, nazionali e regionali) costituiscono una quota marginale (19%). La scelta del fondo interprofessionale è spesso difficile per le imprese, soprattutto quelle medio piccole, perché i parametri di valutazione per effettuare una scelta ponderata sono molteplici. Il magazine di questo bimestre sarà diverso dai precedenti: vogliamo dare ai nostri lettori una panoramica completa sui fondi interprofessionali, un analisi puntuale degli strumenti che i fondi mettono a disposizione e una valutazione dei fondi con cui abbiamo avuto esperienza in questi anni. Faremo anche un breve accesso alle linee di finanziamento regionali e a come vengono erogate e gestite oggi. Silvia Bertolotti - General Manager Epoché Service Integrator srl Magazine 1

3 Breve storia della nascita dei fondi interprofessionali Attualmente sono attivi 22 Fondi autorizzati dal Ministero, di cui 3 dedicati ai dirigenti. Ci sono altri 3 fondi autorizzati attualmente commissariati, di cui non tratteremo in questo magazine. I Fondi sono nati per finanziare, in tutto o in parte, piani formativi aziendali, territoriale, settoriali o individuali concordati tra le parti sociali, nonché eventuali ulteriori iniziative propedeutiche e comunque connesse ai piani. I Fondi Paritetici Interprofessionali nazionali per la formazione continua sono organismi di natura associativa promossi dalle organizzazioni di rappresentanza della Parti Sociali attraverso specifici Accordi Interconfederali stipulati dalle organizzazioni sindacali dei datori di lavoro e dei lavoratori maggiormente rappresentative* sul piano nazionale. Sono stati costituiti con la Legge n. 388 del 2000, articolo 118. L attivazione dei Fondi è subordinata al rilascio di apposita autorizzazione da parte del Ministero del Lavoro, previa verifica della sussistenza e conformità ai requisiti previsti dalla norma. Il Ministero del Lavoro è anche incaricato dell attività di vigilanza e monitoraggio sulla gestione dei Fondi; in caso di irregolarità o di inadempimenti, può disporne la sospensione dell attività o il commissariamento. I primi fondi a essere stati costituiti sono: AUTORIZZAZIONE Fondo Artigianato Formazione D.M. 31/10/2001 Fon.Coop D.M. 10/05/2002 For.Te D.M. 31/10/2002 Fondimpresa D.M. 28/11/2002 Come si finanziano i Fondi e come amministrano i soldi I Fondi si finanziano attraverso la comunicazione dei datori di lavoro all INPS, tramite modello DM10, di destinare il contributo obbligatorio integrativo (art. 25, comma 4, Legge 845/1978*) I contributi versati vengono indirizzati verso le esigenze di formazione delle imprese aderenti, sia attraverso il conto formazione aziendale, sia attraverso il conto di sistema (avvisi tematici e generalisti). Una percentuale dei contributi sono destinati ai costi di gestione del Fondo e ad attività promozionali o seminariali promosse dal Fondo stesso. La percentuale è generalmente 70% destinate alla formazione e 30% destinate ai costi di gestione. Tuttavia ogni Fondo decide autonomamente come utilizzare le risorse finanziarie, così come decide autonomamente quali strumenti mettere a disposizione delle imprese aderenti. E importante sottolineare che i Fondi non organizzano e gestiscono direttamente corsi e percorsi formativi, ma finanziano progetti che le imprese sottopongono all approvazione. Fondo Pmi - Confapi D.M. 21/01/2003 Fon.Ter D.M. 24/02/2003 Fondirigenti D.M. 06/03/2003 Fon.Dir D.M. 06/03/

4 FOI A CONFRONTO Riportiamo di seguito una tabella comparativa sintetica delle caratteristiche dei Fondi. DIMENSIONI ADERENTI RIPARTIZIONE PER AREA GEOGRAFICA NOME N. IMPRESE N. DIPEENTI ADERENTI OLTRE 250 NORD OVEST NORD EST CENTRO SUD e ISOLE FonArCom ,8% 9,0% 1,1% 0,1% 21,6% 11,5% 24,7% 42,3% Fon.Coop ,7% 23,5% 7,6% 1,3% 21,1% 26,7% 22,6% 29,7% Fon.Ter ,6% 9,0% 1,2% 0,2% 19,5% 32,1% 22,5% 26,0% Fond.E.R ,4% 22,5% 2,9% 0,2% 28,9% 19,7% 21,9% 29,6% Fondimpresa ,7% 27,2% 6,9% 1,2% 25,8% 24,1% 19,5% 30,7% Fonditalia ,5% 6,7% 0,7% 0,1% 14,1% 3,6% 10,9% 71,4% Fondolavoro ,0% 5,5% 0,5% 0,0% 6,5% 2,7% 8,3% 82,5% Fondo Artigianato Formazione ,6% 7,2% 0,2% 0,0% 30,2% 41,7% 16,7% 11,3% 4 Fondo Banche e Assicurazioni Fondo Formazione PMI Fondo Formazione Servizi Pubblici Industriali Fondoprofessioni For.Agri For.Te Formazienda Fondo Conoscenza Fondir Fondirigenti Fondo Formazione PMI ,5% 80,8% 47,3% 94,8% 84,5% 87,2% 89,4% 19,2% 17,5% 34,2% 4,9% 13,6% 10,9% 9,4% 19,3% 1,6% 15,4% 0,3% 1,8% 1,6% 1,1% 17,0% 0,1% 3,1% 0,0% 0,1% 0,3% 0,1% 42,0% 31,1% 44,6% 30,5% 24,0% 29,9% 43,5% 57,9% 46,7% 57,5% 21,1% 9,6% 11,2% 32,7% 29,3% 39,9% 15,2% 18,9% 28,5% 26,3% 24,4% 14,3% 21,8% 17,8% 29,3% 15,4% 10,9% 15,9% 17,7% 12,5% 12,4% 45,0% 22,4% 19,0% 17,5% 14,8% 30,4% 7,3% 7,1% 3,8% (Fonte: XV Rapporto sulla formazione continua ISFOL - Dicembre 2014) 5

5 LE CARTE DI IDENTITÀ DEI FOI 6 COSTituZIONE FON.COOP Fondo per la formazione continua nelle imprese cooperative A.G.C.I. Confcooperative - Legacoop Cgil Cisl - Uil 10/05/2002 FCOM Avvisi generali Avvisi tematici Avvisi settoriali Conto aziendale (grandi imprese) Conto di gruppo Numero di allievi: minimo 3 partecipanti 3 allievi: 130 per ora formazione + 20% attività propedeutiche 20 allievi: 170 per ora formazione + 20% attività propedeutiche Il finanziamento è riproporzionato sul numero di partecipanti

6 FON.TER Fondo per la formazione continua del terziario FONARCOM Fondo per la formazione continua nel comparto del terziario, dell artigianato e delle piccole e medie imprese Confesercenti Cgil Cisl - Uil Cifa - Confederazione italiana federazioni autonome Conf.s.a.l. - Confederazione sindacati autonomi lavoratori 24/02/ /03/2006 FTUS Avvisi tematici Avvisi a sportello Voucher Seminari Conto formazione FARC Avvisi generali Avvisi tematici Avvisi per dirigenti Avvisi per studi professionali Conto aziendale Conto aggregato Conto di rete Numero di allievi: minimo 4 / massimo 5 partecipanti Numero di allievi: minimo 6 partecipanti ai corsi / minimo 25 partecipanti ai convegni OFA*: 24 Finanziamento per ora formativa: Formazione: Alta formazione: 300 Sicurezza: On the job: 150 Convegni: Individuale: 100 OFA: Autoapprendimento: 18 Sicurezza: 15 Alta formazione: 20

7 FO.E.R Fondo per la formazione continua negli enti ecclesiastici, associazioni, fondazioni, cooperative, imprese e aziende di ispirazione religiosa FONARCOM Fondo per la formazione continua nel comparto del terziario, dell artigianato e delle piccole e medie imprese Agidae Cgil Cisl - Uil Confindustria Cgil Cisl - Uil 21/06/ /11/2002 FREL FIMA Avvisi aziendali Avvisi territoriali Voucher Avvisi conto sistema Avvisi contributo aggiuntivo Conto formazione Numero di allievi: minimo 8 / massimo 30 partecipanti Durata: minimo 12 / massimo 50 ore Numero di allievi: minimo 4 / massimo 20 partecipanti Durata: minimo 8 / massimo 80 ore 160: minimo 8 massimo 20 partecipanti 180: minimo 21 massimo 30 partecipanti 165: costo massimo ora corso

8 FOITALIA Fondo per la formazione continua nei settori economici dell industria e piccole e medie imprese FOO ARTIGIANATO FORMAZIONE Fondo per la formazione continua nelle imprese artigiane Federterziario Ugl Confartigianato Cna Casartigiani Cgil Cisl Uil - Claai 21/02/ /10/2001 FEMI FART Conto Aziende Conto Aziendale Avvisi di Sistema Avvisi Voucher Costo giornata formativa per partecipanti: fino a 3 allievi da 4 a 6 allievi da 7 a 12 allievi da 13 a 18 allievi oltre 18 allievi

9 FOO BANCHE E ASSICURAZIONI Fondo per la formazione continua nei settori del credito e delle assicurazioni FOO CONOSCENZA Abi Ania Cgil Cisl - Uil Fenapi CIU 08/01/ /03/2015 FBCA FCON Avvisi Dato non disponibile Dato non disponibile OFA: da 7,5 a 30 in base alla tematica Dato non disponibile

10 FOO FORMAZIONE PMI Fondo per la formazione continua nelle PMI FOO FORMAZIONE SERVIZI PUBBLICI IUSTRIALI Fondo per la formazione continua nei Servizi Pubblici Industriali Confapi Cgil Cisl - Uil Confservizi (Asstra - Federambiente - Federutility) Cgil Cisl - Uil 21/01/ /09/2010 FAPI FPSI Avvisi generalisti Avvisi tematici Conto d impresa Conto aggregato di rete Avvisi Conto Aziendale Numero di allievi: massimo 40 partecipanti 3 allievi % attività propedeutiche 20 allievi % attività propedeutiche Il finanziamento è riproporzionato sul numero di partecipanti OFA: 23

11 FOOLAVORO Fondo per la formazione continua delle Micro, Piccole, Medie e Grandi Imprese FOOPROFESSIONI Fondo per la formazione continua negli studi professionali e nelle aziende ad essi collegati Unsic Unione Nazionale Sindacale Imprenditori e Coltivatori Ugl Confprofessioni Confedertecnica Cipa - Cgil - Cisl - Uil 21/03/ /11/2003 FLAV FPRO Conto Aziendale Conto aggregato Avvisi di sistema Avvisi Avvisi a catalogo Conto formativo Numero di allievi: minimo 4 / massimo 16 partecipanti Durata: minimo 16 / massimo 40 ore OFA: 20 OFA per progetti reiterati: 19

12 FOR.AGRI Fondo per la formazione continua in agricoltura FOR.TE Fondo per la formazione continua del terziario Confagricoltura Coldiretti CIA Cgil Cisl Uil - Confederdia Confcommercio Confetra Cgil Cisl - Uil 28/07/ /10/2002 FAGR FITE Avvisi Voucher CIA Conto Individuale Azienda Conto aziendale di gruppo Avvisi Catalogo Numero di allievi (nel caso di OFA): minimo 4 partecipanti OFA: 40 OFA per alta formazione: 60 OFA: 24 Costo ora / corso: 240

13 FORMAZIEA Fondo per la formazione continua nel comparto del commercio, del turismo, dei servizi, delle professioni e delle piccole e medie imprese FOIR Fondo per la formazione continua dei dirigenti del terziario Sistema Commercio e Impresa Conf.s.a.l. Confcommercio Abi Ania Confetra Manageritalia FederDircredito Sinfub - Fidia 31/10/ /03/2003 FORM FODI Avvisi Conto formazione sistema Contro formazione impresa Conto formazione rete Avvisi Voucher Catalogo Durata: minimo 4 ore OFA Individuali: 150 Costo ora aula: 165

14 FOIRIGENTI Fondo per la formazione continua dei dirigenti delle aziende produttrici di beni e servizi FOO DIRIGENTI PMI Fondo dei dirigenti delle piccole e medie imprese industriali Confindustria Federmanager Confapi Federmanager 23/05/ /08/2003 FDIR FDPI Conto formazione aziendale Conto formazione aggregato Avvisi

15 REGIME DI AIUTI: FACCIAMO UN PÒ DI CHIAREZZA Una delle domande più frequenti che ci vengono poste relativamente alla scelta del regime di aiuti quando si tratta di finanziamenti alla formazione è: Quale regime devo scegliere? Fermo restando che alcuni bandi/avvisi definiscono e impongono la scelta, vediamo quali sono le differenze tra il regime cosiddetto Aiuti di stato alla formazione e il De minimis. Aiuti alla formazione Regolamento CE N. 800/2008 Questo regolamento si basa su 3 parametri fondamentali: La dimensione dell impresa Il tipo di formazione impartita I destinatari finali FORMAZIONE GENERALE GRAI IMPRESE 80% MEDIE IMPRESE 70% FORMAZIONE SPECIFICA 25% 35% FORMAZIONE GENERALE: insegnamenti non applicabili esclusivamente o prevalentemente alla posizione, attuale o futura, occupata dal dipendente presso l impresa beneficiaria, ma che fornisca conoscenze e competenze ampiamente trasferibili ad altre imprese o settori di occupazione e che pertanto migliori in modo significativo la possibilità di collocamento del dipendente. FORMAZIONE SPECIFICA: insegnamenti direttamente e prevalentemente applicabili alla posizione, attuale o futura, occupata dal dipendente presso l impresa beneficiaria e che fornisca qualifiche che non siano trasferibili ad altre imprese o settori di occupazione, o lo siano solo limitatamente (esempio formazione relativa alla migrazione di un sistema informativo aziendale Per quanto riguarda il parametro Destinatari finali, è previsto un contributo aggiuntivo nella misura del 10% se la formazione è destinata a lavoratori svantaggiati o disabili. L intensità di aiuti massima è fissata all 80% dei costi ammissibili, anche qualora concorressero tutti i fattori riportati. Per quanto riguarda la dimensione aziendale, i criteri per la definizione sono i seguenti: GRAI IMPRESE: occupano più di 250 dipendenti, hanno un fatturato annuo superiore ai 50 milioni di euro e/o il totale di bilancio annuo supera i 43 milioni di euro. MEDIE IMPRESE: occupano fino a 249 dipendenti, hanno un fatturato annuo inferiore ai 50 milioni di euro e/o il totale di bilancio annuo non supera i 43 milioni di euro PICCOLE IMPRESE: occupano fino a 49 dipendenti, hanno un fatturato anno/ totale di bilancio annuo non superiore ai 10 milioni di euro. PICCOLE IMPRESE 80% 45% 26 27

16 Aiuti di importanza minore (de minimis) Regolamento CE N. 1998/2006 La regola del de minimis implica che il destinatario dell aiuto non possa usufruire in 3 anni (quello per il quale si chiede il contributo e i 2 precedenti) di finanziamenti pubblici complessivi, assegnati sotto forma di de minimis, superiori a 200 mila euro, a qualsiasi titolo e da qualsiasi Amministrazione pubblica ottenuto. È FOAMENTALE La disciplina prevista nel Regolamento CE N.1998/2006 si applica ai progetti formativi presentati sia direttamente dalle imprese, sia dagli enti formativi, rilevando esclusivamente il fatto che l impresa è, in ambedue i casi, beneficiaria dell attività formativa e del contributo. L impresa che intenda avvalersi del suddetto Regime di Aiuti, deve calcolare i contributi di de minimis ricevuti negli ultimi tre anni (compreso quello per cui si richiede il finanziamento) alla sua attuale realtà economico giuridica. Di conseguenza, se nei tre anni presi in considerazione l impresa ha modificato il suo settore di attività (come desumibile dal codice attività rilasciato all atto dell attribuzione della partita IVA, o analoga registrazione), il calcolo dei contributi deve partire dal momento in cui tale modifica è avvenuta, non considerando per il rispetto della regola de minimis quanto ricevuto precedentemente alla modifica stessa. Nel caso di semplice variazione della ragione sociale della società (ad esempio il passaggio da Srl a SpA), o di cambiamento nella denominazione, oppure nella compagine azionaria o nei poteri societari, l impresa conserva sostanzialmente la stessa realtà economico-giuridica, pertanto il calcolo dei contributi de minimis ricevuti nei tre anni dovrà riferirsi anche agli aiuti ricevuti precedentemente alla modifica intervenuta. CONOSCERE PER RIUSCIRE A SCEGLIERE CIÒ CHE REALMENTE CI SERVE 28

17 L ESPERTO RISPOE Abbiamo sottoposto alcune domande alla Dott.ssa Daniela Sartirana, che si occupa di Formazione Finanziata in Epoché Service Integrator, dal Da quanto tempo lavori come consulente sui fondi interprofessionali? Ho cominciato a lavorare nell ambito della formazione finanziata circa 15 anni fa, e con i fondi interprofessionali, dal In questi anni ho avuto la possibilità di conoscere sempre meglio le procedure di gestione dei fondi e le possibilità che offrono per la formazione aziendale. Secondo la tua esperienza, quali sono i criteri di scelta per l adesione a un determinato fondo interprofessionale? Le parti costituenti i fondi sono le organizzazioni imprenditoriali e sindacali rappresentativi di un certo settore produttivo, quindi i fondi modulano i canali di finanziamento a seconda delle caratteristiche delle imprese aderenti; ci sono fondi quindi che si rivolgono soprattutto alle grandi imprese, piuttosto che alle piccole, ad aziende costituite secondo una determinata forma societaria, come le cooperative o gli studi professionali. Un azienda sceglie un fondo piuttosto che un altro a seconda della propria dimensione, del settore merceologico e degli strumenti che il fondo offre per poter realizzare il tipo di formazione scelta. Dal punto di vista della presentazione, monitoraggio e gestione di progetti di formazione finanziata, quali sono le criticità più frequenti? In fase di presentazione, negli ultimi anni, i fondi hanno snellito molto le procedure; per esempio, ormai la presentazione di un piano di formazione avviene esclusivamente on line e questo consente di risparmiare tempo e denaro. Il momento della condivisione dell accordo sindacale, invece, rimane il nodo più complicato, qualora l azienda non abbia una rappresentanza sindacale interna: spesso si hanno difficoltà ad individuare le strutture che supportano le aziende in questo, con conseguente dispendio di tempo ed energie. Nell ambito della gestione, una criticità è senza dubbio quella rappresentata dalle tempistiche di comunicazione che le procedure impongono: non sempre è facile rispettare per le aziende l obbligo di comunicare per esempio le date della formazione con largo anticipo. Nella fase finale dei progetti, la criticità deriva dalla tipologia di rendicontazione, quella a cisti reali è senza dubbio la più complicata, ultimamente però i fondi stanno cercando di snellire sempre di più le procedure di rendicontazione e richiesta di finanziamento, il criterio dell unità di costo standard o quello dell acquisto di corso a catalogo sono quelli più interessanti. Ritiene che in termini di rapporto con i Fondi, negli ultimi anni ci siano stati dei miglioramenti sugli strumenti di informazione? Senza dubbio sì, c è uno sforzo, da parte dei fondi, di migliorare la comunicazione verso le aziende, sia nella proposta dei propri canali, sia nella semplificazione delle guide e dei regolamenti per accedere ai finanziamenti. Può dare una valutazione complessiva delle piattaforme on line di gestione? Le piattaforme rappresentano uno strumento molto importante che fa la differenza! Alcuni fondi stanno investendo molto sulla semplificazione e sulla praticità dei propri strumenti di gestione, altri un po meno; sarebbe il caso forse di interpellare le aziende su questo punto. Nonostante oggi sia un argomento conosciuto e di cui si parla molto anche nei media, avete la percezione che ci siano ancora aziende con una certa resistenza verso la formazione finanziata? Sì, avvertiamo ancora una certa resistenza! Insomma, c è spesso il sospetto che ci sia dietro una fregatura! Il dubbio sicuramente può essere fugato attraverso una conoscenza più approfondita degli strumenti che offre la formazione finanziata; questo è soprattutto il compito degli enti di formazione come il nostro che devono necessariamente lavorare e investire molto, oltre che sulla puntualità ed efficienza nel gestire le procedure, anche nel rapporto di fiducia che si stabilisce con le aziende

18 IL GLOSSARIO LA NOSTRA VIGNETTA Maggiormente rappresentativo Dal punto di vista della giurisprudenza, si definisce maggiormente rappresentativo un sindacato che possieda una certa consistenza numerica, presenta caratteristiche di intercategorialità (in senso merceologico, produttivo e professionale), sviluppa un organizzazione articolata su tutto il territorio nazionale, partecipa attivamente e con continuità alla contrattazione collettiva, può influenzare l assetto economico e sociale del paese ponendosi come stabile interlocutore dei poteri pubblici. Versamento dello 0,30% (art. 25, comma 4, Legge 845/1978) Fondo di Rotazione contribuzione dovuto per l assicurazione obbligatoria contro la disoccupazione involontaria. OFA Costo calcolato in ora formazione allievo. Esempio: se l OFA è 10 euro e in aula ci sono 5 allievi, il costo di ogni singola ora formativa sarà così calcolato: Costo orario * nr. Allievi = OFA 10 * 5 = 50 Questo significa che il Fondo riconosce 50 per ogni ora di formazione erogata con in aula 5 persone. Staff Magazine Editore Epoché Service Integrator s.r.l Pubblicazione bimestrale Direttore responsabile Silvia Bertolotti E riservata ad Epoché Service Integrator s.r.l la proprietà letteraria di tutti gli scritti pubblicitari. Il materiale inviato alla Redazione verrà pubblicato solo se ritenuto idoneo e non verrà restituito. E vietata la riproduzione, anche parziale, dei testi e delle fotografie pubblicate senza l autorizzazione dell Editore. Coordinamento editoriale Giada Ricci 32 33

19 NEL PROSSIMO NUMERO parleremo di INTERNAZIONALIZZAZIONE Magazine