COMUNE DI FALCONARA MARITTIMA Prot /02/2017-D472-PG A

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1 GIUNTA REGIONALE Servizio Infrastrutture, Trasporti ed Energia MANUTENZIONE DELLE SCOGLIERE EMERSE IN COMUNE DI FALCONARA MARITTIMA (AN) DALLA LOCALITÀ VILLANOVA ALLA LOCALITÀ PALOMBINA VECCHIA elaborato: Relazione paesaggistica Responsabile Unico del Procedimento: dott. ing. Stefano Capannelli Progettazione: PROGETTO ESECUTIVO Comune di Falconara Marittima (Provincia di Ancona) tavola: scala: data rif: R03 febbraio 2017 progetto n. 620 dott. ing. Ivana Boaro (progettista) dott. geo. Gianni Scalella (progettista) dott. ing. Luigi Piermattei (progettista) geom. Daniele Pernini (collaboratore) geom. Mauro Sinigaglia (collaboratore) dott. geo. Stefano Parlani (collaboratore) geom. Carmine Bellino (collaboratore) p.i. Giordano Forchielli (collaboratore) Fabrizio Mazzoli (collaboratore) geom. Diego Magnoni (collaboratore) emissione Nome file disegnato controllo: approvato: Progetto Esecutivo - febbraio 2017 Relazione paesaggistica

2 SOMMARIO 1. OBIETTIVI DEL PROGETTO INQUADRAMENTO GEOMORFOLOGICO UNITÀ FISIOGRAFICA N.11 - DALLA FOCE DEL FIUME ESINO AL PORTO DI ANCONA STATO DI FATTO ANALISI DEGLI SQUILIBRI INDICAZIONI PROGETTUALI DEL PIANO COSTA DESCRIZIONE DEL PROGETTO INQUADRAMENTO RISPETTO AI PROGRAMMI TERRITORIALI E AMBIENTALI INQUADRAMENTO AMBIENTALE E TERRITORIALE INQUADRAMENTO GEOGRAFICO VEGETAZIONE E FAUNA SUOLO, SOTTOSUOLO, ACQUA ARIA RUMORE FATTORI CLIMATICI ECOSISTEMA INFRASTRUTTURE PAESAGGIO E PATRIMONIO ARCHITETTONICO E ARCHEOLOGICO ANALISI DEGLI IMPATTI UTILIZZAZIONE DELLE RISORSE NATURALI PRODUZIONE DI RIFIUTI INQUINAMENTO E DISTURBI AMBIENTALI IMPATTO SUL PATRIMONIO NATURALE E STORICO RELAZIONI ESISTENTI TRA L OPERA, LE NORME AMBIENTALI ED I PIANI DI SVILUPPO DEL TERRITORIO DESCRIZIONE DELLE MISURE PREVISTE PER ELIMINARE O RIDURRE GLI EFFETTI SFAVOREVOLI SULL AMBIENTE CONCLUSIONI /15

3 1. OBIETTIVI DEL PROGETTO Il tratto di litorale dove verrà realizzato l intervento si estende per circa 3280 metri nel Comune di Falconara Marittima, fa parte dell Unità Fisiografica n.11, ed è delimitato a nord dalla Raffineria dell API e a sud dal confine comunale in corrispondenza della località di Palombina Vecchia. Attualmente il paraggio è protetto da 33 (trentatré) scogliere emerse, costruite a difesa del litorale tra gli anni 50 e 80 e poste ad una distanza dalla costa compresa tra i 112 m e i 200 metri. Come previsto dal Piano della Costa, lo scopo del presente progetto, è quello di effettuare il rifiorimento delle scogliere emerse esistenti con il ripristino della sezione: nel tempo l efficienza delle stesse si è notevolmente ridotta e in alcuni casi la funzionalità compromessa con innesco di processi erosivi sul litorale. L intervento si è reso necessario per ripristinare la protezione della fascia litoranea sede della spiaggia emersa a servizio delle strutture turistiche, della linea ferroviaria e della rete fognaria, queste life-line si sviluppano in senso parallelo alla linea di costa. A causa dei fenomeni di erosione prodotti dalle mareggiate, la Società Multiservizi è intervenuta attuando il progetto datato marzo 2014, per il Rifacimento di un tratto di fognatura sul litorale nord del Comune di Falconara Marittima. L Ente Attuatore del intervento di ripristino delle scogliere emerse sarà il Comune di Falconara Marittima a cui fa carico anche la figura del Responsabile Unico del Procedimento. La progettazione viene effettuata dal Servizio Infrastrutture Trasporti ed Energia della Regione Marche come stabilito dalla convenzione sottoscritta il 01/02/2016, rep n. 22 del 01/02/2016. Con delibera di Giunta del Comune di Falconara Marittima n. 114 del 30/03/2016 è stato approvato il progetto preliminare. L Ente Attuatore dell intervento è IL Comune di Falconara Marittima (AN) cui fa carico anche la figura del Responsabile Unico del Procedimento. La progettazione definitiva ed esecutiva è stata effettuata dalla struttura Difesa della Costa del Servizio Infrastrutture Trasporti Energia della Regione Marche. Durante i sopralluoghi e i rilievi sono state acquisite le immagini che seguono, che descrivono lo stato attuale delle opere da mantenere. 3/15

4 2. INQUADRAMENTO GEOMORFOLOGICO L inquadramento geomorfologico è stato impostato secondo il criterio definito dalla Regione Marche nella proposta di legge regionale, attualmente in fase di approvazione, per la redazione del Piano di Gestione Integrata delle Aree Costiere; tale criterio, in assonanza con quello del piano di bacino di cui alla L.183/89, è rappresentato dall individuazione dell Unità Fisiografica così come definita dal Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici: Una unità fisiografica è caratterizzata dal fatto che i materiali che formano o contribuiscono a formare la costa presentano movimenti confinati all interno dell unità stessa o scambi con l esterno in misura non influenzata da quanto accade al litorale Unità Fisiografica n.11 - Dalla Foce del Fiume Esino al Porto di Ancona 4/15

5 Stato di fatto L unità fisiografica ha una lunghezza totale di 9,78 Km, ricadenti sono i territori dei Comuni di Falconara Marittima per 4,69 km e nel Comune di Ancona per 5,09 km. Il litorale presenta allo stato attuale opere per complessivi 9,78 km (pari al 100% della lunghezza totale). Le principali opere esistenti sono costituite da: scogliere emerse (4,39 Km), scogliere radenti (2,22 km), opere miste (1,40 km), la raffineria API (1,40 km), 5 pontili e 2 moli. Le caratteristiche sedimentologiche della spiaggia emersa evidenziano la presenza del 51% di sabbia, dell 11% di ghiaia con una porzione del 38% non campionata; il bacino principale di apporto solido è costituito dal fiume Esino. Trovandosi sottoflutto alle propaggini settentrionali del promontorio del Conero il golfo di Ancona ha sempre risentito della sua influenza naturale. Già la strada litoranea di uscita dalla città, di fine 700, fu presto difesa da una scogliera radente fino alla località di Torrette. Ugualmente la linea ferroviaria, costiera realizzata intorno al 1860, è stata interamente protetta per tratti successivi fino agli anni 30 da una radente fino a Falconara e la stazione da un pennello posto sottoflutto fin dall 800, tuttora presente. Dalla fine degli anni 40 si cominciò a difendere la spiaggia del tratto costiero con scogliere foranee emerse. Inizialmente ne nacquero di sporadiche a Falconara zona disco, Palombina nuova, Palombina vecchia, Falconara centro e Fiumesino. Poi esse si propagarono velocemente estendendosi lateralmente a partire da quelle originarie a formare delle batterie. Queste poi finirono per congiungersi con quelle contigue, fino a completare un unica serie di scogliere emerse lungo l intero arco costiero da Torrette alla stazione di Falconara nei primi anni 80. Poi seguirono solo manutenzioni e spostamenti di alcuni setti. In zona Fiumesino invece l imponente ampliamento in forte aggetto della raffineria, realizzata in destra della foce fluviale nei primi anni 60, aveva conglobato spiaggia e scogliere preesistenti, producendo una notevole alterazione rigida ed artificiale del tratto costiero circostante e della foce. Di seguito viene riportata la zona d intervento che si estende per circa 3280 metri nel Comune di Falconara Marittima, ed è delimitato a nord dalla Raffineria dell API e a sud dal confine comunale in corrispondenza della località di Palombina Vecchia Analisi degli squilibri Si evidenzia sostanzialmente uno squilibrio di tipo antropico dovuto alla pressoché totale chiusura del tratto di costa con opere di difesa che potrebbero causare problemi di carattere ambientale dovuti alla scarsa circolazione all interno degli specchi d acqua protetti. 5/15

6 Indicazioni progettuali del Piano Costa Il Piano della costa nel tratto in esame prevede l onere per i lavori di manutenzione e rifiorimento delle scogliere emerse esistenti per un totale di 4200 ml, oltre alla realizzazione di una soglia in località Torrette tra la batteria di scogliere emerse e la diga Napoleonica. In accordo con la Società FF.SS., sempre in località Torrette è stato programmato il salpamento della radente considerata inutile in quanto sovrapposta alla batteria di scogliere emerse. 6/15

7 3. DESCRIZIONE DEL PROGETTO Il tratto di litorale dove verrà realizzato l intervento si estende per circa 3280 metri nel Comune di Falconara Marittima, fa parte dell Unità Fisiografica n.11, ed è delimitato a nord dalla Raffineria dell API e a sud dal confine comunale in corrispondenza della località di Palombina Vecchia. Attualmente il paraggio è protetto da 33 (trentatré) scogliere emerse, costruite a difesa del litorale tra gli anni 50 e 80 e poste ad una distanza dalla costa compresa tra i 112 m e i 200 metri. Come previsto dal Piano della Costa, lo scopo del presente progetto, è quello di effettuare il rifiorimento delle scogliere emerse esistenti con il ripristino della sezione: nel tempo l efficienza delle stesse si è notevolmente ridotta e in alcuni casi la funzionalità compromessa con innesco di processi erosivi sul litorale. L intervento si è reso necessario per ripristinare la protezione della fascia litoranea sede della spiaggia emersa a servizio delle strutture turistiche, della linea ferroviaria e della rete fognaria, queste life-line si sviluppano in senso parallelo alla linea di costa. A causa dei fenomeni di erosione prodotti dalle mareggiate, la Società Multiservizi è intervenuta attuando il progetto datato marzo 2014, per il Rifacimento di un tratto di fognatura sul litorale nord del Comune di Falconara Marittima. L Ente Attuatore del intervento di ripristino delle scogliere emerse sarà il Comune di Falconara Marittima a cui fa carico anche la figura del Responsabile Unico del Procedimento Inquadramento rispetto ai programmi territoriali e ambientali La normativa nazionale: - D.Lgs 152/2006 Norme in materia ambientale La normativa regionale: - Del G.R. n.1829 del L.146/94, art. 40. Coordinamento e semplificazione delle procedure di valutazione di impatto ambientale di compatibilità paesisticoambientale e dei procedimenti connessi. - L.R n. 3 Disciplina regionale della valutazione di impatto ambientale (VIA). - D.Lgs 49/2010 recepimento della Direttiva europea 2007/60/CE 4. INQUADRAMENTO AMBIENTALE E TERRITORIALE 4.1. Inquadramento geografico Il tratto di litorale in esame è ubicato nel territorio del Comune di Falconara Marittima (AN) all interno dell Unità Fisiografica n.11 così come definita dal Piano di Gestione Integrata delle Aree Costiere. La zona è individuata nel Foglio I.G.M.I. 117 quadranti I a scala 1: e sulla carta numerica regionale a scala 1: nella sezione n.: /15

8 Dal punto di vista topografico il tratto di litorale è caratterizzato da una piana costiera pressoché totalmente urbanizzata Vegetazione e fauna Le analisi derivano dal Rapporto sullo stato di qualità ambientale della fascia costiera marchigiana redatto dall Arpam Analisi ambientali finalizzate alla redazione del Piano di Gestione Integrata delle Aree Costiere di cui alla sintetica tabella che segue, dove vengono evidenziate le biocenosi emerse e sommerse riconosciute all interno delle Unità Fisiografiche in oggetto: 8/15

9 Presenza di biocenosi marine sommerse (fino a 5 m di prof.) ed emerse (da 0 a + 10 metri) riportate per Unità Fisiografiche. U.F. BIOCENOSI SOMMERSE BIOCENOSI EMERSE * Fitocenosi Zoocenosi 1 SFS+SFBC+FANEROGAME 2 BIOCENOSI DI FONDO MOBILE E ROCCIOSO F 38 - F 40 X 1 - ZPS n 2 3 SFBC 4 SFS+SFBC 5 SFBC 6 SFS+SFBC 7 SFS+SFBC A 1 - A 2 - A 5 - B 7 - B 11 - B 12 - D 25 8 SFS+SFBC A 5 9 N.D. 10 SFS+SFBC A 2 - A 4 - A 5 - B 7 - B 11 - C SFS+SFBC A 1 A B 11 - B 12 - D SFBC D 17 - D 18 - D BIOCENOSI DI FONDO MOBILE E ROCCIOSO 14 FANEROGAME + MACROFITOBENTHOS 15 SFS+SFBC A 1 - A E 26 - E 27 E 28 E 29 - E 30 - E 31 - E32 - E 33 E 35 - F 38 - F 39 - F 40 - F 41 F 42 - F 43 - F 44 F 45 A 1 - A 1.1 A 5 B 10 B 13 B 14 C 15 C 16 E SFS+SFBC B 9 X 2 X 3 - X 4 - ZPS 11 Monte Conero 17 N.D. A 1 - A 1.1 A 2 A 5 - B 8 B 9 X 5 18 N.D. 19 N.D. 20 SFS+SFBC A 1 A SFBC 22 SFBC 23 SFBC 24 SFS+SFBC A 1 A A 5 A 6 25 SFBC 26 SFBC 27 SFBC SFS: Sabbie fini superficiali SFBC: Sabbie fini ben calibrate A 1 A 1.1 A 2 - A 3 D 17 D 17.1 D 18 D 19 D 20 D 21 D 21.1 D 22 D 23 D 24 D 25 E 34 E 36 E 37 X 6 - ZPS n26 * Le 3 ZPS citate (zone di Protezione Speciale), riguardano la Direttiva CEE 79/409/ "Uccelli" che rientrano a far parte della rete europea della ree protette denominate Natura /15

10 Si riporta di seguito una tabella con le specifiche delle biocenosi emerse rilevate nell ambito delle stesse Unità Fisiografiche: A B C E F COSTE BASSE VEGETAZIONE DELLE DUNE A 1 Associazione: Salsolo kali Cakiletum maritimae Costa e Manzanet 1981 corr. Riv.-Mart A 1.1 Associazione: Salsolo kali Cakiletum maritimae Costa e Manzanet 1981 corr. Riv.-Mart subass. Xanthietosum italici (Pign 1935) Géhu et Scoppola 1984 A 5 Associazione: Echinophoro spinosae-ammophiletum arenarie (Br. Bl. 1921) Géhu, Riv-Mart., R. Tx. in Géhu 1975 VEGETAZIONE RETRODUNALE B 9 Associazione: Allietum chamaemoly Molinier 1954 subass poetosum bolbosae B 10 Associazione: Catapodio marinae-parapholisetum incurvae Géhu et de Foucault 1978 B 13 Associazione: Trifolietum resupinato- nigerscentis Molinier e Tallon 1968 B 14 Associazione: Sagino maritimae-spergularietum bocconei Biondi Bagella Casavecchia, Pinzi 2000 C 15 C 16 E 26 E 27 E 28 VEGETAZIONE DELLE DUNE GHIAIOSE Associazione: Raphano maritimi-glaucietum flavi Biondi, Brugiapaglia, Allegrezza e Ballelli 1992, var. a Medicago marina. Associazione: Raphano maritimi Glaucietum flavi Biondi, Brugiapaglia, Allegrezza e Ballelli1992, var. a Helichrysum italicum VEGETAZIONE DELLE ACQUE SALMASTRE, DELLE AREE DI FOCE, LAGHI RETRODUNALI Aggruppamento : Chara hispida Aggruppamento : Potamogeton pectinatus Aggruppamento : Schoenus nigricans e Inula crithmoides. E 29 Associazione: Cladietum marisci (All. 1922) Zobrist 1939 E 30 Associazione: Typhetum domingensis, Brullo Minissale e Spampinato 1994 E 31 Associazione: Scirpetum maritimi (Christiansen 1934) Tuxen 1937 E 32 Associazione: Junco- caricetum extensae Br.- Bl. e Del 1993 E 33 Associazione: Juncetum maritimi-acuti H-ic 1934 E 35 Associazione: Loto tenuis-agropyretum repentis Biondi. Vagge, Baldoni e Taffetani, 1997 F 38 COSTE ALTE VEGETAZIONE DELLA FALESIA CALCAREA E MARNOSO ARENACEA Associazione: Arundinetum plinianae Biondi, Brugiapaglia, Allegrezza e Ballelli1982. F 39 Associazione: Arundinetum plinianae va.r a Spartium junceum Biondi, Brugiapaglia, Allegrezza e Ballelli F 40 Associazione: Dauco carotae Tussilaginetum farfarae Biondi, Brugiapaglia, Allegrezza e Ballelli F 41 Associazione: Coronillo valentinae-ampelodesmetum mauritanici Biondi F 42 Associazione: Coronillo emeroidis-rhamnetum alaterni ass nova Subass. Loniceretosum etruscae Subass. Viburnetosum tini F 43 Associazione: Coronillo emeroidis-euphorbietum dendroidis Géuh e Biondi 1997 Subass. nova Ampelodesmetosum mauritanici F 44 Associazione: Lonicero etruscae-cornetum sanguineae Biondi, Bagella, Casavecchia, Pinzi F 45 Associazione: Reichardio marittimae- Brassicetum robertianae, Biondi Sigla Località Ambienti considerati X 3 Monte Conero ambienti umidi fluviali e palustri; X 4 Laghetti di Portonovo ambiente marino di spiaggia; ambiente marino di acque aperte; ambiente di coltivi, ex coltivi e arbusteti; boschi ad alto fusto e cedui. Per quanto attiene alle biocenosi sommerse si riportano di seguito brevi schede riprese dalle analisi Arpam per la Regione Marche: nell Unità Fisiografica n.11 alla foce del fiume Esino, a 4 m di profondità nel mese di luglio 2002 sono state rinvenute le specie: Owenia fusiformis, Scoloplos armiger e Magelona papillicornis tra i policheti, mentre tra i molluschi sono state rinvenute le specie Lentidinium mediterraneum, Donax semistriatus e Chamelea gallina (Ausili S. et al., 2002). Nel 10/15

11 complesso possiamo affermare che quest area è caratterizzata dalla biocenosi delle sabbie fini ben calibrate accompagnata da specie tipiche delle sabbie fini superficiali e di fanghi inquinati Suolo, sottosuolo, acqua Suolo, sottosuolo Come già accennato, le aree in oggetto sono costituite dal litorale afferente all unità fisiografica n. 11. La zona in esame è piuttosto in equilibrio sedimentario negli ultimi anni comunque questo si sta riducendo a causa della riduzione di efficienza delle scogliere. Acqua In questa Unità Fisiografica risultano di qualità buona la maggior parte dei punti di campionamento, tranne in occasione di eventi meteorici intensi e/o persistenti che causano sversamenti andando a ridurre la qualità delle acque Aria Il progetto non influisce sulla qualità dell aria che risulta buona e caratterizzata dagli elementi chimici presenti in abbondanza in prossimità del mare Rumore Le fonti del rumore per quanto riguarda la zona sono la ferrovia, la strada lungomare e il porto con particolare riferimento al periodo estivo ed ai fine settimana Fattori climatici Il clima è tipicamente mediterraneo con apporti medi annuali di piovosità di circa 200 mm e di temperatura di circa 14. L area è soggetta ai frangenti provenienti sia dal I che dal II quadrante, in particolare rispettivamente da circa con periodi ridotti (2-3 sec) ed alte frequenze, mentre da circa con periodi molto più elevati (7-8 sec) e basse frequenze. Questi ultimi, in relazione alle diverse caratteristiche direttamente collegate al fetch, hanno la capacità di sostenere e quindi spostare notevoli quantità di materiale sedimentario, sia lungo la spiaggia emersa che sommersa. 11/15

12 4.7. Ecosistema L ecosistema è descritto dell Arpam nel rapporto conclusivo relativo alla presenza di biocenosi emerse e sommerse di cui si è trattato nel paragrafo 6.3. Vegetazione e fauna della presente relazione ed al quale si rimanda integralmente. L ecosistema è costituito da una fascia litoranea in alcuni tratti protetta da opere marittime di varia tipologia quali scogliere radenti e pennelli. L insieme delle condizioni sopradette hanno determinato la costruzione di un habitat non troppo favorevole allo sviluppo di specie autoctone sia sulla spiaggia emersa che su quella sommersa Infrastrutture Il progetto non prevede impatti sulle infrastrutture presenti quali la strada litoranea e la ferrovia; le operazioni di salpamento e nuovo posizionamento avvengono infatti direttamente da mare e quindi la spiaggia non viene in alcun modo utilizzata con mezzi Paesaggio e patrimonio architettonico e archeologico Il paesaggio è tipico della fascia litoranea marchigiana; è presente un sito archeologico descritto nella Relazione R08 Elaborati relativi alla scogliera n 28. Ad eccezione di questo sito non si rilevano strutture storiche o del patrimonio architettonico e archeologico degne di nota, nei confronti delle quali, comunque, il progetto di cui si tratta non avrebbe alcun impatto. 12/15

13 5. ANALISI DEGLI IMPATTI 5.1. Utilizzazione delle risorse naturali Le operazioni da effettuare previste in progetto consistono nel rifiorimento delle 33 scogliere emerse per attenuare maggiormente l energia ondosa; 5.2. Produzione di rifiuti Non si prevede produzione di rifiuti Inquinamento e disturbi ambientali Sia il limitato inquinamento (macchine movimento terra) che i disturbi ambientali sono concentrati esclusivamente durante l esecuzione dei lavori, gli stessi risulteranno particolarmente mitigati in quanto tali lavorazioni verranno effettuate durante la stagione invernale e/o primaverile e quindi con una scarsa, se non nulla, presenza turistica; di seguito si elencano quelli ritenuti più significativi: emissioni atmosferiche: durante i lavori da parte di macchine movimento terra, scarichi idrici: nessuno, sversamenti inquinanti nel suolo: nessuno, emissioni termiche e radioattive: nessuna, produzione di rumori: durante la fase di realizzazione da parte di macchine movimento terra, produzione di polveri: molto limitati e durante la fase di realizzazione da parte di macchine movimento terra, traffico generato: delimitato alla fascia litoranea delle spiagge basse e durante la fase di realizzazione da parte di macchine movimento terra Impatto sul patrimonio naturale e storico Non si prevedono impatti sul patrimonio storico e nemmeno in quello naturale già compromesso, viene mantenuto lo stesso livello di alterazione Relazioni esistenti tra l opera, le norme ambientali ed i piani di sviluppo del territorio La normativa nazionale e regionale: La normativa nazionale è rappresentata dal Decreto Legislativo 3 aprile 2006, n. 152 "Norme in materia ambientale". Tale decreto ha come obiettivo primario la promozione dei 13/15

14 livelli di qualità della vita umana, da realizzare attraverso la salvaguardia ed il miglioramento delle condizioni dell'ambiente e l'utilizzazione accorta e razionale delle risorse naturali. L.R. n. 3/2012"Disciplina regionale della valutazione di impatto ambientale (VIA)" - Pubblicata sul BURM n. 33 del 5 aprile 2012 recepisce la normativa nazionale della VIA Linee guida L.R. 7/2004 DGR 1600/2004 "L.R. n. 7/ Disciplina della procedura di valutazione di impatto ambientale - Linee guida generali di attuazione della legge regionale sulla VIA" Il presente progetto trattandosi di manutenzione straordinaria non rientra quindi tra quelli soggetti a verifica preliminare. L Attuazione della direttiva europea 2007/60/CE relativa alla gestione dei rischi di alluvioni recepita con il Dlgs n. 49 del 23 febbraio 2010 impone una diversa trattazione del rischio cui il territorio - compreso quello costiero è assoggettato, e impone di realizzare, ove ancora non si è provveduto, la perimetrazione delle aree soggette invece ad inondazioni marine intese come eventi in grado di determinare perdita più o meno definitiva di valore dei beni fisici e delle stesse persone presenti nell area eventualmente colpita da fenomeni estremi. La programmazione regionale: LEGGE REGIONALE N.15 DEL (disciplina delle funzioni in materia di difesa della costa) e introduce il Piano di Gestione Integrata delle Zone Costiere che definisce le azioni e gli interventi sulla fascia costiera. Il presente progetto si inquadra nelle azioni definite dal piano Descrizione delle misure previste per eliminare o ridurre gli effetti sfavorevoli sull ambiente Impatti sfavorevoli Misure di mitigazione Impatti favorevoli emissioni atmosferiche: durante i lavori da parte di macchine movimento terra produzione di rumori: durante la fase di realizzazione da parte di macchine movimento terra produzione di polveri: durante la fase di realizzazione da parte di macchine movimento terra le lavorazioni verranno effettuate durante la stagione invernale e/o primaverile e quindi con una scarsa, se non nulla, presenza turistica ricostruzione di barriere capaci di determinare la formazione ed il mantenimento della spiaggia attualmente in grave crisi sedimentaria ricostruzione delle barriere aventi funzione protettiva e possibilità di evoluzione positiva della spiaggia maggiore fruizione turistica ed ambientale delle spiagge emerse e sommerse che nel tempo si possono ricostituire 14/15

15 6. CONCLUSIONI L ipotesi progettuale relativa al tratto oggetto di studio ha una congruità con il piano della costa di tipo tipologico e non impone approfondimenti di tipo pianificatorio tali da rendere congruo identicamente il piano con il progetto. L intervento è di tipo manutentivo straordinario in quanto trattasi di opere di difesa costiera che vengono rifiorite tramite apporto di nuovo materiale in modo limitato e riutilizzo (sostanziale) del materiale delle opere esistenti inducendo quindi un sensibile miglioramento del presidio di difesa a parità di costi ambientali. 15/15

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