Università degli Studi di Genova Prof. Andrea Mignone Corso di SISTEMA POLITICO ITALIANO Anno Accademico 2008/2009

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1 Università degli Studi di Genova Prof. Andrea Mignone Corso di SISTEMA POLITICO ITALIANO Anno Accademico 2008/2009 Scheda sugli argomenti della quarta settimana di lezioni ( ottobre 2008) Nel corso della lezione vengono illustrati i cambiamenti intervenuti nel sistema partitico italiano ed i risultati elettorali più significativi tra il 1946 ed il Per quanto riguarda il sistema partitico, si sogliono indicare i seguenti tipi, succedutisi nella seconda metà del Novecento. Tralasciando quindi i sistemi partitici di periodi anteriori (per i quali rimando comunque alla nota allegata alla scheda della settimana precedente), sono stati individuati i seguenti tipi: 1. Multipartitismo estremo, frammentato, con spazio ideologico polarizzato e con la presenza di partiti antisistema. A questo tipo si possono ricondurre le considerazioni di Giovanni Sartori. Caratterizza soprattutto il periodo dal dopoguerra ai primi anni Sessanta, con tendenze centrifughe, ruolo centrale della DC, rafforzamento della conventio ad excludendum, assenza di alternanze politiche al governo; utilizzo del potere di coalizione e del potere di ricatto da parte delle formazioni minori per costituire coalizioni di governo. 2. Bipartitismo imperfetto, secondo l espressione usata da Giorgio Galli nell omonimo testo, con riferimento all esperienza del centro sinistra (anni Sessanta). Il sistema partitico avvia una dinamica centripeta (ad es. l avvicinamento del PSI al centro), e potrebbe dar luogo ad una alternanza tra i due principali partiti (DC e PCI), seppur con la alleanza di formazioni minori (di qui l uso dell aggettivo imperfetto ). Si potrebbe dar luogo ad una competizione di tipo bipartitico; 3. Multipartitismo moderato (formula utilizzata da Paolo Farneti in uno dei primi testi dedicati al sistema politico italiano ). Negli anni Settanta proseguirebbe la tendenza centripeta del sistema partitico, con taglio delle ali estreme (si pensi all esperienza del compromesso storico), moderazione nelle politiche da parte di partiti più responsabili, tentativi di semplificazione del numero dei partiti con alleanze ed aggregazioni (anche se dai risultati deludenti); 4. Pentapartito. E il momento (anni Ottanta) di massima estensione dell area di governo (DC, PSI, PSDI, PRI, PLI); tendenza centripeta rafforzata; configurazione tripolare del sistema (una destra non estesa e orientata alla moderazione, un centro molto ampio, una sinistra in evoluzione, con allentamento dei rapporti con l Unione Sovietica). 5. Bipolarismo imperfetto o moderato. E il sistema partitico attuale, avviatosi in tale configurazione dopo il 1994 in seguito ai cambiamenti dei partiti, nei partiti e nel sistema elettorale. Non un vero bipartitisimo, ma un sistema fondato su due poli alternativi ed in alternanza al governo, costituiti da alleanze e coalizioni pre-elettorali tra forze politiche confinanti.

2 Vengono riportate alcune tabelle sintetiche dei principali dati elettorali e riferiti ai partiti per il periodo TAB. 1 Voti (in percentuale, %) ottenuti dai principali partiti politici nelle elezioni politiche per l Assemblea Costituente (1946) e per la Camera dei Deputati ( ). SIN PCI R/V PSI PSDI DC PRI PLI MSI MON/LG ALTRI ,9-20,7-35,2 4,4 6,8-8,0 mon 6, ,0 (1) - - 7,1 48,5 2,5-2,0 6,6 mon 2, ,6-12,7 4,.5 40,1 1,6 3,0 5,8 6,8 mon 2, ,7-14,2 4,6 42,4 1,4 3,5 4,8 4,9 mon 1, ,3-13,8 6,1 38,3 1,4 7,0 5,1 1,7 mon 1, ,4 26,9-14,5 (3) - (3) 39,1 2,0 5,8 4,4 1,3 mon 1, ,9 27,2-9,6 5,1 38,7 2,9 3,9 8,7-2, ,5 34,4 1,1 9,6 3,4 38,7 3,1 1,3 6,1-0, ,4 30,4 3,4 9,8 3,8 38,3 3,0 1,9 5,3-2, ,5 29,9 2,2 11,4 4,1 32,9 5,1 2,9 6,8-3, ,7 26,6 5,1 14,3 3,0 34,3 3,7 2,1 5,9 0,5 LN 3, ,6 16,1 (2) 5,9 13,6 2,7 29,7 4,4 2,9 5,4 8,7 LN 5,1 Nota Bene. In grassetto il risultato migliore per partito (escluse elezioni Assemblea Costituente) SIN = Vari di sinistra (nel 1968, PSIUP; nel 1976, 1983 e 1987, DP; nel 1979, PDUP; nel 1992, PRC PCI = (1) Con il PSI nel Fronte Democratico Popolare; (2) PDS R/V = Fino al 1983, Radicali; nel 1987, somma dei consensi ricevuti (separatamente) da Verdi e Radicali; nel 1992, da Rete, Verdi e Radicali PSI e PSDI = (3) Non presenti perché unitisi nel 1966 con il PSI. Presentatisi come PSU nel 1968, l anno dopo si separarono di nuovo MON/LN = Dal 1948 al 1968, Partito dell Uomo Qualunque e Partiti monarchici con diversa denominazione; dopo il 1987 Lega Lombarda/Lega Nord

3 TAB. 2 Indici di cambiamento elettorale. Dati Camera dei Deputati ( ) Volatilità totale Volatilità di blocco Forza elettorale partiti storici (DC-PCI- PSI) Turnover parlamentare ,3 4,6 90,3 35, ,5 1,0 93,6 33, ,9 1,3 97,0 34, ,4 1,4 92,7 36, ,9 1,1 96,0 32, ,2 4,4 96,6 39, ,3 0,7 92,5 26, ,5 0,3 93,1 31, ,4 1,1 89,9 31, ,2 5,2 77,4 41,2 Nel periodo si nota la scarsa mobilità elettorale (prevalenza del voto di appartenenza nei comportamenti elettorali), una sorta di congelamento del sistema partitico e delle principali fratture sociali e politiche (cleavages). Non elevato è anche il ricambio della classe politica parlamentare. TAB. 3- Partecipazione elettorale alle elezioni politiche in Italia ( ) Elettori iscritti % votanti su iscritti % voti non validi ,2 2, ,9 4, ,7 2, ,9 3, ,8 3, ,2 3, (1) 93,4 2, ,4 3, ,0 5, ,9 4, ,4 5,4 (1) = Per le elezioni politiche 1976 fu abbassato il limite di età per l elettorato attivo a 18 anni (per la Camera dei Deputati).

4 TAB. 4 Membership dei principali partiti italiani ( ) PCI/PDS PRC DC/PPI MSI/AN PLI PRI PSI PSDI * NB = Per alcuni partiti ; soprattutto se divisi in correnti, i dati possono variare di molto negli anni in cui si tengono i Congressi nazionali di partito. Si sono scelti alcuni anni a titolo indicativo. Stima

5 TAB. 5 Sistemi elettorali in Italia ( ) Camera dei Deputati a Proporzionale di lista con voto di preferenza multiplo Per acceder e al riparto dei resti in un collegio unico nazionale, occorreva conseguire almeno voti ed un quorum in una circoscrizione b Stesso sistema del 1948 ma con premio di maggioranza alla coalizione di liste che ottiene la maggioranza assoluta dei voti validi c Proporzionale di lista con voto di preferenza multiplo, come a. d Stesso sistema ma con voto di preferenza singolo e Proporzionale, con indicazione del leader della coalizione (candidato premier di fatto), senza preferenze. Camera votata su base nazionale, Senato su base regionale. La coalizione che ottiene la dei voti ottiene il 55% dei seggi. Soglie di sbarramento alte Senato della Repubblica a Collegi uninominali con soglia maggioritaria del 65%. In caso contrario, distribuzione proporzionale dei seggi tra gruppi partiti ci di candidati nei collegi, su base regionale b Vedi sopra Consigli Regionali a Proporzionale di lista con circoscrizioni a livello provinciale e voto di preferenza multiplo b Proporzionale con premio di maggioranza alle liste collegate al candidato Presidente votato direttamente dai cittadini. Soglia di sbarramento al 3% Consigli Provinciali a Sistema proporzionale basato su collegi uninominali b Elezione diretta del Presidente; se non ottiene maggioranza al primo turno si va al ballottaggio tra i migliori due. Consiglio eletto con proporzionale e premio maggioranza (60% seggi) a lista/e collegate al vincitore. Liste bloccate. Consigli Comunali a proporzionale di lista con voto di preferenza ( ab.) b Elezione diretta del Sindaco; se non ottiene maggioranza al primo turno si va al ballottaggio tra i migliori due. Consiglio eletto con proporzionale e premio di maggioranza (60% seggi) a lista/e collegate al vincitore. Voto preferenza Consigli Comunali a. Voto limitato, lista bloccata, maggioritario (chi vince ha 2/3 seggi) ( ab.) Elezione diretta del Sindaco Parlamento Europeo a. Proporzionale di lista con voto di preferenza in cinque circoscrizioni Proposta: sistema proporzionale con liste bloccate (no preferenze); sbarramento al 5%, le circoscrizioni passano dalle attuali 5 a 10

6 Fig. 1 Uno schema per l analisi della relazione fra cambiamento dei partiti e evoluzione del sistema partitico: Italia ( ). anni 80 fine anni 80 / inizio anni dal 1994 dal 2000 ENTROPIA DEL PLURIPARTITISMO POLARIZZATO ACCRESCIUTA INSIDIOSITÀ DELLE SFIDE CONGIUNTURALI CRISI DEI PARTITI CROLLO DEI PARTITI DESTRUTTURAZIONE DEL SISTEMA PARTITICO RIFORMA ELETTORALE SCELTE DEI LEADERS ADATTAMENTO PARTITICO. NUOVI PARTITI, ALLEANZE ELETTORALI: QUANTO STABILIZZATI GLI ATTORI? E QUALI? VERSO UN NUOVO SISTEMA PARTITICO: QUANTO STRUTTURATO? E COME? Tab. 1 La rottura del vecchio assetto sistemico ( ).

7 La dinamica del processo Il come e il chi Il quando ENTROPIA DEL PLURALISMO POLARIZZATO [L entropia del pluralismo polarizzato accresce l insidiosità delle sfide congiunturali] [si veda il terzo paragrafo] SFIDE CONGIUNTURALI SFIDA A LIVELLO DI POLITICS Movimento referendario; affermazione della Lega; trasversalismo; destrutturazione del mercato elettorale e volatilità elettoralecrescente. 1990: voto regionale; 1991: referendum voti personali di preferenza; 1992: elezioni politiche; 1993: elezioni locali nelle grandi città. SFIDA A LIVELLO DI POLICIES Cambiamento dell ambiente internazionale; vincolo di bilancio. 1992: crollo dell Urss; 1992: legge finanziaria da 45 milioni di euro (governo Amato) [Per le loro caratteristiche specifiche, per la loro interazione, perché facilitate dall avviata erosione delle basi della polarizzazione sistemica, le sfide congiunturali rendono inevitabili le riforme elettorali] SFIDA GIUDIZIARIA Tangentopoli (Procura della Repubblica di Milano) SFIDA ISTITUZIONALE Decrescente partyness dei governi, nuovo ruolo del Presidente della Repubblica (governo Amato 1 ); governi tecnici (governo Ciampi). Febbraio 1992: arresto di M. Chiesa (inizia Mani pulite ); Aprile 1993: autorizzazione a procedere nei confronti di B. Craxi dal Giugno 1992 PROCESSO DI RIFORMA ELETTORALE [Assieme agli effetti delle sfide congiunturali, le riforme elettorali aprono la strada a un cambiamento del sistema partitico che si caratterizza come processo di rottura sistemica] VINCOLO REFERENDARIO RIFORMA ELETTORALE LOCALE [L.81/1993] TEST ELETTORALI LOCALI : I NUOVI SINDACI DEMOELETTI RIFORMA ELETTORALE PARLAMENTARE [L.276/1993; L.277/1993] Autunno 1991 Marzo 1993 Giugno 1993; Ottobre 1993 Agosto 1993 PROCESSO DI ROTTURA SISTEMICA: DESTRUTTURAZIONE CRESCENTE ATOMIZZAZIONE DESTRUTTURAZIONE DECRESCENTE I PARTITI STORICI PERDONO TUTTI LA LORO FUNZIONE SISTEMICA CLASSICA; AFFERMAZIONE DELLA LEGA; GIRANDOLA DI NUOVE SIGLE PARTITICHE ; FLUIDITÀ ELETTORALE TERRITORIALIZZAZIONE; DAL SISTEMA PARTITICO ALLA COLLEZIONE DI PARTITI ; ELEZIONE DEI SINDACI NELLE GRANDI CITTÀ E STRUTTURA DEI BALLOTTAGGI; SCIOGLIMENTO DELLA DC NASCITA DI FORZA ITALIA; PRESSIONE AL CCORDINAMENTO A LIVELLO DI COLLEGIO; CREAZIONE DELLE ALLEANZE ELETTORALI 1990/1992-primavera 1993 primavera 1993-Gennaio 1994 dal Gennaio 1994

8 Tab. 2 La trasformazione del sistema partitico italiano: dal pluralismo polarizzato pre-1993 al nuovo sistema partitico post-2000 (passando per la fase di destrutturazione sistemica decrescente ). Pluralismo polarizzato (pre-1993) Fase di destrutturazione decrescente (dal ) Nuovo sistema partitico italiano (dal 2000) Attori rilevanti [Sartori 1976] PARTITI i sette partiti storici [DC, PCI, PSI, MSI, PSDI, PRI, PLI] i nuovi partiti [Verdi, Lega, PDS, PRC, Rete] PARTITI ALLEANZE molti 1994: quattro aggregazioni 1996: tre aggregazioni PARTITI ALLEANZE molti [Forza Italia, DS, Margherita, AN, PRC, Lega Nord, UDC, SDI, UDEUR, PdCI, Verdi, Lista Di Pietro, MSFT] due aggregazioni [Casa delle libertà; Unione democratica] Assetto territoriale del sistema partitico NAZIONALE TERRITORIALIZZATO PER AREE MACROREGIONALI NAZIONALE Tipo di competizione TRIPOLARE 1994 TRIPOLARE 1996 TRIPOLARE (al Nord) BIPOLARE (al Centro e al Sud) BIPOLARE Direzione della competizione CENTRIFUGA QUASI CENTRIPETA CENTRIPETA Struttura della competizione [Mair 1996] QUASI CHIUSA APERTA CHIUSA Formazione delle coalizioni POST-ELETTORALE 1994 POST-ELETTORALE PRE-ELETTORALE 1996 PRE-ELETTORALE Coesione parlamentare delle coalizioni MEDIO-DEBOLE DEBOLE-EVANESCENTE MEDIO-FORTE Alternanza NO NO SÌ Partiti antisistema [Capoccia 2002] Anti-sistemicità ideologica e relazionali [PCI; MSI] Anti-sistemicità ideologica o relazionali [Lega Nord; PRC; PdCI] Anti-sistemicità ideologica [PdCI; PRC] Opposizione BILATERALE UNILATERALE MA BIMODALE UNILATERALE

9 Tab. 3 Frammentazione partitica : liste proporzionali; liste proporzionali con più del 4% dei voti validi su scala nazionale; componenti partitiche delle alleanze con seggi maggioritari alla Camera dei deputati Liste proporzionali 12 Sinistra: 6 Centro: 2 Destra: 4 11 Centro-sinistra: 5 Terze forze: 3 Centro-destra: 3 14 Centro-sinistra: 4 Terze forze: 5 Centro-destra: 5 Liste proporzionali che superano la soglia del 4% 7 Sinistra: 2 PRC; PDS Centro: 2 PPI; Patto Segni Destra: 3 Forza Italia, Lega Nord, MSI-AN 8 Centro-sinistra: 4 PRC; PDS-SE; Pop. Per Prodi; RI Terze forze: 1 Lega Nord Centro-destra: 3 CCD-CDU; Forza Italia; AN 5 Centro-sinistra: 2 DS; Margherita Terze forze: 1 PRC Centro-destra: 2 Forza Italia; AN Componenti partitiche con seggi maggioritari alla Camera e/o al Senato 20 Sinistra: 9 * Centro: 1 Altre terze forze: 3 Destra: 7 27 Centro-sinistra: 18 ** Terze forze: 1 Altre terze forze: 2 Centro-destra: Centro-sinistra: 8 Terze forze: 2 Centro-destra: 13 *** Altre terze forze: 2 Fonte: per maggiori dettagli si veda Di Virgilio [2004]. * di cui 3 presenti solo nel maggioritario. ** di cui 4 presenti solo nel maggioritario. *** di cui 6 presenti solo nel maggioritario.

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