Informatica. Macchina astratta. Gestione periferiche I/O 02/05/2007. Introduzione ai sistemi informatici 1 CPU

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1 Informatica Pietro Storniolo Macchina astratta CPU Memoria di lavoro Memoria di massa Video/tastiera (terminale) Interfaccia Interfaccia BUS dati indirizzi controllo Gestione periferiche Introduzione ai sistemi informatici 1

2 Gestore delle periferiche Comunicazione tra l ambiente l CPU-RAM ed i dispositivi esterni. Mascherare ai processi l esistenza l di un numero limitato di risorse. Mascherare ai processi la differenza tra risorse dello stesso tipo (o di tipo simile) Gestione periferiche Comandi ad alto livello per accedere alle periferiche che usano meccanismi quali: i controller, i driver. I sistemi operativi comprendono i driver per la gestione delle periferiche più comuni. Ogni aggiunta o modifica alla configurazione standard comporta l installazione di software addizionale (driver aggiuntivi). Installazione driver Introduzione ai sistemi informatici 2

3 Plug&Play Play I sistemi operativi più recenti sono dotati di funzioni di Plug&Play Play (PnP)) che permettono la configurazione automatica dei driver. Un sistema PnP consente di aggiungere (plug( plug) ) nuove periferiche al sistema che possono essere utilizzate (play( play), senza necessità di intervento da parte dell utente per la selezione e l installazione l dei driver. Spooling I driver servono anche a virtualizzare la presenza di più periferiche intrinsecamente non condivisibili, tramite la tecnica di spooling. Esempio: gestione di una stampante quando un processo desidera stampare un file, lo invia al driver, il driver lo accoda in un opportuna directory di spooling, i file contenuti nella directory di spooling vengono stampati in ordine di arrivo (a meno che siano stabilite delle politiche di gestione delle priorità); quando la directory di spooling si svuota il driver rimane in memoria in attesa che un processo cerchi di stampare. Questa soluzione consente di disaccoppiare il programma che deve stampare e la periferica rende possibile l uso della stampante da parte di molti processi senza attese inutili. Gestione stampe Introduzione ai sistemi informatici 3

4 Memoria logica processo Gestore periferiche : macchina astratta Memoria di Video/tastiera massa (terminale) CPU Interfaccia Interfaccia BUS dati indirizzi controllo CPU CPU CPU processo processo processo Memoria logica Memoria logica Memoria logica File System Ovvero il sistema di gestione della memoria di massa. Gestione memoria di massa Obiettivo: presentare all utente l organizzazione l logica dei dati e le operazioni che è possibile compiere su di essi. Operazioni di base di un file system: recupero di dati precedentemente memorizzati; eliminazione (cancellazione) di dati obsoleti; modifica/aggiornamento di dati preesistenti; copia di dati (e.g. da HD a FD) per backup o per il trasferimento; I servizi vengono forniti sia ai programmi applicativi che direttamente agli utenti. Introduzione ai sistemi informatici 4

5 File system FILE: contenitore logico di informazioni (dati o istruzioni); oggetto a lunga vita, per conservare le informazioni anche dopo la terminazione del processo che lo ha generato. Per ogni file: Identificatore (nome.estensione) Periferica (drive) e percorso sulla periferica Data creazione Dimensione Posizione effettiva dei dati nella memoria di massa Altre informazioni applicazione che consente all utente di usare il file data di ultima modifica diritti di accesso al contenuto del file File I nomi dei file sono in genere composti da due parti: nome (vero e proprio), che viene assegnato dall utente estensione, associata al programma che ha generato il file e consente quindi di identificare la tipologia dei dati contenuti nel file Ogni sistema operativo pone dei vincoli sulla lunghezza dei filename e sui caratteri di cui possono essere costituiti MS-DOS imponeva una lunghezza massima di 8+3 caratteri per nomi ed estensioni Windows ha un limite di 254 caratteri (compreso il path) I file sono generalmente organizzati in cartelle (directory) e sottocartelle in una gerarchia ad albero (o, al limite, a grafo aciclico). Un esempio di struttura. (radice) DOS DIDATT UTENTI LEZIONI command.com edit.com xcopy.com intro.txt ESAMI ROSSI filea.txt BIANCHI NERI filec.jpg filea.txt iscrfeb.doc iscrmar.doc iscrgen.doc fileb.wav Introduzione ai sistemi informatici 5

6 Interfaccia grafica Organizzazione fisica dei dati Come mantenere la corrispondenza tra il nome del file e i blocchi su disco che ne contengono i dati: lista concatenata (e.g. Windows 95/98) i-node (e.g. UNIX) Il controllo degli accessi Identificazione degli accessi al sistema. Associare a ogni utente un account (login) e una parola d ordine (password). All interno del sistema operativo, in un apposito file, è contenuta la lista di tutti gli account e delle relative password: solo se viene specificato un account fra quelli previsti (utente abilitato) e la password corrisponde a quella memorizzata (certificazione di identità) viene consentito l accesso al sistema. Questo consente di personalizzare il sistema, per esempio definendo: la distribuzione dei costi di gestione fra i vari utenti; la visibilità del sistema in termini di porzione del file system complessivo, periferiche e programmi applicativi disponibili; la personalizzazione dell ambiente operativo. Consente di controllare gli accessi ai file: Consente di controllare gli accessi ai file: livello di protezione a livello di file o di directory; altro metodo: Access Control List Introduzione ai sistemi informatici 6

7 Memoria logica processo Memoria logica processo File System: macchina astratta Memoria di massa CPU CPU Interfaccia dati BUS indirizzi controllo CPU root uno due tre processo Memoria logica f1 alfa f2 beta f1 f3 f2 f3 f4 Il gestore delle interfacce - Shell Interfaccia a caratteri Interfaccia grafica (point & click) Information hiding Principio su cui si basa l evoluzione l delle tecnologie, in particolare ICT L informazione inutile per l utente, l che rende inutilmente complesso l uso l del calcolatore, viene mantenuta nascosta all utente Il parallelo con altre tecnologie... Introduzione ai sistemi informatici 7

8 La gestione della rete Virtualizzazione delle risorse di rete Estendere anche a processi in esecuzione su calcolatori diversi il principio di virtualizzazione delle risorse. Condividere in modo trasparente dati, periferiche e unità di elaborazione. In particolare si tratta di poter gestire le periferiche e il file system. File system di rete Un sistema operativo che consente una gestione distribuita del file system deve: integrare in modo organico i singoli file system dei calcolatori della rete; risolvere i problemi dell univocità dei nomi di file e directory per i calcolatori della rete; consentire un accesso efficiente anche a file presenti su calcolatori remoti. Questi requisiti vengono soddisfatti con un file system di tipo client-server server. Introduzione ai sistemi informatici 8

9 Organizzazione client-server Obiettivo: minimizzare le dimensioni del nucleo si spostano alcune componenti del sistema verso gli strati applicativi le funzionalità estranee al nucleo sono servizi forniti da processi server. Processo client Processo client Processo client Strato Utente Scambio messaggi Terminal server File server Print server Memory server Strato Sistema Primitive di sistema Nucleo Organizzazione client-server I client possono usufruire dei servizi di sistema inviando una richiesta al server Ottime proprietà di modularità e portabilità: Calcolatore 1 Calcolatore 2 Calcolatore 3 Calcolatore 4 Server Server Nucleo Nucleo Nucleo Nucleo Messaggio da client verso server Rete di trasmissione -server Vantaggi di questa strutturazione: indipendenza fisica fra le applicazioni client e applicazioni server; possibilità di specializzare l interfaccia utente del client lasciando invariato l insieme dei servizi del server possibilità di aggiornare tecnologicamente e funzionalmente il server in modo trasparente ai client; riduzione degli interventi di manutenzione del software e garanzia di coerenza degli aggiornamenti. Diffusione destinata a rafforzarsi ulteriormente: introduzione di palmari wireless: client in grado di connettersi a processi server accessibili tramite la rete. Microkernel: struttura moderna in cui si assegnano al kernel poche funzioni essenziali gestione degli spazi di indirizzamento, comunicazione fra i processi (IPC, Inter-Process Communication) funzioni base di gestione della CPU (scheduling). i servizi del SO sono forniti da processi che sono trattati dal microkernel come tutte le altre applicazioni. Introduzione ai sistemi informatici 9

10 I modelli ibridi Organizzazione ibrida: coesistono paradigmi di interazione basati su dati condivisi (come nel modello a strati) con altri che impiegano la comunicazione di messaggi (come nel modello client-server server). Multi-threading threading è utile per quelle applicazioni che svolgono compiti ragionevolmente indipendenti che non necessitano pertanto di essere serializzati. Microkernel e multithreading sono ormai usati in maniera congiunta nello sviluppo dei sistemi operativi e delle applicazioni distribuite. Le infrastrutture di rete Gestire informazione creare, acquisire ININ tradizionalmente l enfasi è su elaborare archiviare PROCESS comunicare presentare, attuare OUT mentre oggi si sta spostando su cioè sull interconnessione in rete dei sistemi di elaborazione Introduzione ai sistemi informatici 10

11 Perché una rete? Condividere risorse utilizzo razionale di dispositivi costosi modularità della struttura affidabilità e disponibilità Comunicare tra utenti scambio informazioni collaborazione a distanza Perché una rete? Reti di dimensioni medio-piccole (ufficio, edificio, ) Reti di dimensioni medio-grosse (regione, azienda, ) Condivisione di risorse fisiche Condivisione di risorse informative Evoluzione dei sistemi informativi Da organizzazione centralizzata tanti terminali collegati allo stesso calcolatore (in genere un mainframe); a organizzazione distribuita tanti PC collegati tra di loro; la rete di collegamento tra i PC è il mezzo principale per condividere le informazioni e le risorse attraverso operazioni di downsizing (= riduzione delle dimensioni) crescita e diffusione delle reti sono state assai disomogenee: in ogni sede o edificio dell azienda si è dapprima realizzata una rete locale che servisse alle proprie esigenze; poi si è rivelato necessario collegare le diverse sedi mediante una rete geografica; e di internetworking (=collegamento di reti diverse) evoluzione bottom-up della rete aziendale: integrazione delle diverse reti locali; interesse verso l organizzare di reti di calcolatori aziendali multiprotocollo. Introduzione ai sistemi informatici 11

12 La struttura dei sistemi informatici come metafora dell organizzazione dei sistemi informativi Mainframe terminali PC stand alone Rete di PC Informazione centralizzata Informazione sparpagliata Informazione distribuita e coordinata Tassonomia delle reti: 1. la tecnologia di comunicazione Reti broadcast (multipunto) canali di trasmissione condivisi da tutti i calcolatori della rete ogni calcolatore deve essere associato un identificatore univoco (indirizzo di rete), associato al dispositivo fisico utilizzato per connettersi alla rete, un messaggio inviato sulla rete raggiunge tutti i calcolatori della rete, ma solo il calcolatore il cui indirizzo corrisponde a quello presente nel messaggio lo tratterrà per elaborarlo. Reti punto a punto più connessioni individuali tra coppie di calcolatori; comunicazione tra due calcolatori Tassonomia delle reti: 2. la dimensione delle reti Reti locali (Local( Area Network, LAN) di limitata estensione collegano dispositivi collocati nello stesso edificio o in edifici adiacenti. Reti metropolitane (Metropolitan( Area Network, MAN) collegano di dispositivi collocati nella stessa area urbana. Reti geografiche (Wide( Area Network, WAN) collegano di dispositivi diffusi in un ampia area geografica (nazione, continente, ); Reti di reti (Internetwork), collegameno più reti differenti (in termini sia hardware che software) mediante opportuni elementi di interfaccia, che si possono estendere su tutto il pianeta (e.g. Internet). Introduzione ai sistemi informatici 12

13 Servizi vs. velocità bassissima velocità telemetria, telecontrollo, teleallarmi; bassa velocità fonia, fax, POS (point of sale), transazioni remote (come prenotazione di tratte aeree, connessioni remote con calcolatori, ); media velocità audio Hi-Fi, video a bassa velocità, fax a elevata risoluzione; alta velocità interconnessione di reti di calcolatori, trasferimento di file; altissima velocità distribuzione di segnali video, video on demand, TV ad alta definizione (HDTV), videoconferenze, videoteche. I mezzi di trasmissione Qual è il mezzo fisico utilizzato per realizzare il canale di trasmissione? mezzi guidati linee fisiche che portano il segnale fino al ricevitore, supportano la trasmissione di segnali elettrici oppure ottici, segnali elettrici: doppino telefonico o cavo coassiale; segnali ottici: fibre ottiche. mezzi non guidati irradiazione di segnali elettromagnetici nello spazio, in modo più o meno diretto; antenne, satelliti, infrarossi, Cosa influenza la trasmissione? La capacità del canale (chiamata anche larghezza di banda) Il grado di attenuazione del segnale Le interferenze tra segnali Il numero di ricevitori Introduzione ai sistemi informatici 13

14 Mezzi guidati Doppino telefonico Cavo coassiale Calza Isolante Conduttore di segnale Guaina protettiva Fibra ottica Fonte di emissione luminosa (laser) Cladding Core Guaina protettiva opaca Mezzi guidati Mezzo di trasmissione Velocità di trasmissione Larghezza di banda Distanza tra ripetitori Doppino telefonico Mbps 3 MHz 100 m (200 Mbps) < 5 km (1 Mbps) Cavo coassiale 500 Mbps 350 MHz 1-55 km Fibra ottica 10 Gbit/s 2 GHz km Doppino telefonico È costituito da due o più coppie di fili di rame, singolarmente ricoperti di materiale isolante, intrecciati uno intorno all altro altro per ridurre le interferenze elettromagnetiche (da qui il suo nome inglese, twisted pair) ) e isolati da una guaina. È il mezzo di trasmissione meno costoso e più utilizzato per segnali sia analogici che digitali. Esistono diverse tipologie di doppini UTP (Unshielded( Twisted Pair), identificate in classi di qualità crescente. Introduzione ai sistemi informatici 14

15 Cavo coassiale I cavi coassiali sono costituiti da un corpo centrale conduttore, in cui si propaga il segnale da trasmettere, una protezione isolante una rete di sottili fili metallici (chiamata calza) che realizza una schermatura del conduttore dalle interferenze esterne una guaina protettiva esterna Calza Due tipi di cavi coassiali Isolante Thin larghezza di banda da 10 Mbps ~3 mm di diametro Thick larghezza di banda fino a 200 Mbps Guaina protettiva ~15 mm di diametro I cavi coassiali sono principalmente utilizzati nella distribuzione Conduttore di segnale televisiva (TV via cavo), nelle reti telefoniche per trasmissioni i a lunga distanza e nelle reti di calcolatori. La diffusione dei doppini ad alte prestazioni e la riduzione dei costi delle fibre ottiche ha praticamente eliminato i cavi coassiali. Fibre ottiche Un cavo in fibra ottica è costituito da un conduttore centrale (core) di dimensioni molto sottili, un rivestimento (cladding), con indice di rifrazione minore del core, una guaina opaca La trasmissione avviene in base al principio di riflessione totale: la differenza negli indici di rifrazione tra cladding e core mantiene la luce confinata all interno del core. Caratteristiche uniche larghezza di banda molto elevata, ridotta attenuazione del segnale, immunità alle interferenze elettromagnetiche. Le fibre ottiche sono utilizzate nelle telecomunicazioni, in particolare sulle lunghe distanze, e la loro applicazione sta crescendo anche e nei collegamenti metropolitani e nelle reti locali. Svantaggi Raggio di curvatura limitato Necessità di conversione ottica/elettrica nei punti di collegamento Mezzi non guidati I segnali vengono trasmessi e ricevuti mediante antenne l antenna del trasmettitore irradia nello spazio onde elettromagnetiche, che l antenna ricevente capta può essere direzionale (punto-a-punto) o non direzionale (multipunto). Lo spettro di frequenze utilizzato nelle trasmissioni non guidate e può essere suddiviso in tre intervalli: [30 MHz, 1 GHz] adatto alle trasmissioni non direzionali le trasmissioni cellulari utilizzano 900 Mhz e 1800 Mhz; [2 GHz, 40 GHz] (microonde) trasmissioni direzionali, punto-a-punto, utilizzato anche per le comunicazioni via satellite (multipunto); [300 GHz, 200 THz] (infrarossi) trasmettitore e ricevitore devono essere visibili l uno all altro; molto importante in applicazioni locali punto-a-punto e multipunto in aree limitate. Introduzione ai sistemi informatici 15

16 Rete di telefonia mobile GSM (Global( System for Mobile communications) area di copertura suddivisa in cellule le cui dimensioni variano da poco meno di 1 km fino a 80 km velocità di trasmissione massima teorica di circa 10 Kbit/s GPRS (General( Packet Radio Service) velocità media dell ordine dei 50 Kbit/s trasmissione basata sulla commutazione di pacchetto. UMTS (Universal( Mobile Telecommunication System). rappresenta la terza generazione di tecnologie mobili (3G) combina due tecnologie trasmissive: FDD (Frequency Duplex Division) e TDD (Time Duplex Division); ha una copertura a due livelli: una macrocella FDD con una velocità di trasmissione pari a 384 Kbit/s e una microcella TDD con connettività pari a 2 Mbit/s; la rete di accesso di UMTS si chiama UTRA (UMTS Terrestrial Radio Access) e utilizza la tecnica trasmissiva chiamata CDMA (Code Division Multiple Access). Trasmissione sincrona/asincrona Trasmettitore e ricevitore debbono cooperare: i dati vengono tipicamente trasmessi un bit per volta lungo il canale (trasmissione seriale) la temporizzazione di questi bit deve essere la stessa tra trasmettitore e ricevitore Trasmissione sincrona: trasmettitore e ricevitore devono avere orologi sincronizzati per gestire la temporizzazione dei bit trasmessi; l informazione di sincronizzazione può essere contenuta nei dati mediante speciali codifiche. Trasmissione asincrona: trasmissioni di breve durata, un carattere per volta (da 5 a 8 bit), il ricevitore deve risincronizzarsi all inizio di ogni nuovo carattere (segnalato mediante un bit di start), la fine di un carattere è poi segnalata da un altro bit di controllo, il bit di stop. Direzione della trasmissione Simplex: solo in una direzione (solo da A verso B) Full duplex: contemporaneamente in entrambe le direzioni (da A a B e da B ad A contemporaneamente) Half duplex: in entrambe le direzioni, ma non contemporaneamente (da A a B xor da B ad A) Rete degli utenti Reti Geografiche (WAN) Rete di calcolatori IMP IMP IMP IMP Rete di trasmissione IMP IMP Introduzione ai sistemi informatici 16

17 Rete commutata e instradamento A E B D 6 3 C 5 Commutazione di circuito Segnale di accettazione chiamata Trasferimento dati Rilascio del circuito Segnali di richiesta chiamata A 2 4 B Ritardo di propagazione Ritardo di ricerca nodo Tempo Commutazione di pacchetto Pacchetto di richiesta chiamata Pacchetto di accettazione chiamata Pacchetti dati Tempo Pacchetto di conferma ricezione D A Introduzione ai sistemi informatici 17

18 Datagrammi vs. circuiti virtuali Datagrammi i pacchetti vengono trattati in modo indipendente l uno dall altro (ogni pacchetto può seguire un cammino differente) non è garantito l ordine di arrivo (il nodo di destinazione ricomporrà il messaggio in base al numero progressivo contenuto all interno del pacchetto) se un pacchetto si perde nella rete il destinatario deve gestirne la richiesta dell eventuale ritrasmissione. Circuito prima della spedizione dei pacchetti si stabilisce un percorso tra sorgente e destinazione (circuito ) ogni pacchetto contiene, oltre ai dati, un identificatore del circuito associato i nodi intermedi non devono prendere alcuna decisione di instradamento sui singoli pacchetti, poiché tale decisione viene presa una volta per tutte definendo il circuito. Integrated Services Digital Network - ISDN Linea analogica sostituita da linea digitale in realtà non viene sostituita la linea, ma solo le attrezzature alle due estremità. Uso domestico: due canali digitali indipendenti, ognuno da bit/sec, e un canale di segnalazione da bit/sec (per un totale di bps) Uso commerciale: 30 canali per uso commerciale. Caratteristiche tempo di setup della connessione praticamente nullo (1 s); non serve più un modem analogico (connessione digitale-digitale); è molto più affidabile (meno errori) di una linea analogica. Asymmetric Digital Subscriber Line - ADSL Funziona sul doppino telefonico tradizionale Usa tre canali (in frequenza) diversi sulla stessa linea 1.Plain Old Telephone System (POTS) 2.Upstream (64-640KBps) 3.Downstream ( MBps) Appartiene alla famiglia di protocolli xdsl Diverse velocità di download (fino a 52Mbit/s) e upload (da 64Kbit/s a più di 2Mbit/s) Altre varianti xdsl high-bit rate (HDSL) single-line (SDSL) very-high-data-rate (VHDSL). Introduzione ai sistemi informatici 18

19 Asymmetric Digital Subscriber Line - ADSL Ampiezza Voce/Fax Dati 4 32 Frequenza (khz) Modem /1 Connessione di calcolatori attraverso la rete telefonica (analogica( analogica). Velocità crescenti dal 1980 in poi V.22bis, V.32 & V.32bis furono i primi standard per velocità di 2.4, 9.6 e 14.4Kbit/s. V.34 (1994) supporta 28.8Kbit/s e corrisponde al minimo livello attualmente accettato V.34+ (1996) arriva a 33.6Kbit/s V.90 arriva a 56Kbit/s downstream e a 33.6Kbit/s upstream. downstream indica dal digitale all analogico upstream indica dall analogico al digitale Modem /2 La linea telefonica trasmette bene segnali tra 1000 e 2000 Hz si usano come portanti (carrier( carrier). Modulazione del carrier per portare un segnale digitale Modulazione di ampiezza usa due voltaggi diversi per 0 e 1; Modulazione di frequenza (frequency shift keying) tensione costante, ma cambia la frequenza Modulazione di fase ampiezza e frequenza costanti, cambia la fase. Il numero di possibili cambiamenti di segnale al secondo si chiama baud. È possibile associare 2 o più bit a ogni segnale, allora il bit rate è maggiore del baud rate. Introduzione ai sistemi informatici 19

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