GEOLOGIA. Relazione geologica generale

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1 COMMISSARIO DI GOVERNO contro il dissesto idrogeologico nella Regione Siciliana ex legibus n 116/2014 e n 164/2014 COMUNE DI AVOLA Regione Siciliana Assessorato Regionale delle infrastrutture e della Mobilità Dipartimento Regionale Tecnico UFFICIO DEL GENIO CIVILE DI SIRACUSA PROGETTO DEFINITIVO PER LA MESSA IN SICUREZZA DEI SENTIERI DI ACCESSO E FRUIBILITA' DELLA RISERVA NATURALE ORIENTATA DI CAVAGRANDE - Codice CARONTE SI_1_ Codice CUP L64J Importo ,00 GEOLOGIA DATA PROGETTO Relazione geologica generale 07/04/2021 FASE AMBITO TIPO N / SIGLA FOGLIO REV PE GEO REL GEN010 1 / 1 0 A EMISSIONE VIGORE Rev. DATA DESCRIZIONE STATO RESPONSABILE UNICO DEL PROCEDIMENTO Ing. Paolo Burgo PROGETTISTA E D.L. Arch. Gino Montecchi COLLABORATORI ALLA PROGETTAZIONE Geol. Sebastiano Bongiovanni Dott. Vincenzo Vanella Geom. Raffaele Avallone VISTI E APPROVAZIONI GSPublisherVersion

2 Inquadramento territoriale. Il contesto nel quale si sviluppa Cava Grande del Cassibile è caratterizzato da una profonda incisione verticale che si snoda sinuosa tra le morbide forme di una porzione degradante dell altopiano ibleo, a circa una decina di Km dal mare. Questa incisione, profonda circa 300m, è dovuta al continuo scorrere del Fiume Cassibile che, con la sua azione erosiva, nel corso dei millenni ha asportato milioni di metri cubi di materiale, formando il paesaggio idilliaco che oggi possiamo ammirare. Lateralmente, la porzione più alta delle pareti è formata da falesie rocciose che scendono strapiombanti per circa una cinquantina di metri, creando qualche balza qua e là: la restante parte, invece, fino praticamente al greto del fiume, ha un andamento più dolce, con un pendio costante ed una pendenza media di poco superiore a 60. Figura 1 - Panoramica sui "Laghetti" di Cavagrande del Cassibile - Avola (SR) Figura 2 - Panoramica dei Fronti rocciosi subverticali sommitali e del sottostante pendio.

3 Nel corso dei secoli lo smantellamento della porzione rocciosa ha creato gli accumuli detritici che si sono depositati in basso, consentendo le morfologie che oggi osserviamo: parte del materiale è stato poi asportato dal flusso idrico, con successivo deposito nella zona della foce. Tale smantellamento, evidentemente, continua anche ai nostri giorni, con conseguente disagio e rischio per centinaia di turisti ed escursionisti che quotidianamente prendono d assalto questo luogo. Inquadramento geomorfologico La Riserva Naturale orientata Cavagrande del Cassibile ha come elemento morfologico principale l estesa incisione, tipo Canyon, quindi assai stretta, ripida e con pareti subverticali, in cui scorre il Fiume Cassibile. Il canyon è incassato in un paesaggio abbastanza dolce (altopiano Ibleo), dove affiorano prevalentemente rocce calcaree a giacitura sub-orizzontale. Orograficamente, l areo oggetto degli interventi raggiunge un altezza massima di circa 520 m s.l.m.m. (versante sud), per arrivare, nel fondovalle ad una quota compresa fra i 260 m s.l.m.m., in corrispondenza dell affluente Fosso Calcagno e i circa 170 m s.l.m.m. subito ad Est dei Laghetti principali. Partendo dall alto, lungo il versante meridionale in cui si sviluppa il sentiero principale da proteggere e che conduce ai Laghetti, abbiamo una sequenza che inizia con pareti subverticali e localmente strapiombanti, per poi progredire a pendii inclinati di circa 60, che diventano nuovamente assai acclivi, fino ad arrivare alla profonda e stretta incisione entro cui scorre il Fiume Cassibile. Figura 3 - Versante meridionale di Cavagrande, lungo il quale si sviluppa il sentiero principale di accesso ai Laghetti e oggetto degli interventi di protezione e consolidamento dei fronti calcarei. Rispetto al versante meridionale, quello settentrionale ha una morfologia diversa, in cui alle balze sub-verticali si intervallano ampie aree sub-pianeggianti. Nell area di Cavagrande, così come in tutto il settore sud-orientale Ibleo, c è una corrispondenza fra la morfologia e gli elementi strutturali, cosicché è facile riconoscere le linee di faglia, che hanno generalmente piani verticali e sub-verticali, rigetti variabili dai 5 m ai 50 m e direzione prevalente WNW-ESE e NE-SW.

4 L orientamento WNW-ESE caratterizza la morfologia della valle del Cassibile, allungata secondo tale direzione; Il sistema NE-SW è rappresentato da faglie e famiglie di fratture successive all orientamento principale. Lungo i versanti di Cavagrande è infatti possibile osservare numerose scarpate di tipo strutturale con alla base depositi detritici. Sono anche presenti creste, che rappresentano gli spartiacque superficiali e torri isolate, delimitate da selle legate alla presenza di superfici di faglia. Figura 4 - Schema stratigrafico e strutturale della Sicilia Sud orientale (Carta Geologica della Sicilia Sud Orientale) La morfologia incisa e stretta, tipo canyon è interessata da erosione sia fisica (gravità, termoclastismo, erosione fluviale), che chimica (dissoluzione). Le forme morfologiche riscontrabili, sono legate all approfondimento del greto fluviale, propenso all erosione più che al deposito, al moto vorticoso dell acqua in corrispondenza alle cascate che sovrastano i laghetti (marmitte), a dei solchi dovuto al ruscellamento superficiale e concentrato delle acque. Altre forme morfologiche sono legate agli episodi di crollo (fenomeni gravitativi), che creano accumuno al piede e nicchie di distacco sui versanti. Geologicamente, la Riserva Orientata di Cavagrande del Cassibile è compresa nel Dominio dell Avampaese e in particolare nell altipiano Ibleo, costituito prevalentemente da prodotti carbonatici. L avampaese Ibleo è parte costituente di quello Africano e unitamente all Avanfossa Gela-Catania e alla Catena Siculo-Maghrebide rappresenta uno dei principali elementi strutturali della Sicilia Orientale. L altipiano Ibleo è un massiccio prevalentemente calcareo delimitato a Nord Ovest da una fossa asimmetrica incuneata fra l avampaese e la catena (Fossa di Caltanissetta), la cui parte Sud orientale costituisce l Avanfossa Gela-Catania. Il plateau Ibleo ad Est è interrotto dalla scarpata Ibleo-Maltesegenerata da un sistema di faglie orientate in prevalenza NNO-SSE.

5 Inquadramento geologico Nella più ristretta area di studio affiorano facies sedimentarie carbonatico-marnose ascrivibili all intervallo cretaceo superiore miocene, riferibili alla successione occidentale iblea. In un intorno significativo dell area di studio è possibile identificare in affioramento, dal basso verso l alto, la seguente stratigrafia: - F.ne Tellaro (Langhiano Inferiore Messiniano) Marne grigio-azzurre a frattura subconcoide contenenti sporadici orizzonti di un alternanza calcareniticomarnosa bianco crema in strati di cm spesso deformati da slumpings. Nella parte alta compaiono marne calcaree giallastre caratterizzate da faune oligotipiche nella zona di Vizzini Monte Lauro. Affiora a OSO dell abitato di Avola (contrada Cozzo Cappello) e alla base delle incisioni fluviali tributarie del fiume Asinaro. Piccoli affioramenti sono visibili lungo la SP4 che collega Avola ad Avola Vecchia e lungo la costa a nord di Avola. - F.ne Palazzolo (Serravalliano Tortoniano fino a Messiniano (?) La F.ne Tellaro passa lateralmente o verso l alto ad una sequenza prevalentemente calcarenitica (F.ne Palazzolo), i cui termini costituiscono la litologia che interessa l intera area di studio. All interno della F.ne Palazzolo sono state distinte due litofacies: Membro Gaetanì: alternanza più o meno ritmica di calcareniti compatte e calciruditi bianco -grigiastre e calcari marnosi teneri con aspetto nodulare di colore giallastro. I livelli carbonatici sono ricchi di alghe calcaree, briozoi, gasteropodi e lamellibranchi. Verso l alto, l alternanza diviene più fitta con una graduale riduzione dei livelli marnosi. Lo spessore massimo dell affioramento è di m. Figura 5- Alternanza calcareo e calcareo-marnosa del Membro di Gaetanì della F.ne Palazzolo, affiorante nella porzione bassa e medio bassa dei versanti che sovrastano i laghetti. Membro Buscemi: calcareniti organizzate in banchi spessi da 10 a 20 m a stratificazione mal riconoscibile. Si presentano bianco grigiastre in affioramento e bianco giallastre al taglio fresco, abbastanza compatte e granulometricamente uniformi. Si rinvengono spesso modelli di pettinidi ed echinodermi.

6 Figura 6- bancate calcaree del membro di Buscemi della F.ne Palazzolo, affioranti nella parte alta e medio alta dei versanti che sovrastano i laghetti. - F.ne Monti Climiti (Oligocene Superiore Tortoniano) È costituita da due membri parzialmente eteropici nella parte medio alta: membro di Melilli alla base, che si presenta come una monotona successione di calcareniti biancastre da fini a grossolane bioturbate talora con pettinidi e passante verso l alto ad un alternanza di calcari marnosi e marne; membro dei calcari di Siracusa in alto, caratterizzato da calcareniti e calciruditi bianco-grigiastre a litotrammi e briozoi, irregolarmente stratificate e spesso notevolmente carsificate, a volte passanti a biolititi algali con rodoliti, resti di coralli coloniali e Clypeaster. L ambiente è di piattaforma carbonatica da prossimale a marginale di scarpata. Lo spessore varia dai 400m circa dell area tipo fino a una decina di metri procedendo verso la costa ionica. La f.ne Monti Climiti affiora estesamente a nord est del fiume Cassibile ed è presente, in piccoli affioramenti isolati, anche a sud in località Montagna d Avola. - Panchina (Pleistocene medio e superiore) Sabbie gialle e calcareniti organogene, conglomerati e ghiaie poligenici, costituenti terrazzi marini di vario ordine. Per riduzione dello spessore dei depositi si passa a semplici spianate d abrasione. Caratterizza la spianata costiera ai piedi della Montagna d Avola, area di insediamento dell omonimo centro abitato. Inquadramento PAI Il progetto in esame riguarda la messa in sicurezza dei sentieri di accesso (Scala Cruci) e la fruibilità della riserva naturale orientata di Cavagrande, oltre a degli interventi di messa in sicurezza del versante roccioso. Di seguito si evidenzia, con il supporto degli elaborati grafici in allegato, come l area in oggetto è inserita nelle cartografie censite dal PAI, ricadendo nell Area territoriale tra il bacino del fiume Anapo e il bacino del fiume Cassibile (090), Bacino Idrografico del Fiume Cassibile (089); Area territoriale tra il bacino del fiume Asinaro e il bacino del fiume Cassibile (088). Nello specifico l area in esame, riguardante la Scala Cruci, ricade nell ambito delle cartografie del PAI come di seguito descritto: Carta dei dissesti: La parte sommitale dell area su cui incide la Scala Cruci è caratterizzata da fenomeni franosi per crollo o ribaltamento, con stato di attività classificate Attivo ;

7 Carta della Pericolosità e del rischio Geomorfologico: Dalla parte sommitale dell area su cui incide la Scala Cruci fino ad oltre la meta del sentiero è classificato solo per la Pericolosità con un livello P4 molto elevato ; Carta della Pericolosità Idraulica per fenomeni di Esondazione: L area su cui incide la Scala Cruci non è interessata da eventi riconducibili a Pericolosità Idraulica per fenomeni di Esondazione. Il Geologo Dott. Sebastiano Bongiovanni