INDICE SOMMARIO CAPITOLO I IL RICONOSCIMENTO DI UNA SENTENZA STRANIERA DICHIARATIVA DI FALLIMENTO NELL ORDINAMENTO ITALIANO

Transcript

1 SOMMARIO CAPITOLO I IL RICONOSCIMENTO DI UNA SENTENZA STRANIERA DICHIARATIVA DI FALLIMENTO NELL ORDINAMENTO ITALIANO Premesse di indagine La necessità di impostare il problema partendo dalla natura giuridica della sentenza di fallimento Il riconoscimento delle sentenze dichiarative di fallimento, nel vigore del codice di rito del Il riconoscimento della sentenza straniera di fallimento, secondo la disciplina dettata dal c.p.c. del La necessaria sottoposizione della pronuncia al giudizio di delibazione L impatto della legge di riforma n. 218/95 sul riconoscimento di una sentenza fallimentare straniera (segue). La qualificazione del procedimento straniero come procedimento di insolvenza quale questione pregiudiziale all analisi dei requisiti richiesti per il riconoscimento del suddetto provvedimento. La nozione di sentenza straniera nell art. 64 legge n. 218/95 ed i suoi riflessi in ambito fallimentare (segue). I requisiti per l automatico riconoscimento di una sentenza fallimentare straniera, alla luce della legge di riforma del diritto internazionale privato. La c.d. competenza giurisdizionale indiretta (segue). L esigenza del rispetto del diritto di difesa e del contraddittorio nel processo straniero dichiarativo di fallimento Il giudicato fallimentare straniero secondo il requisito di cui alla lett. d) art. 64 e la sua contrarietà ad un giudicato italiano ai

2 sensi della lett. e) La compatibilità tra l art. 64 lett. f) legge n. 218/95 e l art. 9 legge fall., nelle diverse ricostruzioni dottrinali. Le tesi che intravedono tra le due disposizioni un rapporto di vicendevole esclusione. L art. 9 legge fall., quale norma in grado di legittimare l apertura di una procedura fallimentare secondaria in Italia (segue). Critica alle teorie innanzi esposte. L impossibilità di applicare l art. 64 lett. f) in materia fallimentare non comporta necessariamente la coesistenza di due fallimenti, dichiarati contro lo stesso soggetto, in Italia e all estero. La necessità di individuare un diverso criterio per risolvere il conflitto internazionale in subiecta materia (segue). L irrilevanza, quanto all ambito in esame, dell art. 7 legge n. 218/95. L esegesi dell art. 64 lett. f) ed il principio del ne bis in idem, nell ipotesi di coesistenza internazionale di dichiarazioni di insolvenza (segue). Sentenza fallimentare straniera e rispetto dell ordine pubblico. L opportunità di un interpretazione estensiva Ulteriori profili relativi al giudizio di riconoscimento (competenza e legittimazione) CAPITOLO II SPOSSESSAMENTO E DIVIETO DI AZIONI ESECUTIVE INDIVIDUALI, QUALI EFFETTI DEL RICONOSCIMENTO IN ITALIA DI UN GIUDICATO FALLIMENTARE STRANIERO Premessa Gli effetti prodotti da una dichiarazione di fallimento italiana verso il fallito ed i suoi creditori: il dato giuspositivo ed il VI

3 quadro comparatista L incidenza dell ordinamento straniero e di quello italiano, quanto agli effetti da riconoscersi ad una sentenza fallimentare straniera Le risalenti teorie dell universalità e territorialità del fallimento, come sviluppo della concezione del fallimento quale statuto personale o reale. Critica La sentenza fallimentare straniera come primo atto dell esecuzione concorsuale. Critica Lo spossessamento inteso come effetto di fattispecie della sentenza dichiarativa di fallimento. Critica. L impossibilità di considerare meritevole di accoglimento l opinione che individua nei Konkurstypische Wirkungen il criterio per separare gli effetti riconoscibili da quelli non riconoscibili della declaratoria straniera di insolvenza L opinione accolta: lo spossessamento ed il divieto di azioni esecutive individuali come effetti costitutivi della sentenza di apertura di fallimento Il divieto di azioni esecutive individuali come effetto da ascriversi ad una sentenza fallimentare pronunciata in Italia. Critica (segue). Sentenza fallimentare straniera, divieto di azioni esecutive individuali e giurisdizione esecutiva straniera sui beni del fallito in Italia (il caso emblematico affrontato dalle SS.UU. 9 dicembre 1990 n , sia pur in prospettiva opposta) Profili comparatistici e di diritto comunitario: l ordinamento tedesco nella doppia prospettiva della circolazione extramunicipale dei provvedimenti fallimentari tedeschi e del riconoscimento in Germania delle sentenze fallimentari straniere VII

4 10 (segue). La soluzione adottata dal reg. com. n. 1346/2000 e l ordinamento francese (segue). L ordinamento inglese CAPITOLO III L ATTUAZIONE DEL PROVVEDIMENTO FALLIMENTARE STRANIERO SUI BENI DEL FALLITO IN ITALIA TRA ESECUZIONE INDIVIDUALE E CONCORSUALE Premessa L attuazione della sentenza straniera, secondo la legge n. 218/1995. Cenni L exequatur della sentenza fallimentare straniera come condicio sine qua non dello spossessamento e del divieto di azioni esecutive individuali. Critica Il dies a quo dello spossessamento e del divieto di azioni esecutive individuali, di cui al giudicato fallimentare straniero L irrilevanza degli adempimenti pubblicitari della sentenza straniera di fallimento nel nostro ordinamento, quanto alla decorrenza degli effetti costitutivi della pronuncia Spossessamento ed atti di disposizione del fallito: profili di giurisdizione della relativa azione di restituzione, esercitata dal curatore straniero La sospensione e/o l estinzione delle esecuzioni singolari, quale effetto della circolazione della sentenza fallimentare. Critica (segue). L opposizione ex art. 615 c.p.c., quale strumento a disposizione del curatore straniero per sanzionare la violazione del divieto di azioni esecutive individuali, in costanza di fallimento VIII

5 8. La successione della curatela straniera nelle esecuzioni forzate in corso, alla luce del nuovo art. 107 V comma legge fall (segue). La successione in fase distributiva L esatta individuazione del provvedimento fallimentare straniero da riconoscere, quale presupposto necessario per procedere ad esecuzione forzata in Italia La pronuncia di fallimento come titolo esecutivo in bianco La pronuncia di fallimento come titolo esecutivo in vista della liquidazione dei beni (la fruttuosità in quest ambito della distinzione tra azione espropriativa ed azione satisfattiva proposta da Andrioli) (segue). In particolare: l azione espropriativa e l azione satisfattiva nell esecuzione forzata singolare e fallimentare (segue). Il contributo di Garbagnati: l azione espropriativa e l azione satisfattiva, quali azioni interdipendenti e il trapianto di questa distinzione nell esecuzione concorsuale (segue). La configurabilità di un azione esecutiva fallimentare, in termini esclusivamente satisfattivi. Rilievi critici alla luce dell art. 104 legge fall L incidenza della novella del 2006 sull assetto dei rapporti tra azione espropriativa ed azione satisfattiva nel fallimento L exequatur del provvedimento di ammissione al passivo, come ulteriore e necessario presupposto per procedere ad esecuzione forzata in Italia Il titolo esecutivo fallimentare come atto doppiamente complesso. La decorrenza degli effetti propriamente esecutivi e le modalità della loro attuazione. La necessità di ricorrere ad esecuzione forzata solo per i beni immobili Indice degli autori IX