Criteri generali per l organizzazione della preparazione fisica.

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1 Criteri generali per l organizzazione della preparazione fisica. Applicazione agli sport invernali Alberto Bressan

2 L organizzazione del sistema di allenamento comprende 4 blocchi: La preparazione a carattere generale (resistenza generale aerobica ed anaerobica, forza muscolare, rapidità, flessibilità) La preparazione a carattere speciale (esercizi orientati ai fondamentali tecnici) La preparazione specifica (esercitazioni fondamentali per l apprendimento della tecnica) La preparazione di gara (esercitazioni di tipo agonistico, competizioni)

3 Preparazione a carattere generale Esempio di esercitazioni a carattere generale per la forza degli arti superiori ed inferiori

4 Preparazione a carattere speciale Esempio di esercitazioni a carattere speciale per gli arti inferiori (simulatori e pedane instabili per la propriocettività e le capacità coordinative riferite allo sci alpino)

5 Preparazione specifica Esempio di esercitazioni in campo libero per il perfezionamento e la stabilizzazione della tecnica di base

6 Preparazione di gara

7 Gerarchia nel sistema di allenamento: ASPETTI SECONDARI FATTORI FAVORENTI: Preparazione a carattere generale e speciale (resistenza generale, forza e potenza muscolare, rapidità, flessibilità) ASPETTI PRIMARI FATTORI DETERMINANTI: Preparazione specifica e di gara (competenza tecnico-tattica, tattica, preparazione agonistica, competizioni)

8 La gestione dei fattori primari e secondari nel sistema di allenamento deve prevedere: La conoscenza dei mezzi di allenamento più opportuni per raggiungere i vari obiettivi (esercitazioni sul campo) La conoscenza dei mezzi per allenare correttamente e personalizzare il modello di allenamento (tecnologie di supporto) Adattare il metodo di lavoro in funzione dell età e della qualificazione del soggetto

9 E necessario ricordare che: Una volta scelto il metodo di lavoro corretto, i mezzi per allenare (supporti tecnologici) ci guidano alla scelta dei mezzi di allenamento ed al loro esatto utilizzo Cardiofrequenzimetri,, pedane a conduttanza, barre ottiche, dinamometri isotonici ecc. devono essere strumenti quotidiani che controllano e personalizzano il piano di allenamento

10 Regole fondamentali per ottimizzare l allenamento: Conoscenza del patrimonio di fibre posseduto dall atleta (tramite test di Bosco, curva del lattato e test di potenza meccanica) in quanto i parametri del piano di allenamento possono essere molto variabili da soggetto a soggetto Utilizzo sistematico del bio-feedback nelle sedute di allenamento affinché il soggetto possa produrre in tempo reale impegni fisici in linea con gli obiettivi prefissati

11 Esempio di ottimizzazione della resistenza con sistema bio-feedback (allenamento tecnico a carico cardiaco differenziato, Bressan-Gambarotto Gambarotto,1998): Procedura generale Individuazione dei parametri cardiaci del soggetto (frequenza basale, frequenza di soglia anaerobica, frequenza massimale determinate mediante stima o test di potenza aerobica) Individuazione degli obiettivi tecnici e di resistenza specifica da raggiungere in funzione del periodo dell anno

12 Determinazione della Frequenza Cardiaca di allenamento (in assenza di un test di potenza aerobica) (FCmax - FCR) x % carico di allen.. + FCR In pratica: per un soggetto di 20 anni con una FC a riposo di 60 bpm che vuole allenarsi al 70% della sua potenza max complessiva, la formula applicata sarà: (200-60) x 70/ = 158 La FC di allenamento sarà uguale a 158 bpm

13 Calcolatore della frequenza cardiaca di allenamento (R. Benson,, 1993) Esistono nomogrammi che consentono, in assenza di un test di potenza aerobica, di calcolare la f.c. di allenamento utilizzando, come nella formula precedente, la FCR, la FCmax e l etl età del soggetto. (sono metodi attendibili, ma non sostitutivi di un test di potenza aerobica)

14 Procedura operativa Differenti intervalli di F.C. individuabili in ciascun soggetto per i vari obiettivi di allenamento: Allenamento intensità bassa : 60-80% della S.A. - A.L. da 1 a 2 mmol/l - (miglioramento della resistenza di base, apprendimento e stabilizzazione di contenuti tecnici) Allenamento intensità media : 80-90% della S.A. - A.L. da 2,8 a 3,2 mmol/l - (miglioramento delle caratteristiche di resistenza specifica) Allenamento intensità elevata : 90-95% 95% della S.A. - A.L. da 4 a 5 mmol/l (elevata mobilizzazione energetica in esercitazioni di gara) Allenamento intensità molto elevata : -3% +5% della S.A. (stimola e migliora le capacità anaerobiche ed aerobiche proponendo la massima mobilizzazione energetica nell attività tecnica in esercitazioni di simulazione di gara)

15 Il bio-feedback nel sistema di allenamento tecnico a carico cardiaco differenziato è realizzato mediante segnali acustici di range emessi dai cardiofrequenzimetri

16 Monitoraggio della F.C. in esercitazioni a carattere speciale Ripetute lattacide al simulatore per lo sci alpino a vari livelli di intensità precedute da corsa a ritmo medio, veloce ed in S.A. F.C. di S.A. del soggetto:

17 Monitoraggio della F.C. in esercitazioni a carattere specifico Soggetto precedente in prove ripetute di corto raggio e curve condotte in campo libero per l incremento della resistenza specifica nello sci alpino Nel grafico è inserito l andamento altimetrico per il controllo dell intensità

18 Sovrapposizione grafica per il controllo della coerenza degli allenamenti a carattere speciale e specifico nel soggetto in esame

19 Ottimizzazione dell allenamento della forza con sistema bio-feedback al dinamometro isotonico (Bosco,1991) Procedura generale: Determinazione angoli di lavoro del soggetto (ROM) Determinazione curva di forza (in N) Determinazione curva di potenza (in W) Individuazione dei parametri di allenamento

20 Valutazione del soggetto Determinazione delle curve di forza (N) e potenza (W) in una prova a carichi crescenti fino al carico max (pressa orizzontale, ROM ) 180 )

21 Interpretazione dei dati Andamento di curve di potenza in due sciatori con tipologia di fibra muscolare diversa: il soggetto di sx applica al carico di Wmax (110 kg per entrambe) una maggior velocità di spostamento dimostrando un miglior utilizzo delle fibre di tipo rapido.

22 Utilizzo dei dati Individuazione dei parametri di allenamento,, con scansione dei valori di potenza (in watt) da applicare ai carichi di allenamento

23 Guida operativa ai parametri di allenamento: Forza resistente: : 40-70% del carico max,, 70% di potenza relativa al carico Forza rapida: : 30-60% del carico max,, minimo 90% di potenza relativa al carico Ipertrofia: : 70-90% del carico max,, minimo 80% di potenza relativa al carico Forza massimale: : % del carico max,, minimo 90% di potenza relativa al carico

24 La valutazione determina la strategia di allenamento La determinazione del patrimonio di fibre muscolari possedute dall atleta deve essere il punto essenziale di partenza per pianificare l allenamento

25 Illustrazione della relazione forza-tempo per le fibre lente, a sx,, e per quelle veloci, a dx

26 Relazione forza-velocità Modello teorico di curve della relazione forza- velocità riguardante un soggetto veloce ed un soggetto lento (Bosco,1985) Verifica dell allenamento del patrimonio di fibre in uno sciatore nel periodo pre-agonistico (ottobre- dicembre) dopo 7 sedute di forza al dinamometro in bio-feedback alternate a 14 sedute sugli sci

27 Adattamenti agli stimoli allenanti Relazione forza-velocit velocità in sciatore master in due verifiche (ingresso ed uscita nel periodo pre- agonistico) ) dopo 8 sedute al dinamometro in bio- feedback alternate a 12 allenamenti in campo libero + 4 sui pali. Gli adattamenti sembrano più evidenti nella parte centrale della seconda curva (area di max potenza meccanica del soggetto, 110 kg).

28 Domande: E lecito pensare che due soggetti possano utilizzare lo stesso numero di ripetizioni nelle serie di allenamento della loro forza in funzione degli obiettivi prefissati? Chi può determinare il numero di ripetizioni da eseguire? Come si determinano i tempi di recupero?

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