Faccio i compiti su WhatsApp
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- Sara Corsi
- 7 anni fa
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1 + Convitto Nazionale G.B.Vico Chieti Scuola Secondaria di Primo Grado AS Docenti Carla De Benedictis Annamaria Palombaro Progetto di ricerca-azione Inclusione 2014 Faccio i compiti su WhatsApp
2 + La situazione n La classe scelta è stata una seconda. n 26 ragazzi, 15 maschi e 11 femmine, 2 alunni div.abili e 1 DSA. n È una classe descritta dalla maggior parte degli insegnanti come resistente alla maturazione globale: permangono nel tempo aspetti ludici nel comportamento, alcuni problemi comportamentali, suscettibilità e fragilità emotiva, disorganizzazione nell uso dei materiali.
3 + L ambiente di apprendimento n La classe è sottodimensionata rispetto al numero dei ragazzi e degli adulti presenti (insegnanti ed assistente educativa). Esiste una lavagna in ardesia piuttosto grande ma parzialmente nascosta da un armadio. n I banchi sono disposti in tre file da due.
4 + L Aula sognata 1/2 n A seguito delle sessioni di studio della fase preliminare di questo progetto sono venute alla luce diverse possibilità di intervento, ognuna, però, caratterizzata da problematiche di realizzazione. n Tra le idee proposte, quella denominata L Aula sognata, si proponeva di utilizzare un aula dell istituto da destinare ad attività di apprendimento cooperativo e alternativo rispetto alla lezione frontale.
5 + L aula sognata 2/2!
6 + La scelta del campo di ricerca n La proposta di creare uno spazio di lavoro comune e fuori dagli schemi della classe tradizionale è sembrata, incontro dopo incontro, impossibile da realizzare. n È nata l idea di creare uno spazio di apprendimento virtuale per la classe utilizzando lo strumento social WhatsApp, in quanto l applicazione è utilizzata da quasi tutti i ragazzi.
7 + La disciplina di sperimentazione n La disciplina di sperimentazione scelta è stata la storia, in quanto l insegnante di sostegno stava già realizzando materiali semplificati/mappe che sono stati messi a disposizione di tutta la classe. n Lo scopo era di vedere se l utilizzo di questi materiali durante lo studio pomeridiano avesse o meno facilitato il loro lavoro, stimolandoli all approfondimento e alla produzione di mappe e sintesi elaborate in autonomia.
8 + Obiettivi n Migliorare l apprendimento e motivare allo studio a casa attraverso l uso dei social media n Promuovere il tutoring n Promuovere l uso di schemi e mappe per lo studio allo scopo di migliorare la memorizzazione degli apprendimenti di storia n Facilitare lo scambio e attivare strategie di collaborazione tra studenti n Lavorare sull inclusione di tutti dall esterno del tempo-spazio scolastico, consolidando i legami interpersonali
9 + Fasi di lavoro 1/2 n Fase 0 Approntare materiali didattici di storia in forma di schema, mappa concettuale, sintesi e tradurli in formato immagine (.jpg) n Fase 1 Analisi della situazione di partenza attraverso verifica in ingresso n Fase 2 Procedere contestualmente al rilevamento dei numeri telefonici dei ragazzi e alla comunicazione alle famiglie dell utilizzo del numero a scopo didattico Creazione di un gruppo chiuso della classe su WhatsApp
10 + Fasi di lavoro 2/2 n Fase 3 Condivisione dei materiali didattici sul gruppo Riflessione in classe per l attivazione di comportamenti di utilizzo dei materiali condivisi Sollecitazione alla produzione di materiali e ricerche inerenti gli argomenti di studio e alla loro condivisione sul gruppo da parte degli alunni n Fase 4 Verifica in itinere degli apprendimenti n Fase 5 Verifica finale e confronto con la situazione iniziale
11 + Verifica n Per stabilire se l intervento avesse o meno sortito l effetto di un miglioramento nelle conoscenze disciplinari abbiamo 1. fatto una verifica iniziale e semplice delle conoscenze pregresse e recuperate nella prima fase dell anno scolastico relative al programma della classe prima 2. ripetuto la verifica con utilizzo dello strumento didattico tradizionale, ovvero il libro di testo, per verificare se la classe fosse in grado di reperire le informazioni richieste nel libro 3. ripetuto la verifica dopo la precisazione dei concetti chiave in classe e la ripetizione dello studio a casa con l uso delle mappe e dei materiali condivisi
12 + Documentazione 1/3 n esempi di documenti condivisi!
13 + Documentazione 2/3 n alcune verifiche significative colte nella fase 1 e nella fase 5
14 + Documentazione 3/3a n questionario di monitoraggio Esprimi una valutazione complessiva del progetto (0= per nulla soddisfacente 10= molto soddisfacente) Asse x : voto dato dai ragazzi Asse y : numero ragazzi che ha attribuito il voto!
15 + Documentazione 3/3b n questionario di monitoraggio
16 + Documentazione 3/3c n questionario di monitoraggio
17 + Documentazione 3/3d n questionario di monitoraggio
18 + Documentazione 3/3e n questionario di monitoraggio
19 + Analisi SWOT S Punti di Forza n Uso di tecnologie alla moda e alla portata anche dei ragazzi, che a loro sono familiari n Studio su schemi e mappe n Stimolo a creare materiali di studio da condividere nel gruppo n Evidente miglioramento nell uso del lessico specifico n Aumento di interesse nei confronti della disciplina e tendenza all ampliamento degli argomenti n Uso della rete per studio e approfondimento n Ricadute su altre discipline anche non direttamente coinvolte n Interazione diretta con gli insegnanti anche oltre il tempo-scuola n Interazione alla pari alunni/insegnanti per risoluzione problemi tecnici n Stimolo crescente alla creazione di uno spirito di gruppo (si decide di appartenere alla classe anche attraverso la partecipazione al gruppo) n Coinvolgimento anche di ragazzi/e che altrimenti sarebbero rimasti isolati
20 + Analisi SWOT W Punti di Debolezza n Interventi di appoggio e motivazionali da parte degli insegnanti resi necessari in avvio del progetto n Prevalenza di interventi sul gruppo da parte dell insegnante n Strumento social che non offre grandi margini di condivisione (solo immagini) n Impegno disuguale da parte dei ragazzi n Insufficienza degli strumenti WhatsApp e telefonino per l utilizzo ottimale dei materiali condivisi
21 + Analisi SWOT O Opportunità n Lavoro da svolgere in maniera bilanciata tra insegnanti coinvolti e alunni n Possibilità di disseminazione e trasferibilità a tutte le classi interessate
22 + Analisi SWOT T Minacce-Rischi n Spersonalizzazione dell insegnamento n Tendenza a condividere materiali trovati in rete e non frutto di un lavoro originale di studio n Dilatazione dei tempi di lavoro oltre una misura ragionevole se non controllato
23 + Verso altre forme di condivisione n L Aula sognata è ora un blog. n Altro strumento di condivisione possibile è Dropbox, un sito a cui è possibile iscriversi e sulla cui pagina si possono caricare documenti di tutti i formati da condividere con un pubblico selezionato.
24 + Sperimentando n Semplifica e schematizza il testo a lato in forma adatta alla condivisione in formato immagine.
25 + Sperimentando n Quelle che seguono sono le slide realizzate durante il progetto riguardanti il testo presentato.
26 31 ottobre 1517 Martin Lutero attacca alla porta della Cattedrale di Wittenberg (Germania) un foglio dove sono elencate 95 tesi (argomenti) contro la Chiesa cattolica e contro la vendita di indulgenze. È l inizio della Riforma protestante In cosa consiste la Riforma protestante? Quali sono le idee di Lutero? - È contro la vendita di indulgenze - i cristiani possono leggere i testi sacri senza la guida dei sacerdoti - tutti possono essere sacerdoti e possono vivere come tutti gli altri (matrimonio) - la struttura della Chiesa non è necessaria Carla De Benedictis Le tesi fondamentali di Lutero esigenza di organizzare la chiesa su basi nazionali ed indipendenti. negazione di tutti i sacramenti ad eccezione del battesimo e dell eucaristia libero esame delle sacre scritture. negazione del valore delle buone azioni ai fini della salvezza. fine della mediazione ecclesiastica principio del sacerdozio universale nuova dottrina dei sacramenti (religione interiore e chiesa invisibile)
27 27 Carla De Benedictis Disputatio pro declaratione virtutis indulgentiarum Le 95 tesi di Martin Lutero, 1517
28 Carla De Benedictis 28
29 Perché la Riforma di Lutero si dice protestante? 29 La Riforma di Lutero si diffuse soprattutto in Germania, dove i principi che sostenevano Lutero furono definiti protestanti perché protestavano contro Carlo V e contro l'autorità del papa. Da questo epiteto deriva la definizione di religione protestante o protestantesimo che identifica la religione delle persone che a partire da questo periodo iniziarono a lasciare il cattolicesimo e diventarono protestanti Questa dottrina si diffuse anche in Svizzera grazie al filosofo Jean Cauvin, Giovanni Calvino: qui prese il nome di calvinismo. In Inghilterra prese il nome di anglicanesimo. Quali furono le conseguenze della Riforma? Finì l'unità religiosa dell'impero e scoppiarono guerre di religione che divisero ulteriormente i regni esistenti. Si diffuse anche e in altri Paesi dell'europa del Nord. Carla De Benedictis Quasi un terzo degli abitanti europei diventò protestante.
30 + Monitorando n Hai trovato interessante il progetto? n Quali aspetti in particolare? n Cosa cambieresti per migliorare o per adattare al tuo contesto scolastico?
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