Economia dei Mercati Agro-Alimentari (a.a. 09/10) SOLUZIONE Esame (8 febbraio 2010)

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1 Economia dei Mercati Agro-Alimentari (a.a. 09/10) SOLUZIONE Esame (8 febbraio 2010) 1. (15 p.) Si consideri il mercato della passata di pomodoro e si ipotizzi che esso sia caratterizzato dall esistenza di tre soli attori : le imprese produttrici di pomodori, le imprese di trasformazione dei pomodori in passata ed i consumatori della passata. Siano: P F = Q F, la domanda di passata (in litri) da parte dei consumatori; P A = 40 + Q A, l offerta di pomodori (in kg.) da parte dei produttori; = 3, il coefficiente tecnico di trasformazione dei pomodori in passata, cioè che siano necessari 3 kg. di pomodori per produrre un litro di passata; 1 il costo unitario delle imprese per trasformare pomodori in un litro di passata (si tratta del costo aggiuntivo rispetto a quello dei pomodori). Si determini l equilibrio di mercato in condizioni di concorrenza perfetta. Si derivino: la quantità di passata acquistata dai consumatori, la quantità di pomodori prodotta dagli agricoltori e venduta da questi alle imprese di trasformazione, il prezzo dei pomodori e quello della passata. Si ipotizzi ora, invece, che il settore della trasformazione sia caratterizzato dall esistenza di un ristretto numero di imprese che agiscono in regime di oligopolio applicando un mark-up del 20%. Si determini l equilibrio di mercato in questo caso e si derivino: la quantità di passata acquistata dai consumatori, la quantità di pomodori prodotta dagli agricoltori e venduta da questi alle imprese di trasformazione, il prezzo dei pomodori e quello della passata, ed il profitto complessivo ed unitario (per litro di passata) delle imprese di trasformazione. Si ipotizzi ora, invece, che il settore della trasformazione sia caratterizzato dall esistenza di un unica impresa in grado di esercitare il ruolo di monopsonista/monopolista. Si determini l equilibrio di mercato in questo caso e si derivino: la quantità di passata acquistata dai consumatori, la quantità di pomodori prodotta dagli agricoltori e venduta da questi alle imprese di trasformazione, il prezzo dei pomodori e quello della passata, ed il profitto complessivo ed unitario (per litro di passata) delle imprese di trasformazione. Concorrenza perfetta Condizioni di equilibrio: P F = 3 P A + 1, Q A = 3 Q F P F = Q F = 3 [40 + Q A ] + 1 1

2 300 2 Q F = 3 [ Q F ] = 2 Q F + 9 Q F 11 Q F = 179 ; Q F = 179 / 11 = Q A = 3 Q F = 3 (179/11) = 537/11 = P F = Q F = (179/11) = ( )/11 = = 2942/11 = P A = 40 + Q A = /11 = ( ) /11 = 977/11 = [3 P A + 1 = 3 977/ /11 = ( ) / 11 = 2942/11 = P F ] Oligopolio Condizioni di equilibrio: P F = (3 P A + 1) 1.2, Q A = 3 Q F P F = Q F = [3 (40 + Q A ) + 1] 6/ Q F = [ 3 ( Q F ) + 1 ] 6/ Q F = [ Q F + 1 ] 6/ Q F = [ Q F + 6 ] / 5 ( ) / 5 = (54 Q F + 10 Q F ) / 5 64 Q F = 774 ; Q F = 774 / 64 = 387/32 = Q A = 3 Q F = 3 (387/32) = 1161/32 = P F = Q F = (387/32) = ( )/32 = = 8826/32 = P A = 40 + Q A = /32 = ( ) /32 = 2441/32 = Π UNIT = P F 3 P A 1 = 8826/ /32 1 = = ( ) / 32 = 1471/32 = Π TOTALE = Π UNIT Q F = 1471/ / 32 = /1024 = Monopolio/Monopsonio Max Π = P F Q F P A Q A 1 Q F = = (300 2 Q F ) Q F ( 40 + Q A ) Q A Q F = = (300 2 Q F ) Q F ( Q F ) 3 Q F Q F = = 300 Q F 2 Q F Q F 9 Q F 2 Q F = 2

3 = 179 Q F 11 Q F 2 Π/ Q F = Q F = 0. Q F = 179/22 = (Condizioni del secondo ordine: 2 Π/ Q F 2 = 22, per ogni Q F ) Q A = 3 179/22 = 537/22 = P A = /22 = ( )/ 22 = 1417/22 = P F = /22 = ( ) /22 = 6242/22 = Π UNIT = P F 3 P A 1 = 6242/ /22 1 = = ( )/22 = 1969/22 = Π TOTALE = Π UNIT Q F = 1969/22 179/22 = /484 = (15.p) Per ciascuna delle affermazioni che seguono si dica se essa è vera o falsa e, nel caso in cui si ritenga che essa sia falsa (o vera solo in parte) perché (sinteticamente); nel caso in cui un affermazione non sia vera per più di una ragione, bisognerà indicarle tutte! 1. In un mondo in cui esistono due soli beni può accadere che al diminuire del prezzo di uno dei due (tutto il resto rimanendo invariato) diminuisca il consumo di questo bene e aumenti quello del bene il cui prezzo non è cambiato; in questo caso l utilità del consumatore può sia aumentare che diminuire. L utilità del consumatore aumenterà. 2. Un bene inferiore è un bene il cui consumo tende a decrescere al decrescere del suo prezzo. Un bene inferiore è un bene il cui consumo decresce al crescere del reddito. Un bene il cui consumo decresce al decresce del suo prezzo è detto invece bene di Giffen 3. All aumentare del reddito la spesa per l acquisto di prodotti alimentari diminuisce (legge di Engel). La spesa aumenta, è la quota della spesa per l acquisto di prodotti alimentari sulla spesa totale che diminuisce. 3

4 4. Il consumo di pesce in Italia, considerando sia quello a casa che fuori di casa, mostra una marcata stagionalità, con picchi nei mesi primaverili e nel periodo delle feste natalizie. I picchi si hanno nei mesi estivi e nel periodo delle feste natalizie. 5. In Italia nel 2006 il consumo medio annuo pro capite di formaggi era maggiore di quello del Regno Unito ed inferiore di quello di Grecia e Francia. 6. L elasticità del ricavo totale delle imprese rispetto al prezzo del prodotto è data dal prodotto tra l elasticità della funzione di offerta rispetto al prezzo del prodotto e la quota del ricavo del prodotto sul ricavo totale delle imprese. E data dal prodotto tra 1 + l elasticità della funzione di offerta rispetto al prezzo del prodotto e la quota del ricavo del prodotto sul ricavo totale delle imprese. 7. Un progresso tecnico che determina uno spostamento verso il basso parallelo della funzione di offerta fa sempre crescere il surplus dei consumatori, mentre i profitti dei produttori possono sia crescere che diminuire. Anche i profitti dei produttori aumentano. 8. In un sistema connesso verticalmente la presenza di attori in grado di esercitare potere di mercato determina, rispetto alla situazione in cui si ha concorrenza perfetta, una diminuzione tanto del prezzo del bene finale venduto ai consumatori che del prezzo pagato ai produttori della materia prima agricola utilizzata. Il prezzo pagato dai consumatori del prodotto finale aumenta.. 9. Secondo uno studio di Altroconsumo, i costi annui della spesa nel punto vendita della GDO meno caro della città nel 2007 era a Catanzaro il più alto tra quelli dei capoluoghi di provincia in Italia dopo Messina. Il costo è di poco inferiore al costo medio della spesa nazionale (considerando tutti i punti vendita). Al contrario, nel supermercato meno caro di Pisa, Firenze e La Spezia il costo della spesa è di circa 300 euro più basso del costo medio nazionale. Il costo annuo della spesa nel punto vendita della GDO meno caro di Catanzaro era di poco superiore a quello medio nazionale (considerando tutti i punti vendita). A Pisa, Firenze e La Spezia il risparmio rispetto al costo medio nazionale superava i 1200 euro. 4

5 10. Un prodotto ricerca è un prodotto le cui caratteristiche sono note ai consumatori prima della decisione di acquisto (è un prodotto, cioè, per il quale si ha simmetria informativa tra produttori e consumatori). 11. Da un indagine del 2006 è emerso che circa il 17% dei campioni di ortofrutta analizzati non conteneva alcun residuo, che il 71% conteneva residui, ma in quantità regolari, ed il 12% conteneva residui in quantità o qualità irregolari. Il 64,4% dei campioni di ortofrutta analizzati non conteneva alcun residuo, il 34,3% conteneva residui, ma in quantità regolari, e solo l 1,3% conteneva residui in quantità o qualità irregolari. 12. Un prodotto IGP è un prodotto per il quale almeno due tra le tre fasi di (a) produzione della materia prima, (b) trasformazione e (c) preparazione avvengono nell area geografica indicata nel disciplinare, che è quella della denominazione che viene protetta. Almeno una delle tre. 13. L Italia è il Paese europeo con il maggior numero di aziende biologiche, l Austria è il paese in cui l agricoltura biologia è più diffusa, sia in termini di percentuale della superficie complessiva che di percentuale delle numero delle aziende. In Calabria le aziende dedite all agricoltura biologica nel 2005 erano circa 4.000; le colture maggiormente interessate erano l olivo, le foraggiere ed i i cereali. 14. Le dimensioni medie delle aziende che adottano il metodo dell agricoltura biologica in Italia sono non dissimili da quelle delle aziende che adottano il metodo dell agricoltura tradizionale. In Calabria le dimensioni medie delle prime sono circa la metà di quelle delle seconde. Le dimensioni medie delle aziende che adottano il metodo dell agricoltura biologica in Italia sono significativamente più grandi da quelle delle aziende che adottano il metodo dell agricoltura tradizionale. In Calabria le dimensioni medie delle prime sono circa cinque volte quelle delle seconde. 15. Ad aprile 2009 i prodotti DOP e IGP dell Italia erano 173. L Italia è il paese dell Unione Europea che ne ha di più. La Calabria ha 11 DOP e IGP, tra cui il Caciocavallo Silano, l olio Bruzio, la Cipolla rossa di Tropea e la Soppressata di Calabria. 5

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