Attuazione del D. Lgs. 31/2001
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1 Corso Acque destinate al consumo umano: l'applicazione del Decreto Legislativo 31/2001 Roma, ottobre 2007 Attuazione del D. Lgs. 31/2001 Massimo Ottaviani
2 Valori limite per i parametri chimici Dir. 98/83/CE D.Lgs. 31/2001 Studi tossicologici dell Organizzazione Mondiale della Sanita (OMS) (prevalenti); di principio e/o precauzionali di compromesso e/o opportunità (es. THM s, acrilammide).
3 DERIVATION GUIDELINE VALUES FOR THRESHOLD CHEMICALS Sperimentazione animale mg/kg peso corporeo/giorno NOEL TDI Safety factor o protection factor Estrapolazione delle informazioni dall animale all uomo o da piccoli gruppi di individui a popolazioni più vaste ( ) Tolerable daily intake Dose di una sostanza che può essere assunta giornalmente dall uomo, per tutto l arco della vita, senza che ne derivi un rischio apprezzabile o significativo per la salute umana (mg/kg) TDI parziale Fraction of the ADI allocated to drinking water (%) (P) 2 L/giorno (C) 70 Kg peso corporeo (BW) LIVELLO ACCETTABILE GV = TDI BW C P
4 Quantificazione del rischio per agenti cancerogeni genotossici CV = 10 x BW x 10 = risk level (x = 4, 5,6) BW = body weight (70 Kg) q 2 q = carcinogenic potency factor -1 for human ( µ g/kg/d) 2 = litre/d
5 Valori limite per i parametri microbiologici contenuti nella normativa italiana Al punto d uso: Parametro microbiologico Unità di misura D.l. 31/01 Escherichia coli N / 100 ml 0 Enterococchi N / 100 ml 0 In bottiglia o contenitore: Parametro microbiologico Unità di misura D.l. 31/01 Escherichia coli N / 250 ml 0 Enterococchi N / 250 ml 0 Pseudomonas aeruginosa N / 250 ml 0 Conteggio delle colonie a 22 C N / ml 100 Conteggio delle colonie a 37 C N / ml 20
6 Valori limite per i parametri chimici contenuti nella normativa italiana e nelle ultime raccomandazioni dell OMS (1993) 1/2 Parametro chimico Unità di misura D.l. 31/01 DPR 236/88 (CMA) OMS (valore guida) Acrilammide µg/l 0,10-0,5 Antimonio µg/l 5, Arsenico µg/l Benzene µg/l 1,0-10 Benzo[a]pirene µg/l 0,010-0,7 Boro mg/l 1 1 0,3 Bromato µg/l Cadmio µg/l 5,0 5 3 Cromo µg/l Rame mg/l 1,0 1 2 Cianuro µg/l ,2-dicloroetano µg/l 3,0-50 Epicloridrina µg/l 0,10-0,4 Fluoruro mg/l 1,50 1,5 1,5 Piombo µg/l
7 Valori limite per i parametri chimici contenuti nella normativa italiana e nelle ultime raccomandazioni dell OMS (1993) 2/2 Parametro chimico Unità di misura D.l. 31/01 DPR 236/88 (CMA) OMS (valore guida) Mercurio µg/l l,0 1 1 Nichel µg/l Nitrato mg/l Nitrito mg/l 0,50 0,1 3 Pesticidi µg/l 0,10 0,1 vari (antiparassitari) Pesticidi totali µg/l 0,50 0,5 - Idrocarburi policiclici µg/l 0,10 * 0,2 ** - aromatici Selenio µg/l Tetracloroetilene - 40 Tricloroetilene µg/l 10 (come somma) - 70 Trialometani (totali) µg/l vari Cloruro dì vinile µg/l 0,5-5 Clorito µg/l 200 *** - - Vanadio µg/l * Quattro IPA; ** Sei IPA compreso Benzo[a] pirene (parametro 56); *** 800 fino al 25/12/06
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9 Valutazione del rischio per la salute in seguito a non conformità ai valori di parametro dir 98/83/EC Approccio generale (criteri ed approccio metodologico) Definizione dei valori guida Stima delle differenti sostanze tossiche e assunzione dalla dieta, dall acqua o da altre vie Sistemi di RA e valori guida proposti da altri organismi Approccio specifico (valutazione per singolo fattore di rischio) Pericolo correlato alla sostanza: valutazione tossicologica ed epidemiologica Valori di riferimento tossicologici Origine della presenza nelle acque Trattamenti/processi in grado di superare la non conformità Valutazione dei margini di sicurezza in caso di assunzione di acque con concentrazioni superiore per limitati periodi Interventi: Misure di rientro nel breve periodo (30 gg.) art.13 comma 9 Ricerca fonti alternative (WHO) Interruzione fornitura Valori in deroga art.13..
10 Valutazione del rischio per la salute e gestione delle non conformità ai valori di parametro dir 98/83/EC Interruzione della fornitura idrica Non immediata: esposizione continuata data la permanenza dell acqua nella rete di distribuzione Rischi da mancanza di acqua: igiene, raffreddamento, impianti antincendio Complesse misure di emergenza per l approvvigionamento: possono comportare altri rischi sulla distribuzione e qualità dell acqua fornita in emergenza Possibile mobilizzazione ed utilizzo di riserve d acqua di qualità non idonea agli scopi (es. da stoccaggio impianti antincendio) Rischi correlati allo svuotamento e riempimento degli impianti: variazioni di pressione, mobilizzazione di acque contaminate, biofilm, cessione da rete Misure di prevenzione fornitura con restrizioni dell utilizzo drenaggio a tubazione piena interruzione della fornitura con purging
11 La richiesta di deroga (art. 13 DLgs. 31/01) Gestore (controllo interno) + ARPA (controllo esterno) Requisiti Art. 13 DLgs 31/01 Regione Ministero della Salute Istituto Superiore di Santà (ISS) Consiglio Superiore Sanità (CSS) Ministero della Salute (di concerto con il Ministero dell Ambiente)
12 Informazioni a corredo della richiesta di deroga (art. 13 DLgs. 31/2001) per ogni parametro oggetto di indagine / sistema idrico territoriale: a) motivi della richiesta di deroga con indicazione della causa del degrado della risorsa idrica; b) i parametri interessati, i risultati dei controlli effettuati negli ultimi tre anni, il valore massimo ammissibile proposto e la durata necessaria di deroga; c) l'area geografica, la quantità di acqua fornita ogni giorno, la popolazione interessata e gli eventuali effetti sulle industrie alimentari interessate; d) programma di controllo con maggiore frequenza dei controlli rispetto a quelli minimi previsti; e) piano relativo alla necessaria azione correttiva, compreso un calendario dei lavori, una stima dei costi, la relativa copertura finanziaria e le disposizioni per il riesame.
13 ALLEGATO I - Parte C Parametri Indicatori I parametri della parte C si riferiscono a sostanze e/o microrganismi che, in sè e ai valori proposti, non presentano un rischio per la salute umana: essi sono stati inseriti per fornire un indicazione tempestiva delle variazioni nella qualità dell acqua e dell eventuale necessità di adottare azioni correttive per proteggere la salute umana. Infatti le variazioni possono essere indice di contaminazione dell acqua, di problemi nel trattamento o dell eventuale presenza di sostanze provenienti dalla rete idrica.
14 ALLEGATO I - Parte C Parametri Indicatori I valori parametrici proposti per gli indicatori sono lo spartiacque oltre il quale è necessario confermare che la qualità è tale da garantire la protezione della salute umana. Solo se questa risulta inadeguata occorre adottare altri Provvedimenti. La direttiva prevede l obbligo di fissare valori altrettanto Rigorosi di quelli indicati nell allegato 1 parte A e B, onde avere un punto di riferimento rispetto al quale confrontare i valori risultanti dal controllo.
15 Art. 11. (Competenze statali) 1. Sono di competenza statale le funzioni concernenti: a) le modifiche degli allegati I, II e III, in relazione all evoluzione delle conoscenze tecnicoscientifiche o in esecuzione di disposizioni adottate in materia in sede comunitaria; b) la fissazione di valori per parametri aggiuntivi non riportati nell allegato I qualora ciò sia necessario per tutelare la salute umana in una parte od in tutto il territorio nazionale; i valori fissati devono, al minimo, soddisfare i requisiti di cui all articolo 4, comma 2, lettera a); c) l adozione di metodi analitici diversi da quelli indicati nell allegato III, punto 1, previa verifica, da parte dell Istituto superiore di sanità, che i risultati ottenuti siano affidabili almeno quanto quelli ottenuti con i metodi specificati; di tale riconoscimento deve esserne data completa informazione alla Commissione europea; d) l adozione, previa predisposizione da parte dell Istituto superiore di sanità, dei metodi analitici di riferimento da utilizzare per i parametri elencati nell allegato III, punto 2, nel rispetto dei requisiti di cui allo stesso allegato;
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18 Metodi analitici di riferimento per le acque destinate al consumo umano ai sensi del DL.vo 31/2001
19 Sottocommissione Nazionale di studio Metodi Analitici di riferimento per le Acque destinate al consumo umano
20 Sottocommissione di studio Metodi Analitici Coordinatore generale M. Ottaviani Gruppo metodi chimici Coord. E. Veschetti Sottogruppo Fenoli Sottogruppo Editing Sottogruppo P e Cromatografia (F -, BrO 3-, NO 3-, ClO 2-, Cl - ) Sottogruppo Validazione Sottogruppo Antiparassitari Sottogruppo Benzene e Solventi Organici aromatici Sottogruppo Kubel, colore, ph, odore, sapore, TOC Sottogruppo Idrocarburi Policiclici Aromatici Sottogruppo Cianuro Sottogruppo Elementi - Sb, As, B, Cd, Cr, Pb, Hg, Ni, Se Sottogruppo Gascromatografia Organoalogenati Gruppo metodi microbiologici Coord. L. Bonadonna Sottogruppo Epicloridrina, Cloruro di vinile monomero, Acrilammide Sottogruppo Radioattività
21 Decreto Lgs. 31/01 Allegato III, punto 2. Si intende che il metodo di analisi utilizzato deve essere in grado, al minimo, di misurare concentrazioni uguali al valore di parametro con un esattezza, una precisione ed un limite di rivelabilità specificati. Detti metodi, se dissimili da quelli di riferimento di cui all art. 11, comma 1, lettera d), devono essere trasmessi preventivamente all Istituto Superiore di Sanità che si riserva di verificarli
22 Decreto Lgs. 31/01 Indipendentemente dalla sensibilità del metodo di analisi utilizzato, il risultato deve essere espresso indicando lo stesso numero di decimali usato per il valore di parametro di cui all all. I, parti B e C (All. III, punto 2) I laboratori di analisi di cui agli articoli 7 e 8 devono seguire procedure di controllo analitico della qualità sottoposte periodicamente alla verifica del Ministero della Salute in collaborazione con l Istituto Superiore di Sanità. (Art. 6, comma 5)
23 Competenze Azienda unità sanitaria locale Art. 8 comma 3 L azienda unità sanitaria locale assicura una ricerca supplementare, caso per caso, delle sostanze o dei microrganismi per i quali non sono stati fissati valori di parametro a norma dell allegato 1, qualora vi sia motivo di sospettare la presenza in quantità o concentrazioni tali da rappresentare un potenziale pericolo per la salute umana.
24 IL GIUDIZIO DI QUALITA E IDONEITA ALL USO Il giudizio di qualità e di idoneità d'uso delle acque destinate al consumo umano è fondato: sulle risultanze dei controlli analitici; sui dati forniti dall'esame ispettivo alle fonti, agli impianti e alle reti; sulla serie storica delle analisi eseguite;
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